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Johann Strauss (1825)

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Questa voce o sezione sugli argomenti compositori austriaci e musicisti austriacinon cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti.
Commento:Troppo pochi riferimenti per una voce così grande e complessa.
Johann Strauss nel 1876, ritratto daFritz Luckhardt

Johann Strauss[1] (Vienna,25 ottobre1825Vienna,3 giugno1899) è stato uncompositore edirettore d'orchestraaustriaco figlio dell'omonimo compositoreJohann Strauss.

Johann Strauss figlio, il re del valzer, è principalmente noto per la sua attività di compositore dimusica da ballo e dioperette. Suoi fratelli furono i compositoriJosef edEduard Strauss. Alla sua figura e a quella degli altri membri dellasua famiglia è dedicato l'annualeConcerto di Capodanno, offerto daiWiener Philharmoniker e trasmesso inmondovisione dalla sala dorata delMusikverein diVienna. Un sondaggio di opinione nel1890 lo rivelò essere il terzo tra le personalità più celebri d'Europa: era preceduto nell'ordine dallaregina Vittoria e dal cancelliereOtto von Bismarck[2].

Johann Strauss è stato il più celebre membro di unafamiglia di musicisti che, per quasi un secolo, dominò le scene musicali viennesi e oscurò artisti contemporanei a lui comeJoseph Labitzky. La sua fama è legata soprattutto ai suoivalzer, alcuni dei quali ancora oggi celeberrimi, comeWiener Bonbons,Künstlerleben,Geschichten aus dem Wienerwald,Wein, Weib und Gesang,Wiener Blut,Rosen aus dem Süden,Frühlingsstimmen,Kaiser-Walzer e quello che viene considerato il valzer più famoso di tutti i tempi,Sul bel Danubio blu (An der schönen blauen Donau); per questo motivo a Strauss è stato universalmente riconosciuto l'appellativo di "re del valzer".

Fra le altre danze della sua lunga produzione (la lista delle sue opere comprende circa 500 composizioni fra valzer,polke,marce equadriglie) vale la pena di menzionareAnnen-Polka,Leichtes Blut,Éljen a Magyar!,Pizzicato Polka (scritta a quattro mani col fratello Josef),Auf der Jagd!,Unter Donner und Blitz e laTritsch-Tratsch-Polka. Strauss seppe distinguersi anche nel campo dell'operetta, arrivando a comporne sedici nell'arco di poco meno di trent'anni. Il suo più grande successo l'ottenne conIl pipistrello (Die Fledermaus) che, ancora oggi, è considerata il culmine di quel periodo musicale che venne rinominato '"età d'oro dell'operetta viennese" (Goldene Operettenära).

Biografia

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Infanzia e adolescenza

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Il giovane Johann Strauss

Johann[3] Strauss nacque aVienna (più precisamente aNeubau, oggi settimo distretto della città), daJohann Strauss padre e Anna Streim (1801-1870). Il piccolo Johann venne battezzato lo stesso giorno della sua nascita nella chiesa diSt. Ulrich, la stessa nella quale, nell'inverno del 1800, si erano sposati i suoi nonni materni, Maria Anna Rober, figlia di un pasticciere, e Joseph Streim, un cocchiere immigrato dall'Austria Inferiore. Sempre nella chiesa diSt. Ulrich, nell'agosto del 1800, era stata battezzata Anna Streim, sua madre.

Nonostante la propensione del giovane agli studi musicali, suo padre fu sempre assolutamente contrario al desiderio del figlio di seguire le sue impronte e di diventare musicista a sua volta; infatti Johann padre aveva già previsto per il figlio una sicura carriera come bancario. Dopo aver concluso la scuola elementare, dal 1837 al 1841 frequentò la scuola media assieme al fratelloJosef presso il collegio scozzese che sorgeva aFreyung, nel centro della città (l'istituto, retto daibenedettini, era una delle scuole più prestigiose di Vienna).

A seguito di un periodo di malattia del padre, nel 1839, Johann eJosef divennero cantori nel coro della chiesa diSt. Leopold, cosa che valse loro l'esonero dal pagamento della retta scolastica. Dal 1841 Johann frequentò ilPolitecnico di Vienna, nella sezione a indirizzo commerciale. In questi anni, nonostante il divieto imposto dal padre, la madre Anna gli permise di prendere segretamente lezioni di violino e di teoria della musica e suo primo maestro fu il primo violino dell'orchestra di suo padre, Franz Amon.

Quando il padre lo scoprì, come Strauss ricordò poi in seguito

«Vi fu una violenta reazione.»

(Johann Strauss jr.)

Infatti Johann padre, preso dalla rabbia, mandò in pezzi il violino del figlio, scaraventandolo a terra. Tuttavia, quandoJoseph Lanner morì, nel 1843, Johann abbandonò gli studi per dedicarsi completamente alla musica. Dopo un drastico dissidio con il marito, la madre prese apertamente le difese del figlio maggiore, consentendo a Johann, che aspirava a divenire un professionista, il proseguimento della propria formazione musicale. Ciò fu reso possibile soprattutto a partire da quando, nell'estate del 1843, Johann padre lasciò la famiglia e andò a vivere con la sua giovane amante, la modista Emilie Trampusch, dalla quale avrebbe avuto altri otto figli.

Dal 1843 al 1844, Johann prese lezioni di violino da Anton Kohlmann, violinista delle opere di corte ecorripetitore di balletto; proprio Kohlmann certificò, in un attestato, che il suo allievo era un buon violinista e che le sue composizioni rivelavano un buon talento.Tali doti vennero in seguito riconosciute anche dal compositore Josef Drechsler, dal 1844 maestro di cappella allaCattedrale di Santo Stefano, che istruì Strauss nelbasso continuo. Il 4 agosto 1844 fu proprio Drechsler a dirigere, in forma di offertorio, la prima esecuzione della prova d'esame di Johann, lapiéce corale per quattro vociTu qui regis totum orbem, nellaKirche zu den neun Chören der Engel diAm Hof, nel centro della città.

Nell'estate del 1844 Anna Streim chiese e ottenne il divorzio daJohann Strauss padre e, mentre quest'ultimo si rivolgeva all'autorità giudiziaria per mantenere, riguardo ai figli minorenni, il controllo sugli obiettivi educativi e professionali, la madre si batteva per il ritardato pagamento degli alimenti che le spettavano per i ragazzi.

Il debutto nel mondo della musica

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Il 31 luglio 1844, Johann rivolse un'istanza alle autorità municipali di Vienna

«Poiché desideroso di guadagnarmi da vivere come direttore d'orchestra.»

(Johann Strauss)

Tre giorni dopo fece registrare all'ufficio del protocollo quanto segue:

Johann Strauss in una fotografia giovanile
«Sono intenzionato a suonare con un'orchestra di 12-15 elementi in luoghi di ritrovo, in particolareDommayer, aHietzing, che mi ha già assicurato che potrò svolgere nel suo locale l'attività di intrattenimento musicale, una volta che la mia orchestra sarà pronta. Al momento attuale non posso ancora elencare gli altri luoghi, ma credo che otterrò occupazione e guadagno in misura più che sufficiente.»

(Johann Strauss)

L'annuncio del debutto di Strauss figlio alCasinò Dommayer

Ottenuta l'autorizzazione, all'inizio di settembre, a "Guadagnarsi da vivere come direttore d'orchestra che dirige anche imprese musicali", l'8 ottobre 1844 stipulò un contratto con 24 musicisti reclutati alla tavernaZur Stadt Belgrad.

La formidabile influenza che esercitava Johann Strauss padre fece sì che molti dei locali di intrattenimento furono cauti nell'offrire un contratto al giovane Johann (fatta eccezione per ilCasinò Dommayer) e, ancora nello stesso mese di ottobre, Strauss padre tentava di impedire l'esordio del figlio ancora minorenne facendo ricorso alle autorità preposte, ma tutti i suoi sforzi si rivelarono inutili.

Il 12 ottobre laWiener Zeitung pubblicò il seguente annuncio:

«Invito per una serata importante che avrà luogo martedì 15 ottobre 1844, anche con tempo inclemente, alCasinò Dommayer, a Hietzing. Johann Strauss figlio ha l'onore di dirigere, per la prima volta, una sua orchestra, eseguendo ouverture, pezzi d'opera e molte sue composizioni. Egli si raccomanda fiducioso al favore e alla grazia dello stimato pubblico...»

(Wiener Zeitung)

Il 15 ottobre1844, Johann Strauss figlio entrò nella storia della musica, esibendosi per la prima volta, senza l'approvazione del padre (che comunque incaricò alcuni suoi stretti collaboratori di presenziare per ottenere un resoconto dettagliato della serata), in unasoirée dansante alCasino Dommayer, in occasione delle celebrazioni teresiane, con orchestra e composizioni proprie. Gli annunci sui giornali, uniti alla notevole curiosità del pubblico, fecero sì che una folla numerosa ed entusiasta partecipasse al primo concerto di Strauss.

Il programma della serata prevedeva l'overture dall'opera diAuberLa muta di Portici, l'overture dallaSirena (ancora di Auber), l'overture daRoberto il Diavolo diMeyerbeer seguita dalle prime composizioni di Johann, nell'ordine:Gunstwerber valzer op. 4,Herzenslust polka op. 3,Debut-Quadrille op. 2 eSinngedichte valzer op. 1. Infine, Johann tributò un omaggio al padre, dirigendo il suo più celebre valzer,Loreley-Rhein-Klänge op. 154.

La serata fu un trionfo; gli stessi amici di Strauss padre (che inizialmente non avevano nascosto la propria ostilità verso il giovane, fischiandolo per metterlo in difficoltà prima dell'esibizione) si unirono agli applausi.

Tre mesi dopo, le prime quattro opere di Strauss venivano pubblicate a Vienna dall'editore musicale della corte imperiale Pietro Michetti.

Il pubblico, che riempiva il locale, al ritmo delle musiche di Johann Strauss jr. fu preso da rapido entusiasmo, richiedendo i brani sempre di più: dovette ripeterne alcuni fino alla diciannovesima volta.Il debutto del giovane Strauss era stato un successo trionfale e l'umorista Franz Wiest se ne uscì, sul quotidianoDer Wanderer del 19 ottobre con una frase destinata a diventare celebre:

«Buona notte,Lanner! Buona seraStrauss padre! Buon giorno, Strauss figlio![4]»

(Franz Wiest)

SullaÖsterreichische Wochenzeitung, Johann Nepomuk Vogt scrisse:

«Il talento non è monopolio di un solo uomo... esso può essere ereditario. Il ragazzo è veramente un buon direttore con lo stesso flusso di melodia, la stessa piccante strumentazione di suo padre e, tuttavia, non vi è nessuna pedante imitazione dello stile paterno.»

(Johann Nepomuk Vogt)

I primi passi

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Johann Strauss in una litografia

Nei giorni successivi al debutto, i numerosi locali che, per timore di offendereStrauss padre, si erano rifiutati di ospitare il battesimo artistico del giovane Strauss, si affrettarono ad invitarlo alle loro serate danzanti e, come anni prima era accaduto per Strauss padre eLanner, i viennesi costituirono due vere e proprie fazioni a favore del giovane o del vecchio Strauss. Padre e figlio però si affidavano ad approcci diversi per conquistare Vienna, musicalmente parlando. Con le sue opere, il giovane Strauss si rivolgeva all'attenzione della gioventù viennese, come testimonia il valzerDie Jungen Wiener op. 7 (I giovani viennesi), e alle minoranze nazionali dell'Impero austriaco, cui faceva riferimento o con i titoli delle opere o citando nelle composizioni le melodie dei balli nazionali:Czechen-Walzer op. 13,Serben-Quadrille op. 14,Slaven-Pot-pourri op. 39.

