Dotata di una portentosavoce di quattroottave, è unabambina prodigio di successo nel circuito delmusic-hall inglese deglianni quaranta[5]. Appena adolescente fa il suo debutto aBroadway[6] diventando velocemente superstar del teatro musicale, grazie a classici comeMy Fair Lady eCamelot, e stella di programmi pionieristici della televisione americana[7][8].
La sua discografia comprende quattro album di platino[11] e la colonna sonora diTutti insieme appassionatamente è il disco di maggior successo del ventesimo secolo (109 settimane nellatop ten diBillboard)[12].
Oltre alla carriera di attrice e cantante la Andrews è, da più di 50 anni, autrice di libri per l’infanzia (con numerosi best seller all’attivo), regista teatrale (la sua regia del sessantesimo anniversario diMy Fair Lady batte il record di incassi dellaSydney Opera House)[13] e autrice e produttrice televisiva (la serie NetflixJulie's Greenroom)[14]. Nel suo futuro imminente c’è anche il debutto come produttrice cinematografica.
Figlia d'arte[15], nel periodo dellaseconda guerra mondiale, la madre Barbara Morris e il patrigno Ted Andrews sono un duo musicale di un certo successo nel circuito delvaudeville inglese[15].
Il cognome di Julie viene cambiato legalmente con quello del patrigno quando la bimba ha cinque anni[16]. Poco dopo, con loro grande sorpresa, i genitori scoprono che la piccola è un vero e proprio fenomeno[15]. A soli sette anni, ha un'estensione vocale di 4 ottave ed è capace di strabilianti virtuosismi da soprano leggero[17]. Julie studia canto con il celebre soprano inglese Lilian Stiles-Allen[18] e, dagli otto anni, appare negli spettacoli dei genitori: il duo "Ted e Barbara Andrews" diventa il trio "Ted e Barbara con la piccola Julie Andrews"[16]. Il successo personale della bambina sarà causa di gelosia da parte del patrigno che diventa sempre più violento e alcolizzato, finché i suoi attacchi a sfondo sessuale costringono la figliastra a dormire chiusa a chiave nella sua cameretta[16][19].
A 11 anni canta, accompagnata al piano da sua mamma, per la regina madre e la principessaMargaret in uno dei grandi teatri diPiccadilly Circus[15]. Nel 1947, appena dodicenne, è già solista al leggendario Hippodrome diLondra, nella rivistaStarlight Roof[15]. Ogni sera cantaLa Polonaise dall'operaMignon facendo venir giù il teatro[16] e raggiungendo la notorietà come "la più piccola primadonna della Gran Bretagna"[20]. L'anno seguente incide il suo primo disco e si esibisce, accanto aDanny Kaye, nellaRoyal Variety Performance, alla presenza delre del Regno Unito Giorgio VI e della principessa Elisabetta (futuraRegina Elisabetta II)[15]. Sempre nel 1948 fa il suo debutto televisivo nel programma della BBC:Rooftop Rendezvous[15].
Gli anni cinquanta: Broadway e i primi successi televisivi
Julie Andrews nei panni della Regina Ginevra insieme aRichard Burton, nei panni diRe Artù nel 1960
All'inizio degli anni '50 Julie Andrews è l'unico sostegno economico dell'intera sua famiglia. Dal 1950 al 1953 è fra i protagonisti del celebre programma radiofonicoEducating Archie, si esibisce nelWest End londinese in spettacoli musicali di successo e gira laGran Bretagna con numeri di varietà, facendo la transizione da bambina prodigio a giovane cantante di classici e arie operistiche[15][16].
Nel 1954, appena diciottenne, approda aBroadway[15]. Produttori statunitensi la scelgono per interpretare la protagonista nella versione americana delmusical ingleseThe Boy Friend, diSandy Wilson, il cui successo fa di lei la stella emergente del teatro d'oltreoceano[21].
L'anno seguente le viene affidato il ruolo principale nelmusical più longevo dell'epoca:My Fair Lady, accanto aRex Harrison, e la sua performance passa alla storia[22]. La parte della volgare fioraia, trasformata in raffinata lady da un cinico professore di fonetica, richiede doti di attrice comica e drammatica e notevoli capacità canore; persinoMaria Callas si meraviglia della professionalità della giovane che eccelle su tutti i fronti in otto spettacoli settimanali[23]. La Andrews ripete il trionfo americano a Londra, trascorrendo un totale di tre anni e mezzo nello spettacolo. Il ruolo le fa ottenere la sua prima candidatura alTony Award[24]. Una seconda candidatura arriva pochi anni dopo per l'interpretazione dellaRegina Ginevra accanto alRe Artù diRichard Burton, inCamelot, ilmusical di Broadway preferito dal presidenteKennedy; fatto questo che farà valere alla sua amministrazione l'appellativo postumo diCamelot, appunto[25]. GliLP dei due spettacoli sono i dischi più venduti nei rispettivi anni di uscita.My Fair Lady detiene il primato di colonna sonora teatrale più venduta di sempre[26].
Di questo periodo sono anche i primi duespecial televisivi di Julie Andrews:High Tor (1956), il primo film TV della storia, nel quale recita conBing Crosby, eCinderella (1957),musical televisivo scritto apposta per lei dagli autoriRichard Rodgers &Oscar Hammerstein II, per il quale ottiene la sua prima candidatura alpremio Emmy. 120 milioni di telespettatori vedono il film trasmesso in diretta, un record imbattuto[27].
