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L'Ulivo

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L'Ulivo
Leader
StatoItalia (bandiera) Italia
SedePiazza Santi Apostoli 73,Roma
Fondazione13 febbraio1995[1]
Dissoluzione14 ottobre2007
Confluito inPartito Democratico
IdeologiaSocialdemocrazia
Cristianesimo democratico
Cristianesimo sociale
Liberalismo sociale
Riformismo
Europeismo
Socialismo liberale
CollocazioneCentro-sinistra[2][3][4]
CoalizioneL'Unione (2004-2008)
Seggi massimiCamera
285 / 630
(1996)
Seggi massimiSenato
152 / 315
(1996)
Modifica dati su Wikidata ·Manuale

L'Ulivo è stata un'alleanza elettorale delcentro-sinistra italiano. Essa ha costituito:

Sorto per iniziativa diRomano Prodi come sintesi tra le esperienze deiProgressisti e quelle del centristaPatto per l'Italia, L'Ulivo ha rappresentato il raggruppamento di forzeriformiste riunito attorno a tre sostanziali idee-cardine: la culturasocialista-socialdemocratica, quellacattolico-democratica e quellaliberal democratica, cui seguivano un convinto impegnoambientalista edeuropeista. Il raggruppamento ulivista è stato al governo negli anni 1996-2001 (governi:Prodi I,D'Alema I,D'Alema II eAmato II) e2006-2008 (governo Prodi II). Ha inoltre dato l'appoggio esterno algoverno Dini (1995-1996).

Sulla "radice" dell'Ulivo è sorto il 14 ottobre2007 ilPartito Democratico, che ha deciso di conservare nel proprio simbolo ilramoscello d'ulivo utilizzato già dal1996. Con leprimarie del Partito Democratico del 14 ottobre 2007, l'esperienza politica dell'Ulivo trova la sua conclusione[5].

Storia

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«L'ulivo è forte, resistente, ben radicato nella sua terra. È l'albero di un'Europa mediterranea, che conosce il mare e la montagna, la pianura, i laghi e le colline. Ama il sole e resiste all'inverno. Abbiamo scelto questo simbolo perché finora l'unico albero della politica italiana era la quercia, e occorreva un'altra pianta politica che le si affiancasse, per mostrare che la varietà, una differenza compatibile, è una ricchezza da condividere.»

(Romano Prodi[6], 6 marzo1995)

Con il nome diL'Ulivo si identifica, dal1995 al2004, l'insieme dei partiti della coalizione dicentro-sinistra, presentatasi alle elezioni politiche del1996 e del2001; rispettivamente con i simboli di"L'Ulivo - alleanza per il Governo" e"L'Ulivo conRutelli - insieme per l'Italia".

Nascita

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Lamberto Dini (a sinistra), Romano Prodi (al centro) e Massimo D'Alema (a destra)

La politica italiana, in seguito alla scomparsa dei principali partiti di riferimento che ne avevano segnato la storia repubblicana, come laDemocrazia Cristiana, ilPartito Comunista Italiano e ilPartito Socialista Italiano, volge ormai verso la prospettiva delbipolarismo, dopo l'esperienza delleelezioni politiche del 1994, in cui aveva prevalso la coalizione guidata daSilvio Berlusconi, andata in crisi dopo pochi mesi[7].

A tale alleanza di centro-destra si opponevano una coalizione centristaPatto per l'Italia (PPI-Segni-PSDI-PRI)[8] ed una di sinistraAlleanza dei Progressisti (PDS-PRC-PSI-Verdi-RS-CS-AD)[9].

In seguito alla sconfitta del '94 tra i partiti della sinistra riformista e le forze delcentro italiano, si svilupparono rapporti di consultazione politica. Dopo la caduta delGoverno Berlusconi I nel dicembre1994 tuttavia, l'Italia fu per un anno governata da una squadra di tecnici guidati daLamberto Dini, che ebbe il sostegno di un'inedita maggioranza di centro-sinistra formata daProgressisti (menoRifondazione Comunista),PPI eLega Nord. La fine delGoverno Dini nel 1996 portò dunque a nuove elezioni, nelle quali lo stesso Dini si presentò con un suo partito di naturamoderata ecentrista:Rinnovamento Italiano, che scelse di entrare subito nel costituendo schieramento di centro-sinistra.