Il primo incarico di rilevanza per il giovane compositore fu la nomina, nel 1845, a "Maestro di cappella del II Reggimento cittadino di Vienna", posto che era rimasto vacante a seguito della prematura morte diJoseph Lanner (1801-1843) avvenuta due anni prima. In segno di gratitudine per tale nomina, il compositore dedicò agli ufficiali del reggimento laPatrioten-Marsch op. 8. Poiché suo padre era Maestro di cappella del I Reggimento, talvolta il nuovo incarico obbligava i due Strauss ad incontrarsi e a marciare alla testa dei loro complessi, salutarsi, e dirigere la stessa marcia.

Nel giugno del 1846, Johann Strauss, accompagnato da 32 musicisti, partì per la sua prima breve tournée che lo condusse fino aPest, capitale dell'Ungheria, dove eseguì per la prima volta laPesther Csárdás op. 23, che rispecchiava il pittoresco linguaggio musicale di quella terra. Invece la prima lunga e impegnativa tournée, che si protrasse dall'ottobre del 1847 fino alla primavera del 1848, portò Strauss (accompagnato da 12 musicisti) da Pest fino aBelgrado e aBucarest, dove eseguì per la prima volta il valzerKlänge aus der Walachei (Suoni dalla Valacchia) op. 50, laMarien-Quadrille op. 51 e laAnnika-Quadrille op. 53, tre composizioni che racchiudevano motivi tratti dal patrimonio melodico dellaValacchia, appunto.

La rivoluzione del XIX secolo

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Le rivoluzioni che attraversarono l'Europa in quel periodo non risparmiarono neppure Vienna, dove l'ondata rivoluzionaria partita da Parigi giunse nella capitale austriaca il 13 marzo1848, con violente manifestazioni di protesta da parte di studenti e lavoratori contro lo stato di polizia messo in piedi daMetternich; a quel punto le divergenze tra padre (sostenitore della monarchia) e figlio (sostenitore dei rivoluzionari) diventarono ancora più evidenti.

All'inizio del 1848, intanto, Johann stava effettuando la sua prima tournée inSerbia e inRomania e, quando la rivoluzione giunse in città, Strauss era ancora impegnato in una serie di concerti aBucarest. Rientrato a Vienna, in quelli che sarebbero passati alla storia come "giorni delle barricate", si schierò subito e apertamente, con le proprie composizioni, dalla parte degli insorti (prevalentemente giovani studenti), come testimoniano chiaramente i titoli delle sue opere databili intorno a questo periodo rivoluzionario:Freiheitslieder (Canti per la libertà) valzer op. 52,Revolutions-Marsch (Marcia della Rivoluzione), op. 54,Burschen-Lieder (Canti dei ragazzi) op. 55,Studenten Marsch (Marcia degli studenti) op. 56,Liguorianer Seufzer Scherz-Polka (Sospiro dei Liguoriani) polka op. 57,Brünner Nationalgarde Marsch (Marcia della guardia nazionale di Brno) op. 58,Geisselhiebe-Polka (Polka della frustata) op. 60.

Tutte le opere dedicate alla rivoluzione prendevano spunto da argomenti di attualità, spesso di origine diversa e non di rado con un'impostazione buffonesca. I sostenitori del regime di Metternich, per esempio, venivano spesso infastiditi durante la notte, con la cosiddettaKatzenmusik, che altro non era che una serie di canzoni satiriche accompagnate da strumenti particolarmente rumorosi. NellaLiguorianer Seufzer Scherz-Polka (ispirata dalla cacciata dalla città dei padri dell'Ordine dei redentori, sospettati di essere spie al soldo della polizia segreta del principeMetternich) di Strauss, a un certo punto compare nel trio un brano diKatzenmusik. LaMarsigliese, assurta a simbolo musicale della rivoluzione, viene citata nella polkaGeisselhiebe (tedesco:Geißelhiebe) op. 60; fra i brani che più rispecchiavano lo spirito della rivolta e che Strauss volle citare nei suoi pezzi rivoluzionari si annoverano le canzoniDer Freiheit Schlachtruf (La chiamata alla lotta per la libertà) eFuchslied (Canto della volpe, una canzone delle matricole universitarie).

Il 3 dicembre 1848, il giorno dopo l'incoronazione a nuovo imperatore dell'Impero d'Austria diFrancesco Giuseppe, Johann Strauss diresse la Marsigliese (allora vietatissima) in un concerto pubblico nella locandaZum Grünen Thor, nel quartiere diJosefstadt, cosa che gli valse l'arresto e la segnalazione nei verbali della polizia[5]. In seguito, tale decisione si rivelò profondamente dannosa per la futura carriera professionale di Johann poiché l'ambita nomina a direttore dei balli di corte (K.K. Hofballmusikdirektor) gli venne negata per ben due volte, proprio a causa della diffidenza che la corte asburgica provava nei confronti del giovane compositore.

Al contrario,Johann Strauss padre, rimasto fedele alla monarchia asburgica, compose in onore del feldmarescialloJosef Radetzky (vittorioso nella battaglia diNovara controCarlo Alberto) la sua celebreRadetzky-Marsch (Marcia di Radetzky) op. 228[6], uno dei suoi brani più famosi.

Un unico Strauss

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I mesi successivi ai moti rivoluzionari si rivelarono difficili per entrambi gli Strauss. Mentre il figlio fu oggetto di aspre critiche da parte degli ambienti più conservatori, il padre venne invece duramente criticato e contestato dai rivoluzionari delusi per la sua adesione alla causa monarchica. Dopo l'ultima tournée che lo portò aPraga, in diverse città tedesche e aLondra, rientrato aVienna, Johann Strauss padre morì il 25 settembre 1849.

Alla scomparsa del padre, Strauss, fu ancora oggetto di attacchi e di critiche, alle quali rispose con un articolo pubblicato il 3 ottobre dello stesso anno sulWiener Zeitung

«Degno di compassione è ogni figlio costretto a piangere su questa terra la morte del padre troppo presto scomparso; ma ancor più degno di compassione è colui il quale vede il proprio destino segnato dalle sventure dei rapporti familiari sbagliati e che dopo essersi esposto al giudizio non di rado parziale della società deve sentire il giudizio su se stesso e sui propri compagni dalle malelingue dei propri nemici senza alcuna arma per potersi difendere se non il ricorso ad una casa, una casa di una gioventù troppo presto accantonata, alla madre abbandonata e ai fratelli minorenni. Ho utilizzato tutto il mio talento per sostenere e per dar da mangiare alla mia famiglia... A ciò non valse, come i miei nemici più ostili hanno scritto, ingaggiare un duello con un maestro venerato e affermato come fu il mio amato padre;... Voglio essere degno, foss'anche della più piccola parte, di quanto il mio meritevolissimo padre ha seminato e, nello stesso tempo, assolvere i miei doveri verso madre e fratelli...[7]»

(Johann Strauss)

Grazie a questa lettera, Johann Strauss riuscì ad avere la meglio su ogni resistenza e, il 7 ottobre 1849, per la prima volta, diresse l'orchestra che era stata del padre nel salone delVolksgarten e il successivo 11 ottobre salì nuovamente sul podio del complesso per dedicare al genitore scomparso ilRequiem diMozart. Nonostante alcune difficoltà iniziali, causate dall'avversione di una parte degli strumentisti, Johann riuscì ad unire le due orchestre, divenendo così l'unico Strauss della città.

Johann e i suoi fratelli: la "Ditta Strauss"

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Eduard Strauss.
Josef Strauss.

La popolarità di Strauss toccò per la prima volta il proprio apice alla metà degli anni cinquanta, quandoEduard Hanslick (il più importante critico musicale viennese) lo definì:

«Il miglior compositore di valzer contemporaneo.»

(Eduard Hanslick)

Oltre aivalzer, Strauss si cimentava anche nella composizione dipolke,marce, quadriglie e in tutti i balli allora alla moda. Il successivo passaggio dalla sala da ballo a quella da concerto portò anche un ampliamento nella forma, nella melodia, nella ritmica e nell'armonia.

L'orchestra di Strauss si esibiva frequentemente in ritrovi e locali quali ilDommayer, il giardino pubblicoZum Grünen Tor, laValentins Bierhalle, loUnger's Casino, il ridotto imperiale, laSophiensaal, loSperl e ilPrater.

Sotto Carnevale, Strauss dirigeva spesso orchestre divise fra più balli, spostandosi in carrozza da un ballo all'altro per tener fede agli annunci che garantivano la presenza del compositore alle serate.

Lo stress eccessivo finì però col compromettere la sua salute, infatti, il troppo lavoro e la vita sregolata lo portarono, nel 1853, a un crollo psicofisico, tanto da indurre i medici ad imporgli un periodo di totale riposo.

Fu allora cheJosef (avviato ad una promettente carriera di ingegnere), musicista formato ma privo di una sufficiente esperienza, fu chiamato a sostituire il fratello nella direzione dell'impresa di famiglia.

Josef si applicò scrupolosamente allo studio musicale, perfezionandosi sotto la guida di Amon. Il 31 agosto 1853, Josef presentò il suo primo valzer, significativamente intitolatoDie Ersten und Letzten (I primi e gli ultimi). L'ingresso diJosef nell'impresa di famiglia consentì a Johann, una volta ripresosi, di dedicare più energie alla composizione e meno alla direzione.

Anche Josef ottenne degli ottimi risultati, fino a quando il carico di impegni divenne troppo grande anche per lui; fu così la volta del giovanissimoEduard Strauss, già avviato ad un futuro da diplomatico, che cominciò la sua carriera musicale come arpista in una delle orchestre del fratello Johann.

Nel 1861 i tre fratelli si esibirono per la prima volta assieme, con tre orchestre, nelle cosiddettegaloppate-monstre. In questa occasione vennero eseguiti anche galoppi diStrauss padre e diLanner con un nuovo finale composto appositamente da Johann e Josef e suonato dalle tre orchestre riunite.Eduard, che aveva preso lezioni di arpa, violino, pianoforte e teoria musicale, debuttò come direttore d'orchestra.

Negli anni successivi, seguì, come opera collettiva dei tre fratelli, il valzerTrifolien (Il Trifoglio, 1865): Johann contribuì con il primo valzer e la coda, Josef ed Eduard con due pezzi ciascuno. Tre anni dopo fu la volta dellaSchützen-Quadrille (Quadriglia dei tiratori), composto in occasione del terzo incontro di tiro a segno confederale tedesco che si tenne alPrater diVienna nel 1868.

Periodo dell'anno nel quale i tre fratelli concentravano maggiormente i loro sforzi creativi era quello delCarnevale, evento per il quale a Vienna si festeggiava per settimane con balli e concerti di beneficenza. L'organizzazione di uno spettacolo per la fine del Carnevale era ormai diventata una consuetudine per i tre fratelli Strauss. Tali rassegne si tenevano alVolksgarten ed era prevista la presentazione di tutti i successi della stagione.

Nel gennaio del 1870, in occasione del ballo per l'inaugurazione del palazzo dellaGesellschaft der Musikfreunde (Associazione degli Amici della Musica), costruito su progetto diTheophil Hansen, i fratelli Strauss, contro tutte le proteste e i dissensi a eseguire musica da ballo in una sala da concerti, si presentarono con una serie di nuovi brani per solennizzare l'occasione. Johann dedicò all'evento il valzerFreut Euch des Lebens (Godetevi la Vita) op. 340. Gli Strauss poterono verificare subito che le orecchie dei membri dell'associazione non erano sensibili soltanto alla musica diMozart,Beethoven oBrahms.

A partire dal marzo del 1870 Eduard diresse un concerto ogni domenica pomeriggio nella grande sala delMusikverein. A queste esibizioni, denominateconcerti-promenade sull'esempio di quelli londinesi, talvolta interveniva anche Johann, e non di rado in queste occasioniEduard ebbe l'occasione di dirigere anche la prima esecuzione di alcune opere del fratello. Iconcerti-promenade sarebbero rimasti un appuntamento fisso fino agli anni novanta del secolo.

