Dichiarazione universale dei diritti umani, art. 1 Tha gach uile dhuine air a bhreth saor agus co-ionnan ann an urram 's ann an còirichean. Tha iad air am breth le reusan is le cogais agus mar sin bu chòir dhaibh a bhith beò nam measg fhein ann an spiorad bràthaireil.
Mappa dei parlanti di gaelico scozzese nel 2011 in Scozia
Viene chiamato anche "gaelico degli scozzesi", "gaelico di Scozia" ogàidhlig (adottando il nome autoctono) per evitare confusioni con le altrelingue gaeliche. Al di fuori dellaScozia, viene talvolta definito erroneamente "scozzese", un uso che risale ad almeno 1 500 anni fa; un esempio è l'inglese anticoScottas.
Il gaelico scozzese non deve essere confuso con loscots,lingua germanica strettamente legata allalingua inglese; fin dal XVI secolo la parolascoto è stata infatti usata per designare la parlata germanica delle Lowlands, che si sviluppò a partire dalla forma nordica del primoinglese medio. Ininglese scozzese,Gaelic viene pronunciato/ˈɡaːlɪk/; al di fuori della Scozia, è generalmente pronunciato/ˈɡeɪlɨk/.
Il gaelico scozzese ha avuto una crisi nel '700 e nell'800, quando gli inglesi vietarono di parlarlo. In questa fase avvenne una vera e propriapulizia etnica, caratterizzata dall'esproprio delle terre aiclan, l'abolizione degli stessi clan, il divieto di parlare gaelico in pubblico. Nessuna tradizione poteva essere seguita (compreso il suonare lacornamusa).L'emigrazione verso altre terre fu in parte forzata. Ora si sta riprendendo specialmente in ambito accademico.
Mentre nella Scozia continentale il gaelico è oggi pressoché scomparso, esso continua a essere la lingua più parlata nelleIsole Ebridi, e in particolar modo nelleEbridi Esterne. Alle Ebridi è inoltre presente, sull'isola diSkye, l'universitàSabhal Mòr Ostaig, i cui corsi sono tenuti esclusivamente in gaelico scozzese.
Incoronazione diRe Alessandro III aMoot Hill,Scone il 13 luglio 1249. Viene accolto dall'ollamh rígh, il poeta reale, che gli si rivolge con l'invocazione "Benach De Re Albanne" (=Beannachd Dé Rígh Alban, "Benedizione di Dio [Benedictio Dei], Re di Scozia"); il poeta reciterà quindi la genealogia di Alessandro
Il gaelico scozzese, discendente del gruppogoidelico e imparentato strettamente con l'irlandese, è il discendente della lingua tradizionale degliScoti oGaeli. Divenne la lingua storica della maggior parte dellaScozia dopo aver sostituito ilcumbrico, ilpittico e l'antico norreno.
Non è chiaro per quanto tempo il gaelico fu parlato in modo esteso sul territorio scozzese, ma era parlato nell'Argyll prima del periodo dell’occupazione dei Romani. Tuttavia, non esiste un consenso su questo punto. Ciononostante, il consolidarsi del regno diDál Riata intorno alIV secolo, con l’unione dell’attuale provinciairlandese dell'Ulster e la parte occidentale della Scozia, accelerò la diffusione del gaelico, così come accelerò il successo della Chiesa di lingua gaelica. I nomi dei luoghi mostrano come il gaelico fosse parlato neiRhinns di Galloway verso ilV o ilVI secolo.
La lingua gaelica soppiantò presto il pittico a nord delfiume Forth, e fino alla fine del XV secolo venne identificato ininglese comeScottis. Il gaelico iniziò a declinare nella Scozia continentale verso l'inizio delXIII secolo, e insieme ad esso anche il suo status di lingua nazionale. Verso l'inizio delXV secolo, iniziò a delinearsi la linea di confine tra alte terre (highlands) e basse terre (lowlands).
Verso gli inizi delXVI secolo, coloro che parlavano inglese diedero alla lingua gaelica il nomeErse (che significa irlandese) e da allora fu invariabilmente la collezione di dialetti dell'inglese medio parlati all'interno delRegno degli Scoti cui essi si riferirono chiamandolaScottis (da cuiscots). Ciò appare ironico perché fu esattamente in questo periodo che il gaelico andava sviluppando le sue forme distintamente scozzesi caratteristiche del periodo moderno.[2] Ciononostante, il gaelico non è mai stato espropriato completamente del suo status di lingua nazionale, ed è tuttora riconosciuto da molti scozzesi, sia che parlino gaelico o meno, come una parte fondamentale della cultura nazionale. Altri possono vederlo principalmente come una lingua regionale delleHighlands e delle Isole scozzesi interne.
Il gaelico possiede una ricca tradizione orale (beul-aithris) e scritta, essendo stato la lingua della cultura bardica deiclan delle Highlands per diversi secoli. La lingua conservava la conoscenza e l'adesione alle leggi e ai costumi pre-feudali (rappresentati, per esempio, dalle espressionituatha edùthchas). La lingua soffrì specialmente allorché gli Highlanders e le loro tradizioni vennero perseguite dopo laBattaglia di Culloden del 1746, e durante leHighland Clearances, ma le attitudini pre-feudali erano ancora evidenti nelle lamentele e nelle richieste della Lega Territoriale delle Highlands ("Highland Land League") degli ultimi anni del XIX secolo: questo movimento politico riuscì ad ottenere l'elezione di propri membri alParlamento del Regno Unito. La Lega Territoriale fu dissolta come forza parlamentare dal 1886 Crofters' Act e dal modo in cui il Partito Liberale venne ritenuto supportivo degli obiettivi della Lega Territoriale.
