| Latina Calcio 1932 Calcio | |
|---|---|
| Leoni alati,Nerazzurri,Pontini | |
| Segni distintivi | |
| Uniformi di gara | |
| Colori sociali | |
| Simboli | Torre civica,Leone alato |
| Inno | Forza Latina Marco Napoli |
| Dati societari | |
| Città | Latina |
| Nazione | |
| Confederazione | UEFA |
| Federazione | |
| Campionato | Serie C |
| Fondazione | 1945 |
| Rifondazione | 1984 |
| Rifondazione | 1996 |
| Rifondazione | 2007 |
| Rifondazione | 2017 |
| Presidente | |
| Allenatore | |
| Stadio | Domenico Francioni (9 310 posti) |
| Sito web | latinacalcio1932.it/ |
| Palmarès | |
| Trofei nazionali | 1Coppe Italia Serie C/Lega Pro |
| Si invita a seguire ilmodello di voce | |
IlLatina Calcio 1932, meglio noto comeLatina, è unasocietàcalcisticaitaliana con sede nella città diLatina. Milita inSerie C, la terza divisione delcampionato italiano.
Fondata nel 2017, è erede dellatradizione sportiva iniziata nel 1945 con la fondazione dellaVirtus Latina e transitata attraverso vari soggetti sociali fino al 2017, allorché l'Unione Sportiva Latina Calcio è fallita ed è stata estromessa dai campionati nazionali.
Dal punto di vista storico, il miglior risultato conseguito dal club pontino sono quattro partecipazioni consecutive al campionato diSerie B a girone unico, tra il 2013 e il 2017: nella prima stagione di militanza il Latina fu terzo nella stagione regolare e sfiorò finanche l'accesso alla massima serie nazionale, perdendo la finale dei play-off.
Nel 2025 è stata costituita la formazione del Latina Women[1].
La prima squadra di calcio dell'alloraLittoria risale al 1935: il nome èAssociazione Sportiva Littoria. Al termine delsecondo conflitto mondiale, precisamente nel 1945, un anno dopo il cambio di toponimo, viene fondata laVirtus Latina, denominazione cambiata, appena un anno dopo inLa Pontina Latina, con l'obiettivo di trasformare la squadra in un vero e proprio punto di riferimento per tutta laprovincia. Con la promozione inSerie C del 1949, la società assume il nome diAssociazione Sportiva Latina e ottiene due salvezze consecutive nella terza serie. Gli anni cinquanta non si riveleranno altrettanto proficui, segnati dalla doppia retrocessione nel biennio 1952-1953 e un ulteriore declassamento di categoria nel 1956, con la squadra che sprofonda in Prima Divisione Lazio. Le sette stagioni successive si susseguono tra alti e bassi, una nuova retrocessione, scongiurata grazie a un ripescaggio e due nuovi cambi di denominazione societaria.

Nel 1965 l'Unione Calcio Latina torna inSerie D, dopo aver dominato il girone B della Prima Categoria davanti adAlatri e Sezze, categoria che la compagine pontina saprà mantenere anche gli anni successivi, sfiorando perfino il doppio salto immediato nel 1966, beffata per un solo punto dai rivali storici delFrosinone[2] e nel 1968, ma tutto svanì poiché fu penalizzata di ben 13 punti perillecito sportivo. Per la promozione bisognerà attendere l'anno successivo, con la vittoria del campionato con quattro punti di vantaggio sulla Viterbese. Il campionato di Serie C 1969-1970, però, terminò con la squadra classificatasi penultima e condannata nuovamente ai campionati di serie D, ancora una volta con una penalizzazione, 8 punti.

Nellastagione 1973-1974 vestì la maglia nerazzurra un giovanissimo ragazzo diSonnino,Alessandro Altobelli, che chiuse il campionato con 7 marcature e da lì a poco, nell'estate del 1974, fu notato dalBrescia che lo acquistò per sessanta milioni dilire. "Spillo" divenne il più famoso calciatore del vivaio del Latina ad aver raggiunto alti livelli (tra l'altro, divenne campione del mondo inSpagna nel1982).
Con il passar degli anni i risultati migliorarono gradualmente fino a raggiungere per la prima volta laSerie C1 nellastagione 1978-1979, proprio nell'anno della riforma dei campionati che scisse la Serie C in due diversi livelli, la Serie C1 e la Serie C2, quest'ultima divenuta l'ultimo gradino del calcio professionistico. In quella stessa annata, tra l'altro, ha militato un giovane diMonte San Biagio, l'attaccanteAndrea Carnevale, che all'inizio della stagione seguente finì all'Avellino, inSerie A. La società, nel frattempo, aveva di nuovo cambiato denominazione inUnione Calcio Latina. Subito retrocessa, dopo una quasi immediata risalita in Serie C1, seguì un nuovo declassamento, cui farà seguito una lenta decadenza, caratterizzata da una costante permanenza in C2 in tutti gli anni ottanta. Sono anni in cui Piero Di Trapano fu il protagonista assoluto del positivo momento del Latina tra il 1983 e il 1987: dalla stagione della retrocessione al secondo posto nelCampionato Interregionale, fino al ritorno in Serie C, con Giancarlo Sibilia in panchina. Poi l'ottimo terzo posto tra i professionisti[3].