Ebbe così inizio da allora il connubio fra la musica degli Strauss e la sede degli amici della musica, connubio che perdura ancora oggi: il tradizionaleconcerto di Capodanno offerto daiWiener Philharmoniker ha luogo proprio nella sala dorata delMusikverein.

La prematura scomparsa diJosef nel 1870 fu un duro colpo per i due fratelli rimasti, Johann ed Eduard, e i dissapori che già esistevano fra i due si intensificarono ancora di più, tanto che Eduard arrivò ad accusare Johann di essere stato responsabile della morte del fratello a causa del troppo lavoro e dei troppi incarichi che gli affidava e, successivamente, arrivò ad accusarlo di aver rubato il materiale di opere inedite di Josef servendosene per la composizione della sua celebre operettaDie Fledermaus (Il Pipistrello).

In una lettera indirizzata ad Eduard in tarda età, Johann scriveva:

«Tu vedi sempre tutto nero, pensi sempre che io ti voglia fare qualcosa di male. Smetti una buona volta di fare queste stupide uscite! Quanti anni dovrai avere per capire finalmente che tuo fratello non è un tuo nemico? Hai già una certa età, io ho 10 anni più di te, anche se vivessimo tutti e due per mille anni, troveresti sempre un motivo per lamentarti...»

(Johann Strauss jr.)

I viaggi: alla conquista dell'Europa e del Mondo

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La Russia

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Nel 1855 la società ferroviaria russa, che gestiva la lineaZarskoje-Selo, prese contatti con il compositore per trattare un suo ingaggio come maestro di cappella per i concerti estivi aPavlovsk, vicino aSan Pietroburgo. Per rendere più redditizia l'attività della linea ferroviari che da San Pietroburgo portava appunto alla località turistica di Pavlovsk (distante trenta chilometri dalla capitale e nei cui pressi sorgevano alcuni castelli appartenenti alla famiglia dello Zar), Strauss si sarebbe esibito nelVauxhall, un elegante locale che sorgeva nei pressi della stazione. I dirigenti della società ferroviaria intendevano in tale modo rilanciare il luogo come nuovo punto di ritrovo per l'aristocrazia russa grazie alla presenza di Johann Strauss, chiamato a sostituire Joseph Gungl, maestro di cappella militare che dirigeva un'orchestra civile, a Pavlovsk, dal 1850.

IlVauxhall di Pavlovsk nel 1862.

Strauss accettò la proposta della società ferroviaria e tenne un concerto d'esordio nell'aprile 1856, con un certo ritardo dovuto allaGuerra di Crimea. Il concerto tenuto da Strauss ebbe tale successo che il direttore della compagnia propose al musicista un contratto biennale.

Il contratto fu firmato il 23 novembre 1856 e venne stabilito che Strauss avrebbe dovuto tenere concerti per circa tre mesi all'anno (nel periodo estivo) nei giorni feriali dalle 7 di sera fino alla partenza dell'ultimo treno alle 9.45, nei giorni di giovedì dalle 7 fino alle 11 di sera; nei giorni festivi e di domenica dalle 7 alle 11.15 di sera. Si pretendeva, inoltre, da Strauss l'esclusiva delle sue prestazione (gli era concesso di accettare altri impegni qualora gli fossero stati richiesti dalla corte imperiale russa) e la presenza costante sul podio con la sola eccezione del venerdì, giorno in cui era ammessa la sua sostituzione. A Strauss fu infine garantito il libero utilizzo della linea ferroviaria.

L'orchestra contò inizialmente di 36 elementi, per poi allargarsi a 42 negli anni successivi. La formazione annoverava musicisti di varia origine, provenienti daVienna, dal nord della Germania e da San Pietroburgo.

In breve tempo,Pavlosk divenne una meta obbligatoria della nobiltà russa, ai concerti di Strauss presenziarono in diverse occasioni lo zarAlessandro II, la sua corte e anche il giovaneRimskij-Korsakov; fu in queste occasioni che Johann diede le prime assolute di alcune sue celebri composizioni.Strauss dedicò alla buona società russa molte delle proprie opere. In occasione dell'incoronazione dello ZarAlessandro II aMosca nel 1856, compose laKrönungsmarsch (Marcia dell'incoronazione) op. 183, che dedicò allo Zar, e anche il valzerKrönungslieder (Canti per l'incoronazione) op. 184, dedicato all'imperatrice russa.

In tutto Strauss suonò per undici estati aPavlovsk: dal 1856 al 1865 e nel 1869. I programmi dei concerti gli offrivano la possibilità di eseguire, oltre alle proprie composizioni, anche ouverture, brani da sinfonie, frammenti epoutpourris di composizioni operistiche non ancora conosciute inRussia, come anche pezzi solistici. Nel 1865 diresse la prima esecuzione delTanz der Magde (Ballo delle Vergini) diTchaikovsky.

Pavlovsk era diventata un punto fisso nell'attività concertistica di Johann Strauss, anche se ben presto gli impegni cominciarono a travalicare le forze. Dal 1862 Johann si presentò alternativamente conEduard e Josef con il quale, nel 1869, compose laPizzicato-Polka e allo stesso anno risale anche la polkaIm Krapfenwald (Nel Bosco di Krapfen) op. 336, che ebbe la sua prima in Russia sotto il titolo diIm Pavlovsker Walde (Nel bosco di Pavlovsk).

Dopo il 1869, Strauss sarebbe tornato in Russia soltanto un'altra volta, nel 1886, quando accettò l'invito del Comitato di San Pietroburgo per il sostegno delle infermiere della Croce Rossa e della società di soccorso ai bambini malati. In quell'occasione diresse una serie di concerti nel maneggio della guardi a cavallo della città. Come conclusione, partecipò a un concerto a Pavlovsk e, per lo ZarAlessandro III, compose laRussischer-Marsch (Marcia Russa) op. 426.

Parigi: l'Esposizione Universale del 1867

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Nel 1867, in seguito ad un invito del mecenate parigino Comte d'Osmond, Strauss si recò aParigi per dirigere alcuni concerti in occasione dell'Esposizione Universale, dirigendo l'orchestra berlinese del compositore di musica da ballo Benjamin Bilse. Il 28 maggio si esibì nel corso di una festa organizzata dal principe Richard Von Metternich (figlio dell'ex cancelliere austriaco) e da sua moglie Pauline presso l'ambasciata austriaca. Proprio alla principessaPauline, l'anno precedente, Johann aveva dedicato il valzerWiener Bonbons (Caramelle Viennesi) op. 307, per il Carnevale del 1866.

Dal giugno all'inizio del mese di agosto del 1867 il compositore diresse alcuni concerti nel locale pariginoCercle International, alternandosi alla direzione con Bilse. Il caporedattore del quotidianoFigaro, Giovanni Ippolito Villemessant, mise in moto per Strauss la macchina della propaganda pubblicitaria, organizzando una festa di artisti nei locali della redazione; Strauss scrisse per l'occasione laFigaro-Polka op. 320, dedicata appunto al caporedattore, che venne prontamente stampata e pubblicata come supplemento del giornale.

Il compositore fotografato a Parigi durante l'Esposizione Universale del 1867.

Villemessant e Metternich erano politicamente su posizioni alquanto distanti, ma concordavano su un punto: era auspicabile un maggiore accordo fra laFrancia e l'Austria in un momento in cui tantoNapoleone III quantoFrancesco Giuseppe avevano non pochi problemi interni da risolvere e laPrussia cresceva sempre più di potere. Strauss, dunque, poteva diventare l'ideale punto di incontro. L'iniziativa di Villemessant fu premiata e i parigini accorsero in massa ai concerti di Strauss, che godeva di una incredibile popolarità.

Al suo primo concerto inaugurale propose, oltre a proprie composizione (fra le quali i valzerMorgenblätter eKünstlerleben), anche pagine diFelix Mendelssohn,Gounod,Weber eSchumann. In quei giorni, laRevue et Gazette Musicale de Paris scrisse:

«Strauss non è solo un direttore, egli è un eccellente violinista; con la magia del proprio arco egli domina tanto i propri musicisti quanto il pubblico...»

Durante uno di questi concerti nella capitale francese, Johann ripropose un valzer che qualche mese prima era già stato eseguito aVienna:An der Schönen Blauen Donau (Sul bel Danubio blu) op. 314, che ebbe lì la sua consacrazione a livello internazionale, ricevendo un'accoglienza trionfale.

Strauss si sarebbe recato nuovamente aParigi dieci anni più tardi, fra gennaio e marzo del 1877, dove diresse alcuniconcerti-monstre ottenendo un grande successo con i balli dell'Opéra, grazie anche alla collaborazione del direttore d'orchestra e compositore Olivier Métra.

Alla fine del mese di marzo di quell'anno, il presidente francesePatrice de Mac-Mahon, insignì il compositore del titolo di cavaliere dellaLegion d'Onore.

Londra

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Dopo i successi diParigi, Johann Strauss ricevette un invito da parte delPrincipe di Galles per esibirsi nella capitale inglese. Accompagnato dalla prima moglie,Jetty, Strauss si recò aLondra, dove tenne sessantatréconcerti promenade, dal 15 agosto fino al 26 ottobre 1867, presso laRoyal italian Opera House, alCovent Garden. Anche la moglie Jetty, che a Londra aveva lasciato un buon ricordo di sé come cantante lirica (nel 1849 si era esibita al fianco diJohann Strauss padre), in diverse occasioni cantò arie eLieder, accompagnata al pianoforte dal marito.

Durante questo soggiorno londinese vennero composti il valzerErinnerung an Covent Garden (Ricordo del Covent Garden) op. 329 e laFestival-Quadrille op. 341, una quadriglia su arie inglesi. A capo dell'orchestra di Giovanni Bottesini, il 21 settembre 1867, Strauss diresse la prima londinese del valzerAn der Schönen Blauen Donau (Sul bel Danubio blu) op. 314, nella versione originale per coro e orchestra.

IlTimes commentò:

«Il signor Strauss, che rassomiglia molto al padre nei modi, possiede in gran parte anche quelle qualità che condussero il padre stesso al successo. Egli dirige l'orchestra come suo padre, con il violino in mano e si unisce all'orchestra per suonare i principali passaggi. E lo fa con una trascinante vivacità...»

(Times)

Questi concerti aLondra e aParigi, procurarono a Strauss, come trent'anni prima era accaduto per suo padre, una notevole notorietà internazionale.

La tournée statunitense del 1872: il Giubileo della Pace a Boston

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Nella primavera del 1872 il musicista fu invitato dal direttore d'orchestra Patrick Sarsfield Gilmore (1829-1892), conHans Von Bulow, a tenere una serie di concerti nell'ambito delle manifestazioni per ilGiubileo della Pace, in programma dal 17 giugno al 4 luglio di quell'anno, nella città diBoston. Nonostante le reticenze di Strauss ad intraprendere un viaggio così lungo, ancora una volta fu sua moglieJetty a convincerlo, facendo leva sull'onorario promessogli, incredibilmente alto. Strauss pretese che l'intera somma (100.000 dollari per un totale di quattordici concerti) venisse depositata sul suo conto nella sua banca viennese prima della partenza dall'Austria, e volle garantita la copertura di tutte le spese di viaggio, vitto, alloggio e personale di servizio.

Prima di lasciare Vienna, Strauss fece testamento:

«... come erede universale dell'intero mio avere, comprese la mia produzione artistica non ancora edita, nomino la mia compagna Henriette. Dispongo che a mia sorella Anna venga corrisposta una rendita annua di seicento fiorini, a mia sorella Teresa di quattrocento, a cura della mia compagna. Dispongo che i figli di mio fratello Eduard, e cioè Johann e Josef, ottengano una eredità di duemila fiorini ciascuno.

