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Lisbona

Coordinate:38°42′N 9°11′W38°42′N,9°11′W (Lisbona)
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Questa voce o sezione sull'argomento centri abitati del Portogallonon cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti.
Commento:La bibliografia presente nella voce è costituita perlopiù da opere letterarie piuttosto che da testi specialistici su Lisbona.
Lisbona
comune
(PT) Lisboa
Lisbona – Stemma
Lisbona – Bandiera
Lisbona – Veduta
Lisbona – Veduta
Dall'alto in basso, da sinistra verso destra: vista della città dal castello di San Giorgio conPraça Martim Moniz al centro (visibili l'Elevador de Santa Justa con ilConvento do Carmo, ilPonte 25 aprile e infine a destra, l'Hospital de São José. Sulla sponda opposta delTago, adAlmada, ilSantuário Nacional de Cristo Rei);Arco da Rua Augusta visto daPraça do Comércio;Parco Edoardo VII in direzione diPraça Marquês de Pombal;Torre di Belém;Cattedrale di Lisbona; area rivierasca diParque das Nações con ilponte Vasco da Gama.
Localizzazione
StatoPortogallo (bandiera) Portogallo
RegioneLisbona
DistrettoLisbona
Amministrazione
SindacoCarlos Moedas (PSD) dal 18-10-2021
Territorio
Coordinate38°42′N 9°11′W38°42′N,9°11′W (Lisbona)
Altitudinem s.l.m.
Superficie100,05km²
Abitanti545 923[1] (2021)
Densità5 456,5 ab./km²
Comuni confinantiAmadora,Loures,Odivelas,Oeiras
Altre informazioni
Lingueportoghese
Cod. postale1000–1900
Prefisso(+351) 21
Fuso orarioUTC+0
Nome abitantilisbonesi
PatronoAntonio di Padova eVincenzo di Saragozza
Giorno festivo13 giugno
SubregioneGrande Lisbona
Cartografia
Lisbona – Localizzazione
Lisbona – Localizzazione
Sito istituzionale
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Lisbona (in portogheseLisboa,[ɫɨʒˈboɐ]) è lacapitale e la principale città delPortogallo. Con una popolazione censita di 545 923 abitanti all'interno dei suoi confini amministrativi, e circa 3 milioni nella sua area urbana (undicesima nell'Unione Europea) è la città più popolosa del Paese. Situata sull'estremità occidentale dellapenisola iberica, presso l'estuario del fiumeTago (Tejo in portoghese), è amministrativamente la capitale e geograficamente la zona più occidentale dell'Europa continentale.

Lisbona è considerata unacittà globale in virtù della sua discreta importanza in settori comefinanza,commercio,editoria,arte,commercio internazionale,istruzione eturismo. È un importante centro economico, con un settore finanziario in crescita e uno tra i più importanti porti affacciati sull'Atlantico. L'aeroporto di Lisbona serve circa 20 milioni di passeggeri all'anno e importanti strade e autostrade collegano la capitale alle altre città portoghesi. La città è la sesta più visitata dell'Europa meridionale dopoRoma,Barcellona,Madrid,Atene eMilano, con 1 740 000 turisti nel 2009. La regione di Lisbona ha unPIL pro-capite considerevolmente più alto della media nazionale, al decimo posto nellaUE con 110 miliardi di euro e39375  pro capite, dato del 40% più alto rispetto alla media dell'unione. La maggior parte deiquartier generali delle multinazionali portoghesi è localizzata in città, che è anche il maggior centro politico del Paese, essendo sede delGoverno e dellapresidenza della Repubblica.

Nel 2020 la città ha ricevuto ilPremio Capitale verde europea.

Geografia fisica

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Territorio

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La città sorge alla foce del fiumeTejo, le cui sponde sono collegate da due grandi ponti: ilponte 25 Aprile, inaugurato nel1966, e ilponte Vasco da Gama, lungo 17,2 km e inaugurato il 29 marzo1998 in occasione diExpo '98.

Secondo la tradizione la città sorge, analogamente aRoma, su 7 colli: São Jorge, São Vicente, Sant'Ana, Santo André, das Chagas, Santa Catarina, São Roque. Tale parallelismo è in realtà un'invenzione letteraria del cronistaNicolau de Oliveira (ca. 1566-1634) contenuta nel suoLivro das Grandezas de Lisboa e ripresa da autori successivi.

Clima

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Lo stesso argomento in dettaglio:Clima di Lisbona.

La città e i dintorni di Lisbona godono di un clima Atlantico, con inverni miti ed estati moderatamente calde, ma ben ventilate.

Le precipitazioni sono abbondanti tra l'autunno e l'inverno, mentre in estate sono frequenti i periodi di siccità, a causa dell'espansione verso est dell'anticiclone delle Azzorre e di quello verso nord dell'anticiclone subtropicale africano. L'umidità relativa può essere piuttosto elevata. Il clima è monitorato tramite laStazione meteorologica di Lisbona Centro. Le ultime maggiori nevicate storiche sono state registrate un paio di volte durante la metà del Novecento negli anni1944,1954 e1956. Nel2006 è stata registrata una breve fioccata dopo 50 anni.

Lisbona – (1981-2010)[2]MesiStagioniAnno
GenFebMarAprMagGiuLugAgoSetOttNovDicInvPriEstAut
T. max. media (°C)14,816,218,819,822,125,727,928,326,522,518,215,315,420,227,322,421,3
T. min. media (°C)8,39,111,011,913,916,618,218,617,615,111,89,48,912,317,814,813,5
Precipitazioni (mm)99,984,953,268,153,615,94,26,232,9100,8127,6126,7311,5174,926,3261,3774,0

Storia

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Lo stesso argomento in dettaglio:Storia del Portogallo.

Etimologia del nome

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Il toponimo Lisbona avebbe, secondoJosé Pedro Machado (come riportato nella voce corrispondente delDicionário Onomástico Etimológico da Língua Portuguesa) origine sicuramente pre-romana. Vi sono a riguardo due ipotesi principali. Una indica un'originefenicia del toponimo, riconducendolo all'espressioneAlis-Ubbo, lett.: "insenatura amena" (vedere ad esempio Barbara Fraticelli,La imagen de la ciudad de Lisboa, entre lo real y lo imaginario, Madrid, Universidad Complutense de Madrid, 2001, pp. 17 e 53). Tuttavia l'etimologia più plausibile sembrerebbe essere non fenicia: l'elemento -ipo o -ippo, presente nel nomeOlisipo, è riscontrato con grande frequenza in toponimi dell'antichità della penisola iberica sud-occidentale (ad es.Collippo, attualeLeiria;Calippo, l'odierno fiumeSado e possibile antico nome diAlcácer do Sal) ed è associato alla cosiddetta civiltà diTartesso. Questa tesi, sostenuta daFrancisco Villar Liébana e José Pedro Machado, indicherebbe quindi un'origine pre-celtica se non anche pre-indoeuropea del nome, non collegata alle lingue semitiche come il fenicio.