Fino ai primi anni novanta illogo distintivo era costituito da un semplice scudo contrassegnato da bande verticali di colore nero e azzurro, senza alcun simbolo distintivo. La sede societaria è sempre stata quella storica di piazzale Prampolini, presso lo stadio Comunale, in seguito (dicembre 1996) intitolato a Domenico Francioni, storico presidente del sodalizio nerazzurro.
In seguito si susseguirono varie stagioni tra laSerie C2 e laSerie D: nel 1992 la società sprofonda nei dilettanti, categoria che contrassegnerà il sodalizio latinense per tutti gli anni novanta. Nel 1996 il nome fu tramutato inAssociazione Sportiva Latina, con una riorganizzazione ai vertici e il lancio di un nuovo logo tipo ovale che riportava l'effigie della torre comunale, storico simbolo della città. Dopo aver sfiorato la promozione nella stagione1998-1999, impresa poi nuovamente accarezzata per altre due volte con due terzi posti all'inizio del nuovo millennio, si arrivò al ripescaggio del 2002 inSerie C2, fortemente voluto dal Presidente Antonio Sciarretta (imprenditore diCori proprietario della televisione "Tele Etere", del quotidiano "Il Territorio" e del network "Musica Radio"[4]) a distanza di dieci anni esatti dall'ultimo campionato disputato nel professionismo dai nerazzurri.
La stagione2003-2004 incomincia con il riconfermato Pietro Santin. A novembre i nerazzurri perdono di misura nel derby con il Frosinone. Questa la formazione scesa in campo:Fimiani,Franchini, Pecorilli, Passalacqua (74'Pesce),Levanto, Martinelli,Marzio, Caputi, Polani, Pilleddu (76'Paniccia), Simonetti. A disposizione: Di Magno, Filocomo, Fioravanti, Ghilardi, Falso.
Nel 2005 il Presidente Sciarretta, fautore del ritorno tra i professionisti, lanciò un nuovostemma, uno scudo con sfondo nero e azzurro e la testa di un leone stilizzato di colore giallo, altro simbolo del capoluogo pontino. Fu inoltre varata una campagna acquisti in pompa magna, con il direttore sportivo Gianni Rosati (exFermana,Pistoiese eGenoa) che portò aLatina molti ex arancioni e giocatori di categoria superiore, tra i quali l'ivorianoGhislain Akassou, il centrocampista Davide Carfora e l'ex centravanti del TorinoEdoardo Artistico, con propositi di promozione diretta. Ma la stagione si rivelerà un fiasco completo, con la squadra invischiata quasi subito nella lotta per non retrocedere. Gli scarsi risultati portarono anche a un giro vorticoso di allenatori: dal riconfermatoGiancarlo Favarin si passò al brevissimo interregno di Marco Ghirotto, che diresse la squadra in una sola gara, peraltro vinta contro ilGiugliano, per poi passare il testimone aFortunato Torrisi, che racimolò appena tre punti in otto partite, frutto di altrettanti pareggi. A seguire si tenterà la soluzione interna con la promozione in panchina del capitanoDario Levanto, affiancato, in veste di direttore tecnico, dal veteranoPietro Santin, cavallo di ritorno[5]. Ma la stagione, incominciata male, finì ancor peggio, con la sconfitta contro ilRieti neiplay-out e il conseguente ritorno inSerie D.
Nel corso dell'estate, dopo che fu annunciato come nuovo allenatore Pietro Infantino (a seguito del rifiuto diPaolo Beruatto)[6] sorsero infatti problemi di natura economica che portarono al tracollo, culminato con la mancata iscrizione al campionato diSerie D e alla conseguente scomparsa dell'A.S. Latina, poiché la società venne esclusa da ogni campionato per mancati versamenti ad alcuni giocatori - nello specifico, si trattava di omessi versamenti delle ritenute Irpef e dei contributi Enpals per diverse mensilità - e dichiarata non più affiliata dallaFIGC. La maggior parte delle irregolarità riguardavano quindi contributi fiscali e previdenziali.
Nell'ottica di poter cedere il club, sperando in un ripescaggio in Eccellenza l'anno dopo, l'allora Presidente Sciarretta ha provveduto a saldare i debiti della società nel febbraio 2007, evitando il fallimento; ma tale ripescaggio non è mai avvenuto. Dopo vari ricorsi infatti, tutti respinti, non riuscì nemmeno a iscriversi al campionato di Terza Categoria per scadenza di termini. La società, pertanto, pur senza pendenze, ha cessato ogni tipo di attività, lasciando il capoluogo pontino senza calcio tra l'estate del 2006 e quella del 2007. Quella che passò alla storia come l'estate più nera nella storia del calcio latinense.
