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Lazio

Coordinate:41°53′35″N 12°28′58″E41°53′35″N,12°28′58″E (Lazio)
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vediLazio (disambigua).
Lazio
regione a statuto ordinario
(IT) Regione Lazio
Lazio – Veduta
Lazio – Veduta
Palazzo della Regione aRoma
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Amministrazione
CapoluogoRoma
PresidenteFrancesco Rocca (Indipendente didestra) dal 2-3-2023
Data di istituzione1º gennaio 1948[1]
Territorio
Coordinate
del capoluogo
41°53′35″N 12°28′58″E41°53′35″N,12°28′58″E (Lazio)
AltitudineMinima: 0m.s.l.m.
Media: 416m.s.l.m.
Massima: 2 458 m s.l.m.
Superficie17 242km²
Abitanti5 710 385[2] (31-5-2025)
Densità331,19 ab./km²
ProvinceFrosinone,Latina,Rieti,Roma (città metropolitana),Viterbo
Comuni378[3]
Regioni confinanti  Campania,  Abruzzo,  Marche,  Molise,  Toscana,  Umbria,Città del Vaticano (bandiera) Città del Vaticano (città-Stato)
Altre informazioni
Fuso orarioUTC+1
ISO 3166-2IT-62
CodiceISTAT12
Nome abitantilaziali
PIL(nominale)238561300 [4] (2023)
PIL procapite(nominale)41700 €[4](2023)
(PPA)43400 €[5]
Rappresentanza parlamentare36deputati
18senatori
Cartografia
Lazio – Localizzazione
Lazio – Localizzazione
Lazio – Mappa
Lazio – Mappa
Mappa della regione con le sue province
Sito istituzionale
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IlLazio è unaregione a statuto ordinario dell'Italia centrale di 5 710 385 abitanti,[2] istituita nel 1948 e resa operativa nel 1970. Ha comecapoluogo la città diRoma.

È la seconda regione italiana per popolazione (dopo laLombardia), mentre figura al nono posto per estensione territoriale. Confina a nord-ovest con laToscana, a nord con l'Umbria, a nord-est con leMarche e l'Abruzzo e a sud-est con ilMolise e laCampania. A sud-ovest invece è bagnato dalmar Tirreno. Al suo interno è presente la piccolaenclave dellaCittà del Vaticano. Nella remota antichità il Lazio (Latium) comprendeva soltanto una parte limitata dell'attuale regione, compresa tra il corso inferiore delTevere, ilmar Tirreno, lepaludi pontine e imonti Sabini.[6]

Geografia fisica

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Lo stesso argomento in dettaglio:Geografia del Lazio e Zone altimetriche d'Italia.

Territorio

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Il Lazio per zone altimetriche

Il Lazio, regione dell'Italia centrale, si colloca sul versante medio-tirrenico e occupa17232 km² di territorio italiano, estendendosi dagliAppennini almar Tirreno. Il territorio non presenta caratteristiche fisiche omogenee, anzi si caratterizza per la sua eterogeneità, con prevalenza di zone montuose e collinari, e le pianure si trovano perlopiù in prossimità della costa. È una regione prevalentemente collinare: il 54% del suo territorio è occupato da collina, il 26% da montagna ed il restante 20% da pianura.

Partendo dal nord ovest della regione, troviamo tre distinti gruppi montuosi di modeste dimensioni: iMonti Volsini, iMonti Cimini e iMonti Sabatini. Caratteristica comune di questi gruppi montuosi è la loro origine vulcanica, testimoniata, oltre che dagli elementi geologici, dalla presenza, in ciascuno di questi, di un lago; ilLago di Bolsena sui Volsini, ilLago di Vico sui Cimini ed ilLago di Bracciano sui Sabatini. Questi gruppi montuosi degradano dolcemente verso lapianura Maremmana ad ovest, e verso lavalle del Tevere ad est, le duepianure laziali più settentrionali. LaMaremma trova qui il suo limite meridionale, neiMonti della Tolfa.

Nella parte orientale del Lazio si trovano i rilievi più alti della regione, che raggiungono con iMonti della Laga nei 2.458 m delMonte Gorzano il loro punto più alto. Si tratta, questa, di una porzione dell'Appennino abruzzese, che corre diagonalmente da nord a sud. Qui troviamo anche i gruppi montuosi deiMonti Reatini, deiMonti Sabini, deiMonti del Cicolano, deiMonti della Duchessa, deiMonti Simbruini, deiMonti Cantari e deiMonti Ernici. Tra i monti Reatini e i monti Sabini si ritaglia uno spazio laPiana Reatina.

Nel medioLazio meridionale, partendo daiColli Albani, troviamo tutta una serie di altri gruppi montuosi che corrono paralleli alle catene assiali dell'Appennino, da cui sono separati dallaValle Latina dove scorrono ilSacco e ilLiri, che finiscono la loro corsa nel Tirreno nelGolfo di Gaeta, in prossimità del confine con laCampania; si tratta deiMonti Volsci suddivisi internamente nel gruppo deiMonti Lepini, deiMonti Ausoni e deiMonti Aurunci.

IlGolfo di Gaeta.

Anche i Colli Albani, alture di modeste dimensioni, sono di origine vulcanica, e anche qui i laghi di origine vulcanica sono numerosi: i laghiAlbano e diNemi, i bacini lacustri ormai prosciugati diAriccia,Valle Marciana (Grottaferrata),Pantano Secco (Monte Compatri),Prata Porci (Tuscolo) e Castiglione (o lago diGabii). La zona di Roma è occupata dall'Agro Romano che continua verso meridione, sempre seguendo la linea costiera, nell'Agro Pontino, che fino alla bonifica operata dal1930 al1940, era ricoperto dapaludi.

Cala fonte aPonza e, sullo sfondo,Palmarola

Lacosta laziale è molto regolare, bassa e sabbiosa; nonostante questo sono presenti delle "sporgenze", come il Capo Linaro a sud diCivitavecchia, la foce delTevere tra i comuni di Roma eFiumicino; a sud del fiume troviamo in successione il promontorio diAnzio eNettuno, ilMonte Circeo che si erge isolato tra mare e terra, ed il promontorio diGaeta, in prossimità del confine con la Campania. Davanti aSan Felice Circeo si trova l'arcipelago Ponziano, composto da sei piccole isole, tutte di origine vulcanica.

IlTevere è il fiume principale della regione; vi arriva dall'Umbria, prima con un andamento verso sud-est, ma che poi piega, verso sud-ovest, per attraversare tutto l'agro romano fino al mare. I principali tributari del Tevere sono ilPaglia e ilTreja, dalla parte destra, ilNera e l'Aniene dalla parte sinistra.

Più a sud, con un andamento che ricorda quello del Tevere troviamo ilSacco e ilLiri-Garigliano, mentre nella parte settentrionale della regione si trovano altri fiumi minori come laFiora, laMarta e l'Arrone, che scendono direttamente al mare con un corso relativamente breve.

Clima

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Illago di Bolsena altramonto.

Il clima della regione, monitorato da varie decine di stazioni meteorologiche (molte delle quali gestite dall'Ufficio idrografico e mareografico regionale del Lazio), presenta una notevole variabilità da zona a zona. In generale, lungo la fascia costiera, i valori di temperatura variano tra i 9-10 °C di gennaio e i 24-25 °C di luglio; le precipitazioni sono piuttosto scarse lungo il tratto costiero settentrionale (i valori minimi inferiori ai 600 mm annui si registrano nellaMaremma, nel comune diMontalto di Castro, in prossimità del confine con laToscana) mentre si raggiungono valori attorno ai 1100 mm annui nella zona traFormia e il confine con laCampania.

Verso l'interno il clima è più continentale e, sui rilievi gli inverni risultano freddi e nelle ore notturne si possono registrare temperature piuttosto rigide, prossime allo zero ed anche inferiori. La provincia più fredda risulta essere quella diRieti, seguita da quelle diViterbo,Frosinone,Roma eLatina.

Le precipitazioni aumentano in genere con la quota e sono mediamente distribuite nelle stagioni intermedie e in quella invernale, con un'unica stagione secca, quella estiva: i massimi pluviometrici si registrano nell'area occupata dalla città diVelletri, con una media annuale di 1500 mm oltre che nei massicci montuosi posti al confine con l'Abruzzo, maggiormente esposti alle perturbazioni atlantiche (Monti Simbruini,Monti Cantari,Monti Ernici), raggiungendo valori anche superiori ai 2000 mm annui. D'inverno le precipitazioni sono in genere nevose dalle quote medie in su; sporadiche nevicate possono raggiungere iCastelli Romani e, in alcune rarissime occasioni, interessare anche i dintorni della città di Roma.

Con particolare riguardo all'eliofania, va inoltre segnalato che, fra le città capoluogo di regione,Roma risulta essere quella con il maggior numero di ore di sole e di giornate con cielo sereno nel corso dell'anno.