Dal Neolitico all'Impero Romano

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Durante ilNeolitico la regione è stata abitata da popolazioni di origine iberica che a quel tempo occupavano anche altre regioni dell'Europa atlantica. Come prova di questa occupazione rimangonodolmen emenhir, che si possono vedere nelle campagne intorno alla città.

Reperti archeologici suggeriscono che la città sia stata sotto l'influenza deifenici fin dal1200 a.C.; alcuni storici ipotizzano che un centro di commercio fenicio occupasse il centro dell'attuale città, sul versante meridionale della collina del Castello. Il porto naturale formato dalla foce del fiumeTago rendeva la città un luogo ideale per rifornire di prodotti alimentari le navi fenice in viaggio verso leIsole Scilly e laCornovaglia. Oltre che come punto di sosta, un approdo alla foce del fiume più importante dellapenisola iberica era interessante anche per gli scambi commerciali con l'entroterra, permettendo l'accesso a prodotti come materiali preziosi, sale e i famosi cavalli lusitani.

In passato si credeva che Lisbona fosse stata fondata dai Fenici e questo sembrerebbe accreditato dai recenti ritrovamenti di reperti fenici risalenti all'VIII secolo a.C. sotto la medievaleSé de Lisboa, la cattedrale della città moderna. La maggior parte degli storici moderni, tuttavia, ritiene che Lisbona fosse un antico insediamento di popolazioni autoctone (ciò che i romani chiamavano unoppidum) che ha mantenuto prolungate relazioni commerciali e culturali con i fenici. Un possibile esempio di questaacculturazione è stato individuato nella cosiddetta lapide funeraria di Wadbar, datata al VII secolo a.C.. Il manufatto, scoperto nelPalácio dos Condes de Coculim nel 2014, riporta un'iscrizione inalfabeto fenicio, pur menzionando i nomi di due individui, Wadbar e suo padre Ibadar, che suggeriscono un'origine locale.

Igreci conoscevano Lisbona con il nome di "Olisipo", che, secondo il mito, fu fondata daUlisse durante il suo viaggio di ritorno daTroia adItaca.

Dall'Impero Romano alla dominazione araba

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Durante leguerre puniche, una volta sconfittoAnnibale, iromani decisero di privareCartagine di uno dei suoi territori più importanti: l'Hispania, il nome latino della penisola iberica. Olisipo (anche "Olissipo" od "Olisippo"[3]) si schierò subito con i romani e inviò soldati a combattere a fianco deilegionari contro le tribù celtiche del nord-ovest. Come compenso Olisipo fu integrata nellaRepubblica romana nel205 a.C. in qualità dicomune romano col nome diFelicitas Julia[3]; furono garantite completa autonomia su un territorio fino a 50 km attorno alla città, esenzione dalle tasse e cittadinanza romana per tutti gli uomini liberi che vi abitavano.

Durante il periodo diAugusto furono erette delle mura difensive, un grande teatro (sul lato sud della collina del castello di San Giorgio, riscoperto nel 1798), delle terme (sotto l'attualeRua da Prata), numerosi templi, una necropoli (sotto l'attualePraça da Figueira), un grande foro e numerose abitazioni nella zona tra ilcastello di San Giorgio e laBaixa.

La città fu da sempre economicamente forte grazie al commercio del sale, del vino, dei cavalli e delgarum, una salsa di pesce molto apprezzata al tempo. Fu tuttavia con la sconfitta della pirateria e le innovazioni tecnologiche che la città assunse grande importanza come punto strategico per il commercio con laCornovaglia, la zona delReno e con l'interno della penisola iberica.

La città era anche un punto di collegamento tra due importanti città del tempo: Bracara Augusta (oggiBraga) ed Emerita Augusta, capitale dellaLusitania romana (oggiMérida in Spagna).

Olisipo, come la maggior parte delle grandi città occidentali dell'Impero romano, fu un centro per la diffusione delCristianesimo. Il suo primovescovo attestato fuPotamio (circa 356). Secondo la tradizione Lisbona fu il luogo del martirio dei cosiddettiSanti martiri di Lisbona, i fratelli Maxima, Verissimus e Julia, le cui vicende vengono riportate daUsuardo nel suo martirologio.

Sul finire della dominazione romana, Olisipo subì numerose invasioni da parte diAlani eVandali, che dominarono la regione tra il409 d.C. ed il429 d.C.. Tra il409 d.C. e il585 d.C. la regione di Olisipo fu dominata per lunghi periodi daiSuebi, che avevano fondato unregno in Gallaecia (regione comprendente l'attualeGalizia e il nord delPortogallo), con capitale Bracara Augusta (oggiBraga).

Nel585 d.C. Olisipo fu aggregata alregno visigoto diToledo, che arrivò così a comprendere l'intera penisola iberica. In quel periodo la città era nota con il nome diUlishbona.

Il periodo arabo

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Il 6 agosto711 la città fu conquistata dagliOmayyadi,[3] guidati daAbd al-Aziz ibn Musa. Sotto la dominazione islamica la città fu nota con il nome dial-ʾIšbūnah (in araboالأشبونة?). La città, divenuta un importante centro commerciale ed amministrativo, si arricchì di varie strutture, di natura militare e civile: venne realizzata una nuova cinta muraria (cerca moura) e un castello sul sito dell'attualecastello di San Giorgio. La città fiorì e conobbe un'ampia espansione. Durante la dominazione musulmana si sviluppò il quartiere dell'Alfama, il più antico di Lisbona e tra i pochi ad aver conservato la sua fisionomia medievale avendo subito solo danni di lieve entità in seguito alterremoto del 1755. La popolazione divenne sotto la dominazione araba estremamente eterogenea: oltre ai musulmani, in città vivevano cristiani dirito mozarabico ed ebrei, ai quali fu concesso lostatus diDhimmi. L'influenza araba è ancora visibile in alcuni toponimi di Lisbona.

La prosperità di Lisbona la rese un obiettivo appetibile per invasori esterni: nel 798 la città venne catturata e saccheggiata daAlfonso II delle Asturie, mentre nell'844 la città venne conquistata ed occupata per diversi giorni dai vichinghi nell'ambito delle operazioni militari che sarebbero culminate nell'attacco vichingo di Siviglia.

