Durante la sua lunga carriera ha recitato in ruoli sia comici sia drammatici, lavorando con alcuni registi particolarmente rilevanti qualiLuciano Salce,Nanni Loy,Steno,Dino Risi eLucio Fulci.
Insieme aPaolo Villaggio,Lando Buzzanca,Mario Carotenuto,Alvaro Vitali,Johnny Dorelli eRenzo Montagnani, è ritenuto uno degli attori più rappresentativi dellacommedia sexy italiana degli anni settanta e ottanta.[3] Oltre ad avere ottenuto la popolarità con pellicole cinematografiche che lo hanno visto protagonista o co-protagonista, Banfi si è contraddistinto come cabarettista negli spettacoli televisivi di intrattenimento. Dalla seconda metà degli anni novanta, ha cambiato radicalmente registro artistico, dedicandosi quasi interamente alla recitazione nellefiction televisive.
Pasquale Zagaria nasce adAndria[4] il 9 luglio 1936, ma viene iscritto all'anagrafe soltanto l'11 luglio,[5] da Riccardo Zagaria e Nunzia Colia;[2] quando aveva tre anni la famiglia si trasferisce nella vicinaCanosa di Puglia, dove vive fino alla maggior età. La sua famiglia, profondamente cattolica, lo spinge a provare l'esperienza delseminario, ma lui si sente portato per fare spettacolo ed esordisce come cantante nelle feste musicali di paese. Fu proprio il vescovoGiuseppe Di Donna a suggerirgli di intraprendere la carriera di attore comico, in quanto durante le recite parrocchiali in cui interpretava Giuda, San Giovanni e San Pietro, ridevano tutti.
Intuì presto che il suo destino era quello di intraprendere la carriera artistica, contro il volere dei genitori, i quali ritenevano che questo non fosse un vero e proprio lavoro. Gli inizi furono molto difficili, tanto che Banfi attraversò periodi di seria difficoltà economica, finendo anche in preda aglistrozzini. Il 24 dicembre 1954 fu soccorso da un posteggiatore abusivo napoletano di nome Ciro che lo portò a casa sua per sfamarlo, pagandogli anche un biglietto perMilano, dove a causa delle ristrettezze economiche fu costretto a dormire in edifici in costruzione, o nelle stazioni dei treni. Nel 1955 arrivò addirittura a fingersi malato per essere operato alle tonsille, solo per poter dormire al caldo all'interno dell'ospedale.
Sempre nel 1954, tenta l'avventura nelteatro di varietà di Milano dopo essere entrato nella compagnia diArturo Vetrani, inizia la sua carriera portando in scena elementi tipici del suo paese con detti e modi di dire, cosa che continuerà a fare anche in seguito, incentrando la sua comicità sul suo dialetto e sulla parlata buffa e originale.
Inizialmente scelse come pseudonimoLino Zaga; fu spinto poi a modificarlo daTotò che, a suo giudizio, riteneva che nel mondo dello spettacolo portasse fortuna accorciare i nomi, ma portasse invece sfortuna accorciare i cognomi.[6][7] Fu il suo impresario, insegnante elementare e marito di Maresa Horn,[8] a scegliergli il cognome, prendendo il primo nominativo dal registro di classe dei suoi alunni, ovvero Aureliano Banfi.
Nel 1990, in occasione del40º Festival di Sanremo, è protagonista assieme a Renzo Arbore eMichele Mirabella deIl caso Sanremo. Nel 1991 torna a Canale 5 dove conduce lo special di San ValentinoUna sera c'incontrammo con la partecipazione diRosanna Banfi eCorrado Tedeschi, e il gioco-spettacolo del venerdì seraIl gioco dei giochi: nello stesso anno partecipa allo Zecchino d'Oro scrivendo il testo diBambinissimi papà[10]. Nel 1992 recita nella serie televisivaUn inviato molto speciale. Poi segue una breve parentesi teatrale recitando nelVespro della Beata Vergine (1995). Nel 1996 conduce lo showGran Casinò, poi sospeso per i bassi indici di ascolto. Nel 1997 interpreta il suo primo ruolo drammatico da protagonista nel film per la televisioneNuda proprietà vendesi. Dal 1998 entra nel cast dellafictionUn medico in famiglia, in cui interpreta il ruolo diLibero Martini, un personaggio completamente diverso da quelli interpretati negli anni settanta e ottanta; questa serie ottenne ottimi ascolti sin dalla prima stagione, arrivando a superare i 10.000.000 di telespettatori[11] e, delle dieci stagioni realizzate, non ha preso parte solo alla settima del 2011, e ha doppiato il suo personaggio nellaserie animata omonima.