Nell'ottobre del 2006, la dirigenza dellaViribus Cisterna Montello diBorgo Montello, frazione di Latina, esce allo scoperto annunciando di voler cambiare la denominazione del club, e di volersi spostare nel capoluogo. Per far ciò, la società avvia un processo di riorganizzazione sia amministrativa sia tecnica, affidando la squadra (in fondo alla classifica) all'allenatore Massimo Bindi, con l'intento di mantenere la categoriaEccellenza Lazio. La squadra, a fine stagione, si salva con largo anticipo e così ilFootball Club Latina nasce ufficialmente presso uno studio notarile del capoluogo martedì 22 maggio 2007, per colmare il vuoto calcistico creatosi nella città diLatina in seguito alla mancata iscrizione dell'A.S. Latina per la stagione 2006-2007.
Il comune diLatina, nella stagione 2006-2007, dà la disponibilità dell'utilizzo dellostadio Domenico Francioni alle società sportive minori che ne hanno fatto richiesta, tra cui la già citata Viribus Cisterna Montello, la quale, dopo aver cambiato i colori sociali nel nero-azzurro, è smaniosa, tra le altre, di diventare la società calcistica cittadina di riferimento. Il comune però decide, con la delibera 687/2006 del 13 dicembre 2006, di dare lo stadio Francioni, in concessione per uso esclusivo, per la durata di 3 anni a partire dal 2007-2008, alla società con il titolo sportivo maggiore: la Viribus Cisterna Montello, ovvero la neonata F.C. Latina.
Nel frattempo, nel maggio 2007 si è vociferato di una cessione dell'A.S. Latina di Sciarretta all'avvocato pontino Tony Brugnolo, trattativa che però non è andata a termine.
Tuttavia, le prime mosse del presidente Lucio Bruno convincono la tifoseria organizzata a passare dalla sua parte: organizza un incontro pubblico con stampa e tifosi il 23 giugno 2007, effettua una campagna acquisti di spessore, riapre dopo 3 anni la scuola calcio del club cittadino di riferimento, avvia la campagna abbonamenti, ripropone magliette che richiamano la storia del Latina Calcio (quale la terza divisa arancione, in memoria delle magliette indossate dai tifosi e dai giocatori nel derby vinto in trasferta il 19 aprile 2003 contro i rivali storici delFrosinone) e della storia cittadina (sulle magliette campeggia ilLeone Alato di San Marco, patrono cittadino), il 5 luglio 2007 fa ripristinare i bandieroni sui pennoni dellostadio Domenico Francioni spogli per oltre sessant'anni, apre il sito internet ufficiale della società, e presenta la squadra il 6 luglio 2007 giorno diSanta Maria Goretti (altra santa patrona cittadina) annunciando l'ingresso in società dell'imprenditore Rosettano Navarra, e della famigliaCragnotti.
Nel frattempo, nel giugno 2007, il neonato comitato "Latina per il Latina" formato da vecchie glorie del Latina Calcio e appoggiato da sportivi locali affermati, decide di scendere in campo e di prendere in mano la gestione di un club cittadino. Fallita la trattativa con Lucio Bruno per l'F.C. Latina, il comitato si accorda con la societàReal Latina diBorgo Santa Maria per l'acquisto del titolo sportivo della categoriaPromozione, e viene così fondata laU.S. Virtus Latina, con presidenteVincenzo D'Amico.
In breve tempo, nasce la polemica con l'F.C. Latina su quale delle due squadre abbia il diritto di utilizzare lostadio Domenico Francioni. L'F.C. Latina, forte della delibera ottenuta dalla precedente giunta comunale, inizialmente non sembra ben disposta verso i rivali cittadini, ma successivamente alla mediazione del neo-assessore allo sport Raimondo Tiero, decide di concedere, con riserva per il periodo invernale, l'utilizzo dello stadio per le giornate di campionato in cui il F.C. Latina è impegnata in trasferta.
Nella stagione2007-2008 il Football Club Latina partecipa al campionato diEccellenza Laziale nel girone B con la prima squadra, e ai campionati giovanili con le formazioni: Juniores Regionali, Allievi Regionali, Allievi Coppa Lazio, Giovanissimi Provinciali, Giovanissimi Coppa Lazio ed Esordienti. In questa stagione il F.C. Latina parte con buoni propositi, ma un rendimento altalenante fa sì che la squadra non vada oltre il 6º posto in classifica.
Nella successiva stagione2008-2009, si classifica al 2º posto nel girone A dell'Eccellenza Laziale e ottiene la promozione in Serie D attraverso gli spareggi nazionali.
Partendo dallaPromozione Laziale invece, la Virtus Latina riesce in due anni ad arrivare inSerie D, classificandosi 1º inPromozione nella stagione 2007-2008 e vincendo anche il campionato diEccellenza nella stagione 2008-2009, battendo il 13 maggio 2009 il Pisoniano per 2-0 all'ultima giornata[7].