Politicamente Lisbona fu nel corso del IX secolo sottoposta alcaliffato di Cordova. Nel primo decennio dopo l'anno mille, Lisbona, in seguito alla frammentazione del califfato, passò sotto il controllo della primataifa di Badajoz, creata dalsaqalibaSabur al-Saqlabi. In seguito la città divenne il centro di unataifa indipendente governata dai successori di Sabur, i figli Abd al-Aziz ibn Sabur e Abd al-Malik ibn Sabur. Lataifa di Lisbona sopravvisse fino al 1034, quando venne nuovamente conquistata dalla taifa di Badajoz, retta dalla nuova dinastia degliAftasidi. Nel 1093 la città venne brevemente occupata dalregno di León, passando in seguito sotto il controllo degliAlmoravidi, che la tennero per circa un cinquantennio. Infine passò a far parte della autoproclamata seconda taifa di Badajoz, sorta in seguito alla crisi della dinastia almoravide.

Diversi geografi e viaggiatori arabi hanno lasciato descrizioni di Lisbona nell'ultimo secolo di dominazione musulmana, lodandone la prosperità e la bellezza. Tra questi troviamoMuhammad al-Idrisi eYaqut.

Lisbona attraverso la riconquista cristiana, l'età delle scoperte e l'unione iberica

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Lo stesso argomento in dettaglio:Portogallo nell'era delle grandi scoperte.
Lacattedrale di Lisbona

Il 25 ottobre 1147Alfonso I di Portogallo, al comando di un esercito comprendente forze portoghesi ecrociati[3], dopo un lungoassedio[3] che durava dal 1º luglio, entrò a Lisbona, in seguito alla resa della città da parte delle forze musulmane, negoziata il 21 ottobre. In seguito alla conquista della città si ebbe un esodo della popolazione musulmana e si verificarono saccheggi contro la popolazione locale, pur senza gravi spargimenti di sangue. Gli eventi dell'assedio e immediatamente successivi ad esso vennero descritti nella cronaca redatta da un crociato, nota comeDe expugnatione Lyxbonensi.

La definitiva conquista cristiana di Lisbona fu senza dubbio uno dei più importanti eventi nella storia della città. Anche dopo la conquista cristiana una significativa popolazione musulmana continuò a risiedere nella città di Lisbona, abitando nel quartiere dellaMouraria, posto sulle pendici nord-occidentali della collina dove sorge ilcastello di San Giorgio. Analogamente, Lisbona continuò ad ospitare una popolazione ebraica, distribuita in vari quartieri (judiarias), ovvero laJudiaria Grande, laJudiaria Nova e laJudiaria da Alfama (le ultime due sorsero nel XIV secolo). Dopo la riconquista venne consacrata lacattedrale di Lisbona e nominato quale primo vescovo della nuova diocesi l'ingleseGilberto di Hastings.

Lisbona ebbe i primi documenti ufficiali di città (foral) nel 1179. Nel 1255 (o 1245[3]) divenne capitale del regno del Portogallo in virtù della sua posizione centrale. Nel 1290 vi venne fondata la prima università del Portogallo, chiamataEstudo Geral (nel XVI secolo tuttavia tale istituzione fu trasferita a Coimbra ed oggi è conosciuta comeUniversità di Coimbra).

Nel 1496 venne decretata l'espulsione o la conversione forzata di tutti i non cristiani presenti nel regno. Questa decisione determinò l'allontanamento o la conversione (spesso solo formale) delle minoranze ebraica e musulmana che fino ad allora erano rimaste componenti distinguibili della popolazione di Lisbona. Tuttavia le tensioni esistenti tra la popolazione e icristão-novos, in particolare di origine ebraica, fomentate anche dai predicatori, sfociarono nelmassacro di Lisbona, avvenuto tra il 19 e il 22 aprile del 1506, nel corso del quale persero la vita diverse migliaia di persone. L'evento, descritto da vari cronisti qualiGarcia de Resende, Salomón ben Verga,Samuel Usque, fu uno dei fattori (assieme all'istituzione dell'Inquisizione portoghese nel 1536) che accelerò l'emigrazione dal regno di molti ebrei portoghesi, verso i Paesi Bassi, l'Italia, l'Impero Ottomano e la colonia del Brasile.

Tra il XV ed il XVII secolo Lisbona fu il punto di partenza di moltissimi viaggi di esplorazione.[3] Tra questi i più significativi furono la spedizione partita nell'agosto del 1487 sotto il comando diBartolomeo Diaz, che compì la circumnavigazione dell'Africa doppiando ilcapo di Buona Speranza e raggiungendo labaia di Algoa sull'Oceano Indiano; la successivascoperta della rotta per l'India da parte di una flotta guidata daVasco da Gama, partita nel luglio 1497; infine la spedizione partita nel marzo del 1500, sotto il comando diPedro Álvares Cabral, conclusasi con la scoperta del Brasile.

Il XVI secolo segna l'epoca d'oro per Lisbona. La città divenne il centro del commercio europeo con l'Africa, l'India, l'Estremo Oriente e, più tardi, ilBrasile. Divenne anche il punto di partenza per esplorare le ricchezze di spezie, di schiavi, lo zucchero, i tessuti e altri prodotti. Questo è stato il momento dell'esuberantestile manuelino, che ha lasciato il suo segno in due dei monumenti più importanti di Lisbona: laTorre di Belém e ilMosteiro dos Jerónimos, entrambi inseriti tra i siti delpatrimonio mondiale dell'umanità dell'UNESCO.

Nel 1580 ilPortogallo perse la sua indipendenza in favore dellaSpagna in seguito allaguerra di successione portoghese entrando a far parte dell'Unione Iberica. L'indipendenza fu proclamata nel 1640, quando la viceregina del PortogalloMargherita di Savoia venne posta agli arresti da un gruppo di congiurati nelpalazzo della Ribeira a Lisbona. Il sovranoFilippo IV di Spagna venne dichiarato decaduto e venne proclamatoGiovanni IV del Portogallo della dinastia dei Braganza quale nuovo sovrano. Da questi eventi sarebbe scaturita laguerra di restaurazione portoghese, conclusasi nel 1668 con il riconoscimento dell'indipendenza del Regno del Portogallo.

Il terremoto del 1755

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Lo stesso argomento in dettaglio:Terremoto di Lisbona del 1755.
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Veduta di Lisbona di autore sconosciuto, realizzata intorno al 1730. L'opera, intitolataD. João III e o núncio apostólico da Índia oA partida de São Francisco Xavier, testimonia l'aspetto della città prima del terremoto del 1755.

All'inizio del XVIII secolo, con una popolazione stimata di circa 250 000 abitanti, Lisbona era una delle città più grandi d'Europa. Nel corso dei secoli precedenti la città aveva già sperimentato alcuni importanti terremoti che avevano causato però danni tutto sommato contenuti.