Dispongo che Karoline, figlia del mio defunto fratello Josef, ottenga una eredità di quattromila fiorini. Nel caso di una scomparsa congiunta della mia compagna e di me, abbiamo di comune accordo determinato che l'intero nostro patrimonio mobile e immobile venga destinato alla edificazione di una casa di riposo per artisti malati e/o poveri sotto la denominazione "Casa di riposo Johann e Jetty Strauss"...»

(Johann Strauss)

Strauss ritratto dalla rivista Harper's Weekly il 13 luglio 1872.
L'interno delColiseum di Boston.

Il 1º giugno 1872, Johann e Jetty si imbarcarono e raggiunseroNew York il 16 successivo; la mattina successiva, Strauss era già aBoston a provare. Quando Strauss giunse aNew York i giornali scrissero di lui:

«Johann Strauss, il re delvalzer, è chiaramente una brava persona. Parla soltanto tedesco, ma sorride in tutte le lingue.»

(World)

Come sede dell'evento era stato appositamente creato ilColiseum, una enorme sala dalle dimensioni colossali (165 metri di lunghezza e 105 di larghezza) dove Strauss avrebbe dovuto dirigere un'orchestra di 1500 elementi, aiutato da 100 vice-direttori, davanti ad un pubblico di 100.000 persone.

In una corrispondenza da Boston, laRevue et Gazette musicale de Paris pubblicò in quei giorni un dettagliato resoconto dell'evento:

«Le delegazioni musicali europee sono arrivate il 17 giugno e sono state accolte con grande solennità. La prima prova, sotto la direzione alternata dei signori Strauss, Abt e Gilmore, è stata un notevole successo. Le condizioni acustiche dell'immenso edificio sono ottime. La festa vera e propria venne inaugurata il giorno seguente. Il coro era composto da sedicimila cantanti, l'orchestra da millecinquecento persone, il numero degli spettatori era di circa trentamila unità. I cori, accompagnati da salve di cannoni, hanno mandato in estasi la marea di gente. Quel giorno era dedicato alla musica inglese e sono stati molto applauditi i granatieri che hanno suonato gli inni nazionali inglese e americano. Il 19 era riservato alla musica tedesca anch'essa accolta con molto entusiasmo. Il turno della Francia arrivò il 20 e il 24 giugno... I russi ebbero il loro giorno il 22 giugno. Il 25 la festa ebbe il suo coronamento. Sessantacinquemila, settantamila spettatori avevano trovato posto a sedere, altri ventimila dovettero accontentarsi di posti in piedi. Le orchestre tedesche, inglesi e francesi si unirono alla banda della marina americana e l'imponenteColiseum sembrava dovesse crollare per le urla e grida di "evviva!" e di "hurra!". Era presente anche il presidente Grant. Il 26 giugno i festeggiamenti vennero chiusi con un gran bel ballo, al quale parteciparono venticinquemila persone. Johann Strauss e la sua orchestra hanno fatto veramente miracoli.»

(Revue et Gazette musicale de Paris)

Lo stesso Johann Strauss, qualche tempo dopo, fece una descrizione della sua esperienza all'amico Schnitzer:

«È stata la cosa più incredibile e più comica che mi sia capitata nel corso dei miei viaggi. Solo per gli esecutori era stata costruita una sala mostruosa, davanti a questa una schiera infinita di panche per gli oltre centomila spettatori. Sulla tribuna degli strumentisti c'erano un paio di migliaia di cantanti e di strumentisti che neppure con un cannocchiale si riusciva a vedere bene. E tutto questo io lo dovevo dirigere. Per venire a capo di tutta questa moltitudine mi erano stati messi a disposizione cento sotto direttori, ma io riuscivo a vedere soltanto quelli più vicini a me. Nonostante le precedenti prove non c'era assolutamente da pensare ad una esecuzione artistica, a sfumature o cose simili. Ci si figuri la mia posizione nei confronti di questa massa gigantesca di americani assetati di arte. Se mi fossi rifiutato di dirigere avrei probabilmente rischiato la vita. E così mi trovai sul podio più alto... Un salve di cannone fu il gentile avviso per l'esercito dei musicisti che il concerto stava per cominciare. Io do il mio segnale, i miei sottodirettori seguono più velocemente e meglio che possono e così cominciò uno spettacolo infernale che non dimenticherò più fin che campo! Siccome, però, avevamo iniziato abbastanza contemporaneamente, tutta la mia attenzione veniva ora diretta a cercare di finire tutti insieme. Grazie a Dio riuscii a fare anche quello. Era quanto umanamente possibile ottenere. Gli ascoltatori urlavano la loro approvazione e io tirai un respiro di sollievo quando mi ritrovai di nuovo all'aria aperta e sentii il solido terreno sotto i piedi.»

(Johann Strauss)

In omaggio agliStati Uniti d'America, Strauss compose loJubille Waltz (Valzer del Giubileo) nella cui coda finale inserì un arrangiamento, a tempo di valzer, dell'inno statunitense.

L'Italia

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Johann Strauss Jr. in una fotografia degli anni settanta dell'Ottocento.

Fra il maggio e il giugno del 1874 Johann Strauss ricevette l'invito di recarsi inItalia da parte dell'impresario Ducci diFirenze. Venne concordata un'articolata tournée per la quale vennero offerte al musicista 120.000 lire in oro per un totale di ventuno concerti da tenere nelle maggiori città della penisola.

In questa occasione Strauss avrebbe dovuto condurre con sé la propria orchestra, ma poiché questa era già impegnata in una serie di contratti aVienna sotto la direzione di suo fratelloEduard, il compositore si accordò così con il complesso diretto dal direttore d'orchestra e compositore Julius Langerbach (1823-1886), che avrebbe anche svolto il ruolo di sostituto di Strauss durante la tournée.

Il concerto inaugurale si tenne aVenezia, il 3 maggio 1874, alTeatro Rossini, e in quell'occasione i due direttori si alternarono sul podio proponendo, oltre a pagine di musica da ballo, anche l'overture daMignon diThomas, una Rapsodia Ungherese diFranz Liszt e l'overture dall'operaTannhäuser diRichard Wagner.

Il 5 maggio 1874 Strauss e Langerbach giunsero aMilano, dove ottennero grande successo esibendosi alTeatro alla Scala dove per l'occasione vennero inserite nel programma, oltre ai citati lavori di Thomas e Liszt, anche l'overture diWeber daOberon e diverse pagine di Strauss, comeWiener Blut,Sul bel Danubio blu e laPizzicato-Polka. Due giorni dopo, il 7 maggio, Strauss si spostò alTeatro dal Verme, ancora a Milano, ripetendo il successo dello spettacolo precedente includendo nel repertorio l'overture dell'opera diAuberLa muta di Portici, i valzerGeschichten aus dem Wienerwald,Wein, Weib und Gesang e laPerpetuum Mobile polka di Strauss.

A proposito dell'avvenimento, il 10 maggio, la Gazzetta Musicale di Milano dedicò un ampio articolo:

«Tutta la settimana non si è parlato d'altro; il nome di Strauss gocciolò dalla penna di quanti sono scrittori di cronache e di appendici e corse sulle labbra di mezza Milano. Prima e dopo l'unico concerto annunziato alla Scala non si parlava che del concerto. Il risultato fu una folla indescrivibile, stipata in platea fin sotto la ribalta, nei palchi e traboccante nei corridoi e nel vestibolo; ed estrema conseguenza di tutto ciò la somma di 10.000 lire segnata nell'attivo della società fiorentina.[...] Oggi non mi sogno di dir cose nuove, asserendo che Strauss e la sua orchestra hanno corrisposto alle grandi aspettazioni e che sono meritevoli di lode dai più schizzinosi. Ho detto a posta Strauss e la sua orchestra, poiché uniti soltanto trovano il fascino veramente irresistibile; togliete la particella congiuntiva, fate dirigere l'orchestra dal maestro Langerbach, egregio maestro per altro, fatele suonare musica seria e il fascino cessa e vengono in mente confronti non sempre a favore del drappello musicale tedesco. L'orchestra Strauss è l'incarnazione delle danze di Strauss, dal ritmo saltellante, dalle sospensioni e dagli allargamenti che seducono. Il direttore, un ometto bruno, vivace, irrequieto, ma entro le linee matematiche della gravità tedesca, comunica ai suoi dipendenti il sussulto del corpo, il battere dei piedi impazienti, il crollar delle spalle, del capo; quel dimenio della persona è come la punteggiatura del valzer e del galopp, i professori d'orchestra non hanno altro da fare che leggere con precisione.[...] Ridotta l'importanza dell'orchestra Strauss al suo legittimo valore, soggiungo che è veramente miracolosa. [...] Strauss nei motivi melanconici si abbandona al languore carezzevole, che farebbe perdere il passo a due terzi dei ballerini di un veglione ma che riesce sommamente espressivo e si presta a felicissimi contrasti... Aggiungo che l'unico concerto alla Scala ebbe un compagno al Dal verme con identico successo morale e finanziario. Durante l'esecuzione di unpotpourri si udì un motivo:La donna è mobile ed il pubblico si levò in piedi a batter le mani ed a gridare. Pareva una vanità nazionale di pessimo gusto e qualcuno già protestava, ma Strauss, il quale capì subito la vera ragione, fe' ripetere più volte le poche battute delRigoletto. La chiave di quell'entusiasmo era la presenza in teatro diVerdi, al cui si volle fare un'ovazione.»

(Gazzetta Musicale di Milano)

IlTeatro alla Scala in una stampa ottocentesca.

Il giorno successivo all'applaudito concerto al Dal Verme, Strauss e i suoi strumentisti si spostarono aGenova, dove si esibirono alTeatro Paganini

«Il concerto Strauss che ebbe luogo ieri sera ottenne un successo splendidissimo; il teatro illuminato a giorno era pieno zeppo, sicché molte sedie furono disposte perfino sul palcoscenico...»

(Corriere Mercantile)

Strauss scelse pagine proprie e musiche diLiszt eWagner; ancora una volta fu Langerbach a dirigere la sinfonia dalTannhäuser di Wagner e una rapsodia ungherese di Liszt.

Dopo Genova fu la volta diTorino, il 9 maggio Strauss fu alTeatro Regio dove Strauss diede la prima esecuzione del suo ultimo valzer (espressamente composto per l'occasione) dal titolo Bella Italia, successivamente ribattezzatoWo die Zitronen blühen (Dove fioriscono i limoni) op. 364.

«L'orchestra, quando è diretta dal signor Langerbach, è poca cosa... quando dirige e suona Strauss... si moltiplica, i professori si animano, i coloriti scaturiscono decisi, i movimenti, or compassati or liberi, rispondono con la più scrupolosa esattezza alla volontà dell'irrequieto maestro compositore, del focoso violinista, dell'instancabile direttore...»

(Gazzetta di Milano)

Strauss poi toccò altre città, fra le qualiFirenze eLivorno, prima di approdare aNapoli a fine maggio.

Poco tempo dopo,Theodor Billroth (noto medico e chirurgo viennese, amico diBrahms), venne inItalia e in una lettera indirizzata adEduard Hanslick scrisse:

«... tutti, qui, cantano le melodie di Strauss, proprio come, non molto tempo fa, tutti a Vienna cantavano le melodie italiane.»

(Theodor Billroth)

Gli anni settanta: il debutto nell'operetta

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Johann Strauss Jr.

L'inizio degli anni settanta coincise con un'importante cesura tanto per Johann che per lafamiglia Strauss.Eduard divenne l'unico direttore dell'orchestra di famiglia, dopo la prematura scomparsa diJosef, il 22 luglio 1870.

