Licola frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Città metropolitana | ![]() |
Comune | ![]() ![]() |
Territorio | |
Coordinate | 40°52′12.1″N 14°03′37.7″E40°52′12.1″N,14°03′37.7″E (Licola) |
Altitudine | 9 m s.l.m. |
Abitanti | 5 000[1] |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 80078 (Pozzuoli) 80014 (Giugliano in Campania) |
Prefisso | 081 |
Fuso orario | UTC+1 |
Nome abitanti | licolensi |
Patrono | san Giuliano e Madonna della Pace (nella parte di Giugliano in Campania), san Procolo (nella parte di Pozzuoli) |
Giorno festivo | 27 gennaio e Lunedì di pentecoste (Giugliano), 16 novembre (Pozzuoli) |
Cartografia | |
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Lìcola è unalocalità dellacittà metropolitana di Napoli a cavallo tra icomuni diGiugliano in Campania ePozzuoli che prende il nome dalLago di Licola, il quale ne occupava anticamente parte della superficie.
Località di vacanze estive, caratterizzata da coste basse e con sabbia fine, è posta lungo illitorale domizio.
È composta da tre zone,Licola Borgo eLicola Lido, nel comune di Pozzuoli, eLicola Mare nel comune di Giugliano.
Sorge sulla costa delMar Mediterraneo e si sviluppa in direzione nord-sud lungo il litorale domitio-flegreo. È una fascia di terra rivolta verso il mare, larga tre chilometri e lunga una decina di chilometri circa, che inizia a circa un chilometro dal monte diCuma e termina da un lato conVarcaturo e dall'altro con la località "La Schiana".
Essendo contigua aCuma, gli aspetti geologici e morfologici risultano sostanzialmente gli stessi. La costa ha una linea insolitamente regolare rispetto ai prolungamenti nord-sud ed è formata da una fascia bassa e sabbiosa di colore chiaro e paglierino, risultato dell'erosione alle paretitufacee disseminate lungo tutta la zona.
Verso l'interno s'incontrano fasce dunari: una prima fascia esterna soggetta ad erosione marina, ed una seconda fascia più interna, stabilizzata dalla vegetazione.
Ancora oltre verso l'interno, s'incontra laSilva Gallinaria ovvero un sistema di fitta vegetazione, formato dalecceto su fondo arido e sabbioso.
Nella zona accanto al Casino di caccia reale un tempo si trovava illago di Licola poi bonificato. Le aree prosciugate e le zone antistanti sono oggi utilizzate per la coltivazione agricola, grazie l'elevata fertilità del terreno (vigneti e frutteti).
Gli insediamenti abitati sono costituiti da parchi ecase sparse raccolte lungo via Licola Mare o via del Mare e attorno a piazza San Massimo. Verso est, sale rapidamente l'altitudine e vi si trovano altri nuclei abitati, sino ad arrivare al confine conMonterusciello.
Sorgeva suzone paludose dellaPianura Campana, che durante ilventennio fascista, hanno subito il processo dibonifica agraria.Daglianni 50 il suo sviluppo demografico è cresciuto in modo esponenziale e ha assistito ad una cementificazione incontrollata anche su aree demaniali. Versa in condizioni di degrado[2].
Una parte dell'area rientra nellaZona rossa dei Campi Flegrei.
Licola gode del tipicoclima mediterraneo, con estati calde e secche ed inverni piovosi non troppo freddi, particolarmente mite nei periodi autunnali e primaverili, grazie anche allabrezza marina che spira da ovest. Il sole splende per più dei ¾ dell'anno solare e la sua classificazione climatica si riferisce a quella del comune di Pozzuoli ovvero classe “C”.
L'istituto professionale di stato per l'agricoltura e l'ambiente (IPAA) "Filippo Silvestri" ha istituito un'area meteo per la rilevazione dati sullameteorologia locale[3].
La località è suddivisa tra due comuni. In particolare, la partemeridionale è suddivisa tra lefrazioniLicola Centro (nota anche comeLicola Borgo) eLicola Lido (nota anche comeLido di Licola) del comune diPozzuoli, compresa la localitàLa Schiana, che confinano a est con la frazioneMonterusciello del comune medesimo e a sud con la frazioneCuma-Fusaro del comune diBacoli.
La partesettentrionale, nota comeLicola Mare, costituisce parte integrante della frazioneLago Patria del comune diGiugliano in Campania, di cui comprende la localitàVarcaturo. Quando il comune di Giugliano era suddiviso incircoscrizioni, rientrava nella circoscrizione Licola - Lago Patria.
Ilcentro abitato ruota attorno piazza San Massimo, la più antica della località, dove si trovano lachiesa parrocchiale (dedicata al medesimo santo), le scuole, l'ufficio postale e la locale sezione d'anagrafe del comune di Pozzuoli. Non lontano è presente anche la stazione "Licola" dell'Arma dei Carabinieri[4]. Un'altra piazza importante della località è la piazza Cristoforo Colombo[5].
