Junkers Ju 86 | |
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Descrizione | |
Tipo | aereo di linea aereo postale bombardiere (D) aereo da ricognizione (P) |
Equipaggio | 4 |
Progettista | Ernst Zindel |
Costruttore | ![]() |
Data primo volo | 4 novembre1934 |
Data entrata in servizio | 1937 |
Data ritiro dal servizio | 1943 (Germania) 1958 (Svezia) |
Utilizzatore principale | ![]() |
Esemplari | oltre 1 000 |
Altre varianti | Junkers Ju 186 Junkers Ju 286 |
Dimensioni e pesi | |
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Lunghezza | 17,87m |
Apertura alare | 22,50 m |
Altezza | 5,06 m |
Superficie alare | 82,00m² |
Peso a vuoto | 5 150kg |
Peso carico | 8 060 kg |
Propulsione | |
Motore | 2Junkers Jumo 205 C-4 diesel a pistoni contrapposti e raffreddati a liquido |
Potenza | 600PS (447kW) ciascuno |
Prestazioni | |
Velocità max | 300km/h allivello del mare |
Velocità di crociera | 275 km/h |
Autonomia | 570km |
Tangenza | 5 900 m |
Armamento | |
Mitragliatrici | 3MG 15calibro 7,92 mm |
Bombe | 1 000 kg |
Note | dati riferiti alla versione Ju 86 D-1 |
i dati sono estratti daDie Deutsche Luftrüstung 1933-1945 (Band 3)[1] | |
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LoJunkers Ju 86 era unaereo multiruolo, bimotore adala bassa e piano di coda adimpennaggio bideriva, sviluppato dall'azienda aeronauticatedescaJunkers FlugzeugwerkAG nei primianni trenta e prodotto negli anni successivi sia dalla stessa che sulicenza da alcune aziende aeronautiche nazionali e dallasvedeseSaab.
Ufficialmente destinato al mercato dell'aviazione commerciale, progettato comeaereo civile da trasporto passeggeri edaereo postale, fu concepito in funzione di una sua possibile successiva conversione militare comebombardiere a medio raggio ericognitore come equipaggiamento nella ricostituzione dell'aeronautica militare nazionale avviata nel periodo hitleriano, laLuftwaffe.
Il progetto dello Junkers Ju 86, come quello dell'Heinkel He 111 e delDornier Do 17, fu la conseguenza di una specifica richiesta da parte dell'esercito tedesco nel 1932, al fine di dotarsi di un velivolo bimotore che potesse espletare funzioni di bombardamento e ricognizione. Come per altri apparecchi che prevedevano la rimilitarizzazione non troppo palese della Germania hitleriana, vennero seguiti due progetti paralleli, il primo a fini civili ed il secondo, più discreto per evitare sospetti da parte straniera, con finalità militari. In entrambi i casi era essenziale trovare un giusto compromesso tra velocità e capacità di carico. LaJunkers scelse di percorrere la strada del contenimento del peso prevedendo l'installazione dei motoriJumo 205 a ciclo diesel di propria progettazione, i quali vantando unconsumo specifico inferiore permettevano di imbarcare una minore quantità di carburante. Nel gennaio 1933, il Commissariato del Reich per l'aeronautica prima ed il neofondatoReichsluftfahrtministerium poi, seguirono direttamente gli sviluppi dei tre veicoli nascondendone il loro uso futuro. In fase di valutazione lacompagnia aerea nazionaleDLH, che era il committente ufficiale dei tre prototipi civili, respinse solamente il Do 17 a causa delle esigue dimensioni della fusoliera di quest'ultimo.
I primi prototipi civili volarono nel novembre del 1934 mentre le prime versioni militari furono pronte nel 1936. Le sigle dei prototipi delloJu 86 hanno seguito un insolito schema dovuto alla realizzazione alternativa di un velivolo ad uso militare ed uno ad uso civile.
Il primo velivolo realizzato, al quale era stata assegnata la denominazione Ju 86 V1 (W.Nr. 4901), era il prototipo della versionebombardiere. Dotata di motoriSiemens SAM 22B da 550CV (404kW) ciascuno, volò per la prima volta il 4 novembre 1934.Il 22 marzo 1935 fu la volta del primo volo del prototipo della versionecivile, al quale era stata assegnata la denominazione Ju 86 V2 (W.Nr. 4902). In fase di costruzione era stato dotato anch'esso di motorizzazione Siemens ma prima di compiere il volo inaugurale furono sostituiti con 2 motoriJunkers Jumo 205diesel da 600PS (441kW), diventando il prototipo della serie B civile.
Come per altri velivoli dellaLuftwaffe, l'inizio dellaguerra civile spagnola fornì l'opportunità per saggiare in combattimento le potenzialità dello Ju 86 nel ruolo di bombardiere a medio raggio, rivelandosi però presto inferiore al coevoHeinkel He 111. All'inizio del febbraio 1937 furono inviati in Spagna, in forza allaLegione Condor (VB/88), quattro Ju 86 D-1, uno dei quali però ebbe una vita breve in quanto solamente dopo qualche incursione, il 26-1, il 23 febbraio venne abbattuto dalleforze aeree repubblicane causando la morte di tre componenti dell'equipaggio e della cattura del quarto. Dalla Germania ne arrivò subito uno per reintegrarne il numero ma nell'estate dello stesso anno un altroD-1 venne perso in un incidente. I restanti tre vennero venduti alle forze nazionaliste alla fine del conflitto.
