Nel 1960 assunse laleadership del partito e si candidò alla presidenza, scegliendoLyndon B. Johnson come candidato alla vicepresidenza. Nelleelezioni dell'8 novembre sconfisse il vicepresidente uscenteRichard Nixon e s'insediò allaCasa Bianca il 20 gennaio dell'anno successivo. Fu il primo cattolico a diventare presidente.[1]
Kennedy fuassassinato il 22 novembre del 1963 aDallas, inTexas.Lee Harvey Oswald, un exmarine di supposte simpatie marxiste,[2] fu arrestato poco dopo il fatto e accusato dell'omicidio, ma venne a sua volta ucciso due giorni dopo daJack Ruby, prima di poter essere processato. L'FBI e laCommissione Warren conclusero che Oswald aveva agito da solo. Nel corso degli anni successivi numerosi interrogativi furono sollevati sulla dinamica dell'attentato e sulla reale identità dell'autore; nel1979 laUnited States House Select Committee on Assassinations pubblicò un rapporto nel quale si concluse che l'atto di Oswald fu probabilmente frutto di una cospirazione.
John Fitzgerald Kennedy nacque aBrookline, nelMassachusetts, il 29 maggio1917, daJoseph P. Kennedy eRose Fitzgerald, membri di due famiglie diBoston molto in vista (il nonno materno fu a lungo sindaco della città). Secondo di nove figli, soprannominato da tutti "Jack", frequentò la Dexter School e, in seguito al trasferimento della famiglia da Boston aNew York, fu iscritto alla Canterbury School diNew Milford, una scuola privata. Lì ebbe una breve esperienzascout.
Successivamente passò al Choate Rosemary Hall, un collegio diWallingford, nelConnecticut. Nell'autunno del1935 si iscrisse all'Università di Princeton, ma fu costretto a lasciarla prima della fine dell'anno dopo aver contratto l'itterizia. L'autunno successivo incominciò a frequentare l'Università Harvard. Durante gli anni universitari Kennedy visitò l'Europa due volte, recandosi nelRegno Unito dove il padre era ambasciatore.[senza fonte]
L'arruolamento in marina e la seconda guerra mondiale
Il sottotenente di vascello Kennedy (primo a destra, in piedi) con l'equipaggio della motosilurante PT-109 da lui comandata
Nella notte del 2 agosto1943 la motosilurantePT-109, comandata da John Fitzgerald Kennedy e impegnata nel pattugliamento delle acque dellaNuova Georgia, fu speronata e spezzata in due parti dal cacciatorpediniere giapponeseAmagiri a ovest della Nuova Georgia, vicino alle isole Salomone, nel passaggio di Ferguson. Del piccolo equipaggio, quattro marinai morirono subito, altri si avvinghiarono a un relitto che ancora galleggiava e altri ancora furono scaraventati in mare dalla violenza dell'urto. Kennedy entrò in azione con determinazione e coraggio e lottò fino alla fine per portare in salvo i compagni sopravvissuti. Era stato scagliato attraverso il ponte, riportando lesioni alla già malandata colonna vertebrale. Riuscì tuttavia a trascinare con sé, grazie alle sue eccezionali capacità di nuotatore, per tre miglia nell'oceano, Patrick McMahon, un marine ferito e gravemente ustionato, giungendo fino aPlum Pudding Island, dove il suo equipaggio trovò rifugio.[5]
Da qui, la notte successiva, completamente da solo, noncurante del fatto che il mare fosse infestato di squali, raggiunse nuotando per cinque chilometri il passaggio Ferguson, sorvegliato dagli incrociatori giapponesi, con l'obiettivo di avvistare qualche nave statunitense. Giunto nelle acque del passaggio Ferguson, Kennedy non riuscì però a intercettare nessuna unità militare deiMarine e decise di ritornare dai suoi uomini. Si rese conto che la situazione dei feriti si era aggravata e che la fame cominciava a tormentarli, perciò fece in modo che tutti raggiungessero l'isola diOlasana, dove sapeva che il cocco cresceva in abbondanza. Da qui il giorno seguente unMarine australiano riuscì a inviare un messaggio radio col quale si chiedeva alla base statunitense diRendova di provvedere al salvataggio di tutto l'equipaggio. Infatti il mattino seguente la PT-157, come da accordi radiofonici, si presentò sul luogo dell'appuntamento concordato con Kennedy. Guidata da lui personalmente, la motosilurante raggiunse la scogliera e poi Olasana.[6]
Per queste azioni di guerra Kennedy ricevette una medaglia, laNavy and Marine Corps Medal, con la seguente motivazione:
(inglese)
«For extremely heroic conduct as Commanding Officer of Motor Torpedo Boat 109 following the collision and sinking of that vessel in the Pacific War area on August 1–2, 1943. Unmindful of personal danger, Lieutenant (then Lieutenant, Junior Grade) Kennedy unhesitatingly braved the difficulties and hazards of darkness to direct rescue operations, swimming many hours to secure aid and food after he had succeeded in getting his crew ashore. His outstanding courage, endurance and leadership contributed to the saving of several lives and were in keeping with the highest traditions of the United States Naval Service.»
