Movatterモバイル変換


[0]ホーム

URL:


Vai al contenuto
WikipediaL'enciclopedia libera
Ricerca

Lista Marco Pannella

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento daLista Pannella)
Voce principale:Partito Radicale Transnazionale.
Lista Marco Pannella
LeaderMarco Pannella
PresidenteMaurizio Turco
StatoItalia (bandiera) Italia
SedeVia di Torre Argentina n. 76,Roma
Fondazione1992
Derivato daPartito Radicale
Dissoluzione2020
Confluito inFondazione Marco Pannella
IdeologiaLiberalismo
Liberalismo sociale
Liberismo
Libertarianismo
Radicalismo[1]
Europeismo[1]
Ecologismo[1]
Pacifismo
Socialismo liberale
CollocazioneCentro/Centro-sinistra
CoalizionePolo delle Libertà(1994)
Polo per le Libertà(1996:desistenza)
Partito europeoELDR(2004-2014)
Gruppo parl. europeoGV(1989-1994)
ARE(1994-1999)
GTI(1999-2001)
ALDE(2004-2009)
Modifica dati su Wikidata ·Manuale

L'Associazione politica nazionale Lista Marco Pannella è stata un'associazione politicaitaliana di orientamentoradicale,liberale,liberista elibertario. Fondata nel1992, nasce in seguito alla decisione delPartito Radicale di trasformarsi nelPartito Radicale Transnazionale e sotto il suo simbolo si sono presentati gli esponenti del partito deiRadicali Italiani nato nel2001; dal 2016 ha rappresentato il Partito Radicale Transnazionale.

Nel corso degli anni l'associazione si è presentata alle elezioni sotto forma dilista elettorale assumendo diverse denominazioni:Lista Marco Pannella dal 1992 al 1999,Lista Emma Bonino dal 1999 al 2005,Lista Bonino-Pannella dal 2009 al 2012 ed infineLista Amnistia Giustizia Libertà nel 2013. È proprietaria dell'emittenteradiofonicaRadio Radicale. Il 1º agosto 2020 viene inglobata nella Fondazione Marco Pannella, conMaurizio Turco che rimane il presidente.

Storia

[modifica |modifica wikitesto]

Lo scioglimento del Partito Radicale

[modifica |modifica wikitesto]
Simbolo storico delPartito Radicale

Nel1989 ilPartito Radicale, già protagonista e promotore di battaglie in tema didiritti umani e civili, come l'antiproibizionismo in materia didroga, la legalizzazione deldivorzio e dell'aborto, si trasforma in un soggetto politico nuovo.

La decisione viene assunta dal consiglio federale del partito riunito aTrieste dal 2 al 6 gennaio1989, quando si costituisce ilPartito Radicale Transnazionale, organismo transpartitico che in pratica concede agli esponenti radicali la possibilità di praticare la loro attività politica all'interno di altri movimenti o partiti, rinunciando alla partecipazione diretta a competizioni elettorali ma circoscrivendo la propria attività alla promozione delle tematiche radicali. Dal1995, inoltre, il PRT otterrà lo status diorganizzazione non governativa di primo livello all'interno delConsiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite, diventando una delle 42 organizzazioni internazionali con il diritto di formulare proposte formali in sedeONU.

Da questo momento, gli esponenti del Partito Radicale decidono di presentarsi, in occasione delle consultazioni elettorali, all'interno dellaLista Pannella.

Il debutto dellaLista Marco Pannella

[modifica |modifica wikitesto]

Alleelezioni europee del 1989 gli esponenti Radicali si candidano in liste diverse:Verdi Arcobaleno,Federazione dei Verdi,PSDI e la lista unicaPRI-PLI. Si presenta, inoltre, la listaAntiproibizionisti sulla droga, legata all'area radicale, che ottiene l'1,2% dei voti e un seggio[2]: il candidato eletto èMarco Taradash, che aderisce alGruppo Verde.

Alle successiveelezioni politiche del 1992 si presenta per la prima volta la Lista Marco Pannella, che porta al suo interno il simbolo dellaLista Antiproibizionisti sulla Droga, e che si attesta attorno all'1,2% dei voti allaCamera[3] ed allo 0,5% alSenato[4].

Sono eletti sette deputati radicali:Marco Pannella,Emma Bonino,Marco Taradash,Roberto Cicciomessere,Pio Rapagnà,Elio Vito eGianni Elsner. I primi sei costituiscono ilGruppo Federalista Europeo eMarco Pannella diventa presidente del gruppo;Gianni Elsner aderisce al gruppo misto, rifiutando la regola radicale di versare al partito una congrua parte dell'indennità percepita[5].

