La città fu fondata dacoloni greci provenienti dalla regione dell'Acaia nella seconda metà dell'VIII secolo a.C. nel luogo di un preesistente insediamento indigeno, e rappresentò grazie alla diffusione del fenomeno italico-pitagorico uno tra i centri più importanti dellaMagna Grecia. La città vecchia si sviluppa in un dedalo di stretti vicoli e piazzette fino alduomo e alla centralepiazza Pitagora, punto di contatto tra città "vecchia" e "nuova".
La città è situata sul versante est dellaCalabria, si affaccia sulmar Ionio presso la foce del fiumeEsaro, e il territorio comunale fa parte dell'Autorità del bacino interregionale del fiume Esaro. Il comune ha una superficie di182 km² e il capoluogo si trova a8 m s.l.m.
Ilclima si presenta temperato. L'inverno è generalmente mite, anche se sono possibili temporanee ma repentine diminuzioni ditemperatura con occasionalinevicate, in caso di afflusso di ariapolare. L'estate è calda ma discretamente ventilata dallabrezza di mare; solo in presenza diondate di calore con venti discirocco olibeccio, le temperature massime possono attestarsi attorno ai 40 °C ma con bassi tassi diumidità relativa. Anche i venti forti caratterizzano il clima crotonese. Il 25 novembre 2018 unatromba d'aria ad alta intensità energetica ha interessato l'immediata periferia di Crotone.
La leggenda narra che il nome Crotone derivi dal nome dell'eroe "Crotone", figlio diEaco, che morì ucciso per errore dal suo amicoEracle. Questi, per rimediare all'errore compiuto e per onorare l'amico che lo aveva ospitato, lo fece seppellire con solenne cerimonia sulle sponde del torrenteEsaro e poi vicino alla tomba fece sorgere la città a cui diede il suo nome.
Secondo unaleggenda, l'oracolo di Apollo aDelfi ordinò aMiscello di Ripe di fondare una nuova città nel territorio compreso fraCapo Lacinio ePunta Alice.Dopo aver attraversato il mare ed esplorato quelle terre, Myskellos pensò che sarebbe stato meglio fermarsi aSybaris, già florida e accogliente anziché affrontare i pericoli e le difficoltà nella fondazione di una nuova città. Il dio adirato gli ordinò di rispettare il responso dell'oracolo.
SecondoOvidio, nel quindicesimo libro delleMetamorfosi, il re RomanoNuma Pompilio, noto per la sua saggezza e sete di conoscenza, volle esplorare le terre Italiche e si recò nella città dove un filosofo, esule dalla Grecia, fondò la sua scuola (si trattava diPitagora). Lì interrogò un anziano crotoniate sul perché fosse nata quella città greca in Italia e quello gli rispose cheEracle, fu ospitato con grande onore da Crotone, re del posto, al quale predisse che in poche generazioni in quel luogo sarebbe nata una grandissima città. Eracle comandò in seguito ad un certo acheo di nomeMyskellos di andar lì e fondare una città che fu chiamata, appunto, Crotone.
Un'altra tradizione fa risalire il nome della città all'eroeKroton, fratello diAlcinoo re deiFeaci.
Infine, una possibile spiegazione del nome lo lega al verso (crocidio) emesso dagliaironi o dallegru che popolavano le paludi costiere. In effetti un airone compare accanto al tripode su alcune tra le più antiche monete argentee di Kroton.
La fondazione storica della città avvenne ad opera degliAchei provenienti dalla montuosa regione dell'Acaia.
Dopo una coesistenza iniziale relativamente pacifica, tra le cittàmagnogreche, verso la metà delVI secolo a.C. iniziarono le discordie, che riproducevano a distanza lo scontro traAtene eSparta. Nel560 a.C.Kroton eLocri iniziarono una guerra decennale, che si concluse con labattaglia della Sagra, vinta dai Locresi, sostenuti da Sparta.
La città era famosa per il suo clima salubre, per la bellezza delle sue donne, per le fertili campagne e per la forza fisica dei suoi uomini, tra cui ricordiamo il pluri-olimpionicoMilone, tanto che superò ogni altra città greca nel numero di vincitori ai giochi panellenici e neiGiochi olimpici: un proverbio diceva «ultimo dei Crotoniati, primo dei Greci»[10].
Una leggenda narra cheMilone partì dalla polis ionica portando un vitello e giunse adOlimpia con un toro sulle spalle, destando meraviglia e clamore, e vincendo quindi numerose gare.