Qualche mese prima, il 23 febbraio 1870, era invece scomparsa Anna, la madre generosa e coraggiosa che con determinazione aveva guidato i suoi tre figli sulla strada del successo nell'arte.

A partire dal 1871 Johann si dedicò quasi esclusivamente alla composizione dioperette, il nuovo genere che andava affermandosi anche aVienna, e i concerti da lui diretti in prima persona si diradarono sensibilmente.

Già agli inizi degli anni sessanta, il primato di Strauss aVienna era stato messo in discussione da un compositore tedesco naturalizzato francese:Jacques Offenbach.Offenbach aveva sei anni più di Strauss, era nato aColonia e come Strauss aveva origini ebraiche. Trasferitosi aParigi nella metà degli anni cinquanta aveva iniziato ad ottenere grandi successi con il suo teatro leggero, fatto di umorismo e di fine parodia; tale genere teatrale venne proprio ribattezzato da OffenbachOperetta.L'incontro fra i due compositori avvenne aVienna nel 1864, durante una tournée di Offenbach il quale, proprio in quell'occasione, tentò di convincere Strauss a cimentarsi nella composizione di operette.

Nonostante l'iniziale diffidenza del compositore ad intraprendere la strada di operettista, un ruolo fondamentale nell'avvicinamento di Strauss al teatro lo giocò la moglieJetty.Un giorno la donna sottrasse al marito alcune melodie e le passò a Max Steiner, impresario delTheater an der Wien, che le rivestì di un testo. Qualche sera dopo, Strauss si ritrovò la casa invasa da diversi cantanti di Steiner che con sua grande sorpresa intonarono alcune sue melodie.Dopo molte resistenze, Jetty e Steiner riuscirono a convincere Strauss che accettò il libretto di Joseph Braun, già collaboratore diFranz Von Suppè (il padre dell'operetta viennese).

Braun, ispirandosi al celebre successo diOtto Nicolai,Die lustigen Weiber von Windsor (Le allegre comari di Windsor, 1849), scrisse per StraussDie lustigen Weiber von Wien (Le allegre comari di Vienna).

L'operetta però non venne mai rappresentata; il compositore, trovatosi in mezzo a dispute riguardanti la scelta degli interpreti, preferì ritirare lo spartito.

Alcune parti dell'operettaDie lustigen Weiber von Wien sarebbero state successivamente impiegate, con un libretto diverso di Maximilian Steiner, nella prima operetta di Strauss,Indigo und die vierzig Räuber (primaIndigo e i quaranta ladroni e poiLe mille e una notte oTausend und eine Nacht).

Proprio con la prima di questa operetta, il 10 febbraio1871, alTheater an der Wien, Strauss esordì sui palcoscenici. L'opera, premiata come avvenimento teatrale di grande importanza, fu generalmente elogiata dalla critica, che considerava il libretto l'unico vero punto debole.

Negli anni successivi, i brani di musica da ballo tratti dalle melodie delle sue operette vennero sempre più spesso condotti all'esordio dal fratello Eduard, che nel frattempo, il 18 febbraio 1872, era succeduto al fratello maggiore all'incarico di Direttore dei Balli di Corte (carica che manterrà fino alle soglie del XX secolo).

Johann cominciò a scrivere sempre meno composizioni a sé stanti, e in genere solo per occasioni particolari.

Preso dall'ambizione, Strauss cercò una sfida più importante, un soggetto che si avvicinasse all'opera buffa. Tuttavia, alDer Karneval in Rom (Il Carnevale a Roma) con il libretto di Joseph Braun e Carl Lindau, scaturito da tali intendimenti, fu riservata dal pubblico, il 1º marzo 1873, una tiepida accoglienza al Theater an der Wien. Il vero successo per Strauss giunse l'anno successivo, con la prima rappresentazione dell'operettaDie Fledermaus (Il Pipistrello), che andò in scena il 5 aprile 1874 riscuotendo un successo strepitoso.

A questa fortunata rappresentazione, nel corso degli anni successivi seguirono una serie di operette che, tuttavia, diedero dei risultati deludenti e non riuscirono ad affermarsi nei repertori dei teatri.Fra queste ricordiamoCagliostro in Wien (Cagliostro a Vienna), con il libretto di Camillo Walzel e Richard Genée, andata in scena il 27 febbraio 1875 al Theater an der Wien,Prinz Methusalem (Principe Matusalemme) con il libretto di Karl Treumann ed Alfred Delacour il 3 gennaio 1877 al Carltheater di Vienna,Blindekuh (Mosca ceca) con il libretto di Rudolf Kneisel il 18 dicembre 1878 al Theater an der Wien eDas Spitzentuch der Königin (Il fazzoletto di pizzo della regina) con il libretto di Heinrich Bohrmann-Riegen e Richard Genée il 1º ottobre1880 al Theater an der Wien che nella versione di James Frenor va in scena al Casino Theatre per ilBroadway theatre di New York il 21 ottobre1882 arrivando a 113 recite.

Queste operette di Strauss incontrarono poca fortuna soprattutto a causa dei libretti scadenti e poco efficaci (anche volendoli giudicare con i criteri elastici del libretto d'operetta) che penalizzavano l'intero lavoro, a scapito soprattutto della musica. Strauss non badava troppo ai libretti, quando si mise al lavoro per comporreEine Nacht in Venedig (Una notte a Venezia, 1883) non conosceva neppure la trama del lavoro, ma quando finalmente riuscì a leggere il libretto per intero ne fu demoralizzato; così raccontò l'episodio:

«Non avevo mai visto i dialoghi, ma soltanto le parole delle arie da musicare. Perciò in alcune parti avevo messo troppa nobiltà che non si adattava all'opera considerata nel suo complesso... Alla prova generale, quando conobbi tutta la vicenda nel giusto ordine, rimasi inorridito.»

(Johann Strauss)

Strauss dovette aspettare il 25 novembre 1881 per celebrare un rinnovato quanto assoluto trionfo con l'operettaDer lustige Krieg (L'allegra guerra) con il libretto di Camillo Walzel e Richard Genée, che venne acclamata con applausi scroscianti alTheater an der Wien.

Gli anni della maturità artistica

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Johann Strauss negli anni ottanta dell'Ottocento.
Johann Strauss, dipinto ad olio di August Eisenmenger, 1888.

Nel 1884, con una serata di gala alTheater an der Wien vennero festeggiati i quarant'anni dal debutto artistico di Johann Strauss, avvenuto il 15 ottobre 1844.

Numerose furono le congratulazioni che giunsero al compositore sia da suoi illustri colleghi comeVerdi,Suppè eRubinstein, sia da altre celebri personalità del tempo comeBismarck eMahon.

In quella serata Strauss diressa l'overture dall'operettaIndigo, il primo atto dell'operettaEine Nacht in Venedig, il valzerAn der schönen blauen Donau, e il secondo atto dell'operettaDie Fledermaus, inserendovi anche personaggi delle sue altre operette. In quell'occasione, la città natia, nominò il festeggiato "Cittadino diVienna" con tutti gli onori.

Il 24 ottobre 1885, ilTheater an der Wien ospitò la prima dell'operettaDer Zigeunerbaron (Lo Zingaro barone) sotto la personale direzione del compositore; un lavoro particolarmente fortunato che andò ad affiancarsi al successo delFledermaus.

L'origine di quest'operetta risaliva a tre anni prima, al 1883 quando, durante un viaggio che lo aveva portato aBudapest, aveva conosciuto lo scrittore unghereseMór Jókai (allora considerato un nome di punta della letteratura ungherese). Lo scrittore offrì a Strauss la sua novellaSaffi, che piacque talmente tanto al compositore che alla fine si convinse a trarne un'operetta.

Strauss affidò la stesura del libretto a Ignatz Schnitzer, un giornalista ungherese che viveva a Vienna.Der Zigeunerbaron ridiede fiducia al compositore, come scrisse al suo librettista:

«Ho l'impressione, caro amico, cheDer Zigeunerbaron ci farà più ricchi di centomila Rotschild!»

(Johann Strauss)

La fortunata commistione di melodie ungheresi e viennesi garantì all'operetta un incredibile successo, tanto che la commedia musicale venne replicata per ottantasette volte, senza interruzione, alTheater an der Wien. L'operetta esordì inoltre sui palcoscenici di oltre centoquaranta teatri diversi, fino al 1899.

Nel mese di aprile del 1886, Strauss si recò ancora una volta aSan Pietroburgo e aMosca, accompagnato dalla sua terza moglie Adele, facendo tappa anche a Pavlovsk, concludendo così la sua attività inRussia. Nonostante molte cose fossero ormai cambiate, nessuno aveva dimenticato gli entusiastici successi che avevano accolto anni prima le esibizioni del compositore, che seppe rinverdire quei trionfi proponendo accanto alle opere risalenti agli anni di Pavlovsk il suo più aggiornato e maturo repertorio.

Nel 1887, sulle ali dell'entusiasmo ottenuto conDer Zigeunerbaron, Strauss accettò il libretto diSimplicius che gli venne proposto da Victor Léon (futuro librettista deLa vedova allegra diFranz Lehár). L'operetta "seria" (come venne ribattezzato ilSimplicius) non ottenne però alcun riconoscimento né alla prima rappresentazione, il 17 dicembre 1887 alTheater an der Wien, né nelle successive versioni rielaborate che seguirono.

Alla prima, Strauss, nei panni di direttore d'orchestra, venne ammirato soltanto per la calma che seppe mantenere, evitando così il rischio dello scatenarsi del panico fra il pubblico, quando ad un certo punto della rappresentazione prese fuoco parte della scenografia.

In questi anni di piena maturazione artistica, dalla penna di Strauss vennero alla luce alcune pagine di notevole interesse. Dalla rielaborazione dei motivi delle operette create in quegli anni nacquero i valzerRosen aus dem Süden op. 388 (basato su motivi dell'operettaDas Spitzentuch der Königin),Kuss-Walzer op. 400 (basato su motivi dell'operettaDer lustige Krieg),Lagunen-Walzer op. 411 (basato su motivi dell'operettaEine nacht in Venedig),Schatz-Walzer op. 418 (basato su motivi dell'operettaDer Zigeunerbaron),Donauweibchen op. 427 (basato su motivi dell'operettaSimplicius).

Altri celebri lavori che videro la luce in questo periodo furono i valzerFrühlingsstimmen (Voci di Primavera, 1883) op. 410 e ilKaiser-Walzer op. 437[8] (Valzer dell'Imperatore, 1889).

Per tutta la vita Strauss desiderò cimentarsi nella composizione di un'opera vera e propria, e neppure l'insuccesso delSimplicius lo trattenne dall'accettare il libretto di Ludwig Doczi intitolatoRitter Pásmán (Cavaliere Pásmán), ispirato a una ballata del poeta unghereseJános Arany.

L'ambientazione magiara appassionò il musicista. Nel libretto non esistevano dialoghi parlati, tutto era in musica, un'esperienza totalmente nuova per Strauss.

La composizione delPasman non fu né facile né veloce, poiché Johann a causa di alcuni problemi di salute fu costretto a sospendere più volte la stesura del lavoro per seguire delle cure termali.L'8 agosto scrisse in una lettera all'amico Priester:

«Non si cava fuori niente dallo scrivere opere...Tutta questa fatica, tutti questi stimoli sbagliati nel cercare di creare temi, tutta questa agitazione connessa ad un simile lavoro, ilPasman, non la merita davvero. Cosa devo fare adesso? Vedere di finirlo, ma quanto tempo mi ci vorrà ancora? Quando avrò finito le cure termali saranno passati due mesi senza che io abbia scritto una nota. Per la strumentazione ci vuole ancora più tempo che per la composizione. Quando faccio queste riflessioni, non posso fare a meno di ammettere che la mia decisione eroica di scrivere un'opera mi dà delle preoccupazioni. Non ho ancora avuto tempo di pensare al finale, ma quando avrò terminato ilPasman verranno le terribili doglie, il parto delcorpus delicti che avrà la sventura di affogare al suo primo bagno...»

