Liegi (infrancese:Liège, invallone:Lidje, inolandese:Luik, intedesco:Lüttich) è una cittàfrancofona delBelgio, capoluogo dell'omonima provincia nellaVallonia. La popolazione ammonta a circa 195 000 abitanti (600 000 considerando l'agglomerato urbano). Per numero di abitanti, Liegi è la prima area urbana della Vallonia e la terza del Belgio, dopo gli agglomerati diBruxelles eAnversa. La città è anche il quinto comune più popolato del Belgio dopo Bruxelles, Anversa,Gand eCharleroi.
La città è situata nella valle dellaMosa, nel Belgio orientale, non lontano dai confini con iPaesi Bassi (Maastricht è a circa33 km (20,5 miglia) a nord) e con laGermania (Aquisgrana è a circa53 km (32,9 miglia) nord-est). A Liegi, la Mosa incontra il fiumeOurthe. La città fa parte delsillon industriel, l'ex spina dorsale industriale della Vallonia. È ancora il principale centro economico e culturale della regione.
A Liegi c'è un'università, altricollege, un teatro di prosa, unteatro d'opera e altre istituzioni culturali.
Liegi è soprannominata laCité ardente (Città ardente). Questa espressione è ripresa dal titolo di un romanzo storico del 1905 del conteHenry Carton de Wiart, nel quale l'autore cerca di celebrare il coraggio degli abitanti della città di fronte al nemicoCarlo il Temerario, nel XV secolo. Liegi ha fatto di questo titolo una seconda identità.[1]
La città è attraversata dalfiume Mosa. A Nord della città di Liegi, dalla Mosa si stacca ilcanale Alberto che collega Liegi al porto diAnversa, circa130 km più a nord.
Liegi è servita da una stazioneTGV (Train à Grande Vitesse - Treno ad alta velocità) chiamataLiège-Guillemins progettata dall'ingegnere spagnoloSantiago Calatrava, un aeroporto (Bierset), e un porto (terzo porto fluviale d'Europa).
Dal 985 al 1795 fu la capitale di uno Stato indipendente sotto l'alta sovranità delSacro Romano Impero, ilprincipato vescovile di Liegi stando così sotto il governo anche politico dei suoi vescovi.
A metà delXVIII secolo le idee deglienciclopedisti francesi cominciarono a guadagnare popolarità nella regione. Il vescovo de Velbruck (1772-1784), ne incoraggiò la propagazione, preparando così la strada alla Rivoluzione di Liegi che iniziò nella città episcopale il 18 agosto 1789 e portò alla creazione dellaRepubblica di Liegi prima che fosse invasa dalle forze controrivoluzionarie della monarchia asburgica nel 1791.
Il rovesciamento del Principato fu confermato nel 1801 dal Concordato cofirmato daNapoleone Bonaparte e da papaPio VII. La Francia perse la città nel 1815 quando ilCongresso di Vienna la assegnò alRegno Unito dei Paesi Bassi. Il dominio olandese durò solo fino al 1830, quando laRivoluzione belga portò alla creazione di un Belgio indipendente, cattolico e neutrale che incorporò Liegi. Dopo questo, Liegi si sviluppò rapidamente in una grande città industriale che divenne uno dei primi centri di produzione diacciaio su larga scala dell'Europa continentale. La Jacquerie vallone del 1886 vide una rivolta della classe operaia su larga scala.[2] Non meno di 6 000 soldati regolari furono chiamati in città per sedare i disordini,[3] mentre lo sciopero si diffuse in tutto ilsillon industriel.
A Liegi nacque nel 1903 lo scrittoreGeorges Simenon; inoltre, vi nacque e morì il pittore fotografoHenri Brasseur (1918-1981).
Come parte delSeptemberprogramm, l'Impero tedesco intendeva annettere direttamente allaPrussia la città di Liegi, da ribattezzare col nome tedesco diLüttich, nei trattati di pace dopo la guerra.[4]
La città è stata decorata con laLegione d'Onore per l'eroica resistenza dimostrata in occasione dellabattaglia di cui fu teatro nell'agosto 1914, durante la prima fase dellaprima guerra mondiale.
Dalla sua lunga e ricca storia, Liegi ha conservato numerose testimonianze rilevanti, e bellissime chiese antiche di notevole interesse architettonico ed artistico.
ilPalazzo dei Principi-Vescovi di Liegi, Grande complesso architettonico iniziato alla fin del X secolo da Notger, poi ampliato nel XII secolo e infine completamente ricostruito fra il 1526 e il 1536 da Arnold van Mulcken in uno stile di transizione dalgotico fiammeggiante alrinascimentale. Nel 1737 venne modificata la facciata.
laChiesa di San Giacomo, splendido edificio gotico fiammeggiante eretto da Arnold van Mulcken tra il 1513 e il 1538. Presenta un ricchissimo interno con complicate volte stellari affrescate a motivi vegetali, sculture ornamentali e magnifiche vetrate cinquecentesche.
laCollegiata di San Bartolomeo, una delle più antiche chiese cittadine, eretta in stileromanico, secondo l'influssomosano, fra l'XI e il XII secolo. Tuttavia nel Settecento l'interno e il portale vennero barocchizzati.
La città ospita una numerosa comunitàitaliana, a causa dell'immigrazione dovuta al suo essere stata un centro minerario. Un importante viale di Liegi è intitolato aRoma.
Liegi è sede delRoyal Standard de Liège, una delle più importanti società dicalcio delBelgio ed è la città natale della campionessa di tennisJustine Henin, ex numero uno delle classifiche mondiali.
La città è famosa nel mondo del ciclismo per ospitare ogni anno la partenza e l'arrivo della storicaclassicavalloneLiegi-Bastogne-Liegi, detta"la Decana" per la sua antichità. Liegi è anche la sede delRFC Liégeois Rugby, il più antico club di rugby di Vallonia.
Liegi ospita ogni domenica uno dei più grandi mercati d'Europa chiamatoMarché de la Battesul lungofiume della Mosa. Lungo più di tre chilometri con quasi cinquecento negozianti: fruttivendoli, fiorai, macellai, pescivendoli, venditori di vestiti e biancheria per la casa, libri nuovi e di seconda mano e anche animali vivi sia da compagnia quali: pesci, cani, gatti, conigli, tartarughe e pavoni, sia da consumo quali: galline, oche, anatre e conigli. Una delle sue particolarità è l'esposizione in vendita di prodotti italiani sia freschi (mozzarella,ricotta, ecc.) sia importati (formaggi, pasta, salumi, ecc.) da parte di negozianti che spesso parlano l'italiano. L'altra peculiarità è il cibo da strada (il cosiddettostreet food) multietnico.