La città di Latina quindi, nell'estate del 2009, aveva due compagini calcistiche a rappresentarla inSerie D, ed entrambe rivendicavano l'eredità calcistica dell'A.S. Latina. Dopo alcuni contatti e diversi negoziati andati a buon fine tra le due società, le stesse si resero conto che era meglio mettere da parte i dissapori e unire le forze: pertanto avvenne la cessione del titolo del F.C. Latina al nuovo F.C. Rondinelle diAprilia, per poter avere un solo team diLatina inSerie D, nato dal titolo sportivo della Virtus Latina, che prende il nome diUnione Sportiva Latina Calcio Società Sportiva Dilettantistica[8][9].
Il fallimento di numerose società calcistiche diLega Pro, ha spalancato le porte a numerosi ripescaggi in Prima e in Seconda Divisione, così il 4 agosto 2010] il Latina viene ripescato inLega Pro Seconda Divisione 2010-2011 dopo cinque anni di assenza[10]. Dal 29 agosto 2010, è l'unica squadra di tutti i campionati professionistici d'Europa a essere imbattuta, tuttavia questo record dura fino al 20 febbraio 2011, quando viene sconfitta dalTrapani per 3-2, senza perdere comunque la testa del campionato. Il 1º maggio 2011 conquista una storica promozione inPrima Divisione. Davanti a 950 tifosi che hanno seguito la compagine pontina allostadio Guido D'Ippolito diLamezia Terme, la squadra diSanderra batte per 2-0 i padroni di casa dellaVigor Lamezia, vincendo il campionato con 90 minuti di anticipo, concludendo un torneo terminato con solo una sconfitta e l'imbattibilità del Francioni. A fine gara centinaia di bandiere nerazzurre sventolano a Lamezia ma anche a piazza del Popolo aLatina dove, davanti al maxischermo piazzato per l'occasione, migliaia di tifosi nerazzurri hanno visto la partita. Il Latina torna così inPrima Divisione a distanza di quasi trent'anni dalla sua ultima apparizione. Correva infatti l'anno 1982 quando i neroblù salutarono la terza serie nazionale. Appena un lustro fa il calcio era scomparso dal capoluogo pontino, ma poi si sono susseguite quattro promozioni consecutive.
Nonostante l'iniziale entusiasmo, il Latina stenta ad affermarsi nella nuova categoria, dove invece svetta senza problemi ilTrapani, l'anno precedente giunto alle spalle del club nerazzurro inSeconda Divisione. Dopo un campionato sempre condotto nei bassifondi della classifica, il Latina è costretto a giocarsi la permanenza nella categoria agli spareggi. Il 28 maggio 2012 vincendo i play-out diLega Pro Prima Divisione contro laTriestina (2-0 aLatina nell'andata e 2-2 al ritorno aTrieste), ottiene la salvezza. Decisivo il giovaneSalvatore Burrai, che risponde per due volte alla doppietta diRiccardo Allegretti, capitano dei giuliani, festeggiando anche la sua prima doppietta in carriera, facendo retrocedere unaTriestina ormai allo sbando per i noti problemi societari che l'hanno portata al fallimento nel campionato in corso.

La stagione successiva inPrima Divisione, sotto la presidenza di Paola Cavicchi, prima donna alla guida del Latina, i neroazzurri prima sotto la guida diFabio Pecchia e poi conStefano Sanderra ottennero per la prima volta in assoluto laCoppa Italia Lega Pro battendo in finale ilViareggio oltre a una prima storica promozione inSerie B a seguito della vittoria della finale play-off contro ilPisa per 3-1, il 16 giugno 2013.
L'esordio in Serie B avviene il 24 agosto 2013 con una sconfitta per 3-1 con l'Empoli, mentre la prima storica vittoria nella serie cadetta avviene il 28 settembre 2013 battendo per 2-0 ilBrescia, grazie alle reti diMorrone e diJonathas. Il Latina termina il campionato al terzo posto in classifica, con il quale ottiene il diritto a partecipare ai play-off per la promozione in Serie A. L'11 giugno 2014, battendo ilBari con un doppio pareggio per 2-2, ottiene lo storico accesso alla finale in virtù del miglior piazzamento in classifica. In finale il Latina affronta il Cesena venendo sconfitto sia all'andata sia al ritorno per 2-1 perdendo i play-off.
Nelle successive due stagioni in cadetteria per il Latina, ci sono state due salvezze sofferte: entrambe maturate all'ultima giornata, al termine dei campionati diSerie B 2014-2015 e2015-2016. Successivamente, nel mese di novembre 2016,Pasquale Maietta (dirigente delLatina Calcio sin dalla ricostituzione dellaVirtus Latina) si dimette da presidente a seguito dell'inchiesta giudiziaria "Olimpia" che lo vede indagato, lasciando la sua carica al vicepresidente Antonio Aprile; questi guida la società sino al 28 dicembre 2016, quando viene richiesta la cessione dell'intero pacchetto azionario in favore dell'imprenditoreanziate Angelo Ferullo[11], che dopo tante trattative rifiuta e lascia il Latina nelle mani di Benedetto Mancini.