La costa presentava un profilo molto diverso da quello attuale. Nel tratto di mare tra l'antica Krimisa (l'odierna Cirò, patria di un vino che - secondo alcuni eruditi - veniva dato in premio ai vincitori dei giochi olimpici ateniesi) e l'attuale Le Castella, a poche miglia dalla riva secondo Plinio il Vecchio (Naturalis Historia, Liber III, 10) sarebbero esistite cinque isole visibili dalla costa e ormai inghiottite dal mare: Meloessa, Tyris, Eranusa (situate tra Capo Colonna e Le Castella), Ogigia e Dioscoro (quest'ultima a 10 miglia dalla costa). A Le Castella sono presenti resti archeologici sommersi. In particolare, nel fondale antistante il castello, l'archeosub Luigi Cantafora ha fotografato i resti di cave sommerse, scale, e cisterne per la conservazione dell'acqua.
Kroton fu anche celebre per i suoi medici tra cui ricordiamoDemocède (amico diPitagora) edAlcmeone, il quale introdusse la sperimentazione trasformando la medicina, che fino ad allora era contaminata da magia e superstizione, in una scienza.
Pitagora, nato aSamo nel572 a.C., si trasferì - intorno al 530 a.C. - aKroton presso l'amico Democède, creando una scuola di sapere di scienza, matematica, musica, lascuola pitagorica.
Pitagora con i suoi discepoli conquistò il potere politico della città: in pochi anni si consolidarono governi pitagorici in molte pòlis della Magna Grecia costituendo una sorta di confederazione fra città-stato con capitaleKroton, come risulta da numerose monete coniate fra il480 e il460 a.C.
Molti anni dopo l'arrivo di Pitagora,Kroton mosse controSibari, importante pòlis situata circa 100 km a Nord di Crotone, che poco aveva a che fare con gli ideali pitagorici. Nel512 a.C., tre nobili crotoniati vennero uccisi e i loro corpi furono dati in pasto ai lupi che affollavano le paludi intorno a Sibari, perché uno di loro si era innamorato di una bellissima vestale dagli occhi azzurri, che aveva tentato di rapire. Quando Sibari fu capeggiata da Telys molti aristocratici furono costretti a fuggire a Crotone per rifugiarsi. Alla richiesta di Telys di consegnare gli esuli sibariti, i Crotoniati rifiutarono. Questi fatti, aggiunti alla concorrenza dovuta a motivi commerciali, politici e di diversa appartenenza religiosa, convinsero i crotoniati a scendere in guerra contro Sibari. Nel510 a.C. iniziò una battaglia che si concluse presso l fiumeTrionto (nei pressi diMirto Crosia). Secondo la leggendaria tradizione, si erano fronteggiati ben 100.000 crotoniati, guidati dall'atleta olimpicoMilone, contro i sibariti che li superavano per tre volte. La vittoria arrise aKroton nonostante l'inferiorità numerica poiché i sibariti usarono, per la battaglia, un esercito di mercenari e cavalli ammaestrati a eseguire passi di danza negli spettacoli al suono dei flauti. I crotoniati iniziarono a suonare i flauti, eseguendo la stessa melodia con la quale i cavalli erano stati ammaestrati per danzare, col risultato che le avanguardie delle truppe sibarite furono disarcionate immediatamente. E dopo settanta giorni di saccheggi venne deviato il corso del fiumeCrati i cui flutti fecero sparire Sibari per sempre.
Giunta al massimo della sua egemonia politica e culturale,Kroton fu travolta da una serie di conflitti sociali che sfociarono nella sanguinosa rivolta guidata dall'oligarcaCilone di Crotone durante la quale molti pitagorici furono trucidati e lo stesso Pitagora dovette fuggire daKroton e riparò infine aMetaponto. Parallelamente caddero anche gli altri governi consimili e vi furono stragi e persecuzioni di pitagorici in tutte le pòlis italiote.
Caduto il governo pitagorico,Kroton visse un periodo di decadenza. Costituì, con Metaponto eCaulonia, laLega Italiota per difendersi dagli attacchi delle popolazionilucane. Nel383 a.C. la federazione fu sconfitta daDionigi I di Siracusa in una sanguinosa battaglia.
