IlKazakistan (in kazakoҚазақстан?,Qazaqstan; in russoКазахстан?,Kazachstan), ufficialmenteRepubblica del Kazakistan (in kazakoҚазақстан Республикасы?,Qazaqstan Respublikasy; in russoРеспублика Казахстан?,Respublika Kazachstan), è unoStato transcontinentale a cavallo traAsia edEuropa; i territori geograficamente asiatici costituiscono la maggior parte del paese. La suacapitale èAstana e la sua città più popolosa èAlmaty.
Il territorio del Kazakistan fu storicamente abitato da popoli nomadi. Nell'antichità glisciti nomadi abitavano questa terra e l'Impero persiano achemenide si espanse verso il territorio meridionale del paese moderno. I nomadi turchi, che fanno risalire i loro antenati a molti stati turchici come il Khaganato turchico, hanno abitato il paese nel corso della sua storia. NelXIII secolo il territorio fu soggiogato dall'Impero mongolo sottoGengis Khan. NelXVI secolo i cazachi acquisirono individualità come gruppo etnico, il quale era diviso in tre jüz (gruppi di tribù con antenati comuni le quali occupano territori specifici).
I russi iniziarono ad avanzare nella steppa cazaca nelXVIII secolo e a metà delXIX secolo governavano nominalmente tutto il Kazakistan come parte dell'Impero russo. Dopo la rivoluzione russa del 1917 e la successiva guerra civile, il territorio del Kazakistan entrò a far parte dell'Unione Sovietica che, nel 1936, ivi istituì laRepubblica Socialista Sovietica Kazaka, status tenuto fino a tutto il 1991, anno delloscioglimento dell'URSS, a seguito del quale essa fu l'ultima repubblica dell'ex Unione a dichiarare l'indipendenza daMosca.
Confina a est con laCina, a ovest e nord con laRussia e a sud conKirghizistan,Uzbekistan eTurkmenistan.Si affaccia inoltre per più di1400km sulMar Caspio, unico bacino salato del quale esso sia costiero: il Kazakistan è il più esteso Paese al mondosenza accesso al mare. Uno dei simboli più importanti del paese è ladombra, uno strumento tradizionale simile alliuto.
Il nomeKazako deriva dalla lingua turca e significa "indipendente, libero, vagabondo", il che riflette la cultura nomade dei cazachi. Il suffisso persiano-stan significa "terra": quindi il Kazakistan può essere tradotto letteralmente come "Terra dei vagabondi".
Forme desuete in italiano sonoCazacchia,[7]Kazahstan[8],Kazachstan[9],Casakstan[10], Cosacchistan[9],Cosacchia[11] o ancorarepubblica dei Cosacchi[12].
La storia antica del Kazakistan è caratterizzata da un'assenza di fonti scritte sino alXV secolo, risultando quindi fondamentale la ricerca archeologica per i periodi precedenti; la ricerca però rimane carente per quelle informazioni e le datazioni precise riscontrabili solo in testi scritti.
La regione fu frequentata già a partire dalpaleolitico inferiore da due differenti culture. La prima originaria della zona diKaratau con arnesi simili a quelli inpietra ritrovati nelle regioni dell'Asia sud-occidentale. La seconda sviluppatasi nel Kazakistan settentrionale con caratteristiche analoghe nella lavorazione della pietra.
Durante l'età dei metalli iniziarono a svilupparsi le prime culture. La cultura andronoviana (età del bronzo) sviluppò l'agricoltura e l'allevamento già introdotte nelneolitico. Nell'insediamento di Botaj nei pressi di Petropavlovsk (oraPetropavl) di epocaeneolitica si sviluppò l'allevamento degliequini. Le popolazioni vivevano in abitazioniseminterrate con muri inargilla e tetti di tronco d'albero con rami ricoperti sempre d'argilla.Tra ilXVII e ilIX secolo a.C. si svilupparono insediamenti stanziali dediti allapastorizia. In questo periodo si documentano i primi carri aruote trainati da cavalli o cammelli.
La prima fondamentale evoluzione storica, come detto solo attribuibile a rilievi archeologici, è lo sviluppo di società dell'età del bronzo.Lo sviluppo dell'età del bronzo in una società, sino ad allora e da tempo immemorabile, di allevatori dediti allatransumanza trasformò l'economia di tutta la regione, le comunità dei villaggi stanziali si trasformarono in seminomadi con culture spesso simili, ma differenziate. Tra queste si possono segnalare iTasmola (V-III secolo d.C.) del Kazakistan centrale, iSaka (VII-VI secolo d.C.) e iKanguj (III a.C. -VI d.C.) del Kazakistan meridionale, iSauromati nelPriural' meridionale,Wusun (III a.C. -VI d.C.) nelSemireč'e e iSarmati (III a.C. -VI d.C.) nel Kazakistan occidentale.