ROMA
(1981-2010)
MesiStagioniAnno
GenFebMarAprMagGiuLugAgoSetOttNovDicInvPriEstAut
T. max. media (°C)13,114,017,521,225,330,133,232,628,523,418,115,214,121,332,023,322,7
T. min. media (°C)3,74,77,611,014,918,020,020,617,213,08,15,64,711,219,512,812,0
Nuvolosità (okta algiorno)3,83,73,63,62,91,40,71,12,62,94,03,83,83,41,13,22,8
Precipitazioni (mm)69,575,859,076,232,19,73,74,141,867,0109,984,4229,7167,317,5218,7633,2
Umidità relativa media (%)777272727269676971767979767268,375,372,9
LATINA[7]MesiStagioniAnno
GenFebMarAprMagGiuLugAgoSetOttNovDicInvPriEstAut
T. max. media (°C)14,214,618,522,025,330,232,432,428,224,118,415,314,721,931,723,623,0
T. min. media (°C)5,05,28,712,115,219,721,521,618,114,09,36,45,512,020,913,813,1
Nuvolosità (okta algiorno)3,93,83,93,32,81,70,91,22,43,03,93,93,93,31,33,12,9
Precipitazioni (mm)104,2102,987,361,126,713,43,211,147,096,3118,7109,1316,2175,127,7262,0781,0
Umidità relativa media (%)79787877767170697377797978,7777076,375,5
VITERBO AEROPORTO
(1971-2000)
MesiStagioniAnno
GenFebMarAprMagGiuLugAgoSetOttNovDicInvPriEstAut
T. max. media (°C)10,211,414,017,321,626,029,730,025,320,115,011,811,117,628,620,119,4
T. min. media (°C)0,91,42,75,78,612,014,815,512,710,05,62,11,55,714,19,47,7
Nuvolosità (okta algiorno)4,44,34,14,33,72,72,12,43,63,94,74,74,54,02,44,13,7
Precipitazioni (mm)48,855,051,871,252,347,323,649,671,190,9101,372,6176,4175,3120,5263,3735,5
Umidità relativa media (%)74706870686561616672767673,368,762,371,368,9
RIETI AEROPORTO
(1961-1990)
MesiStagioniAnno
GenFebMarAprMagGiuLugAgoSetOttNovDicInvPriEstAut
T. max. media (°C)9,111,013,817,222,426,430,230,025,019,413,69,49,817,828,919,319,0
T. min. media (°C)1,12,04,17,912,016,918,318,414,310,34,41,71,68,017,99,79,3
Nuvolosità (okta algiorno)4,64,54,24,44,02,52,32,33,84,04,94,84,64,22,44,23,9
Precipitazioni (mm)110,5110,294,793,474,570,235,354,978,1106,3170,6145,9366,6262,6160,4355,01 144,6
Umidità relativa media (%)74706870686561616672767673,368,762,371,368,9
FROSINONE
(1971-2000)
MesiStagioniAnno
GenFebMarAprMagGiuLugAgoSetOttNovDicInvPriEstAut
T. max. media (°C)12,212,916,019,323,928,031,631,926,521,116,212,912,719,730,521,321,0
T. min. media (°C)2,62,95,58,113,016,918,018,314,910,76,23,02,88,917,710,610,0
Nuvolosità (okta algiorno)4,34,24,04,13,21,91,21,73,03,84,54,44,33,81,63,83,4
Precipitazioni (mm)104,6112,687,9116,774,438,922,629,5102,8147,5192,6147,5364,7279,091,0442,91 177,6
Umidità relativa media (%)76727071716866667176797975,770,766,775,372,1

Etimologia

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Lo stesso argomento in dettaglio:Latium.

Ancor prima della nascita di Roma, questo territorio era chiamatoLatium, dai suoi abitantilatini. Secondo un'interpretazione, l'etnonimo deriverebbe dal latinolatus, ovvero "esteso", in riferimento al territorio pianeggiante abitato, messo a confronto con l'andamento soprattutto collinare e montuoso dell'Italia centrale.[8] SecondoVirgilio[9] Latium deriverebbe dal verbo "lateo" (esser nascosto, occultarsi), perché secondo la leggendaSaturno, scacciato daGiove, vi si sarebbe nascosto.Dopo il periodo dell'epoca repubblicana e con l'ordinamento di Augusto nell'epoca romana la regione, insieme allaCampania antica, andò a formare laregio I Latium et Campania, successivamente elevata aprovincia con il solo nome diCampania (da cui trae origine l'altro toponimoCampagna Romana).

Storia

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Le province delloStato Pontificio attorno al 1850. In sfumature di rosso, le 4 delegazioni raggruppate nelcircondario di Roma. In sfumature d'arancio, le 3 delegazioni raggruppate nellalegazione di Campagna e Marittima
La provincia di Roma (o del Lazio) all'interno delRegno d'Italia, secondo i confini in vigore dal 1870 aglianni '20
L'acropoli di Alatri (FR)
Iltempio di Ercole aCori (LT)
"Finto" arco asesto acuto adArpino.
Lo stesso argomento in dettaglio:Storia del Lazio.

Tra le più antiche testimonianze di individui che hanno abitato il Lazio, si annovera il cosiddettoUomo di Ceprano, un fossile di una singola calotta cranica (calvarium), ritrovata nel 1994 vicino aCeprano, inprovincia di Frosinone, che risale a 400 000 annidal presente classificato comeHomo heidelbergensis[10][11].

La successiva storia del Lazio è profondamente segnata dallastoria di Roma, sia per quello che questa rappresentò per la regione nel suo millenario svolgersi, sia per ciò che questa storia determinò con il consolidarsi del potere temporale dellaChiesa cattolica, anche questo millenario, sia per il significato fortemente simbolico ed ideologico cheRoma venne ad esercitare per ilRegno d'Italia e ilfascismo, ma anche per la modernaRepubblica Italiana.

La fase storica è testimoniata dalla presenza di diversepopolazioni indoeuropee che si stanziarono nell'area laziale sin dalII millennio a.C.[12], tra cuiLatini (gli abitanti del Latium e ai quali il nome è connesso[13]),Sabini,Volsci,Ernici,Equi eAurunci che in epoche diverse si stanziarono nelle zone del Latium storico, mentre nella parte più settentrionale dell'attuale regione, ossia l'Etruria meridionale, si affermò la presenza degliEtruschi, la cui influenza risultò preponderante almeno fino alV secolo a.C..

DalV secolo a.C. fino alI secolo a.C. la storia del Lazio si identifica sempre più con quella della lotta per il predominio diRoma nei confronti delle altre popolazioni, che piano, piano, verranno assoggettate, ed assimilate all'elemento latino. L'ultimo sussulto di autonomia di queste genti si ebbe con laguerra sociale.

Per tutta la durata dell'epoca imperiale romana, il Lazio godette di una situazione di generale tranquillità, interrotta solo da episodiche guerre intestine per la conquista del trono imperiale. Il suo ruolo di centro dell'impero venne però sempre più ridimensionato, marginalizzato, a favore di altre regioni dell'impero, fino ad arrivare all'episodio della deposizione dell'ultimo imperatore d'occidente,Romolo Augusto da parte diOdoacre nel476, a cui si fa riferimento per segnare la fine dell'impero.

Il vuoto di potere nel Lazio, dopo alterne vicende seguenti alla caduta dell'impero, fu riempito dalla presenza della Chiesa cattolica, le cui vicende determinarono la storia di Roma e della regione fino alla presa di Roma nel1870. Passato nelVI secolo alDucato di Spoleto, con il regno diCarlo Magno il Lazio fece parte del cosiddetto "Sacro Romano Impero". Dopo la nuova disgregazione, nel1276, durante il papato diGregorio X, si tentò di accorpare i vari territorio laziali diVelletri,Anagni eRieti in un unico centro nelloStato della Chiesa, con sede amministrativa nellaCittà del Vaticano aRoma. Dopo un fallito tentativo diCola di Rienzo di portare nuovamente Roma a una repubblica, il Lazio fino all'Unità d'Italia rimase una sub-regione dello Stato della Chiesa. Dunque nel1870, con la presa simbolica diPorta Pia, il dominio papale cadde, eRoma fu proclamata capitale delRegno d'Italia il 3 febbraio1871.

Da questo momento la storia del Lazio si identifica quasi totalmente con la storia di Roma capitale del Regno d'Italia, con l'eccezione del periodo della grandebonifica delle paludi pontine, una epopea durata un decennio che segnerà la nascita di nuove città, prima tra tutteLittoria, l'odiernaLatina, e l'acquisizione di nuove terre produttive alla regione, seppur con il contestuale sacrificio di grandi estensioni di foresta planiziale, il cui ultimo lembo è protetto dal Parco Nazionale del Circeo. Nel1927 il Lazio assunse sempre più la connotazione dell'attuale regione (istituita nel1948), con decreto regio diBenito Mussolini, che annesse il territorio già esistente dell'ex Stato della Chiesa, aggiungendo laprovincia di Rieti, sottratta all'Umbria, inglobando l'exCircondario di Cittaducale, facente parte dell'Abruzzo, e annettendo l'AltaTerra di Lavoro, ovvero tutta l'area che va da Fondi a Sora passando per Sperlonga, Itri, Pico, Gaeta, Formia, Cassino, Aquino, Atina, Arpino, Sora. Furono così create laprovincia di Frosinone e quella diLatina, assieme aRieti[14].

Laseconda guerra mondiale attraversò la regione, facendole pagare un elevato conto in termini di vite umane, sia militari che civili. Rilevanti, in quest'ottica, furono i feroci combattimenti che si svolsero nelle campagne diCassino (con la distruzione della millenariaabbazia), losbarco alleato ad Anzio e l'occupazione nazista di Roma. Nel1970 la Regione Lazio divenne ufficialmente un'istituzione con le elezioni asuffragio universale deiconsiglio regionale, che a sua volta eleggeva ilPresidente e lagiunta regionale.

Simboli

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I simboli della Regione Lazio sono stati fissati nel 1984[15] e leggermente modificati nel 1986[16].

Stemma

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Lo stemma rappresenta un ottagono regolare con un bordo di color oro; contiene cinque quadrati che riproducono gli stemmi delle 5 province e 4 triangoli che simboleggiano un nastro tricolore che le tiene unite.

Bandiera della regione con asta

Gonfalone

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Il gonfalone è di colore azzurro con lo stemma al centro, circondato dai seguenti oggetti, tutti di color oro: sopra una corona, sul lato sinistro una spiga, sul lato destro un ramo di quercia e sotto la dicitura "REGIONE LAZIO".

Gonfalone della regione

Bandiera

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Non esistendo documenti ufficiali al riguardo, la Regione Lazio utilizza una bandiera che riproduce il gonfalone.

Onorificenze

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Attestato e medaglia di bronzo dorata di eccellenza di I classe di pubblica benemerenza del Dipartimento della Protezione civile - nastrino per uniforme ordinaria
«Per la partecipazione all'evento sismico del 6 aprile 2009 in Abruzzo, in ragione dello straordinario contributo reso con l'impiego di risorse umane e strumentali per il superamento dell'emergenza»
— Roma, decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 ottobre 2010[17]

Monumenti e luoghi d'interesse

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Labasilica di San Pietro in Vaticano

Il Lazio è una delle regioni più importanti per laculturaitaliana,europea emondiale, per i suoi contenuti storici, artistici, archeologici, architettonici e religiosi. L'immenso patrimonio ospitato dalla città diRoma è solo uno fra le centinaia di punti di interesse tra paesi, chiese, monasteri, monumenti e siti vari della regione.