Nel 2006 la Rai aveva prodotto il filmIl padre delle spose, che però a causa del tema dell'amore omosessuale aveva scatenato polemiche da parte di alcune associazioni e giornali. La Rai decise ugualmente di trasmettere il film, e Banfi difese pubblicamente tale scelta. Banfi è stato ospite, nelle vesti del personaggio di Oronzo Canà, del programma televisivo diItalia 1Guida al campionato condotto daMino Taveri per tutto il mese di dicembre 2007 al fine di promuovere ilsequel deL'allenatore nel pallone. A gennaio 2008, dopo una lontananza dal cinema di venti anni, riprende i panni di Oronzo Canà nel sequelL'allenatore nel pallone 2 e poi nel filmUn'estate al mare, uscito nel 2009. Ha interpretato il filmIndovina chi sposa mia figlia!, nel quale ha recitato intedesco, leggendo i copioni per la sua non conoscenza della lingua.[12] Nel 2009 ha interpretato Antonio nella miniserie televisivaScusate il disturbo.
Tra aprile e giugno 2021 cura la rubricaLino Nazionale nel programma RaiOggi è un altro giorno. Nella stessa estate torna alla ribalta supportando con i suoi slogan laNazionale italiana di calcio in vista dell’Europeo, partecipando a diverse trasmissioni Rai come l’ultima,Notte Azzurra - La vittoria, incentrata appunto sul trionfo degliazzurri,[15] e prendendo parte allo spot diTIMvision nelle vesti del celebre Oronzo Canà.
Presta la sua voce nel cortometraggioAgli eroi del nostro tempo[16] prodotto dal Dott. Fausto D'Agostino per l'Associazione Centro Formazione Medica che celebra gli operatori sanitari impegnati nella lotta alla pandemia daCovid-19.
Dal 21 ottobre al 4 novembre 2023 è stato concorrente della 18ª edizione diBallando con le stelle, in coppia con Alessandra Tripoli, ritirandosi alla terza puntata.[17]
Il 14 luglio 2024 in occasione del suo compleanno, la città di Canosa di Puglia gli dedica il foyer delTeatro Lembo.[18][19]
Il 1º marzo 1962, dopo 10 anni di fidanzamento, si è sposato con Lucia Lagrasta (1938-2023[20]), dalla quale ha avuto due figli,Rosanna, anche lei attrice, e Walter (1968), regista e produttore cinematografico.
Lino Banfi ha due nipoti, entrambi figli diRosanna, Virginia (1993) e Pietro (1998);[21] nel dicembre 2024 diventa bisnonno di Matilde Lucia, figlia della nipote Virginia. Gestisce insieme ai figli un ristorante, "Orecchietteria Banfi", nelle vicinanze dipiazza Cavour, nel quartierePrati, a Roma.[21]
Hottanta voglia di raccontarvi... ...la mia vita e altre stronzéte, Firenze, Mondadori Electa, 2016,ISBN978-88-918-0727-4.
Lino Banfi,Siamo tutti allenatori nel pallone, a cura di Marco Ercole, prefazione di Picchio De Sisti, Roma, Bibliotheka Edizioni, 2020,ISBN978-88-6934-687-3.
Alfredo Baldi e Lino Banfi,Le molte vite di Lino Banfi, Roma, Edizioni Sabinae, 2021,ISBN979-12-80023-19-3.
Massimiliano Bianconcini,Dalla parte di Lino... vieni avanti cretino! Evoluzione della specie Banfiota, Milano, Santelli editore 2024.
2018 – Il 26 maggio, riceve la cittadinanza onoraria della città diAlberobello
2020 – Premio Internazionale "G. Falcone - P. Borsellino" - Sezione Impegno sociale
2022 - Ambasciatore del Fischietto in terracotta di Rutigliano (Ba)
2024 – Il 14 luglio, l'amministrazione comunale di Canosa di Puglia gli dedica il foyer del Teatro Lembo, in occasione del compleanno dell'attore, presente alla cerimonia
2024 - Premio Vincenzo Crocitti International "Alla Carriera"