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Lewis Richard Farnell

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Lewis Richard Farnell (ca. 1920)

Lewis Richard Farnell (Salisbury,4 settembre1856Oxford,11 settembre1934) è stato unostorico delle religionibritannico.

Salisbury – Veduta
Salisbury – Veduta

Antropologo, storico delle religioni e archeologo,[1] insieme conPaul Foucart Farnell fu tra i primi a coniugare l’approccio filologico-archeologico classico con l’indagine comparata delle credenze religiose greche.[2]

Exeter – Veduta
Exeter – Veduta

Biografia

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Nato a Salisbury (Wiltshire),[3][1][4][5][6] il 4 settembre 1856,[1] morì a Oxford l’11 settembre 1934.[7][1]

La cattedrale di Salisbury.

Formazione

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Studiò presso l’University College di Oxford, a Londra, Berlino e Monaco;[1] indi viaggiò in Grecia e in Asia Minore.[1]

University College, Oxford

Carriera accademica

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Nel 1880 fu eletto membro dell’Exeter College di Oxford, nel 1883 vi divenne lettore di studi classici,[1] e vi insegnò studi classici e archeologia;[7] nel 1894 fu nominato «Proctor»,[1] con funzioni disciplinari e amministrative.[8]

Coat of Arms of Exeter College Oxford

Tra il 1913 e il 1928 ne fu rettore, mentre dal 1920 al 1923 fu vice-cancelliere dell’università;[1][9] dal 1928 fu professore onorario dell’Exeter College.[1] Nel 1924 fu eletto membro della British Academy.[9]

Immagine della facciata della British Academy

Attività scientifica

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Le sue ricerche, spesso in dialogo conPaul François Foucart,Jane Ellen Harrison eGilbert Murray, contribuirono alla configurazione di un metodo storico-etnologico nello studio della religione greca, con attenzione ai rituali e alle pratiche collettive.[10]

Frederic Leighton - Il ritorno di Persefone (1891)

Foucart e Farnell: dèi e eroi

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Paul Foucart aveva studiato l’elevazione di alcuni eroi al rango di dèi immortali ed esaminato le condizioni per l’«accettazione» di questa deificazione.[11]La pubblicazione del suo studioLe culte des héros en Grèce[12] esaminava l’opposizione fondamentale nella natura e nella condizione finale di eroi e dèi e nel modo in cui essi erano onorati, fino all’offuscamento delle distinzioni tra dio ed eroe da un lato, tra eroe e semplice defunto dall’altro.[11]Le sue conclusioni furono seguite, a breve distanza, nel biennio 1920-1921, dalla lezione di Farnell ospitata fra le "Gifford Lectures"[13] e dalla loro pubblicazione in un altro libro che si candidò a sua volta a segnare un punto di svolta per tali studi:Greek Hero Cults and Ideas of Immortality[14] di Lewis Richard Farnell;[1][15] Farnell abbracciava nel suo studio tutti i tipi di eroi o personaggi storici eroizzati a lui noti e propose una tipologia di destinatari del culto, da cui «ancora oggi dipendiamo in più di un modo».[11]

Aspetti chiave e metodologia dello studio di Farnell

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Farnell analizzò non tutti i miti eroici, ma l’aspetto religioso del culto degli eroi e l’evoluzione delle credenze sull’immortalità nell’antica Grecia, esaminando prove archeologiche, iscrizioni e fonti letterarie per tracciare la storia del culto degli eroi dalla preistoria ai periodi successivi dell’antichità. Si concentrò inoltre sul fenomeno religioso del cultopost mortem di figure umane ed esplorò la loro connessione con i concetti successivi di immortalità greca. L’opera fu considerata significativa nello studio dell’antica Grecia, in quanto offriva un trattamento sistematico del tema del culto degli eroi e dell’immortalità. Il passo ad essa successivo fu la definizione del ciclo biologico dell’eroe formulata da Jean Rudhart,[11] che stabiliva la morte come criterio distintivo, nell’accezione attualmente riconosciuta.[11]

Eredità e ricezione

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Il lavoro di Farnell si colloca nello stesso contesto comparativo che vide in Francia studiosi comeGeorges Foucart[16] impegnati nell’analisi storica e simbolica dei culti antichi.[17]

La monumentalità deiCults e l’impianto comparativo di Farnell influenzarono in modo diretto la successiva sistemazione diMartin P. Nilsson, che ne discusse anche criticamente impostazioni e risultati.[18]Nel quadro del passaggio dalla filologia classica alla storia delle religioni, Farnell è spesso collocato accanto aiCambridge Ritualists, ossia gli antropologi classici di Cambridge[19] e a studiosi comeJames George Frazer e Jane Ellen Harrison.[2]Le valutazioni storiografiche più recenti ne riconoscono l’importanza, pur segnalando i limiti di alcune generalizzazioni comparative.[10]