(italiano) «Per l'eroismo mostrato come comandante della torpediniera PT-109 in seguito all'attacco e all'affondamento della sua nave nelle acque del Pacifico la notte tra il 1º e il 2 agosto 1943. Incurante dei pericoli per sé stesso, il tenente Kennedy (allora sottotenente di vascello), affrontò senza esitazione le difficoltà e i rischi dell'oscurità per dirigere le operazioni di salvataggio nuotando molte ore per assicurare aiuto e cibo al suo equipaggio dopo essere riuscito a portarlo in salvo a terra. Il suo eccezionale coraggio, la sua resistenza e l'eccellente comando hanno contribuito a salvare diverse vite e a continuare la migliore tradizione della marina statunitense»
Le enormi fatiche cui si era sottoposto durante l'azione del salvataggio del suo equipaggio lo debilitarono notevolmente e costituirono il presupposto per futuri malanni. Contrasse lamalaria e, quando rientrò in patria, pesava solo58 kg e soffriva disciatica.[8] Fu quindi operato diernia del disco. Nel1946 gli fu diagnosticata lamalattia di Addison, ma, dopo tre anni di cure a base dicortisone, si scoprì che non si trattava di questo tipo di malattia, bensì di un'insufficienza renale, conseguenza degli sforzi fisici compiuti quella drammatica notte di nuoto e della successiva malaria.
Dopo la seconda guerra mondiale fece il suo ingresso in politica, in parte anche per compensare il vuoto lasciato dal popolare fratelloJoseph Jr., su cui la famiglia Kennedy aveva puntato molte delle sue speranze, ma che era perito in guerra. Nel1946 il deputatoJames M. Curley lasciò il suo seggio, corrispondente a un distretto elettorale a grande maggioranza democratica, per diventare sindaco diBoston;[9] Kennedy corse per quel seggio e batté il rivalerepubblicano con un ampio margine. Fu rieletto due volte, con risultati spesso contrastanti rispetto a quelli del presidenteHarry S. Truman e del resto delPartito Democratico.
Nel1951, durante un viaggio inEstremo Oriente, mentre si trovava inGiappone fu colpito da altissima febbre (oltre 40 °C) e ricoverato all'ospedale militare diOkinawa.[10] Nel1952 Kennedy si candidò per ilSenato con lo slogan «Kennedy farà di più per il Massachusetts». Con una vittoria a sorpresa sconfisse il favorito candidato repubblicanoHenry Cabot Lodge Jr. con un margine di soli 71.000 voti.[11]
Nei due anni successivi subì diversi interventi chirurgici alla colonna vertebrale: gli venne inserita una placca metallica che gli provocò un'infezione quasi fatale; un successivo intervento si rese necessario per rimuovere la placca metallica e, dopo un lungo periodo di letto, poté incominciare nuovamente a camminare con una stampella, ma la rottura della stampella provocò una brutta caduta e Kennedy dovette nuovamente riprendere il letto.[12] Per questi motivi fu spesso assente dal Senato. Durante questo periodo pubblicò il libroProfiles in Courage, in cui venivano raccontati otto casi in cui senatori statunitensi di entrambi i partiti rischiarono le loro carriere pur di non rinnegare i loro ideali personali (John Quincy Adams,Daniel Webster,Thomas Hart Benton,Sam Houston,Edmund G. Ross,Lucius Lamar,George W. Norris eRobert A. Taft). Il libro vinse ilpremio Pulitzer del1957 per le biografie.