Dall'unione della maggior parte delle forze dicentro (esclusi solo i settori centristi diForza Italia ed ilCCD-CDU) e le forze dellasinistrariformista, nacque una nuova coalizione dicentro-sinistra. Questa era così formata da partiti moderato-riformisti di centro e centrosinistra (PPI,RI,AD,La Rete,PSI) alleati con partiti collocati nell'ambito della sinistra moderata e democratica (Rinascita Socialista,Verdi,Cristiano Sociali,PDS): era così nata la coalizione deL'Ulivo. Tale coalizione riconobbe come proprioleader l'ex Presidente dell'IRI ed ex Ministro dell'IndustriaRomano Prodi, economista da sempre vicino ai settoririformisti e "morotei" dellaDemocrazia Cristiana e perciò ben visto tanto dai settori centristi quanto da quelli di sinistra dello schieramento.

Questi dunque, comeleader delcentro-sinistra italiano siglò accordi di desistenza con il principale partito dell'area della sinistra radicale,PRC (che comunque rimaneva fuori dall'alleanza) e portò la sua coalizione alla vittoria nelleelezioni politiche del 1996[10].

Alleelezioni politiche del 1996 infatti, in alcune circoscrizioni, ilPartito della Rifondazione Comunista presentò candidati con il simbolo dei Progressisti e con l'appoggio esterno dei partiti dell'Ulivo, in base a reciproci accordi didesistenza.

Così per la prima volta in Italia si creava un unico blocco che oltre ai tradizionali eredi delle culturesocialista,socialdemocratica,cattolico-popolare eliberale, coinvolgeva anche ipost-comunisti e gliambientalisti.

Partiti e movimenti fondatori della coalizione erano[10]:

In seguito, faranno parte dell'Ulivo anche:

Le evoluzioni di partiti già esistenti:

Partecipano stabilmente, in molte competizioni elettorali, anche partiti regionalisti come:

L'Ulivo al governo

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«L'alleanza di centro sinistra dell'Ulivo è stata uno dei governi di maggior successo nella storia italiana del dopoguerra. [...] Romano Prodi ha gestito l'arduo compito di ridurre il cronico disavanzo di bilancio dell'Italia, che ha, quindi, permesso al Paese di entrare nella moneta unica europea nel1998. La coalizione ha ancheprivatizzato società statali per un valore di 75 miliardi di dollari, ha ridotto l'inflazione dimezzandola e ha ridato crescita economica, sebbene l'Italia ancora rimane indietro alla media dell'UE sia nella crescita che nella disoccupazione. Ultimo ma non di secondaria importanza, i principali pezzi della coalizione sono riusciti a sopravvivere per l'intero periodo della legislatura, benché sotto tre differenti primi ministri in quattro gestioni.[11]»

Nel1996 la coalizione dell'Ulivo vince le elezioni politiche, prevalendo sulPolo per le Libertà diSilvio Berlusconi, conseguendo un'ampia maggioranza alSenato ma senza riuscire a raggiungerla allaCamera dei deputati, dove necessita dell'appoggio diRifondazione Comunista (altro partito nato dalla scissione delPCI), con cui aveva stabilito accordi pre-elettorali, denominati "patti didesistenza". Questo provocherà problemi e rallentamenti nei progetti della coalizione, con in particolare la caduta delGoverno Prodi I, nell'ottobre1998[12].

GovernoPeriodo
Governo Prodi I17 maggio1996 - 21 ottobre1998
Governo D'Alema I21 ottobre1998 - 22 dicembre1999
Governo D'Alema II22 dicembre1999 - 26 aprile2000
Governo Amato II26 aprile2000 - 11 giugno2001

I cinque anni di governo della coalizione ulivista (dal 1996 al 2001) portano, tra l'altro, all'approvazione di leggi di snellimento burocratico, di liberalizzazione economica, di acquisizione di diritti, di miglioramento economico generale, importanti per lo sviluppo dell'Italia che con ilGoverno Prodi I ha consolidato la propria appartenenza all'Unione europea in coincidenza con l'avvento dell'euro.

Tuttavia nel quinquennio, pur dotato di una certa continuità esecutiva, si possono riconoscere tratti distintivi individuabili nei tre differenti capi del governo che si succedettero. ConRomano Prodi, l'Ulivo al governo si occupò di rilanciare il Paese con un programmariformista,europeista, inconcertazione con le forzesindacali. La sua attività si estende per quasi due anni e mezzo, entrando, all'epoca, al secondo posto, nella storia dellaRepubblica, per durata di un esecutivo (superando ilgoverno Moro del1966). ConMassimo D'Alema vi fu un periodo caratterizzato da un iniziale rilassamento dopo la corsa per il rispetto deiMaastricht (in questo momento e per i successivi cinque anni, illeader e promotore dell'Ulivo,Romano Prodi, ha l'incarico di svolgere le mansioni diPresidente della Commissione Europea). Termina dopo la sconfitta elettorale nelleelezioni regionali del 2000, di cui D'Alema si assume la responsabilità e si dimette[13]. SottoGiuliano Amato, per un anno, con ormai un consolidato risanamento economico alle spalle ci fu il tentativo di recuperare negli aspetti più duri ad evolversi nell'economia italiana, come l'occupazione.

