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Juan Velasco Alvarado

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Juan Velasco Alvarado

Presidente del Governo rivoluzionario delle Forze armate del Perù
Durata mandato3 ottobre 1968 –
30 agosto 1975
PredecessoreFernando Belaúnde Terry
SuccessoreFrancisco Morales Bermúdez

Dati generali
Partito politicoIndipendente
UniversitàAccademia militare
Juan Francisco Velasco Alvarado
Juan Velasco Alvarado nel settembre 1973
NascitaPiura, 16 giugno 1910
MorteLima, 24 dicembre 1977
Luogo di sepolturaCementerio del Ángel diLima
Dati militari
Paese servitoPerù (bandiera)Perù
Forza armataEjército del Perú
CorpoFanteria
Anni di servizio1929-1975
GradoGenerale di divisione
Comandante diEjército del Perú
(Comandante generale 1967-1968)
Scuola militare di Chorrillos
IV Divisione del centro d'istruzione militare del Perù
Studi militariScuola militare di Chorrillos
Scuola superiore di Guerra
Scuola di fanteria
Altre carichepolitico
"fonti nel corpo del testo"
voci di militari presenti su Wikipedia
Manuale

Juan Francisco Velasco Alvarado (Piura,16 giugno1910Lima,24 dicembre1977) è stato ungenerale epoliticoperuviano.

Guidò il Perù dal 3 ottobre 1968 al 30 agosto 1975 con il titolo di "Presidente del governo rivoluzionario delle Forze armate del Perù".

Infanzia e carriera militare

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Figlio di Manuel Velasco Gallo, assistente medico, e di Clara Luz Alvarado Zevallos, aveva altri dieci fratelli. Frequentò lascuola primaria e lasecondaria rispettivamente al Centro Escolar N° 21 e al Colegio San Miguel, entrambi nella sua città natale; quando non andava a scuola lavorava comelustrascarpe.[1]

Nel 1929, mentendo sulla sua vera età, s'imbarcò su una nave diretta aLima, dove il 5 aprile si arruolò nell'esercito; lì frequentò la scuola militare di Chorrillos, dove fu promosso sottotenente di fanteria, conseguendo il primo posto tra i promossi e ricevendo per questo la spada d'onore.[1] Nel 1944 andò a studiare alla Scuola Superiore di Guerra, dove due anni più tardi divenne professore di Fanteria, Tattica e Stato maggiore. Nel 1952 con il grado di tenente colonnello tornò alla scuola militare di Chorrillos per dirigerla; in seguito occupò una carica simile alla scuola di fanteria, fino a diventare capo della IV Divisione del Centro d'istruzione militare del Perù (1955-1958).

Promossogenerale di brigata sotto il governo diManuel Prado Ugarteche nel 1959, prestò servizio tre anni dopo all'ambasciata peruviana aParigi, e nel 1965 divennegenerale di divisione. Nel gennaio del 1968 assunse il Comando generale dell'esercito e la presidenza del Comando Congiunto delle Forze Armate del Perù, quest'ultima carica istituita dal governo Ugarteche.

Governo

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Politica interna

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In qualità di comandante generale dell'esercito, guidò la giunta militare che il 3 ottobre 1968 depose il presidenteFernando Belaúnde Terry. Pochi giorni dopo espropriò la International Petroleum Company, compagnia petrolifera statunitense che lavorava nel paese, creando nel 1969 laPetroperú; il 9 ottobre, giorno in cui avvenne l'esproprio, fu dichiarato da allora e fino alla fine del suo governo festa con il nome di "giorno della dignità nazionale".

Un momento della visita di stato del Presidente della RomaniaNicolae Ceaușescu in Perù nel settembre 1973.

Velasco formò un governo composto da ministri sia militari che civili, il quale nazionalizzò l'intero settore petrolifero. Impose forti restrizioni allalibertà di stampa confiscando diversi quotidiani e televisioni, promulgò una riforma agraria con l'obiettivo di fermare lo strapotere deilatifondisti. In seguito tentò di nazionalizzare i settori chiave dell'economia tramite misureprotezioniste einterventiste. Allo scopo di organizzare e meglio controllare lamobilità sociale fu creato ilSistema Nazionale d'Appoggio per la Mobilità Sociale (SINAMOS).

In ambito internazionale, il governo di Velasco si fece promotore delnon allineamento, seguendo loslogan "né con ilcapitalismo né con ilcomunismo". Nei fatti però la rottura con gliStati Uniti lo portò ad allearsi con ipaesi comunisti.