Joseph McCarthy
Il senatoreJoseph McCarthy era un amico della famiglia Kennedy e aveva frequentato una delle sorelle di John,Patricia.Robert Kennedy aveva lavorato nel personale del comitato d'indagine di McCarthy. Ciò nonostante Kennedy votò in Senato contro McCarthy per confermare la nomina di Charles E. Bohlen ad ambasciatore inUnione Sovietica e quella di James B. Conant nellaGermania Federale.[13] Nel1954, quando il Senato era ancora indeciso se censurare McCarthy, Kennedy aveva preparato un discorso in cui diceva che avrebbe votato a favore della censura, ma non lo poté pronunciare mai. Quando il 2 dicembre 1954 il Senato decise per la censura, Kennedy era in ospedale[13] e non disse mai per chi avrebbe votato se fosse stato presente. L'episodio danneggiò molto l'immagine di Kennedy tra iliberal,[14] specialmente conEleanor Roosevelt.[15]
Nel1955, ancora sotto i postumi dell'infezione e colpito da una forma dianemia, si recò aNew York presso lo studio medico di una dottoressa, certa Janet Travell, che aveva fama di saper curare connovocaina le contratture muscolari. La terapia contro le contratture si rivelò effimera, ma in compenso fu proprio la Travell a scoprire che la gamba sinistra di Kennedy era più corta della destra di oltre un centimetro:[16] tale difformità, incredibilmente mai notata da alcun clinico in precedenza, aveva sottoposto la spina dorsale di Kennedy a un continuo movimento di oscillazione, contrastato dai muscoli spinali, che per lo sforzo si trovavano in continuo stato di sovraccarico. La differenza fu compensata con l'uso di una scarpa sinistra dal tacco più alto di quello destro e da una fascia lombare speciale. Tutto ciò recò grande sollievo a Kennedy, che sconfisse l'anemia con una speciale dieta e poté riprendere la sua attività politica con rinnovato vigore.[16]
Nel1956 Kennedy propose la sua candidatura per candidarsi alla vice-presidenza per il Partito Democratico, ma il partito gli preferì il delegato delTennesseeEstes Kefauver. Tuttavia gli sforzi di Kennedy fecero crescere la reputazione del giovane senatore nel partito. Kennedy votò a favore della formulazione definitiva delCivil Rights Act del 1957, dopo aver votato per ilJury Trial Amendment, che ridusse l'efficacia della legge, ostacolando il rinvio a giudizio per gli autori delle violazioni. Tra i primi sostenitori della campagna presidenziale di Kennedy si annoverarono infatti anche segregazionisti convinti comeJames Eastland,John McClellan e il governatore delMississippi,James Coleman.[17]
Giuramento e discorso inaugurale di John F. Kennedy
(inglese)
«Ask not what your country can do for you – ask what you can do for your country»
(italiano) «Non chiedete cosa il vostro Paese può fare per voi; chiedete cosa potete fare voi per il vostro Paese.»
(Dal discorso d'insediamento di John Fitzgerald Kennedy, 20 gennaio 1961)
Nel1960 Kennedy dichiarò il suo intento di correre per la presidenza degliStati Uniti. Nelle elezioni primarie del Partito Democratico si contrappose al senatoreHubert Humphrey delMinnesota, al senatoreLyndon B. Johnson delTexas e adAdlai Stevenson II, candidato democratico nel 1952 e nel 1956 che, pur non correndo ufficialmente, era uno dei favoriti. Kennedy vinse le elezioni primarie in Stati chiave come ilWisconsin e laVirginia Occidentale e giunse da favorito allaconvention democratica diLos Angeles del 1960.
Il 13 luglio 1960 il Partito Democratico nominò Kennedy candidato alla presidenza. Kennedy chiese a Lyndon Johnson di essere il suo candidato alla vicepresidenza, nonostante gli scontri tra i due durante le elezioni primarie. Johnson, contrariamente alle previsioni del personale di Kennedy, accettò.
Iljingle accattivante della campagna è stato utilizzato nella campagna presidenziale del 1960
Nei mesi di settembre e ottobre Kennedy si confrontò con il candidato repubblicano alla presidenzaRichard Nixon nel primo dibattito presidenziale mai trasmesso alla televisione. Durante il dibattito Nixon apparve teso e mal rasato, mentre Kennedy trasmise un'immagine composta e sicura. Kennedy fu ritenuto da tutti il vincitore del confronto, nonostante che gli osservatori avessero considerato i due sostanzialmente alla pari in termini di oratoria. Il confronto televisivo Kennedy-Nixon è stato ritenuto un punto di svolta nella comunicazione politica: il momento in cui ilmedium televisione incomincia ad avere un ruolo decisivo e il modo di presentarsi davanti alle telecamere diventa di capitale importanza per un candidato. Buona parte del merito del buon esito per Kennedy del confronto televisivo andava comunque accreditata, come sarebbe accaduto poi in successive circostanze, all'apporto di uno dei suoi più stretti collaboratori,Arthur Schlesinger Jr., che scriveva i discorsi di Kennedy, chiamati i discorsi dellaNuova Frontiera, ispirati al pensiero diGaetano Salvemini.[18][19]
Nelleelezioni presidenziali del 1960 Kennedy batté Nixon in una competizione molto serrata e, all'età di quarantatré anni, divenne il primo presidentecattolico e il più giovane presidente eletto (Theodore Roosevelt era più giovane, ma divenne presidente subentrando aWilliam McKinley dopo l'assassinio di quest'ultimo).
