Gaarder ha studiatofilosofia,teologia eletteratura all'Università di Oslo. È stato professore di filosofia per dieci anni prima di dedicarsi alla professione di scrittore. Il suo primo libro è stato pubblicato nel1986, facendolo diventare ben presto uno dei più noti autori del suo paese, ma il successo internazionale è arrivato agli inizi deglianni novanta con il romanzoIl mondo di Sofia. L'opera, pubblicata in Norvegia nel1991, è stata tradotta in una quarantina di lingue; inItalia è stata pubblicata nel1994, ed ha vinto ilPremio Bancarella nel1995.
Jostein Gaarder pubblicò nell'agosto 2006 l'articoloIl popolo eletto da Dio presso uno dei principali quotidiani norvegesi, l'Aftenposten[1]. L'articolo fu scritto in relazione allaguerra del Libano del 2006 e condannava alcuni aspetti della politica israeliana e delgiudaismo; oltre a ciò lo scrittore norvegese si schierò contro il riconoscimento dello stato di Israele nella sua forma attuale.
L'articolo venne accusato di essere promotore di concettiantisemiti, in particolare nella descrizione del Giudaismo come "un'antica religione di un popolo in guerra", contrapponendola all'idea "cristiana" che "il regno di Dio è nella compassione e nel perdono"[2]. Gaarder si è difeso dalle accuse di antisemitismo, e ha cercato di chiarire che lui non voleva offendere nessuno. Sostenne, infatti, che egli scrisse l'articolo in uno stato di indignazione morale per il numero di morti in Libano. Queste sue dichiarazioni, come l'articolo stesso, suscitarono comunque reazioni discordanti.
Il mondo di Anna (Anna. En fabel om klodens klima og miljø, 2013), trad. Lucia Barni, Collana La Gaja Scienza, Milano, Longanesi, 2014,ISBN 978-88-304-3838-5.