Tornata indipendente nel 1918, la Lituania, assieme alle confinantiLettonia edEstonia,venne occupata e annessa all'Unione Sovietica nel 1940, in base a quanto previsto dalpatto Molotov-Ribbentrop, comeRSS Lituana. Dopo l'occupazione tedesca, segnata dalla persecuzione degli ebrei e da vari eccidi, nel 1944 ritornarono le truppe sovietiche, contro le quali operò per quasi un decennio unaresistenza armata[7]. Nel 1990 fu la prima tra le repubbliche sovietiche a dichiarare la propria indipendenza[8].
Il 1° gennaio 2015, la nazione baltica ha adottato l'euro, diventando il diciannovesimo stato dellazona euro. L'euro ha sostituito illitas, la precedentevaluta ufficiale dello Stato.[9]
Il nome "Lituania" comparve per la prima volta nel 1009 negliAnnali di Quedlinburg. La sua etimologia è fonte di dibattito: una credenza popolare vuole che "Lietuva" derivi dalla parola "lietus" (pioggia), ma la presenza del suffisso-uva e la mancanza di prove convincenti rende tale spiegazione poco plausibile. Un'altra teoria vorrebbe il toponimo derivato dal Lietava, corso d'acqua della Lituania centrale; tuttavia le sue ridotte dimensioni renderebbero il passaggio da idronimo a toponimo altamente improbabile.
I primi insediamenti umani nel territorio dell'odierna Lituania risalgono almeno al 9000 a.C. Il commercio dell'ambra, già prospero nelNeolitico (da 6 000 a 4 500 anni or sono), offrì aibalti – antenati degli attuali lituani – una fiorente risorsa economica quando intorno al 2000 a.C. si stabilirono in queste zone dai territori di sud-est.[10]
Due millenni dopo, fu proprio grazie alla resina fossile e alle suerotte commerciali che coprivano tutto il pianeta – come documenta il Museo dell'Ambra diPalanga – cheTacito menzionò gliaesti, raccoglitori di ambra lungo le rive delMar Baltico, nella sua operaGermania scritta nel 98 d.C. e dedicata alle popolazioni germaniche insediate oltre i confini dell'impero romano. La prima menzione del termineLitae (Lituania, in latino) in un documento scritto si trova invece nei medievaliAnnales Quedlinburgenses, dove questa terra è citata come il luogo in cui l'arcivescovoBrunone fu ucciso dalle popolazioni che tentava di convertire.[11]
Nel XII secolo, la popolazione lituana era suddivisa in due gruppi tribali: isamogiti (abitanti delle pianure) a occidente e gliaukštaiti (abitanti delle terre alte) nei territori orientali e sud-orientali. Più o meno in quest'epoca sembra che aVilnius fu costruito un primo castello in legno sulla Collina di Gediminas.
Atlante storico della Lituania (le aree indicate appartengono alla cosiddettaLithuania Propria).
Alla metà delXIII secoloMindaugas, condottiero degli aukštaiti, riuscì a unificare le varie tribù delGranducato di Lituania, del quale fu incoronato sovrano nel 1253, aKernavė.[12][13] Mindaugas si era convertito alcattolicesimo nell'ambito di un accordo con iCavalieri Teutonici, i monaci-guerrieri tedeschi che avevano conquistato gran parte dei territori dell'anticaPrussia, spingendosi fino a Memel (l'odiernaKlaipėda).[14][15] Ma tanto la conversione quanto l'unità del granducato ebbero vita breve: Mindaugas fu assassinato nel 1263 da un gruppo di aristocratici decisi a mantenere la Lituania nel solco dellatradizione pagana e a rifiutare il cristianesimo.[16]
Durante il regno del granducaGediminas (1316-41), i confini della Lituania si estesero verso sud e verso est, fino al territorio delle odierneBielorussia eUcraina, e per un certo periodo persino fino aKiev. Dopo la morte di Gediminas, due dei suoi figli condivisero il trono: a Vilnius,Algirdas estese i confini meridionali al di là di Kiev, mentreKęstutis – che fece costruire il proprio castello su una graziosa isola lacustre aTrakai – teneva a bada gli attacchi dell'Ordine Teutonico.[17]
Il figlio di Algirdas,Jogaila, si assicurò il trono nel 1382, ma di fronte alla minaccia sempre più pressante dei Cavalieri Teutonici fu costretto a prendere una decisione che avrebbe avuto conseguenze cruciali per la storia europea. Nel 1386 infatti si fece battezzare, sposò la principessaEdvige (Jadwiga), erede al trono della Polonia, e assunse il nome cristiano diLadislao II Jagellone (Władysław II Jagiełło) di Polonia, dando origine all'Unione Polacco-Lituana destinata a durare per i successivi 400 anni. Gli aukštaiti furono battezzati nel 1387 e i samogiti nel 1413: la Lituania fu così l'ultimo paese europeo a convertirsi al cristianesimo.
Mentre Jogaila trascorreva buona parte del suo tempo aCracovia, in patria c'era aria di burrasca. Nel 1390 suo cuginoVitoldo (Vytautas) si ribellò al sovrano e riuscì a strappargli alcune importanti concessioni, facendosi nominare granduca di Lituania a condizione di rispettare l'alleanza politica con Varsavia. La sconfitta definitiva dell'Ordine Teutonico a opera delle due armate congiunte nellabattaglia di Grünwald (nell'odierna Polonia), nel 1410, inaugurò un periodo di pace e prosperità, soprattutto per Vilnius, la capitale lituana, che proprio in quegli anni vide sorgere quella che oggi è la sua celeberrima Città Vecchia.
Vitoldo (detto «il Grande») ampliò ulteriormente i confini lituani a sud e a est. Alla sua morte, nel 1430, il territorio della Lituania si estendeva al di là diKurska a oriente e quasi fino alMar Nero a sud, così da costituire uno degli imperi più vasti d'Europa. Ma in nessun luogo il prestigio e la potenza della nazione si manifestavano meglio che nella Vilnius cinquecentesca, che, con i suoi 25 000 abitanti, era una delle più grandi città dell'Europa orientale. Qui sorsero splendide costruzioni tardo-gotiche e rinascimentali, e diversi sovrani lituani comeSigismondo (Žygimantas) I eSigismondo II sedettero sul trono polacco-lituano nel sontuoso Palazzo Reale.
