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Kaykaus I

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Kaykaus I
Iscrizione bilingue su Kaykaus I
Sultano di Rum
In carica1211 –
1220
PredecessoreKaykhusraw I
SuccessoreKayqubad I
Nome completo'Izz al-Dīn Kaykā'ũs bin Kaykhusraw
Morte1220
PadreKaykhusraw I

'Izz al-Dīn Kaykā'ũs bin Kaykhusraw, ancheKaykaus I (Lingua araba عز الدين كيكاوس بن كيخسرو ;Lingua turcaI. Izzeddin Keykavus; ... –1220), fusultano delSultanato turco di Iconio (o di Rum) dal1211 al1220. Apparteneva alladinastia selgiuchide e fu primogenito diKaykhusraw I.

Biografia

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Successione

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Alla morte di Kaykhusraw I nellaBattaglia di Alaşehir nel 1211,[1] la successione di Kaykaus fu contestata dai suoi fratelli minori, Kayferidun Ibrahim e il futuroKayqubad I. Kayqubad ebbe inizialmente il sostegno dei vicini del sultanato, ovveroLeo II, re dell'Armenia cilicia, e Tughrilshah, suo zio e sovrano indipendente diErzurum. Kayferidun attaccò invece il porto diAntalya, ottenuto di recente, con l'aiuto dei Franchi di Cipro. Gran parte degli emiri, tra cui la potente aristocrazia terriera del sultanato, sostenne Kaykaus, il quale, dalla sua base aMalatya, preseKayseri e poiKonya, portando Leone II a cambiare schieramento e Kayqubad a fuggire nella fortezza diAnkara, dove cercò aiuto dai Turkmeni diKastamonu. Kaykaus catturò ben presto entrambi i fratelli e si assicurò il trono per sé.[2]

Durante questo periodo, Kaykaus negoziò un trattato di pace conTeodoro I Lascaris, imperatore bizantino diNicea. Nonostante i Selgiuchidi e l'Impero di Nicea fossero ora in pace, però, i Turkmeni continuavano occasionalmente a seminare guai al confine.[3]

Frontiera occidentale e quinta crociata

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ConAntalya al sicuro e i confini occidentali in pace, Kaykaus rivolse la sua attenzione all'occidente. Durante laquinta crociata, si alleò con i crociati, costringendo gliAyyubidi inEgitto a combattere su due fronti.

Conquista di Sinope

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Lo stesso argomento in dettaglio:Assedio di Sinope.
Iscrizione bilingue (inpersiano egreco) di Kaykaus I a Sinope.

Il contributo più importante di Kaykaus al sultanato selgiuchide fu la presa diSinope, il prestigioso porto che si affacciava sulMar Nero. Nel1214, i Turkmeni catturaronoAlessio I, Gran Comneno dell'impero di Trebisonda, durante una battuta di caccia fuori dalla città. L'ostaggio fu restituito e reso libero in cambio di Sinope e il vassallaggio del territorio di Trapezus a est. I selgiuchidi tennero un fazzoletto di terra sul Mar Nero che comprendeva il porto mediterraneo di Antalya e pose una sorta di confine tra l'impero di Trebisonda e quello di Nicea. Il trasferimento avvenne il1º novembre di quell'anno, e vi presenziarono sia il Gran Comneno che il sultano in persona. Alessio fu trattenuto per vari giorni, finché non gli fu permesso di ritornare a Trebisonda.[4]

Dopo il trasferimento europei e bizantini continuarono a commerciare nella città. Kaykaus nominò un armeno,Rais Hetoum come governatore della popolazione mista tra greci e turchi[5], mentre fece convertire le chiese di Sinope in moschee.[6] Tra l'aprile e il settembre del1215 le mura furono ricostruite sotto la supervisione dell'architetto greco Sebastos, e col contributo economico di quindici emiri del sultanato. L'opera è commemorata in un'iscrizione bilingue greca e araba su una torre vicino alla porta occidentale.[7]

Monumenti

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Nel 1212, Kaykaus costruì una madrasa ad Ankara, e nel 1217 laŞifaiye Medresesi aSivas, progettata come ospedale e scuola medica. Ilmausoleo del sultano si trova nell'eyvan dell'edificio sotto una cupola a cono. La facciata include un poema del sultano in piastrelle dimaiolica blu.[8]

Note

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  1. ^(EN) Scott Redford,The Alaeddin Mosque in Konya Reconsidered, inArtibus Asiae, vol. 51, n. 1/2, Zurigo, Artibus Asiae Publishers, 1991, pp. 54–74 [70],DOI:10.2307/3249676,ISSN 0004-3648 (WC ·ACNP),JSTOR 3249676.
  2. ^(EN)Claude Cahen,Pre-Ottoman Turkey: A general survey of the material and spiritual culture and history c. 1071-1330, New York, Taplinger, 1968, pp. 120-121,ISBN 1-59740-456-X.
  3. ^Cahen,Pre-Ottoman Turkey, p. 121
  4. ^Anthony Bryer and David Winfield,The Byzantine Monuments and Topography of the Pontos, vol. 1, (Washington D.C.: Dumbarton Oaks, 1985) 71-72.
  5. ^Cahen,Pre-Ottoman Turkey, p. 123
  6. ^ Notes on Saldjūq Architectural Patronage in Thirteenth Century Anatolia, H. CraneJournal of the Economic and Social History of the Orient, Vol. 36, No. 1 (1993), 6.
  7. ^Bryer and Winfield,Pontos, 71-72.
  8. ^ Scott Redford,The Alaeddin Mosque in Konya Reconsidered, inArtibus Asiae, vol. 51, n. 1/2, Zürich, 1991, pp. 54-74,ISSN 0004-3648 (WC ·ACNP),JSTOR 3249676.

Collegamenti esterni

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PredecessoreSultano di RumSuccessore
Kaykhusraw I1211 -1220Kayqubad I
Controllo di autoritàVIAF(EN62426602 ·ISNI(EN0000 0000 7865 8276 ·CERLcnp00568946 ·LCCN(ENno00026395 ·GND(DE122320891 ·J9U(EN, HE987007444174905171
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