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László Krasznahorkai

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László Krasznahorkai
Medaglia del Premio NobelPremio Nobel per la letteratura2025

László Krasznahorkai (Gyula,5 gennaio1954) è unoscrittore ungherese e vincitore delPremio Nobel per la letteratura nel 2025, assegnato dall’Accademia Svedese «per la sua opera avvincente e visionaria che, nel mezzo del terrore apocalittico, riafferma il potere dell’arte»[1].

Noto per la suaprosa complessa, visionaria e volutamente asfissiante, caratterizzata da frasi lunghe e dense[2], Krasznahorkai è considerato dalla critica il più importante scrittore ungherese vivente e uno tra i maggiori autori europei.[3][4][5] Le sue opere, spesso ambientate in contesti oscuri e apocalittici[6] affrontano temi di decadenza, caos, alienazione e disintegrazione sociale.[7][8]

Biografia

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Krasznahorkai nasce inUngheria orientale in una famigliaebrea dellaclasse media.[9] Suo padre, György Krasznahorkai, eraavvocato, mentre sua madre, Júlia Pálinkás, era un'impiegata in un ente di previdenza sociale.[10][11] L’origine ebraica della famiglia gli è stata tenuta nascosta fino a quando non ha compiuto undici anni.[12] Si diploma nel1972 al liceo Erkel Ferenc, con specializzazione inlatino classico. Inizia gli studi di legge nel1973 all’Università József Attila (oggiUniversità di Szeged). Nel 1976 si trasferisce all’Università Eötvös Loránd (ELTE) diBudapest, dove prosegue fino al1978. Dal 1978 al1983 studialingua eletteratura ungherese presso la Facoltà di Lettere dell’ELTE, conseguendo la laurea con una tesi sullo scrittoreSándor Márai e il suo esilio dopo il1948. Durante gli studi lavora presso la casa editrice Gondolat Könyvkiadó.[13]

Krasznahorkai lascia l’Ungheria nel 1987 grazie a una borsa di studio DAAD aBerlino Ovest. Dopo la caduta del blocco orientale, vive in isolamento in diverse parti del mondo. I viaggi inMongolia eCina hanno ispirato i libriThe Prisoner of Urga eDestruction and Sorrow Beneath the Heavens,[13][14] mentre soggiorni prolungati aKyoto negli anni Novanta e Duemila hanno influenzato stile e temi delle sue opere. Durante la scrittura diGuerra e Guerra, Krasznahorkai è stato ospite del poeta statunitenseAllen Ginsberg nel suo appartamento diNew York che lo ha aiutato a sviluppare una tecnica narrativa che ha contribuito a creare un "sfondo neutro" per il romanzo, facilitando la focalizzazione sulla storia e sui personaggi.[13]

Carriera letteraria

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Il romanzo d’esordio di Krasznahorkai,Sátántangó (1985), è ambientato in unvillaggio ungherese in rovina ed è noto per la sua struttura frammentaria e le frasi lunghissime, che creano un senso di tempo sospeso e claustrofobia. La narrazione esplora il collasso morale e sociale, con personaggi intrappolati in una routine alienante, e la critica lo considera un classico dellaletteratura postmoderna europea.[15] Quattro anni dopo, nel1989, pubblicaMelanconia della resistenza, ambientato in una cittadina in crisi. Il romanzo combinasatira sociale, elementi grotteschi e atmosfera apocalittica, esplorando temi comepotere,paura ealienazione. L’uso di frasi molto lunghe contribuisce a un ritmo ipnotico, consolidando la fama internazionale dell’autore.[16][16][17] L’opera riceve il Premio SWR Best List nel1993.[17]

Negli anni successivi Krasznahorkai continua a sviluppare la sua visione letteraria:Seiobo There Below (2008), raccolta di racconti tradotta ininglese e vincitrice del Best Translated Book Award nel2013 e2014, esplora arte, spiritualità e decadenza umana attraverso una struttura frammentaria.[18]War and War (1999) è il primo, tra i suoi romanzi, a essere tradotto in numerose lingue; presenta una narrazione ossessiva e avvolgente che segue il protagonista nella sua ricerca di pubblicare un manoscritto in un mondo caotico e ostile, un percorso spesso letto come metafora della tensione tra arte e distruzione.[19] Nello stesso anno pubblicaDestruction and Sorrow Beneath the Heavens, ispirato ai suoi viaggi inMongolia eCina, in cui la prosa lunga e circolare restituisce una sensazione di epicità e catastrofe inevitabile.[20]