Nel 1579 un gruppo di gesuiti polacchi fondò l'Università di Vilnius e fece della città uno dei baluardi dellaControriforma. Con l'influenza dei gesuiti si diffuse, inoltre, lo stile architettonico barocco.
Nel tempo, la Lituania ricoprì un ruolo sempre più marginale nell'alleanza con la Polonia, finché i due stati vennero ufficialmente fusi nel 1569 (fino ad allora si era infatti trattato di due Corone unite) con l'Unione di Lublino, siglata durante la guerra di Livonia (prima Guerra del Nord) contro laMoscovia.
All'interno della nuovarzeczpospolita (Confederazione), la Lituania, sempre più subalterna alla Polonia, andò incontro a un processo di «polonizzazione»: lanobiltà lituana adottò la cultura e la lingua polacche, i contadini divenneroservi della gleba e Varsavia sottrasse a Vilnius il ruolo di epicentro politico e sociale.
Nel 1654 la Russia invase temporaneamente la Confederazione, impossessandosi di una parte considerevole dei territori. Nel 1772 la Confederazione si era così indebolita che i sovrani di Russia, Austria e Prussia procedettero semplicemente a dividersi i territori in quella che fu la prima delle trespartizioni della Polonia (1772, 1793 e 1795). Quasi tutta la Lituania passò alla Russia, tranne una piccola regione sud-occidentale che fu annessa alla Prussia, ma passò a sua volta nelle mani russe dopo leguerre napoleoniche.
Con larivolta di Novembre del 1830 contro i russi, si diede il via allaguerra russo-polacca, che finì nel 1831 con la vittoria russa e la definitiva occupazione zarista della Lituania.
Durante laprima guerra mondiale sotto il comando diPaul von Hindenburg e del capo di stato maggioreErich Ludendorff, l'esercito tedesco invase la Lituania e respinse le truppe russe sulla loro frontiera negli anni 1914-15 e bloccò fino all'inizio del 1918 ilfronte orientale in modo abbastanza stabile[20]. Ciò permise l'istituzione di un'amministrazione militare in Lituania sotto la diretta tutela dell'comando tedesco col nome diOber Ost, affidata a Ludendorff.[21]
Nel febbraio 1918 fu firmato iltrattato di Brest-Litovsk, in cui l'URSS rinunciava a qualunque pretesa territoriale suiPaesi baltici, la Lituania si dichiarò indipendente il 16 febbraio 1918 con l'Atto d'indipendenza redatto dalConsiglio della Lituania, e il 4 aprile 1919, terminata laprima guerra mondiale, si costituì inrepubblica.[22][23] Lo stato del primo dopoguerra fu egemonizzato dalla figura diAntanas Smetona. Dopo la dichiarazione d'indipendenza della Lituania, egli fu eletto presidente della Repubblica nel 1919, conservando tale carica fino al giugno 1920. Nel dicembre 1926, in seguito a un colpo di Stato conservatore e autarchico, venne eletto nuovamente presidente della Repubblica e il mandato gli fu confermato nel 1930 e nel 1938.[24] Il nuovo Stato rifiutò l'ipotesi di ristabilire l'unione con laPolonia (proposta effettuata nell'ambito della contesa e controversa situazione determinata dalla costituzione dellaLituania Centrale)[25]. La nominativa capitale -Vilnius[26] - fu contesa con lo Stato polacco fino al 1939, quando i sovietici, invadendo la Polonia insieme ai tedeschi passarono parte dellaregione di Vilnius alla Lituania[27], mentre la regione diKlaipėdafu acquisita nel 1923 e successivamente ceduta ai tedeschi nel 1939 dopo un ultimatum.
In base alpatto Molotov-Ribbentrop del 1939, la Lituania si trovò assegnata allasfera d'influenza tedesca, ma dopo pochi mesi, in cambio di una maggior porzione del territorio della Polonia occupato dall'Unione Sovietica, la Germania accettò l'occupazione della Lituania da parte dei sovietici, che occuparono il Paese dopo un ultimatum, fondando così laRepubblica Socialista Sovietica Lituana. Furono istituite nuove strutture politiche ed economiche secondo il modello comunista, affidate a unPartito Comunista Lituano sottoposto al ferreo controllo di Mosca. GliStati Uniti d'America, con ladichiarazione di Welles (23 luglio 1940), notificarono all'Unione Sovietica che essi non avrebbero mai riconosciuta come legittima tale annessione.
Vennerocollettivizzate le terre coltivabili e fondati grandi complessi industriali. Molti contadini vennero costretti a stabilirsi nei centri urbani. Le autorità occupanti provvidero a una sistematica politica di depauperamento della cultura lituana: ogni manifestazione esteriore dell'identità culturale lituana venne proibita, mentre il patrimonio artistico venne duramente danneggiato (molte chiese cattoliche, simbolo della devozione popolare lituana, vennero chiuse o spogliate delle loro opere d'arte o distrutte). Inoltre fu stimolata una massiccia immigrazione russa allo scopo di costituire un nucleo russofono nelle strutture politico–economiche del Paese. Tali misure repressive provocarono conflitti tra le autorità e la popolazione: una testimonianza di tale periodo storico è il romanzoAvevano spento anche la luna di Ruta Sepetys.
