Nella sua maggiore estensione (durante il regno diCreso,VI secolo a.C.), la Lidia era situata adoccidente dellaFrigia, sulmar Egeo, a nord dellaCaria e a sud dellaMisia, e comprendeva tutte le principali cittàionie tranneMileto. Oltre aSardi, la capitale, città importanti della Lidia furonoColofone,Clazomene,Magnesia,Teo eSmirne. L'importanza di queste città nel mondo antico era innanzitutto economica: soprattutto nelle località portuali che si affacciavano sul mar Egeo, un tratto pieno di insenature e fronteggiato da isole, fiorirono città ricche per le industrie e i commerci che per molti secoli costituirono centri culturali molto importanti.
SecondoErodoto, il nome "Lidia" derivava daLido, figlio diAtys, il quale diede il nome diLidi a una popolazione chiamata in precedenza "Meoni".[2] La Lidia ebbe contatti con alcune fra le più antiche civiltà dell'Anatolia, come quelle degliIttiti e deiFrigi.
Secondo una tradizione storiografica lidia o greca, riportata daErodoto nelle sueStorie, la Lidia sarebbe la patria di provenienza degliEtruschi durante la dinastia degliEraclidi. Si ritiene che, in seguito a una terribile carestia, una parte dei Lidi emigrarono in cerca di una nuova terra. Guidati dal principeTirreno approdarono sulle coste occidentali dell'Italia, dando vita ad una nuova civiltà. I Greci chiamavano questo popolo col nome diTirreni.
Uno studio genetico del 2013 condotto su campioni genetici provenienti dalle necropoli etrusche dell'Italia centrale ha concluso che i legami genetici tra le popolazioni etrusche e quelle anatoliche debbano essere ricondotti a più di 5000 anni fa durante ilNeolitico, il che escluderebbe l'ipotesi di Erodoto di una migrazione di massa in epoca più recente.[4] Sulla base dello studio del DNA mitocondriale di questi campioni provenienti dalle necropoli della Toscana e del Lazio, gli Etruschi erano molto simili alle popolazioni delNeolitico dell'Europa Centrale.[4] Secondo l'archeologo britannicoPhil Perkins, che ha scavato a lungo in Etruria, "ci sono indicazioni che lo studio del DNA possa supportare la teoria secondo la quale gli Etruschi siano autoctoni nelCentro Italia".[5][6]
Anche altri studiosi mettono in evidenza le notevoli discrepanze tra la lingua lidia e quellaetrusca, che apparterrebbero a due famiglie linguistiche completamente differenti, e così come gli studi di archeologia e protostoria. Alcuni studiosi mettono in dubbio le teorie che vedono gli Etruschi come popolo d'Oriente piuttosto che d'Occidente. A riprova dell'influenza occidentale di cui godevano tali genti, oltre ad esami linguistici che indicano gli Etruschi come popolo non di origine anatolica, si citano scritti come le più antiche cronache egizie suipopoli del Mare.
Espansione della Lidia
DalVII secolo a.C. la regione fu governata dalladinastia dei Mermnadi, fondata daGige. Intorno al650 a.C. vennero coniate le primemonete. Sotto il regno diCreso la Lidia conobbe la sua massima espansione, estendendo la sua influenza su gran parte delle cittàionie.
La Lidia sorse come un regnoneo-ittita in seguito al collasso dell'impero ittita nel XII secolo a.C. Nel periodo ittita, il nome della regione era statoArzawa, un'area in cui si parlava lalingua luvia. Secondo fonti greche, il nome originale del regno lidio eraMaionia (oMeonia):Omero[7] riporta gli abitanti di Lidia comeMaiones (Μαίονες), chiamando la loro capitale non Sardi maHyde[8], possibilmente il nome del distretto dove si trovava Sardi.[9] Successivamente,Erodoto[10] aggiunge che i "meiones" erano stati rinominati come lidi dal reLydos (Λυδός), figlio diAttis, nella mitica epoca precedente l'ascesa della dinastia eracleide. Questoeponimoeziologico serviva a giustificare il nomegreco etnicoLydoi (Λυδοί). Il termineebraico per lidi,Lûḏîm (לודים), come trovato inGeremia 46.9, e in modo simile considerato derivato dagli eponimiLud figlio di Sem; in tempi biblici, i guerrieri lidi furono anche arcieri famosi. Alcuni meoni ancora esistevano in tempi storici negli altopiani interni lungo ilfiume Ermo, dove si trovava una città chiamata Meonia, secondoPlinio il Vecchio[11] e Ierocle.
