| Cannondale Ciclismo | |
|---|---|
| Informazioni | |
| Nazione | |
| Debutto | 2005 |
| Scioglimento | 2014 |
| Specialità | Strada |
| Manuale | |
LaCannondale, nota in precedenza comeLiquigas, era unasquadra maschileitaliana diciclismo su strada, attiva nel professionismo dal 2005 al 2014.
Nata dalla fusione traVini Caldirola eAlessio, nei dieci anni di attività la squadra si aggiudicò dueGiri d'Italia, nel2007 conDanilo Di Luca e nel2010 conIvan Basso, laVuelta a España 2010 conVincenzo Nibali e per tre volte laclassifica a punti delTour de France conPeter Sagan. Nel 2014 venne dismessa, e si fuse con la Garmin-Sharp diJonathan Vaughters formando il nuovoTeam Cannondale-Garmin.
Diretta daRoberto Amadio, fu sponsorizzata per otto stagioni daLiquigas, azienda bresciana di distribuzione diGPL, e per due dal telaista statunitenseCannondale, partner tecnico della squadra già dal 2007.

Una prima squadra professionistica italiana sponsorizzata daLiquigas, denominataLiquigas-Pata, fu attiva dal 1999 al 2001, sotto la direzione del general managerFabio Bordonali e conRoberto Amadio come direttore sportivo. Liquigas, su impulso del patron Paolo Zani,[1] tornò nel ciclismo per l'inizio dell'annata sportiva 2005, dando vita, in associazione con il telaistaBianchi, alla nuova Liquigas-Bianchi. Diretta dallo stesso Roberto Amadio, la nuova formazione raggruppava gli organici dellaVini Caldirola-Nobili Rubinetterie (Amadio più otto corridori, tra cuiStefano Garzelli) e dellaAlessio-Bianchi (il direttore sportivoDario Mariuzzo e cinque corridori),[2] unitesi per dar vita a una formazione competitiva nell'ambito del neonato circuitoUCI ProTour.
L'effettivo del team, composto da 26 corridori, comprendeva tra gli altri l'esperto velocistaMario Cipollini, che si ritirò dall'attività nel corso della stagione, e lo specialista delle classicheDanilo Di Luca. Proprio Di Luca si impose in aprile allaVuelta al País Vasco, nell'Amstel Gold Race e allaFreccia Vallone, mentre in maggio vinse due tappe alGiro d'Italia classificandosi al quarto posto nella graduatoria generale. Al termine dell'annata la Liquigas concluse al quindicesimo posto su venti nella classifica a squadre ProTour, ma vinse la classifica individuale proprio con Di Luca.

Per la stagione 2006 la squadra divenne semplicemente Liquigas; Bianchi rimase comunque il fornitore di biciclette. Di Luca, che basò la stagione sulGiro d'Italia, mancò il suo obiettivo, terminando ventitreesimo. Ottenne invece diversi piazzamenti delle classiche e vinse una tappa allaVuelta a España, dove portò lamaglia oro per due giorni. I migliori risultati furono quelli diVincenzo Nibali e Stefano Garzelli. Nibali, arrivato durante l'inverno precedente dallaFassa Bortolo, vinse a 21 anni ilGrand Prix de Ouest-France e terminò al decimo posto l'Eneco Tour; risultò anche il primo corridore della Liquigas nella classifica individuale del circuitoProTour. L'ex vincitore del Giro d'Italia Garzelli firmò invece quattro successi, tra cui ilGran Premio di Francoforte e leTre Valli Varesine, e si classificò secondo allaClásica San Sebastián e settimo allaMilano-Sanremo, prima di dare l'addio al team a fine stagiomne.Franco Pellizotti vinse una tappa alGiro d'Italia e terminò all'ottavo posto la corsa, mentre lo sprinterLuca Paolini, vincitore di una tappa alla Vuelta, salì sul terzo gradino del podio alla Milano-Sanremo.