Il presidente Kennedy fu assassinato aDallas, in Texas, il 22 novembre 1963 alle 12:30 ora locale (19:30 in Italia), mentre era in visita ufficiale alla città. Fu un evento straordinario e devastante per la vita di molti statunitensi. «Dov'eri quando hanno sparato a Kennedy?» fu una domanda posta di frequente negli anni successivi e continuò a risuonare per decenni dopo il fatto.[20]
Lee Harvey Oswald venne arrestato dalla Polizia di Dallas alle 13:50 in un cinema poco distante daDealey Plaza, quindi alle 19:00 accusato di aver ucciso un poliziotto di Dallas e alle 23:30 di aver assassinato il presidente nel quadro di una "cospirazione conservatrice". Oswald venne a sua volta ucciso due giorni dopo, il 24 novembre, prima di venire portato in tribunale – dunque senza che ci fosse stato il tempo d'intentare a suo carico alcun processo – all'interno del seminterrato della stazione di polizia di Dallas daJack Ruby, il proprietario di unnight club di Dallas noto alle autorità per i suoi legami con lamafia. Ruby giustificò il suo gesto sostenendo di essere un grande patriota e di essere rimasto turbato dalla morte di Kennedy. Cinque giorni dopo la morte di Oswald il presidente Lyndon B. Johnson creò laCommissione Warren, presieduta dal giudiceEarl Warren, per indagare sull'omicidio. Kennedy venne sepolto presso ilJohn Fitzgerald Kennedy Gravesite, nelcimitero nazionale di Arlington, inVirginia.
Jim Garrison tra il1966 e il1973 condusse un'inchiesta sull'assassinio del presidente John Fitzgerald Kennedy, inchiesta che sfociò nel clamoroso processo del 1967 controClay Shaw, membro dellaPermindex, società finanziata da due banche, la Seligman e la Schroder, che aveva nel Consiglio di amministrazione il capo dellaCIAAllen Welsh Dulles. La Permindex fu accusata di essere una società di copertura per operazioni dellaCIA.
Garrison sosteneva che Shaw fosse in realtà Clay Bertrand, un importante membro della CIA. Il procuratore Garrison rinviò a giudizio Shaw per il reato di cospirazione e omicidio, accusandolo di aver voluto eliminare Kennedy per conto della CIA, che lo aveva da tempo reclutato, e degli anticastristi delusi, perché Kennedy avrebbe negato l'appoggio aereo della Marina degli Stati Uniti, nell'invasione della baia dei Porci. Garrison sapeva che Shaw rischiava principalmente l'accusa di cospirazione, e la condanna a 10 anni, per cui cercò di accordarsi con lui (e anche conDavid Ferrie, ex superiore diLee Oswald), se avesse testimoniato contro uno dei presunti sicari, l'unico che Garrison sarebbe riuscito a identificare pur non avendo prove, un certoManuel García Gonzalez, esule cubano anticomunista residente a Miami; ma Shaw rifiutò e si dichiarò innocente.
Nel1993 il libroCase Closed: Lee Harvey Oswald and the Assassination of JFK del giornalista investigativoGerald Posner analizzò le prove su cui si basano le principaliteorie cospirative, concludendo che nulla di quanto si sapeva dimostrava l'esistenza di un complotto. Il libro è stato molto criticato dai cospirazionisti per avere omesso o interpretato soggettivamente fatti ed elementi tesi a escludere il complotto.[21][22]
Dopo l'autopsia il corpo di Kennedy fu preparato per i funerali e portato allaCasa Bianca. Domenica 24 la salma fu trasportata alla rotonda delCampidoglio a Washington, dove per tutto il giorno e la notte centinaia di migliaia di persone resero omaggio al presidente. Il 25 novembre 1963 fu il giorno del funerale e giornata di lutto nazionale.
Mentre veniva trasmesso il funerale le vie delle città erano deserte; scuole, uffici, negozi e fabbriche erano quasi tutti chiusi. Chi rimase aperto consentì di assistere ai servizi commemorativi. Le campane delle chiese suonarono a lutto e in alcune città gli ufficiali di polizia indossarono la fascia nera. Fu ordinato il silenzio nazionale alle 12:00 EST (17:00 UTC) per cinque minuti all'inizio del funerale. Centinaia di migliaia di persone inEuropa, inUnione Sovietica e inGiappone guardarono il funerale trasmesso via satellite dalle televisioni.
Tutte le religioni e i fedeli commemorarono Kennedy. La maggior parte dei capi di Stato espresse il proprio dolore e molti governi chiesero ai loro cittadini di riconoscere il dolore degli Stati Uniti come se fosse il proprio, assistendo a una commemorazione con bandiere a mezz'asta. Per settimane dopo il funerale continuarono a essere celebrate funzioni commemorative per Kennedy.