Alle 9,40 circa della mattina del 1º novembre 1755, quando molte persone erano intente ad assistere alla messa, si verificò una scossa di terremoto di magnitudo stimata attorno al 9º grado dellascala Richter conepicentro in mare a circa 200 km al largo diCabo de São Vicente. La scossa di terremoto provocò il crollo di molti edifici e numerosi incendi che si propagarono per la città a macchia d'olio; i sopravvissuti, per sfuggire al fuoco, si radunarono nellaBaixa, vicino al fiume. Circa 40 minuti dopo unotsunami, generato dalla stessa scossa,[3] colpì Lisbona distruggendo tutta la parte bassa della città.

Secondo le stime ufficiali ci furono tra 30 000 e 40 000 morti e fu distrutto circa l'85% della città. Tra gli edifici più importanti che andarono distrutti vi furono ilpalazzo della Ribeira, dimora della famiglia reale (scampata al terremoto in quanto quel giorno fuori città), e l'Hospital Real de Todos os Santos, il più grande edificio pubblico del tempo. Tra i pochi quartieri di Lisbona ad essere poco danneggiati dal terremoto vi fu l'Alfama.

Dopo il terremoto il Primo Ministro del tempo,Sebastião José de Carvalho e Melo, primo marchese diPombal,[3] prese in mano la situazione e guidò la ricostruzione della città. Invece di ricostruire sulle orme della precedente città medievale, Pombal decise di demolire le strutture danneggiate dal terremoto e costruire un nuovo centro cittadino in conformità alle moderne regole urbanistiche dettate dall'Illuminismo. Dalla sua iniziativa sorse il quartiere centrale dellaBaixa, anche chiamatoBaixa Pombalina.

Lisbona nel XIX e XX secolo

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Manuel Gomes da Costa e le sue truppe sfilano a Lisbona, lungo l'Avenida da Liberdade, il 6 giugno 1928 dopo il golpe.
IlPonte 25 aprile, noto con il nome diPonte Salazar fino al 1974, venne costruito tra il 1962 e il 1966.
Lisbona, una folla festante su unPanhard EBR durante la Rivoluzione dei Garofani.

In seguito alla stipula delTrattato di Fontainebleau tra Francia e Spagna, il 19 novembre 1807 il Portogallo fu invaso dalle truppe diNapoleone Bonaparte, che occuparono rapidamente il Paese, giungendo alle porte di Lisbona. In questo contesto maturò, il giorno 24 novembre, la decisione ditrasferire in Brasile la famiglia reale e la corte. Circa 420 persone (tra cui la reginaMaria I e il figlio, Principe Reggente João, futurore Giovanni VI), si imbarcarono su 16 navi, scortate da 4 imbarcazione della Marina britannica al comando diGraham Moore. Dopo due giorni di attesa, il 29 novembre del1807, la flotta salpò da Lisbona alla volta diSalvador. Le forze francesi rimasero in controllo di Lisbona e di gran parte del Portogallo sino all'estate del 1808, quando fu loro consentito di ritirarsi in seguito alla stipula dellaConvenzione di Sintra. Lisbona sarebbe stata tuttavia nuovamente interessata dalle due successive invasioni francesi nel 1809 e nel 1810-11. In quest'ultima occasione la città venne validamente difesa dall'avanzata francese grazie alle fortificazioni note comeLinee di Torres Vedras.

Al termine delle guerre napoleoniche, il Portogallo fu attraversato da una grave crisi politica dalla quale scaturirono le cosiddetteGuerre Liberali. Lisbona venne occupata nel 1833 dalle forze liberali che restaurarono nel 1834 la monarchia costituzionale basata sulla Carta costituzionale del 1826.

La città perse molta della sua importanza economica in seguito all'indipendenza del Brasile nel 1822. Tuttavia Lisbona conobbe nel corso del XIX secolo un certo sviluppo culturale, dando vita alla sua tradizione di caffè letterari e teatri. Il centro culturale e commerciale della città divenne il quartiere delChiado. La città fu inoltre interessata da interventi di ammodernamento ed espansione del tessuto urbano. Nel 1848 la città si dotò di un sistema di illuminazione a gas, sostituito con uno elettrico nel 1878. Nel 1856 venne inaugurato il primo collegamento ferroviario tra Lisbona e Carregado, con partenza dallastazione di Lisbona Santa Apolónia. Nel 1890 venne inaugurata lastazione di Lisbona Rossio. Nel 1886 fu completata l'Avenida da Liberdade, in sostituzione di un precedente giardino pubblico, che divenne ben presto il salotto di Lisbona. L'apertura dell'Avenida iniziò inoltre un significativo sviluppo urbano oltre laBaixa. In cima all'Avenida da Liberdade iniziò nel 1917 la costruzione dellaPraça Marquês de Pombal. Un altro importante asse viario, l'Avenida Dona Amélia (odiernaAvenida Almirante Reis), fu inaugurato nel 1903.

Sul finire del XIX secolo sorgono a Lisbona i primi nuclei di industrializzazione, concentrati nei quartieri di Alcântara, Bom Sucesso e Santo Amaro. La centrale termoelettricaCentral Tejo venne costruita nel 1909 nella località rivierasca di Belém.

Il 1º febbraio 1908, mentre attraversava ilTerreiro do Paço, l'attualePraça do Comércio, accompagnato dalla sua famiglia, il reCarlo I di Portogallo fu assassinato con due colpi di pistola da due attentatori repubblicani.

Pochi anni dopo Lisbona fu teatro dellarivolta repubblicana del 5 ottobre 1910 che depose il successore di Carlo I,Manuele II del Portogallo, inaugurando laPrima Repubblica portoghese. Dopo questa rivoluzione, tuttavia, il Portogallo rimase in una situazione di profonda instabilità politica, sostanzialmente in una guerra civile. Tra il 1910 ed il 1926 si succedettero 45 governi, quasi tutti di origine militare, e due presidenti furono assassinati.