Lo storico romanoTito Livio scrisse neAb Urbe Condita che le mura di Crotone avevano un perimetro di dodicimila piedi prima dell'arrivo diPirro ma, dopo la guerra deiRomani contro costui, oltre metà delle case della città erano disabitate. Inoltre la città era nota per il tempio di LaciniaGiunone. Esso aveva un bosco con una vasta prateria in cui gli animali sacri alla dea pascolavano senza un pastore e non venivano mai feriti, né da animali selvatici, né da umani. IRomani conquistaronoKroton,Croto inlatino, nel277 a.C., guidati dalconsoleCornelio Rufino. Durante laseconda guerra punica,Annibale vi tenne i suoi accampamenti invernali per tre anni e di qui si imbarcò per l'Africa nel203 a.C. Nel194 a.C. vi fu dedotta unacolonia romana.
Resti di elementi architettonici appartenenti ad edifici monumentali di età greca (del V sec. a.C.) sono stati individuati (fine anni novanta del XX sec. - anno 2007) in Piazza Castello, corrispondente al punto più alto dell'acropoli dell'anticapòlis.
Gli scavi del2009-2010 dellaSoprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria - Ufficio territoriale di Crotone hanno individuato un grande edificio delI-II secolo d.C. con impianto termale, collocato sul versante nord-orientale dell'attuale centro storico (discesa Fosso-Largo Palazzo Giunti). Tale edificio nasce su unadomus di età repubblicana, attribuibile alla colonia romana del II sec. a.C. A sua volta, tale costruzione poggia le sue fondazioni sui resti delle mura urbiche di età greca (IV sec. a.C.), costruite in grandi blocchi dicalcarenite locale. Il complesso è stato rinterrato e non è attualmente visitabile.
Nel1284 fu concessa dagliAragonesi aiRuffo diCatanzaro. Alla morte nel1434 di don Niccolò, figlio di Antonello e ultimomarchese di Crotone, gli successe la figlia Giovannella, assassinata nella sua dimora un anno dopo. Indi le successe la sorella Enrichetta, che sposò in seconde nozze il nobile spagnolo DonAntonio Centelles, conte diCollesano e principe diSanta Severina, senza eredi.
Tra le famiglie più importanti che ressero per diversi secoli fino agli albori della storia unitaria, non solo i destini della città e dei territori di Crotone, ma addirittura di tutta la Calabria ultra, si annoverano di certo i Berlingeri e i Suriano[13], che accrebbero il loro potere a partire dall'inizio del '600. Contrassero matrimoni tra le loro famiglie più volte e successivamente, specie i Suriano, ramo derivante da quello siciliano e prima ancora catalano, con i D'Ayerbis d'Aragona (che valse ai Suriano la trasmissione dei titoli ducali e marchionali, matrimonio contratto tra don Gio. Battista i D'Ayerbis o D'Ayerbe d'Aragona e Dianora Suriano figlia del Marchese Don Detio e di donna Beatrice Della Motta Villegas)[14], i Montalcino, i della Motta Villegas, i Montespinello, i De Castillo. e tante altre potenti famiglie. In ultimo i Suriano si imparentarono con la nuova famiglia immigrata a Crotone agli inizi del '600: iLucifero con cui contrassero molte alleanze matrimoniali, ultima fu quella tra Livia Suriano e don Giuseppe Lucifero; donna Ippolita Suriano, figlia del Marchese don Pietro e di donna Maria del Castillo, sposò il Barone don Fabrizio Lucifero e gli portò in dote un terzo dell'immenso feudo di Aprigliano detto perciò di Apriglianello, feudo su cui era posto il titolo marchionale e che permise poi ai Lucifero di ottenere il suddetto titolo di Marchesi di Apriglianello.Muzio Suriano, arcivescovo di Santa Severina[15], fu uno dei più lungimiranti e saggi arbitri dell'aspra politica attuata fra le sanguinose dispute tra i Montalcino e i Suriano, che furono anche i primi imprenditori a livello industriale per la lavorazione della liquirizia. Una Suriano Ralles si sarebbe poi riunita con matrimonio al ramo siciliano dei Suriano attorno alla seconda metà del 1700. Molti palazzi, monumenti ecclesiastici, cappelle ove sono sepolti i Berlingeri, i Suriano, assieme a strade urbane ecc, armi di famiglia, intitolazioni di piazze, testimoniano la potenza delle famiglie Suriano, Berlingeri, Villegas, Ayerbe e Lucifero, tra loro tutte imparentate, ancor oggi in Crotone e sono la dimostrazione tangibile della potenza di queste famiglie nella Calabria ultra, ma anche in Basilicata, Puglia e fino a Napoli.