Nel Lazio ancheVilla Adriana eVilla d'Este aTivoli e leNecropoli etrusche di Cerveteri eTarquinia rientrano tra i siti archeologici di maggiore importanza. Altri siti di importanza turistica sonoVilla Gregoriana a Tivoli, i monasteri diMontecassino, diSubiaco, i castellimedioevali dellavalle di Comino situati nei paesicominensi ai confini dellaprovincia di Frosinone con ilParco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, i santuari francescani diGreccio, ilTempio di Giove Anxur pressoTerracina.

Roma: ilForo, con in vista ilTempio di Antonino e Faustina, in fondo l'arco diSettimio Severo, e in posizione dominante ilPalazzo Senatorio

Roma

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Lo stesso argomento in dettaglio:Centro storico di Roma, Monumenti di Roma antica, Architetture religiose di Roma, Chiese di Roma e Architetture civili di Roma.
IlPantheon
Teatro di Marcello

Roma è principalmente nota per l'immenso patrimonio archeologico conservato dei fasti dellaRoma antica, rintracciabili principalmente tra i Sette Colli, tra cui ilPalatino, ilCampidoglio, l'Esquilino e ilQuirinale. Si calcola che la città avesse all'epoca un centinaio di templi[18] di diverso stile architettonico, tra quelli appartenenti all'età repubblicana e all'età imperiale.

Roma è principalmente nota per l'immenso patrimonio archeologico conservato dei fasti dellaRoma antica, rintracciabili principalmente tra i Sette Colli, tra cui ilPalatino, ilCampidoglio, l'Esquilino e ilQuirinale. Si calcola che la città avesse all'epoca un centinaio di templi[18] di diverso stile architettonico, tra quelli appartenenti all'età repubblicana e all'età imperiale.

Le principali aree di interesse archeologico sono:

Al livello religioso, Roma è la principale città del mondo dellareligione cattolica, con la più elevata concentrazione di chiese e basiliche di varia epoca storica, dalIV secolo fino ad oggi[19][20]. Tra le più famose lacattedrale di San Giovanni in Laterano e lebasiliche papali diSan Giovanni in Laterano appunto,San Pietro in Vaticano,Santa Maria Maggiore,San Paolo fuori le mura; assieme ad altre basiliche come labasilica di San Lorenzo fuori le mura, labasilica di Santa Maria in Aracoeli e tante altre. Anche le catacombe sono di impatto visivo e culturale, come lecatacombe di San Callisto, luogo di sepoltura di martiri, papi e di rilevanza artistica per le pitture parietali.

Tra le architetture civili figurano maggiormente ilPalazzo Senatorio sulCampidoglio, ilPalazzo Farnese, ilPalazzo Colonna, ilPalazzo Barberini, ilPalazzo del Quirinale, ilPalazzo Madama, ilPalazzo Montecitorio, e le aree verdeggianti diVilla Doria Pamphilj eVilla Borghese, oltre alle numerose piazze comePiazza Navona,Piazza Venezia con ilVittoriano,Piazza di Spagna ePiazza del Popolo.

Piazza del Popolo
Castel Sant'Angelo

Ilcentro storico di Roma è suddiviso inXXII rioni, ognuno dei quali rappresentato da determinati monumenti storici.

Città minori di interesse nell'Area Metropolitana

Siti archeologici del Lazio

Viterbo

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Viterbo:Palazzo dei Papi

La città diViterbo, probabilmente di originietrusche, ebbe importanza soprattutto nel medioevo perché, conosciuta comeCittà dei Papi, nelXIII secolo fu sede pontificia a causa del clima troppo turbolento di Roma, e per 24 anni ilPalazzo dei Papi ospitò il conclave, prima di essere spostato inVaticano. Presenta un vastocentro storicomedievale, con ilquartiere di San Pellegrino ben conservato, ecinto da mura quasi perfettamente integre. È celebre comecittà termale.

Di interesse: ilPalazzo dei Papi, lacattedrale di San Lorenzo, lachiesa di Santa Maria Nuova, lachiesa di San Silvestro, labasilica di San Francesco alla Rocca, lanecropoli di Castel d'Asso.

Città maggiori di interesse nella provincia

Rieti

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Veduta diRieti

Fondata durante l'Età del ferro, fu una delle città più importanti deiSabini, successivamente nelIII secolo a.C. conquistati daRoma. La città allora assunse il nome diReate; e dopo la caduta dell'Impero fu saccheggiata daiVisigoti, e con iLongobardi fu gastaldato delDucato di Spoleto. Successivamente, nelXIII secolo, divenne parte delloStato Pontificio, anche se nel1861 con l'Unità d'Italia fu aggregata allaprovincia dell'Umbria, e solo nel1927 entra a far parte del Lazio come capoluogo dell'omonima provincia.

Di interesse lechiese di Rieti: in particolare laCattedrale di Santa Maria Assunta, labasilica di Sant'Agostino, lachiesa di San Francesco, lachiesa di San Rufo, ilPalazzo Vescovile, ilPalazzo Vincentini, ilTeatro Flavio Vespasiano e l'area archeologica diReate, comprendente ilPonte romano di Rieti e leMura medievali.

Città minori di interesse nella provincia

Frosinone

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Veduta diFrosinone

Cittàvolsca comeFrusna, dopo la conquista romana divenneFrùsino è posta nellaValle Latina. Dell'antico passato conserva l'anfiteatro romano, anche se nel corso dei secoli, specialmente nelMedioevo, ha cambiato il proprio aspetto da centro romano a cittadella medievale fortificata.

Di interesse innanzitutto le chiese: lacattedrale di Santa Maria Assunta, la chiesa diSan Benedetto e il Santuario della Madonna della Neve, successivamente le architetture del Palazzo Tiravanti, laFontana Livio de Carolis e l'anfiteatro romano fuori dalla città.

Abbazia di Montecassino

Luoghi interesse nella provincia

Chiese, santuari, abbazie
Castelli e palazzi nobili

La Valle Latina, corrispondente parzialmente alla moderna provincia di Frosinone, fu definita da Gregorovius "la chiave del Regno di Napoli".[21]. Molti dei suoi centri sono caratterizzati dalla presenza di un castello o di una fortificazione. Discorso similare per le altre aree minori della provincia. Tra gli edifici più importanti:

Latina

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Inaugurazione diLatina comeLittoria (18 dicembre 1932)

Fufondata nelventennio fascista il 18 dicembre1932[22], comeLittoria. Città con un impianto fortemente razionalista, dal punto di vista architettonico, assunse il nome attuale solo nel1945.

Di interesse lacattedrale di San Marco, il Palazzo Littorio con la torre e ilPalazzo delle Poste.

Le città di interesse nella provincia sonoAprilia,Cisterna di Latina,Priverno,Sezze,Cori,Sermoneta,Terracina,Campodimele,Sabaudia,Gaeta,Fondi,Formia,Sperlonga e leIsole Ponziane.

Aree naturali

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Lo stesso argomento in dettaglio:Parchi e riserve naturali nel Lazio e Siti di interesse comunitario del Lazio.
Laghi costieri delParco nazionale del Circeo.

Il Lazio presenta numerosiparchi, riserve e altre aree naturali protette. I più importanti sono i treparchi nazionali che si estendono almeno in parte sul territorio regionale: ilParco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, ilParco nazionale del Circeo (l'unico interamente ricompreso nel Lazio) e ilParco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

Accanto a questi, sono state istituite molte aree protette nella Regione, specialmente negli ultimi anni, assecondando e favorendo lo sviluppo di una maggior sensibilità alle problematiche relative alla conservazione del territorio, tra i cittadini. Tra questi i SIC, siti di interesse comunitario, di rilevante importanza in ambitoCEE riferiti alla regione biogeograficamediterranea[23].

Siti patrimonio dell'umanità (UNESCO)

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Interno dellabasilica di San Giovanni in Laterano
Villa Adriana,Tivoli

Società

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti (migliaia)[24]

La popolazione[25] del Lazio è così suddivisa tra le sue cinque province:

Pos.StemmaProvinciaAbitanti
(ab)
Superficie
(km²)
Densità
(ab/km²)
Città metropolitana di Roma4 225 0895 363,28786
Provincia di Latina566 9182 256,16250
Provincia di Frosinone462 8283 247,08143
Provincia di Viterbo307 5473 615,2485
Provincia di Rieti150 1362 750,5255

Comuni più popolosi

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Di seguito la tabella riporta la popolazione residente nei comuni del Lazio con popolazione superiore a 50.000 abitanti[26]:

Ingrassetto sono segnati i capoluoghi di provincia.

#ComuneProvinciaAbitanti
1Roma  Roma2 748 641
2Latina  Latina127 800
3Guidonia Montecelio  Roma89 153
4Fiumicino  Roma83 011
5Aprilia  Latina74 580
6Viterbo  Viterbo66 312
7Pomezia  Roma64 949
8Anzio  Roma59 550
9Tivoli  Roma55 054
10Velletri  Roma52 877
11Civitavecchia  Roma51 657
12Ardea  Roma50 755

Etnie e minoranze straniere

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Al 1 gennaio2019 i cittadini stranieri residenti nella regione sono629.171.[27]

Di seguito i dieci principali gruppi per nazionalità:

StatoNumerositàPercentuale
Romania (bandiera) Romania213.13733,9%
Filippine (bandiera) Filippine42.0866,7%
Bangladesh (bandiera) Bangladesh35.2865,6%
India (bandiera) India28.1994,5%
Cina (bandiera) Cina23.0323,7%
Albania (bandiera) Albania22.7933,6%
Ucraina (bandiera) Ucraina22.5683,6%
Polonia (bandiera) Polonia18.7253,0%
Egitto (bandiera) Egitto15.5392,5%
Perù (bandiera) Perù14.2192,3%

Lingue e dialetti

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Lo stesso argomento in dettaglio:Dialetti del Lazio.
Dialetti mediani eDialetti meridionali (in magenta) nel Lazio tra le province diFrosinone eLatina, il confine è segnato dal consonantismo.[28]

L'uso vivo dei dialetti nel Lazio è sempre più in rarefazione, soprattutto nell'area metropolitana romana, dove al loro posto si sostituisce una variante regionale dell'italiano, caratterizzata dall'affricazione dellas davanti aconsonante nasale (insomma[ĩn.ˈʦõm.ma]), e dal raddoppiamento dellab e dellag (abile[ˈab.bi.le], regina[reʤ.ˈʤiː.na]). Diffusissima è l'apocope della sillaba finale della parola (ma' per "mamma",anda' per "andare" ecc.). Nellasintassi si registra l'uso dell'indicativo in dipendenza deiverba putandi ("credo che torna"), nellessico parole come "pupo", "caciara", "pedalini", "annamo". I dialetti resistono invece nell'uso nelle altre province della regione, e in generale dove è meno forte l'influsso linguistico della capitale.