Il 22 giugno 1941 laGermania avviò l'operazione Barbarossa; la Lituania, in quanto regione limitrofa, fu immediatamente coinvolta nell'invasione. La regione comprendeva circa 2 milioni di abitanti di etnia autoctona e circa 250 000 persone di etnia ebraica, che nei secoli si erano integrati nel tessuto sociale ed economico del paese.Vilnius fu una delle prime città a essere conquistate: il 24 giugno 1941, le prime unità dellaWehrmacht entrarono nella città. Nello stesso giorno, i tedeschi entrarono anche aKaunas, da cui l'Armata Rossa si era ritirata il giorno precedente. Appena giunti, i tedeschiimposero immediate misure restrittive nei confronti della popolazione ebraica. Sui muri delle case apparve questa ordinanza:
«Agli ebrei è vietato l'uso del telefono. Agli ebrei è proibito servirsi del treno. Agli ebrei è vietato l'accesso ai locali pubblici. Agli ebrei è fatto obbligo di consegnare i loro apparecchi radio. Gli ebrei sono banditi dall'università.[28]»
Ai tedeschi si unirono gruppi militari lituani che rivendicavano l'autonomia del Paese baltico dall'URSS, e che si accanirono al pari dei tedeschi nei confronti degli ebrei. Tra il 25 e il 27 giugno i nazionalisti lituani, capeggiati daAlgirdas Jonas Klimaitis, si macchiarono aKaunas di alcune delle azioni più violente e brutali di tutta la storia dellaShoah. A Ponary (oggi un quartiere occidentale di Vilnius) dal luglio 1941 sino al 1944 le truppe ausiliarie lituane, reclutate tra i volontari collaborazionisti, le Ypatingasis būrys (nome originale lituano della formazione), sotto sovrintendenza tedesca massacrarono, in fucilazioni di massa, circa 100 000 persone, di cui 60 000 o 70 000 erano ebrei, circa 20 000 erano esponenti della classe dirigente polacca. Le rimanenti vittime finirono a Ponary in quanto accusate di comunismo. Viceversa molti lituani invece rischiarono la vita o furono uccisi nel tentativo di aiutare gli ebrei come la dottoressaElena Kutorgene-Buivydaite (proclamata nel dopoguerraGiusto tra le Nazioni) che mise a repentaglio la sua stessa vita per salvare molti ebrei.[29]
Il 15 agosto 1941, i nazisti istituirono il ghetto diKaunas: situato nel quartiere di Slobodka, ospitava circa 32 000 prigionieri. Il 6 settembre 1941, venne istituito un ghetto anche a Vilnius. Inizialmente, gli ebrei furono dislocati in due quartieri, chiamati rispettivamente Ghetto I e Ghetto II. Il primo conteneva circa 30 000 persone, mentre il secondo ne racchiudeva circa 10 000.
Durante l'occupazione tedesca, perirono circa 200 000 ebrei in parte fucilati e in parte uccisi nellecamere a gas deicampi di sterminio e fu quasi totalmente annientata la classe dirigente di Vilnius costituita sino ad allora dall'intellighenzia polacca. Alla sconfitta dei nazisti da parte dell'Armata Rossa centomila residenti diVilnius, un terzo della popolazione della capitale, per la maggior parte ebrei, erano stati uccisi. Vilnius prima della guerra era detta la «Gerusalemme di Lituania» e si era trasformata in uno dei più importanti centri di cultura ebraica nel mondo. Anche tra i lituani non ebrei furono migliaia le uccisioni e decine di migliaia di giovani furono deportati inGermania per lavorare.
Dal 1945 al 1956, piccole bande armate, aiutate dalla popolazione locale, proseguirono laguerriglia nei territori rurali contro letruppe regolari russe, in ottica indipendentista[7][30]. Moltissimi cittadini baltici (nella fattispecie: 50 000estoni, 60 000lettoni e ben 120 000lituani), ma ancheucraini,polacchi,ungheresi,romeni,bulgari,serbi ecroati si diedero infatti alla macchia per cercare di combattere con le armi i nuovi regimi istituiti daMosca nell'Europa dell'Est[31][32]. Tali movimenti furono stroncati con interventi operativi delKGB e dell'NKVD: con il primo acronimo si fa riferimento allapolizia segreta sovietica, la quale continuò la sua attività fino alcrollo dell'URSS nel 1991. Sulla base di statistiche molto parziali si calcola che nella sola Lituania, tra il primo gennaio e il 15 marzo 1945, siano state effettuate 2 257 «operazioni di pulizia».Il risultato di tali operazioni fu la morte di oltre 6 000 «banditi» e l'arresto di oltre 75 000 fra «banditi, affiliati ai gruppi nazionalisti e disertori»[33]. In seguito alle torture, alle esecuzioni e alle deportazioni inSiberia[34], centinaia di intellettuali, ecclesiastici cattolici, funzionari e giovani studenti lituani sparirono; le autorità sovietiche avevano in tal modo decimato l'élite autoctona, facilitando la propria egemonia sul Paese[35].
Con l'inizio dellaglasnost l'11 marzo 1990, laRSS Lituana fu la primarepubblica baltica, occupata dai sovietici, a ritornare indipendente. Le truppe sovietiche tentarono di reprimere la ribellione, ma alla fine dovettero cedere. L'indipendenza lituana non venne ufficialmente riconosciuta sino al settembre 1991 (dopo iltentato colpo di Stato in Unione Sovietica). L'ultimo battaglione russo lasciò il Paese nel 1993.
Il 29 marzo 2004 la Lituania è entrata a far parte dellaNATO.
Il 16 aprile 2003 adAtene la Lituania firma il trattato di adesione all'Unione europea,[37] in vigore dal 1º maggio 2004.
L'11 settembre 2003 in un referendum popolare il 69% dei lituani approva il trattato di adesione.
Il 1º maggio 2004 entra a far parte dell'Unione europea.
Il 16 marzo 2006 la Lituania richiede che sia esaminata la sua subordinazione ai criteri diconvergenza per l'adozione dell'euro.
Il 16 maggio 2006 laBanca centrale europea[38] e laCommissione europea[39] pubblicano le loro relazioni sul rispetto deicriteri di convergenza da parte della Lituania, nelle quali osservano che la Lituania rispetta tutti i criteri di convergenza escluso quello che riguarda la stabilità dei prezzi.
La Lituania è bagnata a ovest dalmar Baltico, dove si trova la città diKlaipėda. Lungo la costa si trovano spiagge sabbiose e dune di sabbia. Verso est il paese ha un aspetto collinare con estesi boschi; il patrimonio boschivo è però meno esteso di quello dellaLettonia e dell'Estonia, essendo maggiore lo sfruttamento del suolo per le attività agricole. Il territorio lituano è pianeggiante.
Il fiume più lungo della Lituania è ilNemunas, il quale nasce inBielorussia, a sud-ovest diMinsk, e dopo aver attraversato la parte meridionale della Lituania forma il confine con l'exclave russa dell'Oblast' di Kaliningrad, per poi gettarsi nella laguna di fronte all'istmo di Curlandia (Mar Baltico), anch'esso diviso politicamente tra la Lituania e la Russia.