«John Kennedy, giovane, brillante, ricco e bello, era un uomo straordinario di una dinastia irlandese-americana, e l'impressione che fece a Frank fu abbagliante. A sua volta Kennedy si divertiva a scorrazzare nell'affascinanteHollywood conFrank Sinatra, personificazione del maschio emancipato che poteva fare quello che voleva senza mai pagarne le conseguenze. Attratto dall'enorme fascino delle grandi celebrità dello schermo, il senatore gravitò intorno alRat Pack, che Sinatra in suo onore ribattezzò "Jack Pack"».[23]
Sia Kennedy sia la moglie Jacqueline erano molto giovani in confronto alle precedenti coppie presidenziali e furono figure molto popolari. Venne loro tributata un'attenzione più simile a quella riservata a cantanti rock e a stelle del cinema che a un politico e a sua moglie. Influenzarono persino la moda dell'epoca e loro fotografie comparivano spesso suirotocalchi.
I Kennedy portarono una ventata di vita nuova nell'atmosfera della Casa Bianca. Convinti che la sede presidenziale fosse un luogo dove celebrare la storia, la cultura e le conquiste americane, invitarono regolarmente artisti, scrittori, scienziati, poeti, musicisti, attori, atleti e vincitori dipremi Nobel. Jacqueline riadattò anche quasi tutte le stanze della Casa Bianca con nuovi arredi e opere d'arte.
La Casa Bianca sembrò anche un luogo più gioioso per via della presenza dei due figli piccoli della coppia,Caroline eJohn Jr. (il cui vezzeggiativo sui rotocalchi sarebbe poi diventato John-John). Nel prato antistante la Casa Bianca i Kennedy misero unanursery, una piscina e una casetta per bambini su un albero.
Dietro la facciata elegante, anche la vita privata dei Kennedy conobbe qualche tragedia, come la morte del figlio Patrick.
Il carisma che Kennedy e la sua famiglia irradiavano valsero alla sua amministrazione l'appellativo postumo diCamelot.
John Fitzgerald Kennedy conMarilyn Monroe nel 1962. Da sinistra: il Procuratore GeneraleRobert Kennedy, fratello del Presidente,Marilyn Monroe, il Presidente John Fitzgerald Kennedy che dà le spalle alla fotocamera,Arthur M. Schlesinger Jr. di profilo sulla destra; sullo sfondo, in ombra, fronte alla camera, il cantanteHarry Belafonte
I rapporti sessuali extraconiugali di Kennedy erano frequenti – ma episodici, anche se avuti con donne con le quali era venuto a contatto per motivi legati alla sua carica e magari per più volte. Di lui è stato detto da una donna: «Era un compulsivo comeMussolini. […] Non era un uomo accogliente, tenero, ma uno di quelli decisamente sbrigativi».[24]
Due giovani e avvenenti fanciulle erano le suepartner sessuali più frequenti: lo raggiungevano spesso insieme nel locale della piscina che egli aveva fatto costruire all'interno della Casa Bianca per i suoi momenti di rilassamento e per la sua nuotata quotidiana. I servizi segreti, che non avevano accesso al locale e ai quali non erano state comunicate le generalità delle due "amanti" del presidente, le chiamavano Fiddle e Faddle. Esse lo seguivano spesso anche nei suoi viaggi di lavoro. Una lavorava per la segretaria personale di Kennedy, Evelyn Lincoln, e l'altra perPierre Salinger.[25]
Tuttavia Fiddle e Faddle non erano le sole amanti di Kennedy, che ebbe rapporti intimi con numerose altre giovani donne in qualche modo collegate al suo mondo: Pamela Turnure, addetta stampa dellafirst ladyJacqueline, Judith Campbell, fidanzata di uno dei capi diCosa Nostra, il riccoGiorgio Rea, proprietario dei principalinight diBaltimora[26], amico diSam Giancana, Mary Pinchot Mayer, un'artista che lo introdusse all'uso dimarijuana, dicocaina, dihashish e dell'LSD;Marilyn Monroe, che lo accompagnò più volte sull'aereo presidenzialeAir Force One, nascondendosi parzialmente con l'utilizzo di una parrucca scura e occhiali da sole.[27] Quest'ultima relazione è la più nota, anche perché sia John sia il fratello Robert vennero sospettati per la morte prematura della Monroe.