Queste popolazioni comunque in continuo spostamento aumentarono i contatti, e quindi gli scambi, tra l'Asia mongola, gli altipiani iranici e l'Europa orientale. Alcune popolazioni, come iSarmati, vennero in contatto con l'Impero romano sino a emigrare in parte nell'antico impero che controllava ilMar Mediterraneo. Altre popolazioni forse più tarde ma generate dal crogiolo di culture nomadi della steppa asiatica, nel quale il Kazakistan attuale era un punto di passaggio obbligato, attraversarono la steppa russa sino a fermarsi ai limiti dell'impero, come gliSciti, o penetrarono in esso provocando distruzioni e razzie come nel caso degliUnni.
Nell'Alto Medioevo si assiste a uno stanziamento e a un inurbamento delle popolazioni nella zona meridionale del Kazakistan. DalVI all'XI secolo la zona nord-occidentale fu occupata dall'Impero cazaro. I fattori scatenanti furono sicuramente due: la realizzazione di una via stabile per il commercio (Via della Seta) e lo svilupparsi di reti di insediamentisogdiani, popolazioni prevalentemente stanziali. Gli attuali popoli originari della regione derivano da etnie turco-mongole (anche se si possono trovare comunque persone native cazache di aspetto europoide, probabilmente discendenti delle originarie popolazioni iraniche dell'Asia centrale), esse facevano parte dell'antico imperooirato. NelIX secolo vi fu l'islamizzazione dell'intera area, per opera dei PersianiSamanidi. NelXIII secolo passò nella regione l'invasione che portò imongoli alla soglia dell'Europa, distruggendo i regni formatisi in precedenza.
I cazachi riuscirono a costituirsi in uno Stato intorno al1470, quando i sultaniJanibek Khan eGirei riuscirono a unificare stirpi diverse di popolazioni seminomadi in un'unica etnia nella parte sud-occidentale dell'attuale regione. NelXVI secolo si formarono numerosikhanati, che controllarono un vasto territorio dell'Asia centrale: in particolare, ilKhanato di Bukhara, poi diventatoEmirato, ilKhanato di Khiva e ilKhanato di Kokand, situati tra ilMar Caspio e lavalle del Ferghana, attualmente divisa traTagikistan,Kirghizistan eUzbekistan. L'invasione deiCalmucchi distrusse il Regno kazaco. A essi seguirono altri invasori provenienti dall'est, i quali imperversarono nel territorio dell'Asia centrale tra ilXVII e ilXVIII secolo. Nonostante le invasioni, ikhanati mantennero la loro influenza, registrando un forte sviluppo sotto il governo diQasim Khan. Il regno resistette sino al1718; con la morte di Tywka, ultimo khan dei cazachi, il potere passò nelle mani di khan provenienti dalle steppe mongole.
La frammentazione del potere e la divisione delle tribù agevolò l'influenza russa sviluppatasi a partire dal1781. I diversi gruppi lottarono per l'indipendenza, ma furono duramente repressi sino all'annessione all'Impero russo tra il1820 e il1850. Alla fine dell'annessione vi fu un processo dirussificazione del paese con un afflusso di contadinirussi nelle nuove terre conquistate. Con ladissoluzione dell'Impero russo e l'imminenteRivoluzione d'ottobre molti territori svilupparono movimenti nazionalisti e indipendentisti. Anche il Kazakistan ebbe in quel periodo un movimento nazionale di ispirazione islamica denominatoAlash Orda che proclamò la propria indipendenza (Autonomia di Alash) nel dicembre del1917 e controllò parte del territorio sino al maggio del1919. A partire dal 1919 il territorio entrò definitivamente nell'area sovietica, comeRepubblica Socialista Sovietica Kazaka parte integrante della futuraUnione Sovietica.
Per il Kazakistan iniziò un'età di scolarizzazione e alfabetizzazione di massa, e di forte industrializzazione connessa all'urbanizzazione del territorio, arido e selvaggio.