Nel 1959 la Andrews sposa lo scenografo e costumistaTony Walton[27] (vincitore di unpremio Oscar perAll That Jazz - Lo spettacolo comincia, 3 premi Tony e un Emmy), dal quale avrà, nel 1962, la sua unica figlia: Emma Walton Hamilton[27] (oggi autrice per l'infanzia, spesso in coppia con la madre). I coniugi divorziano nel 1967[27], rimanendo grandi amici e collaborando più di una volta fino alla morte di Walton nel 2022.
All'inizio deglianni sessanta la Andrews è già una stella del teatro con importanti esperienze televisive ma non è ancora apparsa sul grande schermo. Per questo motivoJack Warner, il produttore della versione cinematografica diMy Fair Lady, affida il ruolo da lei creato sulle scene a un'affermata superstar del cinema,Audrey Hepburn, facendola doppiare nel canto da un'interprete specializzata,Marni Nixon[28]. Considerato uno dei casi d'ingiustizia più clamorosi della storia diHollywood, il fatto suscita aspre polemiche[15][27].
Pochi mesi dopoWalt Disney propone alla Andrews il ruolo diMary Poppins, promettendole successo e popolarità di gran lunga superiori a quelli che le avrebbe regalato il film di Warner[15]. Nel 1964 fa il suo debutto al cinema nella parte della governante volante per la quale ottiene diversi riconoscimenti, fra cui il premioOscar alla miglior attrice[15]. Il successo stratosferico del film la lancia nell'empireo delle dive internazionali e fa sì che Mary Poppins diventi un personaggio iconico,status che mantiene fino a oggi. La colonna sonora è il disco più venduto del 1965, battendo iBeatles e iRolling Stones[29]. Nel 2013 il film è stato scelto per la preservazione nelNational Film Registry dellaBiblioteca del Congresso degliStati Uniti[30].
Julie Andrews è la prima diva hollywoodiana senza un contratto pluriennale con unamajor[15][27], quindi la prima libera professionista della storia del cinema. Lostudio system entra in crisi nella metà degli anni sessanta[31], i vecchi contratti da sette o più film consecutivi diventano proibitivi e la Andrews passa da uno studio all'altro con ingaggi limitati ad ogni singolo film.
Nel 1965 interpreta il ruolo che segnerà la sua consacrazione al cinema: Maria, protagonista diTutti insieme appassionatamente. Ilmusical, prodotto dalla20th Century Fox e diretto daRobert Wise, vince cinqueAcademy Award tra cui quello per il miglior film (la Andrews guadagna la sua seconda candidatura all'Oscar e il suo secondoGolden Globe)[15] e rimane a tutt'oggi al terzo posto della classifica dei film più visti al cinema di tutti i tempi[32]. Alla televisione la pellicola detiene il primato di film più visto in assoluto ed è considerata il classico natalizio per antonomasia. Anche questo film è stato scelto per la preservazione nel National Film Registry[33]. La colonna sonora del film è in vetta alla classifica dell'intera discografia del ventesimo secolo[12] e al secondo posto (dietro21 diAdele) di tutti i tempi[34].
Già nel 1964 la Andrews gira il primo di tanti film nei quali va contro l'immagine sdolcinata che le sue due pellicole più celebri le hanno affibbiato:Tempo di guerra, tempo d'amore, una commedia antimilitarista sceneggiata daPaddy Chayefsky e diretta daArthur Hiller, la vede impegnata in appassionate scene d'amore conJames Garner; inHawaii (il campione d'incassi del 1966)[35] diGeorge Roy Hill dimostra notevoli doti di attrice drammatica nei panni della moglie vittima di unMax von Sydow missionario di metà Ottocento.
Nel 1966 è ormai l'attrice più pagata di Hollywood[36], il suo nome in locandina è garanzia di successo al botteghino, tanto che la casa di produzione convinceAlfred Hitchcock a scritturarla, insieme aPaul Newman, per il thrillerIl sipario strappato. Il film, pur non essendo uno dei capolavori del maestro del brivido, si rivela uno dei suoi maggiori successi commerciali[37].
Dell'anno seguente èMillie (1967), pellicola diretta daGeorge Roy Hill con la quale l'attrice torna alla commedia musicale e il film batte il record d'incassi dellaUniversal Pictures[15]. Tutti i suoi lavori fino a quel momento sono degli straordinari successi al botteghino americano e la Andrews sembra infallibile[38].
Nel 1968, però,Un giorno... di prima mattina diRobert Wise, sfarzosa biografia musicale della diva deglianni trentaGertrude Lawrence, si rivela inaspettatamente un clamoroso fiasco al botteghino[39]. Il personaggio centrale - una donna alcolizzata, opportunista e promiscua - delude ifan della Andrews, che speravano in un'altra commedia musicale per famiglie[40]. Questa, però, è la direzione in cui l'attrice vuole orientarsi e rifiuta il ruolo di protagonista nei tantimusical per bambini che le vengono proposti (Il favoloso dottor Dolittle,Oliver!,Citty Citty Bang Bang)[41].
I suoi successi sul piccolo schermo continuano per tutto il decennio con programmi passati alla storia della TV americana, comeJulie & Carol atCarnegie Hall (1962), accanto all'attrice comicaCarol Burnett (il programma vince un Emmy e una Rosa d'Oro al Festival di Montreux)[27],The Julie Andrews Show (1965), conGene Kelly, eUna sera con Julie Andrews eHarry Belafonte (1969), in cui i due divi protagonisti si scambiano il primo bacio interrazziale della storia della televisione[42].