Il 9 marzo 2017, il tribunale di Latina ha decretato il fallimento della società concedendo l'esercizio provvisorio per poter concludere la stagione. Il 18 aprile 2017 il sodalizio viene quindi rilevato all'asta da Mancini, per la cifra di 682 000euro[12], col nome diMens Sana Latina. Successivamente, però Mancini non porta a compimento l'acquisto e nelle successive aste nessun altro imprenditore presenta offerte per rilevare la società[13]. La squadra, durante la stagione2016-2017, dopo aver accumulato un totale di quattro punti di penalizzazione, retrocede in Serie C con tre giornate d'anticipo.
Il 24 maggio 2017, con l'ultima asta andata deserta, il tribunale decreta la fine dell'esercizio provvisorio, con susseguente mancata iscrizione del Latina al successivo campionato di Serie C[14].
Ai sensi delle norme federali, nell'estate 2017 l'iniziativa per la rifondazione del sodalizio pontino passa al sindaco diLatina,Damiano Coletta, che si occupa di raccogliere le manifestazioni d'interesse per la ripartenza dellatradizione sportiva nerazzurra dalle leghe dilettantistiche. Si presentano alcune cordate, ma tra giugno e luglio prende corpo la proposta di Antonio Pezone, già titolare delRacing Roma e neo-acquirente delFondi: egli annuncia l'intenzione di trasferire il titolo sportivo di quest'ultima realtà nel capoluogo pontino, per costituire un nuovo sodalizio denominatoRacing Latina e farlo ripartire dallaSerie C. La proposta ottiene l'avallo del comune di Latina e di alcuni imprenditori precedentemente propostisi per la rifondazione nerazzurra, che annunciano di volersi costituire in cooperativa di supporto[15][16]: laFIGC tuttavia nega l'assenso a Pezone per lasciare la città diFondi, bloccando il progetto[17].
Il 4 agosto 2017 viene dunque creata ex novo laS.S.D. a r.l. Latina Calcio 1932, che viene ammessa in sovrannumero al campionato diSerie D 2017-2018[18]. Nei giorni immediatamente successivi, il C.d.A. elegge come presidente del nuovo sodalizio Fernando Leonardi, sostituito poi da Antonio Terracciano.
Dopo alcune stagioni interlocutorie, nel 2020-2021 il Latina si propone tra le squadre di vertice del girone G: la stagione regolare si chiude al secondo posto, dopodiché i pontini vincono i play-off con un doppio 1-1 contro laNocerina in semifinale e ilSavoia in finale. In virtù di ciò la società presenta la domanda di ripescaggio in Serie C, che viene accolta il 7 agosto 2021, sancendo il ritorno del Latina tra i professionisti dopo quattro anni[19].
| Cronistoria del Latina Calcio 1932 |
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I colori sociali del Latina sono sin dalla fondazione ilnero e l'azzurro, mutuati dal gonfalone araldico cittadino e dalla storica bandiera della provincia di Littoria.
Dopo un primo quarantennio in cui i giocatori pontini vestirono casacche monocrome azzurre e calzoncini neri, dagli anni 1980 si è affermato l'uso, per la prima divisa, del templatepalato.
La seconda divisa è normalmente bianca con finiture nei due colori sociali, mentre per quanto concerne le terze maglie (laddove previste) è considerato particolarmente iconico l'arancione: il 19 aprile 2003 i tifosi pontini si presentarono in massa vestiti con questo colore allostadio Matusa, assistendo alla prima vittoria esterna della loro squadra nelderby del Basso Lazio contro i rivali storici delFrosinone.
A tal proposito fu poi peculiare un'iniziativa di Antonio Sciarretta,presidente del club dal 2002 al 2006: in aperta polemica con le istituzioni politiche cittadine (cui contestava il disinteressamento per le sorti societarie), in occasione di una partita interna, per dimostrare di essere pronto disporre a suo piacimento del titolo sportivo, della squadra e dei colori sociali, fece scendere in campo il Latina con una maglia bianca con strisce verticali giallo-rosse in richiamo ai colori dellaRoma, squadra per la quale tifava. A margine della partita egli minacciò di trasferire il Latina nel suo paese di origine,Giulianello, chiosando ironicamente:
Fino agli anni 1960 il Latina non ha adottato un proprio simbolo identificativo. A decorrere da tale decennio s'è invece assistita a una proliferazione di emblemi di varia foggia, nei quali comunque si osservano alcuni dettagli ricorrenti: i colori sociali nero-blu, ilLeone di San Marco e la torre civica del locale municipio. Attorno al 1960 l'alloraUnione Calcio Latina si dotò del primo emblema: unoscudo francese antico bianco con fascia diagonaleblu enera posta sulla destra, mentre sulla sinistra apparivano un pallone e la denominazione sociale. Col passaggio alFootball Club Latina si optò per unoscudo sanniticopalato nei colori sociali, con la denominazione societaria inscritta in una fascia bianca posta in capo all'insieme.
Il fallimento del 1996 e la nascita dellAssociazione Sportiva Latina 1996 portarono in dote un nuovo stemma, graficamente più curato: unancile azzurro contenente il disegno della torre civica di Latina e di unpallone, il tutto corredato dalla denominazione sociale inscritta al centro.