L'attività parlamentare si caratterizza per la candidatura diOscar Luigi Scalfaro a Capo dello Stato: il successo della manovra accreditA Pannella (autore dell'epitetoil Pertini cattolico, riferito al nuovo Presidente) di una certa udienza al Quirinale e diede alla lista una significativa visibilità mediatica, utilizzata anche a livello parlamentare nel tentativo, vano, di salvare la XI legislatura.[6]

Lista Pannella - Riformatori

[modifica |modifica wikitesto]
1994, logo dellaLista Pannella alla Camera.

Nell'aprile del1994 iRadicali danno vita alMovimento dei Club Pannella - Riformatori, di lotte civili, ambientaliste e per la Riforma, detto comunementeMovimento Club Pannella-Riformatori, partito politico organizzato in parallelo allaLista, rinominataLista Pannella - Riformatori.

In vista delleelezioni politiche di quell'anno, i Radicali decidono di giungere ad un accordo elettorale conSilvio Berlusconi: neicollegi settentrionali avrebbero appoggiato i candidati delPolo delle Libertà (coalizione che comprendevaForza Italia eLega Nord); nei collegi centro-meridionali, invece, si sarebbero presentati in competizione con ilPolo del Buon Governo (comprendente FI eAlleanza Nazionale). Per contro, in caso di vittoria delcentro-destra, Pannella sarebbe stato nominato ministro degli Esteri nell'eventuale governo a guida Berlusconi.

L'esito del voto vede la vittoria del centro-destra e sono eletti: sei deputatiEmma Bonino,Marco Taradash,Giuseppe Calderisi,Paolo Vigevano,Lorenzo Strik Lievers eElio Vito nelle file del Polo delle Libertà; due senatori,Sergio Augusto Stanzani Ghedini nel Polo eFrancesca Scopelliti all'interno della stessa lista radicale. Nella quota proporzionale la Lista Pannella ottiene il 3,5% dei voti, non riuscendo pertanto a superare la soglia di sbarramento fissata al 4%. Pannella, sconfitto daGianfranco Fini nel collegio diRomaDella Vittoria[7], non entra nella compagine di governo per l'opposizione delCentro Cristiano Democratico e di AN: viene allora deciso di nominareEmma Bonino acommissario europeo. Intanto, gli esponenti radicali si iscrivono al gruppo parlamentare diForza Italia e sostengono ilGoverno Berlusconi I. A seguito di dispute interne, tuttavia, laLista Pannella si presenta al di fuori dei poli alleelezioni regionali del 1995.

Tra il 16 ed il 19 febbraio 1995 si svolge il primo congresso nazionale dei Club doveMarco Pannella viene eletto presidente con quasi il 90 per cento dei voti[8].

Lista Pannella - Sgarbi

[modifica |modifica wikitesto]

Nel febbraio 1996Marco Pannella, leader dei radicali, eVittorio Sgarbi, deputato uscente diForza Italia, promuovono in vista delleelezioni politiche del 1996 la formazione dellaLista Pannella-Sgarbi, in nome dell'unità deiliberali italiani, puntando supresidenzialismo e riforma della giustizia.[9]

Inizialmente pensata come lista autonoma dalPolo per le Libertà,[9] la lista ci concluse poi un accordo elettorale, pur senza entrare nella coalizione,sulla base del comune impegno ad assicurare una nuova legge elettorale, maggioritaria uninominale ad un turno, e la Riforma presidenzialista dello Stato.[10] In virtù di questo patto, la Lista Pannella-Sgarbi avrebbe rinunciato a presentarsi nella quasi totalità dei collegi senatoriali, evitando così di sottrarre voti al Polo e i suoi esponenti sarebbero entrati a far parte del governo in caso di vittoria del centrodestra.

Vittorio Sgarbi non si candida però nella Lista Pannella-Sgarbi,[11] preferendo invece presentarsi nella lista di Forza Italia per la Camera nellacircoscrizione Calabria, dove fu eletto.[12]

Le elezioni videro prevalere l'alleanza traL'Ulivo diRomano Prodi eRifondazione Comunista; la Lista Pannella-Sgarbi si attesta all'1,88% dei voti alla Camera e l'1,56% al Senato, ottenendo un solo senatore,Pietro Milio, eletto col recupero proporzionale nel collegio di Palermo Sud, in cui il candidato del Polo non si presentava a seguito di unpatto di desistenza;[13] Milio si iscrive inizialmente al gruppo diForza Italia, per poi passare algruppo misto.