Nel1920 parte del territorio si organizzò in repubblica autonoma russa e a partire dal 5 dicembre1936 si trasformò inRepubblica Socialista Sovietica adottando gli attuali confini. Il 26 marzo fu adottata la nuova bandiera di stato rossa confalce e martello in asta e fascia azzurra orizzontale nella parte bassa. Il Kazakistan come tutte le exrepubbliche sovietiche, esclusi iPaesi baltici, anche dopo aver ottenuto l'indipendenza, è influenzato notevolmente dalla Russia soprattutto in economia, ricerca militare, spaziale missilistica e per il fatto che la Russia è il suo maggior partner commerciale.
Il 25 ottobre1990 il Kazakistan proclamò la sua sovranità e si dichiarò indipendente dall'Unione Sovietica il 16 dicembre1991, aderendo alla Comunità Stati Indipendenti (CSI). Il parlamento elesse lo stesso annoNursultan Nazarbaev presidente assoluto. Il 2 marzo1992 aderì all'ONU e nel maggio dello stesso anno divenne membro dell'UNESCO. Il 4 giugno1992 adottò la nuova bandiera nazionale di colore celeste con un sole raggiante e un'aquila della steppa di colore giallo posti al centro. Fu alzata per la prima volta il 6 giugno.
Nel1994 si svolsero nuove elezioni legislative che videro vincitore il Partito d'Unità Nazionale del presidente in carica. Le contestazioni dell'opposizione provocarono un'invalidazione delle elezioni da parte della Corte Costituzionale e una reazione del presidente Nazarbaev che sciolse il parlamento attribuendosi per decreto il potere legislativo. Il 30 agosto1995 fu adottata la nuova costituzione che aumentò i poteri presidenziali e nel dicembre dello stesso anno si svolsero nuove elezioni legislative e vennero create due camere parlamentari: ilSenato e ilMájilis. Sempre lo stesso anno s'istituì un referendum per prorogare il mandato presidenziale sino al 2001, rendendolo di fatto vitalizio. Nel1995 venne firmato un trattato conUzbekistan eKirghizistan per l'istituzione d'uno spazio economico comune.
Nel1997 il governo trasferì la capitale adAstana; precedentemente la capitale eraAlmaty, la città più popolosa del Kazakistan, fino al 1993 denominata "Alma-Ata" (Алма-Ата[?]).
Dal gennaio 2010, per un anno, il Kazakistan detiene la presidenza dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE). È la prima nazione proveniente dall'Unione Sovietica e a maggioranza asiatica e musulmana a dirigere l'OSCE.
Il 20 marzo 2019 il governo decide di rinominare la capitaleAstana in Nur-Sultan, come omaggio aNursultan Nazarbaev, presidente del Kazakistan per trent'anni, e che si dimette lo stesso giorno[13]. Come nuovo presidente è nominatoQasym-Jomart Toqaev.
Le elezioni legislative del 2021, boicottate dai partiti di opposizione, sono vinte dal partito di governoNur Otan.
Nel 2022, il Kazakistan, nonostante l'alleanza con la Russia, si schiera contro ilconflitto ucraino, impegnandosi a sostenere l'Unione europea nella stabilizzazione dell'economia; per questo un tribunale russo ha ordinato la sospensione per trenta giorni delle attività del Consorzio dell'oleodotto del Caspio, organismo consortile che gestisce il trasporto del petrolio estratto dai giacimenti dell'area occidentale del Kazakistan fino al porto russo diNovorossijsk, sulMar Nero.
Nel 2022 scoppia larivolta popolare contro il governo kazako a causa della crisi economica-finanziaria del paese, degli aumenti dei prezzi delle materie prime, degli alimentari e del costo della vita. Il popolo kazako dall'inizio di gennaio è sceso in piazza e ha preso d'assalto i palazzi di governo, dando l'inizio agli scontri.[14][15][16] L'Organizzazione del trattato di sicurezza collettiva interviene per sedare le sommosse, con l'invio di oltre 2 000 soldati russi.[17][18]
In seguito a queste proteste, il presidenteQasym-Jomart Toqaev prende le distanze dal governo di Nazarbaev, licenziando l'intero governo kazako e accusando l'ex presidente Nazarbaev di aver creato una classe di persone ricche anche per gli standard internazionali.[19]
Nel giugno 2022 si tiene un referendum costituzionale che toglie alcuni privilegi concessi a Nazarbaev, compreso il titolo di "guida della nazione".[20]
Il Kazakistan è unpaese transcontinentale, a cavallo tra Europa e Asia, essendo il suo territorio attraversato dal fiumeUral, che convenzionalmente è considerato ilconfine tra i due continenti: a est del suo corso si estende l'Asia, ad ovest l'Europa[21]. Politicamente è considerato uno Stato asiatico, anche perché sia la capitale, sia la maggior parte del territorio ricadono in Asia.