La località di Licola, assieme alle vicine località di Lago Patria e Varcaturo, forma quella zona di territorio che anticamente fu abitato dagliOsci nelV –IV secolo a.C., fondatori di numerose città in Campania, tra cuiLiternum, che era situata proprio a nord di questo territorio. La stretta vicinanza geografica aCuma la lega ai popoli greci che colonizzarono e coltivarono la zona.
La prima testimonianza relativa aLiternum è di epoca romana ed è stata tramandata dallo storicoTito Livio, il quale racconta che nel 194 a.C. trenta famiglie romane istituirono qui unacolonia. In seguito vi si aggiunsero molte altre colonie e nel II secolo Liternum risultava essere già una prefettura tra le più fiorenti dellaCampania felix. Liternum fu inoltre, una delle quattro più antiche città della Campania in cui si diffuse per primo ed in maniera molto estesa ilCristianesimo, nelI eII secolo. La città venne progressivamente abbandonata dopo il IV secolo d.C.Di quel periodo storico oggi restano i reperti archeologici delforo, il tempio, la basilica e ilteatro.
La zona di Licola è rimasta per molto tempo paludosa quasi disabitata ed era spesso meta di battute di caccia reali, come testimoniato, anche, dal dipinto "Carlo di Borbone a caccia di folaghe sul lago di Licola" realizzato nel1746 e conservato all'interno delMuseo nazionale di Capodimonte, a Napoli.
Neglianni trenta delXX secolo, lazona subì un processo ditrasformazione con lo scopo di recuperarla allo sfruttamento agricolo. I pantani vennero prosciugati, ma il rischio idrogeologico permane ed è stato accentuato dalla continuacementificazione che hanno subito le aree naturali. NelNovecento, durante ilventennio fascista vi era una grande azienda agricola diretta dallaOpera Nazionale Combattenti[6] costruita dalgoverno Mussolini. Con l'inizio dellaseconda guerra mondiale l'azienda cessò l'attività e fu successivamente dismessa.
Neglianni sessanta esettanta Licola divenne un luogo di grande attrazione turistica, e parallelamente negli anni settanta eottanta, il territorio divenne sede di numerose cave per l'estrazione della sabbia, ora tutte chiuse con bonifica dei siti per effetto dei vincoli ambientali ed archeologici varati dalla soprintendenza per i beni culturali e ambientali e da quella per i beni archeologici.
Dopo ilterremoto dell'Irpinia del 1980 ed alcuni episodi dibradisismo del 1982 la località diventò luogo nel quale ricoverare gli sfollati e andò degradandosi, salvo registrare un rilancio turistico neglianni novanta.
La località è logorata dal problema dell'abusivismo edilizio[7], che ha causato ingenti danni urbanistici, sociali e ambientali alla zona.
L'economia dell'area licolense si basa sostanzialmente sulsettore primario e terziario.Molto sviluppate sono le colture di frutteti e vigneti, che grazie all'elevata fertilità del terreno forniscono discrete quantità ad elevata qualità. Da segnalare che quest'area è zona d'origine di vigneti difalanghina dei Campi Flegrei epedirosso dei Campi Flegrei.
Ilsettore terziario è rivolto, quasi nella sua totalità, al turismo, mostrando un notevole sviluppo di strutture balneari e alberghiere, con una consistenza numerica fra campeggi ed alberghi di circa 2.500 posti letto.
Inoltre la zona è sede di numerose attrazioni turistiche: ristoranti, piscine, parchi acquatici come ilAcqua Flash (exPareo Park), discoteche; ed è meta privilegiata di un notevole flusso di persone provenienti dalle intere province di Napoli e Caserta, sia durante il periodo estivo che primaverile.
Licola è attraversata da diverse strade come: laStrada statale 7 quater Via Domitiana che si collega allaTangenziale di Napoli, la SP Domiziana e la stradavia San Nullo che prende il nome dall'anticaCappella di San Nullo situata nella zona[18].
L'ambito dei trasporti urbani si affida allaferrovia Circumflegrea ed al trasporto su gomma. La Circumflegrea è una ferrovia suburbana che collega la costa di Licola–Cuma con il centro diNapoli. La zona è servita dallastazione di Licola ed era servita anche dallastazione di Marina di Licola (quest'ultima chiusa definitivamente nel 2017)[19].
Le compagnie che gestiscono il trasporto urbano con autolinee sono laEAV[20] eA.IR Campania (subentrate aCTP[21]). Esiste anche una linea del trasporto pubblico locale di Giugliano, Gepatour, che collega piazza Cristoforo Colombo con il centro storico[22][23].
Il suo territorio ospita il22º Gruppo Radar (22º Gr.R.A.M.), ente dell'Aeronautica militare che opera con compiti di sorveglianza dello spazio aereo dell'area del medio e bassoTirreno.
A Licola è presente un depuratore di acque reflue, il depuratore di Cuma[24].
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