Gli anni settanta e ottanta: i film con Blake Edwards
Il film che dà inizio al loro sodalizio artistico,Operazione Crêpes Suzette[44] (1970), costituisce il primo di numerosi esperimenti che il marito/regista opera sull'immagine pubblica della moglie/attrice. Edwards (conWilliam Peter Blatty, l'autore deL'esorcista) scrive una sceneggiatura in chiave di commedia, nella quale la Andrews interpreta una spia sotto copertura che, fra uno spogliarello e baci appassionati nella doccia, seduce il maggioreRock Hudson per carpirgli segreti militari[45]. I produttori dellaParamount Pictures, però - avendo investito un budget stratosferico, nella speranza di bissare il successo di Julie Andrews inTutti insieme appassionatamente[46] - esigono unmusical tradizionale e interferiscono fino a causare la rottura con il regista[47]. Il risultato finale è un ibrido fra una commedia musicale e altri generi che non convince i critici e il tonfo al botteghino è colossale[43] (nel 1992 Blake Edwards presenta - con grande successo - alFestival di Cannes il suodirector's cut del film, più snello e meno musicale). I gusti del pubblico sono in veloce mutamento e film meno costosi comeEasy Rider eUn uomo da marciapiede aprono la strada alla cinematografia più violenta deglianni settanta, mandando in agonia ilmusical cinematografico[48].
Edwards comincia le prime di tante battaglie legali contro le case di produzione che interferiscono nella lavorazione dei suoi due film successivi[49]. La Andrews rifiuta il ruolo della protagonista inPomi d'ottone e manici di scopa[50], poi assegnato adAngela Lansbury, e la coppia, in piena rotta di collisione con Hollywood, si trasferisce inEuropa con la prole (fra propri e adottati hanno cinque figli)[51].
Julie Andrews scrive i suoi primi due romanzi[52] e si esibisce in concerti dal vivo (Londra,Las Vegas,tournée delGiappone) ma si dedica soprattutto alla televisione. Vince il suo primoEmmy con la serieThe Julie Andrews Hour (1972/73)[53], in cui duetta con ospiti comeMama Cass,James Stewart,Sammy Davis Jr.,Henry Mancini e tanti altri. Inoltre è presentatrice/soubrette di un gran numero di special televisivi comeJulie and Carol at Lincoln Center (conCarol Burnett, 1971),Julie's Christmas Special (conPeggy Lee ePeter Ustinov, 1973),Julie Andrews - One Step Into Spring (1978) e moltissimi altri. Edwards produce e dirige alcuni di questi special:Julie (1972),Julie and Dick at Covent Garden conDick Van Dyke (1974) eJulie: My Favourite Things conPeter Sellers (1975).
In questi anni marito e moglie girano un solo film insieme,Il seme del tamarindo (1974), una produzione inglese con coprotagonistaOmar Sharif, il cui esito modesto poco contribuisce a ridar loro il vecchio successo al cinema[54].
Il trionfo al botteghino arriva subito dopo, per il regista, con i seguiti della sua fortunata serie deLa Pantera Rosa[43] (1975, 1976, 1978) con Peter Sellers nei panni dell'imbranatoIspettore Clouseau. Grazie alla popolarità planetaria di questi film, gli Edwards tornano aHollywood e il regista può realizzare la sceneggiatura che fino a pochi anni prima nessun produttore avrebbe toccato: in10 (1979) mette la propria moglie accanto aDudley Moore eBo Derek in una commedia sexy il cui esito strepitoso porta i due coniugi, per la prima volta nel loro sodalizio artistico, sulla cresta dell'onda[43] e Julie Andrews ottiene l'undicesimanomination alGolden Globe.
Nel 1981 esce la commedia dissacratoriaS.O.B., conWilliam Holden (al suo ultimo film) e uncast stellare. È una pellicola dagli accenti autobiografici, ispirata agli avvenimenti che, una decina di anni prima, causarono il tonfo al botteghino diOperazione Crêpes Suzette. Julie Andrews interpreta un'attrice dimusical per famiglie costretta dal marito/produttore a denudarsi in unfilm pornografico, mettendo in subbuglio una Hollywood ipocrita e senza scrupoli. Contraddistinto da unohumour graffiante e provocatorio, il film fa scalpore alla sua uscita in quanto il personaggio della Andrews appare intopless, fa uso distupefacenti e utilizza un buon numero di parolacce[55].
A questo seguono opere più agrodolci e sperimentali, come:I miei problemi con le donne (1983) conBurt Reynolds (dongiovanni seriale che si innamora della sua psicologa, interpretata da Julie Andrews), eCosì è la vita (1986) conJack Lemmon[58], un film autobiografico, girato nella casa di Malibu dei coniugi[59], interpretato da amici e parenti e senza sceneggiatura. Edwards scrive il soggetto e i profili psicologici dei personaggi con il suo psicanalistaMilton Wexler, lasciando che gli attori improvvisino i dialoghi sul set[60]. Julie Andrews conquista la sua quattordicesima candidatura al Golden Globe.
Negli anni ottanta la Andrews va in tournée con due concerti (Giappone 1980 e Stati Uniti 1987-89), incide due album (Love Me Tender, con ospiteJohnny Cash, eLove Julie) e lancia tre programmi televisivi:Julie Andrews' Invitation to the Dance conRudol'f Nureev (1980),Julie Andrews a Salisburgo (1987) conPlácido Domingo eJulie & Carol Together Again (1989) che la vede, per la terza volta, affiancata all'attrice comica Carol Burnett.