Quel che rimane del porto diAral, una volta situata sulle rive dellago d'Aral
Con i suoi 2,7 milioni di km², il Kazakistan è al nono posto tra i più vasti paesi del mondo e ha una superficie pari circa a quella dell'Europa occidentale. Il suo confine con laRussia, a nord e a ovest, lungo 6846 km, è uno dei più lunghi al mondo, secondo solo a quello traCanada eStati Uniti. Confina inoltre con ilTurkmenistan, l'Uzbekistan e ilKirghizistan a sud, e con laCina a est. Ha una lunga fascia costiera (1894 km) sulMar Caspio e una molto più ristretta, di un migliaio di km, sullago d'Aral, che condivide con l'Uzbekistan.
Il paese è principalmente pianeggiante, se si escludono le pendici montuose orientali e sud-orientali. Il Kazakistan sud-orientale occupa l'estremità settentrionale delTian Shan e il monteKhan Tengri (7010 m), uno dei più alti picchi del Tian Shan, segna il confine tra la Cina, il Kazakistan e il Kirghizistan. A cavallo del confine, poco più a ovest, ci sono lecatene montuose diKüngey Alatau,Zailijski Alatau,Kirghiz Alatau eTalassky Alatau, catene minori del Tian Shan che superano in molti punti i 4000 m.
Il confine orientale che divide il Kazakistan dalla Cina è un susseguirsi di catene montuose e di gole attraversate da strade o dalla ferrovia. Più a nord ci sono le colline Tarbagataj (tra i 2000 e i 3000 m) ed, a nord delle sorgenti del fiumeIrtyš, imonti Altaj (oltre 4000 m) che si estendono in parte oltre che in Kazakistan anche in Russia,Mongolia e Cina. Al di fuori di questi territori gli unici altri rilievi notevoli del paese sono le collineKaratau, che in realtà sono un prolungamento del Tian Shan a nord-ovest diTaraz e diŞımkent, e una serie dialtipiani che si estendono a ovest delle collineTarbagataj e che in alcuni punti superano i 1 000 m, come avviene per le collineShyngghystau a sud diSemey. Il nord del paese è pianeggiante, costituito soprattutto dasteppa, spoglio di alberi, anche se la maggior parte della prateria originaria è stata trasformata in coltivazioni di grano o di altre piante alimentari. Più a sud la steppa diventa sempre più arida, trasformandosi indeserto o in semi deserto (con arbusti sparsi) su buona parte del terzo meridionale del paese.
L'altopiano di Ustyurt, un deserto sassoso, si estende dal lago d'Aral verso il Mar Caspio; a sud-est del lago d'Aral c'è ildeserto di Kyzylkum che si divide tra il Kazakistan e l'Uzbekistan; il deserto argilloso diBetbakdala si estende tra il lago d'Aral e il lagoBalkash; più a sud c'è ildeserto di Muyunkum e a sud del lago Balkash c'è il desertoSary Ishikotrau.
I fiumi più importanti sono ilSyr-Darya (l'antico Jassarte/Jaxartes), che scorre verso nord-ovest attraverso il Kazakistan meridionale e termina nel lago d'Aral; l'Ural, che scorre verso sud dai montiUrali in Russia e sfocia nel Mar Caspio; l'Ili, che proviene dalla Cina e termina nellago Balkash; l'Irtyš, che attraversa il nord-est del Kazakistan in direzione dellaSiberia; e infine l'Išim e ilTobol che attraversano il Kazakistan settentrionale in direzione nord e sono affluenti dell'Irtyš. Illago Balqaš nella parte centro-orientale del paese è il quarto lago dell'Asia per superficie (17.400 km²), ma ha una profondità massima di soli 26 m. La metà orientale èsalata mentre quella occidentale è diacqua dolce. Illago Chagan è un cratere artificiale creato dal test nucleareChagan risalente al 15 gennaio1965, il lago ha una capacità di 100.000 m³.
Come il resto della regione, il Kazakistan è caratterizzato da estati calde e da inverni molto freddi. Durante i mesi più caldi, luglio e agosto, le temperature massime mensili medie sono di 36 °C adAlmaty e di 38 °C aSemey.