(Johann Strauss)

Il 1º gennaio 1892, dopo tre anni di lavoro, il sipario dell'Opera di Stato si alzò suRitter Pásmán, ma l'opera non riuscì ad ottenere un grande successo di pubblico, e l'intero lavoro venne stroncato dalla critica, fatta sola eccezione per la musica del balletto nel 3º atto.

Superata la delusione per la sorte della sua unica opera, negli anni successivi Strauss tornò ad impegnarsi nella composizione di operette, comeFürstin Ninetta (1893).

Giubileo d'oro del 1894

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La copertina che il giornaleDer Floh dedicò a Johann Strauss in occasione dei festeggiamenti per il suo giubileo d'oro,
14 ottobre 1894.
Johann Strauss negli anni novanta dell'Ottocento.

Il 15 ottobre 1844, all'età di diciotto anni, Johann Strauss ebbe il suo debutto come compositore e direttore a capo della sua orchestra per una serata, nei giorni precedenti assai discussa, alCasinò Dommayer nel sobborgo viennese diHietzing. Mezzo secolo dopo quel primo timido passo della sua carriera musicale, Johann Strauss era divenuto il più celebre compositore di musica da ballo e d'operetta al mondo. I viennesi se ne erano ricordati e avevano organizzato una fitta serie di festeggiamenti in onore del musicista.

Il preludio ai festeggiamenti per il cinquantenario dell'attività artistica di Strauss fu rappresentato dalla prima dell'operettaJabuka (La Festa delle Mele), il 12 ottobre 1894, alTheater an der Wien: una serata festosa che aprì ufficialmente il Giubileo di Strauss.

Delegazioni ufficiali fecero visita al festeggiato, che ricevette regali, telegrammi di auguri, manifestazioni di gratitudine da tutto il mondo, comparvero supplementi speciali sui quotidiani viennesi, vennero organizzati diversi festeggiamenti.

IlNews Wiener Journal inviò alcuni suoi corrispondenti a raccogliere testimonianze in tutta Europa.Alexandre Dumas figlio definì Strauss

«Un Dio che domina le passioni.»

(Alexandre Dumas)

Émile Zola lo considerò fortunato, poiché

«Ha mostrato come il mondo può essere bello, io invece ho scritto come il mondo può essere brutto.»

(Emile Zolà)

Sarah Bernhardt disse che desiderava andare a Vienna e

«... baciarlo, baciarlo, baciarlo... il solo modo in cui una donna può pagare il suo tributo.»

(Sarah Bernhardt)

Da parte sua,Giuseppe Verdi, come Strauss restio a qualsiasi mondanità, rispose all'intervistatore:

«Mi spiace per il signor Strauss. I suoi entusiastici ammiratori lo divoreranno. Lo ammiro come un collega altamente dotato. Il meglio che gli si possa augurare è una buona salute. Ne avrà bisogno. Chiamarsi Strauss e avere un giubileo a Vienna, che Dio l'aiuti!»

(Giuseppe Verdi)

E il 16 ottobre 1894Brahms scriveva all'editore Simrock:

«... questa settimana è appartenuta tutta a Strauss! È stato tutto molto allegro, bello, piacevole. È interessante che la corte e la nobiltà non si siano fatti vedere, i ministri si sono solo scusati gentilmente.»

(Johannes Brahms)

Durante il banchetto organizzato dallaFilarmonica di Vienna, venne chiesto a Strauss di tenere un discorso, e il compositore ringraziò i presenti con queste parole:

«Signori! Non sono un oratore. Gli onori che mi tributate oggi li debbo ai miei predecessori, amio padre e aJoseph Lanner. Essi mi indicarono la via attraverso la quale progredire. Essa era possibile solo con l'espansione della forma. Questo fu il mio contributo, il mio piccolo contributo...»

(Johann Strauss)

Il 15 ottobre di quell'anno, Strauss fu ammesso come socio onorario allaSocietà dagli amici della musica, della quale facevano già parteBrahms,Bruckner,Liszt,Verdi eWagner.

Il 24 ottobre, l'operettaDie Fledermaus (Il Pipistrello) risuonò per la prima volta in assoluto all'opera di Stato. Uno dei protagonisti, Andreas Dippel, raccontò:

«Una rappresentazione indimenticabile. Un vero trionfo per il maestro Strauss e per gli artisti! Dirigeva Jahn, nelle varie parti le signore Renard (Rosalinde), Forster (Adele), Lola Beethe (Orlofsky), e i signori Schrotter (Eisenstein), Ritter (Falke), Scholl (Frosch) ed io (Alfred)... Per quanto fossero splendide le singole interpretazioni, tutto venne messo in ombra dal grandioso file del secondo atto, dato da tutti i membri dell'Opera e suonato magistralmente dall'orchestra. Quando poi apparve sul palcoscenico il maestro Strauss, non riusciva a trovare le parole per ringraziarci. Gli occhi gli luccicavano di lacrime di commozione e si precipitava continuamente dall'uno all'altro stringendoci le mani in silenzio. Si era realizzato per lui un vecchio sogno...»

(Andreas Dippel)

Gli ultimi anni e la morte

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La tomba di Johann Strauss al Cimitero Centrale di Vienna.

Il 30 marzo 1895 Strauss redasse un nuovo testamento, nel quale il compositore nominò erede universale di tutti i propri beni laSocietà degli Amici della Musica diVienna, di cui l'anno precedente era diventato membro onorario.

Stabilì inoltre una serie di vitalizi: per la moglie Adele, una rendita annua di quattromila fiorini e l'usufrutto dell'appartamento inIgelgasse; per sua figlia Alice, una dote di mille fiorini l'anno; e, ancora, per le sorelle Anna e Teresa e per altri fedeli collaboratori.

Il 24 marzo del 1897 Strauss aggiunse un codicillo al testamento con alcune modifiche a favore della figlia di Adele, mentre escluse da ogni lascito testamentario il fratelloEduard:

«Se io non ho pensato al mio caro fratello Eduard, il motivo è da ricercarsi soltanto nel fatto che egli si trova in una condizione di vita particolarmente favorevole.»

(Johann Strauss)

Strauss trascorse gli ultimi anni di vita dividendosi fra le sue quattro case: quella in città nellaIgelgasse, quella aHietzing nei sobborghi di Vienna, la tenuta di campagna aSchönau an der Triesting e la villa estiva aIschl.

Continuava naturalmente a comporre, preferendo come sempre le ore notturne. Fisicamente ancora integro, soffriva tuttavia di depressioni, spesso si chiudeva in silenzio e sfuggiva anche agli amici.

Lo toccarono profondamente, negli ultimi anni del secolo, la morte di molti suoi vecchi amici, comeClara Schumann eAnton Bruckner (scomparsi entrambi nel 1896) e soprattutto la scomparsa diBrahms, nel 1897, cui era stato legato da una forte amicizia e stima per molti anni.

Il 22 maggio 1899 Johann Strauss salì sul podio dell'Opera di Corte per dirigere una rappresentazione del suoFledermaus. Dopo l'overture, però, chiese di essere sostituito poiché aveva avuto delle vertigini: fu quella la sua ultima apparizione in pubblico.

Due giorni dopo, mentre si trovava alPrater ebbe un malore. Si mise a letto, ma la sua salute peggiorò rapidamente e subentrò unapolmonite.

Ricordando le ultime ore del marito, Adele scrisse:

«Il 1º giugno 1899, povero Jean, in un momento di delirio, continuava a chiamare me e mia figlia incessantemente, nonostante noi fossimo state entrambe sul suo letto di morte. E quando ci riconobbe, un sorriso stanco passò sulla faccia pallida e sui suoi occhi malinconici (che in altri tempi erano stati così brillanti) e mentre stava lottando per l'ultimo respiro, cantò una straziante canzone! Una vecchia canzone, ben conosciuta da me e mia figlia, ma che non l'avevo mai sentita cantata da lui. Pronunciò solennemente, con le sue labbra pallide, delle parole che risuonarono in maniera spettrale nella stanza:Brüderlein fein, Brüderlein fein, einmal muss geschieden sein! (Piccolo fratellino, piccolo fratellino, un giorno ci dovremo dividere!). Il mattino del 3 giugno mi prese la mano, la baciò due volte senza parlare. Fu la sua ultima carezza. Nel pomeriggio, alle 16.15 morì fra le mie braccia.»

(Adele Strauss)

Alla stessa ora, alVolksgarten, Eduard Kremser stava dirigendo un concerto benefico per raccogliere i fondi per il progettato monumento aLanner eStrauss padre, nel cimitero di Dobling.

Qualcuno si avvicinò e parlò a Kremser, avvisandolo della scomparsa del maestro, e fece fermare l'orchestra. Davanti al pubblico silenzioso e attonito furono rapidamente cambiati gli spartiti: Kremser attaccò il tremolio e le prime note delDanubio blu.

Il 6 giugno, nella chiesa evangelica del I distretto si tenne la cerimonia funebre, seguita dal trasporto della salma alCimitero Centrale, nell'area dedicata ai grandi compositori, dove il compositore venne tumulato in una tomba onoraria messa a disposizione dalla città di Vienna a fianco diSchubert,Beethoven eBrahms.

Le case si ricoprirono di drappi a lutto e le strade furono chiuse al traffico, per il gran numero di personalità che parteciparono al corteo funebre.

Fra le ultime personalità accorse al suo capezzale ci fuMark Twain, che si trovava in quell'epoca aVienna, che così, giorni dopo la scomparsa di Strauss, scrisse rivolgendosi alla vedova Adele:

«Quando ho chiacchierato e fumato il sigaro a casa vostra con il sig. Strauss egli sembrava aver ritrovato la sua energia; era sveglio, pronto, brillante nella conversazione... Sembra impossibile che sia morto! Sono felice di aver avuto il privilegio di incontrarmi con lui e questo incontro rimarrà un bellissimo ricordo per me...»

(Mark Twain)

Composizioni

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Lo stesso argomento in dettaglio:Composizioni di Johann Strauss (figlio).
Monumento a Johann Strauss figlio, nel giardinoStadtpark diVienna

Operette

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Lo stesso argomento in dettaglio:Operette di Johann Strauss (figlio).

Opere

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Balletti

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Valzer

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Lo stesso argomento in dettaglio:Valzer di Johann Strauss (figlio).

Polke

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Lo stesso argomento in dettaglio:Polke di Johann Strauss (figlio).

Marce

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Lo stesso argomento in dettaglio:Marce di Johann Strauss (figlio).

Matrimoni

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1862 - 1878 Henrietta Treffz

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Henrietta Treffz e il marito Johann Strauss

Johann Strauss si sposò per la prima volta con la cantanteJetty Treffz (1818-1878). Johann e Jetty si erano conosciuti nell'inverno del 1861 a una serata nella casa del barone Moritz Todesco (del quale Jetty era l'amante ufficiale e al quale aveva già dato due figlie) alla quale era stato invitato anche Strauss. La cerimonia si svolse il 27 agosto1862 nelduomo di Santo Stefano di Vienna; presenti erano, come testimoni, l'editore Haslinger e la madre di Johann, Anna.

Come omaggio alla sposa, Strauss le dedicò laBluette Polka, che il compositore diresse per la prima volta il 23 novembre 1862. All'epoca il compositore aveva trentasette anni e lei quarantaquattro: per dedicarsi interamente al marito, abbandonò il suo precedente compagno e i sette figli illegittimi nati fra 1841 e il 1852; per l'epoca fu un grandissimo scandalo che ebbe grande risonanza in tutta la città, ma non fu l'unica ombra a pesare sull'unione di Strauss e Jetty: secondo delle insistenti insinuazioni, in passato la Treffz sarebbe stata una delle tante amanti diJohann Strauss padre.
I due sposi trascorsero la breve luna di miele aVenezia.