Ilcolpo di stato portoghese del 1926 pose fine al regime repubblicano liberale, inaugurando ladittatura militare portoghese. Il generaleJosé Mendes Cabeçadas era il principale sostenitore del colpo di stato a Lisbona e venne nominato daManuel Gomes da Costa, artefice del golpe, presidente del consiglio e presidente della Repubblica. Venne rimosso poco dopo e lo stesso Gomes da Costa assunse i due incarichi lasciati vacanti. Questo nuovo governo (che vide per la prima volta l'ingresso diAntónio de Oliveira Salazar nel consiglio dei ministri, sia pure per soli tre giorni), venne a sua volta esautorato da un golpe interno ordito daJoão José Sinel de Cordes eAntónio Óscar Carmona. Quest'ultimo era l'uomo forte del nuovo regime e assunse la carica di primo ministro, che mantenne fino al 1928, e, pochi mesi dopo, quella di presidente della Repubblica, che avrebbe mantenuto sino al 1951. Dopo una serie di governi militari,António de Oliveira Salazar, dopo aver ricoperto l'incarico di ministro delle finanze dal 1928, venne nominato nel 1932 primo ministro. La dittatura militare cedette il passo ad un regime autoritario conservatore, nazionalista e corporativista, dominato dalla figura del primo ministro Salazar e dal partito unicoUnione Nazionale, fondato nel 1930. Il regime godeva del sostegno dalla Chiesa e dall'alta borghesia. La ratifica della nuova costituzione nel 1933 sancì l'inizio dell'Estado Novo, interpretato da alcuni storici come una forma di fascismo portoghese, dichiaratamente ispirato al fascismo italiano.

Durante laseconda guerra mondiale il Portogallo rimase neutrale, rendendo quindi Lisbona il maggior porto di partenza per i profughi diretti verso Brasile, Argentina,Stati Uniti d'America.

Il 25 aprile 1974 Lisbona fu teatro dellarivoluzione dei Garofani che mise fine all'Estado Novo e iniziò il processo di democratizzazione in Portogallo. A Lisbona si ebbero le uniche vittime della rivoluzione, quando agenti dellaDirecção Geral de Segurança (nome assunto dallaPIDE nel 1968), spararono sulla folla di civili e militari assiepata intorno al quartier generale inRua António Maria Cardoso nº 22. Si ebbero due sparatorie, una intorno alle ore 13:30, l'altra intorno alle 20:15 del 25 aprile, che costarono la vita a quattro manifestanti (Fernando Carvalho Giesteira, José James Harteley Barneto, João Guilherme Rego Arruda, Fernando Luís Barreiros dos Reis), oltre a ferirne diverse altre. Un agente della DGS (António Lage) venne ucciso intorno alle 21:25, quando, dopo essersi arreso, tentò di fuggire. L'edificio venne infine occupato da forze dell'Esercito e della Marina in seguito alla resa degli occupanti avvenuta intorno alle 9:45 del giorno successivo. Nella stessa giornata un agente della PSP (Manuel Cândido Martins Costa) fu assassinato inLargo de Camões.

Il 5 agosto 1988 un incendio distrusse 18 edifici nella zona diChiado, provocando 2 morti e 70 feriti; secondo gli storici fu il più grave disastro avvenuto a Lisbona dopo il terremoto del 1755. In seguito gli edifici furono ricostruiti mantenendo le facciate come l'originale, mentre l'interno fu costruito secondo concezione moderna.

Nel 1994 Lisbona venne scelta qualeCapitale europea della cultura.

Nel 1998 si tenne a Lisbona l'Expo, giusto in tempo per commemorare il 500º anniversario del viaggio diVasco da Gama inIndia. Per l'occasione fu costruito un quartiere completamente nuovo,Parque das Nações, e ilponte Vasco da Gama, il più lungo d'Europa con i suoi 17,2 km.

Simboli

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Stemma della città
Lo stesso argomento in dettaglio:Stemma di Lisbona.
Lo stesso argomento in dettaglio:Bandiera di Lisbona.

Lostemma della città consiste in unoscudo d'oro su cui è presente un estesovascellonero eargenteo su un mare di sette onde alternativamenteverdi e argento. Ad entrambe le estremità della nave si trovano duecorvi rivolti verso il centro del campo.

La bandiera della città riporta un gheronato bianco e nero con, nel centro, lo stemma di cui sopra.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Panoramica di Lisbona
Praça Marquês de Pombal con l'alberataAvenida da Liberdade

IlTago e l'Oceano Atlantico regalano alla città una gran luce e grandi cieli; la popolazione è cortese e il cibo viene usualmente considerato di buona qualità, specialmente se si ama il pesce.Una tappa imperdibile per i visitatori amanti dellagastronomia è senz'altro la famosa ed antichissimaAntiga Confeitaria de Belém situata nell'omonimo quartiere, a pochi metri dalMosteiro dos Jerónimos. È una pasticceria storica, nota in tutto il Portogallo per avere inventato la ricetta deipastéis de nata (altrimenti chiamatipastéis de Belém se prodotti da questa pasticceria). Sono deicanestrelli di pasta sfoglia riempiti di crema cotta al forno, dal sapore unico. La pasticceria sforna in continuazione ipastéis, così è sempre possibile gustarli tiepidi. Il locale è rimasto immutato nel tempo e conserva moltissimiazulejo che i visitatori possono osservare seduti nelle sale interne. Il pasticcino è comunque diffuso in tutto il Portogallo e se ne può trovare una variante con il canestrello fatto di pasta frolla.

Altre prelibatezze della cucina portoghese gustabili in ogni buon ristorante della capitale sono, per esempio, ilbacalhau à Brás, una ricetta molto particolare fatta conbaccalà secco sfilettato, cipolla, uova, patate fritte, olive nere e prezzemolo, il tutto sapientemente amalgamato. Lacarne de porco à portuguesa, uno spezzatino fatto con filetto di maiale e patate saltate nel vino, oppure lacarne de porco à alentejana dove al posto delle patate ci sono le vongole.

Da segnalare, tra le molte attrazioni:

Caratteristica di Lisbona è la musica delfado, che si può ancora ascoltare dal vivo nella città vecchia.

Architetture religiose

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Architetture civili

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Ponte Vasco da Gama

Vie

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Piazze

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Mercati

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  • Feira da Ladra
  • Mercado da Ribeira / Mercado da Avenida Vinte e Quatro de Julho

Caffè storici

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Aree e siti naturali

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Belvedere

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  • Miradouro Sophia de Mello Breyner Andresen (o Miradouro da Graça)
  • Largo das Portas do Sol
  • Jardim do Alto de Santa Catarina
  • Miradouro de Santa Luzia
  • Jardim de São Pedro de Alcântara
  • Miradouro da Senhora do Monte
  • Jardim do Torel
  • Panorâmico de Monsanto

Società

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Evoluzione demografica

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Popolazione di Lisbona (1801 – 2021)
1801184919001930196019811991200120112021
203 999174 668350 919591 939801 155807 937663 394564 657552 700545 923

La struttura demografica della città è composta da un 54% di donne e un 46% di uomini, con classi di età che vanno velocemente invecchiando, il 24% della popolazione ha un'età superiore a 65 anni (media nazionale del 17%), il 13% inferiore a 15 anni, 9% tra 15 e 24 anni e 53% tra 25 e 64 anni.