Gli anni novanta: il ritorno a Broadway e la perdita della voce
Nel 1991 Julie Andrews è protagonista deL'ultimo abbraccio, film per la televisione di successo sul tema dell'AIDS, conHugh Grant nel ruolo di suo figlio[61]. Nello stesso anno viene distribuito il suo unico film cinematografico di questo decennio,Cin cin, una co-produzione italiana che, nonostante la regia di Gene Saks, Marcello Mastroianni come co-protagonista e i costumi diGianni Versace, è un fiasco commerciale. Nel 1992 è nominata ambasciatrice dell'UNIFEM[62], il fondo delleNazioni Unite che si batte per i diritti civili delle donne[63]; firma un contratto con laPhilips Classics per incidere una serie di nuovi CD, fra cuiThe King and I conBen Kingsley[64]; e canta allaCasa Bianca, conNeil Diamond, alla presenza delPresidente degli Stati Uniti e dellaFirst Lady, nel tradizionale concerto di Natale. Nel 1993 torna in Giappone per dei concerti dal vivo, trasmessi anche alla TV di quel paese.
L'ultima collaborazione con il marito Blake Edwards avviene nel 1995, con l'adattamento teatrale diVictor/Victoria. L'avvenimento costituisce il debutto in teatro del regista e del compositoreHenry Mancini, e il ritorno a Broadway della diva dopo un'assenza di 35 anni (poco tempo prima era tornata alle scene inPutting It Together diStephen Sondheim[65] ma su un palcoscenico dell'Off-Broadway)[66]. Dopo una gestazione complessa (divergenze fra il regista e il cast creativo, il coreografo licenziato e rimpiazzato daRob Marshall, Mancini viene a mancare prima di riuscire a finire la partitura eFrank Wildhorn lo sostituisce), lo spettacolo è un successo di pubblico, ma la critica è meno convinta. L'entusiasmo nei confronti della protagonista è unanime, ma la regia lascia perplessi i più, che la definiscono "troppo cinematografica"[67].
Quando vengono annunciate le candidature aipremi Tony,Victor/Victoria ne riceve solo una per la migliore attrice protagonista. Il fatto viene visto dalla compagnia come un attacco personale da parte del mondo del teatro newyorkese all'Edwards regista di Hollywood e Julie Andrews decide di compiere un atto fino a oggi unico nella storia del premio: durante una speciale conferenza stampa al termine di una replica, rifiuta la candidatura (la sua terza), decisione che finisce sulle prime pagine dei giornali di mezzo mondo[68]. L'episodio non fa che dare maggiore pubblicità alloshow che registra il tutto esaurito per anni a venire[69].
Il successo però viene interrotto da un evento drammatico: verso la fine del suo impegno nello spettacolo, nel 1997 la Andrews viene ricoverata in ospedale per quella che avrebbe dovuto essere una semplice operazione chirurgica alla gola (Liza Minnelli amichevolmente la sostituisce inVictor/Victoria)[70]. Un errore durante l'operazione le lascia sulle corde vocali delle cicatrici permanenti che la privano per sempre della sua voce di cantante[71]. Una causa contro il chirurgo Scott Kessler[72] si conclude con un risarcimento all'attrice di 20 milioni di dollari[73]. Dopo mesi difficili, trascorsi in riabilitazione, la Andrews è in grado di tornare al lavoro.
Agli ultimi anni del decennio appartengono grandishow televisivi dei quali è presentatrice, comeHey Mr Producer (1998) eMy Favourite Broadway: The Leading Ladies (1999). Il film TVTutta colpa della neve (1999) la vede in coppia conJames Garner per la terza volta e risulta talmente popolare da essere ritrasmesso in diverse occasioni negli anni successivi. Nel 1999 laYale University le conferisce lalaurea ad honorem[74].
Gli anni duemila e duemiladieci: revival cinematografico e diversificazione della carriera
All'inizio del nuovo millennio, accanto alle sue attività di sempre, Julie Andrews diversifica la propria carriera, dedicandosi all'editoria, al doppiaggio, alla regia teatrale e produzione televisiva.
Nel 2000, con la figlia Emma Walton Hamilton, crea la Julie Andrews Collection per la casa editrice Harper Collins, pubblicando, nei 24 anni successivi, più di 40 libri per l'infanzia, una passione che coltiva daglianni settanta, con numerosibest seller all'attivo[75][76].Nel 2008 e 2019 escono i primi due volumi della sua autobiografia[77][78].
La sua carriera televisiva continua in diversi ambiti: è attrice (per la seconda volta accanto aChristopher Plummer) in un adattamento del drammaOn Golden Pond (2001), trasmesso in diretta sulla CBS, e nei due film dellaWalt Disney tratti dalla collana di libri per bambiniEloise (2003). È presentatrice di una serie di documentari sul teatro musicale americano per laPBS (che, nel 2005, le vale il suo secondoEmmy)[89] e di otto edizioni delconcerto di Capodanno, trasmesso daVienna (2009-2017)[90][91]. Nel 2017 debutta suNetflixJulie's Greenroom, una nuova serie per bambini, interpretata, scritta e prodotta da Julie Andrews[92][93].