Pubblicazioni

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Bibliografia

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  • John Edwin Sandys,Review of Farnell,The Cults of the Greek States, inThe Classical Review, vol. 10, n. 3, 1896, pp. 143-146.
  • Ernest A. Gardner,The Work of Lewis R. Farnell, inThe Journal of Hellenic Studies, vol. 55, 1935, pp. 1-5.
  • Farnell, Lewis Richard Enciclopedia on line, sutreccani.it, 1932.
  • Farnell, Lewis Richard Enciclopedia Italiana (1932), sutreccani.it, 1932.
  • Robert Ackerman,The Myth and Ritual School: J. G. Frazer and the Cambridge Ritualists, New York, Garland, 1991, pp. 107-112.
  • Walter Burkert,Greek Religion, Cambridge (MA), Harvard University Press, 1985, pp. 18-20.
  • Fritz Graf,Greek Mythology. An Introduction, Baltimore, Johns Hopkins University Press, 1993, pp. 42-44.
  • (FR) Flore Kimmel-Clauzet,Introduction, inMythos Rivista di Storia delle Religioni, n. 14, 2020.

Note

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  1. ^abcdefghijkFarnell, Lewis Richard Enciclopedia Italiana (1932), sutreccani.it, 1932.
  2. ^ab Robert Ackerman,The Myth and Ritual School: J. G. Frazer and the Cambridge Ritualists, New York, Garland, 1991, pp. 107-112.
  3. ^Farnell, Lewis Richard Enciclopedia on line, sutreccani.it, 1932.
  4. ^(EN)Farnell, Lewis Richard, suEncyclopædia Britannica (11th ed.), 1922.URL consultato il 2025.
  5. ^(EN)Lewis Richard Farnell, suThe Gifford Lectures.URL consultato il 2025.
  6. ^(EN)Lewis Richard Farnell (Obituary) (PDF), suThe British Academy.URL consultato il 2025.
  7. ^ab Ernest A. Gardner,The Work of Lewis R. Farnell, inThe Journal of Hellenic Studies, vol. 55, 1935, pp. 1-5.
  8. ^Il termine deriva dal latinoprocurator: è la figura professionale che sovrintende alla condotta degli studenti, all’ordine pubblico e al rispetto delle regole accademiche; presiede o partecipa a cerimonie ufficiali, esami e lauree; ha funzioni di controllo anche sugli affari finanziari minori e sul comportamento nei college.
  9. ^ab(EN) The British Academy,Farnell, Lewis Richard, suThe British Academy.URL consultato il 2025.
  10. ^ab Walter Burkert,Greek Religion, Cambridge (MA), Harvard University Press, 1985, pp. 18-20.
  11. ^abcde(FR) Flore Kimmel-Clauzet,Introduction, inMythos Rivista di Storia delle Religioni, n. 14, 2020.
  12. ^(FR) Paul François Foucart,Le culte des héros en Grèce, Parigi, Imprimerie nationale, 1918.
  13. ^Una serie di conferenze tenute annualmente presso le Università di Glasgow, Edinburgo, St. Andrews e Aberdeen con la finalità di «promuovere e diffondere lo studio della teologia naturale nel senso più ampio del termine»:The Gifford Lectures, sudisf.org..
  14. ^(EN) Lewis Richard Farnell,Greek hero cults and ideas of immortality the Gifford lectures delivered in the university of St Andrews in the year 1920, Oxford, Clarendon Press, 1921.
  15. ^(EN) Lewis Richard Farnell,Greek hero cults and ideas of immortality the Gifford lectures delivered in the university of St Andrews in the year 1920, Oxford, Clarendon Press, 1921.
  16. ^Figlio del citato Paul François.
  17. ^(EN) Robert Ackerman,The Myth and Ritual School: J. G. Frazer and the Cambridge Ritualists, New York, Garland, 1991, pp. 85-92.
  18. ^ Martin P. Nilsson,Review ofGreek Hero Cults and Ideas of Immortality, inJournal of Hellenic Studies, vol. 41, 1921, pp. 240-242.
  19. ^The Cambridge Ritualists, surem.routledge.com.

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF(EN763116 ·ISNI(EN0000 0000 8080 5423 ·SBNSBLV069791 ·BAV495/49588 ·LCCN(ENn79118106 ·GND(DE116409460 ·BNF(FRcb16236761j(data) ·J9U(EN, HE987007309399405171
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