La Lituania confina con laPolonia tra il lago di Galadusis.
Il clima in Lituania è di tipo continentale e freddo. Gli inverni sono generalmente rigidi, con temperature medie di−5 °C, che possono raggiungere facilmente i−20 °C. Gennaio e febbraio sono i mesi più freddi, mentre in estate la temperatura può raggiungere e spesso superare i20 °C.
Le nevi sono abbondanti tra novembre e marzo e sono in genere piuttosto copiose soprattutto nella parte centrale e orientale del Paese.Lungo la costa, presso la città di Klaipėda e sullapenisola di Neringa, gli inverni sono più miti, mentre le estati sono solitamente più fresche.
La Lituania è piuttosto piovosa. Le precipitazioni sono frequenti soprattutto in estate e lungo la costa. Raggiungono infatti i720 mm durante l'anno sul litorale e i500 mm nelle regioni interne.Le ore di luce sono scarse in inverno, mentre in estate, in particolare tra maggio e giugno, il sole tramonta dopo le 22, lasciando alla notte il chiarore tipico delle zone boreali.
La giornata più lunga è quella dellanotte di San Giovanni, quando le città si svuotano e chi può si reca ai laghi a godere del chiarore della notte più breve dell'anno.Nelle Repubbliche baltiche e in Finlandia, come in tutto il Nord Europa del resto, una delle feste più importanti dell'anno è proprio quella del solstizio d'estate (la notte di San Giovanni), quando la notte è brevissima e il cielo non diventa buio, ma appena blu.
Rispetto alla vicina Lettonia, all'Estonia e all'Europa scandinava, la Lituania gode tuttavia di maggiore equilibrio nell'alternanza di giorno e notte grazie alla sua posizione più meridionale. Le notti boreali sono dunque un po' più brevi rispetto a quelle dei Paesi a loro vicini, mentre in estate, la luce del giorno dura un po' meno a lungo.
La popolazione lituana è scesa nel 2017 a soli 2 849 000 abitanti[41] (da oltre 3,3 milioni nel 2006)[42] in seguito alle emigrazioni massicce e senza sosta dagli anni 1990 e al tasso estremamente alto di suicidi, che raggiunse l'apice di 45 suicidi su 100 000 persone nel 1995. Anche se il tasso di suicidi è calato in modo costante con gli anni, è ancora il quindicesimo più alto del mondo e il più alto di tutta l'Unione europea, con circa 20 suicidi su 100 000 persone nel 2019, che secondo diversi studi è dovuto a molteplici motivi: la situazione di crisi economica dopo la dissoluzione dell'Unione Sovietica, alcolismo, mancanza di tolleranza dalla società, bullismo, scarsa disponibilità di servizi psicologici e psichiatrici e mancanza di una politica di prevenzione dei suicidi efficace. Il suicidio è inoltre una causa di morte elevatissima per prigionieri e arrestati secondo uno studio del 2017, diverse volte più alta della media.[43]
L'86,7% della popolazione è dietnia lituana e parlalituano (una delle duelingue baltiche ancora esistenti), unicalingua ufficiale dello Stato (ultimo sondaggio non riportato sopra del 2015). Esistono inoltre numerose altreminoranze come quellarussa (4,8%), quellapolacca (5,6%) e quellabielorussa (1,3%), tutte parlanti le loro rispettive lingue.[44] La Lituania è loStato baltico con la minor presenza di popolazione di etnia russa, rispetto aEstonia (25% circa) eLettonia (29,6%).
I polacchi sono la minoranza più consistente e si concentrano nel Sud-est (specialmente presso la regione di Vilnius). I russi si concentrano prevalentemente nelle città, in particolare aVilnius,Klaipėda eVisaginas dove rappresentano rispettivamente il 14%, il 28% e il 52% della popolazione. In Lituania vivono anche circa 3 000rom, specialmente nella capitale, aKaunas e aPanevėžys.
Mappa che illustra la distribuzione dellaminoranza polacca in Lituania.
Sono presenti anche iCaraimi, popolazione originaria dellaCrimea, ormai ridotta a poche centinaia di persone, che vive in caratteristiche case nella cittadina diTrakai, vicino all'omonimo lago. Seguono le percentuali dei gruppi etnici secondo i dati del censimento non riportato del 2015:
Per quanto riguarda la lingua straniera, nella maggior parte delle scuole viene insegnato l'inglese come prima lingua straniera, ma è studiato anchetedesco e, talvolta,francese. Nelle aree dove si concentrano le minoranze russa e polacca, esistono scuole dove vengono insegnati i rispettivi idiomi come lingue madri[senza fonte].
La Lituania è stata l'ultimo Paese europeo a essersi convertito alcristianesimo nel 1387 e sono tuttora vive alcune tradizioni che risalgono alpaganesimo. Per esempio, dopo aver festeggiato lavigilia di Natale il tavolo non va sparecchiato (fatta eccezione per i coltelli), per lasciare cibo agli spiriti dei parenti deceduti, e appena finita la cena si dovrebbero fare tre giri intorno al tavolo prima di posare il cucchiaio.[45]
Nei pressi della città lituana diŠiauliai esiste un luogo di pellegrinaggio chiamatoCollina delle Croci, meta di turisti.
Ilcapo di Stato della Lituania è ilPresidente della Repubblica, eletto direttamente dai cittadini per un mandato di 5 anni rinnovabile una volta. Il suo incarico è in gran parte rappresentativo, con però anche importanti funzioni negli affari esteri e nella sicurezza nazionale; il Presidente è infatti ilComandante in capo delle forze armate. Il Presidente, con l'approvazione del parlamento unicamerale lituano,Seimas, nomina ilPrimo ministro e, successivamente, il resto delGabinetto di governo.
Il Parlamento lituano (Seimas) è formato da 141 deputati; circa metà dei membri (71) sono eletti nelle singole costituenti, mentre l'altra metà viene eletta a livello nazionale con sistema proporzionale. Per accedere al Parlamento, un partito deve ricevere almeno il 5% dei voti, e una coalizione multipartitica almeno il 7%.