Gruppi dialettali

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I dialetti della regione Lazio sono classificati, tenendo conto la città diRoma che rappresenta una sorta diisola linguistica a sé stante, entro cinque aree fondamentali:

Tradizioni e folclore

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Bersaglieri in parata lungo i Fori Imperiali, durante la Festa della Repubblica (2007)

IlNatale di Roma, il giorno in cuiRomolo avrebbe fondato la città nel753 a.C., viene festeggiato, il 21 aprile, con rappresentazioni in costume, eventi culturali e manifestazioni ludiche.

Durante laFesta della Repubblica, il 2 giugno sempre a Roma, si svolge la tradizionale parata militare lungovia dei Fori Imperiali che termina apiazza Venezia presso l'Altare della Patria alVittoriano.

Per la festa religiosa delCorpus Domini aGenzano di Roma si svolge la tradizionaleinfiorata di Genzano, una manifestazione caratterizzata dall'allestimento di un tappeto floreale lungo il percorso della processione religiosa.

Il primo sabato dopo il 16 luglio, in occasione della ricorrenza dellaMadonna del Carmelo, aTrastevere a Roma si svolge laFesta de Noantri mentre nella città di Terracina si svolge la Festa del Mare in onore della stessa.

Il giorno di San Giuseppe a Itri si svolge la tradizionale festa paesana deifuochi di San Giuseppe di Itri.

Il 4 settembre, aViterbo, si festeggiaSanta Rosa, compatrona della Città, ma l'evento si ha la sera precedente, il 3 settembre, quando si può assistere al trasporto dellaMacchina di Santa Rosa, un'imponente costruzione votiva trasportata daiFacchini di Santa Rosa.

Cultura

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Istruzione

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Scuola

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Secondo gli ultimi dati pubblicati dall'ISTAT[30], relativi al ciclo scolastico 2011/2012, nel Lazio erano presenti 1.832Scuole dell'infanzia, pubbliche e private, pari al 7.6% del dato nazionale, frequentate da 152.252 bambini, il 9% del dato nazionale.

Per quanto riguarda lascuola primaria, pubblica e privata, nello stesso periodo sono state censite 1.349 scuole, pari al 7,7% su scala nazionale, frequentate da 261.574 alunni, il 9,3% di quelli italiani.

Per quanto riguarda laScuola secondaria di primo grado in Italia (le ex scuole medie), pubbliche e private, le scuole erano 604, il 7,6% d'Italia, frequentate da 163.308 alunni, il 9,1% d'Italia.

A livello diScuola secondaria di secondo grado in Italia, solo istruzione pubblica, le scuole erano 640, il 9,1% d'Italia, frequentate da 246.726 studenti, il 9,3% del dato nazionale.

Biblioteche

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LaBiblioteca Nazionale Centrale di Roma (BNCR)

Nel Lazio si trovano le sedi di diverse biblioteche. A Roma vi sono ad esempio: laBiblioteca Angelica, laBiblioteca dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana, laBiblioteca Nazionale Centrale Vittorio Emanuele II, la biblioteca più grande d'Italia, e laBiblioteca Casanatense. Altre importanti biblioteche sono quelle monastiche ed ecclesiastiche nel Lazio meridionale, dove sorgevano i grandi poli culturali delmedioevo latino, in particolare le biblioteche di Montecassino, che conserva il più antico documento in lingua italiana, e di Casamari. Di origine settecentesca, sempre nella Valle Latina, è la prestigiosaBiblioteca Giovardiana aVeroli[31].

Ricerca

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Nel Lazio si trovano le sedi di diverse istituzioni di ricerca, come ilCensis, l'Istituto INVALSI e l'American Academy in Rome tutte a Roma.

Musei

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Lo stesso argomento in dettaglio:Musei del Lazio.
Musei Vaticani
La loggia dei Papi ed ilPalazzo Papale (Viterbo, dove si trova il Museo del Duomo

RomaTra i vari musei della città, quelli più famosi sono:

Nella regione

Università

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Ingresso all'Università "La Sapienza" diRoma
L'Accademia Di Belle Arti, a Frosinone, uno dei primi edifici italiani a essere costruito in cemento armato antisismico
L'Accademia di Belle Arti, a Frosinone, uno dei primi edifici italiani ad essere costruito in cemento armato antisismico

Roma rappresenta il maggior polo universitario della regione, avendo qui la sede diverse università, sia pubbliche sia private. La più nota, e la più grande per numero di iscritti è l'Università di Roma "La Sapienza", che oltre alle tantissime sedi periferiche a Roma, conta un polo succursale nelle città diLatina,Rieti eViterbo. La seconda università pubblica della capitale, per data di fondazione, è l'Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", fondata nel1982, mentre al1992 risale la fondazione dell'Università degli Studi Roma Tre. Se oltre alle strutture pubbliche si considerano anche quelle private, la seconda università per anno di fondazione è laLUMSA che risale al1939. Altri poli universitari a Roma sono rappresentati dall'Università Campus Bio-Medico, dallaLUISS, dallaSan Pio V e dall'IUSM.

Altre due importanti università laziali sono l'Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, istituita nel1979 sulla tradizione umanistica e culturale portata avanti nei secoli dall'Abbazia di Montecassino, e l'Università degli Studi della Tuscia, anch'essa fondata nello stesso anno, con sede aViterbo.

Media

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Stampa

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A Roma hanno sede alcuni tra i più diffusi quotidiani nazionali, comeIl Messaggero,Il Tempo ela Repubblica (il secondo quotidiano più diffuso in Italia[32]),Secolo d'Italia,il manifesto, ilCorriere dello Sport – Stadio eil Fatto Quotidiano.

Tra i gruppi editoriali si citano ilGruppo Editoriale L'Espresso, il Gruppo Editoriale Italiano, l'Istituto dell'Enciclopedia Italiana, laCarocci, laCittà Nuova Editrice,Caltagirone Editore, laLateran University Press, laNewton Compton Editori, laGremese, laFanucci, laNutrimenti laEditori Riuniti eCIC Edizioni Internazionali.

Radio

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Tra leemittenti radiofoniche italiane a diffusione nazionale, hanno sede a RomaRadio Capital,M2o,Radio Dimensione Suono Roma,Radio Radicale e il settore radiofonico della Rai (Radio Rai) con 10 reti radiofoniche. Vi si trovano, inoltre, la sede operativa diRadio 24, alcuni studi diRadio Kiss Kiss, una redazione diRadio Maria e una sede diRTL 102.5.

Televisione

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Nel1952 la direzione generale dellaRai si trasferì da Torino (città in cui nel1924 nacque laURI) a Roma: qui la società, il 10 aprile1954.

A Roma si trovano anche due centri di produzioneMediaset (ilCentro Safa Palatino e l'Elios), una sede diSky Italia (sulla Salaria) e la sede deLA7 eLA7d (via Pineta Sacchetti); hanno sede, inoltre, varie aziende televisive (comeia,Fox Italia,Telecom Italia Media,NBC Universal Global Networks Italia e sedi di rappresentanza di TV estere),TV2000 (la TV dellaConferenza Episcopale Italiana, sulla via Aurelia) eTelepace (via del Mascherino) che ambedue collaborano con ilCentro Televisivo Vaticano, nonché le variereti televisive locali del Lazio.

Arte

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Letteratura

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Lo stesso argomento in dettaglio:Letteratura romana.
Ritratto diVirgilio, autore dell'Eneide

Per secoli laletteratura latina ha influenzato profondamente la civiltà occidentale, essendoRoma il maggiore centro di produzione letteraria in termini diepica,poesia,teatro estoriografia. Nel periodo classico della letteratura i principali esponenti furonoQuinto Ennio,Tito Maccio Plauto,Publio Terenzio Varrone,Catone il Censore,Tito Lucrezio Caro,Gaio Sallustio Crispo,Giulio Cesare,Marco Tullio Cicerone,Caio Valerio Catullo,Publio Virgilio Marone,Quinto Orazio Flacco,Tito Livio,Cornelio Tacito,Sesto Properzio,Publio Ovidio Nasone,Silio Italico,Plinio il Giovane,Lucio Anneo Seneca. Successivamente aRoma nell'età cristiana giunsero personalità di spicco comeSant'Agostino eSan Girolamo, seguiti da molti altri compositori dei cosiddetti testi della "patristica" e dell'apologetica dellareligione cristiana, comeTertulliano eMinucio Felice. Con l'affermarsi del potere papale, la letteratura romana decadde e riprese soltanto nelMedioevo, e prese maggior sviluppo nelXVII secolo, quando i maggiori scrittori comeTorquato Tasso,Galileo Galilei eLudovico Ariosto consideravano il viaggio a Roma come tappa fondamentale per la propria affermazione in campo artistico. NelXIX secolo l'autoreGiuseppe Gioacchino Belli scrisse iSonetti romaneschi, mostrando interesse per lo stile deldialetto romano usato nei componimenti poetici della raccolta; mentre nel '900Alberto Moravia fu uno dei tanti scrittori che si interessarono alle situazioni della media borghesia romana delXX secolo. Sul finire delXIX secolo ancheGabriele D'Annunzio appartenne alla cerchia degli scrittori giunti a Roma per la propria affermazione, e scrisseIl piacere come manifesto della corrente letteraria deldecadentismo.

Nel secondo Novecento uno degli scrittori più influenti a Roma fuPier Paolo Pasolini.

Pittura, scultura e architettura

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Nel Lazio si differenziano cinque periodi, al livello artistico nel campo dellascultura,pittura ed edilizia sacra.

