| Centrale del Latte d'Italia (CLI) | |
|---|---|
| Stato | |
| Forma societaria | Società per azioni |
| Borse valori | Borsa Italiana:CLI |
| ISIN | IT0003023980 |
| Fondazione | 28 aprile 1950 (come Centrale del Latte di Torino) aTorino |
| Sede principale | Torino |
| Gruppo | NewPrinces |
| Persone chiave | Angelo Mastrolia, presidente Stefano Cometto, amministratore delegato |
| Settore | Alimentare |
| Prodotti |
|
| Fatturato | 349,71 milioni di euro (2024) |
| Utile netto | 4,42 milioni di euro (2024) |
| Dipendenti | 620 (2024) |
| Sito web | centralelatteitalia.com/ |
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Centrale del Latte d'Italia S.p.A. (in breveCLI) è un'azienda alimentareitaliana con sede aTorino e secondaria aFirenze del GruppoNewPrinces che opera principalmente nel settore lattiero-caseario dov'è il terzo operatore nazionale ed anche negli alimentari freschi con il pesto genovese, insalate e verdure, uova, pasta fresca, salumi, oltre che nei preparati per dolci comecrème brûlée e panna cotta.
CLI è quindi una sub-holding che ha marchi storici tra i quali:Polenghi Lombardo,Centrale del Latte di Salerno,Centrale del Latte di Vicenza,Giglio,Tapporosso,Latte Tigullio,Mukki a cui si aggiungono anche:Optimus,Torre in Pietra,Ala,Matese eFior di Salento che non hanno una gamma completa dei prodotti; inoltre di recente sono stati creati anche i brands con i prodotti destinati ad una clientela specifica:Cappuccino Lovers (per chi ama un cappuccino cremoso e le bevande vegetali),Mukki Bimbo (per i neonati e i bambini fino a 3 anni) eCentrale del Latte d'Italia EXPERT (per i professionisti del food service).
È quotata dal 2000 allaBorsa di Milano negli indiciFTSE Italia STAR eFTSE Italia Small Cap del Mercato STAR dove è presente dal 2001.
Le origini risalgono al 28 aprile 1950 quando a Torino venne fondata laCentrale del Latte di Torino S.p.A. che iniziò ad operare in modo strutturale dall'ottobre del 1952, grazie all'intesa tra un gruppo di operatori privati del settore e il comune di Torino.
Nel 1999 acquisisce il controllo delCentro Latte Rapallo S.p.A., nato nel 1954, come una piccola centrale del latte, creando un polo interregionale tra Piemonte e Liguria specializzato nel fresco, che nel 2013 integra per fusione. L'attività prosegue quindi con lo storico marchioLatte Tigullio con il quale vende i suoi prodotti.
Centrale del Latte d’Italia S.p.A. nasce nel 2016, dalla fusione per incorporazione diCentrale del Latte di Firenze, Pistoia e Livorno S.p.A. inCentrale del Latte di Torino & C. S.p.A. che assunse l'attuale denominazione sociale.
Contestualmente alla fusione, il 30 settembre 2016 è avvenuto il conferimento da parte di Centrale del Latte d'Italia dell’azienda Mukki, appartenente allaCentrale del Latte di Firenze, Pistoia e Livorno, in una nuova società, interamente posseduta da Centrale del Latte d'Italia avente sede legale ed operativa a Firenze denominataCentrale del Latte della Toscana.
Dal 1° aprile 2020 è controllata da NewLat Food S.p.A. (dal 2025 NewPrinces S.p.A.) che ne ha rilevato il 67,6% del capitale sociale.[1]
Nel luglio del 2020 si è perfezionata la fusione per incorporazione diCentrale del Latte della Toscana S.p.A. eCentrale del Latte di Vicenza S.p.A in Centrale del Latte d'Italia S.p.A[2], appartenete al gruppo Newlat Food S.p.A..
L'azienda è così attiva inPiemonte,Liguria,Veneto eToscana rispettivamente con i marchi Centrale del Latte di Torino, Latte Tigullio,Centrale del Latte di Vicenza eMukki.
Nel 2021 Centrale del Latte d'Italia riceve dalla controllante Newlat che cede in affitto il ramo d’azienda, anche gli 8 marchi che prima deteneva direttamente, arrivando così ad un totale di 12: Ala,Centrale del Latte di Salerno, Fior di Salento, Giglio, Matese, Optimus,Polenghi Lombardo, Torre in Pietra.
Ai 12 marchi territoriali si aggiungono inoltreMukki Bimbo,Cappuccino Lovers eCentrale del Latte d'Italia EXPERT per un totale di 15 marchi e 7 stabilimenti in tutta Italia di cui 5 al Nord, uno al Centro e uno al Sud, usati per commercializzare circa 120 prodotti.
La Centrale del Latte d'Italia produce circa 120 prodotti, compresi in 4 categorie, che vengono commercializzati con i 15 marchi del gruppo.