Il riconoscimento internazionale arriva nel2015, quando Krasznahorkai riceve ilMan Booker International Prize,[21] diventando il primo autore ungherese a ottenere tale premio; vi sarà nuovamente candidato nel 2018. Nel 2020 è stato insignito del Premio Bortrund di Minsk per «l'impegno nella sua engaging storytelling». Nel 2021 riceve ilPremio di Stato austriaco per la letteratura europea.[22] Il 9 ottobre 2025 gli viene assegnato ilPremio Nobel per la letteratura con la seguente motivazione:

(inglese)
«for his compelling and visionary oeuvre that, in the midst of apocalyptic terror, reaffirms the power of art.»
(italiano)
«per la sua opera avvincente e visionaria che, nel mezzo del terrore apocalittico, riafferma il potere dell'arte.»

(Accademia Svedese[23])

È il secondo autore ungherese a ricevere questo premio dopoImre Kertész premiato nel2002.[24] Parallelamente alla carriera letteraria, Krasznahorkai collabora con il regista Béla Tarr come sceneggiatore di cinque film, tra cui gli adattamenti diSátántangó,Le armonie di Werckmeister (2000) eThe Turin Horse (2011).[25][26][27] Ha inoltre lavorato con l’artista Max Neumann a opere illustrate comeChasing Homer (2021), concolonna sonora originale di Szilveszter Miklós.[28]

Stile e influenze

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Krasznahorkai è noto per romanzi complessi e impegnativi, spesso descritti come postmoderni, caratterizzati da prosa densa e stile ipnotico con frasi molto lunghe e pochi punti di sospensione. La critica sottolinea toni apocalittici e visionari, con esplorazioni ricorrenti del collasso sociale, della decadenza e dell’alienazione dell’individuo, nonché della lotta tra ordine e disordine, tutto ciò spesso filtrato attraverso scene che sfiorano l’onirico o caratterizzazioni grottesche.[29][30][31]

Le opere dell’autore affrontano temi di caos, disintegrazione sociale e malinconia, e sono considerate dalla critica tra le più significative della letteratura europea contemporanea. Tra le influenze principali figuranoFranz Kafka,Thomas Bernhard eSamuel Beckett[32], senza dimenticareDostoevskij eLowry[33]. Critici comeSusan Sontag lo hanno definito «il maestro ungherese contemporaneo dell’apocalisse, che invita a confronti con Gogol e Melville»,[34] mentreW. G. Sebald ha scritto che «l’universalità della visione di Krasznahorkai rivaleggia conLe anime morte diGogol' e supera di gran lunga tutte le minori preoccupazioni della scrittura contemporanea».[35][36][37]

La scrittura di Krasznahorkai è spesso descritta come “difficile e impegnativa”, con temidistopici e malinconici. Il critico James Wood ha evidenziato la presenza di una “paralisi dinamica”, con frasi lunghe e digressive che evocano un impulsobeckettiano sopraffatto da inclinazioni ossessive. L’autore e traduttoreGeorge Szirtes ha paragonato la sua prosa a una “lava tipografica”, una massa viscosa e profusa di rovina e distruzione imminente.[37][38][39]

Un esempio emblematico del suo stile è il romanzoLa malinconia della resistenza, ambientato in una cittadina ungherese in rovina, con un’atmosfera catastrofica, treni irregolari, strade desolate e abitanti nervosi, che riflette pienamente i temi ricorrenti della sua narrativa.[37][40][41]

Vita privata

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Krasznahorkai è stato sposato con Anikó Pelyhe dal1990 fino al divorzio. Nel1997 ha sposato Dóra Kopcsányi,sinologa egrafica, da cui ha avuto tre figli.[42] Vive in isolamento sulle colline diSzentlászló.[43]Krasznahorkai vive tra l'Ungheria, la Germania e l'Italia; trascorre periodi anche aTrieste, dove durante i suoi soggiorni frequenta ilCaffè San Marco .[44]

Opere

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Romanzi

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  • Sátántangó (1985)
    • Satantango, traduzione italiana di Dóra Várnai,Bompiani, Milano, 2016
  • Az ellenállás melankóliája (1989)
  • Az urgai fogoly (1992)
  • Háború és háború (1999)
    • Guerra e guerra, traduzione italiana di Dóra Várnai,Bompiani, Milano, 2020
  • Rombolás és bánat az Ég alatt (2004)
  • Báró Wenckheim hazatér (2016)
    • Il ritorno del barone Wenckheim, traduzione italiana di Dóra Várnai,Bompiani, Milano, 2019
  • Herscht 07769 (2021)
    • Herscht 07769, traduzione italiana di Dóra Várnai,Bompiani, Milano, 2022
  • Zsömle odavan (2024)

