Nelcensimentorusso del2002 furono registrati 412.000 Lesghi[5]. In quello azero del1999 ne furono censiti 178.000[6].
La loro struttura sociale è saldamente basata sull'uguaglianza e sul rispetto per l'individualità. La società Lezgin è strutturata injamaat (Lezgian:жамаат - unioni di clan) ed è stata tradizionalmente egualitaria e organizzata attorno a molti clan locali autonomi, chiamatisyhils (сихилар).
La terra dei Lezgin è stata soggetta a molteplici invasori nel corso della storia. Il suo terreno isolato e il valore strategico che gli estranei hanno attribuito alle aree colonizzate da Lezgins hanno contribuito molto all'etica della comunità Lezgin e hanno contribuito a plasmare il suo carattere nazionale. A causa dei continui attacchi degli invasori, i Lezgin hanno sviluppato un codice nazionale di onore e condotta,Lezgiwal, tramandato di generazione in generazione dai genitori e dalla società. Implica comportamento morale ed etico, generosità e volontà di salvaguardare l'onore delle donne.
La prima bandiera dei lesghi apparí nella metà degli anni '90 e consisteva in un drappo diviso in due bande blu e verde (che rappresentano il cielo e la terra) con al centro il disegno di un'aquila, considerata dai lesghi come il loro simbolo guida. Sulla effetiva esistenza di questa bandiere c'è ancora qualche dubbio e, forse potrebbe trattarsi anche di un falso.
Negli anni successivi si iniziò a diffondere il modello di una bandiera rossa con una striscia verde in basso dove talvolta era presente la scrittaAlpan (Albania, in riferimento al Regno dell'Albania Caucasica) in un antico alfabeto locale. Il rosso è un colore tipico lesgo mentre il verde sta per l'Islam, la religione dominante tra i lesghi.
Nel 2013 venne adottata una nuova bandiera corrispondente a quella precedente ma venne aggiunto il nuovo emblema nazionale[7].
Prima bandiera lesga risalente agli anni 90Bandiera in uso negli anni 2000 circaBandiera adottata nel 2013
^Fiorenzo Toso,III. Paesi esterni all'Unione Europea, inLingue d'Europa: la pluralità linguistica dei Paesi europei fra passato e presente, Baldini Castoldi DalaiLazi, 2006, p. 468,ISBN88-8490-884-1.