Movatterモバイル変換


[0]ホーム

URL:


Vai al contenuto
WikipediaL'enciclopedia libera
Ricerca

Línjì Yìxuán

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Línjì Yìxuán (臨濟義玄;giapponese: Rinzai Gigen) in un dipinto dell'artista giapponeseGenro Suio (1717-1789) conservato presso ilNew Orleans Museum of Art. Da notare che per quanto Línjì sieda nella postura meditativa dettazazen, lamudrā che formano le due mani non è quella relativa alla meditazione, la mano destra è infatti serrata in un pugno.
Il tempio di Línjì aZhengding (provincia diHebei) dove Línjì Yìxuán si stabilì di ritorno dal tempio di Da'an dove aveva ricevuto gli insegnamenti diHuángbò Xīyùn e da dove promosse la sua scuola.
«Seguaci della Via, se volete percepire ilDharma nella realtà, semplicemente non vi fate ingannare dalle opinioni illusorie degli altri. Qualsiasi cosa incontriate, sia all'interno o all'esterno, 'uccidetela' immediatamente: incontrando unbuddha uccidete ilbuddha, incontrando un patriarca uccidete il patriarca, incontrando unarhat uccidete l'arhat, incontrando i vostri genitori uccidete i vostri genitori, incontrando un vostro parente uccidete il vostro parente, e raggiungerete l'emancipazione. Non attaccandovi alle cose le attraversate liberamente»

(Línjì Yìxuán.Línjí lù ( 臨濟錄,T.D. 1958)[1])

Linji Yixuan[2] (臨濟義玄Línjì Yìxuán, anche: Lin-chi I-hsüan. In giapponese:Rinzai Gigen; ... –867) è stato unmonaco buddistacinese, e l'eponimo fondatore della scuolabuddista cineseChánLínjì, una delle cinque più importantiscuole buddiste Chán, conosciuta inGiappone come scuolaZen Rinzai e inCorea comeImje jong.

La vita

[modifica |modifica wikitesto]

Originario della città di Caozhou (oggiHeze nelloShandong), il nome della famiglia di Línjì era Xíng (邢). Línjì entrò giovanissimo nel locale monastero buddista dedicandosi allo studio deisutra.

All'età di venti anni, determinato a vivere personalmente l'esperienza di queste dottrine religiose, Línjì compì un viaggio di duemila chilometri lungo la Cina meridionale giungendo nel tempio di Da'an (大安寺) nella città di Hongzhou (洪州) dove risiedeva il maestro discuola ChánHuángbò Xīyùn (黃檗希運, ?-850). Línjì visse per i successivi tre anni nel monastero di Da'an seguendo le lezioni pubbliche di Huángbò finché una sera il monaco anzianoMùzhōu Dàomíng (睦州道明 anche Mùzhōu Dàozōng 睦州道蹤, anche Chen Zunsu 陳尊宿, 780-877) riconosciute le qualità di Línjì gli consigliò di andare a fare un colloqui privato (獨參dúsān; giapp.dokusan) con il maestro.

Il commento diYuánwù Kèqín (圜悟克勤, 1063–1135) all'unidicesimogōng-àn (公案) delBìyán lù (碧巖錄, giapp.Hekigan roku, "Raccolta della Roccia blu", una raccolta di cento gōng-àn della scuolaChán,T.D. 2003, composto nel 1125) così riporta l'incontro tra Línjì e Huángbò:

«Quando Línjì risiedeva presso la sua comunità, Mùzhōu era il capo dei monaci. [Mùzhōu] domandò a [Línjì]: 'Da quanto tempo vivi qui? Perché non interroghi Huángbò?'. Línjì gli domandò: 'Cosa debbo domandargli?'. Il capo dei monaci gli rispose: 'Interrogalo sul Dharma del Buddha'. Línjì andò ad interrogare [Huángbò] ma fu picchiato per tre volte e cacciato dalla stanza [dal maestro]. Línjì tornò da Mùzhōu dicendogli: 'Mi hai detto di interrogarlo tre volte, ma sono stato picchiato e cacciato dalla sua stanza, forse qui non c'è ciò che mi è congruo quindi partirò per la montagna'. Il capo dei monaci gli replicò: 'Se vai via è bene salutare prima il maestro'. Poi il capo dei monaci si recò da Huángbò dicendogli: 'Il monaco che ti ha interrogato è piuttosto raro da trovare perché non impegnarsi su di lui di modo che possa divenire un albero che offre la fresca ombra per gli uomini del futuro?'. Huángbò gli rispose: 'Già so questo'. Quando Línjì si recò da Huángbò per comunicargli la sua partenza, Huángbò gli disse: 'Non occorre che tu vada da nessun'altra parte, recati sulla riva del fiume di Gao'an e fai visita aDàyú[3]'. Allorché Línjì giunse da Dàyú gli raccontò l'accaduto dicendogli: 'Non conosco il mio errore'. Dàyú gli rispose: 'Huángbò è stato molto cortese e ha compiuto tutto quello che poteva fare a tuo favore perché parli di errore e di non-errore?'. All'improvviso Línjì ebbe una profondailluminazione e disse: 'Non manca ancora molto per ilDharma di Huángbò'. Dàyú lo afferrò stringendolo e dicendogli: 'Hai appena sostenuto che eri in errore e ora dici che manca poco per il Dharma del Buddha'. Línjì colpì tre volte Dàyú con un pugno sui fianchi ma Dàyú lo spinse via da sé dicendo: 'Non hai nulla a che fare con me, il tuo maestro è Huángbò'»

(Dal commento diYuánwù Kèqín (圜悟克勤, 1063–1135) all'undicesimogōng-àn (公案) delBìyán lù (碧巖錄, giapp.Hekigan roku, "Raccolta della Roccia blu"))

Dopo un'ulteriore formazione presso il maestro Huángbò, Línjì lasciò il tempio di Da'an per tornare verso Nord dove raggiunseZhengding (provincia diHebei), soggiornando come maestro presso il locale tempio, che successivamente prese il suo nome, e dove morì (entrò nelqiānhuà 遷化, ovvero nella trasformazione) nell'867.

Gli insegnamenti

[modifica |modifica wikitesto]

Secondo loZǔtángjí[4] Línjì Yìxuán fu un monaco che seguì il normale corso di formazione religiosa proprio dell'epoca, interessandosi in modo particolare agli insegnamenti della scuolaWéishì ( 唯識宗, scuola della "Sola Rappresentazione" conosciuta anche come scuolaFǎxiāng) ciò risulterà evidente nei suoi successivi scritti tesi a dimostrare la natura rappresentativa e mentale della Realtà, dottrina da lui considerata a fondamento delBuddismo. Anche la dottrina buddista dell'abbandonare le forme di "attaccamento" (sanscrito:tṛṣṇā, cinese: 愛ài) nell'insegnamento di Línjì assume una rilevanza particolare e tale insegnamento riguarda ogni ambito delle attività umane compreso il progresso spirituale il cui "attaccamento" è sempre e comunque una forma di brama e avidità.

Note

[modifica |modifica wikitesto]
  1. ^Trad. inThe Record of Lin-chi (a cura diRuth Fuller Sasaki), ed. italianaLa Raccolta di Lin-chi Roma, Ubaldini, 1985, pag.45
  2. ^Nell'onomastica cinese il cognome precede il nome. "Linji" è il cognome.
  3. ^大愚 ?-?; già discepolo diZhichang (智常?-?) il maestro del monastero Guizong (歸崇寺) sulMonte Lu.
  4. ^"Antologia della Sala dei Patriarchi", 祖堂集, giapp.Sodō shū, in 20 fascicoli, contiene 259 biografie prevalentemente di monaci buddistichán; è al n. 1503 del vol. 45 delKoryŏ taejanggyŏng con il titoloChodang chip fu composto nel 952 da Jing -靜, Chŏng- e Yun -筠, Kyun.

Bibliografia

[modifica |modifica wikitesto]
  • The Record of Lin-chi (a cura diRuth Fuller Sasaki), ed. italianaLa Raccolta di Lin-chi, Roma, Ubaldini, 1985.

Altri progetti

[modifica |modifica wikitesto]

Altri progetti

Controllo di autoritàVIAF(EN54275796 ·ISNI(EN0000 0001 0902 6520 ·CERLcnp00403136 ·LCCN(ENn84194602 ·GND(DE11902182X ·BNF(FRcb12846850v(data) ·J9U(EN, HE987007450621505171 ·NDL(EN, JA00316755
Estratto da "https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Línjì_Yìxuán&oldid=145405468"
Categorie:
Categorie nascoste:

[8]ページ先頭

©2009-2025 Movatter.jp