Epoca romana

Lo stesso argomento in dettaglio:Arte romana, Pittura romana e Scultura romana.
IlColosseo

Sino al tempio del governo diLucio Cornelio Silla (I secolo a.C.) soltanto alcune strutture maggiori diRoma come i templi erano in pietra con alcuni accenni di abbellimenti artistici, mentre il resto di gran parte degli edifici in legno. Con l'influsso cultuale dell'arte ellenistica furono costruiti nuovi templi in marmo e pietra, come iltempio di Giove Capitolino restaurato dopo un incendio. Alla stessa maniera dei Greci, i templi erano costituiti da un pronao, un naos e dal frontone decorato da pitture e bassorilievi, e principalmente grazie aCesare eAugusto ci fu l'esplosione vera e propria dell'arte romana non solo nell'Urbe, ma anche in città comePompei,Terracina,Tivoli eOstia antica. I romani tuttavia adottarono la tecnica scultorea come mezzo di propaganda politica, erigendo statue di generali, dei e imperatori, nonché facendo coniare monete con l'effige imperiale. Mentre dal principato di Augusto si andavano sviluppando anche i teatri, non più in legno, ma in pietra come ilteatro di Marcello e ilColosseo, nelle ville dei patrizi si andò sperimentando la tecnica della pittura, come si evince dalle case diPompei, specialmente laVilla dei Misteri e laCasa del Fauno, seguendo vari schemi. Gli archeologi per i vari stili artistici romani, hanno catalogato un passaggio di "quattro generazioni", iniziando da uno stile sobrio repubblicano, terminando con quello "barocco" imperiale.

Epoca cristiana e medievale

IlMausoleo di Santa Costanza

DalIV secolo all'VIII secolo Roma vide lo sviluppo esteso della costruzione di molti edifici di culto cristiano, grazie alanulla osta dell'editto di Costantino nel313. La caratteristica di queste chiese riprende il sistema architettonico delle antichebasiliche romane (ricavando l'impianto rettangolare, con navate suddivise da colonnati), presenti ad esempio nelForo Romano, nonché dalmausoleo funebre dei personaggi di spicco, ricavando gli oratori a pianta circolare, come ad esempio laBasilica di Santo Stefano Rotondo. A partire dalla primitiva costruzione dellaBasilica di San Pietro in Vaticano, molte altre chiese furono costruite durante l'impero diCostantino, come laBasilica di Santa Maria Maggiore, assieme alle altre due papali diSan Giovanni in Laterano eSan Paolo fuori le mura.

Le primitive chiese inoltre furono edificate utilizzando il materiale dei templi pagani decadenti, a volte garantendo anche la conservazione quasi perfetta di essi, come i casi delPantheon, delTempio di Ercole Vincitore, e iltempio di Antonino e Faustina, che fu riutilizzato per la costruzione dellaChiesa di San Lorenzo in Miranda. Riguardo alla pittura, furono sperimentate nelle basiliche specialmente le tecniche delmosaico sacro, su ispirazione deiGreci, sia parietale che pavimentale, e della pittura parietale sacra, presente anche nellecatacombe.

Nelle altre città si svilupparono ugualmente, intorno alXII secolo, edifici religiosi, che risentono specialmente dell'influsso dell'arte gotica, come i templi cristiani principali diViterbo,Rieti eAnagni. Sorsero nei feudi da esse amministrati, numerose abbazie (VI-XII secolo), come ilProtocenobio di San Sebastiano, l'Abbazia di Farfa, l'Abbazia di Montecassino, l'Abbazia di San Salvatore Maggiore e l'Abbazia di San Martino al Cimino, pressoViterbo, di costruzione più tarda delXIII secolo.
Al livello edilizio, dall'VIII secolo circa anche nel Lazio si verificò il fenomeno dell'"incastellamento" delle città principali e dei borghi di montagna o di colle. A Roma servirono principalmente lemura aureliane, rinforzate nel Medioevo per fortificare la città, così anche ilmausoleo di Adriano fu riutilizzato come castello di fortificazione, e trasformato nell'attualeCastel Sant'Angelo. Nelle altre città maggiori i pontefici fecero erigere nella cittadella diViterbo ilPalazzo dei Papi. Anche aRieti furono costruite lemura medievali, dotate di porte di accesso, mentre nella regione le fortificazioni di difesa più efficienti e di interesse architettonico sono laRocca Janula diCassino, ilcastello Orsini-Odescalchi diBracciano, ilcastello Boncompagni - Viscogliosi diIsola del Liri, ilCastello di Monte San Giovanni Campano, ilCastello Savelli Torlonia diPalombara Sabina, ilCastello ducale Orsini diFiano Romano e ilCastello Orsini di Soriano nel Cimino.

Il Rinascimento romano

Lo stesso argomento in dettaglio:Rinascimento romano.
Interno dellaCappella Sistina, affrescata daMichelangelo

Sviluppatosi nella metà delXV secolo fino alla prima metà del XVI, il rinascimento romano portò notevoli cambiamenti di stile nel settore scultoreo, monumentale e specialmente edilizio, con la costruzione di numerosi palazzi nobili sia di Roma che delle città laziali principali.

I massimi rappresentanti furonoMichelangelo Buonarroti eRaffaello Sanzio, che operarono sotto il papato diGiulio II eLeone X, lavorano specialmente allaBasilica di San Pietro in Vaticano, e allaCappella Sistina. Michelangelo tra il1508 e il1511 completò l'affrescatura della Cappella Sistina, mentre nel1509 Raffaello si dedicò allaScuola di Atene. Tra il1535 e il1541 Michelangelo realizzò il capolavoro delGiudizio Universale, mentre tra il1514-17 Raffaello aveva completato laStanza dell'Incendio di Borgo.

Il Barocco romano

Lo stesso argomento in dettaglio:Arte barocca.
Il Baldacchino di San Pietro

I massimi rappresentanti furonoGian Lorenzo Bernini,Caravaggio,Francesco Borromini,Pietro da Cortona eCarlo Rainaldi. Durante l'epoca dellaControriforma si sviluppò innanzitutto ilManierismo nel XVI secolo, e successivamente l'arte barocca, che ebbe terreno fertile a Roma e aNapoli. Bernini e Borromini al livello architettonico furono gli artisti più influenti, lavorando per monumenti pubblici, come piazze e fontane (Fontana della Barcaccia,Piazza Navona,Piazza San Pietro), ma specialmente per i pontefici e lechiese di Roma, tra le quali specialmenteSan Pietro in Vaticano. Bernini sperimentò la tecnica curvilinea delbaldacchino con colonne tortili, mentre Borromini progettò cupole secondo uno schema ovale, come l'esempio diSan Carlo alle Quattro Fontane. Tra le opere di Bernini al livello scultoreo ci sono anche gli esempi dell'Estasi di Santa Teresa e ilDavid, tra i più rappresentativi dell'esasperazione dello stile barocco per la ricercatezza dei particolari anatomici, il movimento, la prospettiva e il dinamismo, nonché specialmente l'impatto emotivo intento a colpire lo sguardo dell'osservatore.

Epoca fascista

Lo stesso argomento in dettaglio:Architettura fascista.
Palazzo della Civiltà Italiana all'EUR

Nel1926 alPolitecnico di Milano un gruppo di giovani architetti diedero vita al Manifesto del Razionalismo Italiano, proponendo un nuovo sistema dell'arte del costruire, influenzata fortemente dalfuturismo del primo'900. Mediante ilfascismo e i progetti diBenito Mussolini, l'arte fascista dal1927 si propagò per tutto il Lazio, innanzitutto aRoma, con la costruzione dellavia dei Fori Imperiali, l'apertura divia della Conciliazione presso ilVaticano, e successivamente la costruzione di vari edifici governativi nelle principali città laziali e italiane. Alcuni esempi sono laCasa del Fascio, ossia la sede dell'ente locale nelle varie città, caratterizzata dalla svettante torre littoria. L'espressione massima dell'arte fascista si ebbe con la costruzione dell'EUR a Roma nel1936, progettato dagli architettiLibera,Del Debbio,Terragni,Michelucci,Montuori eMuzio, e la fondazione di nuove città comeLatina (primaLittoria),Pomezia,Sabaudia,Pontinia eAprilia.

Musica

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Lo stesso argomento in dettaglio:Scuola romana (musica) e Canzone romana.

Inizialmente durante l'epoca romana i due principali filoni della musica erano i canti deicarmina convivalia e lenenie, legate all'ambiente sacro. Successivamente, con lo sviluppo della poesia nelI secolo a.C., poeti comeCatullo,Virgilio eTibullo adottarono le tecniche metriche della prosodia greca, legando i loro componimenti al canto in pubblico o in circoli privati.

Con l'ascesa al potere delPapato, venne introdotto il canto liturgico; in particolare ilcanto gregoriano perché attribuito apapa Gregorio Magno: tale canto è riconosciuto comecanto proprio della liturgia romana.[33] Durante laControriforma le cose non cambiarono, e fu ripristinato l'antica melica liturgica medievale. Inoltre fu fondata l'accademia nazionale di Santa Cecilia. NelXVII secolo Roma iniziò a diventare un salotto frequentato da molti artisti e compositori europei di fama comeMozart,Beethoven,Vivaldi,Rossini e altri, mentre negli ambienti più popolari si svilupparono canzoni popolaresche, insieme a maschere teatrali come ilRugantino. Tali musichette sono definiti gliStornelli romaneschi.

Nel campo musicale odierno, tradizionale è l'appuntamento per lafesta del primo maggio a piazza San Giovanni, dove le organizzazioni sindacali organizzano un concerto musicale dal vivo, a cui partecipano i più popolari interpreti musicali del momento. Dal2003 si è sempre più andato affermando ilTelecomcerto, anche se è mancata l'edizione del2008.

Un piccolo paese dellaprovincia di Rieti,Poggio Bustone, ha dato i natali al più grande artista della musica leggera italiana:Lucio Battisti.

