È nato dalla fusione tra ilWaterschei Thor e ilK.F.C. Winterslag, avvenuta nel1988. Ha una delle tifoserie più appassionate del Belgio, con circa 17 500 abbonati ogni anno e lo stadio, laLuminus Arena, quasi sempre tutto esaurito.
IlK.F.C. Winterslag viene fondato nel1923 aGenk, precisamente nella zona di Winterslag, e adotta come colori sociali ilrosso e ilnero. La prima partecipazione della squadra allamassima divisione belga risale allastagione 1974-1975, ma termina con la retrocessione.
Il Winterslag torna a disputare il massimo campionato nellastagione 1976-1977 e, dopo essere finito spesso a metà classifica negli anni precedenti, il club ottiene nellastagione 1980-1981 il suo miglior piazzamento di sempre, un quinto posto. Questo risultato consente alla compagine belga di partecipare allaCoppa UEFA 1981-1982: in questa competizione i rosso-neri eliminano anche l'Arsenal nei sedicesimi, ma vengono eliminati dalDundee United negli ottavi.
Solamenteun anno dopo, però, il Winterslag retrocede: questa è anche l'ultima stagione nel massimo campionato belga per il club. Negli anni successivi, infatti, il Winterslag va più volte vicino al ritorno in massima serie, senza però riuscirvi. La promozione viene raggiunta solo al termine della stagione 1987-1988, ma in estate il club si unisce con i concittadini e rivali delWaterschei Thor per dare vita al Genk, a cui cede il titolo sportivo.
IlWaterschei Thor viene fondato nel1919 aGenk, nella zona di Waterschei. La squadra gioca per la prima volta inmassima divisione belga nellaDivision I 1954-1955, e nello stesso anno disputa anche per la prima volta la finale dellaCoppa del Belgio, pur uscendone sconfitto.
Dopo circa duedecenni passati principalmente tra la prima e laseconda divisione, il Waterschei conquista nel1980 la prima Coppa nazionale, e bissa il successo nel1982. La partecipazione allaCoppa delle Coppe 1982-1983 è sicuramente da ricordare: la squadra raggiunge le semifinali della manifestazione, venendo eliminata solo dai futuri campioni dell'Aberdeen.
Tre anni dopo, però, il Waterschei retrocede in seconda divisione, al termine dellastagione 1985-1986. Rimane in questa categoria fino al1988, anno della fusione con il Winterslag.
IlKoninklijke Racing Club Genk nasce nell'estate del1988, e adotta come colori sociali ilblu e ilbianco; esordisce inmassima divisione nel suo primo anno di vita, nellaDivision I 1988-1989, ma si classifica ultimo e viene retrocesso. Dopo un solo anno trascorso nel campionato cadetto il club ritorna al livello superiore; le successive tre stagioni sono però terminate sempre poco al di sopra della zona retrocessione, evento che arriva nuovamente al termine delcampionato 1993-1994. Il Genk gioca nei successivi due campionati nellaseconda divisione belga.
La squadra torna a giocare in massima divisione nellaDivision I 1996-1997; un anno dopo il Genk conquista il suo primo trofeo, laCoppa del Belgio, ottenuto battendo in finale ilClub Brugge per 4-0. I belgi partecipano così allaCoppa delle Coppe 1998-1999, ma vengono eliminati agli ottavi dalMaiorca poi finalista, in quella che sarà l'ultima edizione del trofeo; sempre in quell'anno, comunque, la squadra può festeggiare il primotitolo belga. Il Genk partecipa poi allaChampions League 1999-2000, ma il cammino nella manifestazione è breve: i belgi vengono eliminati dalMaribor nel secondo turno preliminare. Ad ogni modo la stagione si conclude positivamente, con la vittoria della seconda coppa nazionale. Sempre in quella stagione, il 7 agosto 1999, il Genk, pareggiando per 6-6 contro ilWesterlo, stabilisce un primato: è il pareggio con più gol nella storia dei campionati di massima divisione di tutto il mondo (il record sarà eguagliato inScozia nel 2010).[1]
Il Genk vince il secondo campionato nellastagione 2001-2002, e partecipa nuovamente allaChampions League; in questa occasione la compagine belga riesce a qualificarsi per la fase a gruppi della manifestazione, dopo aver eliminato loSparta Praga nel terzo turno preliminare. Il club si trova inserito in un gruppo comprendente ancheReal Madrid,Roma eAEK Atene e si classifica quarto, pur con un bilancio onorevole per un'esordiente: quattro pareggi e due sconfitte.