Racconti e novelle

  • Kegyelmi viszonyok (1986)
  • Megjött Ézsaiás (1998)
    • È arrivato Isaia, traduzione italiana di Dóra Várnai, incluso inGuerra e guerra
  • Északról hegy, Délről tó, Nyugatról utak, Keletről folyó (2003)
  • Seiobo járt odalent (2008)
    • Seiobo è discesa quaggiù, traduzione italiana di Dóra Várnai,Bompiani, Milano, 2021
  • Az utolsó farkas (2009)
  • Megy a világ (2013)
    • Avanti va il mondo, traduzione italiana di Dóra Várnai,Bompiani, Milano, 2024

Saggistica

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  • A Théseus-általános (1993)
  • Este hat; néhány szabad megnyitás (2001), saggi
  • Krasznahorkai Beszélgetések (2003), raccolta di interviste
  • Nem kérdez, nem válaszol. Huszonöt beszélgetés ugyanarról (2012), raccolta di interviste
  • A Manhattan-terv (2018)

Sceneggiature

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Note

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  1. ^(EN)Nobel Prize in Literature 2025, suNobelPrize.org.URL consultato il 9 ottobre 2025.
  2. ^https://www.leparoleelecose.it/la-discesa-su-questa-china-intervista-a-laszlo-krasznahorkai/
  3. ^(EN)Nobel Prize in Literature 2025, suNobelPrize.org.URL consultato il 9 ottobre 2025.
  4. ^(EN) Tony,‘The Melancholy of Resistance’ by László Krasznahorkai (Review), suTony's Reading List, 26 ottobre 2015.URL consultato il 9 ottobre 2025.
  5. ^(EN) James Wood,Madness And Civilization, inThe New Yorker, 27 giugno 2011.URL consultato il 9 ottobre 2025.
  6. ^https://www.corriere.it/cultura/25_ottobre_09/nobel-2025-laszlo-krasznahorkai-voce-buio-1103e5aa-a546-11f0-a7a7-4a5b0442222e.shtml
  7. ^(EN) Cyrus A. Schiller,Universe of Pointless Terror: On László Krasznahorkai's "Chasing Homer", suCleveland Review of Books, 6 luglio 2022.URL consultato il 9 ottobre 2025.
  8. ^(DE)Der Literaturnobelpreis 2025 geht an László Krasznahorkai, suSWR, 9 ottobre 2025.URL consultato il 9 ottobre 2025.
  9. ^(EN) Andrew Lapin,László Krasznahorkai, grim Hungarian author whose family hid Jewish roots, wins literature Nobel, suJewish Telegraphic Agency, 9 ottobre 2025.URL consultato il 9 ottobre 2025.
  10. ^(DE)Krasznahorkai, László | NedWeb, suned.univie.ac.at.URL consultato il 9 ottobre 2025(archiviato dall'url originale il 20 maggio 2015).
  11. ^(EN)He Rarely Stops Writing (Published 2014), 8 agosto 2014.URL consultato il 9 ottobre 2025.
  12. ^(EN) AFP and ToI Staff,Hungarian writer Laszlo Krasznahorkai, whose father hid Jewish roots, awarded Nobel prize, inThe Times of Israel, 9 ottobre 2025.URL consultato il 9 ottobre 2025.
  13. ^abc(EN)László Krasznahorkai, suWorlds Without End.URL consultato il 9 ottobre 2025.
  14. ^Destruction and Sorrow Beneath the Heavens by Laszlo Krasznahorkai, supublishersweekly.com, Invalid date.URL consultato il 9 ottobre 2025.
  15. ^(EN)Everything you need to know about László Krasznahorkai, winner of the Man Booker International prize, inThe Guardian, 20 maggio 2015.URL consultato il 10 ottobre 2025.
  16. ^ab(EN)The Melancholy of Resistance Review, suPublishers Weekly.URL consultato il 10 ottobre 2025.
  17. ^ab(DE)Preis der SWR-Bestenliste | Literaturpreis Gewinner, suliteraturpreisgewinner.de.URL consultato il 9 ottobre 2025.
  18. ^(EN)2014 BTBA Fiction Winner: "Seiobo There Below" by László Krasznahorkai, surochester.edu.URL consultato il 10 ottobre 2025.