Nel 2005, sotto la gestione Sciarretta, l'emblema sociale venne nuovamente ridisegnato: ne risultò unoscudo svizzero con sfondoblu attraversato da una banda nera. In esso era collocato il disegno stilizzato della testa di unleone di colore giallo. Il tutto era sormontato da un cartiglio giallo contenente il nome del club "A.S. LATINA".
Nel 2007, a un anno di distanza dalla dissoluzione della summenzionataA.S. Latina, i due sodalizi che erano nati con l'intento di succedergli adottarono ciascuno la propria identità visiva. IlLatina Football Club implementò uno scudo circolare blubandato di nero, contenente le iniziali del nome sociale intrecciate a formare unmonogramma; in capo appariva il disegno della torre civica, mentre nel settore inferiore un cartiglio blu conteneva il nome della società scritto per esteso[24]. Vi era poi laVirtus Latina, adottante uno scudettopartito nero e blu, sormontato da unacorona aurea e contenente al suo interno il nome sociale e un pallone da calcio[24].
Nel 2009 la costituzione dell'Unione Sportiva Latina ridiede allo stemma la foggia ascudo svizzero partito blu e nero, contenente il disegno stilizzato delLeone di San Marco aureo e la denominazione sociale, egualmente a caratterei aurei[24].
Già nell'agosto 2010 talelogo venne sostituito da un nuovo disegno, intendendo meglio rappresentare la città pontina: unancile blu, contenente nella parte superiore il disegno delLeone di San Marco con una zampa poggiata su un pallone; sullo sfondo era invece disegnato il municipio di Latina[24]. Nella parte centrale e inferiore campeggiava la denominazione sociale, sormontata da una fascia ascacchi quadratineri eblu[24][25].
Il suddetto emblema rimane in uso fino al luglio 2014, allorché ne viene presentato il sostituto. Il primo cambiamento che salta all’occhio è quello della forma: da ovale a scudo che rimanda a “tradizioni storiche e araldiche”, come si legge nel comunicato stampa del club[26], col quale si riadotta la più comune foggia ascudo. Il nuovo disegno continua a presentare in primo piano i simboli della torre civica e delleone alato, i quali vengono però ricolorati in oro e affinati graficamente. Nel cantone inferiore appaiono le strisce verticali nero-blu (nove, numero indicato come simbolo di completezza e compimento), storicamente legate alla società. “Il compimento di un obiettivo, appunto, del quale abbiamo avuto un assaggio durante la scorsa stagione”. Esse cambiano aspetto nel cantone superiore, ove appaiono ristrette e inclinate verso destra (per rappresentare al meglio “la volontà di guardare avanti e di scrivere una nuova pagina della storia nerazzurra” spiega la società)[27]. La denominazione societaria si inscrive in una fascia nera collocata a mezz'altezza.
Con la ripartenza societaria del 2017 si passa a un nuovo stemma: uno scudetto su base nera occupato per due terzi dalla palatura azzurra in diagonale (cui si sovrappone il disegno della torre civica e il 1932, anno di fondazione della città pontina); più in alto si collocano la ragione sociale (a lettere stampatelle bianche) e il leone marciano aureo col pallone sotto una zampa.
Il 25 giugno 2024, attraverso i propri canali social, il Latina annuncia l'introduzione di un nuovo logo: viene mantenuta la forma a scudetto, divenuta però più squadrata, con la sola epigrafeLatina a lettere bianche in capo; al di sotto, sulla palatura nerazzurra, si staglia la figura del leone marciano aureo, disegnato in prospettiva frontale e con le ali che escono dal bordo dello scudo. Spariscono completamente i riferimenti all'architettura cittadina.[28]
Nel 2005 esceCuore Nerazzurro,CD che contieneForza Latina (Napoli-Ruoppolo-Verrengia), dedicato ai tifosi e alla squadra, interpretato da Marco Napoli, cantautore pontino e tifoso. Viene distribuito gratuitamente ai tifosi, in aperta polemica con la gestione del presidente Sciarretta. Nel 2011, in seguito a un contenzioso con laS.I.A.E., la società decide di non trasmettere più l'inno dagli spalti delDomenico Francioni prima di ogni partita[29]. Nella stagione 2012-2013, che vede la squadra conquistare la storica promozione in Serie B, l'inno viene trasmesso nuovamente dagli altoparlanti dello stadio prima dell'annuncio delle formazioni.

Il Latina disputa le proprie partite casalinghe allostadio Domenico Francioni, avente una capienza massima di 9 310 posti a sedere, di cui 2 232 coperti, altri 5 578 per i tifosi interni (tra curva nord e tribuna scoperta) e 1 500 per gli ospiti[30].
L'impianto, la cui costruzione era già prevista nel piano regolatore originario di Littoria del 1932, è stato inaugurato nel 1935 sul progetto iniziale dell'architetto Oriolo Frezzotti e assegnato in gestione all'Opera Nazionale per i Combattenti.
Passato nelle mani del comune di Latina nelsecondo dopoguerra, l'impianto fu denominato semplicementestadio Comunale fino a dicembre 1996, allorché gli venne attribuita l'intitolazione a Domenico Francioni, longevo presidente nerazzurro.