Caduta del Governo Prodi I nel 1998

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Quando la direzione diRifondazione Comunista decise di ritirare l'appoggio esterno alGoverno Prodi I, i parlamentari eletti si divisero: il presidente del partito,Armando Cossutta, raccolse i favorevoli al proseguimento dell'esperienza di governo, facendo partire una scissione da Rifondazione che portò alla nascita del nuovoPartito dei Comunisti Italiani. Tuttavia questa mossa non fu sufficiente, e per un solo voto il governo venne sfiduciato[12], con il voto determinante diSilvio Liotta diRinnovamento Italiano[14].

Prodi fu costretto alle dimissioni e ilPresidente della Repubblica,Oscar Luigi Scalfaro, avviò le consultazioni per l'incarico ad un nuovo premier: per evitare nuove elezioni e consentire un nuovo governo di centrosinistra, venne costituito un nuovo gruppo parlamentare di esponenti dicentro, l'Unione Democratica per la Repubblica (UDR), guidato daFrancesco Cossiga eClemente Mastella, al quale aderì anche ilCDU diRocco Buttiglione, sostenitore della premiership diMassimo D'Alema, che ottenne la fiducia. In un secondo momento, però, il CDU tornerà nella coalizione di centrodestra[15].

Romano Prodi fu quindi, temporaneamente allontanato dalla politica italiana, sostenendolo come candidato allaCommissione Europea.

Riforme della giustizia

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L'avvocatoGiovanni Maria Flick, che fuMinistro di grazia e giustizia delGoverno Prodi I, prima delle elezioni del1996 si era occupato di scrivere il programma dell'Ulivo sulla giustizia, i cui punti principali prevedevano:

  • Norme per sveltire i processi e renderli più efficienti.
  • Norme anticorruzione per rafforzare la lotta a fenomeni come quello diTangentopoli.
  • Norme per riequilibrare il potere di accusa e di difesa e renderle totalmenteindipendenti dal potere politico.
  • Pene più severe per corrotti, corruttori e concussioni, ricondotti ad una stessa tipologia di reato. Incentivi per chi si pente e collabora, per rompere il patto criminoso di omertà tra chi ha pagato e chi è stato pagato con le tangenti. Responsabilità penale della persona giuridica, ad esempio per i reati connessi alla politica di impresa.

All'epoca alcuni magistrati si mostrarono scettici sul fatto che tale programma sarebbe stato seguito dall'Ulivo, e prospettarono che invece sarebbero state varate riforme volte a minare l'indipendenza della magistratura e ad affossare le iniziative giudiziarie sulla corruzione.
Piercamillo Davigo: «I progressisti ci distruggeranno e lo faranno con più astuzia di quelli del centrodestra: senza farsene accorgere, senza strillare, e questa volta senza nemmeno incontrare ostacoli dall'altra parte. Saranno tutti d'accordo, quando si tratterà di disarmarci»[16].
Marcello Maddalena: «Sarà la sinistra a normalizzarci, e d'altra parte è sempre stato così: facile stare dalla parte dei magistrati quando si è all'opposizione. Ma basta che un partito si avvicini all'area di governo, e automaticamente vede ipoteri di controllo indipendenti – dallamagistratura allastampa – come una minaccia. È un processo che è già iniziato con il governo Dini»[16].

Tra le proposte di riforma, quelle che vennero approvate passarono con maggioranze del 90-95%, dovute ad accordi conl'allora opposizione.

Nuovo Ulivo

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Il 13 maggio2001, mentre Romano Prodi è impegnato aBruxelles con la presidenza dellaCommissione europea, la coalizione dell'Ulivo vede inFrancesco Rutelli il possibile premier che possa portare avanti i progetti avviati nel quinquennio uscente[17]. La coalizione si presenta all'appuntamento elettorale formata dagli stessi partiti di cinque anni prima, con l'aggiunta dell'UDEUR diClemente Mastella (nato sulla scia della vecchia UDR ormai disciolta), che partecipa al progetto politico dellaMargherita, guidato dal candidato premier[18]. Rimane fuori Rifondazione Comunista, che presenta i suoi candidati autonomamente.

