La storia della Liberia come entità politica comincia con l'arrivo dei coloni afroamericani che stabilirono una colonia di "liberi uomini di colore" sulle sue coste nel1822 sotto il controllo dellaAmerican Colonization Society. Le radici storiche in cui una certa maggioranza degli odierni liberiani ritrova la propria identità, comunque, affondano nelle differenti tradizioni dei numerosi gruppi tribali in cui si dividevano le tribù indigene: i coloni dovettero infatti affrontarle per guadagnare uno spazio sulla costa africana ed estendere successivamente il loro controllo sulle regioni interne.
Il 26 luglio 1847 gliamerico-liberiani dichiararono l'indipendenza della Repubblica di Liberia. I coloni vedevano nel continente africano, dal quale i loro avi erano stati deportati, la "terra promessa", ma non mostravano intenzione di reintegrarsi nella società e nel metodo tribale africano. Si riferivano a sé stessi come «americani» e furono riconosciuti come tali sia dalle autorità tribali africane che dalle autorità colonialibritanniche della vicinaSierra Leone. I simboli dello Stato (bandiera, motto e sigillo), come la forma di governo, riflettevano completamente l'esperienza vissuta negli Stati Uniti.
I costumi e gli standard culturali degli abitanti vedevano il loro modello nello stile di vita del Sud degliStati Uniti.Questi ideali caratterizzavano in modo preponderante le abitudini dei coloni verso gli autoctoni: il nuovo Stato aveva l'estensione superficiale delle terre controllate dalla comunità dei coloni e da coloro che ne erano stati assimilati, per cui grandi porzioni della storia della Liberia trattano i tentativi, raramente coronati da successo, di una minoranza civilizzata di dominare una maggioranza considerata per tanti aspetti "inferiore".Il Paese fu chiamato "Liberia", per dargli il carattere di "terra degli uomini liberi".
La fondazione della Liberia fu privatamente finanziata da gruppi filantropici e religiosi americani, ma la colonia godette del supporto e della cooperazione non ufficiale del governo statunitense. Il governo liberiano, modellato su quello degli Stati Uniti, era democratico nello stile, per quanto non sempre nella sostanza. Dopo il1877 ilTrue Whig Party monopolizzò l'intero potere politico del Paese, e la competizione per le cariche fu solitamente contenuta nel partito, dove essere nominati significava automaticamente entrare in Parlamento. Due problemi che le amministrazioni liberiane dovettero affrontare furono soprattutto le pressioni delle nazioni coloniali vicine, Gran Bretagna eFrancia, e la minaccia di insolvenza finanziaria: entrambe le problematiche minacciarono seriamente la sovranità del Paese, poiché perse il controllo di alcune regioni all'interno che furono annesse alle colonie inglesi e francesi.Lo sviluppo economico fu poi pesantemente ritardato dal declino, alla fine delXIX secolo, dei mercati per le materie prime su cui si basavano le esportazioni liberiane, e dall'indebitamento per una serie di prestiti il cui rientro prosciugò l'economia nazionale.
Edwin Barclay (a destra), presidente della Liberia, e Franklin Delano Roosevelt (a sinistra), presidente statunitense, nel 1943William R. Tolbert Jr. (a sinistra) e la moglie conNixon, nel 1973Tolbert col presidente USACarter aMonrovia, 1978
Due eventi furono di particolare importanza nel contrasto dell'isolazionismo liberiano: il primo fu una larga concessione affidata nel1926 alla statunitense Firestone Plantation Company, una mossa che fu il primo passo nella modernizzazione dell'impianto economico; il seguito fu durante laseconda guerra mondiale, periodo in cui gli Stati Uniti fornirono un'assistenza economica e tecnica che permise progressi industriali e un cambiamento sociale.
Il 12 aprile1980 un colpo di Stato militare fu organizzato da un gruppo di sottufficiali dell'esercito di lignaggio tribale, al comando del sergente maggioreSamuel Kanyon Doe, che uccisero il presidente in carica da nove anni,William R. Tolbert Jr. nella sua residenza. Doe e i suoi congiurati costituirono autonomamente ilConsiglio di Redenzione del Popolo, presero possesso del governo e conclusero la "prima repubblica" di Liberia.