Festività

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L'Igreja de Santo António de Lisboa, la cui struttura originaria risale al XV secolo, venne quasi completamente distrutta dal terremoto del 1755. Venne ricostruita a partire dal 1767 su progetto diMateus Vicente de Oliveira, patrocinato daPaulo António de Carvalho e Mendonça. La chiesa è il punto di partenza della processione del 13 giugno che si snoda nel quartiere dell'Alfama.

L'antica festa delsolstizio d'estate (21 giugno) viene celebrata a Lisbona per tutto il mese di giugno. La tradizione pagana faceva di questa notte, la più breve dell'anno, una notte magica in cui l'ordine naturale delle cose può essere sovvertito. La tradizione cristiana si è poi sovrapposta a quella pagana: a giugno si festeggianoS. Antonio di Padova (nato a Lisbona intorno al 1195 con il nome diFernando Martins de Bulhões), S. Giovanni e S. Pietro, rispettivamente il 13, 24 e 29 giugno, celebrazioni note collettivamente con il nome diFestas dos Santos Populares. Ogni freguesia di Lisbona organizza festival locali (arraiais), con concerti e ampia offerta dicibo di strada, che durano l'intero mese di giugno. I quartieri di Lisbona organizzano inoltre le cosiddettemarchas populares. Lemarchas populares, pur storicamente attestate a partire dal XVIII secolo, vennero organizzate in maniera ufficiale solo a partire dal 1932, su iniziativa diJosé Leitão de Barros eNorberto de Araújo. Il 12 giugno, per festeggiare S. Antonio si organizza una parata spettacolare lungoAvenida da Liberdade: tutti i quartieri sfilano con costumi colorati danzando e cantando in competizione. Finita la sfilata si riversano nelle stradine dei varibairros cantando e facendo baldoria, mentre chioschi in ogni angolo offrono birra esardinha assada. Il 13 giugno nelmunicipio di Lisbona e nellacattedrale di Lisbona si celebrano matrimoni collettivi e anche gli sposi (16 coppie) sfilano lungo l'Avenida da Liberdade. L'idea di celebrare matrimoni in questo giorno fu proposta da Augusto Cortês Pinto alla camera municipale di Lisbona nel 1958. La tradizione deiCasamentos de Santo António venne mantenuta sino al 1974, anno dellarivoluzione dei garofani, per poi essere riproposta a partire dal 1997. Gli innamorati si regalano piantine dibasilico nano,manjericos, decorati con un garofano di carta e una poesia. È un gesto denso di simbolismi: nella tradizione romana se un uomo regalava una piantina di basilico a una donna equivaleva a una proposta di matrimonio. Inoltre la piantina muore e si rinnova ogni anno, ma per ottenere ciò va coltivata, come l'amore.

Vista notturna della città di Lisbona

Cultura

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Lisbona possiede numerose università pubbliche e private, biblioteche e musei, tra i quali il Museo Nazionale di Arte Antica, il Museo Calouste Gulbenkian eOceanario.Da non trascurare il Planetario Calouste Gulbenkian, situato nell'ambito del Museo Navale, a pochi passi dal famosoMosteiro dos Jerónimos, nel quartiere diBelém. A Lisbona si trova inoltre la libreria in attività più antica del mondo, la sede storica dellaLivraria Bertrand, situata inRua Garrett nel quartiereChiado.

Istruzione

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A Lisbona sono presenti due università pubbliche: l'Università di Lisbona[5] (creata nel 2013 in seguito all'unione dell'Universidade Clássica de Lisboa, istituita nel 1911, e dell'Università Tecnica di Lisbona, istituita nel 1930) e laNuova Università di Lisbona[6] (fondata nel 1957). L'università di Lisbona contiene al suo interno diverse scuole di formazione, tra cui l'Instituto Superior Técnico[7], l'Instituto de Ciências Sociais da Universidade de Lisboa[8] e l'Instituto Superior de Ciências Sociais e Políticas[9]. Alle università pubbliche si aggiungono gli istituti universitari pubblici (aventi diverso inquadramento giuridico rispetto alle prime), ovvero l'ISCTE – Instituto Universitário de Lisboa[10], l'Instituto Universitário de Ciências Psicológicas, Sociais e da Vida[11], l'Instituto Politécnico de Lisboa[12]. Le principali istituzioni di insegnamento universitario private sono invece l'Universidade Autónoma de Lisboa[13] (fondata nel 1985), l'Universidade Católica Portuguesa[14] (fondata nel 1967), l'Universidade Lusíada de Lisboa[15] (fondata nel 1986), l'Universidade Lusófona[16] (fondata nel 1987) e l'Università Europea di Lisbona[17] (sorta in seguito alla riorganizzazione della più antica università privata del Portogallo, l'Instituto Superior de Línguas e Administração, fondato nel 1962).

Ricerca

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L'Accademia delle scienze di Lisbona è stata fondata nel 1779[3][18].

Biblioteche e archivi

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A Lisbona hanno sede anche laBiblioteca nazionale del Portogallo[19] e l'archivio di stato portoghese, l'Archivio nazionale Torre do Tombo[20].

Musei

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Teatri

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Il teatro dell'opera di Lisbona è ilTeatro Nacional de São Carlos[54], mentre il maggior teatro di prosa è ilTeatro Nacional D. Maria II[55].

Amministrazione municipale

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Freguesias di Lisbona prima della riforma del 2012, raggruppate in quattroBairros Administrativos
Freguesias di Lisbona attuali

Nel 2012, nel quadro della generale riorganizzazione amministrativa dei municipi portoghesi, anche Lisbona venne interessata da una significativa riduzione del numero delle freguesias, passate da 53 alle attuali 24. Le 24freguesias di Lisbona sono raggruppate in cinqueZonas (oUnidades de Intervenção Territorial - UIT)[56].

Parallelamente alla suddivisione ufficiale della città in freguesias, la città di Lisbona è divisa informalmente in "bairros" storici che non hanno confini definiti in maniera ufficiale, comeAmoreiras,Chiado,Bairro Alto,Bica,Alfama,Mouraria,Restelo,Intendente,Chelas eLapa.

Infrastrutture e trasporti

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Lo stesso argomento in dettaglio:Trasporti a Lisbona.

Lisbona ha un sistema ditrasporto pubblico basato sullametropolitana e su una rete diautobus,una di tram (di cui il più famoso è la "linea 28") e trefunicolari (che vengono chiamate dalla popolazione locale con il nominativo di "elevadores"), gestite principalmente dallaCarris, azienda di trasporto pubblico cittadina. Per i collegamenti interurbani è attiva anche laRede Nacional de Expressos.