Nel1799, seguendo i moti di ribellione contro iBorboni nati in tutto il meridione, la città proclamò la sua adesione allaRepubblica Napoletana. L'arrivo via mare di un bastimento francese fornì l'occasione adatta per costringere alla resa i pochi militari di guardia, ed in poco tempo si elesse il primo governo provvisorio della repubblica[16]. Tuttavia, a distanza di poco più di un mese, l'Esercito della Santa Fede in Nostro Signore Gesù Cristo guidato dal cardinaleFabrizio Ruffo riuscì a riconquistare la città dopo un assedio di pochi giorni, riportandola così sotto il dominio diFerdinando IV[17].
Nel1806 la città venne nuovamente occupata dall'esercito francese a seguito delle tensioni nate in seno alla nascita dellaTerza coalizione. Per calmare gli animi della popolazione il nuovo sovranoGiuseppe Bonaparte fece personalmente visita alla città, ma non fu sufficiente a far desistere le varie bande armate, che in breve tempo costrinsero i militi francesi alla fuga. Per ristabilire l'ordine venne inviato il generaleJean Reynier, che con un assedio di una settimana costrinse la città alla resa[18], annettendola di fatto al neonatoRegno di Napoli.
Nel1844 ifratelli Bandiera, assieme ad altri 19patrioti, sbarcavano presso la foce del fiumeNeto per intraprendere la loro spedizione. Fermatisi nei pressi di una masseria però, vennero avvisati della totale assenza di moti rivoluzionari, ma decisero di proseguire comunque con il loro piano, incamminandosi così versoCosenza[19].
Nel1860 si svolse ilplebiscito, ed i votanti si espresso a favore dell'Unità d'Italia. Si registrarono comunque diversi scontri e contestazioni in tutto il territorio[20].
Nel1928 la città cambiò nome da Cotrone a "Crotone"[22].
Il suoporto, che strategicamente colma le distanze fra i vicini porti diTaranto eMessina, favorisce ogni attività di scambio e si propone come traino per l'economia agricola e leattività industriali. L'insediamento industriale ha visto la città protagonista nel periodo a cavallo fra ledue guerre mondiali, anche grazie alla vicinanza con lacentrale idroelettrica diCalusia, pressoCotronei. La popolazione crotonese raddoppia durante glianni trenta, fino a superare i 60.000 abitanti odierni.
Durante la seconda guerra mondiale, la città fu centrale grazie, anche, al suoaeroporto: specie durante l'estate del 1943, quando divenne la base del5º Stormo Tuffatori (101º e102º Gruppo) comandato dal giovane "asso"Giuseppe Cenni (Medaglia d'oro al valor militare). In questo periodo partirono molte missioni contro l'invasione alleata della Sicilia, fino al pomeriggio del 13 luglio 1943, quando 50 Bombardieri B.24, con un massiccio bombardamento, rasero al suolo l'aeroporto.[23][24]
Alla fine deglianni ottanta le industrie principali,Pertusola Sud eMontedison, soffrono una profonda crisi, della quale risente l'intera città. Al 6 settembre1993 risale la cosiddetta "notte dei fuochi": durante una rabbiosa protesta gli operai appiccarono alcuni fuochi sull'asfalto delle strade usando ilfosforo prodotto nello stabilimento chimico giàMontedison.Migliaia di crotonesi persero il posto di lavoro, e questo accentuerà l'emigrazione di massa verso lidi più prosperi.
Il 14 ottobre del1996 è ricordato dai crotonesi come il giorno dell'alluvione di Crotone, causata da un'esondazione dell'Esaro, nella quale persero la vita 6 persone.[26][27]
«D'azzurro, al tripode d'argento, con due serpi uscenti dalla coppa ed addossati, linguati di rosso, collacampagna di rosso, carica della sigla "ϘΡO" (KRO in caratteri arcaici greci); con fascia d'oro, attraversante sullapartizione. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone, concesso con regio decreto del 3 aprile 1937[28], è costituito da un drappo di rosso.
Sebbene siano numericamente pochi i film girati, vi sono alcune produzioni in cui Crotone compare in parte, sia come luogo prevalente, sia identificata come altro luogo d'Italia o del Mondo:
Il tratto diviale Cristoforo Colombo è stato ultimato nel2002 ed è subito divenuto il centro della vita notturna del crotonese, soprattutto nella stagione estiva (dopo le 20 èisola pedonale chiusa al traffico). Da qui si accede facilmente al porticciolo turistico.
Di più recente riqualificazione è il tratto di costa che prende il nome di Lungomare Gramsci.