La mitologia lidia è virtualmente sconosciuta così come la letteratura e i rituali al suo riguardo, non essendoci nemmeno monumenti o reperti archeologici con iscrizioni estese; quindi i miti che coinvolgono la Lidia rientrano principalmente nella sfera dellamitologia greca.
Per i greci,Tantalo fu il regnante primordiale della mitica Lidia, eNiobe la sua superba figlia; suo maritoAnfione collegava gli affari di Lidia conTebe, e per mezzo diPelope la discendenza di Tantalo faceva parte deimiti della fondazione della seconda dinastia diMicene. In riferimento al mito diBellerofonte, Karl Kerenyi sottolineava[12]
"... come laLicia restava così connessa aCreta, e come la persona diPelope, l'eroe di Olimpia, collegava la Lidia al Peloponneso, così Bellerofonte univa un'altra regione asiatica, o piuttosto due, Licia eCaria, al regno diArgo."
Nel mito greco, la Lidia era anche la prima patria delladoppia ascia, lalabrys.[13]Onfale, figlia del fiume Iardano, regnò sulla Lidia, della qualeEracle fu servitore per un certo tempo. Le sue avventure in Lidia sono quelle di un eroe greco in una terra periferica e straniera: durante la sua permanenza, Eracle rese schiavi gliItoni, ucciseSileo il quale costringeva i passanti a zappare la sua vigna; uccise ilserpente del fiume Sangario;[14] e catturò i bricconi scimmieschi, icercopi. Resoconti parlano di almeno un figlio generato da Onfale con Eracle:Diodoro Siculo[15] eOvidio[16] menzionano un figlio di nome Lamos, mentre Pseudo Apollodoro[17] fornisce il nome di Agelao, ePausania[18] i nomi di Tirseno, figlio di Eracle avuto dalla "donna lidia".
Tutti e tre gli antenati eroici indicano una dinastia lidia che si pretende discenda da Eracle. Erodoto[19] riferisce di una dinastia eracleide di re governanti la Lidia, forse non ancora discendenti di Onfale. Egli menziona anche[20] la leggenda ricorrente che laciviltà etrusca venisse fondata da coloni provenienti dalla Lidia condotti daTirreno, fratello di Lido. Tuttavia,Dionisio di Alicarnasso era scettico riguardo a questa storia, mettendo in rilievo che i costumi e lalingua etrusca erano noti per essere totalmente dissimili da quelli dei lidi. Più tardi anche i cronografi ignorarono l'affermazione di Erodoto sul fatto cheAgrone fosse stato il primo re, ignorando anche Alceo,Belo, eNino nell'elenco di re della Lidia. Strabone[21] fa Atys, padre di Lido e Tirreno, come un discendente di Eracle e Onfale. Tutti gli altri resoconti collocano Atys, Lido e Tirreno tra i re pre-eracleidi di Lidia. I depositi di oro nel fiumePattolo, la fonte della proverbiale ricchezza diCreso (ultimo re storico di Lidia), si diceva fossero stati lasciati là quando il leggendario reMida diFrigia venne a lavarsi perdendo così nelle sue acque il potere del suotocco, che trasformava in oro tutto ciò che toccava.
I Meoni figurano nell'Iliade tra gli alleati diPriamo: il loro contingente è guidato dal giovane principeMestle[22], accompagnato dal fratello minore Antifo e dallo zioIfitione[23]. Secondo Virgilio, Mestle era seguito anche dal fratellastroElenore: dopo la caduta di Troia, Mestle ed Elenore emigrarono in Italia, ma separatamente, in quanto il primo giunse in Veneto conAntenore e fondòMestre, l'altro approdò nelLazio con Enea, morendo poi nella guerra contro iRutuli[24].