La Lituania è costituita da 10contee (apskritys, singolare -apskritis), ognuna è chiamata con il nome del proprio capoluogo. Le contee sono a loro volta suddivise in 60comuni. Questa suddivisione amministrativa fu introdotta nel 1994.
Vilnius (o Vilna), capitale del paese (580020 ab. nel 2020), sorge alla confluenza dei fiumiVilnia eNeris.
Kaunas (289380 ab.), principale centro industriale del Paese e importante centro universitario, sorge sulle sponte dei fiumiNemunas eNeris, a circa100 km a ovest della capitale.
Panevėžys (113653 ab. nel 2009), nella parte settentrionale del Paese, sulle rive del fiumeNevėžis, a metà strada (circa130 km) fraRiga e Vilnius.
Alytus (65524 ab. nel 2010), centro storico della regione dellaDzūkija, sulle sponde del fiumeNemunas, si trova a72 km a sud diKaunas e110 km a sud-ovest di Vilnius.
Marijampolė (47244 ab. nel 2007), nella parte sud del Paese,60 km a sud-ovest di Kaunas, verso ilcorridoio di Suwałki al confine con la Polonia.
Il capo di Stato lituano è il presidente, che viene eletto direttamente con un mandato di cinque anni e ha la responsabilità della politica estera e della sicurezza. Il presidente, con l'approvazione del parlamento, nomina ilprimo ministro e il resto del governo, come anche numerose altre alte cariche pubbliche e i giudici di tutte le corti inclusa quellacostituzionale (Konstitucinis Teismas).
Ilparlamentounicamerale lituano (Seimas), ha 141 membri che vengono eletti con un mandato di quattro anni. Circa metà di essi vengono eletti in collegi elettorali (71), mentre l'altra metà (70) viene eletta a livello nazionale con unsistema proporzionale. Un partito deve ricevere almeno il 5% di voti nazionali per essere rappresentato nella Seimas.
Nel 1579 venne fondata da reStefano I Báthory l'Università di Vilnius, la più antica università della Lituania. Nel territorio lituano è presente un numero elevato di università e si trovano in città come Vilnius, Kaunas, Klaipėda e Šiauliai.
Il sistema sanitario in Lituania ė privato e pubblico. I maggiori ospedali sono presenti nelle città come Vilnius, Kaunas e Klaipėda. I medici offrono servizi di livello, ma l'unica problematica è legata alla scarsa conoscenza della lingua inglese.
L'economia lituana è cresciuta velocemente gli ultimi anni, tanto da meritare al Paese la reputazione di "Tigre del Baltico".Importanti settori economici sono i mobilifici, le industrie tessile e alimentare. Il recente ingresso del Paese nell'Unione europea (2004) ha contribuito ad accelerare questo processo, basato sulla privatizzazione delle aziende e la modernizzazione delle principali industrie. Superata la dipendenza commerciale ed energetica dall'URSS, oggi l'economia lituana punta molto sull'industria metallurgica, mineraria (torba, ferro e petrolio) e tessile, settori concentrati nei poli urbani di Vilnius e Kaunas. Molto importante l'industria alimentare (pesca) sviluppata nella città costiera di Klaipeda. L'economia agricola che ha caratterizzato il recente passato del Paese è ancora ben radicata nel territorio, rilevanti sono le produzioni di segale e lino, l'allevamento bovino, la produzione di latticini e la silvicoltura. Nel 2003 la Lituania ebbe il più alto tasso di crescita fra i Paesi candidati all'ingresso nell'Unione europea, arrivando a quota 8,8% nel terzo quadrimestre dell'anno. La valuta nazionale dal 2015 è l'Euro. La Lituania svolge inoltre un'importante funzione di Paese di transito per glioleodotti.
I settori produttivi della Lituania sono così divisi: primario 5,3%; secondario 35,3%; terziario 59,4%.
Il Paese ha una rete stradale sviluppata e svolge un importante ruolo come Paese di transito tra l'Europa centrale e il Nord Europa e tra l'exclave russa diKaliningrad e laRussia, nonché tra laBielorussia e i Paesi scandinavi.
La rete ferroviaria è gestita dallaLietuvos geležinkeliai, compagnia nazionale di proprietà statale.
Il sistema ferroviario lituano adotta loscartamento largo russo di1520 mm, in analogia con le altreRepubbliche baltiche. Nel periodo 2007-2020 è prevista la costruzione di una "ferrovia baltica" che interesserebbe le treRepubbliche baltiche.Per coprire le lunghe distanze le ferrovie rappresentano uno dei più importanti mezzi di trasporto in Lituania.
La rete ferroviaria con scartamento largo russo permette il collegamento con laRussia,Bielorussia eLettonia. La principale linea di collegamento tra la Russia e l'exclave russa diKaliningrad passa in territorio lituanoKybartai.
La lunghezza totale della linea è di1905 km, la densità è di29,2 km per1000 km².
Nel 1993, grazie all'adattamento alle normative comunitarie delle ferrovie lituane, al confine polacco presso la città diŠeštokai è stato aperto uno snodo di interscambio e cambio di scartamento con quello ascartamento standard da1435 mm delle ferrovie polacche, e quindi con il resto dell'Europa. Quindi la Lituania ora conta334 km di ferrovia sul cosiddetto "Corridoio di Creta" (Varsavia-Mockava-Šeštokai-Kaunas-Riga-Tallinn-Helsinki).
Questo punto di transito sta acquisendo importanza, anche grazie all'entrata di Polonia e Lituania nell'UE, rispetto alle rotte alternative che passano per la Bielorussia.
In Lituania vivono 70 specie di mammiferi, tra cuialci,cinghiali elinci, e le zone umide del delta del Nemunas sono un'importante area di nidificazione di uccelli, come lacicogna. Ilcastoro, ilbisonte e ilcervo europeo sono stati reintrodotti. Nei parchi nazionali si riproduce illupo; aDzūkija è presente labiscia dal collare, mentre quasi dappertutto volano grandi comunità dipipistrelli. La raratartaruga d'acqua dolce si riproduce in alcuni laghi della Lituania.
