Lancia Thema | |
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Descrizione generale | |
Costruttore | ![]() |
Tipo principale | Berlina |
Altre versioni | Familiare |
Produzione | dal1984 al1994 |
Sostituisce la | Lancia Gamma |
Sostituita da | Lancia K |
Esemplari prodotti | Oltre 370.000 (complessivi)[1] 20.313 (solo familiare)[2] |
Altre caratteristiche | |
Dimensioni e massa | |
Lunghezza | 4605 mm |
Larghezza | 1752 mm |
Altezza | 1435 mm |
Passo | 2660 mm |
Massa | da 1150 a 1300 ( V8 Ferrari - 1400) kg |
Altro | |
Assemblaggio | Fiat Mirafiori,Torino, berlina Grugliasco (TO), familiare Borgo San Paolo,Torino, limousine, 8.32 |
Stile | Tom Tjaarda Giorgetto Giugiaro eItaldesign Pininfarina (station wagon) |
Altre antenate | Lancia Trevi |
Altre eredi | Lancia Thema (2011) |
Stessa famiglia | Alfa Romeo 164 Fiat Croma Saab 9000 |
Auto simili | Audi 100 BMW Serie 5 Citroën XM Mercedes E W124 Renault 25 |
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LaLancia Thema è un'autovettura di grandi dimensioni prodotta dallacasa automobilisticaitalianaLancia, tra il1984 e il1994, per ricoprire il ruolo di ammiraglia della gamma, disegnata daGiorgetto Giugiaro.
Classificata all'interno delsegmento E, oltre alla versioneberlina a 3 volumi e 4 porte, ne sono state realizzate una variantefamiliare e unalimousine.
Dal1994 è stata sostituita dallaLancia K.
Presentata al pubblico nel novembre del1984 in occasione delSalone dell'automobile di Torino, la Thema è stata l'ammiraglia della seconda metà deglianni ottanta e della prima metà degli anni novanta della casa automobilistica Lancia.
Costruita nello storico stabilimento torinese diMirafiori, con l'eccezione delle versioniLimousine e 8.32, assemblate nello storico stabilimento diTorino -Borgo San Paolo, dopo un lungo e meticoloso processo di progettazione (le cui origini risalgono al1980, costo oltre 530 miliardi di lire[3]), la nuova ammiraglia riuscì a sostituire brillantemente laGamma, ponendosi sui mercati in diretta concorrenza con le temibili rivali tedescheAudi 100,BMW Serie 5E28 edE34 eMercedes E W124, nonché con le francesiCitroën XM eRenault 25, superando i 370.000 esemplari in circa dieci anni di produzione.[4]
La carrozzeria a 3 volumi si proponeva con le tre parti ben equilibrate, il frontale e la coda imponenti ma sportivi, come si addiceva al segmento, ottima abitabilità e qualità delle finiture. Un particolare che piacque molto erano i finestrini a filo con la carrozzeria bordati da una cornice cromata, senza i classici gocciolatoi anche per motivi aerodinamici. La Thema è il frutto di un progetto chiamatoTipo 4 che prevedeva la realizzazione di 4 vetture di segmento alto basate su un pianale comune; le altre vetture del progetto TIPO 4 sonoFiat Croma,Saab 9000 e in seguito ancheAlfa Romeo 164, vetture con le quali la Thema condivideva molta componentistica e parti dei lamierati, come il giroporta e le portiere, oltre al parabrezza (meno elementi in comune con la 164).[5]
Nuove tecniche di saldatura e lavorazione delle lamiere permisero di realizzare portiere avvolgenti ed evitare particolari antiestetici come i gocciolatoi, oltre che ottenere grande pulizia stilistica e uncx 0.32 di tutto rispetto. A stonare erano forse solo le ruote da 14 pollici, troppo piccole in rapporto alla carrozzeria.Internamente era realizzata con materiali di alta qualità come ilvelluto e l'Alcantara; inoltre la Thema fu la prima automobile a essere arricchita da interni inpellePoltrona Frau. Poteva essere dotata di ognicomfort dell'epoca, compresi i sedili (anteriori e posteriori) regolabili e riscaldabili elettricamente che in futuro avrebbero avuto anche 3 memorie di posizione,telefono veicolare integrato nel poggiabraccio, sospensioni a smorzamento controllato AUTO/SPORT (accessorio di serie solo nella seconda serie sull'allestimento LX) e due tipi di impianti di climatizzazione automatici. L'impianto frenante poteva essere arricchito con un sistemaABS fornito come opzionale, mentre era di serie con alcuni allestimenti.
