Accademico diFrancia dal primo gennaio1896, fu autore colto di drammi teatrali, tra i qualiLe député Leveau (Il deputato Leveau,1891),Mariage blanc (Matrimonio bianco, 1891), spesso densi di concetti filosofici, oltre che di una sensibilità peculiare ed estrosa pronta ad accogliere le innovazioni.[1]
Scrisse molte critiche su autori a lui contemporanei (raccolte negli 8 volumi diLes Contemporains), recensioni e saggi d'argomento teatrale (raccolti negli 11 volumi delleImpressions de théâtre e in precedenza usciti sulJournal des débats e sullaRevue des Deux Mondes).
Intervenne anche su questioni politiche sul quotidianoL'Écho de Paris, su posizioni nazionaliste e monarchiche.
Scrisse monografie su importanti personaggi, qualiRousseau (1907),Racine (1908),Fénelon (1910).
Come poeta si distinse per due opere di tendenzaparnassiana, intitolateLes médaillons (I medaglioni,1880) ePetites orientales (Piccole orientali,1883).[1]
I suoi lavori migliori risultarono i libri di raccontiDix contes (Dieci racconti,1889),En marge des vieux livres (In margine ai vecchi libri,1905), influenzati daRenan e da France.