Nonostante non sia più in grado di cantare come prima, in seguito a un intervento chirurgico andato male nel 1997, la Andrews, fa diversi esperimenti canori fin dall'inizio del suo percorso di recupero[94]. Nello special televisivoMy Favourite Broadway: The Love Songs (2000), da lei presentato e girato dal vivo in un gremito teatro di Broadway, scatena una interminabilestanding ovation intonando poche note daMy Fair Lady. La gamma è ben lontana dalle quattro ottave che la contraddistinguevano ma i risultati sono abbastanza gradevoli da permetterle, negli anni successivi, altri piccoli momenti canori in TV e al cinema. Nel 2008 - coadiuvata da un quintetto di stelle emergenti di Broadway - si esibisce in concerti dal vivo in una tournée degli Stati Uniti che si conclude, con grande successo, all'Hollywood Bowl[95]. Nel 2009 le maggiori testate di tutto il mondo pubblicano la notizia secondo la quale, dopo anni di ricerche, gli scienziati Steven Zeitels e Robert Langer, potrebbero riuscire, grazie ad un gel a base diglicole polietilenico, a restaurare la voce della Andrews[96][97] ma le sperimentazioni continuano fino ad oggi e i risultati non sembrano essere imminenti. La cantante è presidente onorario dell'Institute of Laryngology and Voice Restoration, un dipartimento che si occupa di trovare fondi per la ricerca al Massachusetts General Hospital[98].Nel 2010 dà il suo concerto di addio allaO2 Arena di Londra[99] ma continuerà a esibirsi in giro per il mondo in spettacoli dal vivo non canori, comeAn Evening with Julie Andrews, che porta intournée dell'Australia eNuova Zelanda (2013), delRegno Unito (2014)[100],Irlanda (2015), ecc.
Nel 2005 debutta nella regia teatrale, dirigendo commedie musicali per teatri dellaEast Coast etournée degliStati Uniti[101][102][103]. Nel 2016 è regista, allaSydney Opera House, delrevival per il sessantesimo anniversario diMy Fair Lady[104][105]. Ilmusical è un trionfo di critica, batte il record di incassi del teatro[106] e nel 2017 miete altri successi in unatournée australiana[107].
Nel 2010 scompare il marito dell'attrice, il registaBlake Edwards[111], e la Andrews è al suo fianco fino all'ultimo[112]. Nel 2015 festeggia il suo ottantesimo compleanno[113] e l'evento è di tendenza sui social media. Nel 2017 crea la sua prima paginaFacebook e da questa attacca l'amministrazione Trump per i tagli dei fondi all'arte e alla cultura[114].
Gli anni duemilaventi: pandemia, doppiaggio, TV, libri, regia e produzione
All'inizio dellapandemia, Julie Andrews argina le restrizioni imposte dalCoronavirus trasformando parte della sua casa negliHamptons in uno studio televisivo e di registrazione[115]. Da questo, già dall'aprile 2020, durante il primolockdown, comincia una serie interattiva sui social media, lanciaJulie's Library, il suo primopodcast[116], ed è ospite di programmi TV, radiofonici e su piattaforme online[117][118][119], come gli special per ilPremio Kennedy aDick Van Dyke (2021)[120] e il cinquantesimo anniversario diDisney World (2021).
Numerose sono le sue apparizioni televisive, soprattutto in varietà commemorativi. Fra questi: il Giubileo di Platino dellaRegina Elisabetta II (2022)[141][142], i 90 anni della sua amica, e compagna di tanti successi televisivi,Carol Burnett (2023)[143] e i 100 anni dellaWalt Disney Company (2023)[144]. Nel 2024 è presentatrice di due special della PBS, uno dedicato al maritoBlake Edwards[145] e l'altro ai 100 anni del compositoreHenry Mancini[146]. Nel settembre 2025 è fra i presentatori di un programma per festeggiare il settantesimo anniversario diDisneyland[147] e, il 12 dicembre prossimo, sarà fra i tanti intervistati del programma della PBS per i 100 anni di Dick Van Dyke, suo partner nel filmMary Poppins[148]. Alla fine dell'anno prossimo verrà trasmesso un documentario interamente dedicato a lei.
Dopo una breve interruzione, durante la quale ultima e pubblica il secondo volume della sua autobiografia, dal 2022 riprende la pubblicazione di libri per bambini con la figlia Emma. Nel 2024 esce il suo quarantatreesimo libro[149] e il quarantaquattresimo è previsto per il 2026.
Dopo sette anni di pausa, nel 2024, Julie Andrews torna alla regia teatrale con la ripresa dell'adattamento del suo testoThe Great American Mousical al Legacy Theatre, nel Connecticut[150]. Nel 2026 laSydney Opera House riprenderà la sua regia del 2016 del musicalMy Fair Lady per il settantesimo anniversario dello spettacolo[151].
Da sempre impegnata sul fronte degliaiuti umanitari (dallaguerra del Vietnam agli uragani diHaiti), dal 2022 raccoglie fondi per l'Ucraina e nel 2025 per gli incendi in California, attraverso l'agenzia da lei stessa co-fondata, negli anni '70, e della quale è direttrice:Operation USA[152]. Il primo ottobre 2025 la Andrews compie 90 anni e viene festeggiata nel Regno Unito con programmi radiofonici della BBC[153] e concerti dal vivo[154]. Nello stesso periodoTutti insieme appassionatamente torna nelle sale di quasi tutto il mondo (non in Italia) per il suo sessantesimo anniversario[155].
Nell'ottobre 2024 viene annunciata la pre-produzione diThe Princess Diaries 3. Il film costituirebbe il terzo capitolo della saga che lanciòAnne Hathaway al cinema e diede a Julie Andrews uno dei suoi più grandi successi commerciali. La Hathaway sarà nel cast del nuovo sequel ma la partecipazione della Andrews non è ancora stata confermata[156].