Il primo dei due climatizzatori, l'"automatic heating system", eredità di precedente componentistica (con grafica a diodi elettroluminescenti verdi, non in grado di raffreddare l'aria) e il secondo, che equipaggiò moltissimi esemplari di Thema, Croma, 164 e 9000 e si distingue fino ai giorni nostri per la grande semplicità d'uso, raffinatezza tecnica ed efficienza termica, l'"Automatic Climate System", realizzato con componentiVeglia-Borletti eBosch come il quadro di comando con display luminoso per impostare latemperatura e led per indicare lo stato della potenza e distribuzione dei flussi d'aria impostabili anche manualmente.
La Thema ottenne un grande successo in Italia: fu l'icona dell'auto blu e un consolidato status-symbol per un decennio; ambita da rampanti ed affermati, si distinse quale auto di grande comfort unito a inaspettate prestazioni, dotata di motori adiniezione elettronica, aspirati e sovralimentati, tecnologicamente superiori a molta della concorrenza: basti pensare che la Thema turbodiesel era l'auto agasolio più veloce del mondo quando uscì.
La gamma deimotori della Thema Iª serie prevedeva un 2 litri 8 valvole a iniezione da 120 CV, derivato dalla versione di 1.6 litri portando la corsa a 90 mm delbialbero Lampredi (dal nome dell'ex progettistaFerrari che realizzò il primo motore Fiat con distribuzione ad alberi a camme in testa). Lo stesso generoso 2.0 (1995 cm³) in versionesovralimentata (di derivazioneLancia Delta 4WD) con una turbinaGarrett T3 ed overboost erogava ben 165 CV,potenza degna dicilindrate (e tasse) ben maggiori, con accelerazioni sullo 0–100 km/h in 7,2 secondi e con il chilometro con partenza da fermo in 28,2 secondi, valori eccezionali ancora oggi per un 2 litri e facendo sfrecciare la "Thema i.e. turbo" a 218 km/h. Vigeva infatti l'ordinamentofiscale che penalizzava quali beni di lusso le automobili a benzina sopra i due litri di cilindrata (limite portato a 2,5 litri per quelle a gasolio) portando l'IVA applicata dal 19 al 38%; è in questo senso inquadrabile lo scarso successo in Italia delle Thema 6 cilindri di 2.8 litri alimentate a iniezione meccanica Bosch K-Jetronic (2849 cm³) della 1ª serie riconoscibili per la targhetta "6V" sullacalandra, motore realizzato da Peugeot Renault e Volvo (Motore PRV). È la stessa unità propulsiva che all'epoca equipaggiava la celebreDe Lorean DMC-12, Volvo della serie 700, Renault 25 ed Espace erogante circa 150 CV; vantava grande affidabilità a fronte di un rendimento sottotono. Grande successo ebbe il 2.4 turbodiesel da 100 CV, unità moderna e affidabile, che consentiva unavelocità di punta di 185 km/h e rendeva la Thema una fra le più veloci auto a gasolio di quegli anni, e la preferita dai grandi divoratori di chilometri.
Alcune unità, mai ufficialmente commercializzate e destinate unicamente a funzionari Lancia, furono dotate del "piccolo" motore di 1585 cm³ da 105 CV a carburatori utilizzato anche dalla sorella minore Prisma.