Il 30% del territorio nazionale è ricoperto da foreste, in cui predominano ilpino, l'abete rosso e labetulla. Non stupisce che gli alberi costituiscano una fonte di grande orgoglio per i lituani, che trattano i più antichi con molto rispetto e danno loro nomi come Kapinių pušis (Pino del cimitero) e Ragaonos uosis (Frassino della strega). Nell'era pagana si diceva che gli alberi ospitassero le anime dei morti e che i soldati morti in battaglia si trasformassero in alberi. Un secolo fa furono intagliati degli alveari in cima ai tronchi di pino (in modo che gliorsi bruni non sottraessero il miele); se ne vedono ancora molti nelParco Nazionale di Dzūkija.
L'Unione europea sta investendo un'ingente quantità di denaro per la difesa dell'ambiente: tra il 2004 e il 2006 per la sola Lituania sono stati stanziati 307,05 milioni di euro in fondi di coesione e 32,8 milioni di euro in fondi strutturali.
Per anni la questione più scottante è stata quella dellacentrale nucleare di Ignalina, a120 km a nord diVilnius. Uno dei due reattori, simili nella progettazione a quello diChernobyl inUcraina, è stato disattivato nel dicembre del 2004; con la chiusura definitiva della centrale, nel 2009, si è posto il serio problema di come smantellare questa struttura con il minor costo per l'ambiente. L'operazione, tuttora in corso, costerà almeno 3,2 miliardi di euro, erogati in massima parte da Bruxelles.
Leestrazioni petrolifere nel campo D-6 dellaregione di Kaliningrad, a22 km dalla costa e 500 m a valle del confine tra la Lituania e la Russia, minacciano la penisola curlandese e il Mar Baltico. Alla fine degli anni 1980, grazie a proteste pubbliche, si è riusciti a evitare che l'URSS speculasse su questo giacimento, stimato in 24 milioni di tonnellate di petrolio. Ma nel giugno del 2004 il gigante petrolifero russoLukoil ha dato avvio alle perforazioni. Grandi manifestazioni di protesta nel 2005 hanno indotto il Consiglio d'Europa a intervenire: l'organismo ha riconosciuto che le pratiche operative della trivellazione sono corrette ma ha posto l'accento sull'enorme rischio che la prossimità dell'impianto pone alla penisola e ha chiesto alla Lituania e alla Russia di cooperare con maggiore impegno nella protezione della sua linea costiera, divisa tra i due Paesi.
Anche il trasporto delpetrolio, al pari della sua estrazione, costituisce una minaccia ambientale per tutti e tre i Paesi baltici[46].
La pubblicazione del primo libro in lingua lituana risale al 1547 quandoMartynas Mažvydas scrisse e pubblicò nell'attualeKaraliaučius (Kionigsberg) uncatechismo (Catechismus prasti žadei). Nei secoli seguenti la letteratura lituana è soprattutto di carattere religioso.
Nell'epoca della dominazione russa zarista fu chiusa l'università di Vilnius e lozarAlessandro II proibì la pubblicazione di opere incaratteri latini. Ciò diede vita al fenomeno dei "portalibri", che importavano opere in lituano pubblicate nella vicinaPrussia o negliStati Uniti.
Il principale poeta dell'epoca delrisorgimento lituano fu Jonas Mačiulis, più noto comeMaironis, e vicino allo stesso movimento fu anche il poeta lituano-polaccoAdam Mickiewicz, aderente a gruppi irredentisti e autore di diverse opere dedicate alla causa lituana. Sempre alla stessa corrente appartenevaJonas Basanavičius. Contemporaneamente vi fu anche un movimento realista, il cui esponente più noto fuVincas Kudirka, l'autore dell'inno nazionale.
Juozas Aputis, Birute Baltrušaityte, Marius Ivaskevicius, Saulius Tomas Kondrotas, Jurgis Kuncinas, Danielius Musinskas, Giedra Radvilaviciute, Bronius Radzevicius, Renata Serelyte sono solo alcuni degli scrittori più conosciuti del secondo Novecento, tradotti in italiano dalla Books & Company editore e raccolti nel libroAltre voci. Inoltre, nel 2009,Laura Sintija Cerniauskaité[47] col romanzoKvėpavimas ¡ marmurą fu la prima scrittrice lituana a vincere ilPremio letterario dell'Unione europea.
Eimuntas Nekrošius, tra i maggiori registi teatrali, del XX e XXI secolo.
In campo teatrale è da ricordare la figura del registaEimuntas Nekrošius (1952-2018), autore di varie produzioni teatrali e che ha avuto diversi riconoscimenti internazionali.
Come anche gli altri Stati baltici la Lituania ha una ricca tradizione dimusiche popolari, la cui manifestazione più nota sono idainos, canti popolari di diverso argomento, tradizionalmente cantati dalle donne, che sono il fulcro dei numerosi festival di canti tradizionali. Canti popolari polivocali caratteristici sono dettisutartine. Nel 2010, sono stati inseriti nellaLista dei patrimoni dell'umanità stilata dall'UNESCO.
La Lituania, insieme agli altri Paesi baltici, può essere considerata una delle culle dellacanto corale, in quanto vi si trovano numerosissimi cori polifonici di altissima levatura tecnico artistica.[48]
Il compositore lituanoclassico più noto èMikalojus Konstantinas Čiurlionis (1875-1911), autore di oltre duecento opere musicali nonché pittore. Il grande soprano e mezzosopranoVioleta Urmana (Marijampole) è un'icona nazionale e star internazionale dell'opera lirica. Il Paese ha dato inoltre i natali al gruppo rockBiplan. Da non dimenticare la nascita di uno dei più grandi violinisti delNovecento,Jascha Heifetz
Tra le musiciste lituane del XX secolo spiccaClara Rockmore, mentre per il genere pop spiccaJessica Shy e ancora per il genere pop e art rock ricordiamoJurga Šeduikytė.
Tra i pittori distintisi tra il XIX e il XX secolo ricordiamoMikalojus Konstantinas Čiurlionis, anche noto compositore, esponente delsimbolismo e creatore di opere astratte.