Centro, Cortile , Farina, Fondo Farina, Fondo Gesù, Lampanaro, Lungomare-Cimitero, Poggio Pudano, Poggioverde, San Francesco, San Domenico, San Giorgio, Trafinello, Trecento Alloggi,Tufolo, Vescovatello.
Crotone deve la sua espansione demografica agli investimenti che portarono qui gli insediamenti dei colossi dellachimica comeMontedison, poiEnichem, tanto da diventare il polo industrialecalabrese.Tuttavia alla fine deglianni ottanta la crisi del settore portò alla chiusura degli stabilimenti, e anche se l'area industriale venne riconvertita, tuttora non si raggiungono i livelli dell'epoca. In seguito all'alluvione del 1996 venne creata laDatel su iniziativa delgoverno Prodi e dell'imprenditore Abramo che adesso, a distanza di alcuni anni, conta circa 2.000 impiegati.
Negli ultimi anni il turismo a Crotone ha mostrato segnali di ripresa, anche grazie all’organizzazione di eventi sportivi: su iniziativa della societàClub Velico Crotone, il Comune ha adottato il logo "Città della vela" proponendosi come meta ideale per manifestazioni e regate. Nel2013 il Club Velico Crotone ha organizzato il39° Campionato di distretto dellaclasse Laser, con la partecipazione di centinaia di imbarcazioni. Nel maggio2014 Crotone e l’AICO hanno ospitato le selezioni per icampionati europei emondialiOptimist, rispettivamente aDublino eSan Isidro, inArgentina; da quel momento, Crotone ha consolidato il proprio modello dicittà della vela, iniziando a competere con le località spagnole note per eventi velistici, specialmente in inverno.
Crotone ha ospitato, oltre alle prime competizioni, quattordici ulteriori regate di rilievo, tra cui iCampionati Europei di Optimist nel2016, con atleti da 46 nazioni, e iCampionati italiani giovanili dellaFederazione Italiana Vela pervela,windsurf ekitesurf giovanili nel2017, che hanno visto la partecipazione di circa mille atleti. Sempre nel2017 la città ha accolto la finale del Campionato italiano per Club assoluto e Under-19, mentre nel2018 ha ospitato la prima tappa del Campionato italiano di kitesurf TTRace e tre edizioni dellaBPER Banca Crotone International Carnival Race. Quest'ultimo evento si è affermato come appuntamento fisso, contribuendo alla destagionalizzazione del turismo.
Dal2013 al2018, grazie agli eventi velistici, Crotone ha registrato circa centomila pernottamenti. Questo incremento è stato agevolato anche dalla riapertura dell’Aeroporto Sant'Anna di Crotone, con voli di linea versoMilano-Bergamo e, dal2019, versoBologna eNorimberga. Contestualmente, numerosi locali e ristoranti sono sorti e attraggono clienti anche per la musica dal vivo e l’offerta gastronomica, dando origine a una vera e propria "movida crotonese", soprattutto durante la stagione estiva, la settimana di Carnevale (con laBPER Banca Crotone International Carnival Race) e, nel mese di maggio, dedicato ai festeggiamenti dellaMadonna di Capo Colonna, che culminano in una suggestiva processione notturna.
A Crotone si conserva un’arte antica legata alla lavorazione dell’oro. Numerosi sono i maestri orafi, comeGerardo Sacco eMichele Affidato, che realizzano preziosi manufatti in oro eargento. Le origini dell'arte orafa crotonese sono anch'esse legate allacolonizzazione greca, che ha lasciato un’enorme eredità culturale. L’arte orafa artigiana è rimasta ancorata alle tradizioni come dimostra la tipica lavorazione dellafiligrana che, tutt'oggi, ricalca lo stile e le forme dei monili del passato, cari alle popolazioni che nei secoli popolarono l'area. Accanto al modello della Magna Grecia, infatti, l'arte orafa crotonese fa tesoro anche degli altri elementi stilistici che hanno caratterizzato la storia artistica della provincia di Crotone e della Calabria in genere, riproponendo spesso, in oggetti di raffinata fattura, l'imprinting dovuto all'influenza orientale,araba,bizantina ebarocca, e magari impreziosendo ancora di più la lavorazione dell'oro con l'inserimento di coralli, perle e pietre dure[52].
La città dispone di unastazione ferroviaria posta sullalinea jonica, che permette collegamenti con i principali centri della regione e alcuni collegamenti interregionali. Ha di vantaggio il servizio su ferro di essere più veloce rispetto a quello su gomma per via della tormentata SS 106 che risulta oltretutto piuttosto pericolosa per via dei lavori costanti.
