Karamzin nacque nel villaggio di Karamzinka,Governatorato di Simbirsk, il quale prende il nome dal suo bisnonno, che ne fu il fondatore, il 12 dicembre1766 in una famiglia della nobiltà provinciale. Suo padre era un ufficiale dell'esercito russo che lo inviò aMosca per condurre gli studi secondari alla scuola privata di un professore tedesco, insegnante all'Università di Mosca.
Terminati gli studi, per qualche tempo condusse una vita di stravizi finché aderì allamassoneria e fu presentato al giornalista ed editoreNikolaj Ivanovič Novikov, per il quale lavorò con traduzioni di autori stranieri. Il suo primo volume è la traduzione delGiulio Cesare diShakespeare, pubblicato nel1787.
Massone, fu membro della Loggia "Corona d'Oro", nel1784 vi ricevette il secondo grado. Nel1785, tramite Ivan Petrovič Turgenev, diventò membro della cerchia deiMartinisti di Mosca. Nel1789 dichiarò la sua intenzione di voler lasciare la Massoneria. Negli anni venti dell'Ottocento rifiutò l'offerta diNikolaj Ivanovič Novikov di essere ricevuto nei gradi superiori[1].
Nel1789 Karamzin intraprese un viaggio che lo avrebbe portato inGermania, inFrancia, inSvizzera (una lapide lo attesta a Ginevra[2]) e inInghilterra. Tornato in Russia nel1790, dal1791 al1792 pubblicò una propria rivista, ilGiornale di Mosca, con il quale diede inizio al suo movimento letterario, espresso anche dalleLettere di un viaggiatore russo, apparse nella sua rivista e poi pubblicate in sei volumi dal1797 al1801, frutto del suo viaggio in Europa e ispirate al famosoViaggio sentimentale diLaurence Sterne. Con le sueLettere, Karamzin divenne «un capo, la maggiore personalità letteraria della sua generazione».[3]
Nel1792 aveva pubblicato il suo primo e più noto romanzo,La povera Lisa, storia di una ragazza che, sedotta e abbandonata, finisce con il suicidarsi. Storia sentimentale, ebbe un successo enorme: il laghetto di Mosca dove Karamzin immaginò il suicidio della protagonista fu a lungo meta di pellegrinaggio dei suoi lettori. Fra i suoi altri racconti ricordiamo "Un cavaliere del nostro tempo"; "L'uomo sensibile"e"L'uomo freddo", che si fanno notare per l'acutezza dell'analisi dei sentimenti.
Le sue poesie presentano due novità nel panorama russo: il lirismo e l'introduzione di nuove forme di versificazione di origine tedesca (oltre all'affinamento del tradizionale verso di origine francese). In questo, Karamzin è stato il precursore diŽukovskij, che è considerato da molti critici il vero padre della moderna tecnica poetica russa.[4]