L'Ulivo non regge il confronto con il centrodestra diSilvio Berlusconi e perde le elezioni[15]. Tra le cause della sconfitta:

  • Il mancato raccoglimento in un fronte unito e compatto, di tutte le forze in contrasto con il comune antagonista, che porterà alla sconfitta in diversi collegi in bilico. In queste elezioni corrono da soliItalia dei Valori diAntonio Di Pietro (in contrasto con le riforme giudiziarie approvate dall'Ulivo),Rifondazione Comunista (a parte la cosiddettanon belligeranza neicollegi uninominali della Camera) e qualche altro parlamentare uscente dai partiti della coalizione;
  • L'incapacità di comunicare i risultati del suo operato, giudicati dal centro-sinistra positivi per il paese. La coalizione, infatti, è apparsa, in una seconda parte della legislatura, in diversi momenti ferma, poco reattiva, piuttosto timorosa riguardo alle proprie azioni, facilmente ritenute deboli, poco sostenute di fronte all'opinione pubblica;
  • Differente dalla forza e originalità propagandista dell'avversario vittorioso. Berlusconi infatti ha utilizzato una nave da crociera girando l'Italia, oltre che aerei che lo reclamizzavano. Ha fatto inviare opuscoli alle famiglie italiane e ha disposto un formale e rituale pubblico giuramento in diretta televisiva, il cosiddetto "contratto con gli italiani". Sono stati affissi, infine, innumerevoli manifesti e sono stati trasmessi vari spot televisivi.

Gli anni dellaXIV legislatura sono stati caratterizzati dal ruolo di opposizione ai governi diSilvio Berlusconi e, dal punto di vista interno, anni di fervente riorganizzazione e riavvicinamento con le forze del centrosinstra rimaste fuori dalla coalizione Ulivista. Infatti, i partiti dell'Ulivo puntarono a consolidare le proprie strutture e a semplificare il quadro politico complessivo: lo fecero iDemocratici di Sinistra, che celebrarono un congresso straordinario per rilanciare l'azione del partito; lo fecero i partiti dell'area di centro che si riunirono in un soggetto unitario,La Margherita. Come opposizione alGoverno Berlusconi, inoltre, la coalizione riaprì un dialogo con soggetti che precedentemente erano rimasti fuori, in primisRifondazione Comunista eItalia dei Valori, che stipularono un patto con i partiti riuniti nell'Ulivo per far nascere forme di collaborazione nel contesto delle amministrazioni locali ed anche nelle istituzioni nazionali.Durante questi anni da opposizione, l'Ulivo (ed il centrosinistra in genere), sin dagli appuntamenti elettorali successivi al2001, comincia a recuperare consensi soprattutto alle elezioni amministrative del2002,2003 e2004.

Lista Uniti nell'Ulivo

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Lo stesso argomento in dettaglio:Uniti nell'Ulivo.

In vista delleelezioni europee del 2004, Romano Prodi, che si apprestava ormai a divenire nuovamenteleader del centro-sinistra, propose alle forze dell'Ulivo di presentarsi congiuntamente in una lista unitaria[19]. Accolsero l'appello i Democratici di Sinistra, la Margherita, i Socialisti Democratici Italiani e ilMovimento Repubblicani Europei (non vi aderirono invece i Verdi e i Comunisti Italiani)[20]. Fu così che l'Ulivo da coalizione si trasformò in una federazione di partiti. Parallelamente, lo schieramento di centro-sinistra assunse prima la denominazione diGrande Alleanza Democratica[21] e successivamentel'Unione[20].

Elezioni politiche del 2006

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Dall'autunno-inverno del2005 si delinea la "nuova identità" dell'Ulivo, che si materializza come accordo-base (proiettato alla nascita di un partito unitario) fra i due maggiori partiti dell'Unione, i DS e la Margherita, con la partecipazione di movimenti e forze e di culture che si richiamano al riformismo, alla tradizionesocialdemocratica,cristiano-sociale,repubblicana,liberaldemocratica.

In conformità con le decisioni e gli accordi stipulati qualche mese prima, l'Ulivo è presente sulla scena politica delleelezioni 2006 nella competizione per laCamera dei deputati[22], dove viene presentata la lista unitaria in tutte le circoscrizioni.

Le elezioni si risolvono con una vittoria dell'Unione, ma soltanto per poche decine di migliaia di voti: alla Camera, il centrosinistra, con un vantaggio di 24 000 voti, ottiene il premio di maggioranza che assicura stabilità parlamentare; al Senato, la coalizione guidata da Prodi prevale per soli due seggi (determinanti i voti ottenuti nella circoscrizione Estero), pur avendo preso complessivamente meno voti dellaCasa delle Libertà.

