Junkers T 19 | |
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Descrizione | |
Tipo | aereo da turismo aereo da addestramento |
Equipaggio | 1/2[1] |
Progettista | Ernst Zindel |
Costruttore | ![]() |
Data primo volo | 14 luglio1922 |
Esemplari | 3 (?) |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 6,12m |
Apertura alare | 11,25 m |
Altezza | 2,77 m |
Superficie alare | 19,0m² |
Peso a vuoto | 525kg |
Peso carico | 761 kg |
Propulsione | |
Motore | unradialeArmstrong Siddeley Genet |
Potenza | 80hp (60kW) |
Prestazioni | |
Velocità max | 134km/h (72kt) |
Velocità di crociera | 109 km/h (59 kt) |
Quota di servizio | 3 962 m (13 000ft) |
i dati sono estratti daJunkers Aircraft & engines 1913-1945[2] | |
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LoJunkers T 19, precedentemente indicato comeJ 19, fu unaereo da turismo eaddestramento bi-triposto, monomotore,monoplano adala alta a parasole, sviluppato dall'azienda aeronauticatedescaJunkers FlugzeugwerkeAG nei primianni venti.
Caratterizzato, come tutta la gamma di velivoli Junkers dell'epoca, dalla costruzione interamente metallica, non raggiunse la produzione in serie a causa dell'eccessivo costo di acquisto e venne realizzato in solo tre esemplari, uno dei quali impiegato dal costruttore stesso come laboratorio volante per lo sviluppo dei propri motori.
Con la fine dellaprima guerra mondialeHugo Junkers decise di avviare lo sviluppo di un modello destinato al mercato civile, un velivolo che potesse soddisfare le esigenze del pilota privato e della scuola di volo.
Lo sviluppo del modello si deve aErnst Zindel, in qualità di capo progettista dell'ufficio tecnico Junkers, il quale con la collaborazione di Staerke, Haseloff e Freundel, disegnò un velivolo di costruzione interamente metallica, principalmente induralluminio, con struttura tubolare ricoperta dalla caratteristica e singolare superficie in metallo ondulato già utilizzato nella precedente produzione.[1]
L'ala monoplana era montata a sbalzo, priva delleaste di controvento normalmente utilizzate per irrigidire la struttura negli altri velivoli con ala a parasole, con piano alare acorda costante edestremità arrotondate. Dotata dialettoni, questi erano a corda corta e larga, con bordi posteriori curvi che sporgevano oltre quello dell'ala.[2] Il collegamento alla fusoliera era assicurato da quattro gruppi di montanti a "v" e "v rovesciata" attaccati ai longheroni dell'ala superiore.[1]
Lafusoliera, piatta ai lati, integrava il lungoabitacolo aperto che occupava lo spazio tra i bordi d'entrata e d'uscita del piano alare, con il posto delpilota, protetto da unparabrezza, posizionato subito dietro al motore e la parte posteriore, configurabile per uno o due posti a sedere, accessibile da un portellino laterale di forma triangolare posto sul lato destro. L'impennaggio, di disegno classicomonoderiva, era caratterizzato daipiani orizzontali posizionati alti sulla fusoliera, dotati diequilibratori bilanciati "a corno". La combinazione della deriva triangolare etimone dal taglio dritto, che si estendeva dal fondo della fusoliera tra i duestabilizzatori, dava alla superficie verticale un aspetto piuttosto appuntito. Il carrello, di tipo ad assorbimento flessionale, era costituito da gambe di forza principali, dotate di elementi ammortizzanti, montate sui longheroni della fusoliera superiori, integrato posteriormente da un pattino di coda.[1][2]
Indicato inizialmente come J 19, poi cambiato in T 19, il modello fu il primo di tre progetti destinati al mercato dell'aviazione civile, tuttavia proprio per le caratteristiche costruttive e gli alti costi di produzione non poteva competere con i modelli offerti dalla concorrenza, ancora con struttura lignea ricoperta in tela.[1][3]
Il T 19 volò per la prima volta il 14 luglio 1922[1], equipaggiato con un motoreSiemens-Halske Sh 4, un radiale a 5cilindri raffreddato ad aria da 55hp (41 kW).[3] Successivamente venne montata una diversa motorizzazione, prima il 7 cilindri radialeSiemens-Halske Sh 5 da 77 hp (57 kW), quindi il 9 cilindri radialeSiemens-Halske Sh 12 da 110 hp (82 kW).[1][3] Il secondo T 19 venne usato come banco di prova volante e fu il primo velivolo Junkers a volare con il primo motore sviluppato in proprio dall'azienda, loJunkers L1, costruito nel 1921, un 6 cilindriin linea raffreddato ad aria da 75 hp (56 kW).[1][4] In seguito volò[2] con unArmstrong Siddeley Genet del 1926.[5] Il terzo T 19 venne venduto in India.[1]
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