Inizio del VI secolo a.C. moneta da un terzo di statere
SecondoErodoto, i lidi furono il primo popolo ad introdurre l'uso dimonete d'oro e d'argento e il primo a stabilire negozi per la vendita al minuto in località permanenti.[25] Non è chiaro, tuttavia, se Erodoto volesse significare che i lidi fossero stati i primi a introdurre monete di oro e argento puro o in generale le prime monete in metallo prezioso. Nonostante l'ambiguità, questa asserzione di Erodoto vale come attestazione spesso citata a favore del fatto che i lidi avessero inventato la monetazione, almeno in Oriente, anche se le prime monete non erano soltanto d'oro o d'argento, ma costituite da una lega dei due metalli.[26]
La datazione di queste prime monete coniate è uno degli argomenti dell'antica numismatica dibatutti più frequentemente,[27] con date che vanno dal 700 a.C. al 550 a.C., ma la considerazione tenuta più comunemente è che esse fossero state coniate all'inizio (o quasi) del regno di re Aliatte (talvolta riferito in modo non corretto comeAliatte II), che governò la Lidia tra il 610 e il 550 a.C.[28] Le prime monete erano fatte dielettro, unalega di oro e argento che si realizzava già in natura, ma che era ulteriormentefalsificata dai lidi con altra aggiunta di argento e anche rame.[29]
Le più grandi di queste monete sono comunemente riferite come 1/3 distatere (trite), del peso di circa 4,7 grammi, sebbene nessuno statere intero di questo tipo sia mai stato trovato, e la moneta di 1/3 di statere probabilmente sarebbe più correttamente riferita come uno statere, che significa "standard".[30] Queste monete venivano stampate con una testa di leone decorata con ciò che è probabilmente un raggio di sole, simbolo del re.[31] A complemento del taglio più grande, erano fattefrazioni di monete, inclusa lahekte (sesto),hemihekte (dodicesimo), e così fino ad arrivare al 96esimo, con la moneta di 1/96 di statere del peso soltanto di circa 0,15 grammi. C'è disaccordo, tuttavia, sul fatto se le frazioni al di sotto della dodicesima parte di statere siano effettivamente lidie.[32]
Il figlio di Aliatte era Creso, che divenne sinonimo di ricchezza. Sardi era rinomata come una bellissima città. Intorno al 550 a.C., all'inizio del suo regno, Creso finanziò la costruzione deltempio di Artemide aEfeso, che divenne una delleSette meraviglie del mondo antico. Creso venne sconfitto in battaglia daCiro IIdi Persia nel 546 a.C., per cui il regno lidio perdette la sua autonomia diventando unasatrapia persiana.
Mappa dell'impero lidio all'apice dell'espansione, nel suo periodo finale, sotto la sovranità diCreso, VI secolo a.C.
La Lidia venne governata da tre dinastie:
Atiadi (1300 a.C. o anche prima) -eraclidi (tilonidi) (al 687 a.C.)SecondoErodoto gli eraclidi regnarono per 22 generazioni a cominciare dal 1185 a.C., per un periodo durato 505 anni). Aliatte fu re di Lidia nel 776 a.C.[33]. L'ultimo re della dinastia fu Mirsilo o Candaule.
Candaule - Dopo aver regnato per 17 anni venne assassinato dal suo precedente amico Gige, che gli succedette così al trono di Lidia.
Mermnadi
Gige, chiamatoGugu di Luddu nelle iscrizioni assire (687-652 a.C. o (690-657 a.C.) - Una volta stabilitosi sul trono, Gige si dedicò a consolidare il suo regno per farne una potenza militare. La capitale venne spostata da Hyde a Sardi. Icimmeri barbari misero a sacco molte città lidie, eccetto Sardi. Gige era figlio di Dascilo, il quale, richiamato dall'esilio in Cappadocia dal re lidio Mursilo o Mirsilo — detto Candaule "lo strangolatore di cani" (un titolo dell'Ermes Lidio) dai greci — mandò suo figlio in Lidia invece di andarci lui stesso. Gige si rivolse all'Egitto, con le sue fedeli truppe carie insieme a mercenari ioni per aiutare Psammetico a scuotersi dal giogo assiro. Alcuni studiosi della Bibbia credono che Gige di Lidia fosse stato il personaggio biblico diGog, regnante di Magog, menzionato nel libro di Ezechiele e nellibro della rivelazione.