La stagione 2007, la prima inpartnership tecnica con il telaista statunitenseCannondale, fu ricca di successi: 13 dei 31 corridori della squadra contribuirono a un totale di 36 vittorie. La squadra si classificò decima nella classifica a squadre delProTour. Di Luca si aggiudicò la classifica generale delGiro d'Italia, ottenendo due successi di tappa più la cronometro a squadre, e portando lamaglia rosa al termine di tredici frazioni. Il campione abruzzese fu protagonista anche in primavera e in autunno: vinse infatti anche la prestigiosaLiegi-Bastogne-Liegi e laMilano-Torino, e salì sul podio dell'Amstel Gold Race, dellaFreccia Vallone e delGrand Prix de Ouest-France aPlouay.[3]Filippo Pozzato fu comunque il pluri-vittorioso per la squadra,[3] con sei successi tra cui quelli all'Omloop Het Volk e in una tappa delTour de France, la prima nella storia della Liquigas allaGrande Boucle.Leonardo Bertagnolli vinse laClásica San Sebastián e Luca Paolini si classificò terzo alGiro delle Fiandre.[3]

Per la stagione 2008 Liquigas operò la cessione di Di Luca allaLPR Brakes-Ballan, integrando in rosa lo sprinterDaniele Bennati. La stagione cominciò con una vittoria di tappa diKjell Carlström allaParigi-Nizza; a seguire Bennati vinse una tappa alTour de Romandie, mentreFrancesco Chicchi ottenne due successi di tappa, uno allaTirreno-Adriatico e l'altro allaVolta a Catalunya 2008. AlGiro d'Italia la squadra ottenne tre vittorie di tappa con Bennati, oltre allaclassifica a punti, e una conFranco Pellizotti, che arrivò anche quarto nella classifica finale; in quella "Corsa rosa" giunse anche il successo nel Trofeo Super Team, assegnato alla squadra che aveva raccolto più punti durante le diverse tappe. In giugno il giovane cecoRoman Kreuziger vinse una tappa e la classifica finale delTour de Suisse. AlTour de France la squadra non ottenne alcun successo; in compenso Bennati vinse una tappa allaVuelta a España. Da segnalare anche la vittoria diVincenzo Nibali alGiro del Trentino. Nell'ottobre 2008 tornò alle gare con la maglia LiquigasIvan Basso, di rientro dalla squalifica per doping che gli era stata inflitta a causa del suo coinvolgimento nell'Operación Puerto.
Nel 2009 la Liquigas ottenne la prima vittoria stagionale grazie a Chicchi, vittorioso nell'ultima tappa delTour Down Under; lo imitò poche settimane dopo Bennati, vincitore di una frazione e della classifica generale delGiro di Sardegna. In aprile Basso ottenne la sua prima vittoria in maglia Liquigas alGiro del Trentino 2009, mentre in maggio in Svizzera Kreuziger fece sue una tappa e la classifica generale delTour de Romandie. Al seguenteGiro d'Italia Pellizotti vinse una tappa e salì sul gradino più basso del podio finale, dietro aDenis Men'šov e all'ex Danilo Di Luca; questi risultati gli saranno poi revocati per violazione dei regolamenti antidoping.[4] Risultati di prestigio arrivarono anche alTour de France: Nibali e Kreuziger in salita lottarono alla pari conAlberto Contador eLance Armstrong, piazzandosi rispettivamente settimo e nono nella generale finale, mentre Pellizotti vinse con ampio margine sul secondo laclassifica scalatori e ottenne anche il premio di Supercombattivo del Tour (risultati anche questi poi revocati).[4]

Per il 2010 vengono integrati in rosa i giovaniPeter Sagan eRobert Kišerlovski. La stagione incomincia bene, con due successi di Chicchi alTour of Qatar e uno di Bennati alTour of Oman. Nella primavera europea Kreuziger si impone alGiro di Sardegna e conclude terzo allaParigi-Nizza, corsa in cui il giovane Sagan conquista due successi parziali; Bennati vince la terza tappa allaTirreno-Adriatico,Ivan Santaromita conquista laSettimana Internazionale di Coppi e Bartali mentre Kišerlovski fa suo ilGiro dell'Appennino. AlGiro d'Italia Liquigas-Doimo conquista tre vittorie di tappa, nella cronometro a squadre aCuneo, con Nibali sul Monte Grappa e con Basso sullo Zoncolan: è proprio Ivan Basso il vincitore della corsa, davanti aDavid Arroyo e allo stesso Nibali, terzo classificato. Dopo il Giro Nibali si aggiudica ilGiro di Slovenia, mentre per ilTour de France sono Kreuziger e Basso i capitani per puntare alla classifica generale. Basso non parte in perfette condizioni, e solo Kreuziger riesce a rimanere con i migliori. Decisiva è la frazione con il Col du Tourmalet, in cui Kreuziger scala due posizioni in classifica: concluderà nono a Parigi, piazzamento poi tramutato in settimo per la squalifica diAlberto Contador e Denis Men'šov.