Lista Emma Bonino

[modifica |modifica wikitesto]

Durante il suo mandato dicommissaria europeaEmma Bonino riesce ad acquisire un considerevole margine di visibilità, al punto che si inizia a parlare di una sua candidatura aPresidente della repubblica. Nel marzo del1999 la SWG rileva che il 31% degli interpellati avrebbe eletto l'esponente radicale alla massima carica del Paese; tuttavia le forze politiche eleggonoCarlo Azeglio Ciampi, mentre la Bonino non è confermata come commissaria europea.

In occasione delleelezioni europee del 1999, i Radicali presentano laLista rinominataLista Emma Bonino, che ottiene il suo massimo storico alle elezioni nazionali: l'8,5% dei voti e sette seggi[14].

Il risultato, tuttavia, viene ben presto ridimensionato: alle successiveelezioni regionali del 2000, la Lista Bonino scende al 2,2% dei voti. I risultati migliori sono inPiemonte, dove è candidata la stessa Bonino, ed inLombardia.

I Radicali fuori dai poli e dal Parlamento

[modifica |modifica wikitesto]
2001, logo della Lista Bonino

Alleelezioni politiche del 2001 i radicali si presentano al di fuori dei due poli: la Lista Bonino si attesta al 2,2% alla Camera e non ottiene alcuna rappresentanza parlamentare[15]. Le elezioni vedono la vittoria dellaCasa delle Libertà.

Il 14 e 15 luglio il Comitato Radicale si riunisce aRoma. Viene approvata la mozione politica che determina l'istituzione del nuovo progetto politico denominatoRadicali italiani. Movimento liberale, liberista e libertario. Aderente al Partito Radicale Transnazionale. Nel novembre del2001, il segretario Capezzone ribadisce "non l'indisponibilità, ma l'impossibilità storica e strutturale delle forze della sinistra e della destra ufficiali italiane di trovare alleanze strategiche con noi".

A marzo del2003 i radicali danno avvio ad una serie di denunce sulla situazione politica interna, definendo quello che prenderà il nome diCaso Italia. Il dossier radicale denuncia che:

  • a partire dal novembre2000 si sono verificate violazioni dellaCostituzione italiana relativamente alla composizione dellaCamera dei deputati e dellaCorte Costituzionale: nel primo caso, l'assemblea legislativa ha stabilito dopo mesi di rimanere senzaplenum, "malgrado la Costituzione lo prescriva tassativamente" (viene contestata, al riguardo, la presenza di numeroseliste civetta che hanno impedito di individuare nuovi candidati dal riparto proporzionale); nella seconda istituzione ilplenum dei componenti è stato ripristinato soltanto dopo 7 giorni di sciopero totale della fame e della sete da parte di Pannella;
  • sussiste una "sistematica violazione" della legalità costituzionale per ciò che concerne il diritto alreferendum, in quanto da un lato il sistema politico italiano ne ostacolerebbe l'indizione e gli esiti (in riferimento al mancato aggiornamento delle liste elettorali, nelle quali sarebbero contenute anche persone defunte calcolate ai fini del quorum);
  • il sistema giudiziario non è in grado di svolgere con efficacia il compito di risolvere le controversie applicando le norme vigenti, attaccando ilConsiglio Superiore della Magistratura ritenuto un "potere politico in espansione";
  • la situazione delle carceri è insostenibile, per la violazione dei diritti umani e civili.

Le elezioni europee del 2004

[modifica |modifica wikitesto]

La Lista alleelezioni europee del 12 e 13 giugno 2004 ridimensiona notevolmente la delegazione radicale nelParlamento europeo. LaLista Emma Bonino, sostenuta daiRadicali Italiani, ottiene 731.536 voti pari al 2,25% e conquista due seggi che sono attribuiti ai due leader Emma Bonino e Marco Pannella. I due europarlamentari aderiscono alGruppo dell'Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa.

Nello stesso anno, il partito subisce una scissione: le componenti interne di sinistra, scontenti delle loro politiche liberiste, abbandonano e fondando iRadicali di Sinistra.

Lista Coscioni

[modifica |modifica wikitesto]
2005, simbolo mai presentato dellaLista Luca Coscioni.