Da novembre a marzo le mattine gelide sono frequentissime ad Almaty, e le temperature pomeridiane rimangono al di sotto degli 0 °C per almeno un pomeriggio su tre. Il terreno è coperto di neve in media per 111 giorni all'anno, mentre le cime dei monti Altaj sono innevate tutto l'anno. Di solito nebbia e foschia si dissolvono entro mezzogiorno. A Semey le mattine d'estate sono le uniche in cui il terreno non sia ghiacciato, mentre da ottobre ad aprile il ghiaccio è padrone. D'inverno non è raro che ci sia la neve, anche se nel caso delle pianure le precipitazioni di qualunque tipo sono molto scarse, la neve ghiacciata permane sul terreno in un sottile strato per 150 giorni all'anno. Le temperature medie giornaliere in gennaio sono di -2 °C ad Almaty e di -11 °C a Semey, mentre le temperature minime annuali possono arrivare a -26 °C ad Almaty e a -37 °C a Semey.
Le precipitazioni annue vanno da meno di 100 mm all'anno nei deserti a 1500 mm sui monti Altaj. Le precipitazioni estive nelle steppe sono dovute soprattutto a violenti temporali, che possono dare origine a brevi ma violente inondazioni locali.
Con ladissoluzione dell'Unione Sovietica erano presenti in numero paritario, poco meno del 40% della popolazione, etnie d'origine russa ed etnie di origine kazaka. Le prime immigrarono nel paese a partire dalla metà dell'Ottocento, le seconde traggono invece origine delle popolazioninomadi presenti nell'Asia centrale. A questi gruppi principali s'aggiungono gruppi minori deportati durante il periodo sovietico, come gliUcraini od iTedeschi del Volga, o gruppi autoctoni qualiUzbechi,Tartari,Karatau,Zungari eKirghisi. La necessità di scelta della cittadinanza con la dissoluzione sovietica ha portato una parte della popolazione a optare per la cittadinanza russa, soprattutto gli individui emigrati durante l'ultimo periodo sovietico. In conseguenza di questo cambiamento neglianni novanta delXX secolo vi fu un calo delle popolazioni di ultima immigrazione, come i russi e gli ucraini, e un conseguente aumento in percentuale delle popolazioni autoctone.
Secondo il censimento del 2021, il 69,3% della popolazione èmusulmana (in maggioranza sunnita) e il 17,2% ècristiana (in maggioranza ortodossa).[23] Nel paese ci sono circa 2300 moschee, molte delle quali sono iscritte all'“Associazione Spirituale dei Musulmani del Kazakistan”. La religione cristiana ortodossa è diffusa principalmente tra i gruppi etnici russi, ucraini e bielorussi. Altri gruppi cristiani includono cattolici e protestanti. IlNatale ortodosso russo è riconosciuto come festa nazionale in Kazakistan. Altri gruppi religiosi includono l'ebraismo, l'induismo e il buddismo.
Le lingue ufficiali sono il kazako e il russo. Ilkazako è una lingua turca e la lingua nazionale del paese. Si scrive con l'alfabeto cirillico ma si prevede però il passaggio all'alfabeto latino entro il 2025. Esiste già un alfabeto latino, ma al momento non è ampiamente utilizzato.
Il Kazakistan è suddiviso in 17 regioni (oblystar, al singolareoblysy) e 3 città a statuto speciale (qalalar e al singolareqalasy); le regioni sono poi ulteriormente suddivise in distretti (aýdandar).
Leforze armate del Kazakistan sono composte da circa 47.000 uomini. Dal punto di vista organizzativo, le forze armate sono divise in quattro distretti.
Il Kazakistan è una repubblica unitaria, di fattomonopartitica (dittatura), fortemente personalistica, creata e guidata daNursultan Nazarbaev. Presidente dal 1991 fino alle sue dimissioni avvenute il 19 marzo 2019, in seguito lascia la carica al Presidente del SenatoQasym-Jomart Toqaev, che è stato confermato alle elezioni presidenziali del 9 giugno 2019. Nazarbaev ha mantenuto fino al 2022 il controllo del paese come capo del Consiglio di sicurezza nazionale. Il Kazakistan ha un parlamento bicamerale composto dalMájilis (la camera bassa) e dal senato (la camera alta).
