| L'uomo venuto dal Kremlino | |
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| Titolo originale | The Shoes of the Fisherman |
| Paese di produzione | Stati Uniti d'America |
| Anno | 1968 |
| Durata | 162 min |
| Rapporto | 2,20:1 |
| Genere | drammatico, fantascienza, spionaggio |
| Regia | Michael Anderson |
| Soggetto | Morris West (romanzo) |
| Sceneggiatura | John Patrick, James Kennaway |
| Produttore | George Englund |
| Casa di produzione | Metro-Goldwyn-Mayer |
| Fotografia | Erwin Hillier |
| Montaggio | Ernest Walter |
| Musiche | Alex North |
| Scenografia | Edward C. Carfagno, George W. Davis |
| Costumi | Orietta Nasalli-Rocca |
| Trucco | Amato Garbini |
| Interpreti epersonaggi | |
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| Doppiatori italiani | |
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L'uomo venuto dal Kremlino (The Shoes of the Fisherman) è unfilm del1968 diretto daMichael Anderson, e ispirato al romanzoNei panni di Pietro (The Shoes of the Fisherman) diMorris West del1963.
Dopo vent'anni di prigionia in ungulag dellaSiberia, ilmetropolita Kiril Lakota, arcivescovo di Leopoli, viene liberato grazie a un accordo tra laSanta Sede e l'Unione Sovietica cui deve giocoforza adeguarsi. A prelevarlo daMosca è padre David Telemond, unteologo nei guai colSant'Uffizio per le sue dottrine eterodosse, col quale stringe durante il viaggio una sincera amicizia. Prima di lasciarlo andare, il leader russo Pëtr Il'ič Kamenev gli fa un quadro della difficile situazione in cui si trova laCina, ormai prossima a una grandecarestia, il cui leader Peng è pronto a scatenare unaguerra pur di sfamare il suo popolo.
A Roma, Lakota viene subito ricevuto dal papa, Pio XIII (il nome non è esplicitamente citato nel film ma si deduce dalla scritta sul sigillo mentre viene rotto come da prassi, dopo la morte del papa), che lo destina a lavorare nellaSegreteria di Stato per l'avvio di rapporti diplomatici coi sovietici e lo crea cardinale prete del titolo diSant'Atanasio. Lontano dalle privazioni della prigionia stringe sempre più i suoi rapporti con padre Telemond, il quale deve presentarsi all'esame di una speciale commissione presieduta dal cardinale Leone, chiamata a dare un giudizio sulle sue opinioni. Durante la seduta arriva la notizia che il papa ha avuto un collasso cardiocircolatorio, cui segue dopo qualche ora la sua morte. Lasede vacante giunge improvvisa colsacro collegio impreparato al conclave, in cui entrano pochi cardinali di età e formazione ritenuti idonei all'elezione.
Nei primi scrutini nessun cardinale raggiunge il quorum richiesto pur in presenza di molti voti andati al cardinale Leone, ritenuto favorito tra i papabili. Dopo sette scrutini andati a vuoto, il cardinale Rinaldi, sorpreso dai suoi sentimenti dopo due decenni di prigionia, annuncia alconclave che al cardinale Lakota dichiara la propriaobbedienza e il proprio voto, proponendone l'elezione peracclamazione. Gli altri cardinali approvano la proposta, e nonostante gli appelli contrari dell'interessato raggiungono il numero di voti sufficiente per l'elezione del pontefice. Alla richiesta delcardinale decano Leone, Lakota accetta l'elezione e dichiara di volersi chiamare col proprio nome, perchéKyril è il santo che per primo ha portato il vangelo nelle sue terre di origine. Due giorni dopo gli arriva un messaggio di Kamenev: per scongiurare la guerra tra Russia e Cina gli chiede di parlare all'occidente a nome dei cinesi e ai cinesi a nome dell'occidente.
Nonostante le titubanze dei cardinali, il nuovo papa accetta e parte in abiti borghesi per l'incontro con Kamenev e Peng. Messo di fronte alle difficoltà del leader cinese, che rischia di essere rinnegato e ucciso dai suoi per aver accettato l'incontro e che gli chiede quale sia il rischio che corre il papa, questi promette un gesto eclatante. Tornato a Roma sfida l'intero collegio cardinalizio e nel giorno della sua incoronazione si toglie latiara e annuncia di mettere a disposizione tutte le ricchezze dellaChiesa per risolvere il problema della fame nel mondo. Ciò a condizione che chi ha più del necessario divida con chi ha poco o nulla per sopravvivere.
(Papa Kiryl I dopo essersi tolto la tiara)
Il film, ambientato all'epoca dellaGuerra fredda, è tratto dal fortunatoromanzoNei panni di Pietro (The Shoes of the Fisherman) dello scrittoreaustralianoMorris West, a sua volta ispirato alle figure diJosyp Slipyj eHryhorij Lakota.
Arcivescovo maggiore dellaChiesa greco-cattolica ucraina, Slipyj subì la prigionia sottoNikita Chruščёv e venne liberato nel1963 grazie alle pressioni dipapa Giovanni XXIII e delpresidente statunitenseJohn Fitzgerald Kennedy; venne inviato a Roma, dove trascorse il resto della sua vita, prese parte alConcilio Vaticano II e venne nominato cardinale.
Vescovo titolare di Daonio e ausiliare di Przemyśl, Sambor e Sanok dei greco-cattolici ruteni, nel1946 Lakota fu condannato daStalin a uno dei campi di concentramento sovietici, dove morì nel1950. Nel2001papa Giovanni Paolo II lo ha dichiarato martire e beato.
Nel film, il papa che accoglie Lakota ricordapapa Pio XII: tuttavia, dopo la morte durante l'annullamento delsigillo dell'anello piscatorio da parte del cardinalecamerlengo, la camera inquadra per un istante il sigillo e lungo il bordo dell'immagine raffigurantesan Pietro mentre getta le reti dalla sua barca è inciso, capovolto, il nome del pontefice "PIUS XIII".
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