Si legge in una lettera di Jetty:

«Per quanto concerne la nostra vita, essa è sempre la stessa, felice ed intima, basata sul sentimento e sul mutuo rispetto. Il mioJean è il migliore, il più nobile uomo sulla terra. Il suo cuore è un tesoro. Ringrazio Dio ogni giorno di avermi dato questo briccone che mi ha reso la vita nuovamente desiderabile.»

(Henrietta Treffz)

Il periodo del primo matrimonio è da annoverare come quello di maggiore attività creativa del compositore; Jetty ricoprì un ruolo essenziale nella carriera del musicista. Si deve a lei, ad esempio, l'interesse di Johann per il teatro e l'operetta e, dopo vari tentativi, il grande successo arrivò con il suo più celebre lavoro teatrale:Die Fledermaus (Il pipistrello, 1874). Inoltre, raggiunta una certa indipendenza economica e liberato dai contratti con gli editori che lo volevano sul podio, proprio in questo periodo dalla penna di Strauss nacquero i suoi capolavori immortali, comeSul bel Danubio blu,Künstlerleben,Geschichten aus dem Wienerwald,Wein, Weib und Gesang, Wiener Blut e tanti altri valzer e polke ancora oggi celebri.

«Vestito con il suo smoking di velluto rosso, sedeva al suo tavolo quasi tutte le notti fino alle ore piccole, riempiendo fogli di musica uno dietro l'altro. Di tanto in tanto si alzava per dare uno sguardo dalla finestra o per provare qualche accordo al pianoforte, leggermente, per non svegliare Jetty. Il mattino, dopo colazione e dopo aver giocato un po' in cortile con i due cani canadesi, faceva una passeggiata sulle colline di Hietzing. Dopo il pranzo suonava per Jetty quello che aveva composto la notte precedente...»

(H. Fantel)

Pochi mesi dopo il matrimonio, recandosi inRussia, aPavlovsk, Johann scrisse appositamente per Jetty una originale romanza,Dolci pianti. Ne diede notizia la stessa Jetty in una lettera dell'8 luglio 1863 indirizzata ad Haslinger:

«Mio caro, Johann ha scritto una romanza per me in stile italiano... è scritta per violoncello ed arpa ed è cantata squisitamente bene, naturalmente, dalla umile sottoscritta. Volete voi essere il proprietario esclusivo di questa composizione?...»

(Henrietta Treffz)

Il periodo della prima unione fu altrettanto importante per la vita dell'artista poiché, il 25 febbraio 1863, dopo aver inoltrato una domanda all'imperatoreFrancesco Giuseppe per la nomina a direttore dei balli di corte (20 febbraio 1863), gli giunse la tanto attesa nomina che per ben due volte gli era stata negata in passato a causa del suo schieramento, durante i moti del 1848, a fianco dei gruppi studenteschi rivoluzionari. Con la nomina a direttore arrivò non solo prestigio per il compositore, ma anche per la sua musica che, con tale nomina, era divenuta degna a pieno titolo di essere suonata negli ambienti di corte.

Henrietta Treffz morì per un attacco di cuore l'8 aprile1878.

1878 - 1882 Angelika Dittrich

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Angelika Dittrich, seconda moglie di Johann Strauss

Appena sette settimane dopo la scomparsa di Jetty, il 28 maggio 1878 Strauss sposò nella baroccaKarlskirche diVienna Ernestine Angelika Henriette Dittrich (1850-1919). Come omaggio alla sua seconda moglie, Johann le dedicò ilKuss-Walzer op. 400 (Valzer del bacio), tratto da motivi dell'operettaDer lustige Krieg (L'allegra guerra, 1881). La seconda moglie di Strauss, più giovane del marito di 24 anni, era un'attrice di poco conto giunta a Vienna in cerca di fortuna daBreslavia (oggiWrocław in Polonia, in quel periodo parte dellaSlesia prussiana) e che aveva cercato di ottenere un ingaggio come cantante presso ilTheater an der Wien proprio tramite Johann.

A far incontrare i due aveva provveduto l'amico d'infanzia ed editore del compositore Gustav Lewy, più che altro mosso dal desiderio di risollevare il morale di Strauss. Gli sposi novelli trascorsero la luna di miele a Wyk, sull'isola diFöhr, nelMare del Nord: il valzerNordseebilder op. 390 fa riferimento proprio a questo viaggio.

Di ritorno aVienna la coppia si trasferì nella nuova abitazione di Igelgasse. Sin dall'inizio, però, l'unione non si rivelò felice: Angelika, oLili (come veniva soprannominata), nonostante i presunti studi di canto, era del tutto insensibile alla musica. In realtà si rivelò ben presto un'impenitente ambiziosa; raggiunta una posizione sociale elevata, si dimostrò capricciosa, prepotente e per nulla interessata al lavoro del marito, al contrario di Jetty, che era stata per Johann una compagna esemplare e una intelligente consigliera.

Anche nel momento in cui Angelika decise di intromettersi negli affari musicali di Johann, i risultati furono pessimi; infatti il matrimonio con Lili si aprì e si chiuse con due fiaschi teatrali: il 18 dicembre 1878Blindekuh (Mosca cieca) fu sonoramente fischiata alTheater an der Wien e il 3 novembre 1883, a Berlino, sorte analoga toccò aEine Nacht in Venedig (Una notte a Venezia). Era stata la stessa moglie a suggerire a Johann di accettare il libretto di F. Zell (pseudonimo di Camillo Walzel, 1829-95) e di Richard Genée (1823-95) e, sempre dietro sua richiesta, era stato cambiato il titolo al lavoro (daVenezianische Nächte, Notti veneziane, aEine Nacht in Venedig). Tuttavia, qualche anno più tardi, in una lettera inviata a Strauss il 15 luglio 1886, il librettista Zell espose chiaramente come le interferenze di quella che al tempo era stata moglie di Johann avessero compromesso la buona riuscita della rappresentazione:

«Il tempo, i luoghi, i personaggi, anche la scenografia per il terzo atto (Piazza San Marco aVenezia) ci erano stati praticamente imposti (sempre daFrau Lili), e le cose sarebbero probabilmente andate molto diversamente, se fossimo stati in grado di lavorare liberamente secondo la nostra iniziativa!.»

(F. Zell)

Oltre a questo, le cose peggiorarono in maniera irreversibile quando Lili lasciò Strauss, dopo appena due anni di matrimonio, per andare a vivere con Franz Steiner (1855-1920), ventinovenne direttore delTheater an der Wien che, in quanto impresario teatrale, era uno dei direttori di scena più importanti per Strauss.

Questo spiega perché l'operettaEine Nacht in Venedig (Una notte a Venezia, 1883), composta in quel periodo, fu l'unica fra tutte le operette di Strauss a non aver avuto il suo debutto a Vienna (come era stato per i precedenti lavori teatrali), ma il compositore insistette affinché venisse rappresentata in un altro luogo, lontano da Lili e Steiner (dopo varie indecisioni, venne scelto ilNeuen Friedrich-Wilhelmstädtischen Theater diBerlino).

Dopo quattro anni di matrimonio i due decisero di separarsi e, il 9 dicembre del 1882, la Corte d'Assise di Vienna concesse il divorzio consensuale fra Strauss e Angelika.

1887 - 1899 Adele Deutsch

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Adele Deutsch, terza moglie di Johann Strauss

Johann, ancora una volta, non rimase solo a lungo e cercò il conforto di una serena vita famigliare in Adele Deutsch (1856-1930), una giovane ebrea viennese di 25 anni che nel 1874 aveva sposato Anton Strauss (1845-1877, soltanto omonimo dellafamiglia di compositori), un ufficiale delle ferrovie figlio di Albert Strauss, un banchiere che era stato anche consulente finanziario diJohann Strauss padre. Dal matrimonio fra Anton e Adele era nata una figlia, Alice Katharina Maria Elisabeth[9] (1875-1945); tre anni più tardi però, Anton morì. Adele aveva già avuto modo di conoscere ed apprezzare Johann alcuni anni prima (quando ancora era in vitaJetty, la prima moglie) facendo visita al musicista in casa sua in occasione di alcune visite fra le due famiglie.

Nell'autunno del 1882 la conoscenza fra Johann Strauss e Adele si approfondì sensibilmente, tanto che la donna divenne prima la segretaria e poi la compagna di vita del compositore, e dall'aprile del 1883 gli fu legata anche da un contratto di donazione di una rendita. Se il matrimonio con Angelika era stato celebrato in tempi brevissimi (dopo poche settimane dall'inizio della loro relazione), quello con Adele, nonostante i profondi sentimenti che fin subito legarono i due innamorati, fu forzatamente ritardato a causa della diversità di religione. Per questa ragione, nell'aprile del 1883 Adele si convertì dall'ebraismo al credoevangelico; infatti, poiché l'unione fra Strauss eLili era stata consacrata con il ritocattolico, il loro legame nuziale non poteva essere sciolto e un nuovo matrimonio di Strauss sarebbe stato possibile soltanto previo cambiamento di religione e nazionalità.

L'avvocato Joseph Trutter informò Strauss che il ducaErnesto II di Sassonia-Coburgo-Gotha si era riservato il diritto di concedere il divorzio ai propri sudditi nonché la celebrazione delle seconde nozze all'interno del suo regno; fu così che dopo inutili richieste (anche apapa Leone XIII), nel gennaio 1885 Strauss rinunciò alla cittadinanza austriaca per acquisire quellasassone. Nel luglio 1886 anche Strauss si convertì alla religione evangelica e il 15 agosto 1887, dopo che la separazione daLili era stata ulteriormente perfezionata, sposò Adele aCoburgo. Tornati aVienna, i due sposi mantennero la residenza nella casa al numero 4 della Igelgasse.

Con il suo terzo matrimonio Strauss tornò alla vita di società; Adele, donna sensibile, appassionata e puntuale segretaria, aiutò il marito nel suo lavoro, difendendone laprivacy, filtrando le visite e le amicizie; questa sua dedizione al marito le valse l'appellativo di "Cosima in 3/4" (in riferimento all'attivasignora Wagner). Molte personalità del mondo della cultura e della buona società viennese rientravano fra le amicizie di Strauss e Adele. Fra gli altri si ricordano i compositoriJohannes Brahms,Anton Bruckner e Carl Goldmark, l'attore Alexander Girardi, i librettisti Ignatz Schnitzer eMax Kalbeck, il pianista Alfred Grunfeld, il direttore del teatro dell'opera Franz Januer, il famoso criticoEduard Hanslick e lo scultore Viktor Tilgner.

Johann si sentì rinascere e, in una lettera indirizzata alla moglie, scrisse:

«Mi hai reso pazzo di felicità...vorrei saltare, vorrei anche danzare, sebbene mi sarebbe difficile perché non sono mai stato un ballerino...siamo felici, Adele»

(Johann Strauss)

Il seguente passo è invece tratto da un'altra lettera:

«Ti auguro una buona notte, Adele, buon sonno e buon umore quando ti alzerai. Il buonumore è più efficace della migliore medicina. Il mio motto è sempre stato "Passare attraverso la vita allegramente". Il tormentarsi danneggia la salute e la vita e rovina la bellezza di una donna (se ne ha). Le donne dovrebbero sempre sorridere: ciò le rende belle ed elimina le rughe. Godi la vita; piangi solamente quando vi è realmente un motivo di pianto...»