Gli organi fondamentali dello Stato sono il presidente, di fatto vitalizio, il quale esercita poteri esecutivi, legislativi e giudiziari diretti; il senato, nominato dal presidente e dagli Enti amministrativi locali; la Majilis, specie di camera bassa dotata di poteri specificamente consultivi; la Corte costituzionale, di esclusiva nomina presidenziale. Tra i provvedimenti più importanti da segnalare, vi sono quelli che favoriscono economicamente in modo massiccio il rientro dei kazaki dall'estero e la fuoriuscita dei russi a suo tempo qui immigrati. Grazie a queste iniziative nel giro di pochi anni l'etnia kazaka, da minoritaria che era, è divenuta maggioritaria.
Il Kazakistan è la prima economia dell'Asia centrale, nonché il più importanteproduttore ed esportatore di petrolio nell'ambito della Comunità di Stati indipendenti (CSI). Il paese possiede circa il 60% delle risorse minerarie dell'exUnione Sovietica; vengono estratte grandi quantità diferro nel bacino diKustanaj nel nord-ovest, notevoli quantità dicarbone nei dintorni diKaraganda edEkibastūz, e inoltrepetrolio,metano e diversi metalli usati nell'elettronica, nell'ingegneria nucleare e nellamissilistica. L'Eni è uno dei più importanti partner privati del Kazakistan. Le relazioni con la compagnia petrolifera italiana risalgono al 1992, quando fu firmato il primo accordo di ripartizione della produzione del campo diKarachaganak, nel nord del paese, di cui dal 1997 l'Eni è operatore (insieme allaShell) e da cui già estrae il petrolio con una licenza per quaranta anni.Scoperto nel 1979 questo campo copre un'area di 450 km² e le compagnie si sono organizzate nel consorzioKarachaganak Petroleum Organization (KPO) che vede la partecipazione di: Eni e Shell (co-operatori al 32,5%),Chevron (20%) e la compagnia russaLukoil (15%). Il progetto mira a espandere la produzione del campo, attiva dal 1984, dagli attuali 100 000 barili al giorno a più di 220 000 e ad aumentare la produzione di gas parallelamente.
Il Kazakistan ospita il 20% delle terre coltivate dell'ex URSS. Gran parte del nord fu trasformato in un unico campo difrumento dal programma delle Terre Vergini neglianni cinquanta. Nonostante lo scarso successo, il Kazakistan continua a coltivare un'incredibile quantità di frumento, pari a un terzo della produzione totale dell'ex URSS. Nelle aree coltivate del sud cresconofrutta,ortaggi,tabacco,riso,canapa ecotone. Le aree più asciutte vengono usate per il pascolo stagionale dipecore,mucche,cavalli ecammelli.
Piantagioni dioppio sono presenti in diverse parti del Kazakistan. Prima che cessasse la produzione legale nel 1991, le piantagioni delŞımkent erano l'unica risorsa sovietica per la produzione di medicinali oppiacei. Cannabis e oppio crescono soprattutto nellaValle di Čuj, nel centrosud dello Stato (circa 138 000 ettari dipapaveri da oppio). Il programma governativo del Kazakistan contro il narcotraffico è cominciato, non senza difficoltà di attuazione, nel1993.
Dopo ladisgregazione dell'URSS, il Kazakistan ha dovuto affrontare tutti i problemi che hanno colpito lerepubbliche ex sovietiche: crollo dei sistemi di commercio e di distribuzione,inflazione senza controllo, mancanza di fondi per rinnovare gli impianti, esaurimento dei sussidi statali e crollo della produzione. Nel1993 un terzo di un eccezionale raccolto di frumento fu perso a causa degli inadeguati metodi di mietitura, della mancanza di magazzini e dell'insufficienza deitrasporti.
Un altro problema è legato al fatto che molte delle più importanti aree industriali e agricole sono situate nel nord, popolato in prevalenza diSlavi.La perdita di Slavi eTedeschi qualificati e specializzati a causa dell'emigrazione è stata dannosa per l'economia del Kazakistan. La politica del governo per la rivitalizzazione dell'economia è stata coerente e si è basata sulla privatizzazione, sulla liberalizzazione dei prezzi e sull'apertura agli investimenti stranieri.[senza fonte] Nel 1993 il Kazakistan ha introdotto la propria moneta, iltenge, che si è sganciata dalla parità nel1992.
Gran parte dell'economia del Kazakistan, gestita esclusivamente dallo stato fino al1991, è stata privatizzata, comprese le compagnie televisive, elettriche e petrolifere. Circa 17.000 aziende sono state vendute. Il settore privato è dominato da un piccolo gruppo di importanti compagnie con interessi diversificati, che vanno dalle attività finanziarie e di investimento a negozi e ristoranti, tutte con legami stretti, spesso di parentela, con il governo.
