Juary | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionalità | ![]() | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Altezza | 168cm | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Peso | 64kg | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Calcio![]() | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ruolo | Allenatore(exattaccante) | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 1992 - giocatore | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Squadre di club1 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionale | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Carriera da allenatore | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Palmarès | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Juary Jorge dos Santos Filho (São João de Meriti,16 giugno1959) è unallenatore di calcio ed excalciatorebrasiliano, di ruoloattaccante.
Nel 1981 ha inciso un45 giri, con la canzoneSarà così[1], scritta daGiacomo Simonelli edEmilio Iarrusso. Dopo il ritiro dall'attività agonistica è statoopinionista in diverse trasmissioni sportive. Suo figlio, Juary Jorge dos Santos Neto, ha giocato a calcio nella formazione Berretti dell'Avellino, e acalcio a 5 nel CUS Avellino, prima di ritirarsi dalla carriera agonistica.
Iniziò a giocare a calcio nelle file delSantos, squadra con cui esordì nel 1976 e che lo portò alla nazionale brasiliana (con la quale disputò laCoppa America 1979) ma che abbandonò a causa di problemi con la società[2]; con questa formazione nel 1978 segnò tre gol nel derby contro ilSan Paolo vinto dalla sua squadra per 3-1[1]. Con lo stesso club giocò anche la partita di addio diPelé.[2]
Nel 1979 passò alTecos de la UAG diGuadalajara, squadra messicana dove rimase per una sola stagione.
Nel 1980 fu acquistato dall'Avellino del presidenteAntonio Sibilia, in occasione della riapertura delle frontiere, su segnalazione del nuovo allenatore degli irpini,Luís Vinício.[3] Vinta un'iniziale diffidenza dovuta al suo fisico minuto,[4] divenne il beniamino della tifoseria e convinse appieno, mostrando di essere un attaccante dalle caratteristiche ideali per una squadra, come quella campana, in lotta per la salvezza. Riscosse subito simpatie non solo per il suo carattere aperto e solare, ma soprattutto per la caratteristica "danza della bandierina", il suo modo folkloristico di esultare dopo aver segnato un gol, facendo tre giri intorno alla bandierina del calcio d'angolo, gesto che lo portò all'attenzione generale[1].
Al suo esordio con l'Avellino, in una partita diCoppa Italia alPartenio vinta per 4-1 contro ilCatania, fissò il punteggio segnando quello che lui ricorda come il gol più bello in carriera;[2] tale rete passò inoltre agli annali delcalcio italiano per essere stata la prima realizzata da uno straniero dopo la cosiddettariapertura delle frontiere. Nell'ottobre del 1980 accompagnò, a propria insaputa, il presidente Sibilia a un'udienza di un processo in cui era imputatoRaffaele Cutolo, boss dellaNuova Camorra Organizzata:[5] si ipotizzò che in quell’occasione Juary avesse consegnato al boss una medaglia d'oro con dedica «A Raffaele Cutolo dall'Avellino Calcio».[6] Tuttavia, tale circostanza fu smentita anni dopo dallo stesso ex calciatore in un’intervista al quotidianoLa Stampa, definendola un’invenzione.[7]
Dopo due positivi anni di militanza in Irpinia (34 presenze con 13 reti), scelse di giocare in una grande squadra, accettando le offerte dell'Inter. In realtà la società nerazzurra lo acquistò soprattutto come pedina di scambio per avere dalCesena l'attaccanteWalter Schachner[2]; tuttavia, sfumate le trattative, Juary rimase in nerazzurro per il campionato 1982-1983 dove collezionò 21 presenze e 2 reti, anche per problemi di affiatamento della squadra[8]. Venne ceduto l'anno successivo all'Ascoli, ma anche la permanenza nelle Marche durò solo un campionato (27 gare e 5 gol). Nel 1984-1985 giocò nellaCremonese (19 presenze e 2 reti), sempre senza raggiungere i livelli di rendimento che lo avevano posto all'attenzione generale nelle stagioni ad Avellino.
L'impressione ormai era che la sua parabola agonistica fosse in discesa[2], ma si rivelò decisiva la scelta di cambiare ambiente accettando le offerte delPorto. In Portogallo Juary tornò al suo rendimento ottimale vincendo subito il campionato, cui seguì l'anno successivo laCoppa dei Campioni dove in finale, su passaggio diRabah Madjer, realizzò il gol-vittoria contro ilBayern Monaco[1]. Al termine dell'esperienza lusitana seguì il ritorno in Brasile per concludere l'attività agonistica.
Nella stagione 2005-2006 è allenatore della formazione Berretti dell'Avellino, mentre in quella successiva allena i pari età delPotenza; nell'agosto del 2007 comincia la sua esperienza come allenatore nelle giovanili delNapoli.[9][10] Dal 22 agosto 2008 è ilcoach della formazione Primavera del Porto. Dal 6 settembre dello stesso anno è responsabile del settore giovanile dell'ASD Montoro, società dilettantistica della provincia di Avellino. Dal 14 febbraio 2009 è il nuovo allenatore del Banzi, società militante nel campionato diEccellenza lucana; il 5 marzo 2009 la squadra comunica l'abbandono della direzione tecnica della squadra da parte di Juary «a causa della improvvisa partenza per il Brasile»[11]. Successivamente è stato responsabile del settore giovanile e allenatore dell'Aversa Normanna, e dal 2010 passa ad allenare ilSestri Levante[1]; nel 2012 ottiene con la formazione ligure la promozione in Serie D, con sei giornate di anticipo rispetto alla fine del campionato diEccellenza ligure. Il 21 marzo 2013 si dimette da allenatore del Sestri Levante.
Nel2020 Juary segue aMilano, in zona Giambellino, una scuola calcio affiliata alSantos e un'altra aBorgo San Giovanni vicino aLodi.[12] Allo stesso tempo continua il suo legame con la città di Avellino dove è coordinatore tecnico della Santos Academy dell'ASD Bellizzi Irpino 2019, società di Seconda Categoria.[13]
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ―Brasile | |||||||
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Data | Città | In casa | Risultato | Ospiti | Competizione | Reti | Note |
26-7-1979 | La Paz | Bolivia![]() | 2 – 1 | ![]() | Coppa America 1979 - 1º turno | - | ![]() |
2-8-1979 | Rio de Janeiro | Brasile![]() | 2 – 1 | ![]() | Coppa America 1979 - 1º turno | - | ![]() |
Totale | Presenze | 2 | Reti | 0 |
Altri progetti
Nazionale brasiliana ·Copa América 1979 | ||
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