
José Leitão de Barros (Lisbona,22 ottobre1896 –Lisbona,29 giugno1967) è stato unregista,sceneggiatore,montatore giornalistaportoghese.Personalità dai molteplici interessi, Leitão de Barros si distingue tra i registi a lui contemporanei per aver anticipato il movimento cinematografico da cui sarebbe scaturita la cosiddettaantropologia visuale.
Proveniente da una famiglia della classe media (il padre, Joaquim José de Barros, era un ufficiale), José Leitão de Barros nacque a Lisbona nel 1896. Frequentò l'Università di Lisbona e dopo aver completato la sua formazione presso l'Escola Normal Superior de Lisboa fu docente di scuola secondaria. Successivamente si interessò alle arti visive, avendo l'oportunità di esporre alcune sue opere in Portogallo, in Spagna ed in Brasile. Sposò nel 1923 la pittriceHelena Roque Gameiro, figlia dell'importante pittore e disegnatoreAlfredo Roque Gameiro[1][2]. Protagonista del cinema portoghese quando questo era «tecnicamente equipaggiato allo stesso livello dell’industria cinematografica europea»,[3] il che avvenne in due occasioni, a quanto testimoniaManoel de Oliveira: tra gli anni Dieci e gli anni Venti con la Invicta Filmes[4], dopo che laRivoluzione del 5 ottobre 1910 aveva impiantato «una delle più giovani Repubbliche europee»[5], e all’inizio degli anni Trenta con la Tobis-Klangfilm[6], quando, dopo ilColpo di stato portoghese del 1926 che aveva affossato le innovazioni precedenti, Leitão de Barros, che aveva già mostrato il proprio talento inNazaré, praia de pescadores eMaria do Mar, nel 1931 ottiene un «clamoroso successo commerciale con la commercializzazione in Brasile del primo film sonoro portoghese,A Severa»[3], successo in base al quale la stessa Tobis-Klangfilm (meglio conosciuta comeTobis Portuguesa) venne costituita, quale succursale dellaTobis Tonbild-Syndikat AG.
Leitão de Barros ricoprì diversi incarichi di rilievo nel panorama culturale dell'Estado Novo: in particolare fu vice-segretario dell'Exposição do Mundo Português; animatore dellaFeira Popular di Lisbona e direttore dellaSociedade Nacional de Belas Artes.
Georges Sadoul alla scheda su Barros nella sua Enciciclopedia del cinema non citaA Severa e si limita ad elencare, secondo il proprio giudizio, i film migliori del regista, il documentarioNazaré, praia de pescadores,Maria do Mar eAla-Arriba!, che «si fanno apprezzare per la bella fotografia, l’uso degli esterni, a volte quello degli attori non professionisti». A ciò il critico francese aggiunge: «dovette però anche accettare mediocri ordinazioni di carattere ufficiale:Inés de Castro del 1945 eCamões del 1946».[7]
A Severa è un film sulla vita dellafadista portogheseMaria Severa Onofriana tratto dal romanzo omonimo diJúlio Dantas, interpretato dalla cantante di fado Dina Teresa.[8] Per la sceneggiatura il regista si avvalse di due francesi,René Clair eJacques-Bernard Brunius, un pioniere del montaggio[9]
Maria do Mar mette in scena la quotidianità degli abitanti di un borgo nei mutamenti stagionali ed è stata considerata la «secondaetnofiction nella storia del cinema dopo (...)L'ultimo Eden diRobert J. Flaherty».[10]
L'ultimo film,Vendaval Maravilhoso, del 1949, «il film portoghese più caro sino ad allora», una coproduzione Portogallo-Brasile, si rivelò un disastro e, malgrado la presenza diAmalia Rodrigues, segnò la fine delle commedie dellecantigas definite il «cancro del cinema nazionale» daAntónio Ferro quando «alla fine del 1947, abbandonava ilSecretariado Nacional de Informação». Lo stesso Ferro proponeva, «come modello da seguire quelli che chiamava "film del quotidiano" e che esemplificava conAniki Bóbó, il più incompreso dei film degli anni Quaranta».[11]
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