La privatizzazione della terra e dell'agricoltura è stata più lenta, poiché ikazaki temevano che ciò avrebbe consolidato il dominio coloniale russo e avrebbe distrutto i diritti terrieri storici delle orde e dei clan. Molti kazaki vivono ancora nelle vecchie fattorie collettive, in genere molto povere.[senza fonte]
L'Astana Bank, terzo istituto di credito nel Paese, è stato acquisito nel 2007 dall'Unicredit.[26]
L'arte kazaka contemporanea si inserisce nella grande tradizione dell'arte islamica cui, dalXIX secolo, si sono via via aggiunti gli influssi di correnti occidentali soprattutto attraverso la mediazione della cultura russa zarista e, più tardi, sovietica (realismo socialista, "forme nazionali" d'arte ecc.). Dopo l'indipendenza seguita alla caduta dell'URSS, si sono accentuate le tendenze a rinsaldare i legami con la tradizione artistica islamica.
Il bilinguismo (russo-kazako) tra gli scrittori è diffuso. Per quanto riguarda la letteratura in russo, questa s'inserisce nell'alveo dellaletteratura russa, in sostanza recependone moduli e generi, temi e motivi, e presentandosi fino a poco tempo fa come poco più di una variante regionale. Esiste una ricca letteratura orale trasmessa da cantastorie e narratori ambulanti, connessa col folklore turco e dell'Asia centrale, che affonda le origini nella tradizione popolare ed è fatta oggetto di studio sistematico solo a partire dal XIX secolo. Una letteratura colta in lingua kazaka comincia a svilupparsi solo in tempi moderni e trova il suo "creatore" nella figura diAbaj Kunanbaev (1845 -1904), poeta e traduttore dal russo, vissuto nel periodo in cui il mondo kazako entra a far parte dell'Impero russo. Questo periodo, in cui avviene la prima acculturazione in chiave europeizzante, è segnato anche dallo sviluppo di nuovi fermenti ideali e religiosi legati al movimento islamico riformista-modernista deijadidisti. In seguito alla Rivoluzione bolscevica del 1917, la lingua kazaka adotta l'alfabeto cirillico mentre la letteratura si adatta ai dettami estetici delrealismo socialista e delle "forme nazionali" dell'arte. Emerge in questo periodo la figura dello scrittore e pubblicista Magjan Jumabaev (1893-1938). L'indipendenza seguita al crollo dell'URSS segna una presa di distanza dalla precedente pesante russificazione culturale nel tentativo di riconquistare una nuova identità che rivaluti da un lato i legami con il mondo ancestrale dei turchi della steppa e, dall'altro, quelli con la tradizione islamica.
Nella capitaleAstana sono stati costruiti importanti teatri tra cui il più famoso è il Kazakhstan Central Concert Hall, progettato dall'architetto italianoManfredi Nicoletti.
Tipico genere musicale originario proprio del Kazakistan è ilQ-pop.
La musica nel Kazakistan è tra le più "strumentali" del mondo, infatti non si serve solo di una quantità indefinita di percussioni ma anche accompagnamenti con diversi tipi di liuti, tra cui ladombra. Un esempio di utilizzo della musica tradizionale dei nomadi kazaki si può trovare nell'operaSlow horizons del compositore israelianoYuval Avital (per chitarra, ensemble tradizionale del Kazakistan di 12 musicisti, ballerini, un narratore e video) realizzata per ilNauryz 21 festival adAlmaty nel 2006.[senza fonte]
In ambito cinematografico spiccano, tra gli altri, i registiAqan Sataev eSergej Dvorcevoj il cui filmTulpan - La ragazza che non c'era (2008), ha avuto diversi riconoscimenti internazionali. Nel 2008, inoltre, un film kazako è stato candidato per l'Oscar al miglior film straniero: si tratta diMongol, del registaSergej Vladimirovič Bodrov. Nel 2009, inoltre, un film kazakoKelin, diretto dal registaErmek Tursunov è entrato nella Short-list dei nove candidati per l'Oscar al miglior film straniero
Astana Pro Team, squadra ciclistica di cui ha fatto parte, sino al 2010,Alberto Contador. Altri ciclisti noti a livello internazionale che hanno militato nella squadra negli ultimi anni sonoAleksandr Vinokurov, ora general manager, e il sicilianoVincenzo Nibali, vincitore dellaVuelta di Spagna 2010, delGiro d'Italia 2013 e 2016 e del Tour de France 2014, eFabio Aru, che ha vinto la Vuelta del 2015. La squadra è formata principalmente da corridori kazaki e italiani. Il general manager èGiuseppe Martinelli.