A seguito dellastatalizzazione dell'attività peschiera, fu istituito il Ministero della pesca. Grazie a ciò fu migliorata l'alimentazione del popolo, in special modo degli abitanti delle zoneandine, che fino ad allora non avevano mai potuto avere pesce fresco e che invece ora arrivava loro grazie a camion termici mandati dallo Stato. Per distribuire gli alimenti prodotti dalle cooperative agricole create dal governo, fu istituito il Ministero dell'alimentazione, il quale promulgò leggi restrittive sull'importazione dei prodotti alimentari.

Nel 1972 il governo promosse una riforma dell'istruzione che prevedeva tra l'altro l'insegnamento bilingue per coloro che parlavano le lingue indigene, che costituivano circa metà della popolazione. Nel 1975 ilquechua divennelingua ufficiale accanto allospagnolo; in tal modo, il Perù fu il primo degli stati dell'America Latina ad ufficializzare una lingua indigena. Tuttavia, questa legge non fu mai applicata e cessò di essere valida quando entrò in vigore la costituzione del 1979, secondo la quale il quechua e l'aymara sono ufficiali solo dove sono prevalenti, come previsto dalla legge, legge che però non è stata mai emanata.

Politica estera

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Salvador Allende, Velasco Alvarado eClodomiro Almeyda

Oltre alle riforme economiche e sociali, tra gli obiettivi della politica di Velasco c'era anche la riconquista dei territori perduti a favore delCile nellaguerra del Pacifico.[2]

È stato calcolato che dal 1970 al 1975 il Perù spese fino a 2 miliardi didollari in armamenti sovietici.[3] Secondo diverse fonti il governo peruviano avrebbe acquistato tra i 600 e i 1200carri armatiT-55,APC, dai 60 ai 90cacciabombardieriSukhoi Su-22, 500 000 fucili d'assalto, e prese perfino in considerazione l'acquisto dellaportaerei britannicaHMS Bulwark.[3]

L'ingente quantitativo di armi acquistato dal Perù spinsero nel 1976 l'exsegretario di Stato americanoHenry Kissinger e il dittatore cilenoAugusto Pinochet a tenere una riunione.[3] I piani militari di Velasco consistevano nell'invadere il Cile per via aerea, marina e terrestre.[3] Al tempo il Cile era sull'orlo del fallimento finanziario e nel 1999 Pinochet rivelò addirittura che se nel 1975 il Perù avesse attaccato il Cile, le forze peruviane avrebbero potuto penetrare in profondità in territorio cileno arrivando aCopiapó, città situata a metà strada daSantiago.[2] Per difendersi le forze armate cilene avevano preso in esame di scatenare unaguerra preventiva, ipotesi a cuiFernando Matthei, generale della forza aerea cilena, si opponeva rispondendo che: "Posso assicurare che i peruviani annienterebbero la forza aerea cilena nei primi cinque minuti di guerra".[2]

Alcuni analisti ritengono che il timore da parte degli ufficiali cileni e statunitensi di un'invasione peruviana fosse in gran parte ingiustificato, sebbene fosse per loro logico da pensare tenendo conto che Pinochet era salito al potere grazie a un colpo di Stato controSalvador Allende, presidente democraticamente eletto. Stando alle fonti, i presunti piani d'invasione potrebbero essere stati percepiti dal governo cileno come una sorta di contrattacco da parte delle forze di sinistra.[4]

Deposizione e ultimi anni

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Il 30 agosto 1975, il generaleFrancisco Morales Bermúdez, allorapresidente del consiglio dei ministri e che si diceva sarebbe succeduto a Velasco, partì dalla città diTacna alla guida di un colpo di Stato che depose Velasco; il golpe, dal nome della città in cui ebbe inizio, è passato alla storia con il nome diTacnazo. Per la realizzazione del golpe il generale prese a pretesto la difficile situazione economica e la salute del presidente, al quale il 10 marzo 1973 era stata amputata la gamba destra a seguito di unagangrena degenerata in unaneurisma dell'aorta addominale che lo aveva condotto quasi alla morte.

La tomba di Velasco Alvarado, situata nelCementerio del Ángel aLima

Velasco visse gli ultimi due anni della sua vita in una sorta di reclusione volontaria. Morì all'ospedale militare di Lima il 24 dicembre 1977; al suofunerale parteciparono molte persone e terminò in una forma di protesta contro il governo di allora. I suoi resti riposano alCementerio del Ángel di Lima. Nel 1980 la sua tomba fu oggetto di una delle prime azioni terroristiche diSendero Luminoso: fu infatti fatta esplodere con ladinamite.