Il 25 marzo2004, in collaborazione con l'Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica, i Radicali depositano allaCorte di cassazione presentano una serie di quesiti referendari per chiedere l'abolizione totale della legge 40/2004 sullafecondazione assistita: il primo di abrogazione totale, gli altri quattro di abrogazione parziale della legge. Per i Radicali la battaglia ha l'obiettivo di riaffermare l'importanza dellalaicità dello Stato, operando una distinzione netta tra la laicità delle leggi e le scelte morali. Il 13 gennaio2005, però, laCorte Costituzionale stabilisce l'inammissibilità del quesito referendario sull'abrogazione totale (ritenuto incostituzionale in quanto, abrogando radicalmente la legge, si rimarrebbe senza alcuna legislazione in materia), mentre dichiara ammissibili gli altri quattro quesiti di abrogazione parziale della legge. In particolare, il primo quesito riguarda il limite della ricerca clinica e sperimentale sugliembrioni; il secondo i limiti all'accesso alla procreazione medicalmente assistita; il terzo le finalità e i diritti dei soggetti coinvolti; il quarto il divieto difecondazione eterologa. Questa battaglia referendaria riceve l'appoggio anche da alcuni partiti laici, prevalentemente di sinistra, e da settori della politica che lasciano libertà di coscienza. Sul fronte dell'astensione scende in campo direttamente laConferenza Episcopale Italiana, che lancia un appello ai cattolici di non votare per quei referendum.

In vista delleelezioni regionali del 2005 i Radicali chiedono inutilmenteospitalità ad entrambi i poli per presentare delle liste nel nome diLuca Coscioni, data la contrarietà manifestata dai cattolici in entrambi gli schieramenti, che contestano la matrice anticlericale dei Radicali, e dallasinistra a causa della ricetta economicaliberista e del filo-atlantismo in politica estera. La scelta è quindi di dedicarsi alla campagna elettorale suireferendum sulla fecondazione assistita. I quattro referendum si risolvono però con un brusco insuccesso: si reca alle urne solamente il 25,6% degli elettori, mancando dunque il quorum per la validità delle consultazioni.

Per le elezioni amministrative viene invece presentata, in alcune città, laLista Bonino - Radicali.

Lista Bonino-Pannella

[modifica |modifica wikitesto]
2009, simbolo dellaLista Bonino-Pannella.

Alleelezioni europee del 2009, contrariamente a quanto successo alle elezioni politiche dell'anno precedente, i Radicali non corrono nelle liste delPartito Democratico e si presentano autonomamente sotto le insegne della Lista, questa volta rinominataLista Bonino-Pannella, e guidata a livello nazionale dagli storici leaderEmma Bonino eMarco Pannella. La Lista ottiene 743.284 voti ed il 2,43 %, lontano dalla clausola di sbarramento fissata al 4 % pochi mesi prima della competizione elettorale.

Alleelezioni regionali del 2010 la Lista si presenta nell'alleanza dicentro-sinistra, e la leader radicaleEmma Bonino è candidata alle Presidenza della Regione Lazio, senza però essere eletta governatrice.

Alleelezioni amministrative del 2011, nelle qualiMarco Cappato viene eletto al Consiglio Comunale diMilano, ed alleelezioni amministrative del 2012 la Lista si presenta in alleanza colcentro-sinistra.

Lista Amnistia Giustizia Libertà

[modifica |modifica wikitesto]
2013, logo dellaLista Amnistia Giustizia Libertà

Alleelezioni politiche del 2013 i Radicali, diversamente da quanto successo alle precedenti elezioni nazionali, non si presentano nelle liste del PD e si presentano autonomamente fuori dalla coalizione di centro-sinistra con laLista Amnistia Giustizia Libertà, denunciando il cattivo stato delle carceri e della giustizia italiana e proponendo come soluzione un'amnistia. La lista ottiene però solo lo 0,19% alla Camera e lo 0,20% al Senato, ben lontano dalla soglia di sbarramento per i partiti non coalizzati e quindi rimanendo fuori dal parlamento. Alle contemporanee elezioni regionali la Lista Amnistia Giustizia Libertà si presenta solo nel Lazio candidando alla presidenza il consigliere regionale uscente Giuseppe Rossodivita. La lista si ferma allo 0,39% mentre il candidato ottiene lo 0,44%.

Struttura

[modifica |modifica wikitesto]

L'associazione attualmente è formata unicamente dai seguenti soci fondatori:Rita Bernardini,Aurelio Candido eMaurizio Turco.

Presidente

[modifica |modifica wikitesto]

Fino alla sua scomparsaMarco Pannella ne è stato il presidente. Nel2016 come nuovo presidente è stato nominatoMaurizio Turco.