L'Ulivo si conferma come la lista più votata, ottiene quasi 12 milioni di voti con una percentuale del 31,3. I risultati elettorali, e il fatto che il simbolo dell'Ulivo abbia raccolto più voti della sommatoria Ds-Margherita, pone come tema centrale la costituzione del grande partito unitario, ilPartito Democratico, tant'è che a livello parlamentare si assume la decisione di costituire gruppi unitari nel nome dell'Ulivo. Alla Camera, l'Ulivo ottiene 218 deputati: ai 220 ottenuti dalla lista unitaria, se ne aggiungono cinque ottenuti all'estero sotto il simbolo dell'Unione; quattro sono detratti a favore dell'Udeur[23] e tre a favore dell'Italia dei Valori[24], a titolo di diritto di tribuna qualora le due formazioni non avessero superato gli sbarramenti previsti. Al Senato, l'Ulivo ottiene 107 parlamentari: 62 eletti nei DS, 39 nella Margherita, 1 nell'Ulivo (Molise), 4 all'estero sotto il simbolo dell'Unione, 2 attraverso candidature comuni con la SVP; un deputato è invece devoluto all'Italia dei Valori[25]. I capigruppo sonoDario Franceschini alla Camera eAnna Finocchiaro al Senato.

All'indomani delle elezioni politiche, si svolgono leelezioni del nuovopresidente della Repubblica, che portano al QuirinaleGiorgio Napolitano. Il nuovo Capo dello Stato, il 17 maggio2006, affida a Prodi l'incarico di formare il nuovogoverno[26]. Tra l'altro, per una singolarità degli eventi, Prodi aveva ricevuto il medesimo incarico esattamente dieci anni prima (il 17 maggio1996)[27].

Dall'Ulivo al Partito Democratico

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Lo stesso argomento in dettaglio:Partito Democratico (Italia).

Romano Prodi, appena re-insediatosi come capo del Governo, conferma l'obiettivo di portare a compimento il grande progetto del "Partito Democratico", fondato sull'esperienza dell'Ulivo, nel quale far confluire DS, DL e movimenti portatori di altre culture. Visti i nuovi obiettivi (la costituzione di un partito unico), viene archiviata l'iniziativa dellaFederazione che, pur avendo previsto di riunirsi all'indomani delle elezioni politiche, finisce definitivamente in soffitta.

Il 17 luglio2006 si svolgono le assemblee nazionali di DS e DL che danno un indirizzo favorevole alla costruzione del soggetto unitario. Ma il sigillo ufficiale all'iniziativa è rimandato ai congressi nazionali che i due partiti tengono nell'aprile2007: la Margherita presenta un'unica linea - sostenuta dal suo presidente Rutelli insieme all'area ulivista - di avviare la fase costituente del PD; i DS, invece, svolgono un congresso a mozioni dove, accanto alla mozione (che ottiene il 75% dei consensi) del segretario Fassino protesa e spedita verso il PD, si contrappongono altre due mozioni, l'una contraria, l'altra scettica.

  • Da una parte c'è l'area del cosiddettocorrentone della sinistra DS, guidato dal ministroFabio Mussi, che, per il congresso nazionale del partito, ha presentato una mozione distinta da quella del segretario Fassino, denominata"A Sinistra. Per il socialismo europeo". La mozione Mussi è contraria ad una deriva moderata del partito e a qualsiasi allontanamento (anche solo formale) dalPartito del Socialismo Europeo, il cui legame anzi è giudicato troppo debole. Si propone piuttosto la nascita di una grande forza socialista di sinistra e non di un progetto riformista-democratico di centrosinistra. Tra gli altri firmatari, ci sonoCesare Salvi,Fulvia Bandoli,Valdo Spini,Paolo Nerozzi,Paolo Brutti,Olga D'Antona;
  • Favorevole alla nascita di un nuovo partito, ma non esattamente del Partito Democratico, è invece la corrente guidata daGavino Angius eMauro Zani, che ha presentato la mozione"Per un partito nuovo. Democratico e Socialista".

Il 5 maggio2007, le aree diessine che si rifanno alla mozione Mussi e a parte della mozione Angius, contrarie alla nascita del PD, danno vita ad un nuovo movimento, denominatoSinistra Democratica che si pone l'obiettivo di unificare la sinistra nel nome del socialismo europeo[28].

Il percorso del PD (che in questa fase costituente assume il nome diL'Ulivo-Partito Democratico e mantiene lo storico simbolo ulivista) intanto prosegue con la predisposizione delle regole per l'elezione dell'Assemblea Costituente, attraverso il metodo delle primarie, in programma per il 14 ottobre2007, data di nascita ufficiale del nuovo partito. A tale scopo viene costituito un "Comitato 14 ottobre", composto da 45 rappresentanti politici e della società civile[29].

Con lePrimarie del Partito Democratico del 14 ottobre2007 l'esperienza politica dell'Ulivo ha una battuta di arresto che diviene definitiva in seguito alla decisione del Partito Democratico di presentarsi solo con l'Italia dei Valori alleelezioni politiche del 2008.