Sadiatte (621-609 a.C.) o (624-610 a.C.) - Erodoto scrisse (nelle ricerche) che egli lottò conCiassare, il discendente di Deioce, e con imedi, scacciò icimmeri dall'Asia, preseSmirne, fondata dai coloni di Colofone, e invaseClazomene eMileto.
Aliatte II (609 o 619-560 a.C.) - uno dei più grandi regnanti di Lidia. Quando Ciassare attaccò la Lidia, i re diCilicia eBabilonia intervennero negoziando una pace nel 585 a.C., seconda la quale il fiumeHalys venne stabilito come la frontiera tra medi e Lidia. Erodoto scrive:
"Al rifiuto di Aliatte di cedere ai supplicanti di Ciassare, spediti da questi per ottenere una risposta, la guerra scoppiò tra lidi e medi, continuando per cinque anni, con successo mutevole durante la quale, i medi guadagnarono molte vittorie sui lidi, e anche i lidi ottennero molte vittorie sui medi".
Labattaglia dell'eclissi fu la battaglia finale in una guerra durata 15 anni tra Aliatte II di Lidia e Ciassare dei medi. Essa ebbe luogo il 28 maggio del 585 a.C., e terminò bruscamente a causa di eclissi solare totale.
Creso (560-546 a.C.) - l'espressione "ricco come Creso" deriva appunto da questo re. L'impero lidio ebbe termine quando Creso attaccando l'impero persiano diCiro II venne sconfitto nel 546 a.C.
La Lidia rimase una satrapia dopo la conquista della Persia da parte del reAlessandro III diMacedonia. Quando l'impero di Alessandro si disgregò dopo la sua morte, la Lidia venne ad essere governata dalla maggiore dinastia asiatica dei diadochi, iseleucidi, e quando essa divenne incapace di mantenere il suo territorio in Asia Minore, la Lidia cadde sotto il dominio della dinastiaattalide diPergamo. Il suo ultimo re evitò le spoliazioni e la devastazione di una guerra di conquista romana lasciando il reame tramite testamento all'impero romano.
Provincia romana d'AsiaFoto di una mappa delXV secolo raffigurante la Lidia
Quando i romani entrarono nella sua capitale Sardi nel 133 a.C., la Lidia, come le altre regioni del lascito attalide, divenne parte dellaprovincia d'Asia, unaprovincia romana molto ricca, meritevole di un governatore di alto rango diproconsole. L'intero occidente dell'Asia Minore aveva colonieebraiche molto antiche, e anche il cristianesimo vi era molto spesso presente. Gliatti degli apostoli 16:14-15 menzionano il battesimo di una mercante donna chiamata "Lidia" proveniente daTiatira, nella regione di ciò che una volta era la satrapia di Lidia. Il cristianesimo si espanse rapidamente nel III secolo d.C., incentrato sul vicino esarcato di Efeso.
Sotto la riforma dellatetrarchia dell'imperatoreDiocleziano nel 296 d.C., la Lidia riprese il suo nome come una provincia romana separata, molto più piccola della precedente satrapia, con la sua capitale a Sardi. Insieme con le province di Caria, Ellesponto, Licia, Panfilia, Frigia prima e secunda, Pisidia e le Insulae (Isole Ionie), essa formava ladiocesi (sotto unvicario) di Asiana, che faceva parte dellaprefettura pretoriana dell'Oriens (Oriente), insieme alla diocesi Pontiana (la maggior parte dell'Asia Minore), L'Oriens propriamente detto (principalmente la Siria), Egitto e Tracia (nei Balcani, grosso modo la Bulgaria). Sotto l'imperatore bizantino Eraclio (610-641), la Lidia divenne parte dell'Anatolikon, uno degli originarithemata, e più tardiThrakesion. Sebbene ilturchi selgiuchidi conquistassero la maggior parte del resto dell'Anatolia da parte dell'Islam, formando il sultanato di Ikonion, la Lidia rimase ancora parte dell'impero bizantino. Durante l'occupazione di Costantinopoli dellaquarta crociata, la Lidia continuò a far parte dell'impero greco ortodosso bizantino incentrato suNicea.