Segretario

[modifica |modifica wikitesto]

Risultati elettorali

[modifica |modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio:Risultati elettorali della Lista Pannella per regione italiana.
ElezioneListaVoti%Seggi
Europee 1989Antiproibizionisti sulla droga429.5541,231
Politiche 1992CameraLista Marco Pannella485.6941,247
SenatoLista Marco Pannella166.7080,50-
Politiche 1994CameraLista Pannella - Riformatori1.359.2833,516[16]
SenatoLista Pannella - Riformatori767.4002,322[17]
Europee 1994Lista Pannella - Riformatori704.1532,142
Politiche 1996CameraLista Pannella - Sgarbi702.9881,88-
SenatoLista Pannella - Sgarbi509.8261,561[18]
Europee 1999Lista Emma Bonino2.625.8818,507
Politiche 2001CameraLista Emma Bonino832.2132,24-
SenatoLista Emma Bonino677.7252,00-
Europee 2004Lista Emma Bonino731.8672,202
Europee 2009Lista Bonino-Pannella743.2732,42-
Regionali 2010Lista Bonino-Pannella124.8310,562
Politiche 2013CameraLista Amnistia Giustizia Libertà64.7420,19-
SenatoLista Amnistia Giustizia Libertà63.1490,20-

Note

[modifica |modifica wikitesto]
  1. ^abcStatuto Lista Marco Pannella, suradicali.it,Radicali Italiani.URL consultato il 3 aprile 2016(archiviato dall'url originale il 27 giugno 2014).
  2. ^Archivio storico elezioni, suelezionistorico.interno.gov.it.
  3. ^Archivio storico elezioni, suelezionistorico.interno.gov.it.
  4. ^Archivio storico elezioni, suelezionistorico.interno.gov.it.
  5. ^Radicali, suforum.termometropolitico.it.URL consultato il 20/07/2020.
  6. ^Eugenio Scalfari,Tarantella elettorale tra Pannella e Quirinale, inla Repubblica, 28 dicembre 1993(archiviato dall'url originale il 15 settembre 2016).
    «L'ora antelucana di quelle riunioni era stata decisa da Pannella per "dare scandalo": quale scandalo più scandaloso di quello di fare alzare alle 6 del mattino gli onorevoli membri del Parlamento, supposti essere tra i più fannulloni degli italiani?»
  7. ^Archivio storico elezioni, suelezionistorico.interno.gov.it.
  8. ^Riformatori, il congresso incorona Pannella - Corriere della Sera, 20 febbraio 1995
  9. ^abLista unica per Sgarbi e Pannella, inla Repubblica, 24 febbraio 1996, p. 3.URL consultato il 15 febbraio 2014.
  10. ^ Maurizio Caprara,Pannella Berlusconi, raggiunto l'accordo, inCorriere della Sera, 15 aprile 1996, p. 2.URL consultato il 15 febbraio 2014(archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2014).
  11. ^Michele Serra,Che tempo che fa, Milano,Giangiacomo Feltrinelli Editore, 1999, pp. 143-144,ISBN 88-07-81551-6.
  12. ^Camera del 21 aprile 1996 - Circoscrizione CALABRIA - FORZA ITALIA, suArchivio Storico delle Elezioni,Ministero dell'Interno.URL consultato il 15 febbraio 2014.
  13. ^Senato del 21 aprile 1996 - Collegio Palermo Sud, suArchivio Storico delle Elezioni,Ministero dell'Interno.URL consultato il 15 febbraio 2014.
  14. ^Archivio storico elezioni, suelezionistorico.interno.gov.it.
  15. ^Archivio storico elezioni, suelezionistorico.interno.gov.it.
  16. ^La Lista Pannella non supera lo sbarramento nella quota proporzionale, ma vengono eletti col maggioritatio 6 Radicali nelle liste delPolo delle Libertà
  17. ^Francesca Scopelliti eletta con la Lista Pannella-Riformatori attraverso il recupero proporzionale nella regione Lombardia,Sergio Stanzani eletto nelle liste del Polo
  18. ^Pietro Milio eletto in Sicilia col recupero proporzionale