Leader

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Risultati elettorali

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ElezioneVoti%SeggiNote
Politiche 1996Maggioritario Camera15.747.45542,2
247 / 475
(1)
Senato13.013.27539,9
152 / 315
Politiche 2001Maggioritario Camera16.288.22843,7
189 / 475
(2)
Senato13.106.86038,7
125 / 315
Politiche 2006Camera11.930.98331,3
220 / 630
Senato--
107 / 315
(3)
  • (1) Compresi i 14 deputati eletti su liste comuni L'Ulivo-Lega Autonomia Veneta, i 4 deputati eletti su liste comuni L'Ulivo-Partito Sardo d'Azione eCiriaco de Mita, eletto nella listaDemocrazia e Libertà senza l'appoggio delPRC. Al netto di questi: 228 deputati eletti.
  • (2) Compresi i 5 deputati eletti su liste comuniSüdtiroler Volkspartei-L'Ulivo e il deputato eletto su lista comune L'Ulivo-Con Illy per Trieste. Al netto di questi: 183 deputati eletti.
  • (3) Somma degli eletti nelle liste dei Democratici di Sinistra e di Democrazia è Libertà - La Margherita presentatesi autonomamente, nella lista dell'Ulivo in Molise, nella lista l'Unione-SVP in Trentino-Alto Adige (non afferenti al partito sudtirolese) e nella lista L'Unione nella ripartizione estero.

Note

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  1. ^Con un ulivo contro il Cavaliere, suarchiviolastampa.it.
  2. ^ Donald F. Busky,Communism in History and Theory: The European Experience, inGreenwood Publishing Group, 1º gennaio 2002, p. 57.URL consultato il 24 luglio 2013.
  3. ^ Mario B. Mignone,Italy Today: Facing the Challenges of the New Millennium, inPeter Lang, 1º gennaio 2008, p. 58.URL consultato il 24 luglio 2013.
  4. ^ James L. Newell & James Newell,The Politics of Italy: Governance in a Normal Country, inCambridge University Press, 28 gennaio 2010, p. 39.URL consultato il 24 luglio 2013.
  5. ^ Claudia Fusani,Veltroni stravince con il 76% ma è la festa dei cittadini elettori, inLa Repubblica, 14 ottobre 2007.URL consultato il 24 gennaio 2010.
  6. ^Nel segno dell'Ulivo.
  7. ^ Gianluca Luzi,Berlusconi, 225 giorni e poi l'addio, inLa Repubblica, 21 dicembre 1994, p. 2.URL consultato il 25 maggio 2010.
  8. ^e nasce il " PATTO PER L'ITALIA ", inCorriere della Sera, 04 gennaio 1994, p. 2.URL consultato il 25 maggio 2010.
  9. ^ Gianna Fregonara,e nasce il " PATTO PER L'ITALIA ", inCorriere della Sera, 04 gennaio 1994, p. 2.URL consultato il 25 maggio 2010(archiviato dall'url originale il 13 marzo 2013).
  10. ^ab Sergio Stimolo,Ulivo, i prodiani all'attacco di D'Alema, inCorriere della Sera, 02 luglio 2000, p. 11.URL consultato il 25 maggio 2010(archiviato dall'url originale il 13 marzo 2013).
  11. ^(EN)Berlusconi's return, inThe Economist, 8 maggio 2001.URL consultato il 12 febbraio 2023.
  12. ^abLa storia del governo Prodi, inLa Repubblica, 09 ottobre 1998.URL consultato il 20 maggio 2010.
  13. ^Da Ocalan al Kosovo i 500 giorni di D'Alema, inLa Repubblica, 19 aprile 2000.URL consultato il 25 maggio 2010.
  14. ^ Gianna Fregonara,Il governo dell'Ulivo affonda per un voto, inCorriere della Sera, 10 ottobre 1998, p. 2.URL consultato il 20 maggio 2010(archiviato dall'url originale il 13 marzo 2013).
  15. ^abPolo. Dalla scesa in campo di Berlusconi alla nuova alleanza varata nel 2000 Dopo Tangentopoli la vittoria del Cavaliere, inLa Nuova Sardegna, 13 maggio 2001, p. 1.URL consultato il 25 maggio 2010(archiviato dall'url originale il 4 giugno 2015).
  16. ^abBarbacetto, Gomez e Travaglio.
  17. ^La sorpresa di Rutelli "Un gesto da galantuomo", inLa Repubblica, 25 settembre 2000.URL consultato il 20 maggio 2010.
  18. ^Rutelli battezza la Margherita con l'obiettivo del 20%, inLa Repubblica, 03 febbraio 2001.URL consultato il 20 maggio 2010.
  19. ^ Marco Marozzi,L' Ulivo presenti liste uniche alle elezioni europee del 2004, inLa Repubblica, 18 luglio 2003, p. 7.URL consultato il 30 gennaio 2010.
  20. ^ab Roberto Zuccolini,Partito democratico Amato: torno militante, inCorriere della Sera, 18 marzo 2007, p. 12.URL consultato il 24 maggio 2010.
  21. ^Dopo il listone nasce la Gad La nuova proposta: si chiami Alleanza, inCorriere della Sera, 25 novembre 2004, p. 12.URL consultato il 24 gennaio 2010.
  22. ^ Gianna Fregonara,Accordo Ds-Margherita: lista unica alla Camera, inCorriere della Sera, 19 ottobre 2005, p. 5.URL consultato il 30 gennaio 2010(archiviato dall'url originale il 4 giugno 2015).
  23. ^Si tratta diPaolo Affronti,Sandra Cioffi,Mauro Fabris,Antonio Satta
  24. ^Massimo Donadi,Felice Belisario,Silvana Mura
  25. ^Si tratta diAniello Formisano, eletto nei DS in Umbria
  26. ^ Vincenzo Vasile,Napolitano dà l’incarico a Prodi Consultazioni brevi, la prima innovazione del nuovo presidente. Poi alle 19,30 l’investitura, inl'Unità, 17 maggio 2006, p. 2.URL consultato il 30 gennaio 2010(archiviato dall'url originale l'8 febbraio 2013).
  27. ^Prodi giura di nuovo dopo 10 anni, inLa Repubblica, 17 maggio 2006.URL consultato il 30 gennaio 2010.
  28. ^ Simone Collini,Mussi: «Il mio sogno è riunire la sinistra» Nasce Sinistra democratica: «Saremo un movimento, alleati del Pd», inl'Unità, 06 maggio 2007, p. 7.URL consultato il 30 gennaio 2010(archiviato dall'url originale l'8 febbraio 2013).
  29. ^Partito democratico, via al comitato da 45, inCorriere della Sera, 24 maggio 2007.URL consultato il 30 gennaio 2010.

