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L'ultimo dei Corleonesi

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L'ultimo dei Corleonesi
PaeseItalia
Anno2007
Formatofilm TV
Generedrammatico, gangster
Durata102 min
Lingua originaleitaliano
Crediti
RegiaAlberto Negrin
SoggettoLaura Toscano,Franco Marotta
SceneggiaturaLaura Toscano,Franco Marotta
Interpreti epersonaggi
FotografiaEnrico Lucidi
MontaggioAntonio Siciliano
MusicheEnnio Morricone
ScenografiaLuciano Ricceri
CostumiMariolina Bono
Casa di produzionePalomar Endemol,Rai Fiction
Prima visione
Data13 febbraio 2007
Rete televisivaRai Uno
Modifica dati su Wikidata ·Manuale

L'ultimo dei Corleonesi è unfilm per la televisione italiano.

Descrizione

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La fiction, girata aRagusa e dintorni, venne trasmessa in prima visione dallaRAI il 14 febbraio del 2007, ottenendo unaaudience di 6.360.000 telespettatori e unoshare del 26,70%[1]. La regia è diAlberto Negrin. Nel film viene raccontata l'ascesa del clan dei corleonesi e dei suoi capi:Michele Navarra,Luciano Liggio,Totò Riina ed infineBernardo Provenzano.

Trama

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La fiction parte con lastrage di Capaci e con l'arresto diBernardo Provenzano. All'improvviso prende il via unflashback che porta il film nellaCorleone del 1948 quando Provenzano, insieme all'amicoTotò Riina, viene notato daLuciano Liggio, feroce killer diMichele Navarra, il medico capomafia del paese. Egli ordina l'assassinio diPlacido Rizzotto, sindacalista socialista che vuole che le terre siano distribuite ai contadini. Ad eseguire il delitto è lo stesso Liggio, che getta il cadavere in un dirupo. Navarra uccide in ospedale l'unico testimone dell'omicidio, il bambinoGiuseppe Letizia. Ad indagare c'è l'allora capitano deicarabinieriCarlo Alberto dalla Chiesa che fa arrestare Navarra.

Liggio, Riina e Provenzano fanno un patto di sangue e diventano inseparabili. Pochi anni dopo sono a Piano di Scala ad effettuare la macellazione clandestina di bestiame rubato. Ormai sono troppo potenti per dipendere da Navarra (che appena scarcerato ha ordinato un fallito attentato ai danni di Liggio), e per questo lo fanno uccidere e si danno allo sterminio dei suoi fidati, che vengono quasi tutti uccisi in un conflitto a fuoco durante una processione, in cui Totò Riina salva la sua fidanzataAntonietta Bagarella (Ninetta) dalla sparatoria. Poi iCorleonesi tentano di impadronirsi dell'edilizia diPalermo. Riina e Liggio vengono assolti al processo di Bari del 1969 e si vendicano uccidendo il bossMichele Cavataio nellastrage di Viale Lazio. Nell'agguato però muore pureCalogero Bagarella, fratello della fidanzata di Totò Riina, Ninetta. Nel 1974 Liggio viene arrestato e Riina e Provenzano, latitanti da alcuni anni, diventano gli unici capi del clan corleonese. Provenzano conosceSaveria Benedetta Palazzolo e la sposa. Riina scatena laseconda guerra di mafia e dopo di essa diventa capo incontrastato diCosa Nostra.

Ordina l'uccisione diCarlo Alberto dalla Chiesa, appena nominato prefetto diPalermo, e comincia la feroce "guerra allo stato" che culminerà con lestragi di Capaci edi via D'Amelio. Riina viene arrestato nel 1993 e Provenzano rimane da solo al timone della mafia siciliana. A dargli la caccia si presentano il procuratorePietro Grasso e la squadra di polizia denominata "Gruppo Duomo", guidata daRenato Cortese che scopre che nel 2003 Provenzano si è ricoverato inFrancia per curare un tumore alla prostata. Seguendo la scia dei cosiddetti "pizzini", nel 2006 Provenzano è arrestato nelle campagne diCorleone. Allora s'interrompe il flashback e tutto ritorna all'inizio e Provenzano, arrestato, incontra il procuratore Grasso nel carcere di Terni e così si conclude il film.

Inesattezze storiche

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  • Nel filmMichele Navarra viene arrestato per l'omicidio diPlacido Rizzotto e rimane in carcere una decina di anni. In realtà Navarra fece soltanto qualche mese diconfino e fu rimesso in libertà per via delle amicizie politiche di cui beneficiava.
  • Nel filmMichele Navarra viene ucciso da due killer nascosti dietro i cespugli della strada. In realtà gli assassini erano molti di più e vennero fuori da un'Alfa Romeo 1900 che precedeva laFiat 1100 di Navarra.
  • Nel processo diBari, in cui vengono assoltiLuciano Liggio eTotò Riina, la voce che legge la sentenza è femminile mentre nella realtà il giudice era uomo.
  • Nel film, nel gruppo che compì laStrage di viale Lazio, in cui perse la vitaMichele Cavataio, mancaTotò Riina, che nella realtà ebbe un ruolo predominante perché guidò il commando assassino.
  • Nel film vengono fatti molti errori riguardo all'omicidio del prefettoCarlo Alberto dalla Chiesa: innanzitutto, l'auto del prefetto era seguita da un'auto guidata dall'agente di scortaDomenico Russo, anch'egli ucciso, che nel film è assente; poi il commando mafioso che compì l'agguato era composto da una moto e da un'auto mentre nel film sono solo due moto; nel film i killer sparano contro il vetro posteriore dell'auto del prefetto mentre lasciano intatto ilparabrezza ma in realtà avvenne tutto il contrario ed il vetro posteriore non venne sfiorato neanche da un colpo; infine, subito dopo l'agguato, si vede una donna che si avvicina all'auto crivellata di colpi e copre ilparabrezza con un lenzuolo mentre in realtà il lenzuolo venne messo dalla polizia accorsa sul luogo del delitto ed addirittura non venne messo subito dalle forze dell'ordine.
  • Nel filmTotò Riina, al momento dell'arresto, viaggia su unaBMW mentre in realtà l'auto era unaCitroën ZX; alcuni agenti che lo arrestarono erano dentro unfurgone mentre nel film non c'è e tutti i poliziotti sbucano da auto. Addirittura si vedono volanti deicarabinieri che nella realtà non avrebbero dovuto esserci perché l'arresto era segreto e gli agenti dovevano essere sotto copertura.
  • Nella scena dell'arrivo del generaleCarlo Alberto dalla Chiesa in elicottero , una scritta in sovraimpressione informa lo spettatore in merito all' anno, il 1982: pochi secondi dopo si intravede un'Alfa 155 con le insegne dell'Arma: quest' auto, il cui lancio avverrà dieci anni dopo, e la cui produzione cesserà nel 1998, nel 1982 ovviamente non esisteva.

Note

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  1. ^Ieri e oggi in TV – 15/02/2007 su antoniogenna.com

Collegamenti esterni

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