La Lidia cadde infine in mano dei nuovibeilikati turchi, i quali furono tutti assorbiti dallo Stato ottomano nel 1390. L'area divenne parte delvilayet (provincia) ottomana diAydın, costituendo la parte più occidentale dell'attuale repubblica diTurchia.
Kandaulēs, messaggero degli dei, dio della velocità, dell'astuzia, delle strade, del commercio, dei messaggi, dei viaggiatori, dei ladri, dell'eloquenza, dell'atletica, delle trasformazioni di ogni tipo, della destrezza e della farmacia, protettore dei messaggeri, dei ladri e dei viaggiatori
^(EN)John Antony Cramer,A Geographical and Historical Description of Asia Minor. Vol. I, Oxford, The University Press, 1832, p. 361 (on-line)
^Erodoto,Storie, I, 7; cfr.Erodoto Alicarnasseo: dedicato a S.E. il signor Don Baldassare Odescalchi etc., Tomo I, Roma : Giovanni Desiderj, 1789, p. 7on-line)
^Benjamin W. Fortson,Indo-European Language and Culture : an Introduction. Malden: Blackwell, 2004,ISBN 1-4051-0316-7
^ Phil Perkins,Chapter 8: DNA and Etruscan identity, in Alessandro Naso (a cura di),Etruscology, Berlin: De Gruyter, 2017, pp. 109-118,ISBN978-1-934078-49-5.
^ Phil Perkins,DNA and Etruscan Identity, in Phil Perkins e Judith Swaddling (a cura di),Etruscan by Definition: Papers in Honour of Sybille Haynes, The British Museum Research Publications (173). London, UK, 2009, pp. 95-111,ISBN978-0-86159-173-2.
^Carradice e Price, Monetazione nel mondo greco, Seaby, Londra, 1988, p. 24.
^N. Cahill e J. Kroll, "Nuovi reperti di monete arcaiche a Sardi," American Journal of Archaeology, Vol. 109, No. 4 (ottobre 2005), p. 613.
^A. Ramage, "Sardi dorata," l'oro di re Creso: scavi a Sardi e la storia dell'oro raffinato, curato da A. Ramage e P. Craddock, Harvard University Press, Cambridge, 2000, p. 18.
^M. Cowell e K. Hyne, "Esame scientifico delle coniazioni in metallo prezioso lidio," L'oro di re Creso: scavi a Sardi e la storia della purificazione dell'oro, Harvard University Press, Cambridge, 2000, pp. 169-174.
^L. Breglia, "Il materiale proveniente dalla base centrale dell'Artemession di Efeso e le monete di Lidia," Istituto Italiano di Numismatica Annali Vols. 18-19 (1971/72), pp. 9-25.
^(EN) E. Robinson, "Riesaminate le monete provenienti dall'Artemision efesino," Journal of Hellenic Studies 71 (1951), p. 159.
^M. Mitchiner, Commercio antico e prima monetazione, Hawkins Publications, Londra, 2004, p. 219.
(FR) Georges Radet,La Lydie et le monde grec au temps des Mermnades : (687-546). Paris: E. Thorin, 1893; Ristampa anastatica, Roma: L'Erma di Bretschneider, 1967
Le amministrazioni provinciali furono riformate daDiocleziano attorno al293. Le Prefetture del pretorio furono istituite daCostantino I nel318. Nel 395 l'impero fu diviso definitivamente inOccidente eOriente. Nel 476cadde l'Impero d'Occidente, mente l'Impero d'Oriente continuò ad esistere. Gliesarcati d'Italia ed'Africa furono fondati dopo il584. Le province furono sostituite dal sistema deithemata attorno al640. Legenda:* coinvolte (modifica dei confini/abolite/rinominate) dalla riorganizzazione amministrativa di Giustiniano del 534-536;† re-istituita nel 534 comeprefettura del pretorio d'Africa.