Negli anni immediatamente successivi il Genk non riesce a ripetere i successi ottenuti intorno all'inizio deglianni 2000; chiude tuttavia lastagione 2006-2007 con il secondo posto alle spalle dell'Anderlecht. Questo risultato vale la qualificazione allaChampions League 2007-2008, ma i belgi non riescono a qualificarsi alla fase a gruppi, venendo fermati dalSarajevo nel secondo turno preliminare: dopo aver perso in casa la partita di andata per 2-1, la squadra belga vince il ritorno aSarajevo per 1-0, ma questo, in base allaregola dei gol fuori casa, non è sufficiente per proseguire.
Lastagione 2008-2009 vede il Genk lottare per il primo posto nel girone d'andata. Nel girone di ritorno la squadra accusa invece una flessione, che la porta a metà classifica. L'allenatoreRonny Van Geneugden viene esonerato, e al suo posto viene chiamatoad interim Pierre Denier, già allenatore in seconda. Sotto la sua guida il rendimento della squadra migliora, ma un piazzamento per lecoppe europee sembra impossibile. Tuttavia il Genk ha accesso alla finale della coppa nazionale, nella quale si trova di fronte ilMechelen. Il Genk vince l'incontro 2-0, e si aggiudica così il trofeo per la terza volta nella sua storia; questa vittoria garantisce inoltre alla squadra la partecipazione allaUEFA Europa League 2009-2010, dove tuttavia viene eliminata aiplay-off dalLilla.
Per lastagione 2009-2010 la dirigenza ingaggia l'ex allenatore delKortrijkHein Vanhaezebrouck, ma a causa di un inizio di stagione totalmente fallimentare, che vede il Racing Genk sprofondare quasi in zona retrocessione, la società decide di licenziare Van Haezebrouck e di sostituirlo con l'ex allenatore dell'Anderlecht e della Nazionale Belga,Franky Vercauteren. Il Genk conclude questa stagione all'undicesimo posto, ma si qualifica ugualmente per l'Europa League vincendo il test match contro ilSint-Truiden.
Nellastagione 2010-2011 il Genk conclude la regular season un solo punto dietro l'Anderlecht. Si va ai play-off, dove giocano, oltre al Genk e all'Anderlecht, anche ilGent, ilClub Brugge, ilLokeren e loStandard Liegi. Nella fase finale il Genk vince sei partite su dieci, ne pareggia una e ne perde tre, finendo a pari punti con lo Standard Liegi; il titolo va tuttavia al Genk, a causa degli arrotondamenti effettuati nel punteggio di ingresso al turno finale. La squadra torna così a vincere il campionato a nove anni di distanza dal successo precedente.
La stagione 2011-2012 inizia con la conquista della primaSupercoppa del Belgio, vinta 1-0 contro lo Standard Liegi. Il Genk elimina poi ilPartizan Belgrado nel preliminare dellaChampions League 2011-2012, e si appresta poi ad affrontare ilMaccabi Haifa. Nella partita di andata inIsraele il Genk perde 2-1; poco prima del match di ritorno però, Vercauteren annuncia di aver firmato un contratto con l'Al Jazira, club degliEmirati Arabi Uniti. La squadra viene affidata temporaneamente a Pierre Denier, allenatore in seconda, e il Genk vince con identico punteggio contro gli israeliani al termine dei 90' regolamentari. Questo rende necessario il ricorso aitempi supplementari, e qui la pressione è alle stelle: le due squadre si affrontano a viso aperto, ma nessuna riesce a segnare il gol decisivo. A questo punto si va aicalci di rigore, e il Racing Genk si dimostra infallibile dal dischetto, vincendo 4-1. La squadra belga si qualifica quindi al tabellone principale della Champions League, ma termina ultima in un girone comprendente ancheChelsea,Bayer Leverkusen eValencia dopo aver conquistato tre punti, frutto di altrettanti pareggi nelle gare interne. IntantoMario Been è diventato l'allenatore della squadra, e in campionato arriva unterzo posto finale.
Nella stagione 2012-2013 il Genk partecipa all'Europa League, dove viene eliminato ai sedicesimi dalloStoccarda; al termine della stagione arrivano ilquinto posto finale e la quarta Coppa nazionale.