Per quanto riguarda il trasportoferroviario gestito daComboios de Portugal, tra lestazioni presenti sul territorio cittadino vi sono lastazione di Lisbona Oriente,Santa Apolónia eCais do Sodré.

La città è servita, per i collegamentiaerei dall'aeroporto di Lisbona-Portela.

Relazioni internazionali

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Gemellaggi

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Accordi di cooperazione

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Sport

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Calcio

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Le due squadre principali della città sono ilBenfica, che gioca nell'Estádio da Luz, nellafreguesia diSão Domingos de Benfica e loSporting Clube de Portugal, che gioca nell'Estádio José Alvalade, nella freguesia diLumiar. A queste si aggiungono ilBelenenses, che gioca nell'Estádio do Restelo, nella freguesia diBelém; ilBelenenses SAD, che gioca nell'Éstadio Nacional do Jamor, adOeiras; ilCasa Pia Atlético Clube, che gioca nell'Estádio Pina Manique, nella freguesia diBenfica. Vi sono inoltre diversi club minori, quali l'Atlético Clube de Portugal, che gioca nell'Estádio da Tapadinha, nella freguesia diAlcântara ed ilClube Oriental de Lisboa, che gioca nell'Estádio Engenheiro Carlos Salema, nella freguesia diMarvila.

Calcio a 5

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LoSporting Clube de Portugal e loSport Lisboa e Benfica, entrambe militanti nelCampeonato Nacional de Futsal, sono le sezioni di calcio a 5 delle società polisportive aventi sede a LisbonaSporting Clube de Portugal eSport Lisboa e Benfica.

Rugby a 15

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IlCampionato portoghese di rugby a 15 è dominato da club basati a Lisbona, aventi natura amatoriale, in diversi casi operanti all'interno di associazioni sportive universitarie. Tra i club più significativi troviamo laAEIS Agronomia; la sezione rugby delClube de Futebol Os Belenenses; ilGrupo Desportivo Direito; la sezione rugby delCentro Desportivo Universitário de Lisboa; la sezione rugby delloSport Lisboa e Benfica.

Football americano

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Nel football americano la città è rappresentata da diverse squadre, la principale delle quali, iLisboa Navigators, ha vinto 6 volte il titolo nazionale.

Maratona

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Lamezza maratona di Lisbona è una corsa su strada che si svolge nella capitale del Portogallo ogni anno a marzo, facente parte del circuitoIAAF Gold Label Road Race.

Galleria d'immagini

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Note

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  1. ^(PT)INE Censos 2021, suine.pt.
  2. ^(PT)Normais Climatológicas - 1981-2010 - Lisboa, Geofísico, sumeteo.pt, Instituto Português do Mar e da Atmosfera.URL consultato il 10 agosto 2012(archiviato dall'url originale il 26 novembre 2012).
  3. ^abcdefghijTCI, p. 272.
  4. ^Mosteiro dos Jerónimos, supatrimoniocultural.gov.pt.
  5. ^Universidade de Lisboa, suulisboa.pt.
  6. ^Universidade NOVA de Lisboa, suunl.pt.
  7. ^Técnico Lisboa – Engenharia, Arquitetura, Ciência e Tecnologia, sutecnico.ulisboa.pt.
  8. ^ICS, suics.ulisboa.pt.
  9. ^ISCSP-ULisboa, suiscsp.ulisboa.pt.
  10. ^Página principal - Iscte – Instituto Universitário de Lisboa, suiscte-iul.pt.
  11. ^Ispa – Instituto Universitário - Psicologia, Biociências e Educação, suispa.pt.
  12. ^Politécnico de Lisboa: Home, suipl.pt.
  13. ^Universidade Autónoma de Lisboa, suautonoma.pt.
  14. ^UCP, suucp.pt.
  15. ^Universidades Lusíada, suulusiada.pt.
  16. ^Universidade Lusófona, suulusofona.pt.
  17. ^Universidade Europeia - Ensino Superior, sueuropeia.pt.
  18. ^Academia das Ciências de Lisboa, suacad-ciencias.pt.
  19. ^Biblioteca Nacional de Portugal, subnportugal.gov.pt.
  20. ^Arquivo Nacional Torre do Tombo, suantt.dglab.gov.pt.
  21. ^Museu Calouste Gulbenkian, sugulbenkian.pt.
  22. ^Museu Coleção Berardo, sumuseuberardo.pt.
  23. ^MACAM - Museu de Arte Contemporânea Armando Martins, sumacam.pt.
  24. ^Museu nacional de arte antiga, sumuseudearteantiga.pt.
  25. ^Museu Nacional de Arte Contemporânea do Chiado, sumuseuartecontemporanea.gov.pt.
  26. ^Oceanário de Lisboa, suoceanario.pt.
  27. ^Museu Nacional do Azulejo, sumuseudoazulejo.pt.
  28. ^Museu Nacional dos Coches, sumuseudoscoches.gov.pt.
  29. ^Museu do Design e da Moda, sumude.pt.
  30. ^Centro Cultural de Belém, succb.pt.
  31. ^Museu de Arte, Arquitetura e Tecnologia, sumaat.pt.
  32. ^Aquário Vasco da Gama, succm.marinha.pt.
  33. ^Fundação Árpád Szenes-Vieira da Silva, sufasvs.pt.
  34. ^Museu da Água, suepal.pt.
  35. ^Museu da Carris, sumuseu.carris.pt.
  36. ^Museu do Oriente, suforiente.pt.
  37. ^Museu de São Roque, sumuseusaoroque.scml.pt.
  38. ^Museu do Fado, sumuseudofado.pt.
  39. ^Museu de Lisboa, sumuseudelisboa.pt.
  40. ^Museu Escola de Artes Decorativas, sufress.pt.
  41. ^Museu Militar de Lisboa, suexercito.pt.
  42. ^Museu Nacional de Arqueologia, sumuseunacionalarqueologia.gov.pt.
  43. ^Museu Nacional de Etnologia, sumnetnologia.wordpress.com.
  44. ^Museu Nacional do Teatro e da Dança, supatrimoniocultural.gov.pt.
  45. ^Museu Nacional do Traje, supatrimoniocultural.gov.pt.
  46. ^Pavilhão do Conhecimento, supavconhecimento.pt.
  47. ^Museu Etnográfico da Sociedade de Geografia de Lisboa, susocgeografialisboa.pt.
  48. ^Museu da Marioneta, sumuseudamarioneta.pt.
  49. ^Museu de Arte Popular, sumuseuartepopular.wordpress.com.
  50. ^Museu de Marinha, succm.marinha.pt.
  51. ^Planetário Calouste Gulbenkian, succm.marinha.pt.
  52. ^Casa Fernando Pessoa, sucasafernandopessoa.pt.
  53. ^Museu da Farmacia, sumuseudafarmacia.pt.
  54. ^Teatro Nacional de São Carlos, sutnsc.pt.
  55. ^Teatro Nacional D. Maria II, sutndm.pt.
  56. ^Intervenções Contratos de Delegação de Competências (PDF), sulisboa.pt.URL consultato il 27 luglio 2022.