Il Latina svolge i propri allenamenti al campo sportivo "ex Fulgorcavi" (dal nome del limitrofo stabilimento specializzato in cavi elettrici, mecenate della seconda squadra cittadina), dotato di due terreni di gioco regolamentari in erba.
Cronologia degli sponsor tecnici
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Il maggior successo conseguito dalle giovanili del Latina è costituito dalla vittoria delCampionato nazionale Dante Berretti nella stagione 2012-2013.
Dal 2003 l'attriceIlaria Spada è la madrina ufficiale dei nerazzurri[31], seguita nel 2009 dalla showgirlCarolina Marconi[32].
È di uncalciatore del Latina, Lorenzo Mattu, il primo caso inItalia di denuncia civile permobbing nel calcio e per mancato rispetto delle pari opportunità[33].
| Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
|---|---|---|---|---|---|
| 2º | Serie B | 4 | 2013-2014 | 2016-2017 | 4 |
| 3º | Serie C | 12 | 1947-1948 | 2025-2026 | 16 |
| Serie C1 | 2 | 1978-1979 | 1981-1982 | ||
| Lega Pro Prima Divisione | 2 | 2011-2012 | 2012-2013 | ||
| 4º | IV Serie | 1 | 1952-1953 | 30 | |
| Serie D | 14 | 1965-1966 | 2020-2021 | ||
| Serie C2 | 14 | 1979-1980 | 2005-2006 | ||
| Lega Pro Seconda Divisione | 1 | 2010-2011 | |||
| 5º | Campionato Interregionale | 2 | 1984-1985 | 1985-1986 | 13 |
| Campionato Nazionale Dilettanti | 7 | 1992-1993 | 1998-1999 | ||
| Serie D | 4 | 1999-2000 | 2009-2010 | ||
| Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
|---|---|---|---|---|---|
| I | Prima Divisione | 2 | 1945-1946 | 1947-1948 | 15 |
| Promozione | 4 | 1948-1949 | 1955-1956 | ||
| Campionato Dilettanti | 2 | 1957-1958 | 1958-1959 | ||
| Prima Categoria | 6 | 1959-1960 | 1964-1965 | ||
| Eccellenza | 1 | 2008-2009[35] | |||
| II | Prima Divisione | 1 | 1956-1957 | 2 | |
| Promozione | 1 | 2007-2008 | |||
| Competizione | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
|---|---|---|---|---|
| Coppa Italia | 5 | 2011-2012 | 2016-2017 | 5 |
| Coppa Italia Semiprofessionisti | 7 | 1972-1973 | 1980-1981 | 28 |
| Coppa Italia Serie C | 18 | 1981-1982 | 2025-2026 | |
| Coppa Italia Lega Pro | 3 | 2010-2011 | 2012-2013 | |
| Supercoppa di Lega di Seconda Divisione | 1 | 2011 | 1 | |
| Coppa Italia Serie D | 7 | 1999-2000 | 2019-2020 | 7 |
Il miglior risultato raggiunto dal Latina nella sua storia è costituito dalla partecipazione a quattro campionati consecutivi diSerie B, il secondo livello calcistico nazionale. Il miglior piazzamento in questa categoria è il terzo posto conseguito nella stagione2013-2014, a cui fece seguito la sconfitta nella finale dei play-off per la promozione in massima serie. La squadra laziale ha inoltre vinto laCoppa Italia Lega Pro nella stagione2012-2013, unico trofeo nazionale conquistato.
Il calciatoreVittorio Crociara, al Latina dal 1960 al 1971, detiene i record di presenze (302) e reti (102) della squadra laziale[36].
Record di presenze
| Record di reti
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Il movimentoultras apparve nella città pontina nel 1972, con la nascita del gruppoUltras Latina[37]. Sei anni più tardi fu fondata laFalange nerazzurra[37]. Negli anni ottanta il movimento visse il suo periodo d'oro, come in gran parte d'Italia, contemporaneamente alla militanza dei pontini inSerie C1 eSerie C2[37]. In questi anni nacque la fortissima rivalità con i ciociari delFrosinone[37].
Nel 1990 la Falange si scioglie, e i gruppi esistenti decidono di identificarsi sotto un unico striscione[37]; tuttavia l'esperimento vivrà notevoli difficoltà iniziali, con una ripresa nella seconda metà degli anni novanta[37]. La Falange si ricostituirà in seguito prendendo il timone della curva insieme con il gruppoBrigata Littoria[37]. Nel 2010 avviene l'ennesima svolta, e i gruppi esistenti, ovvero la Brigata,Opposta Fazione eGruppo Sabaudia si riuniscono dietro lo striscioneCurva Nord Latina[37].
L'ideologia del tifo organizzato, grazie anche alle origini della città di Latina, è di chiara matricefascista[37].
