| Legio IIIAugusta | |
|---|---|
| Descrizione generale | |
| Attiva | 43/40 a.C. -V secolo |
| Tipo | legione romana |
| Campi | Thugga dal30 a.C. al20/24 d.C. Ammaedara dal20/24 al75 Theveste dal75 al100 ca.; Lambaesis dal100 ca. alV secolo. |
| Battaglie/guerre | Campagne augustee lungo il fronte africano ed arabico; Guerre marcomanniche |
| Onori di battaglia | Pia Vindex (vendicatrice fedele) |
| Comandanti | |
| Degni di nota | Ottaviano Augusto (43-30 a.C.); Tettio Giuliano (81 ca.); Marco Valerio Massimiano (182 ca.) |
| Simboli | |
| Simbolo | Capricorno ePegaso |
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LaLegio IIIAugusta era unaLegione romana creata o dalconsoleGaio Vibio Pansa (nel43 a.C.) o dallo stessoOttaviano (nel41-40 a.C.).[1] Il principale teatro delle operazioni di tale Legione furono le province dell'Africa romana. Stando alle fonti, tale unità fu operativa sino alla fine delIV-inizio delV secolo. Tra gli emblemi della IIIAugusta erano il cavallo alatoPegaso e ilCapricorno.
La IIIAugusta partecipò probabilmente allabattaglia di Filippi nel42 a.C., in seguito alla quale Augusto eMarco Antonio sconfissero l'esercito dei senatori che avevano cospirato per uccidereGiulio Cesare. Dopo questa prima vittoria, la IIIAugusta rimase sotto il comando di Augusto e fu forse impiegata inSicilia, doveSesto Pompeo aveva scatenato una ribellione.
A partire dal30 a.C., la IIIAugusta era di stanza inAfrica probabilmente aThugga, ove fu impiegata soprattutto nelle opere di costruzione. Sebbene l'Africa fosse tradizionalmente una zona pacifica dell'impero romano, tra il17 e il24 la IIIAugusta si dovette scontrare con le tribù ribelli deiNumidi e deiMauritani. Nel18, una sottounità venne massacrata durante un'imboscata. Tale disastro fu forse dovuto allo scarso coraggio mostrato dai soldati: per questo motivo, l'intera legione fu punita con ladecimazione (una misura, estrema e poco usata, che prevedeva l'uccisione di un legionario ogni dieci).
Fu così che in aiuto della IIIAugusta Tiberio inviò laVIIIIHispana: in tal modo, entro il 24 fu possibile reprimere definitivamente la ribellione. Al termine della rivolta diTacfarinas e dei suoiMusulami la legione era spostata adAmmaedara[2] (oggiHaidra).
Nel forte della legione aGemellae (costruito tra il126 a.C. e il33 d.C.), nell'attualeAlgeria, gli archeologi ritrovarono uncomplesso termale di oltre 600mq.[3] La struttura era alimentata con un impianto per il riscaldamento dell'acqua che ricorreva alla combustione deltamarisco deldeserto.[4]

Durante ilI secolo, l'Africa fu la sola provincia controllata da un senatore, il "governatore proconsole". Era dunque di vitale importanza per l'imperatore che questa persona, oltretutto a capo della IIIAugusta, fosse di comprovata lealtà. A rivestire questo ruolo tra il45 e il46 fuGalba, uno degli imperatori che si avvicendarono durante l'anno dei quattro imperatori (69).
Durante gli ultimi anni dell'impero diNerone,Lucio Clodio Macro, proconsole dell'Africa, si ribellò e creò un'altra legione, laIMacriana liberatrix, che doveva unirsi alla IIIAugusta. Durante i disordini dell'anno dei quattro imperatori, entrambe le legioni appoggiarono (senza mai però prendere parte alle battaglie inItalia) dapprima Galba, poiVitellio e, infine,Vespasiano.
Nel75Vespasiano spostò la III daAmmaedara aTheveste,[5] mentre a partire dal100 (sottoTraiano), la legione era spostata aLambaesis inNumidia (quiAdriano nel maggio del128 tenne unaadlocutio alle truppe dopo aver presenziato ad una loro esercitazione, da cui sono emersi importanti elementi riguardo all'addestramento delle truppe sotto il suo principato[6]).[7] La legione rimase in questa località per i successivi due secoli, con il compito di difendere la provincia dagli assalti delle tribùberbere. Alcuni uomini della IIIAugusta furono spesso impiegati in campagne contro iParti. Si ha inoltre notizia della presenza di legionari della IIIAugusta durante laguerre marcomanniche diMarco Aurelio. Un suo importantelegatus legionis, dopo il periodo delleguerre marcomanniche, fuMarco Valerio Massimiano.[8]
Nel193, l'imperatore di origine africanaSettimio Severo concesse alla legione il titolo diPia Vindex ("Vendicatrice Fedele") a seguito dell'impegno mostrato nel corso della guerra civile scoppiata dopo l'uccisione dell'imperatorePertinace.[9]
IlIII secolo coincise con un periodo di difficoltà per la IIIAugusta. Innanzitutto, essa subì ingenti perdite a seguito degli scontri con una tribù del deserto, tant'è che ci si vide costretti a rinforzarla con uomini provenienti dallaIIIGallica, da poco sciolta.[10] Nel238, la legione riuscì a sopprimere la rivolta diGordiano I eGordiano II, sconfitti nellaBattaglia di Cartagine, per poi però venire sciolta daGordiano III.

Nel252 l'imperatoreValeriano ricostituì la IIIAugusta con truppe dallaRezia e dalNorico e le diede l'appellativo diIterum Pia Iterum Vindex (Di nuovo fedele, di nuovo vendicatrice).[11] Compito principale di questa nuova forza era quello di condurre un'azione di contrasto contro una federazione di berberi che minacciavano l'impero. La guerra si concluse nel260 e sottoAureliano la legione è attestata col titolo onorifico diAureliana[12]
La situazione precipitò nuovamente tra il289 e il297, tant'è che l'imperatoreMassimiano dovette recarsi personalmente in Africa a guidare le operazioni militari e ribattezzandolaPia Fidelis[13]
Le ultime tracce della permanenza in Africa della IIIAugusta risalgono agli anni tra la fine del IV e l'inizio del V secolo come testimonia laNotitia Dignitatum secondo cui divenne unalegionecomitatense difanteria con il nome diTertia Augustani.[14]
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