Essendo Julie Andrews un'icona non solo cinematografica ma anche culturale (non tanto in Italia ma nei paesi anglosassoni con particolare forza) il suo personaggio è spesso citato o parodiato nella cultura popolare.
Julie Andrews è menzionata in (o il suo nome è al centro di) numerose serie televisive: DaCharlie's Angels eDallas aWill & Grace eI Simpson. Innumerevoli sono gli spot pubblicitari che adoperano canzoni della Andrews comejingle.
Fra i numerosi fan celebri dei film della Andrews c'è il Papa Leo XIV che, nel novembre 2025, ha rivelato il titolo del suo film preferito:Tutti insieme appassionatamente[160].
Nel1976,Freddie Mercury scrive e incide con iQueen la canzoneThe Millionaire Waltz; successivamente dirà che la frase «Bring out the charge of the love brigade, there's spring in the air once again» in essa contenuta è molto in stile Julie Andrews.[161]
NeLa Pantera Rosa sfida l'ispettore Clouseau Peter Sellers, nei panni dell'imbranato ispettore francese del titolo, si reca in un locale gay per delle indagini, lì assiste all'esibizione di una drag queen che canta inplayback la canzone diHenry ManciniUntil You Love Me. La voce cantante appartiene alla Andrews.
Nel1981,Roger Taylor deiQueen produce e canta con l'attore comico Mel Smith la canzoneJulie Andrews' Greatest Hits.
La versione della Andrews diMy Favorite Things è stata una delle canzoni preferite diMichael Jackson.
Nel2013Annie Lennox posta sulla sua paginaFacebook cheFeed the Birds, cantata dalla Andrews, è una delle sue canzoni preferite.[162]
Nel2015Lady Gaga ottiene un notevole successo personale, alla cerimonia dell'Oscar,[163] con un medley di canzoni daTutti insieme appassionatamente, in occasione del cinquantesimo anniversario del film.[164] Alla fine della sua esibizione la Andrews ha fatto un'apparizione a sorpresa, congratulandosi con la cantante che l'aveva appena definita "incomparabile".[165] La clip è diventata un fenomeno suisocial network,[166] la clip più vista di questa edizione del premio.[167]
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Nel 1960 lo scrittore ingleseTerence Hanbury White pubblica, in una raccolta, la poesiaJulie Andrews, nella quale paragona l'attrice aElena di Troia.
Nel 1992, al Chelsea Flower Show di Londra viene lanciata, alla presenza dell'attrice, una nuova varietà di rosa chiamata "Julie Andrews". Nel 2020 una seconda rosa intitolata all'attrice vince il prestigioso premio "Most Beautiful Rose of the Century" all'International New Rose Competition a Lione in Francia.[169]
Nel 2001 il teatro di posa Numero 2 degli studi della Walt Disney inCalifornia viene ribattezzato "Julie Andrews Studio"
Nel 2005 l'attrice, che già è unaDisney Legend, viene eletta madrina del cinquantesimo anniversario diDisneyland
Un disegno diAndy Warhol del 1956, intitolato "Julie Andrews Shoe" (ritraente una scarpa dell'attrice) è stato inserito daDior sulle sue borse della collezione Autunno 2013.[170]
Da sempre l'immagine pubblica di Julie Andrews ha una valenza ambigua, essendo l'attrice sia un personaggio per famiglie che un'icona presso le comunitàLGBT[171], soprattutto nel mondo anglosassone. La Andrews stessa ha commentato sul suo unico status dicendo:
«Sono uno strano miscuglio: da un lato sono un'icona gay e, dall'altro, ricevo l'approvazione di nonne e genitori (...). Non ho mai capito cosa renda qualcuno un'icona gay perché ce ne sono di tipi talmente diversi (...) ad ogni modo è una cosa che mi lusinga molto[172]. Sono sempre stata un'alleata dei movimenti LGBT[173]»
Lo studioso australiano Brett Farmer, nel suo saggio del 2007,Julie Andrews Made Me Gay, rimarca come la posizione della cantante sia "singolare in quanto è una delle poche dive che godono di uno stesso livello di popolarità presso il pubblico gay e quello delle lesbiche"[174]. La Andrews è spesso menzionata come influenza formativa e pregna di significati nella narrativa sull'identitàomosessuale, per esempio inThe Queen's Throat: Opera, Homosexuality, and the Mystery of Desire[175],Does Freddy Dance[176] eWidescreen Dreams: Growing Up Gay at the Movies[177]. Lo stesso dicasi dei film nati sulla scia delNew Queer Cinema (Jeffrey (1995) eBeautiful thing (1996), per esempio) e nella drammaturgia omosessuale degli ultimi venti anni (Love! Valour! Compassion! diTerrence McNally eHushabye Mountain diJonathan Harvey, fra i tanti). Nel documentarioDisclosure del 2020 - incentrato sulle vite delle persone transgender e del loro impatto sulla cultura e sull'industria cinematografica - Julie Andrews viene descritta dagli intervistati come figura di identificazione chiave della loro adolescenza.[178]. Numerosi sono gli artisti che citano la Andrews come punto cardine della loro formazione queer: daRufus Wainwright[179] eRupert Everett[180] aRosie O'Donnell[181] eChris Colfer[182].