Nel1986 Lancia presentò la ThemaStation wagon, giardinetta di lusso disponibile unicamente in versione i.e turbo e turbo ds realizzata negli stabilimenti della Pininfarina aGrugliasco destinati a piccoli numeri di vendita. Ottenne un buon successo di vendite e critica, divenne fenomeno di costume e consegnò l'immagine del prestigio automobilistico alle Station Wagon, precedentemente relegate ad auto prettamente professionali, grazie anche all'elegante posteriore disegnato daPininfarina di cui porta firma nel raccordo fra montante posteriore e portellone.[6]
La Thema IIª serie, presentata al salone diParigi del settembre1988 e prodotta fino al settembre1992 fu la serie di maggior successo della berlina torinese. Presentava oltre 1.100 componenti inedite ed era frutto di un investimento pari a 150 miliardi di Lire.[7] Internamente portava al debutto i rivestimenti in lamina di legno vero a poro aperto sui copriporta e sulla plancia, rivisti pulsanti ed interruttori; esternamente i fari anteriori erano divisi orizzontalmente, con adesso l'accoppiata di lampade H4/H3 (questi ultimi fungono da fari di profondità); nella parte inferiore di colore bruno prendevano posto gliindicatori di direzione; gli specchi retrovisori esterni nella versione V6 (di serie) e nelle altre versioni (a richiesta) erano elettrici e di nuovo disegno con un solo supporto alla base se ripiegabili elettricamente. Debuttarono su questa serie i motori a 16 valvole: lai.e. 16v erogava 147 CV a 6000 giri/minuto, sufficienti a farle raggiungere la velocità dichiarata di 205 km/h e a farla scattare da 0 a 100 in 9,5"; laturbo 16v, con il motore di stretta parentela con il glorioso propulsore dellaDelta Integrale, con i suoi 181 CV spingeva la Thema a 225 km/h e da 0 a 100 in appena 7 secondi. Il 2.8 V6 venne modificato nel sistema d'alimentazione (ora a iniezione elettronica) e la potenza scese a 147 CV. Laturbo ds vide salire la cilindrata da 2445 a 2499 cm³ e la potenza raggiunse i 116 CV con velocità di punta di 195 km/h, stessa velocità della i.e. (8 valvole) che rimase a listino in Italia (fino al 1991) depotenziato a 117 CV (116 se catalizzata), che continuò però ad essere disponibile ancora all'estero anche sulla 3ª serie. Anello di congiunzione verso la terza serie è la seconda serie LX che prende dalla terza la mascherina con linee verticali cromate e la targhetta "turbo 16V LX" come identificativo dell'allestimento. Si differenzia dalla LX terza serie oltre che per le parti sotto descritte anche per il volante a quattro razze sempre rivestito in pelle.
Nel 1990 vengono introdotti come optional i vetri Solextra sui modelli Turbo 16V, V6 e 8.32.[8]
Al Salone dell'Auto di Parigi del settembre1992 debuttò la Thema IIIª serie, ultimo restyling per l'ammiraglia Lancia che nonostante gli 8 anni di gloriosa carriera tenne ancora bene il mercato, per lo più quello italiano.[9] Le modifiche non sono solo estetiche ma anche sostanziali. Fuori nuovi scudi paraurti consentono alla vettura di non subire danni in urti fino ad 8 km/h, è eliminata la scalfatura dal cofano posteriore, ora liscio. Tutte le cromature sono brunite (come sulla 8.32) e l'auto è dotata di serie in tutta la gamma degli specchi retrovisori ad un solo supporto, del retrovisore interno elettrocromico, delle doppie tendine posteriori, dei cristalli atermici Solextra, dello SpeedLimit e sospensioni con ammortizzatori lamellari. Vengono riviste tutte le connessioni dell'impianto elettrico, ora con doppio blocco antisfilamento (secondary lock) ad evitare falsi contatti e noie agli utilizzatori. I motori vengono aggiornati alle normative antinquinamento Europee (91/441 -Euro 1). Viene mantenuto a listino (non per il mercato italiano) la i.e. con motore 8 valvole, che rimane il motore d'accesso alla gamma. La16v raggiunge i 152 CV con 178 Nm dicoppia motrice grazie al V.I.S. (sistema di condotti d'aspirazione a lunghezza variabile "Variable Induction System"). Laturbo 16v passa a 201 CV e 298 Nm disponibili a 3750 giri/minuto con overboost a 2 livelli per un'erogazione più regolare consentendo una velocità massima di 230 km/h e uno scatto da 0 a 100 km/h in soli 7,0 secondi (propulsore strettamente imparentato con quello della Delta Evoluzione). Il famoso Alfa RomeoV6 Busso con cilindrata di 3 litri con distribuzione a 12 valvole e potenza di 171 CV e 245 Nm di coppia sostituisce l'assetato 2.8 PRV. Laturbo ds è "ecodiesel", sostanzialmente invariato ai suoi 116 CV ma più ecologico, con catalizzatore ossidante evalvola EGR.