La tifoseria pontina sostiene un gemellaggio con laViterbese e sosteneva uno storico gemellaggio con gli ultras delSiracusa, che affonda le radici negli anni ottanta ma che si è concluso nel 2019[37]. Le altre principali amicizie sono con le tifoserie diReggina[37] eFoggia[37]. Esisteva in passato anche un gemellaggio con laTurris, interrotto dai "corallini" poiché gemellati con laNocerina, storica rivale dei pontini[37][38]. Esistono inoltre rapporti di amicizia conGela e con il gruppo "Tradizione" dellaJuventus[37]. La principale rivalità è con i corregionali delFrosinone. I match contro la squadra ciociara, i quali rappresentano il cosiddettoderby del Basso Lazio, sono stati spesso caratterizzati da scontri fra ultras[37]. Altre sentite rivalità sono con i sostenitori diNocerina,[37]Cavese,[37]Sambenedettese,[37]Milan[37],Campobasso[39][40],Terracina,Formia,Pescara,Olbia eBrescia. Negli ultimi anni, molto forte è diventata la rivalità con la tifoseria dell'Avellino, anche in seguito agli scontri avvenuti all'interno dell'aeroporto "Leonardo Da Vinci" di Fiumicino nel marzo del 2019.
Aggiornata al 03 novembre 2025.
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| Latina Calcio 1932 | |
|---|---|
| Club | Voce principale |
| Impianti | Stadio Domenico Francioni(1935-) |
| Persone | Allenatori ·Giocatori |
| Incontri | Bilancio degli incontri contro squadre laziali |
| Rivalità | Frosinone |
| Tifo | Sostenitori e gruppi organizzati |
| Latina Calcio 1932 – Archivio delle stagioni | |
|---|---|
| Virtus Latina | 1945-46 |
| Associazione Sportiva La Pontina Latina | 1946-47 ·1947-48 ·1948-49 |
| Associazione Sportiva Latina | 1949-50 ·1950-51 ·1951-52 ·1952-53 ·1953-54 ·1954-55 ·1955-56 ·1956-57 ·1957-58 ·1958-59 |
| Associazione Sportiva Kalorgas Latina | 1959-60 ·1960-61 ·1961-62 |
| Unione Calcio Latina | 1962-63 ·1963-64 ·1964-65 ·1965-66 ·1966-67 ·1967-68 ·1968-69 ·1969-70 ·1970-71 ·1971-72 ·1972-73 ·1973-74 ·1974-75 ·1975-76 |
| Latina Football Club | 1976-77 ·1977-78 ·1978-79 |
| Latina Football Club Polisportiva | 1979-80 ·1980-81 ·1981-82 ·1982-83 ·1983-84 |
| Unione Sportiva Latina | 1984-85 ·1985-86 |
| Associazione Sportiva Latina 1932 | 1986-87 ·1987-88 ·1988-89 ·1989-90 ·1990-91 ·1991-92 ·1992-93 ·1993-94 ·1994-95 ·1995-96 |
| Associazione Sportiva Latina 1996 | 1996-97 ·1997-98 ·1998-99 ·1999-00 ·2000-01 ·2001-02 ·2002-03 ·2003-04 ·2004-05 ·2005-06 ·2006-07 |
| Virtus Latina | 2007-08 ·2008-09 |
| Unione Sportiva Latina Calcio | 2009-10 ·2010-11 ·2011-12 ·2012-13 ·2013-14 ·2014-15 ·2015-16 ·2016-17 |
| Latina Calcio 1932 | 2017-18 ·2018-19 ·2019-20 ·2020-21 ·2021-22 ·2022-23 ·2023-24 ·2024-25 ·2025-26 |
| Squadre di calcio vincitrici dellaCoppa Italia Serie C - Cronologia | |
|---|---|
| Semiprofessionisti | Alessandria (1973) ·Monza (1974) ·Monza (1975) ·Lecce (1976) ·Lecco (1977) ·Udinese (1978) ·Siracusa (1979) ·Padova (1980) ·Arezzo (1981) |
| Serie C | Lanerossi Vicenza (1982) ·Carrarese (1983) ·Fanfulla (1984) ·Casarano (1985) ·Virescit Boccaleone (1986) ·Livorno (1987) ·Monza (1988) ·Cagliari (1989) ·Lucchese (1990) ·Monza (1991) ·Sambenedettese (1992) ·Palermo (1993) ·Triestina (1994) ·Varese (1995) ·Empoli (1996) ·Como (1997) ·Alzano Virescit (1998) ·SPAL (1999) ·Pisa (2000) ·Prato (2001) ·AlbinoLeffe (2002) ·Brindisi (2003) ·Cesena (2004) ·Spezia (2005) ·Gallipoli (2006) ·Foggia (2007) ·Bassano Virtus (2008) |
| Lega Pro | Sorrento (2009) ·Lumezzane (2010) ·Juve Stabia (2011) ·Spezia (2012) ·Latina (2013) ·Salernitana (2014) ·Cosenza (2015) ·Foggia (2016) ·Venezia (2017) |
| Serie C | Alessandria (2018) ·Viterbese Castrense (2019) ·Juventus U23 (2020) ·2021 ·Padova (2022) ·Vicenza (2023) ·Catania (2024) ·Rimini (2025) |