SoprannominatoThe Mailman ("il postino") per via della sua costanza di rendimento, prima dell'affermazione diTim Duncan era considerato quasi unanimemente la miglioreala grande di tutti i tempi[1][2][3][4]; è altresì considerato dai più il miglior giocatore a non avere mai vinto il titoloNBA[5].
Malone è ilterzo miglior marcatore NBA di sempre con 36 928 punti, alle spalle diLeBron James (41.021) eKareem Abdul-Jabbar (38.387)[6], terzo per minuti totali (sempre dietro aLeBron James eKareem Abdul-Jabbar), settimo per partite giocate totali, settimo per rimbalzi totali, dodicesimo per palle rubate totali, diventando così il solo insieme aLeBron James ad avere almeno 35.000 punti, 10.000 rimbalzi, 5.000 assist, 2.000 palle rubate e 1.000 stoppate totali, e insieme aKevin Garnett e sempre aLeBron James si trova nella classica dei 100 all-time in tutte le 5 statistiche principali nella stagione regolare.[7].
Nella storia degliUtah Jazz si colloca primo per punti totali, rimbalzi totali e palle perse totali, mentre si colloca secondo per partite giocate totali, assist totali e palle rubate totali.
Dotato di grande forza fisica,[1] è stato uno dei massimi specialisti di ogni epoca del gioco inpost basso,[1][2] nonché un abilissimo interprete delpick and roll.[3] Ottimo tiratore dalla media distanza,[1][2] era inoltre un eccellente rimbalzista (figura al secondo posto nella storia dell'NBA per rimbalzi difensivi catturati)[1] e un buon difensore.[4] Inizialmente poco preciso dalla linea deltiro libero – nella sua stagione darookie realizzò meno del 50% dei suoi tentativi –, nel corso degli anni migliorò anche in questo fondamentale, incrementando la propria percentuale dallalunetta fino a raggiungere un buon 74% di media in carriera.[3]
Proveniente dalle zone povere dellaLouisiana, Malone era il più piccolo tra i nove figli della famiglia. Viveva in una fattoria con loro e la madre, dato che il padre, Shendrick Hay, si era risposato e successivamente era morto suicida quando Karl aveva solo 3 anni. Frequenta la Summerfield High School, dove guida la squadra a numerose vittorie. Sceglie poi, comecollege, il locale ateneo diLouisiana Tech, per potere restare vicino a casa, nonostante il corteggiamento dellaUniversity of Arkansas Basketball. Viene inizialmente scelto per la selezione deiGiochi olimpici estivi diLos Angeles 1984 ma viene tagliato fra gli ultimi dalcoachBob Knight. Proprio nella stagione 1983-84, Malone gioca mettendo a segno 18,7 punti e 9,3 rimbalzi a partita. Nella stagione successiva Louisiana, grazie ad un record di 29-3 nella Southland Conference, avanza al torneoNCAA per la prima volta nella sua storia.
Malone viene scelto aldraft NBA del 1985, come tredicesima scelta assoluta, dagliUtah Jazz. Dimostra subito la sua origine non cittadina dicendo di essere contento di giocare nella fantastica città diUtah, non sapendo cheUtah è il nome dello Stato e la città èSalt Lake City. Nei Jazz troverà unplaymaker con cui riscriverà la storia della squadra,John Stockton. In quegli anni, infatti, i Jazz stavano ricostruendo il team e lo faranno brillantemente con la giovane coppia play-ala: diverrà famosa infatti la frase dei telecronisti "Stockton to Malone!", a segnalare le eccezionali capacità di passaggio del primo e realizzative del secondo. I Jazz non mancheranno mai l'accesso aiplay-off per tutti gli anni della carriera di Stockton e Malone e spesso arrivano fino alla finale dellaWestern Conference.
Nel 1996-97 i Jazz, per la prima volta nella loro storia, arrivano alle finali NBA e ad attenderli ci sono iChicago Bulls diMichael Jordan. Malone, forte del primo titolo diMVP della stagione, crede nella vittoria, ma i Bulls sono troppo forti e i Jazz si devono arrendere per 4-2.
L'anno dopo i Jazz ritornano in finale, sempre contro i Bulls, ma questa volta con il fattore campo dalla loro. Sul punteggio di 3-2 per i Bulls, i Jazz hanno due partite alDelta Center, il palazzetto diSalt Lake City. La sesta partita è un duello fra tutte le stelle delle rispettive squadre. Malone trascina i Jazz ad un finale equilibrato. Negli ultimi secondi, però, Jordan gli ruba la palla e segna il canestro del sorpasso decisivo a 5,2 secondi dal termine, togliendo alla coppia Stockton-Malone il sogno di un anello di campioni.
Malone vince ancora il titolo diMVP della stagione nel 1998-1999, ma non riuscirà più a portare i Jazz in finale.
La sfortuna, tuttavia, si accanisce su Malone, costretto a saltare buona parte della stagione regolare per un infortunio (fino a quel momento aveva saltato solo dieci partite nella sua carriera). Nonostante ciò i Lakers arrivano in finale, ma un altro infortunio impedisce a Malone di essere al meglio. I Lakers si devono arrendere per 4-1 aiDetroit Pistons, sfavoriti dal pronostico, lasciando ancora una volta Malone senza anello.
