Shahrisabz oShahr-e Sabz (in russoШахрисабз?), è unacittà dell'Uzbekistan dellaregione di Kashkadarya e capoluogo deldistretto di Shahrisabz. Si trova a circa80 km a sud diSamarcanda, a 622ms.l.m. e ha una popolazione calcolata di 93.150 persone (dato per il2010). Fu una delle principali città dell'Asia centrale, ed è conosciuta ai giorni nostri per essere stata anche la città natale diTamerlano, quattordicesimo conquistatoremongolo. Il suo nome (شهر سبز/Šahr-e Sabz) significa "città verde" inlingua persiana. Dal 2000 i suoi monumenti sono stati iscritti tra i Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.
Conosciuta all'inizio comeKesh (ovvero, "piacere per il cuore"), e dopo aver avuto per breve tempo il nome diNautaca, Shahrisabz dovrebbe essere considerata tra le più antiche città dell'Asia centrale.Tolomeo I, generale diAlessandro Magno, catturò ilsatrapo diBattria nonché pretendente al trono dell'Impero Persiano,Besso, presso Nautaca ponendo fine all'Impero achemenide. Alessandro Magno scelse di passarvi l'inverno e qui incontrò la moglieRossane nel 328-327 a.C.
Shahrisabz fu il luogo di nascita diTamerlano, il 9 aprile1336, fondatore delladinastia timuride. Timur considera Shahrisabz sua "città natale" e la scelse come luogo di sepoltura. Durante il periodo timuride il centro delle attività venne spostato aSamarcanda. L'emiro di Bukhara,Abdullah Khan II, distrusse gran parte della città nelsedicesimo secolo nel tentativo di conquistare il trono di Shahrisabz. Secondo la leggenda, rase al suolo la città in un impeto di rabbia dovuto alla morte del proprio cavallo preferito durante la ripida scalata alla città, salvo poi provare rimorso per le distruzioni apportate. La città tentò di conquistarsi una propria autonomia sotto il governo dell'Emirato di Bukhara. IRussi conquistarono la città nel1870, fu detto per vendetta seguita all'assassinio di un esattore delle tasse dellozar.
Molti monumenti risalenti alla dinastia timuride hanno permesso alla parte antica della città di essere inserita dall'UNESCO tra iPatrimoni dell'umanità.
Palazzo estivo diTamerlano, il "Palazzo Bianco" venne progettato per essere la più grandiosa tra tutte le costruzioni di Timur. I lavori vennero iniziati nel1380 da artigiani deportati dalla neo-conquistataCorasmia. Sfortunatamente sono sopravvissute solo tracce delle sue due torri, alte 65 metri e composte dimosaici in ceramica, blu, bianchi e oro. Sopra l'entrata dell'Aq Saray (Palazzo Bianco) si trova una scritta a caratteri cubitali che recita:
«Se metti in dubbio la nostra potenza, guarda i nostri edifici»
Moschea costruita nel1437 daUlugh Beg, nipote diTamerlano, in onore del padreShah Rukh. Il suo nome significa "Cupola Blu". Subito alle spalle della Moschea Kok-i Gumbaz si trova la cosiddetta "Sede della Lettura" (araboDār al-tilāwa), unmausoleo costruito da Ulugh Beg nel1438 ma apparentemente mai usato come sepolcro.
Ad est del Kok Gumbaz si trova un altro mausoleo, chiamatoDorussiadat (dall'araboDār al-siyāda, "Sede della sovranità"), che contiene la tomba di Jahangir, primogenito e figlio prediletto diTamerlano. Si dice che l'adiacente moschea ospiti la tomba detta delHazrati Imam (lett. "Eminenza Imam"), veneratoimamiracheno dell'ottavo secolo. Si discute se si tratti di Hazrati Imam Baghdadi (morto nell'VIII secolo) la cui tomba è in realtà aRayy, inIran, oppure di Abū Muḥammad ʿAbd al-Kashī (il cui nome compare sulla dorata porta scolpita del mausoleo, accompagnato dalla data 1868-69)[1].
Dietro il Hazrati Imam si trova un bunker con una porta che conduce a una camera sotterranea, scoperta dagli archeologi nel1943. La stanza è riempita quasi completamente di bare ricavate da monolitici blocchi di pietra, sui quali le iscrizioni rivelano la destinazione d'uso di sarcofagi per Tamerlano. In realtà l'Emiro fu sepolto a Samarcanda, nella Gur-e Mir, e non nella natale Shahrisabz. Misteriosamente, la sua tomba a Shahrisabz conteneva due corpi che non sono però stati identificati.
^Lisa Golombek and Donald Wilber,The Timurid Architecture of Iran and Turan, Princeton, NJ, Princeton University Press, 1988, vol. I, Texts, p. 275b, n. 40.
Lisa Golombek and Donald Wilber,The Timurid Architecture of Iran and Turan, Princeton, NJ, Princeton University Press, 1988, 2 voll.
V. A. Bulatova, "Medrese Ulughbeka v Samarkande. Stratigrafija kulturnykh nasloenji u iuzhnogo fasada" (Stratigrafia della facciata sud della madrasa di Ulug Beg, Samarcanda),Obshchestvennye Nauki v Uzbekistane (Tashkent), 3, 1969, pp. 46–48.