Tra il XII e il XIII secolo la Lituania pagana subì l'influsso della cultura russo-bizantina. Castelli-fortezze a pianta poligonale furono costruiti dal XIII secolo (senza torri) al 14º-15º (con due o più torri) come difesa dai crociati e dai barbari. Con il cattolicesimo furono poi introdotti modi gotici nella costruzione delle chiese che pure mantennero caratteristiche locali (S. Anna a Vilnius, chiesa in «gotico lituano», XVI secolo). Elementi gotici si ritrovano anche in edifici privati e pubblici del XV-XVI secolo. L'architettura, la miniatura e l'incisione nel XVI secolo furono fortemente influenzate dal Rinascimento italiano, tedesco e dei Paesi Bassi. Tra le varie costruzioni barocche spicca la chiesa del monastero di Pažáislis (presso Kaunas), costruita dagli italiani L. Fredo e P. Puttini all'inizio del XVIII secolo, con affreschi dell'italiano Del Bene, primi esemplari pittorici di qualche rilievo (gli affreschi che ornavano le chiese ortodosse sono tutti andati perduti). L'architettura neoclassica (J.B. Knackfuss, L. Stuoka Gucevičius) dominò fino al primo quarto del XIX secolo. Pittura e scultura neoclassica ebbero il loro centro nella Scuola artistica di Vilnius con lo scultore K. Jelskis e il pittore P. Smuglevičius.
Nella seconda metà del XIX secolo, accanto all'eclettismo architettonico, pittura e scultura si svolsero in senso romantico e realistico. Dal 1907 furono organizzate dall'Associazione artistica lituana mostre di arte nazionale (pittore significativo fu M.K. Čiurlionis). Dopo la prima guerra mondiale il costruttivismo architettonico ebbe validi rappresentanti in V. Dubeneckis e V. Žemkalnis-Landsbergis, mentre la pittura continuava a seguire l'indirizzo realistico (scuola artistica di Kaunas, con J. Vienožinskis). Da ricordare poi il notevole sviluppo dell'arte popolare: croci di legno di tipo tutto particolare, cappelle votive, tessuti, ricami.
Dopo la seconda guerra mondiale un'intensa attività urbanistico-architettonica si è applicata in nuovi piani regolatori (Vilnius: arch. V. Mikučianis e K. Bučas; Klaipėda: arch. V.S. Revzin), in nuovi quartieri industriali, con case di abitazione di tipo intensivo, realizzati con largo impiego di elementi prefabbricati. L'architettura lituana del XX-XXI secolo è caratterizzata dall'attività di studi quali Paleko ARCH Studio o Vilnius Architectural Studio. Dagli anni 1950 molti artisti lituani si erano trasferiti negli Stati Uniti e in Europa; negli anni 1960 e 1970 erano emersi artisti formatisi all'estero, come il pittore K. Zapkus o lo scultore A. Brazdys, astrattisti. In relazione con le esperienze occidentali, si richiamano all'eredità culturale del Paese i pittori A. Savickas e V. Kisarauskas e gli scultori T.K. Valaitis e V. Vildžiunas; nell'ambito dell'astrattismo opera K. Zimblytė, suggestioni simboliste informano la pittura di L. Katinas. Negli anni 1980 si assiste a uno sviluppo della scultura (G. Karalius, S. Kuzma, P. Mazuras, M. Navakas, V. Urbanavičius, K. Jaroševaitė). Negli anni 1990 le giovani generazioni di artisti prediligono forme espressive diverse, come arte oggettuale, installazioni, video, performances e azioni (gruppi Foglia verde; Post-Ars, costituito da artisti come lo scultore R. Antinis e il pittore A. Andriuškevičius; Z. Kempinas; D. Liškevičius). Si ricordano ancora M. Navakas (sculture di matrice concettuale e monumentali sculture-oggetto in spazi pubblici); E. Rakauskaite (videoinstallazioni con interesse per l'arte femminile contemporanea); D. Narkevičius (film e video su temi storico-politici).
Tra i settori più sviluppati vi è senza dubbio quello della ceramica. In particolare, la Lituania è famosa in tutto il mondo per la produzione di ceramica nera, una tradizione che affonda le sue radici nell'età della pietra[49].
In ambito chimico ricordiamo la figura diAaron Klug,premio Nobel per la chimica, nel 1982 per i suoi studi sullo sviluppo della microscopia elettronica cristallografica e il suo contributo nell'ambito della biologia molecolare.
Normalmente, tra i vari sport, lapallacanestro (krepšinis) è considerato sport nazionale lituano. Infatti esso è popolare in Lituania tanto quanto nelle comunità lituane all'estero. Questo sport arrivò in Lituania attraverso le comunità lituano-americane negli anni 1930. Tale sport è praticato soprattutto in campo maschile: infatti, lanazionale di pallacanestro della Lituania ha vinto lamedaglia di bronzo aiGiochi olimpici del1992, del1996 e del2000 (quando la squadra lituana arrivò vicinissima a battere in semifinale gliStati Uniti, fallendo il sorpasso all'ultimo secondo per un errore su un tiro da tre punti diŠarūnas Jasikevičius).
Anche l'atletica leggera è praticata discretamente nella Lituania, e ha raggiunto un discreto successo soprattutto grazie al lanciatore di discoVirgilijus Alekna, vincitore di due medaglie d'oro olimpiche, rispettivamente aSydney 2000 e adAtene 2004, di altrettante medaglie d'oro mondiali, rispettivamente ai Campionati diParigi 2003 eHelsinki 2005 e dell'oro aGöteborg 2006. Oltre a Virgilijus Alekna, un altro atleta lituano importante, anch'egli specializzato nel lancio del disco, è statoRomas Ubartas, vincitore dell'oro olimpico in tale specialità aBarcellona 1992, oltre a un argento olimpico e un oro europeo conquistati sotto le insegne dell'Unione Sovietica.
Ancor più sorprendente è la storia della nuotatriceRūta Meilutytė che, a soli 15 anni, nell'edizione deiGiochi Olimpici di Londra 2012, si è laureata campionessa olimpica nella specialità dei 100 metri rana.
LaNazionale di calcio della Lituania non ha ottenuto finora notevoli risultati in campo internazionale. In generale il calcio lituano deve confrontarsi spesso con la popolarità della pallacanestro, primo sport nazionale in Lituania.