Bibliografia

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Altri progetti

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Altri progetti

Collegamenti esterni

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Prima
Repubblica
ParlamentariCon liste proprie:Democrazia Cristiana ·Partito Comunista Italiano ·Partito Socialista Italiano ·Partito Socialista Democratico Italiano ·Partito Liberale Italiano ·Movimento Sociale Italiano ·Partito Nazionale Monarchico ·Fronte dell'Uomo Qualunque ·Partito d'Azione ·Movimento per l'Indipendenza della Sicilia ·Partito dei Contadini d'Italia ·Concentrazione Democratica Repubblicana ·Movimento Unionista Italiano ·Partito Cristiano Sociale ·Partito Democratico del Lavoro ·Partito Monarchico Popolare ·Partito Democratico Italiano di Unità Monarchica ·Partito Radicale ·Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria ·Partito di Unità Proletaria ·Democrazia Proletaria ·Lista per Trieste ·Partito di Unità Proletaria per il Comunismo ·Federazione delle Liste Verdi ·Verdi Arcobaleno

In liste unitarie:Partito Democratico Italiano ·Concentrazione Nazionale Democratica Liberale ·Unione dei Socialisti ·Partito Sardo d'Azione Socialista ·Movimento Comunità ·Unione Siciliana Cristiano Sociale

Per scissione dei gruppi parlamentari:Unione Nazionale ·Partito Socialista Unitario ·Sinistra indipendente ·Costituente di Destra - Democrazia Nazionale ·Unità e Democrazia Socialista
ExtraparlamentariMovimento Liberale Indipendente ·Partito Operaio Comunista ·Partito Nettista Italiano ·Unione Socialista Indipendente ·Unità Popolare ·Alleanza Democratica Nazionale ·Raggruppamento Sociale Repubblicano ·Partito Comunista d'Italia (marxista-leninista) ·Partito Comunista (Marxista-Leninista) Italiano ·Movimento Politico dei Lavoratori ·Movimento Lavoratori per il Socialismo ·Lotta Continua ·Il manifesto ·Lega Meridionale ·Partito dell'Amore
Liste elettoraliUnione Democratica Nazionale ·Blocco Nazionale della Libertà ·Fronte Democratico Popolare ·Unità Socialista ·Blocco Nazionale ·PSI-PSDI Unificati ·Nuova Sinistra Unita ·Lega Lombarda - Alleanza Nord
Seconda
Repubblica
ParlamentariCon liste proprie:Partito Democratico della Sinistra ·La Rete ·Lista Marco Pannella ·Patto Segni ·Partito Popolare Italiano ·Centro Cristiano Democratico ·Forza Italia ·Alleanza Nazionale ·Cristiani Democratici Uniti ·Rinnovamento Italiano ·Democratici di Sinistra ·Socialisti Democratici Italiani ·I Democratici ·Partito dei Comunisti Italiani ·UDEUR ·Democrazia è Libertà - La Margherita ·Democrazia Europea ·Il Popolo della Libertà ·Sinistra Ecologia Libertà ·Scelta Civica ·Nuovo Centrodestra ·Federazione dei Verdi