Esce dal listino la 8.32, stante l'impossibilità di adeguarla alle normative Euro1.[10]
Gli allestimenti si articolano in "base", LE (Line Executive), LS (Line Style) ed LX. Le turbo 16v e 3.0 V6 sono le uniche a poter disporre dell'allestimento LX che rappresenta con un notevole scarto sul listino (62 contro i 48 milioni diLire dell'LS su una turbo 16v) il top della produzione del gruppo Fiat configurandosi come l'erede della Thema 8.32. La Thema LX comprende finiture analoghe alla 8.32, quindi plancia ed arredi interni interamente rivestiti in pelle e rifiniti in radica di rosa africana, sedili e pannelli sono disponibili in alcantara grigio o pelle Poltrona Frau nera, rossa, grigia, a richiesta insieme a cruise-control e tetto apribile elettrico in cristallo, a completare una dotazione di serie da superammiraglia. Le Thema della IIIª e ultima serie rimasero a listino fino a tutto il 1994 per coprire il segmento in attesa della lunga gestazione della nuova vettura che avrebbe sostituito il modello nei listini, laLancia K, e non occorse alcun problema a smaltire le scorte degli ultimi esemplari mentre la K era già commercializzata.
Nel maggio1986 (produzione dal secondo semestre 1986, prime consegne da inizio1987) venne presentata la Thema 8·32, popolarmente conosciuta come ThemaFerrari, denominazione che indicava il numero dei cilindri, 8, e delle valvole, 32, del motoreFerrari F105L serieDino (inizialmente solo in versione non catalizzata) capace di erogare 215 CV, di derivazioneFerrari Mondial Quattrovalvole /Ferrari 308, che la rese l'auto di serie atrazione anteriore più potente sul mercato e per diversi anni a venire.[11] Il motore dovette subire numerose modifiche per permetterne l'inserimento nelcofano della vettura e venne depotenziato da 240 CV a 215 CV per permetterne l’utilizzo su di una trazione anteriore, dal momento che all'epoca, in assenza di controlli elettronici, si riteneva che una trazione anteriore difficilmente potesse gestire potenze superiori ai 200 CV.[12]
Con questo modello Lancia decise di confrontarsi con l'agguerrita concorrenza straniera, che vantava sul mercato vetture come laBMW M5, leMercedes-Benz 500E e 190 E 2.3 16V e laSaab 9000 2.3 Turbo S, adattando un motore V8 dal nobile lignaggio ad una vettura a trazione anteriore, esperimento mai più tentato da nessuna casa automobilistica e figlio di un'epoca, gli anni '80, per molti versi irripetibile.
Successivamente venne proposta anche la variante catalizzata, specie per i mercati esteri, identica a quella più diffusa ma dotata dello stesso propulsore con convertitore catalitico e potenza ridotta a 205 cv, sia per la prima che per la seconda serie (motore Dino F105L.046).