Anche nel pugilato il Kazakistan si è affermato in campo internazionale con campioni qualiGennadij Golovkin, che vinse il suo primo titolo mondiale WBA pesi medi nel 2010.
La tennista kazakaElena Rybakina può vantare un 3º posto come best ranking personale, nonché la vittoria in una prova dello Slam, ottenuta nell’edizione 2022 delTorneo di Wimbledon, il successo nelle WTA Finals 2025, 2 titoli nella categoriaWTA 1000 e 5 nella categoriaWTA 500. Kazaki sono anche i tennistiJulija Putinceva, vincitrice di 2 torneiWTA 250, eAleksandr Bublik, aggiudicatosi dueATP 500.
Il primo oro olimpico per il Kazakistan fu conquistato nello sci di fondo,50 km, daVladimir Smirnov, ai Giochi olimpici invernali di Lillehammer 1994. Smirnov, fra l'altro, sempre a Lillehamer 1994, aveva già conquistato una medaglia d'argento, nello sci di fondo 10 km inseguimento, che fu la prima medaglia olimpica vinta per il Kazakistan.
Oltre alla Mongolia, appartiene anche al folclore kazako la figura diAlma (o Almas), una leggendaria creatura che abita nelle montagne e che si tratterebbe di una forma di ominide la cui esistenza non è confermata dalla scienza.
Nella cucina nazionale, la carne di bestiame può essere cucinata in vari modi e viene generalmente servita con un vasto assortimento di prodotti tradizionali del pane. I rinfreschi includono spesso tè nero e bevande tradizionali derivate dal latte comeayran,shubat ekumis. Una cena tradizionale kazaka prevede una moltitudine di stuzzichini sul tavolo, seguiti da una zuppa e uno o due secondi piatti comepilaf eBešbarmak. Bevono anche la loro bevanda nazionale, che consiste nel latte di cavalla fermentato.[28]
Enciclopedia Treccani (1932), voceEuropa, capitoloConfini ed area. (alla voce più recente della stessa enciclopediaEuropa., invece, si elencano le varie convenzioni sul confine e poi si segue una linea non convenzionale proposta dall'autore della voce);
Grande Dizionario Enciclopedico, a cura di Pietro Fedele, volume V, voceEuropa, UTET, 1966;
AA.VV.,Il nuovissimo atlante del Touring, vol. 1, Touring Club Italiano, 1998, p. 85.;
Enciclopedia generale, Istituto geografico De Agostini, 1992 (p. 140);
Enciclopedia della geografia, voceEuropa, Istituto geografico De Agostini, 1996 (p. 41);
Calendario Atlante De Agostini 2013, Istituto geografico De Agostini, 2012,ISBN 9788851117054 (pagina 80);
Atlante Geografico Mondiale, voceEuropa, Istituto Geografico De Agostini, 1995 (in particolare, si precisa che gli Urali sono compresi tutti in Europa, sino al loro margine orientale);
^(EN) Rustem S. Kurmanguzhin,Cooperation of the Republic of Kazakhstan with the European Union - confirmation of multi-vector Kazakh foreign policy, inRivista di Studi Politici Internazionali, vol. 83, n. 2, 2016, pp. 219-223.
Andrea Fais,L'aquila della steppa. Volti e prospettive del Kazakistan, prefazione diAleksandr Dugin, All'insegna del veltro, Parma, 2012;
Fabio Indeo,Kazakhstan. Centro dell'Eurasia, prefazione di Aldo Ferrari, Teti, Roma, 2014;
Ablet Kamalov e Bakhodir Pasilov (a cura di), "Studies on Kazakhstan", numero monotematico di "Oriente Moderno", n. 1 (2016),Brill, Roma, 196 pp., ISSN 0030-5472 E-ISSN 2213-8617;
Sugli italiani del Kazakistan (ivi deportati dalla Crimea nel periodo staliniano):
Giulia Giacchetti Boiko e Giulio Vignoli,L'olocausto sconosciuto. Lo sterminio degli Italiani di Crimea, Settimo Sigillo, Roma, 2008.ISBN 978-88-6148-049-0.