La produzione avviene nei 7 stabilimenti appartenenti alla CLI ed anche in quello di Ozzano Taro (PR) diPrinces Italia, controllata dall'altra sub-holdingPrinces della holding capogruppoNewPrinces.
Ecco le categorie:
I circa 120 prodotti sono:
Centrale del Latte d'Italia ha 7 stabilimenti che sono a:
Inoltre utilizza anche lo stabilimento di Ozzano Taro (PR) specializzato nel baby food che appartiene aPrinces Italia, altra controllata di NewPrinces attraverso Princes.
Nella sede dell'ex Centrale del Latte di Torino, situata nel quartiereSanta Rita, vengono prodotti i marchi:
(solo il latte cremoso)
Nella sede dell'ex Centro Latte Rapallo vengono prodotti i marchi:
(solo il latte cremoso)
A Lodi vengono prodotti i marchi:
Nella sede dell'ex Centrale del Latte di Vicenza vengono prodotti i marchi:
(linea completa)
A Reggio Emilia vengono prodotti i marchi:
Nella sede dell'ex Centrale del Latte della Toscana, che oggi è la sede secondaria della Centrale del Latte d'Italia, vengono prodotti i marchi:
(solo il latte cremoso)
Nella sede dell'ex Centrale del Latte di Salerno vengono prodotti i marchi:
(solo il latte cremoso)
Nello stabilimento di Ozzano Taro (PR) di Princes Italia, altra società appartenete a NewPrinces Group, viene prodotto per il marchio:
I 15 marchi della Centrale del Latte d'Italia sono compresi in 4 categorie:
- storico marchio nato nel 1957 che la CLI utilizza per commercializzare:
- marchio già usato dall'omonima centrale nata nel 1929 ed incorporata da Newlat Food nel 2020
- marchio già usato dall'omonima centrale nata nel 1929 ed incorporata dalla CLI nel 2020
- marchio nato nel 1966
- Lo storico marchio nacque nel 1934 quando venti produttori del reggiano fondarono a Reggio Emilia laCooperativa dei Produttori di Latte.
Con il suo marchio oggi viene commercializzata:
- marchio già usato dal Centro Latte Rapallo nato nel 1954 ed incorporato dalla Centrale del Latte di Torino nel 2013
- marchio nato nel 1963 che in Campania e Puglia commercializza:
- marchio già usato dalla Centrale del Latte della Toscana, le cui origini risalgono al 1954 ed incorporata dalla CLI nel 2020
- dal 1930 è il marchio specializzato nel produrre:
- con il marchio della storica azienda lodigiana nata nel 1870, oggi viene commercializzata:
- marchio dell'ex Centrale del Latte di Torino, denominazione con cui nel 1950 nacque l'attuale Centrale del Latte d'Italia
- dalla fine degli anni'30 nell'omonima tenuta a Torrimpietra venivano prodotti latte fresco e yogurt.
Oggi con il marchio vengono venduti:
- marchio recente, usato per commercializzare:
- marchio recente, usato dalla CLI per commercializzare:
- marchio recente, creato per rifornire i professionisti del food service (horeca) che comprende anche, riguardo ai dessert:
Con i marchi della Centrale del Latte di Salerno, Centrale del Latte di Vicenza, Latte Tigullio (a Rapallo), Mukki (a Firenze) e Tapporosso (a Torino) viene commercializzata la gamma completa dei prodotti lattiero caseari e freschi della Centrale del Latte d'Italia.
La produzione completa del marchio Cappuccino Lovers avviene solo nello stabilimento di Vicenza, mentre in quelli di Torino, Rapallo, Firenze e Salerno viene prodotto solo il latte cremoso del marchio.
I professionisti del food service, come ristoranti, bar, caffetterie, catering ed altre attività alimentari (horeca), vengono riforniti dai distributori del settore, con i formati e i prodotti a loro adatti, che sono presenti sia nella linea interna EXPERT dei 5 marchi delle ex centrali che con il brand Centrale del Latte d'Italia EXPERT.
Nel 2008 la Newlat Food, che nel 2004 acquisì il marchio e lo stabilimento di Reggio Emilia della Giglio, esce da un periodo di forte indebitamento, aggravatosi con ilcrac Parmalat del cui gruppo faceva parte, grazie all'acquisto da parte della TMT di Angelo Mastrolia al prezzo simbolico di un euro.
Nel 2025 Newlat Food viene ridenominataNewPrinces, diventando la capogruppo di una multinazionale multi brand.
Nel 2024 Centrale del Latte d'Italia che ha 620 dipendenti, ha realizzato un fatturato aumentato a 349,71 milioni di euro (+4,7% rispetto al 2023). L’Ebitda è stabile a 25,2 milioni di euro, mentre l’Ebit cresce dell’11,3%, raggiungendo i 9,7 milioni di euro. L’utile netto è migliorato a 4,42 milioni di euro rispetto ai 2,9 milioni dell’anno precedente.