Malone decide di uscire dal contratto con i Lakers, rinunciando al secondo anno previsto nell'accordo con il club di Los Angeles e tenendo in sospeso le decisioni sul suo futuro. Infine, nel febbraio 2005, decide di ritirarsi, smentendo le voci che lo davano ormai promesso aiSan Antonio Spurs, perdendo così la possibilità di unirsi alla franchigia che quell'anno vincerà il titolo.
Con 36 928 punti, Malone chiude la sua carriera comesecondo marcatore assoluto di tutti i tempi, dietro aKareem Abdul-Jabbar (che però ha una media punti a partita più bassa) e al primo posto tra i realizzatori in una singola squadra (36.374 punti con gliUtah Jazz).In seguito è stato superato daLebron James ed è attualmente in terza posizione nella classifica dei migliori marcatori di sempre.
Detiene il record di stagioni con almeno 20 punti di media a partita (17).
Detiene il maggiore numero di stagioni consecutive con almeno 2000 punti segnati (12). È da sottolineare che il numero di stagioni sarebbe salito a 13 se non si fosse verificato lo sciopero dell'NBA nella stagione1998-1999, nella quale si sono disputate solo 50 partite di regular season.
Il 24 marzo 2006, gli Utah Jazz hanno ritirato la maglia di Karl Malone, il cui numero 32 non potrà essere più indossato da nessun giocatore dei Jazz. Malone avrebbe potuto usare il 32 anche nell'anno a Los Angeles, nonostante quella maglia fosse stata ritirata per onorareMagic Johnson: il grande ex-giocatore dei Lakers si dichiarò infatti disposto a concedere a Malone l'uso del proprio numero, ma Karl preferì rifiutare in segno di rispetto. Malone a Los Angeles giocò con il numero 11, lo stesso che aveva sempre indossato in nazionale.
Malone è stato nominato MVP dell'All Star Game nel 1989 e nel 1993 (in quest'ultimo caso a pari merito conJohn Stockton).
Il 27 gennaio 1990 Malone segnò un career-high di 61 punti nella vittoria per 144-96 contro iMilwaukee Bucks. Fece 21 su 26 nei tiri su azione e 19 su 23 aitiri liberi. Stabilì così il record per il miglior realizzatore in una partita dei Jazz da quando la squadra era andata via daNew Orleans. Giocando in quella partita 33 minuti, Malone divenne il quarto giocatore nella storia NBA a segnare almeno 60 punti giocando meno di 40 minuti (prima di luiJerry West con 63 punti in 39 minuti il 17 gennaio 1962, eGeorge Gervin con 63 punti in 33 minuti il 9 aprile 1978; dopo di luiKobe Bryant con 62 punti in 33 minuti contro iDallas Mavericks il 20 dicembre 2005, eKlay Thompson con 60 punti in 29 minuti contro gliIndiana Pacers il 5 dicembre 2016.
Malone stabilì il proprio record personale di rimbalzi il 29 marzo 1994 contro iGolden State Warriors, catturandone 23 (11 in attacco e 12 in difesa).
Malone mise a referto la sua primatripla doppia il 2 febbraio 1996 contro iLos Angeles Clippers con 27 punti, 15 rimbalzi e 10 assist.
L'11 maggio 1997 in una gara di play-off contro i Los Angeles Lakers Malone stabilì il record NBA nei playoff mettendo a segno 18 tiri liberi su 18 tentativi. Finì la partita con 42 punti. Il record è stato superato prima daPaul Pierce nel 2003 con 21 e poi nel2011 daDirk Nowitzki con 24 tiri liberi.
Malone segnò 50 punti in una gara play-off contro iSeattle SuperSonics il 22 aprile 2000 stabilendo il record di franchigia dei Jazz nei play-off, risultando anche il più vecchio giocatore a realizzare 50 punti in post-season.
Il 30 novembre 2003, mentre giocava nei Lakers, Malone divenne il più vecchio giocatore NBA a compilare una tripla doppia. All'età di 40 anni segnò 10 punti con 11 rimbalzi e 10 assist in 26 minuti contro iSan Antonio Spurs.
Con 30 punti il 25 aprile 2004 aHouston Karl Malone divenne il più vecchio giocatore nella storia dei play-off a segnare più di 30 punti e il secondo a farlo a più di 40 anni (l'altro è statoKareem Abdul-Jabbar).
Nel corso della sua carriera Malone si è reso partecipe di due episodi controversi extra-campo:
Nel 1984 ha avuto un figlio da una ragazzina di 13 anni di nome Gloria Bell; il loro figlio èDemetress Bell, in seguito divenuto giocatore di football americano. Malone ha evitato la prigione solo perché Gloria e la sua famiglia non lo hanno denunciato;[8][9]
Nel 2004 si è rivolto alla moglie diKobe Bryant (Vanessa) dicendole «Sono a caccia di una bella messicana».[10] La donna (di origine latinoamericana) ha subito riferito la frase di Malone al marito e da lì i due hanno rotto la loro amicizia.[10][11] Anche negli anni successivi i rapporti sono rimasti tesi con Malone che nel 2015 ha invitato Kobe a un confronto.[12]
* - Membri che sono stati inseriti sia in qualità di allenatori, sia in qualità di giocatori. ** - Membri che sono stati inseriti sia in qualità di allenatori, sia in qualità di contributori. *** - Membri che sono stati inseriti sia in qualità di contributori, sia in qualità di giocatori.