Teatro

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Lo stesso argomento in dettaglio:Teatro latino.
IlTeatro di Marcello aRoma

Il teatro aRoma ebbe fama intorno alVI secolo a.C., con le prime forme di spettacolo delle improvvisazioni deiFescennini. Successivamente vennero istituiti nel364 a.C. i primiludi scaenici, e uno dei primi scrittori teatrali fu il poetaLivio Andronico, che adattò per il pubblico romano tragedie greche diEuripide. Successivamente il teatro si sviluppò in due tronconi: il canone dellafabula praetexta e lafabula togatha, ossia rappresentazioni di argomento comico e tragico di ambientazione latina, assieme allefabulae cothurnatae e allepalliatae di argomento greco. Nella commedia i massimi rappresentanti furonoTito Maccio Plauto ePublio Terenzio Afro. Benché nella tragedia latina fossero già noti Pacuvio ed Accio, soloLucio Anneo Seneca riuscì ad avere fortuna nell'epoca imperiale grazie alle sue tragedie rielaborate dai principali tra tragici greciEschilo,Sofocle,Euripide. Dopo la caduta dell'impero, il teatro andò bandito durante l'affermazione delcristianesimo, fino a una riapparizione nelXVI secolo sotto forma di maschere comiche dellaCommedia dell'arte. Tuttavia nelXVIII secolo il teatro romano tornò in auge grazie almelodramma diPietro Metastasio, mentre nel1880 fu costruito ilTeatro dell'Opera di Roma. NelXX secoloEttore Petrolini fu uno dei principali mattatori del teatro romano del ['900, seguito daAldo Fabrizi eAnna Magnani, seguendo la scia del dialetto romanesco.

Cinema

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Studi diCinecittà
Una scena deI soliti ignoti (1958)

Dal 2006 si tiene a Roma IlFestival Internazionale del Film di Roma (fino al2008CINEMA. Festa Internazionale di Roma), unfestival cinematografico internazionale, che si tiene presso l'Auditorium Parco della Musica diRoma in autunno. A Roma inoltre si trovaCinecittà. Il Lazio è molto ambita dai cineasti, con set principaleRoma. A partire dalfascismoBenito Mussolini fondò l'Istituto Nazionale Luce come mezzo principale per la propaganda fascista mediante la cinematografia. Successivamente, con l'avvento del cosiddetto "neorealismo cinematografico", Roma specialmente produsse dagli studi diCinecittà attori, registi, produttori e pellicole di grande impatti visivo, entrare a far parte nella cerchia delle pietre miliari dell'interocinema italiano. Tra questi ci sonoRoma città aperta diRoberto Rossellini,Campo de' fiori diMario Bonnard,Sciuscià eLadri di biciclette diVittorio De Sica,Guardie e ladri diMario Monicelli-Steno,Vacanze romane diWilliam Wyler,Un americano a Roma diSteno,I soliti ignoti diMario Monicelli eLa dolce vita diFederico Fellini.Il periodo più florido fu dunque quello tra gli anni '40 e gli anni '70, dove si svilupparono le correnti del già citato neorealismo e specialmente quella della "commedia all'italiana", rappresentata da attori comeAlberto Sordi in primis[34],Vittorio Gassman,Marcello Mastroianni,Ugo Tognazzi,Nino Manfredi,Sophia Loren,Anna Magnani,Aldo Fabrizi,Claudia Cardinale eSilvana Pampanini.

Tra i film più popolari in costume su Roma ci sono le pellicole diLuigi Magni deNell'anno del Signore,In nome del popolo sovrano eLa Tosca, mentre nell'immaginario collettivo è rimasta legata la figura di una Roma papalina, scherzosa e sorniona nel personaggio diAlberto Sordi deIl marchese del Grillo, riguardante la figura diOnofrio del Grillo. Infine è ambientato a Roma il film vincitore delpremio OscarLa grande bellezza.

Cucina

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Lo stesso argomento in dettaglio:Prodotti agroalimentari tradizionali laziali.

La cucina laziale è rappresentata in gran parte da quella romana, nella quale ci sono apporti di zone confinanti. La cucina laziale ha un'importante caratteristica: l'estrazione popolare. A Roma la cucina è di osterie, ricette fatte con cibi poveri.

I carciofi alla Giudia

Tra i primi si annoverano iravioli detti "di San Pancrazio", la pastaamatriciana, imaccheroni, lalenticchia di Onano, lacicoria asparago, e lesagne. Tra i secondi vi sono innanzitutto ilGuanciale amatriciano, prodotto anche aCampotosto, laporchetta, il salumeCoppa, lapatata dell'Alto Viterbese, lapatata di Leonessa, lapizza di Pasqua e latrippa. Tra i dolci sono conosciuti lazeppola, iltarallo e laferratella.

Specialmente conosciuta è lacucina romana, della quale alcune ricette sono tratte dai cosiddetti "piatti poveri" del popolo, come ad esempio icarciofi alla giudia, inventati dagliEbrei del ghetto. Tra i piatti tipici si annoverano icarciofi alla romana, isaltimbocca, lacoda alla vaccinara, lacoratella d'abbacchio, lagrattachecca e gli spaghetti allacarbonara.

Tra ivini del Lazio, i prodotti tipici sono l'Aleatico di Gradoli nel viterbese, i vini DOC deiCastelli Romani, ilCerveteri diViterbo, il Moscato di Terracina, ilCirceo,Colli della Sabina rosso,Colli Etruschi Viterbesi rosso, i vini diVignanello eColli Lanuvini.

Tra i dolci laziali ibrutti e buoni, ilcastagnaccio, lecastagnole, leciambellette al vino, lacrema di marroni, laferratella, lefrittele di riso di San Giuseppe, imaccheroni con le noci, ilmaritozzo, ilpampepato, ilpangiallo, lapizza dolce di Beridde, lapupazza frascatana, ilserpentone, latorta mimosa, lazuppa inglese.

Economia

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In termini assoluti il Lazio è la 2ª regione d'Italia perPIL prodotto dopo la Lombardia[35], mentre in termini di PIL per abitanti, il Lazio è la quarta regione secondo i dati del 2007, la quinta regione secondo i dati del 2008.

20132014201520162017
Lazio181.204,9181.750,8183.417,6190.600,4193.796,8

Nel 2019 le imprese sono 657.855, il 10,8% del totale nazionale.

Peraltro il PIL laziale non è prodotto omogeneamente sia dal punto di vista territoriale, vista la preponderanza dell'economia romana rispetto a quella degli altri territori provinciali, sia dal punto di vista dei settori produttivi, visto che gran parte del PIL è prodotto dal settore dei servizi, in proporzione maggiore rispetto al dato nazionale.

Occupazione

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A livello regionale il tasso di occupazione della popolazione di età compresa tra i 15 e i 64 anni aggiornato al 2024 è del 64% ed è leggermente superiore rispetto al corrispondente dato nazionale (62,2%). Di seguito sono riportati i valori dei tassi di occupazione che si registrano nelle singole province.[36]

201920202021202220232024
Lazio61,1%59,4%59,8%61,8%63,2%64%
Viterbo54,5%54,6%56,3%58,4%58%63,9%
Rieti59%57,6%57,7%58,4%61,8%62,7%
Roma64%61,5%61,3%63,6%65,3%65,8%
Latina54,3%54,1%55,1%55,5%57,2%56,2%
Frosinone48,2%50,2%54,8%56,2%55,5%57,8%

Per quanto riguarda invece il tasso di disoccupazione, questo si aggira a livello regionale attorno al 6,4% ed è un valore sostanzialmente in linea con il corrispondente dato nazionale (6,6%). Di seguito la tabella con il tasso di disoccupazione al 2024 diviso per province[37]:

201920202021202220232024
Lazio10,1%9,5%10,2%7,9%7,3%6,4%
Viterbo10,2%9,1%10,9%7,5%9,9%5,6%
Rieti10,5%7,1%10,5%10,1%8,5%7,4%
Roma9,2%9,2%10%7,5%6,6%6%
Latina14,1%11,9%11%9,6%9,1%9,6%
Frosinone14,5%11,6%11%9%10,5%6,4%

Dati economici

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Di seguito la tabella storica che riporta ilPIL ed il PIL procapite[38], prodotto nel Lazio a partire dal2000:

2000200120022003200420052006200720082009201020112012
Prodotto interno lordo
(Milioni di Euro)
123 291,8129 439,2137 176,4140 884,9150 613,1155 264,7160 517,5151 470.9152 768.0151 036.6151 712.1154 241.1152 992.9
PIL ai prezzi di mercato per abitante
(Euro)
24 096,025 297,426 732,727 221,528 756,129 365,029 731,030 334.730 216.729 377.329 501.729 726.729 194.5

Di seguito la tabella storica elaborata dall'Istat a temaUnità locali, intesa come numero di imprese attive, ed addetti, intesi come numero addetti delle unità locali delle imprese attive (valori medi annui).[39]

201520142013
Numero imprese attive% Imprese attiveNumero addetti% AddettiNumero imprese attive% Imprese attiveNumero addetti% AddettiNumero imprese attive% Imprese attiveNumero addetti% Addetti
Lazio455.5919,72%1.539.3599,45%457.6869,70%1.510.4599,33%464.0949,68%1.525.4719,28%
Italia4.687.89116.289.8754.720.67816.189.3104.795.44316.431.038

I dati mostrano che nel 2015 nel Lazio hanno operato 455.591 imprese, che rappresentano il 9,72% delle imprese attive italiane, dove sono stati impiegati 1.539.359 addetti, che corrispondono al 9,45% del dato nazionale; nel triennio i dati mostrano come nel Lazio, a fronte di un leggero aumento degli addetti impiegati, si sia registrato un calo nel numero di imprese,che indica un aumento del numero di addetti per impresa.

Di seguito la stessa serie storica con il dettaglio provinciale.[39]

201520142013
Numero imprese attive% Imprese attiveNumero addetti% AddettiNumero imprese attive% Imprese attiveNumero addetti% AddettiNumero imprese attive% Imprese attiveNumero addetti% Addetti
Frosinone33.6057,38%106.5786,92%34.0157,43%107.5467,12%35.0817,56%111.5297,31%
Latina39.3048,63%122.1987,94%39.4468,62%120.8978,00%39.9158,60%123.3108,08%
Rieti9.7652,14%22.9081,49%10.0442,19%23.8341,58%10.4072,24%25.2721,66%
Roma349.54676,72%1.228.27679,79%350.52376,59%1.198.44079,34%354.56076,40%1.203.86778,92%
Viterbo23.3715,13%59.3993,86%23.6585,17%59.7413,96%24.1315,20%61.4934,03%
Lazio455.5911.539.359457.6861.510.459464.0941.525.471

Dai dati a livello provinciale si evince come i 3/4 del numero di imprese e i 4/5 degli addetti, operino nel territorio della Città metropolitana di Roma, con una evidente marginalizzazione delle altre realtà imprenditoriali regionali, che inoltre hanno una numerosità in termini di addetti, ancora più inferiore rispetto a quella romana (Roma e comuni dell'ex provincia di Roma).