LoJu 86 D-1 venne nuovamente impiegato in forza alla Luftwaffe durante lacampagna di Polonia del 1939 ma definitivamente ritirato subito dopo.
Nel gennaio 1940 la Luftwaffe testò il prototipo di una versione d'alta quota, la Ju 86 P. Essa necessitava di un equipaggio di due soli uomini ed era caratterizzata da una nuovacabina pressurizzata, da una nuova ala di maggior lunghezza e motorizzata dagliJumo 207 A1 a ciclo diesel dotati di turbocompressore. In questa configurazione poteva raggiungere la quota di 12 000 m, all'occorrenza anche superiore, tanto da poter ritenere lo Ju 86 P inattaccabile daicaccia alleati. Per contrastarne la minaccia furono specificatamente progettati ilbritannicoWestland Welkin ed ilsovieticoYakovlev Yak-9 PD. A seguito delle soddisfacenti prove di volo la Luftwaffe ordinò di riconvertire 40 vecchi modelli sia in velivoli da bombardamento denominatiJu 86 P-1 sia in ricognitori fotografici d'alta quota denominatiJu 86 P-2, impiegandoli con successo nei cieli sopra laGran Bretagna, l'Unione Sovietica e il Nord Africa.
Nell'agosto del 1942, nei cieli egiziani, unoSupermarine Spitfire Mk.V modificato riuscì ad abbattere il primoJu 86 P a circa 14 500 m (circa 49 000 ft) di altezza. Quando successivamente vennero persi altri dueP, la Luftwaffe decise nel 1943 di ritirarli definitivamente dal servizio.
La Junkers allora pensò di sviluppare ulteriormente il progetto con loJu 86 R per raggiungere, grazie una nuova ala di 32 m e a nuovi motori dotati di eliche a quattro pale, la tangenza massima di 16 000 m e compensare i progressi fatti dai caccia alleati, ma la produzione si limitò ad alcuni prototipi.
Operò con gli Ju 86 K, versione da esportazione dell'azienda tedesca, ai quali si affiancarono quelli prodotti inSvezia su licenza dallaSaab.
La prima fornitura riguardò 3 esemplari di Ju 86 K-1 che si differenziavano dal modello tedesco per alcuni particolari tra cui l'adozione di 2 radialiPratt & Whitney R-1690 Hornet. La successiva fornitura riguardò la versione Ju 86 K-4, del tutto simile alla K-1 ma motorizzata questa volta con i radiali di produzionebritannicaBristol Pegasus III.
Una volta ottenuta la licenza di produzione, la Saab iniziò la realizzazione dello Ju 86 K-2, una versione da esportazione prodotta in 66 esemplari e destinata alRegno di Ungheria[2], dello Ju 86 K-5, un K-4 motorizzato con i radiali Pegasus XII prodotti anch'essi su licenza in Svezia dallaNOHAB (Nydqvist & Holm AB), e dello Ju 86 K-13, versione bombardiere dotata di radialiBristol Mercury XIX di produzionepolacca e svedese, ribattezzata in Svezia comeB 3.
Tutti i velivoli furono utilizzati dai reparti svedesi ma non vennero mai impiegati operativamente in eventi bellici rimanendo in servizio fino al 1958[3] alcuni finendo la propria carriera convertiti nel ruolo di piattaforme volantiSIGINT[4].
Tabella riassuntiva di tutti gli Ju 86 prodotti | |||||
Versione | JFM | Henschel | Blohm & Voss | ATG | TOTALE |
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Prototipi | 4 | 4 | |||
A-0 | 7 | 7 | |||
B | 10 | 10 | |||
C | 6 | 6 | |||
A/D | 215 | 94 | 75 | 92 | 476 |
E-1 | (200) | (100) | 230 (300) | ||
E-2 | (170) | ||||
E-5/E-8 | (57) | ||||
G | 72 | 70 | 142 | ||
K | 134 | 134 | |||
M | (14) | ||||
N | (23 ?) | ||||
O | 3 | 3 | |||
P-1 | (9) | (9) | |||
P-2 | (>9) | ||||
P-3 | (>11) | ||||
R-1 | (16) | ||||
R-2 | (3) | ||||
Z | 39 | 39 | |||
TOTALE | 491 | 94 | 75 | 162 | 822 |
Attualmente esiste un solo esemplare completo giunto sino ad oggi. Si tratta di uno dei 16 esemplari di B 3C-2, ovvero Ju 86 K-4 con designazione svedese, di costruzione su licenza Saab, il 0155/A con immatricolazione militare F21 esposto in mostra statica permanente alFlygvapenmuseum, il museo aeronautico della forza aerea svedese, situato presso la base aerea F 3 Malmslätt, Kungliga Östgöta Flygflottilj (o semplicemente F 3) nella municipalità diLinköping, inSvezia, a circa 8km adovest del capoluogo[8].
Altri progetti
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