In agostoJacopo Guarnieri conquista una frazione alGiro di Polonia, mentre Basso,Kristijan Koren, Nibali eDaniel Oss si aggiudicano diverse classiche del calendario italiano (rispettivamenteGran Premio Carnago,Gran Premio Città di Camaiore,Trofeo Melinda eGiro del Veneto). Sempre ad agosto Kreuziger e Nibali prendono parte allaVuelta a España. I principali avversari si rivelano essereEzequiel Mosquera,Joaquim Rodríguez eIgor Antón; Nibali, aiutato da un Kreuziger ormai fuori classifica, riesce a indossare la maglia del primato alla quattordicesima tappa, grazie al ritiro del momentaneo leader del corsa Antón. Rodríguez riprende la maglia al termine della sedicesima frazione, ma già alla successiva cronometro Nibali tornaleader; nelle ultime e decisive tappe, aToledo e sullaBola del Mundo, il siciliano riesce a controllare Mosquera, aggiudicandosi così la classifica generale della corsa. Nel finale di stagione arrivano altri successi conElia Viviani alMemorial Marco Pantani e con Daniele Bennati alGiro di Toscana, oltre a una tripletta in una tappa delCircuit Franco-Belge conJacopo Guarnieri seguito dai compagni Viviani e Chicchi.[5]
Nel 2011 la Liquigas-Cannondale punta ancora su Nibali, viene invece ceduto Kreuziger all'Astana Pro Team. Il messinese conquista il suo secondo podio alGiro d'Italia, classificandosi al terzo posto alle spalle di Alberto Contador eMichele Scarponi (salirà sul secondo gradino del podio dopo la squalifica di Contador); in quella "Corsa rosa" arrivano due successi parziali per la Liquigas, con Nibali nella cronometro diNevegal (dopo la squalifica di Contador) edEros Capecchi aSan Pellegrino Terme. In stagione si mette in evidenza anche il talento slovacco Sagan, vincitore tra gli altri delGiro di Sardegna, di due tappe alTour de Suisse, di due frazioni e la classifica finale delTour de Pologne, e di tre tappe allaVuelta a España.[6] Proprio alla Vuelta Nibali si piazza solo settimo (sesto dopo la squalifica diJuan José Cobo), non riuscendo a difendere il titolo conquistato l'anno prima; Ivan Basso è invece settimo alTour de France.