I migliori amici dei suoi personaggi inUn giorno... di prima mattina,10,S.O.B.,La fidanzata ideale eVictor/Victoria sono gay. In quest’ultimo lei stessa finge di essere un conte polacco, diseredato dalla famiglia perché omosessuale, che trova fortuna sui palcoscenici parigini degli anni ’30. NeL'ultimo abbraccio è la madre solidale di unHugh Grant disperato per l’imminente perdita del compagno malato diAIDS[183]. InInsieme per caso interpreta se stessa, attrice preferita del personaggio gay al centro della storia (Jonathan Pryce)[184]. Nella serie televisiva scritta, interpretata e prodotta da lei nel2017 -Julie's Greenroom - la Andrews ha voluto una bambinatransgender nel cast di pupazzi creati dallaJim Henson Company[185]. Julie Andrews è anche l'attrice che si è travestita da uomo, più di qualunque altra, nella storia del cinema e della TV[186].
All'inizio del nuovo millennio autori di studi sulla sessualità nell'arte e nella cultura, come Stacy Wolf e Peter Kemp[187], hanno proposto una lettura fino ad allora inedita dell'immagine proiettata dai suoi due film più famosi, interpretandola come una forza trasgressiva, sovversiva e rivoluzionaria, piuttosto che quella di una governante sdolcinata dedicata a mantenere lo status quo tradizionale[188]. Secondo questa lettura gli spettatori gay si identificherebbero in una Mary Poppins indipendente, anarchica e contro ogni ordine prestabilito. Il libro di Stacy Wolf,A Problem Like Maria - Gender and Sexuality in the American Musical[189], analizza lo stilecamp dell'attrice e dedica un intero capitolo aTutti insieme appassionatamente, studiandolo da una prospettivaqueer efemminista, facendo luce sulla sua importanza per le spettatrici lesbiche[190].
Nel giugno 2022, in occasione del premio alla carriera alla Andrews, l'American Film Institute pubblica sulla propria paginaFacebook un ringraziamento all'attrice in quanto da sempre alleata dei movimentiLGBTQ+[191].
Julie and Jackie - How Sweet It Is (conJackie Gleason; trasmesso in Italia su RAI 1, il 2 marzo 1976, in prima serata, con il titoloI gran simpatici)[192], ATV-ABC 1974
Julie Andrews: One to One, 1975
Julie: My Favourite Things (conPeter Sellers, diretto e prodotto da Blake Edwards), ATV-ABC 1975
Julie Andrews comincia la sua carriera a otto anni, nei numeri divarietà della madre e del patrigno ma, dal momento che questi sono dei fuori programma, esistono pochi dettagli al riguardo. Il suo debutto ufficiale è quello da solista, a 12 anni, nella rivistaStarlight Roof (1947). Seguono sette anni digavetta nel circuito delmusic hall inglese, in giro per il paese (ben documentati ma non riportati qui), spesso accompagnata al piano dalla madre. Ad ogni natale è protagonista delle tradizionali "English pantomime" e nel1954 fa il suo debutto a Broadway. Nonostante la sua folgorante carriera cinematografica e televisiva l'attrice non ha mai abbandonato il teatro, esibendosi in concerti, spettacoli, letture e apparizioni dal vivo per tutta la sua vita, fino ad oggi.
Avendo inciso il suo primo disco nel1948 (laPolonaise dall'operaMignon) Julie Andrews ha una delle carriere discografiche più lunghe della storia: 78 anni, con una discografia nutrita e composita che conta album, colonne sonore, dischi di Natale e audiolibri per un totale di più di cinquanta titoli, senza contare le tantissime riedizioni e compilation (solo una piccola selezione di queste viene elencata qui). La cantante è vincitrice di tre premiGrammy.
1962 -Broadway's Fair Julie - ridistribuito nel 1972 con il titoloTV's Fair's Julie - (Columbia)
1962 -Don't Go into the Lion's Cage Tonight - ridistribuito in seguito con il titoloHeartrendering Ballads and Raucous Ditties - (Columbia)
1967 -A Christmas Treasure - con la conduzione diAndré Previn - (RCA)
1973 -The Secret of Christmas - riedito diverse volte con differenti copertine e titoli come:Julie Andrews' Christmas Album eThe Sound of Christmas - (CBS)
1977 -An Evening with Julie Andrews - concerto live in Giappone - (RCA)
1983 -Love Me Tender (Peach River)
1987 -Love, Julie (USA Music Group)
1990 -The Sounds of Christmas from Around the World (Hallmark)
1994 -Julie Andrews Broadway: The Music ofRichard Rodgers (Philips)
1996 -Julie Andrews, Here I'll Stay: The Words ofAlan Jay Lerner (Philips)
2025 -Julie Andrews: Christmas at the Royal Albert Hall - con la London Symphony Orchestra condotta da André Previn - concerto registrato live il 4 dicembre 1973 (Stage Door Records)
Compilation
1970A Little Bit in Love - riedizione di brani tratti daBroadway's Fair Julie eDon't Go Into the Lion's Cage Tonight - (Harmony)
1972 -The World of Julie Andrews - nel Regno UnitoThe Best of Julie Andrews, riedizione di brani tratti daBroadway's Fair Julie,Don't Go Into the Lion's Cage Tonight eMy Fair Lady - Londra - (Columbia)
1975 -Julie Andrews - riedizione di brani tratti daThe Lass With Delicate Air eJulie Andrews Sings - (RCA)
1978Julie Andrews Signature Album - riedizione di brani da diversi album; un doppio set di vinili rossi a tiratura limitata - (Franklin Mint)
2005 -Julie Andrews Selects Her Favourite Disney Songs - compilation di track originali dai film Disney selezionate dalla Andrews - (Walt Disney Records)
Colonne sonore cinematografiche, televisive e teatrali
Le colonne sonore sono le incisioni di maggior successo della Andrews. IlLong playing diMy Fair Lady è l'album che registra le maggiori vendite per ben due anni consecutivi (1957[193] e 1958)[194] ed è l'Original Cast Album più venduto di sempre.Camelot è il disco più venduto del 1961[195].Mary Poppins rimane al primo posto della classifica americana per 14 settimane consecutive, nel 1964, battendo Elvis e i Beatles[196], ed è l'album più venduto del 1965[197]. Nel2014 il disco sarà inserito nellaGrammy Hall of Fame[198].The Sound of Music rimane nella classifica americana più a lungo di qualunque altro album del ventesimo secolo (5 anni e mezzo!)[199], riceve la certificazione di disco d'oro più velocemente di qualunque colonna sonora della storia, e, con 9 milioni di copie acquistate in soli 4 anni, diventa il disco più venduto di tutti i tempi fino ad allora[200].The Sound of Music batte ogni record anche all'estero, dominando le classifiche internazionali e mantenendo il primo posto per 75 settimane inAustralia, 73 inNorvegia e 70 nelRegno Unito, diventando così l'album degli anni '60 più venduto del mondo[201]. 60 anni dopo, si trova ancora nellatop ten annuale dei classici in catalogo dellaRCA e l'edizione Delux per il sessantesimo anniversario riceve una candidatura aiGrammy Awards 2025.