In liste unitarie o coalizioni:Unione di Centro ·Alleanza Democratica ·Cristiano Sociali ·Rinascita Socialista ·Sinistra Repubblicana ·Federazione Laburista ·Comunisti Unitari ·Socialisti Italiani ·Italia Democratica ·Unione Democratica ·Lista Consumatori ·Riformatori Liberali ·Italia di Mezzo ·Azione Sociale ·Popolari Liberali ·Articolo Uno ·Noi con l'Italia

Per scissione dei gruppi parlamentari:Lega Italiana Federalista ·Partito Federalista ·Italia Federale ·Cristiano Democratici per la Repubblica ·Unione Democratica per la Repubblica ·Cristiani Democratici per la Libertà ·Unione per la Repubblica ·I Socialisti Italiani ·Italiani nel Mondo ·Consumatori Uniti ·Sinistra Critica ·Sinistra Democratica ·La Destra ·Rosa per l'Italia ·Federazione dei Cristiano Popolari ·Alleanza per l'Italia ·Futuro e Libertà per l'Italia ·I Popolari di Italia Domani ·Forza del Sud ·Grande Sud ·Unione Democratica per i Consumatori ·Alleanza Liberalpopolare - Autonomie ·Conservatori e Riformisti ·Direzione Italia ·Cambiamo! ·Impegno Civico
ExtraparlamentariVerdi Federalisti ·Lega Italia Federale ·Partito Socialista Riformista ·Partito Socialista ·Movimento per l'Ulivo ·Rinascita della Democrazia Cristiana ·Partito Democratico Cristiano ·Patto dei Liberaldemocratici ·Democratici Cristiani Uniti ·Socialisti Uniti ·Fare per Fermare il Declino ·Movimento Nazionale per la Sovranità
Liste elettoraliSì Referendum ·Popolari per Prodi ·Democrazia e Libertà ·Il Girasole ·Biancofiore ·Alternativa Sociale ·L'Ulivo ·Rosa nel Pugno ·Insieme con l'Unione ·La Sinistra l'Arcobaleno ·La Destra - Fiamma Tricolore ·Rivoluzione Civile ·Autonomie Liberté Démocratie ·Liberi e Uguali ·Noi con l'Italia - UDC ·Civica Popolare ·Italia Europa Insieme ·Azione - Italia Viva
Solo europee:Alleanza Nazionale - Patto Segni ·Uniti nell'Ulivo ·Socialisti Uniti per l'Europa ·Federazione della Sinistra ·L'Autonomia ·Nuovo Centrodestra - Unione di Centro ·L'Altra Europa con Tsipras ·Scelta Europea ·Verdi Europei - Green Italia ·La Sinistra
Solo regionali:Patto dei Democratici ·Il Trifoglio ·Area Popolare
CoalizioniCoalizioni dicentro-destra:Polo delle Libertà/Polo del Buon Governo(1994) ·Polo per le Libertà(1996-2000) ·Casa delle Libertà(2000-2008) ·Coalizione di centro-destra(2008) ·Coalizione di centro-destra(2013) ·Coalizione di centro-destra(2018)
Coalizioni dicentro-sinistra:Alleanza dei Progressisti(1994) ·L'Ulivo(1995-2005) ·L'Unione(2005-2008) ·Coalizione di centro-sinistra(2008) ·Italia. Bene Comune(2013) ·Coalizione di centro-sinistra(2018)
Altre:Patto per l'Italia(1994) ·Con Monti per l'Italia(2013)
V · D · M
Romano Prodi
GoverniGoverno Prodi I ·Governo Prodi II
Partiti e coalizioniDemocrazia Cristiana ·Movimento per l'Ulivo ·I Democratici ·Partito Democratico ·Indipendente ·L'Ulivo ·L'Unione
PoliticaLegge Prodi ·Candidatura alla presidenza della Repubblica Italiana
ElezioniElezioni politiche in Italia del 1996 ·2005 ·Elezioni politiche in Italia del 2006
LegislatureXIII ·XV
UniversitàBologna ·Trento ·Harvard
FamiliariPaolo Prodi ·Giorgio Prodi ·Giovanni Prodi ·Franco Prodi ·Vittorio Prodi
AltroProcedimenti Giudiziari (Vicenda SME) ·Commissioni parlamentari (Caso Moro ·Affare Telekom Serbia ·Dossier Mitrochin)
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