| Lodovico Pallavicino Mossi | |
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| Senatore del Regno di Sardegna e del regno d'Italia | |
| Durata mandato | 17 ottobre 1848 – 9 luglio 1879 |
| Legislatura | dallaI (nomina 14 ottobre 1848) alla XIII |
| Tipo nomina | Categoria:21 |
| Incarichi parlamentari | |
Cariche:
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| Sito istituzionale | |
| Dati generali | |
| Professione | Possidente |
Lodovico Pallavicino Mossi (Parma,10 marzo1803 –Torino,9 luglio1879) è stato unpoliticoitaliano.
Nacque a Parma il 10 marzo 1803 dal marchese Filippo Pallavicino deimarchesi di Zibello e da Dorotea Magnani. Si laureò in giurisprudenza presso l'Università di Parma, dove seguì le lezioni del conteJacopo Sanvitale. Appena finiti gli studi,Maria Luisa d'Asburgo Lorena, duchessa regnante diParma, Piacenza e Guastalla, lo nominò uditore al Consiglio di Stato su proposta del barone Luigi Bolla, presidente di quel Consiglio, il quale ebbe modo di apprezzare le attitudini del nuovo dottore.[1]
Dopo poco tempo, ereditò per testamento dal cugino monsignoreVincenzo Maria Mossi di Morano,Arcivescovo di Side, ultimo discendente maschio dei Marchesi del Torrione, diMorano, diPenango e dei Conti diConzano e di Frassineto,[2] le immense sostanze di quella famiglia assumendo il cognome Pallavicino Mossi. Si trasferì nelMonferrato nei possedimenti ereditati che provvide a migliorare.[3]
Sindaco diFrassineto Po e Decurione diCasale Monferrato, favorì le scuole e gli istituti caritativi. Nominato Senatore delRegno di Sardegna il 14 ottobre1848 e stabilitosi aTorino, divenne amico diAntonio Rosmini,Cesare Balbo,Cesare Alfieri eFederigo Sclopis.[1] Durante i lavori delSenato discusse su disegni di legge che riguardavano la famiglia, la finanza dello Stato, l'agricoltura e il commercio, l'istruzione e l'igiene pubblica. Pronunciò l'ultimo discorso il 3 marzo1864 trattando della fondazione dellaBanca d'Italia.
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