Bibliografia

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Voci correlate

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Altri progetti

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Altri progetti

Collegamenti esterni

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V · D · M
Comuni deldistretto di Lisbona
Subregione dellaGrande LisbonaAmadoraCascaisLisbonaLouresMafraOdivelasOeirasSintraVila Franca de Xira
Subregione dell'OvestAlenquerArruda dos VinhosCadavalLourinhãSobral de Monte AgraçoTorres Vedras
Subregione dellaLezíria do TejoAzambuja
V · D · M
Città e colonie fenicie
Algeria (bandiera) AlgeriaHebdomos ·Mes ·Akion ·Chalca ·Arylon ·Auza ·Siga ·Rusicade ·Rusucurru
Cipro (bandiera) CiproCizio ·Salamina ·Pafo
Israele (bandiera) IsraeleAcri
Italia (bandiera) ItaliaBithia ·Bosa ·Cagliari ·Cornus ·Eryx ·Lilibeo ·Mozia ·Neapolis ·Nora ·Olbia ·Santa Giusta ·Palermo ·Solunto ·Pani Loriga ·Sulki ·Monte Sirai ·Tharros
Libano (bandiera) LibanoAmioun ·Arqa ·Akzib ·Baalbek ·Batrun ·Beirut ·Biblo ·Enfeh ·Sarepta ·Sidone ·Shukshu ·Tiro ·Tripoli
Libia (bandiera) LibiaLeptis Magna ·Sabratha ·Tripoli
Malta (bandiera) MaltaGozo
Marocco (bandiera) MaroccoChella ·Essaouira ·Lixus ·Tingi[1] ·Volubilis ·Rachgoun ·Zili[2] ·Rusibis[2] ·Rhysaddir[2] ·Cotta[3] ·Thrinke[3] ·Lissa[3] ·Exilissa[3] ·300 colonie fenicie in Marocco[4]
Portogallo (bandiera) PortogalloFaro ·Lisbona
Siria (bandiera) SiriaAmrit ·Arwad ·Safita ·Sumura
Spagna (bandiera) SpagnaAbdera ·Alicante ·Cadice ·Cartagena ·Ceuta ·Guardamar del Segura ·Ibiza ·Mahón ·Malaga ·Huelva ·Melilla ·Peñíscola ·Madera ·Cerro del Villar ·Toscanos ·Adra ·Almuñecar ·Chorreras ·Morro de Mezquitilla-Trayamar
Francia (bandiera) FranciaMarsiglia
Tunisia (bandiera) TunisiaCartagine ·Susa ·Biserta ·Kélibia ·Kerkouane ·Tapso ·Utica ·Byrsa
Turchia (bandiera) TurchiaFinike ·Miriandro
Note
  1. ^Menzionata daPlinio,Tolomeo eStrabone, dall'Itinerarium Antoninum, daEcateo di Mileto e nelle opere del Geografo di Ravenna.
  2. ^abcMenzionata daPlinio,Tolomeo eStrabone, dall'Itinerarium Antoninum e nelle opere del Geografo di Ravenna.
  3. ^abcdCittà andate perdute menzionate daStrabone,Ecateo di Mileto,Plinio eTolomeo.
  4. ^Citate daStrabone che lo attribuisce aErodoto.
V · D · M
Capitali degli Stati e deiterritori dipendenti d'Europa
Capitali di StatoAmsterdam ·Andorra la Vella ·Ankara ·Atene ·Baku ·Belgrado ·Berlino ·Berna ·Bratislava ·Bruxelles ·Bucarest ·Budapest ·Chișinău ·Città del Vaticano ·Copenaghen ·Dublino ·Erevan ·Helsinki ·Kiev ·Lisbona ·Londra ·Lubiana ·Lussemburgo ·Madrid ·Minsk ·Monaco ·Mosca ·Nicosia ·Oslo ·Parigi ·Podgorica ·Praga ·Reykjavík ·Riga ·Roma ·San Marino ·Sarajevo ·Skopje ·Sofia ·Stoccolma ·Tallinn ·Tbilisi ·Tirana ·Vaduz ·La Valletta ·Varsavia ·Vienna ·Vilnius ·Zagabria
Capitali di territorio dipendenteDouglas ·Episkopi Cantonment ·Gibilterra ·Longyearbyen ·Mariehamn ·Saint Helier ·Saint Peter Port ·Tórshavn
Capitali di territorio astatus contesoNicosia Nord ·Pristina ·Step'anakert ·Sukhumi ·Tiraspol ·Tskhinvali
V · D · M
Capitali europee della cultura
Atene (1985) ·Firenze (1986) ·Amsterdam (1987) ·Berlino Ovest (1988) ·Parigi (1989) ·Glasgow (1990) ·Dublino (1991) ·Madrid (1992) ·Anversa (1993) ·Lisbona (1994) ·Lussemburgo (1995) ·Copenaghen (1996) ·Salonicco (1997) ·Stoccolma (1998) ·Weimar (1999) ·Avignone,Bergen,Bologna,Bruxelles,Cracovia,Helsinki,Praga,Reykjavík eSantiago di Compostela (2000) ·Porto eRotterdam (2001) ·Bruges eSalamanca (2002) ·Graz (2003) ·Genova eLilla (2004) ·Cork (2005) ·Patrasso (2006) ·Lussemburgo eSibiu (2007) ·Liverpool eStavanger (2008) ·Linz eVilnius (2009) ·Essen,Istanbul ePécs (2010) ·Tallinn eTurku (2011) ·Guimarães eMaribor (2012) ·Košice eMarsiglia (2013) ·Riga eUmeå (2014) ·Mons ePlzeň (2015) ·Breslavia eSan Sebastián (2016) ·Aarhus ePafo (2017) ·Leeuwarden eLa Valletta (2018) ·Matera ePlovdiv (2019) ·Fiume eGalway (2020-21) ·Esch-sur-Alzette,Kaunas eNovi Sad (2022) ·Eleusi,Timișoara eVeszprém (2023) ·Bad Ischl,Bodø eTartu (2024) ·Chemnitz eNova Gorica-Gorizia (2025)
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