La 8·32 vantava interni sfarzosi, di serie rivestiti interamente in radica di rosa africana eAlcantara, con i divani inpellePoltrona Frau opzionale. Esclusivi del modello i seguenti accessori e dotazioni tecniche, come riportati sul depliant di presentazione e in varie altre fonti qui citate: lo sterzo a tre razze rivestito in pelle, ilservosterzo idraulico Servotronic con servoassistenza variabile (il primo in assoluto su una vettura di serie), i poggiatesta posteriori a scomparsa automatica - dalla seconda serie (si sollevano se i sensori posti sotto i sedili posteriori rilevano un peso di almeno 20 kg), le sospensioni elettroniche con taratura automatica o sportiva selezionabili dal conducente (optional su entrambe le serie), la plancia, realizzata con strumenti analogici montati su un pannello di radica e bocchette in stile Ferrari, i cerchi specifici da 15 pollici con disegno a stella in stile Ferrari, i freni anteriori maggiorati, le sospensioni modificate con corsa maggiorata degli ammortizzatori e differenti tarature, la frizione di derivazioneDelta Integrale, l'alettone posteriore a scomparsa nel baule attivabile tramite la rotazione della leva di comando del tergicristalli (novità assoluta per l'epoca), le cromature esterne brunite, la calandra specifica in alluminio, l'impianto di scarico con terminale a doppia uscita, i vetri atermici bronze (optional i vetri Solextra blu sulla seconda serie), le targhette identificative.[13] Ne vennero prodotti nello storico stabilimento Allestimenti speciali di Borgo San Paolo, fra prima e seconda serie, 3.520 esemplari, di cui 2.370 della prima serie e 1.150 della seconda. Secondo alcune fonti andrebbero conteggiate in questo numero anche 32 unità di una presunta serie speciale numerata (allestita sulla base della II serie) di coloreRosso Ferrari, anche se l'unica Thema 8.32 ufficialmente riconosciuta in questo colore - ma è una prima serie - era utilizzata daCesare Fiorio.[10]
Fu anche realizzato un unico esemplare in versionefamiliare destinato all'avvocatoAgnelli, di colore argentoNürburgring e interni in pelle blu (non disponibili sulla berlina).[14]
I colori disponibili erano il Rosso Winner metallizzato (colore di lancio), il Nero metallizzato, il Grigio Quartz metallizzato, il Blu Blizzard metallizzato e il Verde Reflex metallizzato (pare sia il più raro). Le tonalità degli interni in pelle o in Alcantara erano due: nero e beige per la pelle, beige e dattero per l'Alcantara. La carrozzeria presentava il caratteristico filo a doppio colore sulle due fiancate laterali e lungo il bordo del baule, giallo/rosso in abbinamento al colore rosso winner, giallo/blu in abbinamento al blu blizzard, giallo/verde in abbinamento al verde reflex, giallo/nero in abbinamento al grigio e giallo/grigio chiaro in abbinamento al nero.
La differenza principale tra la prima e la seconda serie a livello estetico sono i proiettori anteriori più piccoli e con gli indicatori di direzione bruniti non più laterali ma inferiori, ma numerosi dettagli differenziano le 8.32 prima e seconda serie: la prima è priva delle modanature sulle fiancate, riporta il logo 8.32 nei sottoporta, ha il logo frontale 8.32 sovrastato dal tricolore e presenta le due targhette identificative sul portellone (assenti sulla seconda serie). La prima serie inoltre ha gli spruzzatori dell'impianto tergilavavetro collocati alla base del parabrezza e non sul cofano come diversamente accade per la seconda, gli specchietti retrovisori di quest'ultima sono differenti, come su tutte le Thema seconda e terza serie, oltre a altre piccole differenze anche negli interni, quali le leve apriporta. La meccanica resta del tutto invariata.
In occasione del lancio della terza serie, nel 1992, la 8·32 non fu più riproposta e venne sostituita dalla nuova Thema V6 con motore di derivazioneAlfa Romeo "Busso".
Prima serie (1984 - 1988)
Seconda serie (1988 - 1992)
Terza serie (1992 - 1994)
Motori Lancia Thema S.W. 1ª serie: 1986-1988
Motori Lancia Thema S.W. 2ª serie: 1988-1992
Motori Lancia Thema S.W. 3ª serie: 1992-1994
Thema 1ª serie
Thema 2ª serie
Thema 3ª serie
Come già accaduto per altri modelli di varie case automobilistiche, il nome originale diThema è stato ripreso a distanza di molto tempo: il 14 febbraio2011 viene presentata ufficialmente, tramite rendering diffusi in rete e dati ufficiali, la nuovaLancia Thema, le cui vendite sono annunciate per l'ottobre dello stesso anno[15]. La vettura che riprende il nome storico è il primo modello frutto dell'acquisizione diChrysler Group da parte delGruppo Fiat, infatti si tratta della versione europea della nuovaChrysler 300 dalla quale si differenzia per alcuni dettagli estetici e meccanici. Dal punto di vista tecnico l'auto vede un ritorno allatrazione posteriore per Lancia dopo decenni, i motori previsti al lancio sono tutti V6, il 3,0 litri dieselMultijet II dellaVM Motori da 190 e 239 CV e il 3,6 litri Pentastar a benzina da 286 CV.
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