Oltre a queste donne del mondoVIP, Kennedy s'intratteneva con altre ragazze che ebbero con lui rapporti rapidi e occasionali:assistenti di volo, donne del mondo dello spettacolo, giovani che aveva conosciuto quando queste lavoravano per la sua campagna elettorale e ancheprostitute, tutte definite dai servizi di sicurezza comehappening babies ("ragazze per l'occasione").[28] Tutto ciò avveniva con l'impegno assoluto a non insospettire la moglie Jacqueline, impegno che coinvolgeva innanzitutto il suo assistente Dave Powers e, a seguire, i servizi di sicurezza, i quali si trovavano nell'ingrata e inattesa incombenza di proteggere il presidente non solo dai nemici potenziali, ma anche dalla sua legittima sposa.[29]
Naturalmente l'opinione pubblica statunitense era del tutto ignara dei comportamenti libertini del presidente, così come poco si sapeva delle sue frequenti assenze causate dalla salute malferma.[25]
«Roosevelt dimostrò che la presidenza può essere un mestiere da esercitarsi vita natural durante.Truman ha dimostrato che chiunque può fare il presidente.Eisenhower, che non v'è in realtà bisogno di un presidente. Kennedy, che può essere pericoloso avere un presidente…»
(Apologo dei magnati statunitensi dell'acciaio durante la controversia con il presidente John Fitzgerald Kennedy[30])
Il 17 aprile 1961 l'amministrazione Kennedy mise in atto una versione modificata del piano per l'invasione della baia dei Porci, avente il fine di deporreFidel Castro,leader comunista del governo diCuba, studiato sotto l'amministrazione di Dwight Eisenhower, predecessore di Kennedy, che rimandava ad attuarlo. Con i fratelli Kennedy, John e Robert, e la supervisione diAllen Dulles dellaCIA, oltre al famoso tentato sbarco nella baia dei Porci, in cui 1.500 cubani anticastristi vennero sconfitti dalle forze regolari cubane, si realizzò l'operazione Mongoose ("piano mangusta"), nella quale terroristi di diversa estrazione effettuarono in quattordici mesi 5.780 azioni terroristiche e 716sabotaggi a infrastrutture economiche cubane.
Questi eventi portarono allacrisi dei missili di Cuba, che ebbe inizio il 14 ottobre1962, quando gli aerei-spiaU-2 statunitensi fotografarono un sito cubano dove era in costruzione una base missilistica sovietica. Kennedy si trovò di fronte un pesante dilemma: se gli Stati Uniti avessero attaccato il sito, avrebbero dato inizio a unaguerra nucleare con l'Unione Sovietica. Se non avessero fatto nulla, avrebbero avuto una permanente minaccianucleare nella propria regione, ad una vicinanza tale da rendere quasi impossibile un contrattacco qualora i nemici avessero attaccato per primi, oltre che la paura che gli Stati Uniti apparissero deboli agli occhi del mondo.
Molti ufficiali militari e ministri del Governo fecero pressione per un attacco aereo, ma Kennedy ordinò un blocco navale e avviò negoziati con i sovietici. Una settimana dopo raggiunse un accordo con il segretario generale delPartito Comunista dell'Unione Sovietica,Nikita Chruščёv. Questi si accordò segretamente per ritirare i missili in cambio dell'impegno degli Stati Uniti a non invadere Cuba e a ritirare i propri missili nucleari dallaTurchia.
La crisi dei missili ebbe tuttavia effetti positivi sulle trattative tra Stati Uniti e Unione Sovietica circa la limitazione dei test nucleari. Sia Kennedy sia Chruščёv, consapevoli di essersi trovati sull'orlo di una guerra atomica, cercarono di diminuire le tensioni attraverso una fitta corrispondenza. Questa culminò nel 1963 con l'inizio ufficiale dei negoziati, assieme allaGran Bretagna, che portarono alla firma delPartial Test Ban Treaty il 5 agosto dello stesso anno. Il trattato, considerato uno dei successi diplomatici dell'Amministrazione Kennedy, proibiva agli Stati aderenti qualsiasi esperimento nucleare nell'atmosfera, nello spazio e sott'acqua, lasciando possibili solo i test sotterranei. Il 26 giugno1963 Kennedy visitòBerlino Ovest e tenne un pubblico discorso di critica contro la costruzione delMuro di Berlino. Il discorso è noto per la sua famosa frase, pronunciata in tedesco –Ich bin ein Berliner – e salutata dai berlinesi con una grande ovazione.