Il gaelico scozzese dovrebbe più correttamente essere chiamatogaelico delle Highlands per distinguerlo dai dialetti ora defunti delgaelico delle Lowlands. Tra questi il gaelico di Galloway sembra essere stato l'ultimo dialetto gaelico ad essere parlato nelle Lowlands scozzesi, sopravvivendo fino al Primo periodo moderno. Per la fine del medioevo, il gaelico delle Lowlands era stato soppiantato dall'inglese medio/scoto delle Lowlands in quasi tutte le Lowlands, mentre il brittonico si era estinto. Non esiste, comunque, alcuna prova dell'esistenza di una linea di confine linguistica sovrapponibile a quella topografica nord-sud. Allo stesso modo, non esistono prove a partire dai nomi geografici di differenze linguistiche tra, per esempio, l'Argyll e ilGalloway. I dialetti da entrambi i lati dello Stretto di Moyle (Canale del Nord) che mettono in relazione il gaelico scozzese e l'irlandese sono oggi estinti.
Sulla scorta di un riferimento bibliografico inThe Carrick Covenanters di James Crichton (Senza data. “Printed at the Office of Messrs. Arthur Guthrie and Sons Ltd., 49 Ayr Road, Cumnock.”), l'ultimo posto delle Lowlands dove il gaelico era ancora parlato era il villaggio di Barr nel Carrick (solo pochi chilometri all'interno e ad est diGirvan, ma al contempo molto isolato).
Fonte: I dati relativi al periodo 1755-2001 sono relativi a censimenti riportati da MacAulay.[3] Il dato relativo al 2011 è stato estrapolato dal censimento del 2011.
Esistono varinomi di persona propri del gaelico scozzese, qualiAonghas, Dòmhnall, Donnchadh, Coinneach, Murchadh, che con il tempo sono stati introdotti anche nella lingua inglese (Angus,Donald,Duncan,Kenneth,Murdo). Ci sono poi forme gaeliche dei più comuni nomi diffusi in Europa, come Iain (Giovanni),Alasdair (Alessandro), Uilleam (Guglielmo), Caitrìona (Caterina), Cairistìona (Cristina), Anna (Anna), Màiri (Maria).
Alcuni nomi sono confluiti nel gaelico dalnorreno, per esempioSomhairle (< Somarliðr),Tormod (< Þórmóðr),Torcuil (< Þórkell, Þórketill),Ìomhair (Ívarr). Convenzionalmente, questi sono resi in inglese come Sorley (o, storicamente, Somerled), Norman, Torquil, e Iver (o Evander).
Vi sono poi nomi gaelici che non hanno un diretto equivalente in inglese: Oighrig, normalmente reso con Effie (Euphemia) o Etta (Henrietta, in passato anche con Henny e Harriet),Morag, reso conSarah, Diorbhal, reso conDorothy, semplicemente a causa di una somiglianza nella sillabazione; Gormul, reso con 'Gormelia' o 'Dorothy';Beathag, con Becky (Rebecca),Betsy oSophie.
Molti di questi nomi sono ora considerati antiquati e non sono più utilizzati. Poiché vi sono relativamente pochi nomi gaelici tradizionali, alcune famiglie nelle comunità di lingua gaelica recentemente hanno deciso di cercare nomi usati nel più ampio mondo della lingua inglese per i loro bambini. Questi nomi, naturalmente, sono privi di equivalenti in gaelico. Bisogna ancora vedere quali effetti avrà questa pratica sulla lingua, se diverrà popolare. Attualmente, è chiaro che ci sono diversi madrelingua gaelici che vogliono rompere con la tradizione. Le opinioni su queste usanze sono divise, qualcuno pensa che questo indebolisca la loro eredità culturale e linguistica, altri invece pensano che il gaelico, come ogni lingua moderna, debba mantenersi flessibile e adattabile per sopravvivere nel mondo moderno.
I noti nomiHamish e il più recenteMhairi (pronunciato/vaːri/) vengono dalle forme gaeliche per James e Mary, rispettivamente, precisamente dalla forma che assumono nel caso vocativo: Seumas (James) (nom.) → a Sheumais (voc.), e, Màiri (Mary) (nom.) → a Mhàiri (voc.).
La forma più comune per i cognomi gaelici è quella che inizia conmac (gaelico perfiglio), come nel caso diMac GhillEathain (MacLean). Il femminile ènic, l'abbreviazione diinghean mhicfiglia del figlio, quindi Catherine MacPhee, in gaelico, è propriamenteCaitrìona Nic a' Phì.
Molti colori hanno dato origine a cognomi scozzesi comuni: bàn (Bain, bianco), ruadh (Roy, rosso), dubh (Dow, nero), donn (Dunn, marrone).
^Gaelic – A Past and Future Prospect. MacKinnon, Kenneth. Saltire Society, Edinburgh 1991, p. 41.
^ Donald MacAulay,The Celtic Languages, Cambridge University Press, 1992, p. 141,ISBN0-521-23127-2. – quoting census data. No data recorded for monolingual Gaelic speakers from 1981.
William Lamb,Scottish Gaelic. A Comprehensive Grammar, London, Routledge, 2024,ISBN 978-0367189181
H. Cameron Gillies,The Elements of Gaelic Grammar. Based on the work of the Rev. Alexander Stewart, München, Lincom, 2023 [London, 1902]ISBN 978-3969391778
(FR) Patrick Le Besco,Parlons gaélique. Écosse – Île de Man, Paris, L'Harmattan, 2019,ISBN 978-2-343-08632-3
Michel Byrne,Gràmar na Gàidhlig, Stornoway, Stòrlann Nàiseanta na Gàidhlig, 2018,ISBN 978-1-907054-78-5
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