La katharévousa mirava a eliminare o minimizzare le variazioni, che aveva subito la lingua greca nelperiodo bizantino e, successivamente, sotto la dominazioneottomana, e a cercare diricreare una forma, adeguatamente modernizzata, digreco antico ripristinando sia termini chestrutture grammaticali arcaiche.
Non venne mai scritta una grammatica normativa. Il suo studio avveniva attraverso gli scritti degli autori e con frequenti riferimenti al greco classico edellenistico[2].
Nonostante gli sforzi dei vari governanti, la katharévousa non fu in grado di imporsi pienamente tra la popolazione, rimanendo confinata negli ultimi decenni all'ambito ufficiale e burocratico (lettere, documenti amministrativi e politici,toponomastica).
La katharevousa fu ampiamente usata negli anni ottanta e novanta delXX secolo dal quotidiano conservatoreEstía, che in seguito l'ha sostituita con uno stile conservativo della lingua contemporanea, ma stampata tuttora con l'accentazione politonica.[3]
Il politico, giurista ed economistaPavlos Kalligas (1814-1896), che oltre ad un'abbondante saggistica pubblicò il romanzoThanos Vlekas (1856), in uno stile naturalista in contrasto con il romanticismo allora predominante.
Kostas Krystallis (1868-1894) per quanto riguarda le poesie epiche, storiche e patriottiche scritte prima del1891, quando passò a una poesia, e una prosa, di genere rurale e bucolico in lingua moderna
Il commediografoAléxandros Rizos Rangavìs (1809-1892), cugino dei fratelli Soutsos; autore di opere teatrali, poesie, romanzi tra cui romanzo storicoὉ Αὐθέντης τοῦ Μορέως (Il signore della Morea) (1850) ispirato alle cronache bizantine e al romanzo storicoIvanhoe diWalter Scott, e dellaἹστορία τῆς Nεοελληνικῆς λογοτεχνίας (Storia della letteratura greca moderna), la prima opera mai scritta sull'argomento ad un livello così dettagliato
Panagiotis Sutsos (1806-1868), fratello di Alexandros Sutsos e cugino di A. Rizos Rangavìs. Autore delLeandros, considerato il primo romanzo neogreco
Il politico, diplomatico e storicoSpiridon Trikoupis (1788-1873), autore dellaἹστορία τῆς Ἑλληνικῆς ἐπαναστάσεως (Storia dell'insurrezione greca) in quattro volumi, pubblicata a Londra nel1857; e di diverseorazioni, tra cui quella per la morte dell'amicoLord Byron recitata presso la cattedrale diMissolonghi nel1824
Il patriotticoAristotelis Valaoritis (1824-1879) nelle sue opere in prosa, mentre le poesie furono scritte in lingua moderna
L'uso letterario della katharevousa si ridusse notevolmente dopo il1888 con la pubblicazione del primo libro in prosa demotica,Το ταξίδι μου (Il mio viaggio) diIannis Psicharis[12].
Isolati esempi recenti d'impiego della katharevousa in letteratura sono[13]:
Il raccontoΠῶς ἐδημιουργήθη ὁ Ἐθνικὸς Κῆπος (Come nacque il Giardino Nazionale,1995) di Evghenios Aranitsis
Il raccontoἘπιπλέον (Per di più,1999) del cipriota Savas Pavvlu
Il romanzo fantasmagoricoΛάλον ὕδωρ (Fatidica onda,2002) di Alèxandros Asonitis
Ἁγιογραφία (Agiografia,2003) di Nikos Panaghiotòpulos
Come già detto, i greci non scrissero mai grammatiche normative della katharèvousa. Le seguenti grammatiche in italiano descrivono la lingua ufficiale in uso nel periodo:
Georges Kutuffà,Compendio di grammatica della lingua greca moderna, Livorno, Tipografia di G.P. Pozzolini, 1825
Romeo Lovera,Grammatica della lingua greca moderna, Collana "Reprint antichi manuali Hoepli", Milano, Cisalpino-Goliardica, 1987 [Milano, Hoepli, 1893]
Grammatiche della lingua moderna (dhimotikì) che includono anche la grammatica della katharevousa
Francesco Maspero,Grammatica della lingua greca moderna, Milano, Cisalpino-Goliardica, 1981,ISBN 88-205-0172-4
Francesco Maspero,Esercizi di neogreco. Con appendice sulla "katharevousa" e sui dialetti greci dell'Italia meridionale, Milano, Cisalpino-Goliardica, 1987,ISBN 88-205-0557-6
Maria Perlorentzou,La lingua greca dalla Κοινή al XX secolo. Dati storici ed evoluzione linguistica, Bari, ISEO Istituto di Studi dell'Europa Orientale/Università di Bari, 1999
Maurizio De Rosa,La lingua greca. Una storia lunga quattromila anni, Atene, ETPbooks, 2019,ISBN 978-618-5329-18-1