Il 2012 di una Liquigas-Cannondale confermata in blocco è caratterizzato dal primo podio alTour de France di Vincenzo Nibali: il siciliano, grazie a una condotta di gara regolare, si classifica terzo nella graduatoria finale dietro alla coppia britannica delTeam Sky formata daBradley Wiggins eChris Froome. In quella stessaGrande Boucle si distingue il talento di Peter Sagan, il quale all'esordio nella corsa conquista ben tre tappe (la prima, la terza e la sesta) e la maglia verde, simbolo del primato dellaclassifica a punti. Altri risultati di rilievo in stagione arrivano ancora con Nibali, vincitore dellaTirreno-Adriatico e a podio sia allaMilano-Sanremo che allaLiegi-Bastogne-Liegi; con Sagan, a podio inGand-Wevelgem eAmstel Gold Race e vincitore di quattro tappe alTour de Suisse, ma anche con Elia Viviani, protagonista in numerose volate, e con il neoprofessionistaMoreno Moser, vincitore diTrofeo Laigueglia,Eschborn-Frankfurt e della classifica finale delTour de Pologne.[7]
A fine 2012 Liquigas lascia la sponsorizzazione dopo otto anni e ben 223 vittorie su strada, tra cui due Giri d'Italia, una Vuelta a España e diverse classiche e tappe.[8] Lascia anche Nibali, che per il 2013 si accasa all'Astana Pro Team.[9] Subentra come primo sponsor Cannondale, partner tecnico già dal 2007, che incrementa l'impegno con Amadio per le due stagioni a venire, le ultime di validità della licenza ProTour, allo scopo di garantire la continuità del team.[10][11]
Dopo l'addio di Nibali, la formazione diretta da Amadio, rinominata semplicemente in Cannondale, punta per il 2013 soprattutto su Peter Sagan. Lo slovacco non smentisce le aspettative: in primavera coglie numerosi piazzamenti nelleclassiche, tra cui la vittoria nellaGand-Wevelgem e i secondi posti allaMilano-Sanremo e alGiro delle Fiandre, mentre in estate conquista la settima frazione delTour de France, oltre alla sua seconda classifica a punti della corsa. Conquista inoltre due vittorie di tappa sia allaTirreno-Adriatico che alTour de Suisse, e dieci successi tra Stati Uniti e Canada inTour of California,USA Pro Cycling Challenge,Tour of Alberta eGrand Prix de Montréal. Altri risultati arrivano con Moser, vincitore dellaStrade Bianche, con Viviani sempre piazzato nelle volate e conDaniele Ratto, capace di imporsi in una frazione dellaVuelta a España.[12]
Nel 2014 arrivano in rosa i neoprofessionistiAlberto Bettiol,Davide Formolo,Matej Mohorič eDavide Villella. Il capitano è ancora Sagan: lo slovacco vince laE3 Harelbeke e conclude terzo allaGand-Wevelgem, mentre nelle altre classiche del Nord conclude fuori dal podio; si aggiudica poi una tappa alTour de Suisse e la sua terza classifica a punti consecutiva alTour de France, pur senza ottenere vittorie parziali. Pochi sono i risultati di rilievo dagli altri atleti:Alessandro De Marchi conquista una tappa allaVuelta a España e Viviani fa sue sei corse, tra cui laCoppa Bernocchi.[13]
Nell'agosto 2014 Amadio annuncia intanto lo scioglimento della squadra a fine stagione, a causa di motivi economici.[14] Cannondale lascia il gruppo italiano e annuncia lapartnership con la società Slipstream Sports diJonathan Vaughters per formare il nuovoTeam Cannondale-Garmin, erede della Garmin-Sharp: passano alla nuova squadra otto ciclisti con contratto in essere con Cannondale per il 2015, cioèTed King, Koren,Alan Marangoni, Bettiol, Formolo, Mohorič, Moser e Villella.[15] Tra gli altri atleti di punta, Sagan e Basso passano allaTinkoff, Viviani alTeam Sky,Damiano Caruso e De Marchi alBMC Racing Team.
| Anno | Classifica | Pos. | Migliore cl. individuale |
|---|---|---|---|
| 2005 | ProTour | 15º | |
| 2006 | ProTour | 14º | |
| 2007 | ProTour | 2º | |
| 2008 | ProTour | 4º | |
| 2009 | World Calendar | 5º | |
| 2010 | World Calendar | 2º | |
| 2011 | World Tour | 7º | |
| 2012 | World Tour | 3º | |
| 2013 | World Tour | 9º | |
| 2014 | World Tour | 17º |
Aggiornato al 31 dicembre 2014.
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