Doe strinse legami molto forti con gli USA nei primianni 1980 e attuò una politica molto autoritaria, chiudendo giornali, dichiarando fuorilegge i partiti d'opposizione e tenendo elezioni plebiscitarie.
Charles Taylor fu eletto presidente nel1997. Il regime brutale di Taylor bersagliò molti attivisti di spicco dell'opposizione. Nel1998 il governo cercò di assassinare l'attivista per i diritti dei minoriKimmie Weeks per un rapporto che, pubblicato, evidenziava le responsabilità di Taylor nell'addestramento dei bambini-soldato. Il governo autocratico e traballante di Taylor portò a una nuova ribellione nel1999. In dieci anni di sollevazioni e rivolte morirono più di duecentomila persone. Il conflitto si intensificò nell'estate del2003, quando i combattimenti si avvicinarono aMonrovia.
Nell'agosto2003Accra (Ghana) ospitò la discussione e la firma degliaccordi di Accra, che misero fine a quattordici anni di guerra civile. Mentre il potere del governo collassava e le pressioni dalla comunità internazionale (soprattutto gli USA) aumentavano affinché si dimettesse, Charles Taylor accettò l'asilo politico offerto dallaNigeria, ma giurò: «Con il volere di Dio, tornerò».
Con le elezioni presidenziali del novembre2005Ellen Johnson Sirleaf prese il posto diGyude Bryant alla guida dello Stato.Nel2006 la presidente Johnson Sirleaf sottopose al governo nigeriano un'ufficiale domanda di estradizione per l'ex-presidente liberiano Taylor.Il 28 marzo 2006, tre giorni dopo l'annuncio della Nigeria del suo intento di cedere Taylor alla Liberia, egli scomparve dalla villa sulla costa dove viveva in esilio.[7] Il giorno successivo fu tuttavia catturato dalle guardie di frontiera camerunensi mentre cercava di attraversare il confine su un'auto con targa diplomatica nigeriana. Fu quindi inviato in Liberia dove fu arrestato e consegnato alla Missione delle Nazioni Unite in Liberia (UNMIL). Soldati irlandesi dell'UNMIL scortarono quindi Taylor a bordo di un elicottero che lo portò aFreetown, dove venne consegnato allaCorte Speciale per la Sierra Leone che, il 26 aprile 2012, lo condannò per tutti gli undici capi d'accusa a cinquanta anni di reclusione.[8] La pena fu confermata anche in appello dalla corte dell'Aja il 26 settembre 2013.[9]
L'ambiente fisico della Liberia è costituito da un altopiano che digrada in una pianura litoranea; un solo fiume di una certa importanza attraversa la regione, per il resto altri fiumi sono sparsi da nord-ovest a sud-est. Il punto più elevato è ilmonte Nimba, al confine con laGuinea e laCosta d'Avorio con i suoi 1 752 metri. Nel nord-ovest del paese è situato ilMonte Wuteve che con i suoi 1 440 metri è la seconda vetta della Liberia. La costa è pianeggiante e orlata da cordoni litoranei.
I corsi d'acqua della Liberia assumono in prevalenza un andamento verso sud-ovest, seguendo la morfologia del terreno, che dagli altopiani dell'interno li conduce a sfociare nell'oceano Atlantico. Il confine nord-occidentale è attraversato dalfiume Mano mentre quello sud-orientale è delimitato dal fiumeCavally. I tre fiumi più lunghi del Paese sono ilSaint Paul che sfocia vicino aMonrovia, ilSaint John e ilCestos.
Il clima è di tipotropicale, caratterizzato da una piovosità stagionale elevata (circa 169 giorni di pioggia all'anno, quasi 4 000 mm) e da una temperatura la cui media supera i 25 °C.
Andamento della popolazione Liberiana dal 1961 al 2010
Il 43,6% della popolazione è composto dai ragazzi fino ai quattordici anni (maschi 765 662, femmine 751 134), il 52,8% da persone dai quattordici ai sessantaquattro anni (maschi 896 206, femmine 940 985) e per il restante 3,7% da persone che hanno superato i sessantacinque anni d'età (maschi 64 547, femmine 63 667).