Voci correlate

[modifica |modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica |modifica wikitesto]
V · D · M
Servizi radiofonici ricevibili in Italia
RaiRai Radio 1 ·Rai Radio 2 ·Rai Radio 3 ·Rai Radio Tutta Italiana ·Rai Radio Techete' ·Rai Radio Live Napoli ·Rai Radio Kids ·Rai Isoradio ·Rai Gr Parlamento ·Rai Radio 1 Sport ·No Name Radio ·Rai Radio 3 Classica
RadioMediasetR101 ·Radio 105 ·Radio Monte Carlo ·Radio Subasio ·Virgin Radio
GEDI Gruppo Editoriale SpARadio Deejay ·Radio Capital ·Radio m2o
RTL 102.5 Hit Radio SrlRTL 102.5 ·Radio Zeta ·Radiofreccia
Radio Dimensione Suono SpARDS ·Dimensione Suono Roma ·Dimensione Suono Soft ·Discoradio ·Ram Power
Radio Kiss Kiss SrlRadio Kiss Kiss ·Radio Kiss Kiss Italia ·Radio Kiss Kiss Napoli
Radio Italia SpARadio Italia ·Radio Italia Trend
Gruppo 24 ORERadio 24
Associazione Radio MariaRadio Maria
Lista Marco PannellaRadio Radicale
Editoriale NordRadio Libertà
Gruppo NextRadio Relax ·Radio Italia Network
ErrepiRadio Popolare ·Contatto Radio ·Controradio ·MEP Radio Organizzazione ·Psicoradio ·Radio 106 ·Radio Base ·Radio Città ·Radio Città Fujiko ·Radio Dimensione Musica ·Radio Fragola Trieste ·Radio Gold ·Radio Popolare ·Radio Popolare Salento ·Radio Roccella ·Radio Tandem ·Radio Wave ·Radio Beckwith Evangelica
RMC2 SrlRadio Monte Carlo 2
LifeGate S.p.ALifeGate Radio
Priverno S.a.s. di Boddi Marzia & CRadio Sportiva
InBluRadio Kalaritana
L'Unione SardaRadiolina
Giornale di SiciliaRadio Giornale di Sicilia
ERF MedienERF Südtirol
GRP Giornale Radio Piemonte
Radio regionali in Piemonte
Radio GRP ·Radio GRP 2 Melody ·Radio GRP Tre
Canale Italia
Radio regionali in Veneto
Radio Canale Italia · Radio Volami Nel Cuore
Spheraholding
Radio regionali in Veneto
Radio Company ·Radio '80 ·Radio Padova ·Radio Valbelluna ·Easy Network ·Radio Wow
Radio locali
non ricevibili in tutte le regioni
Nord
Valle d'AostaRadio Nostalgia ·Radio Margherita ·Radio Number One
PiemonteRadio Azzurra FM ·Radio Bruno ·Radio Veronica One ·Radio Fantastica ·Radio Frejus ·Radio Dora ·Radio 2000 Blackout · Radio Nostalgia ·Radio Piterpan ·Radio Birikina ·Radio Piemonte Sound ·Radio Viva FM · Radio Margherita · Radio Number One ·Radio City ·Radiocity ·Radio Manila ·Radio Energy
LiguriaRadio Onda Ligure 101 · Radio Nostalgia · Radio Margherita · Radio Bruno ·Radio Babboleo ·Radio 103 · Radio Number One · Radio Manila
LombardiaRadio Onda d'Urto ·CafèTV24 ·Gamma Radio ·Radio Missione Francescana ·Radio Bellla & Monella · Radio Nostalgia · Radio Piterpan · Radio Birikina ·Radio Studio Più · Radio Viva FM ·Radio Pico · Radio Bruno ·Radio Cantù ·Radio Millennium · Radio Number One ·Radio Vera ·Radio City · Radio Manila ·Radio Dolomiti
Trentino-Alto AdigeRadio Onda d'Urto · Radio Birikina · Radio Studio Più · Radio Viva FM · Radio Number One · Radio Dolomiti ·Radio Gherdëina Dolomites
VenetoRadio Verona ·Radio Veneto Uno · Radio Onda d'Urto · CafèTV24 · Radio Bellla & Monella · Radio Birikina · Radio Studio Più · Radio Viva FM · Radio Pico · Radio Bruno ·Radio Punto Zero Tre Venezie · Radio Number One · Radio Dolomiti
Friuli-Venezia GiuliaCafèTV24 · Radio Bellla & Monella · Radio Birikina ·Radio Attività ·Radio Nuova Trieste ·Radio Onde Furlane · Radio Punto Zero Tre Venezie ·Radio Studio Nord
Emilia-RomagnaRadio Pico · CafèTV24 · Radio Piterpan · Radio Studio Più · Radio Viva FM ·Punto Radio · Radio Bruno · Radio Cantù · Radio Number One
Centro
ToscanaRadio Bellla & Monella · Radio Nostalgia · Radio Piterpan · Radio Birikina · Radio Margherita · Radio Bruno ·Radio Globo · Radio Energy
MarcheRadio Azzurra · Radio Bruno ·Radio Ascoli
UmbriaRadio Bellla & Monella · Radio Piterpan · Radio Birikina
LazioRadio Nostalgia · Radio Piterpan · Radio Birikina · Radio Margherita ·Radio Onda Rossa ·Radio Città Futura ·Centro Suono Sport · Radio Globo ·Spazio Radio
Sud
AbruzzoRadio Margherita ·Radio Azzurra · Radio Globo · Radio Ascoli
MoliseRadio Margherita ·Radio Luna Network
CampaniaRadio Amore · Radio Piterpan · Radio Birikina · Radio Margherita ·Radio Capri ·Radio Studio 54 Network ·Radio Prima Rete ·Radio Punto Zero Network ·Radionorba
PugliaRadio Studio Più · Radio Studio 54 Network · Radionorba ·Radio Rama ·Canale 100
BasilicataRadio Studio 54 Network · Radio Rama · Canale 100
CalabriaRadio AKR ·Radio Ciroma ·Double M Radio Fantasy ·Radio Touring 104 · Radio Studio 54 Network ·Radio Studio 97
Isole
SiciliaRadio Studio Più · Radio Margherita ·Tele Radio Monte Kronio ·Radio Veritas Network · Radio Fantastica · Radio Studio 54 Network ·Radio Azimut Network ·RMC101
SardegnaRadio Margherita ·Radio X
V · D · M
Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito
Partito Radicale fino al 1988
PartitiRadicali Italiani
Altri soggetti della
Galassia radicale
Associazione Luca Coscioni ·Nessuno tocchi Caino ·Non c'è pace senza giustizia ·Associazione Radicale Certi Diritti ·Anticlericale.net ·Esperanto Radikala Asocio ·Lega Internazionale Antiproibizionista
Soggetti politici
del passato
Rosa nel Pugno(2005-07) ·Lista Marco Pannella(1992-2020) ·Antiproibizionisti sulla droga(1989-1992)
MediaRadio Radicale
V · D · M
Italia (bandiera)Partiti politici italiani del passato
Prima
Repubblica
ParlamentariCon liste proprie:Democrazia Cristiana ·Partito Comunista Italiano ·Partito Socialista Italiano ·Partito Socialista Democratico Italiano ·Partito Liberale Italiano ·Movimento Sociale Italiano ·Partito Nazionale Monarchico ·Fronte dell'Uomo Qualunque ·Partito d'Azione ·Movimento per l'Indipendenza della Sicilia ·Partito dei Contadini d'Italia ·Concentrazione Democratica Repubblicana ·Movimento Unionista Italiano ·Partito Cristiano Sociale ·Partito Democratico del Lavoro ·Partito Monarchico Popolare ·Partito Democratico Italiano di Unità Monarchica ·Partito Radicale ·Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria ·Partito di Unità Proletaria ·Democrazia Proletaria ·Lista per Trieste ·Partito di Unità Proletaria per il Comunismo ·Federazione delle Liste Verdi ·Verdi Arcobaleno