Argomentando che «[…] coloro che rendono impossibile unarivoluzione pacifica rendono inevitabile una rivoluzione violenta», Kennedy cercò di contenere la diffusione delcomunismo inAmerica Latina fondando laAlleanza per il Progresso (Alliance for Progress), che inviò aiuti alle nazioni in difficoltà e cercò di imporre un maggior rispetto deidiritti umani nella regione. Kennedy istituì, durante il primo anno della sua presidenza, iPeace Corps, un programma di volontariato rivolto aiPaesi in via di sviluppo. Questo progetto, frutto di un incontro di Kennedy con gli studenti dell'Università del Michigan avvenuto durante la sua campagna elettorale, aveva il compito principale di promuovere una migliore immagine degli Stati Uniti nei Paesi in cui essa era compromessa dalla diffidenza verso gli Statunitensi (spesso visti come nuovi colonizzatori) e al tempo stesso di fornire un aiuto tecnico. IPeace Corps, tuttora esistenti, rimangono una delle eredità più durature dell'amministrazione Kennedy.
Riguardo allaguerra del Vietnam, durante la sua Presidenza, a seguito di continue minacce all'indipendenza dello stato meridionale, Kennedy vi incrementò il numero di consiglieri militari, facendoli passare da poche centinaia fino a 16.000 (al momento della sua morte). Fu però il suo successore, ilpresidente Johnson, nell'agosto del1964, prendendo spunto da unincidente avvenuto nel golfo del Tonchino, a far partire nel1965 i primi bombardamenti aerei, e a portare il numero dei soldati americani in Vietnam a quota 500.000 nel1967. Secondo alcuni, egli, ordinando il rovesciamento e l'uccisione diNgô Đình Diệm, avrebbe acceso la miccia che provocò la guerra[31][32][33][34][35][36], perché Diem si opponeva a un aumento del coinvolgimento militare USA in Vietnam[37] e avrebbe preso in considerazione la rottura dell'alleanza del suo Paese con gli Stati Uniti[38] Al contrario altri storici, tra cui Robert Dallek inAn Unfinished Life: John F. Kennedy, 1917-1963,[39] sostengono invece che Kennedy avrebbe soltanto continuato l'impegno dellaLegione straniera francese nella ex colonia dell'Indocina francese. Altri studiosi, politici e pensatori, comeMartin Luther King nella sua autobiografia (The Autobiography of Martin Luther King, Jr. di Martin Luther King Jr. e Clayborne Carson), evidenziano come già nel 1963 Kennedy cominciò a bloccare le manovre dei consiglieri militari e a pianificare la ritirata di alcune migliaia di soldati dal Vietnam. Secondo questi politici e studiosi, Kennedy non avrebbe dato il via all'escalation, la quale sarebbe solo opera di Johnson, perché al momento dell'assassinio del Presidente non c'era nessuna battaglia in atto ed è una pura speculazione immaginare cosa avrebbe fatto se non fosse morto.[40] Non trascurabili sono poi le dichiarazioni rilasciate dall'ex segretario della Difesa statunitense (in carica in quegli anni)Robert McNamara, che nel filmThe Fog of War ha affermato che Kennedy non aveva nessuna intenzione di impegnarsi in una guerra in Vietnam, così come la presenza di unmemorandum datato 11 ottobre 1963 in cui Kennedy ordinava il ritiro di 1.000 uomini dal Vietnam, decisione poi subito annullata da Johnson appena divenuto presidente.[41]
L'espressione "Nuova Frontiera" si riferiva ai progetti di guerra alla povertà e alladisoccupazione, alla ricerca di un benessere materiale e fisico, più solido e più largamente distribuito, alla promulgazione di leggi a favore dell'istruzione e al provvedimento di legge contro ladiscriminazione razziale nei luoghi pubblici, nelle scuole di tutti i livelli, nelleforze armate e nelle imprese pubbliche e statali, al rinforzo delle lotte per i diritti civili incominciato dal movimento di protesta degli statunitensi di origine africana.[18][19]
Uno dei problemi più pressanti, interni agli Stati Uniti durante l'era Kennedy, fu la turbolenta fine della discriminazione razziale. LaCorte suprema statunitense si era pronunciata nel 1954 contro la segregazione razziale nelle scuole pubbliche, vietandola; tuttavia c'erano molte scuole, soprattutto negli stati meridionali, che non rispettavano questa decisione. Rimanevano inoltre in vigore le pratiche di segregazione razziale sugli autobus, nei ristoranti, nei cinema e negli altri spazi pubblici.
Migliaia di statunitensi di tutte le etnie ed estrazioni sociali si unirono per protestare contro questa discriminazione. Kennedy sostenne l'integrazione razziale e i diritti civili e chiamò inoltre a sé durante la campagna elettorale del 1960 la moglie dell'imprigionato reverendoMartin Luther King, guadagnandosi il consenso della popolazione nera alla sua candidatura. Tuttavia, da presidente, temette che i movimenti dal basso (grassroots movement) avrebbero potuto irritare troppo i bianchi del sud e inizialmente tese a ostacolare il passaggio delle leggi sui diritti civili attraverso il Congresso, dominato da democratici del sud, allontanandosi dalle posizioni dei movimenti. Il risultato fu quello di venire accusato da moltileader dei movimenti per i diritti civili di non dar loro il sostegno promesso e qualcuno lo accusò di aver strumentalizzato i movimenti per i diritti civili in chiave meramente elettorale.