La festività diJoninės (conosciuta anche comeRasos) è una festa nazionale tradizionale che si tiene il giorno delsolstizio d'estate e ha origini pagane. Ilmartedì grasso (Užgavėnės) si festeggia il giorno prima delMercoledì delle ceneri, e ha lo scopo di sollecitare l'inverno ad andarsene. Ci sono tradizioni nazionali di origine pagana anche per feste attualmente cristiane come laPasqua e ilNatale. Venerato e protettore della popolo lituano è il gesuita polaccoSan Stanislao Kostka, e la sua memoria liturgica cade il 15 agosto.
Poiché condivide lo stessoclima e le stesse pratiche agricole dell'Europa orientale, la cucina lituana ha molto in comune con le cucine di questi paesi e con quellaebraica; tuttavia possiede proprie caratteristiche peculiari che hanno avuto origine da una grande varietà di influenze durante la sua storia. Avendo condiviso un lungo periodo con la Polonia, sono simili numerosi piatti e bevande: esistono versioni lituane e polacche simili ditortelli (pierogi okoldūnai),ciambelle (pączki ospurgos), ecrêpe (blini oblynai).
Anche le tradizionitedesche hanno influenzato la cucina lituana, introducendo pietanze a base dimaiale e patate, come losformato di patate (kugelis) e lesalsicce di patate (vėdarai), così come latorta conosciuta comešakotis.
L'occupazione sovietica ha sensibilmente alterato la cucina lituana. Come in qualsiasi altra zona dell'Unione Sovietica, per fortuna, alla popolazione fu concesso di mantenere i propri piccoli orti, che erano, e sono tuttora, amorevolmente curati. Dopo il riottenimento dell'indipendenza nel 1990, la valorizzazione dei cibi e della cucina tradizionale lituana è diventata uno dei modi di celebrare l'identità lituana.
Icepelinai, un piatto a base di patate grattugiate e poi cotte, è il più famoso piatto nazionale; è popolare fra i lituani in tutto il mondo. Altri piatti nazionali includono ilpane nero disegale e lazuppa fredda di barbabietole (borscht ošaltibarščiai). La cucina lituana è generalmente sconosciuta al di fuori delle comunità lituane; la maggior parte dei ristoranti lituani al di fuori della Lituania è presente in aree con una consistente minoranza lituana.
I lituani, grazie alla loro dieta tradizionale, sono fra le popolazioni meno oppresse da problemi diobesità, e dalle complicazioni correlate, tra i Paesi sviluppati del mondo.[51]
Labirra prodotta localmente è il gira (una sorta dikvass), sono le bevande più popolari nel Paese. Lastarka (acquavite di segale) è parte del patrimonio culturale lituano, ma non viene di fatto più prodotta.
«Lithuania last night became the first republic to break away from the Soviet Union, by proclaiming the restoration of its pre-war independence. The newly-elected parliament, 'reflecting the people's will,' decreed the restoration of 'the sovereign rights of the Lithuanian state, infringed by alien forces in 1940,' and declared that from that moment Lithuania was again an independent state»
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«A wide spectrum of people: 1. Members of non-communist parties, including heretical communists; 2. Members of patriotic and religious organizations; 3. Former police and prison officials; 4. Former officers of tsarist and other armies; 5. Former officers of the Lithuanian and Polish armies; 6. Former volunteers who had joined anti-Soviet armies in 1918-1919; 7. Citizens of foreign states, representatives and employees of foreign firms, and employees of foreign embassies; 8. Those who corresponded with foreign countries or consulates of foreign countries as well as philatelists and those who know the Esperanto language; 9. Former high level officials; 10. Red Cross employees and émigrés from Poland; 11. Clergymen of all religions; 12. Bankers, members of aristocratic families and rich farmers.»
^Decisione del Consiglio dell'Unione europea del 14 aprile 2003 relativa all'ammissione della Repubblica ceca, della Repubblica di Estonia, della Repubblica di Cipro, della Repubblica di Lettonia, della Repubblica di Lituania, della Repubblica di Ungheria, della Repubblica di Malta, della Repubblica di Polonia, della Repubblica di Slovenia e della Repubblica slovacca all'Unione ( (PDF))GU UE L 236 del 23/9/2003.
^Trattato tra il Regno del Belgio, il Regno di Danimarca, la Repubblica federale di Germania, la Repubblica ellenica, il Regno di Spagna, la Repubblica francese, l'Irlanda, la Repubblica italiana, il Granducato di Lussemburgo, il Regno dei Paesi Bassi, la Repubblica d'Austria, la Repubblica portoghese, la Repubblica di Finlandia, il Regno di Svezia, il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord (Stati membri dell'Unione europea) e la Repubblica ceca, la Repubblica di Estonia, la Repubblica di Cipro, la Repubblica di Lettonia, la Repubblica di Lituania, la Repubblica di Ungheria, la Repubblica di Malta, la Repubblica di Polonia, la Repubblica di Slovenia, la Repubblica slovacca relativo all'adesione della Repubblica ceca, della Repubblica di Estonia, della Repubblica di Cipro, della Repubblica di Lettonia, della Repubblica di Lituania, della Repubblica di Ungheria, della Repubblica di Malta, della Repubblica di Polonia, della Repubblica di Slovenia e della Repubblica slovacca all'Unione europeaPDF).
^COM (2006) 0223 Relazione della Commissione- Relazione sulla convergenza 2006 relativa alla Lituania (predisposta ai sensi dell'articolo 122, paragrafo 2, del trattato, su richiesta della Lituania) {SEC(2006) 615}PDF)
^2007/801/CE Decisione del Consiglio, del 6 dicembre 2007, sulla piena applicazione delle disposizioni dell'acquis di Schengen nella Repubblica ceca, nella Repubblica di Estonia, nella Repubblica di Lettonia, nella Repubblica di Lituania, nella Repubblica di Ungheria, nella Repubblica di Malta, nella Repubblica di Polonia, nella Repubblica di Slovenia e nella Repubblica slovacca ( (PDF)GU UE dell'8/12/2007).
^Tre cori lituani, tutti provenienti da Vilnius si sono aggiudicati i piazzamenti nel gradino più alto del podio alGran Premio Europeo di Canto Corale.