In liste unitarie:Partito Democratico Italiano ·Concentrazione Nazionale Democratica Liberale ·Unione dei Socialisti ·Partito Sardo d'Azione Socialista ·Movimento Comunità ·Unione Siciliana Cristiano Sociale

Per scissione dei gruppi parlamentari:Unione Nazionale ·Partito Socialista Unitario ·Sinistra indipendente ·Costituente di Destra - Democrazia Nazionale ·Unità e Democrazia Socialista
ExtraparlamentariMovimento Liberale Indipendente ·Partito Operaio Comunista ·Partito Nettista Italiano ·Unione Socialista Indipendente ·Unità Popolare ·Alleanza Democratica Nazionale ·Raggruppamento Sociale Repubblicano ·Partito Comunista d'Italia (marxista-leninista) ·Partito Comunista (Marxista-Leninista) Italiano ·Movimento Politico dei Lavoratori ·Movimento Lavoratori per il Socialismo ·Lotta Continua ·Il manifesto ·Lega Meridionale ·Partito dell'Amore
Liste elettoraliUnione Democratica Nazionale ·Blocco Nazionale della Libertà ·Fronte Democratico Popolare ·Unità Socialista ·Blocco Nazionale ·PSI-PSDI Unificati ·Nuova Sinistra Unita ·Lega Lombarda - Alleanza Nord
Seconda
Repubblica
ParlamentariCon liste proprie:Partito Democratico della Sinistra ·La Rete ·Lista Marco Pannella ·Patto Segni ·Partito Popolare Italiano ·Centro Cristiano Democratico ·Forza Italia ·Alleanza Nazionale ·Cristiani Democratici Uniti ·Rinnovamento Italiano ·Democratici di Sinistra ·Socialisti Democratici Italiani ·I Democratici ·Partito dei Comunisti Italiani ·UDEUR ·Democrazia è Libertà - La Margherita ·Democrazia Europea ·Il Popolo della Libertà ·Sinistra Ecologia Libertà ·Scelta Civica ·Nuovo Centrodestra ·Federazione dei Verdi