Eredità

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Quella di Velasco restò per il riformismo militare peruviano un'importante figura a cui fare riferimento: alcuni suoi luogotenenti infatti, ispirandosi all'opera di Velasco, fondarono ilPartito Socialista Rivoluzionario. Due mesi dopo dalla sua fondazione però i principali esponenti del partito furono costretti a fuggire aPanama e inMessico; fu permesso loro di tornare solo alle elezioni per l'assemblea costituente, alle quali ottennero il 7% dei voti. Il PSR fece poi parte dellaSinistra Unita, alleanza fra le formazioni politiche peruviane di stamposocialista che si ponevano a sinistra dell'APRA.

Onorificenze

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Gran Maestro dell'Ordine del Sole del Perù - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Maestro dell'Ordine al Merito per Servizio Distinto - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Maestro dell'Ordine militare di Ayacucho - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze straniere

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Gran Maestro dell'Ordine del liberatore San Martín - nastrino per uniforme ordinaria
— 1970
Collare dell'Ordine di Isabella la Cattolica (Spagna) - nastrino per uniforme ordinaria
— 1970
Gran Maestro dell'Ordine di Bernardo O'Higgins - nastrino per uniforme ordinaria
— 1971
Gran Maestro dell'Ordine nazionale del Condor delle Ande - nastrino per uniforme ordinaria
— 1974
Gran Maestro e Gran Collare dell'Ordine del Liberatore - nastrino per uniforme ordinaria
— 1974
Collare dell'Ordine della Stella di Romania (Romania) - nastrino per uniforme ordinaria
— 1974

Note

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  1. ^ab(EN) Daniel M. Masterson,Militarism and politics in Latin America: Peru from Sánchez Cerro to Sendero Luminoso, Greenwood Publishing Group, 1991, pp. 228-229,ISBN 978-0-313-27213-4.
  2. ^abc(ES)Caretas. "La veces que Pinochet casi Ataca al Perú de Sorpresa" June 3, 2004., sucaretas.com.pe(archiviato dall'url originale il 2 dicembre 2008).
  3. ^abcd(EN)Gerald R. Ford Presidential Library and Museum. KISSINGER, HENRY, suford.utexas.edu.URL consultato il 20 settembre 2012(archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  4. ^(ES)"La veces que Pinochet casi Ataca al Perú de Sorpresa", sucaretas.com.pe, 3 giugno 2004(archiviato dall'url originale il 2 dicembre 2008).

Bibliografia

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In spagnolo

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  • Arias Quincot, César y Ruiz Zevallos, Augusto.(2005)Perú Histórico, tomo 9. Milla Batres.
  • Cotler, Julio (1982). "Estado oligárquico y reformismo militar en América Latina". En:Historia de medio siglo, volumen 1 América del Sur. México: Siglo Veintiuno.
  • Cotler, Julio (1998). "De Velasco a Belaúnde: el problema de la construcción nacional y la democracia en Perú". En:El Estado en América Latina, teoría y práctica. México: Siglo Veintiuno.
  • Fajardo Torres, José Carlos (2009).Organización y participación política en el Perú, antes y durante el gobierno de Juan Velasco Alvarado. Lima: Universidad Ricardo Palma.
  • Franco, Carlos, comp. (1983).El Perú de Velasco. Lima: Centro de Estudios para el Desarrollo y la Participación.
  • Kruijt, Dirk (2008).La Revolución por decreto: el Perú durante el gobierno militar. Lima: Instítuto de Defensa Legal.
  • Martín Sánchez, Juan (2002).La revolución peruana: ideología y práctica política de un gobierno militar 1968 – 1975. Sevilla: Universidad de Sevilla.
  • Monteforte, Mario (1973).La solución militar a la peruana 1968 – 1970. México: Universidad Nacional Autónoma de México.
  • Pásara, Luis (1980)EL docenio militar en el tomo XII de "Historia del Perú" Editorial Juan Mejía Baca.
  • Pease, Franklin (1995).Breve Historia Contemporánea del Perú. México: Fondo de Cultura Económica.
  • Pease G.Y., Franklin (director)(1998)Gran Historia del Perú. Ex-Libris. S:A.
  • Perú, Ministerio de Educación (1974).El Proceso Peruano. Lecturas. Lima: INIDE.
  • Tauro del Pino, Alberto (2001)Enciclopedia ilustrativa del Perú. Lima: PEISA.

Voci correlate

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Altri progetti

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Altri progetti

Collegamenti esterni

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PredecessorePresidente del PerùSuccessore
Fernando Belaúnde Terry1968 - 1975Francisco Morales Bermúdez

PredecessoreComandante generale dell'Esercito peruvianoSuccessore
Julio Doig Sánchez1967-1968Ernesto Montagne Sánchez
Controllo di autoritàVIAF(EN54188204 ·ISNI(EN0000 0001 1063 1066 ·LCCN(ENn84077917 ·GND(DE1056635029 ·BNF(FRcb12164363j(data) ·J9U(EN, HE987007452626705171
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