Nella stagione 2013-2014 vincerà nuovamente il proprio girone diEuropa League, questa volta composto daRapid Vienna,Dinamo Kiev eThun, prima di subire una sorprendente eliminazione da un derelittoAnzhi, ultimissimo nel campionato russo. Incampionato arriverà soltanto un sesto posto finale, insufficiente per qualificarsi per l'Europa.
Lastagione dopo sarà ancora più deludente, la squadra arriva settima in campionato, fuori pure dai playoff scudetto, e poi viene subito eliminato nel girone di qualificazione all'Europa League, arrivando secondo per differenza reti dietro ilMechelen.
Lastagione 2015-2016 sarà migliore: la squadra arriva quarta in campionato, qualificandosi allo spareggio contro ilCharleroi: perde l'andata per 2-0 in trasferta, ma al ritorno vince 5-1 qualificandosi dunque in Europa League dopo 2 anni di assenza.
Prende parte alle qualificazioni diUEFA Europa League 2016-2017, dove rischia già al 2º turno contro i montenegrini delBudućnost, risolvendo la pratica solo aitiri di rigore. Dopodiché i belgi si liberano senza grossi problemi diCork City eLokomotiva Zagabria. Vengono poi inseriti in un girone conAthletic Bilbao,Sassuolo eRapid Vienna, girone che chiudono al primo posto con 12 punti (4 vinte e 2 perse). Nella fase ad eliminazione diretta eliminano i rumeni dell'Astra Giurgiu e poi i rivali belgi delGent; giungono così ai quarti di finale, ma vengono fermati dalCelta Vigo, che vince per 3-2 in casa per poi fermare sul pareggio i belgi in casa loro. Le cose, invece, non vanno benissimo incampionato: la squadra conclude all'ottavo posto: stravince il girone di qualificazione per l'Europa League, dopodiché sconfigge in semifinale ilSint Truiden, tuttavia perde la finale contro l'Oostende.
Nell'annata successiva il Racing arriva quinto, qualificandosi allo spareggio per l'Europa League: vince quest'ultimo contro loZulte Waregem, e si qualifica alla manifestazione.
Prende parte alle qualificazioni diUEFA Europa League 2018-2019, dove elimina al 2º turno i lussemburghesi delFola Esch, al 3º turno i polacchi delLech Poznań e poi i danesi delBrøndby con due vittorie: 5-2 e 4-2 in Danimarca. Vengono così inseriti nel girone I conBeşiktaş,Sarpsborg eMalmö FF, gruppo chiuso al primo posto con 11 punti. Tuttavia, nei sedicesimi di finale, dopo un pareggio senza reti ottenuto sul campo delloSlavia Praga, il club viene sconfitto per 4-1 inBelgio. Ilcampionato si rivelerà una marcia trionfale dall'inizio alla fine: il quarto titolo arriverà con una giornata d'anticipo, grazie al pareggio in casa dell'Anderlecht e al contemporaneo KO dei rivali delClub Brugge contro loStandard Liegi. La stagione successiva vede il loro ritorno in Champions League in un gruppo comprendenteLiverpool,Napoli eRed Bull Salisburgo. Nella prima giornata della fase a girone i belgi soffrono una tremenda batosta da parte del Salisburgo, perdendo 6-2 in Austria; tuttavia, nella giornata seguente, il club riesce a bloccare il Napoli in uno 0-0 casalingo. In seguito, esclusa la sconfitta per 2-1 sul campo dei campioni in carica del torneo, il club incappa in tre batoste, subendo 4 gol a partita (due volte sconfitto internamente per 4-1) e concludendo il gruppo all’ultimo posto con un solo punto conquistato.
I colori della maglia del Genk, così come quelli dei pantaloncini e dei calzettoni sono ilblu, che è il principale, e il bianco; per questo motivo uno dei soprannomi dei giocatori èPuffi.
Il simbolo del Genk è composto da uno scudetto a strisce verticali in due tonalità di blu con in basso la scritta "KRC GENK", circondato da una "G" bianca.
Dal1990 il club disputa le proprie gare interne nellaLuminus Arena, che sorge aGenk e che può ospitare 24.956 spettatori.Nella sua storia è stato conosciuto anche, per motivi idi sponsorizzazione, comeThyl Gheyselinckstadion, comeFenixstadion e comeCristal Arena.
Il terreno di gioco è stato usato a lungo dalThor Waterschei e si chiamavaAndré Dumontstadion; dal1988 al1990 il club ha giocato nell'impianto utilizzato in precedenza dal Winterslag.