Kennedy voleva intensamente che fossero gli Stati Uniti a guidare l'esplorazione dellospazio. L'Unione Sovietica era più avanti degli Stati Uniti nella conoscenza dei viaggi spaziali e Kennedy era convinto che gli Stati Uniti avrebbero potuto colmare il divario. Disse che «[…] nessuna nazione che aspiri a essere alla guida delle altre può attendersi di rimanere indietro nella corsa per lo spazio».[42][43][44]
Kennedy chiese al Congresso di finanziare ilProgramma Apollo per oltre 22 miliardi didollari, con lo scopo di portare un uomo statunitense sullaLuna entro la fine del decennio. «Abbiamo scelto di andare sulla Luna e di fare altre cose, non perché sono facili, ma perché sono difficili», disse Kennedy. Sei anni dopo la sua morte questo obiettivo fu infatti raggiunto nel1969.
Consiglieri e consulenti del presidente: Ted Sorensen (speechwriter e avvocato);Arthur Schlesinger Jr. (storico); Arthur M. Okun (economista);James Tobin (economista);Adlai Stevenson II (politico e diplomatico).
In occasione della ricorrenza del cinquantesimo anniversario dall'assassinio di Kennedy, a Dallas in Dealey Plaza, luogo in cui fu ucciso il trentacinquesimo presidente degli Stati Uniti, migliaia di persone gli rendono omaggio. Viene osservato un minuto di silenzio alle 12:30, ora esatta in cui furono esplosi i tre colpi che uccisero JFK.[48]
Nel romanzo di fantascienza22/11/'63 (2012), scritto daStephen King, il protagonista torna indietro nel tempo per salvare la vita di JFK; in Italia è stato pubblicato l'8 novembre 2011. La data riportata nel titolo del romanzo è infatti quella dell'omicidio del Presidente.
American tabloid (1995), di James Ellroy, primo romanzo della trilogia americana insieme aSei pezzi da mille (2001) eIl sangue è randagio (2009), tratta delle vicende americane fino alla tragica morte di Kennedy nel 1963.
«Oswald once mentioned to me that he would like to go to Cuba to train Castro's troops because of the money he would earn.»
(italiano) «Una volta Oswald mi ha accennato al fatto che avrebbe voluto andare a Cuba per addestrare le truppe di Castro per i soldi che avrebbe guadagnato.»
(James Anthony Botelho)
^abArthur M. Schlesinger Jr.,I Mille giorni di John F. Kennedy alla Casa Bianca, p. 105, 116.
^Le azioni di guerra di cui fu protagonista sono state narrate dallo scrittoreJohn Kerans nel libroLe grandi avventure del mare
^(EN) Sixty Years Later, the Story of PT-109 Still Captivates by Stephen Plotkin. National ArchivesPrologue..
^Arthur M. Schlesinger Jr.,I mille giorni di Kennedy alla Casa Bianca, p. 116.
^Arthur M. Schlesinger Jr.,I mille giorni di Kennedy alla Casa Bianca, p. 96.
^Arthur M. Schlesinger Jr.,I mille giorni di Kennedy alla Casa Bianca, p. 117.
^Arthur M. Schlesinger Jr.,I mille giorni di Kennedy alla Casa Bianca, p. 112.
^Arthur M. Schlesinger Jr.,I mille giorni di Kennedy alla Casa Bianca, pp. 117-118.
^abArthur M. Schlesinger Jr.,I mille giorni di Kennedy alla Casa Bianca, p. 27.
^Nella tradizione politica degli Stati Uniti il termineliberal indica unliberalismoprogressista molto attento alle questioni sociali, ma nel contempo geloso custode del rispetto dei diritti individuali. (Liberal, 1º novembre 2008). Secondo alcuni iliberal statunitensi sono l'equivalente deisocialdemocratici europei, o, secondo un'accezione diffusa, deiliberali sociali
Arthur M. Schlesinger Jr.,I Mille giorni di John F. Kennedy alla Casa Bianca, traduzione di Giancarlo Carabelli, Milano, Rizzoli Editore, 1966.
Anatolij Andreevic Gromyko,John F. Kennedy e la macchina del potere, traduzione diWalter Monier,collana Orientamenti,Editori Riuniti,Roma, 1969, pp. 260 pp..
Edward Klein,La maledizione dei Kennedy, traduzione di Alessandra Benabbi e Cristina Spitali, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 2007,ISBN978-88-04-53311-5.