In liste unitarie o coalizioni:Unione di Centro ·Alleanza Democratica ·Cristiano Sociali ·Rinascita Socialista ·Sinistra Repubblicana ·Federazione Laburista ·Comunisti Unitari ·Socialisti Italiani ·Italia Democratica ·Unione Democratica ·Lista Consumatori ·Riformatori Liberali ·Italia di Mezzo ·Azione Sociale ·Popolari Liberali ·Articolo Uno ·Noi con l'Italia

Per scissione dei gruppi parlamentari:Lega Italiana Federalista ·Partito Federalista ·Italia Federale ·Cristiano Democratici per la Repubblica ·Unione Democratica per la Repubblica ·Cristiani Democratici per la Libertà ·Unione per la Repubblica ·I Socialisti Italiani ·Italiani nel Mondo ·Consumatori Uniti ·Sinistra Critica ·Sinistra Democratica ·La Destra ·Rosa per l'Italia ·Federazione dei Cristiano Popolari ·Alleanza per l'Italia ·Futuro e Libertà per l'Italia ·I Popolari di Italia Domani ·Forza del Sud ·Grande Sud ·Unione Democratica per i Consumatori ·Alleanza Liberalpopolare - Autonomie ·Conservatori e Riformisti ·Direzione Italia ·Cambiamo! ·Impegno Civico
ExtraparlamentariVerdi Federalisti ·Lega Italia Federale ·Partito Socialista Riformista ·Partito Socialista ·Movimento per l'Ulivo ·Rinascita della Democrazia Cristiana ·Partito Democratico Cristiano ·Patto dei Liberaldemocratici ·Democratici Cristiani Uniti ·Socialisti Uniti ·Fare per Fermare il Declino ·Movimento Nazionale per la Sovranità
Liste elettoraliSì Referendum ·Popolari per Prodi ·Democrazia e Libertà ·Il Girasole ·Biancofiore ·Alternativa Sociale ·L'Ulivo ·Rosa nel Pugno ·Insieme con l'Unione ·La Sinistra l'Arcobaleno ·La Destra - Fiamma Tricolore ·Rivoluzione Civile ·Autonomie Liberté Démocratie ·Liberi e Uguali ·Noi con l'Italia - UDC ·Civica Popolare ·Italia Europa Insieme ·Azione - Italia Viva
Solo europee:Alleanza Nazionale - Patto Segni ·Uniti nell'Ulivo ·Socialisti Uniti per l'Europa ·Federazione della Sinistra ·L'Autonomia ·Nuovo Centrodestra - Unione di Centro ·L'Altra Europa con Tsipras ·Scelta Europea ·Verdi Europei - Green Italia ·La Sinistra
Solo regionali:Patto dei Democratici ·Il Trifoglio ·Area Popolare
CoalizioniCoalizioni dicentro-destra:Polo delle Libertà/Polo del Buon Governo(1994) ·Polo per le Libertà(1996-2000) ·Casa delle Libertà(2000-2008) ·Coalizione di centro-destra(2008) ·Coalizione di centro-destra(2013) ·Coalizione di centro-destra(2018)
Coalizioni dicentro-sinistra:Alleanza dei Progressisti(1994) ·L'Ulivo(1995-2005) ·L'Unione(2005-2008) ·Coalizione di centro-sinistra(2008) ·Italia. Bene Comune(2013) ·Coalizione di centro-sinistra(2018)
Altre:Patto per l'Italia(1994) ·Con Monti per l'Italia(2013)
Estratto da "https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Lista_Marco_Pannella&oldid=143455228"
Categorie:
Categorie nascoste:

[8]ページ先頭

©2009-2025 Movatter.jp