1955 -The Boy Friend (RCA Victor)
1956 -My Fair Lady - Broadway - (Columbia)
1956 -High Tor (Decca)
1957 -Cinderella (Columbia)
1958 -Rose Marie - studio cast album - (RCA)
1959 -My Fair Lady - London, stereo - (Columbia)
1961 -Camelot (Columbia)
1962 -Julie & Carol at Carnegie Hall (Columbia)
1964 -Mary Poppins - tre Grammy per la migliore colonna sonora originale, per il miglior disco per bambini e per gli interpreti - (Buena Vista)
1965 -The Sound of Music (RCA)
1967 -Thoroughly Modern Millie (Decca)
1968 -Star! (20th Century Fox Records)
1970 -Darling Lili (RCA)
1971 -Julie & Carol at Lincoln Centre (Columbia)
1976 -The Pink Panther Strikes Again - accreditata come Ainsley Jarvis - (United Artists)
1979 -10 (Warner Brothers)
1982 -Victor/Victoria (MGM/Polygram)
1992 -The King and I - studio cast album - (Philips)
1994 -Putting it Together (RCA Victor)
1996 -Victor/Victoria - Broadway - (Philips)
1998 -Doctor Dolittle (1st Night Records)
1998 -Hey Mr Producer! - solo dialoghi - (1st Night Records)
1999 -My Favourite Broadway: The Leading Ladies - solo dialoghi - (Hybrid Recordings)
2000 -Relative Values - solo dialoghi - (Silva Screen Records)
2000 -My Favourite Broadway: The Love Songs - solo dialoghi - (Hybrid Recordings)
2004 -The Princess Diaries 2: Royal Engagement - Julie Andrews canta con Raven "Your Crowning Glory" - (Walt Disney Records)
2017 -Julie's Greenroom - Julie Andrews canta quattro delle ventisette canzoni dell'album in duetto o in coro con gli ospiti - (Varese Sarabande)
Singoli (selezione)
Nota bene: I numerosi singoli tratti dagli album non vengono elencati. I seguenti sono solo quelli che contengono brani che prima delle edizioni su CD non erano disponibili in altro formato.
1958 Candidatura alla miglior attrice perCinderella (CBS)
1965 Candidatura per Individual Achievements in Entertainment (Attori e Performer)The Andy Williams Show
1972 Candidatura per il Miglior Programma di Varietà o Musicale perJulie and Carol at Lincoln Center
1973 Vincitrice Migliore serie di Varietà Musicale perThe Julie Andrews Hour
1981 Candidatura per il Miglior programma per l'infanzia (Performer) perJulie Andrews' Invitation to the Dance with Rudolph Nureyev (The CBS Festival of Lively Arts For Young People)
1995 Candidatura per la Migliore Performance in un programma di Varietà o Musicale perThe Sound of Julie Andrews
2003 Candidatura per la Miglior attrice non protagonista, in una miniserie o film perEloise e il Natale
2005 Vincitrice Miglior serie di Nonfiction perBroadway: The American Musical
2017 Candidatura per il Miglior programma per l'infanzia (Autrice) perJulie's Greenroom (Netflix)
2017 Candidatura per il Miglior programma per l'infanzia (Produttrice) perJulie's Greenroom (Netflix)
2021 Candidatura per il Miglior Doppiaggio di un Personaggio perBridgerton (Netflix)
2022 Candidatura per il Miglior Doppiaggio di un Personaggio perBridgerton (seconda stagione) (Netflix)
Nelle versioni initaliano delle opere in cui ha recitato, Julie Andrews è statadoppiata da:
Maria Pia Di Meo inMary Poppins (dialoghi),Tutti insieme appassionatamente (dialoghi),Hawaii,Il sipario strappato,Millie,Un giorno... di prima mattina,Il seme del tamarindo,Una sera con Julie Andrews e Harry Belafonte,I gran simpatici,S.O.B.,Victor Victoria,I miei problemi con le donne,Cin cin,Insieme per caso,L'acchiappadenti
Melina Martello inPretty Princess,Eloise al Plaza,Eloise a Natale,Principe azzurro cercasi,Il gatto che guardò il re
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