Di seguito la tabella che riporta ilPIL[38], prodotto nel Lazio ai prezzi correnti di mercato nel2006, espresso in milioni di euro, suddiviso tra le principali macro-attività economiche:

Macro-attività economicaPIL prodotto% settore su PIL regionale% settore su PIL italiano
Agricoltura, silvicoltura, pesca€ 1 709,31,06%1,84%
Industria in senso stretto€ 14 208,28,85%18,30%
Costruzioni€ 6 872,14,28%5,41%
Commercio, riparazioni, alberghi e ristoranti, trasporti e comunicazioni37 305,523,24%20,54%
Intermediazione monetaria e finanziaria; attività immobiliari ed imprenditoriali€ 45 100,728,10%24,17%
Altre attività di servizi€ 39 411,824,55%18,97%
Iva, imposte indirette nette sui prodotti e imposte sulle importazioni€ 15 909,99,91%10,76%
PIL Lazio ai prezzi di mercato€ 160 517,5

Agricoltura

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Pos.Utilizzazione dei terreniEttari
1Pascoli utilizzati151.829,34
2Boschi cedui131.846,86
3Altri erbai71.021,69
4Olive per olio65.909,51
5Frumento duro53.397,78
6Prati permanenti (utilizzati)40.121,99
7Erba medica37.851,11
8Boschi a fustaia33.840,05
9Altri prati32.825,4
10Altra superficie boscata32.467,79
11Nocciolo19.338,78
12Vite16.822,28
13Ortive in piena aria16.536,74
14Orzo14.294,26
15Frumento tenero e spelta12.849,87
16Mais11.720,42
17Kiwi7.292,59
18Altri erbai monofiti di cereali6.682,16
19Avena5.634,96

Il settore agricolo laziale ha perso l'importanza che aveva tradizionalmente avuto fino all'immediato dopoguerra, quando la produzione proveniva essenzialmente da grandi latifondi agricoli.

Secondo i dati ISTAT del 2010,[40] con riferimento alle coltivazioni legnose, superfici boschive escluse, preponderante nel Lazio è quella dell'olivo per la produzione di olio, rispetto al nocciolo, diffuso nel viterbese ed in particolare nella zona dei Monti Cimini, e alla vite. Dopo queste tre colture tradizionali si è molto sviluppata quella del Kiwi, soprattutto nella provincia di Latina, tanto che la superficie coltiva è superiore a quella destinata a colture più tradizionali, come ad esempio quella destinata a castagno: 4.046,82 ettari.

Secondo i dati Istat del 2007, nel Lazio le aziende agricole hanno lavorato 940.447 ettari di territorio, contro 1.128.164 ettari 1999.[41]

Nonostante il fenomeno dellatransumanza sia molto ridotto rispetto al passato, nel Lazio c'è ancora una forte presenza di allevamenti di ovini(817 092 capi nel2003, quasi il 40% dei quali nel viterbese) che pongono la regione dietro allaSardegna e allaSicilia nell'allevamento di questo capo di bestiame. A seguire, si contano circa380 000 capi di bovini e oltre100 000 capi di suini. Nel sud della Regione, infine, si sta sviluppando fortemente l'allevamento di bufali, che nel 2003 superavano le70 000 unità.

Sempre secondo i dati ISTAT del 2010, nel Lazio nel settore agricolo operavano 27.634 aziende, che sul totale delle 544.997 aziende che in Italia operavano in questo settore, rappresentano il 5,07% del dato nazionale. A livello provinciale, nella provincia di Latina sono state registrate 10.487 aziende agricole, 6.163 in quella di Viterbo, 5.271 in quella di Frosinone, 4.663 i quella di Roma, mentre quelle registrate nella provincia di Rieti erano 1.050.

Allevamento

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Di seguito sono i dati relativi alla tipologia degli allevamenti presenti nel territorio regionale, raffrontati ai dati nazionali, per l'anno 2019.[42]

ItaliaComposizione %LazioComposizione %% Lazio sul totale Italia
Bovini5.974.94726,0%202.12418,4%3,4%
Bufalini402.2861,8%60.8215,5%15,1%
Ovini7.000.88030,5%750.52968,2%10,7%
Caprini1.058.7204,6%35.1943,2%3,3%
Suini8.510.26837,1%51.7404,7%0,6%
Totale22.947.101100,0%1.100.408100,0%4,8%

La tabella riporta i dati relativi ai capi di bestiame rilevati in Italia e nel Lazio nel 2019, per categoria di bestiame. Per il Lazio inoltre, oltre alle percentuali della composizione del parco bestiame regionale, è riportata l'incidenza sul totale nazionale.

Dai dati si ricava la maggiore incidenza degli allevamenti di Ovini e Bufalini nel Lazio, rispetto all'incidenza degli stessi a livello nazionale; per quanto riguarda gli Ovini questi pesano sul totale regionale per il 68,2%, mentre a livello di composizione del dato nazionale gli ovini pesano solo per 30,5%.

Industria

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Il settore industriale laziale ha rilevanza nazionale e internazionale, con un'importante diffusione di industrie di medio-piccole dimensioni. Le eccezioni si sono registrate in quelle zone del Lazio dove ha agito laCassa del Mezzogiorno, come ad esempio aCassino,Anagni,Frosinone,Colleferro e dintorni dove si è avuto un importante sviluppo economico negli ultimi anni, anche grazie agli stabilimenti industriali di importanti aziende (FIAT,SKF,ABB,Bristol-Myers Squibb).

Secondo i dati ISTAT[38], prodotto nel Lazio ai prezzi correnti di mercato nel2006, espresso in milioni di euro, suddiviso tra le principali macro-attività economiche relativi al 2006, nel Lazio i settori industriali più sviluppati sono quelli relativi alla produzione e distribuzione di energia elettrica, di gas, di vapore e acqua (vale2 839,7 milioni di euro), quello alle cokerie, raffinerie, chimiche, farmaceutiche(2 766,7 milioni di euro) e della fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici, elettrici ed ottici; mezzi di trasporto(2 418,6 milioni di euro). L'industria più distintiva del Lazio è la produzione di prodotti chimici per la casa, prodotti farmaceutici e igienici, e prodotti tissue:Sigma-Tau,Johnson & Johnson,Procter & Gamble,Colgate-Palmolive,Henkel,Pfizer,Takeda,Merck,Abbott, Catalent,Angelini,Menarini, Biopharma, Wepa.

Di notevole importanza anche l’attività di ricerca e sviluppo nell'high-tech:IBM (IBM Rome Software Lab),Ericsson,Engineering,Leonardo Electronics (Roma-TiburtinaTecnopolo Tiburtino, Roma-Laurentina, Pomezia, Latina),Rheinmetall ("Radar House"), l’industria dei pneumatici:Bridgestone (Centro R&D a Roma e terreno di prova adAprilia) e l’industria aerospaziale:Avio,Telespazio,Thales Alenia Space.

Nel complesso l’industria laziale è attiva con grandi, piccole e medie aziende, che operano nei settori metalmeccanico, chimico, alimentare, tessile, manifatturiero, grafico, editoriale, del mobile e dell'abbigliamento.

Settore terziario

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Nella regione della capitale politica e amministrativa italiana, risulta preponderante il settore del terziario e deiservizi cometurismo,commercio,intermediazione finanziaria e immobiliare,università e poli di ricerca,pubblica amministrazione.

Il peso dei servizi nella composizione delPIL della regione, risulta superiore nel Lazio rispetto a quanto si verifica in media sull'intero territorio italiano (77,5 % contro 65,6 %); in pratica oltre 3/4 del PIL del Lazio è prodotto dal settore dei servizi[43].

Tra questi, oltre il 27% è prodotto dal settore dell'intermediazione finanziaria e dalleattività immobiliari, il 26% dalle attività legate aitrasporti, commercio,alberghi e turismo. Gli arrivi turistici nel 2007 sono stati:3 867 175 di italiani e6 952 266 di stranieri[44]. L'economia dei servizi legati allaPubblica Amministrazione pesa per circa l'8%, il doppio della media nazionale[43].

Turismo

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Il turismo nel Lazio è un settore florido specie per ciò che riguarda il turismo legato all'arte e ai monumenti e luoghi di interesse della regione (Roma in primis), il turismo religioso (Roma e santuari del Lazio), il turismo estivo balneare specie nell'alto e basso Lazio (Santa Marinella,Ladispoli,Anzio,Nettuno,Sabaudia,San Felice Circeo,Terracina,Sperlonga,Gaeta) e il turismo estivo/invernale nellestazioni sciistiche dell'Appennino Laziale (Terminillo,Leonessa,Cittareale,Monte Livata,Campo Staffi eCampocatino,Altipiani di Arcinazzo).

A livello nazionale, secondo i dati dell'Istat relativi al 2018, il Lazio è la 4ª regione italiana per numero di arrivi, la 6° per numero di presenze, con una permanenza media per persona poco al di sotto di 3 giorni. Roma, la città più visitata d'Italia del 2018 con 28.992.098 presenze, da sola rappresenta il 79% delle presenze regionali annuali.[45]

Agriturismo

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Secondo i dati dell'Istat, nel 2018 nel Lazio sono stati registrati 1.278 agriturismi, il 5,4% dei 23.615 agriturismi censiti a livello nazionale. In dieci anni, dal 2008 al 2018, l'incidenza degli agriturismi laziali è aumentata di due punti percentuali, passando dal 3,4% del 2008 al 5,4% del 2018.[46]

20182017201620152014201320122011201020092009
Lazio1.2781.253947950940884841811832704629
% in Italia5,4%5,4%4,2%4,3%4,3%4,2%4,1%4,0%4,2%3,7%3,4%
Italia23.61523.40522.66122.23821.74420.89720.47420.41319.97319.01918.480

Dal 2008 al 2018 il numero di agriturismi nel lazio è raddoppiato, ma in termini percentuali l'incidenza percentuale a livello provinciale, ha seguito dinamiche diverse. Gli agriturismi della provincia di Viterbo e di Latina hanno segnato un incremento nella composizione regionale, segnando rispettivamente un incremento del 7,6% e dell'1%, mentre le percentuali delle province di Rieti, Roma e Frosinone segnano un decremento del 3,8%, del 2,8% e del 2,1%.