  19. ^(EN)László Krasznahorkai, suWorlds Without End.URL consultato il 10 ottobre 2025.
  20. ^Destruction and Sorrow Beneath the Heavens by Laszlo Krasznahorkai, suPublishers Weekly.URL consultato il 10 ottobre 2025.
  21. ^(EN)László Krasznahorkai | The Booker Prizes, suthebookerprizes.com.URL consultato il 9 ottobre 2025.
  22. ^(EN)László Krasznahorkai, suInternational Literature Festival Berlin.URL consultato il 9 ottobre 2025.
  23. ^(EN) Svenska Akademien The Permanent Secretary,Press Release (PDF), 9 ottobre 2025.
  24. ^(DE)Staatspreis für Europäische Literatur geht an Laszlo Krasznahorkai, suwienerzeitung.at, 22 aprile 2021.URL consultato il 3 maggio 2021.
  25. ^(EN) John Patterson,Béla Tarr retires from film-making … very, very slowly, inThe Guardian, 25 maggio 2012.URL consultato il 9 ottobre 2025.
  26. ^(EN)Werckmeister Harmonies (2000), suBFI.URL consultato il 9 ottobre 2025.
  27. ^(EN)Where to begin with Béla Tarr, suBFI, 21 luglio 2016.URL consultato il 9 ottobre 2025.
  28. ^(EN)László Krasznahorkai: Chasing Homer, suhlo.hu - Hungarian Literature Online.URL consultato il 9 ottobre 2025.
  29. ^(EN)Who is Laszlo Krasznahorkai, Hungarian master of apocalypse who won Literature Nobel, suFirstpost, 9 ottobre 2025.URL consultato il 10 ottobre 2025.
  30. ^(EN)Hungary's 'master of apocolypse' Laszlo Krasznahorkai wins Nobel literature prize, suCNA.URL consultato il 9 ottobre 2025.
  31. ^(EN) Justyna Pawlak e Krisztina Than,Hungarian 'Master of the apocalypse' Krasznahorkai wins 2025 Nobel Prize in Literature, suReuters, 9 ottobre 2025.URL consultato il 10 ottobre 2025.
  32. ^László Krasznahorkai – Influences, suLondon Review of Books, 7 maggio 2015.URL consultato il 10 ottobre 2025.
  33. ^László Krasznahorkai: «Questo libro è la mia ultima sconfitta», suEsquire, 13 novembre 2019.URL consultato l'11 ottobre 2025.
  34. ^ Susan Sontag,On László Krasznahorkai, suThe New York Times, 28 maggio 1995.URL consultato il 10 ottobre 2025.
  35. ^ W. G. Sebald,Austerlitz / On László Krasznahorkai, New Directions, 2001, p. 42.
  36. ^(EN) Emma Loffhagen,László Krasznahorkai wins the Nobel prize in literature 2025, inThe Guardian, 9 ottobre 2025.URL consultato il 9 ottobre 2025.
  37. ^abcLászló Krasznahorkai – Bio-bibliography, suNobelPrize.org.URL consultato il 10 ottobre 2025.
  38. ^ James Wood,The Genius of László Krasznahorkai, suThe New Yorker, 19 ottobre 2015.URL consultato il 10 ottobre 2025.
  39. ^ George Szirtes,Interview: Translating László Krasznahorkai, suWorld Literature Today, 1º marzo 2018.URL consultato il 10 ottobre 2025.
  40. ^ Tony,'The Melancholy of Resistance' by László Krasznahorkai – review, suThe Guardian, 27 ottobre 2015.URL consultato il 10 ottobre 2025.
  41. ^'The Melancholy of Resistance' by László Krasznahorkai Review, suPublishers Weekly.URL consultato il 10 ottobre 2025.
  42. ^Krasznahorkai, Laszlo 1954– | Encyclopedia.com, suencyclopedia.com.URL consultato il 9 ottobre 2025.
  43. ^(EN)László Krasznahorkai, sundbooks.com.URL consultato il 9 ottobre 2025.
  44. ^(EN) TANK Magazine Editorial Team,László Krasznahorkai in Trieste, suTANK Magazine, aprile 2025.URL consultato il 10 ottobre 2025.
    «From the balcony of his apartment, Krasznahorkai can see ... the Grand Synagogue ... as is theCaffè San Marco with its tall, wood-panelled walls, huge mirrors, and etageres with fancy pastries.»

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