La via di comunicazione più importante è lastrada statale 106. La statale fa parte delle categorie disuperstrade a scorrimento lento e presenta una sola corsia per senso di marcia; da decenni ormai si discute circa la realizzazione di un'arteria a scorrimento veloce o addirittura di un'autostrada. A Crotone termina lastrada statale 107 che, attraversando laSila, collega lacosta jonica allacosta tirrenica.
Football Club Crotone: società dicalcio fondata il 20 settembre1910, ha disputato laSerie A ed ha vinto la fase regionale del campionato under 15 nazionale femminile, nel 2020 il Football Club Crotone acquista il titolo sportivo del Catanzaro Calcio Femminile partendo dallaSerie C, in passato lo Sporting Crotone disputò il campionato di Promozione, il Real Fondo Gesù ha disputato la Prima Categoria, attualmente l'AEK Crotone milita in Promozione.
Club Velico Crotone: società di vela fondata nel 2012, attiva nella promozione degli sport velici e l'organizzazione di eventi sportivi internazionali
Pallamano Crotone: società dipallamano fondata nel1980, raggiunse il suo massimo risultato con il campionato diSerie A2, ha vinto anche una coppa Calabria.
Ginnastica Magna Grecia: società diginnastica fondata nel1963.
Rari Nantes Crotone: società dipallanuoto fondata nel1946, raggiunge il suo culmine con il campionato diSerie A2 qualificandosi ai play off per la Serie A1 perdendo in finale e ha vinto il campionato italiano under 17 B.
Asd Crescendo: società dicalcio a 5 ,squadra militante nel campionato di C1 promossa nella stagione 2018-19. Il Kroton Futsal è un'altra squadra cittadina di calcio a 5 che in passato ha disputato il campionato di Serie B ed ha vinto 2 coppe Italia regionali.
Pallavolo Crotone: società dipallavolo femminile fondata nel1979 raggiunge il suo culmine con il campionato diSerie B1, ha vinto 3 coppe regionali.
Tobia Loriga ha vinto il titolo italiano di pesi welter e super-welter dipugilato.
Lostadio comunale Ezio Scida è la più grande arena scoperta della città e sede delFootball Club Crotone. Tra i principali palazzetti sportivi vi sono ilPalaKrò e ilPalaMilone. IlcomplessoGiuseppe Faga è dotato di una pista di atletica leggera e di un campo da calcio e football americano, sede dellaAchei Crotone. Nei pressi del complesso è situata anche la piscina olimpionica comunale la quale, insieme con la piscinaRari Nantes "L. Auditore" presso l'IIS Pertini-Santoni, costituiscono le strutture per attività natatorie più importanti della città.
Per due volte Crotone è stata sede di arrivo di una tappa delGiro d'Italia: nel1985 la 9ª tappaMatera-Crotone, vinta daPaolo Rosola e nel1996 la 5ª tappaMetaponto-Crotone, vinta daÁngel Edo. Ospita l'International Carnival Race (Vela) durante il carnevale. Ha ospitato l'Italia B e under 20 alloStadio Ezio Scida. Ha ospitato le qualificazioni ai mondiali ed agli europei optimist di Vela.
^A corte chiusa, risale alXVIII secolo, come chiaramente fanno apparire i motivi a doppio ordine di arcate a salienti, in uno dei lati prospicienti la corte e caratteristici del Settecento napoletano. Presenta una facciata di impostazione neoclassica, probabilmente frutto di un successivo rifacimento. Originariamente appartenuto alla nobile famiglia crotonese dei Suriano, la residenza dava anche il nome allo spiazzo (Largo Suriano), passando nel corso dell'Ottocento alla famiglia Albani. L'edificio è molto importante dal punto di vista storico poiché nel 1807, durante l'occupazione francese, vi soggiornò il generaleReynier.
^Monumentorinascimentale di interesse storico-artistico, il palazzo ha avuto diversi proprietari. Il portale in pietra con rosta in legno è decorato ai lati con sfere in arenaria, mentre icapitelli sono abbelliti da motivi zoomorfi. Latrabeazione è sorretta da due protomi barbute. Conserva due stemmi uguali ed un'iscrizione mutila di cui rimangono la data di realizzazione dell'edificio e pochi frammenti.
^Con 22 colonne neodoriche, realizzati nel1867 con l'abbattimento delle mura medievali.
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