20182017201620152014201320122011201020092008
Viterbo532523345346344312311294313244214
% sul tot. reg.41,6%41,7%36,4%36,4%36,6%35,3%37,0%36,3%37,6%34,7%34,0%
Rieti197181167167173176170165158149121
% sul tot. reg.15,4%14,4%17,6%17,6%18,4%19,9%20,2%20,3%19,0%21,2%19,2%
Roma294289232233220208182179189172162
% sul tot. reg.23,0%23,1%24,5%24,5%23,4%23,5%21,6%22,1%22,7%24,4%25,8%
Latina117119104105105927985825751
% sul tot. reg.9,2%9,5%11,0%11,1%11,2%10,4%9,4%10,5%9,9%8,1%8,1%
Frosinone138141999998969988908281
% sul tot. reg.10,8%11,3%10,5%10,4%10,4%10,9%11,8%10,9%10,8%11,6%12,9%
Lazio1.2781.253947950940884841811832704629

Infrastrutture e trasporti

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Strutture idriche

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Al 2020 il Lazio ha immesso nelle strutture idriche regionali 934005 metri cubi di acqua, la seconda regione d'Italia dopo la Lombardia, corrispondenti a 444 metri cubi pro capite, la 7° d'Italia, sopra le media nazionale che si attesta a 373 metri cubi di acqua pro capite. Il dato della raccoltà è però fortemente penalizzato dal dato delle perdite d'acqua registrato nel Lazio, pari al 49,7% dell'acqua raccolta, ben sopra la media nazionale, che segna un 42,2% di acqua persa durante il trasporto, con una varianza tra la Valle d'Aosta, al 23,9% e la Basilicata al 62,1%[47].

I dati per provincia del 2020[48]:

ProvinciaAcqua immessa in rete - volumeAcqua immessa in rete - pro capiteAcqua erogata - volumeAcqua erogata - pro capite% perdite idriche
Viterbo47.24441723.23820550,8
Rieti35.93664614.14325460,6
Roma633.107408370.76023941,4
Latina111.45654029.20114173,8
Frosinone106.26261132.44218769,5
Lazio934.005444469.78422349,7

Strade

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Lo stesso argomento in dettaglio:Strade regionali del Lazio.

Altre direttrici sono lavia Aurelia verso laToscana, lavia Cassia per il traffico in direzione delviterbese, lavia Salaria per quello in direzione delReatino, lavia Casilina verso laProvincia di Frosinone, lavia Appia come direttrice verso iCastelli Romani e lavia Pontina in direzioneLatina.

Ferrovie

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Lo stesso argomento in dettaglio:Rete ferroviaria del Lazio.

Essendo posta al centro della penisola, Roma è anche il principalenodo ferroviario dell'Italia centrale. Le altre principali direttrici di traffico ricalcano - almeno nella parte iniziale del percorso - il tracciato delle strade consolari: la linea tirrenica (Roma-Genova, lungo lavia Aurelia); la linea verso nord inizialmente lungo la valle del Tevere (Roma-Firenze-Bologna); le linee verso l'Adriatico (Roma-Pescara, lungo lavia Tiburtina, eRoma-Ancona, lungo lavia Flaminia); le linee verso il meridione (Roma-Formia-Napoli, lungo lavia Appia, eRoma-Cassino-Napoli, lungo lavia Casilina).

In ambito regionale, la rete collegante Roma con la regione ed il suo hinterland si compone di ottorelazioni regionali, operate daTrenitalia sul nodo ferroviario di Roma e numerate daFL1 aFL8, oltre al collegamento rapidoLeonardo Express fra la stazione Termini e l'aeroporto di Fiumicino;

Porti

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Il porto di Formia.

Nella regione è presente uno dei maggiori porti per il trasporto passeggeri d'Italia: ilporto di Civitavecchia, nellacittà metropolitana di Roma Capitale, rappresenta il maggiore porto d'imbarco nazionale per laSardegna. Il porto si è arricchito di nuove linee passeggeri perSicilia,Spagna,Francia,Malta eTunisia. Il porto di Civitavecchia è il maggiore porto italiano per iltraffico crociere e tra i principali e più trafficati del mondo.[49]

Altri porti di collegamento nel Lazio, tra cui i collegamenti per raggiungere leisole pontine, vi sono il porto diAnzio,Formia,Terracina eSan Felice Circeo.

Roma e il Lazio sono dotati inoltre di tre porti turistici, ilporto turistico di Roma, il porto turistico "Riva di Traiano" diCivitavecchia e il Marina di Nettuno nell'omonimo comune.

Aeroporti

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Aeroporto di Fiumicino

Altri aeroporti militari sono quelli diFrosinone, diGuidonia, diLatina e diViterbo.

Istituzioni politico amministrative

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L'ente territoriale Regione Lazio fu istituito con laCostituzione repubblicana nel1947, sebbene il primo organo politico rappresentativo (come le altre regioni italiane a statuto ordinario) sia diventato operativo soltanto nel 1970, con l'elezione dei consigli regionali[50]. La regione esisteva comunque già in precedenza come entità geografica estatistica.

Presidente della Regione Lazio

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Lo stesso argomento in dettaglio:Presidenti del Lazio.
  • Francesco Rocca(Indipendente didestra)

Ilpresidente della Giunta Regionale è il rappresentante della Regione, ha il compito di gestire e coordinare la Giunta, promulga le leggi regionali ed emana i regolamenti. L'attuale presidente della Regione è stato eletto alleelezioni regionali del 2023.

Il Consiglio regionale

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Lo stesso argomento in dettaglio:Consiglio regionale del Lazio.

IlConsiglio regionale è l'assemblea legislativa della Regione. Promulga le leggi e i regolamenti di competenza dell'ente, approva il bilancio regionale e propone leggi allaCamera dei deputati.

Il Consiglio regionale del Lazio ha sede a Roma in via della Pisana 1301.

La Giunta Regionale

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L'organo esecutivo della Regione èla Giunta regionale, composta dal presidente della Giunta e dagli assessori. Tra i suoi compiti:

  • esegue le delibere del Consiglio regionale;
  • predispone il bilancio regionale;
  • amministra il patrimonio della Regione;
  • emana disposizioni esecutive per attuare leggi regionali.

La sede principale della Giunta regionale del Lazio si trova aRoma in via Cristoforo Colombo, 212.

Amministrazione

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Suddivisione amministrativa

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Dal 1º gennaio1948, ex art. 131 dellaCostituzione, il Lazio è unaregione ad autonomia ordinaria dellaRepubblica Italiana, ma solo con lalegge n. 281 del 1970 furono attuate le sue funzioni.

Il Lazio è amministrativamente suddiviso nelle 4provincie diFrosinone,Latina,Rieti eViterbo, e nellacittà metropolitana di Roma Capitale.

StemmaProvincia e Città metropolitanaMappaComuniAbitanti
(01/01/2019)
Superficie
(km²)
Sito Istituzionale
Provincia di Frosinone91477.5023.247,08Frosinone
Provincia di Latina33562.5922.256,16Latina
Provincia di Rieti73152.4972.750,52Rieti
Città metropolitana di Roma Capitale1214.253.3145.363,28Roma
Provincia di Viterbo60309.7953.615,24ViterboArchiviato il 28 gennaio 2022 inInternet Archive.

Questa suddivisione amministrativa è ripresa dal simbolo della regione, rappresentato da unottagono con iscritti gli stemmi delle quattro province e della città metropolitana.

Comunità montane

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Nel Lazio sono poi presenti 22comunità montane istituite conlegge regionale del1999[51].

FrosinoneLatinaRietiRomaViterbo

Sport

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Lo stesso argomento in dettaglio:Sport nel Lazio.
Vista delloStadio Olimpico e delloStadio dei Marmi alForo Italico

Nel Lazio si tengono ogni anno due dei più importanti eventi internazionali dell'atletica leggera italiana: ilGolden Gala di Roma e ilRieti Meeting. Quest'ultimo è il meeting più antico d'Italia, ed è noto per i numerosi record del mondo registrati, come quello diAsafa Powell che il 9 settembre 2007 vi ha stabilito il record mondiale nei 100 metri. Altro evento internazionale annuale di atletica è laMaratona di Roma, organizzata in primavera con partenza e arrivo inVia dei Fori Imperiali.

Roma ospita anche ilConcorso ippico internazionale "Piazza di Siena", competizione equestre che si tiene dal 1922 in piazza di Siena, all'interno diVilla Borghese.

Principali impianti sportivi

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Nel Lazio sono presenti diversi impianti sportivi di livello internazionale, costruiti in occasione di eventi di rilevanza mondiale come leOlimpiadi di Roma del 1960.

Tra i vari impianti sportivi, il più rilevante è lostadio Olimpico, costruito all'interno del complesso sportivo delForo Italico, dove si trovano anche loStadio del tennis di Roma, sede degliInternazionali d'Italia di tennis, e ilComplesso natatorio del Foro Italico.

Altri impianti sportivi rilevanti sono ilPalazzo dello Sport, situato a Roma nella zona dell'Eur, il più grande palazzo dello sport in Italia, l'Autodromo di Vallelunga, uncircuito motoristico ubicato aCampagnano di Roma, e ilCentro di preparazione olimpica a Formia, un complesso sportivo dotato di strutture all’aperto e indoor, dove si possono praticare oltre 20 differenti discipline sportive tutto l’anno.

Note

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  1. ^Operativa dal 1970.
  2. ^abDato ISTAT - Popolazione residente al 31 maggio 2025 (dato provvisorio).
  3. ^Istituto nazionale di statistica,CODICI STATISTICI DELLE UNITÀ AMMINISTRATIVE TERRITORIALI: COMUNI, CITTÀ METROPOLITANE, PROVINCE E REGIONI (XLS), suistat.it, 30 giugno 2023.URL consultato il 23 settembre 2023.
  4. ^abGross domestic product (GDP) at current market prices by NUTS 3 region, suec.europa.eu.URL consultato il 30 Aprile 2025.
  5. ^Regional gross domestic product (PPS per inhabitant) by NUTS 2 region, suec.europa.eu.URL consultato il 30 Aprile 2025.
  6. ^Latium et Campania, inEnciclopedia dell'arte antica, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  7. ^I dati della tabella si riferiscono al periodo trentennale 1973-2014, suilmeteo.it.URL consultato il 23 settembre 2014(archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2014).
  8. ^Alfoldi (1966) 9
  9. ^Eneide, VIII, 319
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