Lelingue mande sono utilizzate nelle zone settentrionali e occidentali del Paese, mentre lelingue kru in quelle orientali e meridionali. L'inglese è la madrelingua del 2,5% della popolazione rientrata nel Paese dagliStati Uniti d'America.L'inglese è comunque la lingua ufficiale della Liberia. Altre lingue utilizzate nel Paese sono ilgola e ilkpelle.
Lareligione maggiormente diffusa è quellacristiana (66% circa della popolazione, soprattuttoprotestanti), il 15% circa ha come religione l'islam, mentre il resto della popolazione èanimista (19%).
La città più importante e popolosa del paese è la capitaleMonrovia, che supera di poco il milione di abitanti. Il secondo centro cittadino della Liberia èGbarnga, che nel 2008 contava 34 046 abitanti.
Nel 2012 il PIL (PPA) era pari a 2 645 milioni di dollari USA mentre il PIL pro capite (PPA) era pari a 665 dollari.[3] Il tasso annuale di crescita del PIL nel 2013 è dell'8,1%.[16] La moneta nazionale è ildollaro liberiano (anticamente veniva usata laKissi money).
L'agricoltura è nettamente ripartita tra quella di sussistenza, retta da forze locali dedite al riso, allebanane, allamanioca, allapatata, e quella commerciale, sostenuta da compagnie statunitensi e rivolta ai prodotti di piantagione: palme dacocco,caffè,raphia vinifera (da cui si ricava ilvino di palma). Notevoli le risorse dilegname (15% della foresta), soprattuttocaucciù,azobè e palma oleifera; modesto invece l'allevamento.Le risorse del sottosuolo sono eccellenti:ematite,magnetite,ferro,bauxite,oro ediamanti. Tuttavia le attività industriali ed estrattive sono quasi completamente condotte da gruppi statunitensi.
Per la bassa imposizione fiscale attuata e, in particolare, per l'assenza di norme e misure restrittive di controllo sul versante delle transazioni finanziarie, la Liberia è annoverata tra i cosiddetti "paradisi fiscali". Essa, infatti (unitamente a Filippine, Isole Cook, Isole Marshall, Montserrat, Nauru, Niue, Panama, Vanuatu, Brunei, Costa Rica, Guatemala e Uruguay) è una delle 14 giurisdizioni che, in base all'ultimo Rapporto del giugno 2010 dell'OCSE, ancora figurano nella cosiddetta lista grigia sotto la voce tax haven e centri finanziari[17]. Anche il sistema fiscale italiano, col decreto ministeriale 04/05/1999, l'ha inserita tra gli Stati o Territori aventi un regime fiscale privilegiato, cosiddettaBlack List o lista nera, ponendo quindi limitazioni fiscali ai rapporti economico-commerciali che si intrattengono tra le aziende italiane e i soggetti ubicati in tali territori.
Laforesta pluviale copre gran parte del territorio liberiano e in particolare tutta la fascia costiera. Essa inizia compatta già a pochi chilometri dalla costa succedendo allemangrovie che risalgono per buon tratto le foci fluviali. Notevolmente estese sono però le zone dove la foresta risulta degradata dall'uomo o quelle in cui trovano posto le piantagioni dicaffè, dipalma oleifera, diHevea, dibanani eananas.
Le essenze della foresta liberiana sono rappresentate da varie specie dimogano e dapalme varie, tra cui laRaphia vinifera, che cresce però nelle zone degradate della foresta primaria. Tra le altre piante ricordiamo lostrofanto, ilpepe, da cui la costa liberiana (Costa del Pepe) derivò il suo nome. Man mano che si risalgono le pendici che portano all'altopiano, la foresta sempreverde con alberi d'alto fusto e fitto sottobosco si addensa lungo i fiumi (foresta a galleria) inframezzandosi a formazioni di boscaglia ad alberi tropofili e cespugli e, più a nord, a distese disavana ad alberi radi dal fogliame caduco, con ricca copertura di erbe, verdi ed altissime durante le piogge, secche durante la stagione arida.
Le pratiche religiose, i costumi sociali e gli standard culturali degli americo-liberiani avevano le loro radici nel sud americano anteguerra. I coloni indossavano cappello a cilindro e frac e modellavano le loro case su quelle dei proprietari di schiavi del sud. La maggior parte degli uomini americo-liberiani erano membri dell'Ordine massonico della Liberia, che divenne pesantemente coinvolto nella politica della nazione.La Liberia ha una ricca storia nelle arti tessili e nella trapuntatura, poiché i coloni hanno portato con sé le loro abilità di cucito e trapuntatura. La Liberia ha ospitato fiere nazionali nel 1857 e nel 1858 in cui sono stati assegnati premi per varie arti dell'ago. Una delle trapunte liberiane più famose era Martha Ann Ricks, che presentò una trapunta con la famosa pianta del caffè liberiano alla regina Vittoria nel 1892. Quando il presidente Ellen Johnson Sirleaf si trasferì nell'Executive Mansion, secondo quanto riferito aveva un liberiano- trapunta fatta installata nel suo ufficio presidenziale.
Una ricca tradizione letteraria esiste in Liberia da oltre un secolo. Edward Wilmot Blyden, Bai T. Moore, Roland T. Dempster eWilton Sankawulo[18], sono tra gli autori più importanti della Liberia. Il romanzo di Moore Murder in the Manioca Patch è considerato il romanzo più celebre della Liberia.
In ambito musicale possiamo ricordare, tra gli altri,Fatu Gayflor, conosciuta comePrincipessa Fatu Gayflor, la voce d'oro della Liberia.[19]
Il cantante statunitenseMichael Jackson scrisse e cantò una canzone intitolataLiberian Girl ("ragazza liberiana"), inserita nel suo settimo album in studio, l'acclamatoBad del1987.
Duke Ellington fu incaricato dal governo della Liberia di comporre un pezzo per celebrare il centenario della fondazione. LaLiberian Suite, che ne derivò, venne incisa nel 1947 per laColumbia Records.
Soprattutto nella zona orientale della Liberia (similarmente allaCosta d'Avorio occidentale e nelle zone di confine dellaGuinea) domina la società segreta Poro che, grazie al suo potere di coesione, impone agli adepti e agli indigeni una certa uniformità artistica, influenzando la forma e determinando l'uso di una vasta gamma di maschere.Inoltre, da sottolineare l'importanza della tribù Dan-Ngere che ha adottato come forma d'arte prevalente la maschera lignea che si presenta in moltissime tipologie (dal naturalismo ritrattistico fino ad arrivare alla forma cubista astratta).
Un terzo delle donne liberiane sposate di età compresa tra i 15 e i 49 anni ha un matrimonio poligamo. Il diritto consuetudinario consente agli uomini di avere fino a quattro mogli.
La cucina liberiana incorpora pesantemente il riso, l'alimento base del paese. Altri ingredienti includono manioca, pesce, banane, agrumi, platani, cocco, gombo e patate dolci. Gli stufati pesanti conditi con habanero e peperoncini scotch bonnet sono popolari e mangiati con il fufu. La Liberia ha anche una tradizione di panificazione importata dagli Stati Uniti che è unica nell'Africa occidentale.
Lo sport più popolare in Liberia è il calcio, con il presidenteGeorge Weah, l'unico africano ad essere nominato Giocatore dell'anno FIFA World, che è l'atleta più famoso della nazione. Lanazionale di calcio della Liberia ha raggiunto la fase finale della Coppa d'Africa due volte, nel 1996 e nel 2002. Il secondo sport più popolare in Liberia è il basket. La nazionale di basket liberiana ha raggiunto l'AfroBasket due volte, nel 1983 e nel 2007. In Liberia, il complesso sportivo Samuel Kanyon Doe funge da stadio polivalente. Ospita le partite di qualificazione alla Coppa del Mondo FIFA oltre a concerti internazionali ed eventi politici nazionali.