(Johann Strauss)

Questi anni della loro unione culminarono nei festeggiamenti per i cinquant'anni di carriera artistica di Strauss (1894), con la benedizione dell'imperatoreFrancesco Giuseppe (cui Strauss aveva dedicato ilKaiser-Jubiläum-Jubelwalzer (1888) e ilKaiser-Walzer (1889)). In quel giorno Strauss fu ammesso nellaSocietà dagli amici della musica, della quale facevano già parte Brahms, Bruckner,Liszt,Verdi eWagner. Come già era stato durante il primo matrimonio con Jetty, anche Adele si interessò attivamente all'attività del marito e la incoraggiò e fu in questi anni di matrimonio che Strauss creò i suoi capolavori dell'età matura, come i valzerFrühlingsstimmen,Marchen aus dem Orient, il già citatoKaiser-Walzer e altri ancora.Nel campo dell'operetta, dopo una serie di rappresentazioni poco fortunate, Strauss tornò sulle scene con un successo strepitoso,Der Zigeunerbaron (Lo Zingaro barone, 1885) e con altri lavori comeJabuka (1894) eWaldmeister (1895 alTheater an der Wien) che, comeL'asperula nel linguaggio dei fiori, andò in scena alTeatro Reinach di Parma il 23 novembre1901.

Il matrimonio di Adele e Strauss durò fino al giorno della morte del compositore, il 3 giugno 1899.
Alla morte di Johann, Adele trasformò la casa di Igelgasse (oggi rinominataJohann Strauss Gasse in onore del compositore) in museo e si occupò di tramandare ai posteri il materiale del marito.
Adele, di trentun'anni più giovane del marito, morì trentun anni più tardi, nel 1930.

La storia d'amore con Olga Smirnitskaja

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Olga Smirnitskaja (1837-1920)

Quella con Olga Smirnitskaja fu, per il compositore, la più importante e tormentata storia d'amore antecedente ai suoi matrimoni.
Il compositore conobbe la giovane Olga Smirnitskaja (1837-1920) nell'estate del 1858 aPavlovsk, inRussia, durante uno dei tanti concerti che il compositore teneva nella cittadina russa in quegli anni.
Fra i due fu subito amore, ma l'appartenenza di Olga ad una facoltosa famiglia dell'aristocrazia russa (suo padre era un funzionario della corte imperiale) costituì un ostacolo insormontabile all'amore dei due giovani.
La loro relazione è documentata da una fitta corrispondenza epistolare; in una lettera del compositore alla giovane, datata 30 luglio 1859, si legge:

«...Come sarei felice se adesso ti potessi abbracciare come stamattina ti tenevo stretta al mio cuore! Appunto adesso sento ancora più profondamente la mia passione verso di te poiché i suoni pieni di dolore di Schumann mi sono penetrati profondamente nel cuore e il mio cuore è stato toccato dagli stessi infelici sentimenti di Schumann. Bambina mia, riesci a capire perché sono infelice? Perché in questo momento non posso comunicare il mio dolore a nessuno né avere la partecipazione di alcuno a consolarmi. Solo, abbandonato, resto occupato nel mio angolo solitario con i miei pensieri malinconici... Avevi ragione, bambina mia, quando osservavi che oggi durante il concerto ero più serio, o, come dici tu, più triste del solito, poiché già prima del concerto mi aggredì del tutto immotivatamente una tenera malinconia, la quale attraverso la musica di Schumann è salita fino a lacerarmi il cuore. Quanto sono infelice, perché non puoi essere qui con me! Perché non posso essere come un'altra persona? Io voglio consolarmi attraverso la musica (voglio provarci), perché non riesco ad andare avanti, non riesco a calmare i miei nervi, le forze mi abbandonano. Olga, quanto sono infelice, ho appena la forza di scriverti queste righe. Non mi sono mai autocommiserato, oggi (lo confesso solo a te) questo è successo. Ah, Olga, sento che presto morirò e solo... ma è meglio, che nessuno sappia ciò che si soffre. Il tuo Jean.»

(Johann Strauss)

E il 14 novembre successivo scriveva ancora:

«Angelo mio, qualsiasi cosa tu mi dici, mi fa infinitamente felice, perché sempre più io mi convinco che in te ho trovato il mio ideale. perciò il mio amore per te è la mia sola felicità, la mia vita, il mio tutto e sebbene lontano da te, io sono sempre con te con lo spirito.»

(Johann Strauss)

A Olga, Johann dedicòDer Kobold Polka mazurka op. 226, che venne eseguita per la prima volta a Pavlovsk il 13 agosto 1859.Kobold, diavoletto, bambina capricciosa, era il nomignolo che il compositore aveva attribuito alla ragazza.
Ciò non bastò ad addolcire i genitori di Olga, decisi a bloccare sul nascere la relazione.

Fu la stessa madre della ragazza a ricevere Johann a casa, nel settembre di quell'anno, e a spiegargli chiaramente la propria contrarietà alla loro relazione.
Usò toni duri e indelicati (così apparvero all'artista); Olga si piegò al volere della famiglia e, agli inizi del 1860, troncò definitivamente la relazione con Strauss con una lettera nella quale, facendo riferimento al proprio nomignolo, scrisse:

«Dimentica il tuo infedele diavoletto che non cesserà mai di ricordarsi di te.»

(Olga Smirnitskaja)

Johann Strauss e la casa imperiale austriaca

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L'imperatore d'Austria
Francesco Giuseppe
Johann Strauss con la sua orchestra al ballo di corte, stampa a colori da un acquerello di Theodor Zasche

Più volteJohann Strauss padre era stato chiamato a dirigere la musica in occasione dei balli di corte e dal 1846 vantava anche il titolo di "Direttore di musica da ballo presso la Corte Imperiale", coniato appositamente per lui. Con la sua morte, la carica, di alto rango sociale, divenne vacante e fu subito agognata dal figlio, pienamente consapevole del fatto che quella rimaneva per lui l'unica via per compiere un grosso passo in avanti nella società e ottenere nuove opportunità di eseguire la propria musica.

Nel gennaio 1850, però, l'Obersthofmeisteramt respinse la sua prima richiesta di poter dirigere la musica per i balli privati di corte. Per i balli di corte che rallegrarono il carnevale del 1851, in particolare, venne chiamato ad esibirsi con la sua orchestra solo Philipp Fahrbach il vecchio, aperto concorrente di Strauss, a cui soltanto nel 1852 fu concesso di suonare con la propria orchestra alle manifestazioni di corte, occasione nella quale eseguì per la prima volta la suaHofball-Quadrille op. 116. Ai balli di corte lo accompagnavano 34-40 musicisti, mentre per i balli privati, che si svolgevano in uno degli appartamenti della famiglia imperiale, ne erano sufficienti 10. Come onorario, Strauss riceveva 9 fiorini, i musicisti o gli addetti agli strumenti 4 fiorini e 30 soldi e i trasportatori 1 fiorino e 30 soldi: tutti ingaggi allora assai cospicui per un complesso di musica di intrattenimento.

Nel 1856, incoraggiato dagli ormai quattro anni di direzione d'orchestra ai balli di corte, Strauss fece un altro serio tentativo per ottenere il definitivo conferimento dell'agognato titolo. Ma le ricerche dell'Obersthofmeisteramt presso gli organi superiori di polizia portarono alla luce il rapporto sul comportamento di Strauss durante i sommovimenti del 1848: inoltre, egli veniva definito come "Persona poco affidabile, priva di solidi principi morali e dedita ad una vita dissipata", che solo da poco aveva adottato "Una condotta di vita più regolata". Rivelazioni tanto negative non poterono che togliere ogni speranza alle ambizioni di Strauss. E anche alcuni anni dopo, l'11 maggio 1859, un'ulteriore richiesta di Strauss sarebbe andata incontro ad un nuovo insuccesso.

Quanto Strauss tenesse a questo titolo e per quanti anni si sia sforzato di ottenerlo ce lo suggeriscono i titoli delle numerose opere composte in onore della famiglia regnante, così come la ripetuta citazione dell'Inno Imperiale diJoseph Haydn,Gott erhalte.

Il 18 febbraio 1853 l'imperatoreFrancesco Giuseppe era sfuggito per un soffio all'attentato ordito dall'ungherese János Libény, garzone di sartoria. Grazie all'intervento del macellaio Josef Ettenreich, l'imperatore se l'era cavata con una semplice ferita al collo. In quell'occasione Strauss aveva composto laKaiser Franz Josef I Rettungs-Jubel-Marsch (Marcia di Giubilo per la salvezza dell'Imperatore Francesco Giuseppe I) op. 126, che venne eseguita per la prima volta il 6 marzo 1853 in occasione di una serata di celebrazioni organizzata dallo stesso Strauss per festeggiare la fortunosa salvezza dell'imperatore. Strauss citava nel trio del brano il finale dell'inno Imperiale, divenuto inno nazionale austriaco nel 1854.

Quest'inno, assieme a quello bavarese, comparve anche nel valzerMyrthen-Kränze (Corone di Mirto) op. 154, composto in occasione del matrimonio di Francesco Giuseppe conElisabetta di Baviera, nell'aprile del 1854, ed eseguito per la prima volta durante un ballo di corte.

Il 25 febbraio 1863, all'ennesimo tentativo, Strauss ottenne il titolo così a lungo inseguito, anche grazie al ruolo giocato dall'ambiziosa prima moglie del compositore,Henrietta Treffz, che aveva sposato l'anno precedente. Anche dopo il 1863, festeggiamenti della casa imperiale (onomastici, compleanni) e avvenimenti politici offrirono a Strauss l'occasione per organizzare feste benefiche e per dedicare le sue opere, mettendo in luce il proprio spirito patriottico con la scelta del titolo e con citazioni di melodie. Ciò gli permise anche di rendere più solida e stabile la propria posizione, l'impero musicale di famiglia in costante espansione e il proprio ruolo di musicista presso la corte imperiale e l'aristocrazia viennese. Si trattava di un'autentica simbiosi, che avrebbe caratterizzato tutto il decennio successivo, conferendo una qualità peculiare ai successivi anni di attività di Johann Strauss.

Nel gennaio del 1871, Strauss, che esordiva come compositore di operette, chiese di essere sollevato dall'incarico di dirigere la musica dei balli di corte a causa della "Salute cagionevole". La richiesta venne accolta dall'imperatore, che insignì Strauss della Croce diCavaliere dell'Ordine di Francesco Giuseppe per i meriti acquisiti appunto come direttore della musica dei balli di corte e come compositore, consentendogli di mantenere il titolo già acquisito. Un anno dopo il fratelloEduard fu chiamato a sostituire Johann alla direzione dei balli.

Tuttavia, malgrado che a partire dal 1871 Strauss si dedicasse quasi esclusivamente alla creazione di operette, occasioni particolari della famiglia imperiale (soprattutto matrimoni) e importanti avvenimenti politici gli fornirono ulteriori pretesti per composizioni celebrative di circostanza. Così, il 22 aprile 1872, in occasione del ballo all'Opera Reale per il matrimonio della figlia maggiore dell'imperatore,Gisella, con il principeLeopoldo di Baviera, Johann Strauss diresse l'orchestra del teatro, eseguendo per la prima volta il valzerWiener Blut (Sangue Viennese) op. 354. Le nozze del principe ereditarioRodolfo con la principessaStefania del Belgio, il 10 maggio 1881, avrebbero indotto Strauss a comporre due brani celebrativi:Myrthenblüten (Fiori di Mirto) op. 395, presentato al pubblico alcuni giorni prima del matrimonio, durante una festa alPrater diretto dallo stesso Strauss, e laJubelfest-Marsch op. 396, eseguita per la prima volta il giorno stesso del matrimonio, nel corso di una manifestazione celebrativa che si svolse alTheater an der Wien.

La marciaHabsburg Hoch! op. 408 nacque per celebrare i seicento anni della dinastia asburgica, prendendo spunto dall'inno nazionale austriaco, dalPrinz-Eugen-Lied e dallaRadetzky-Marsch. La sua esecuzione rappresentò il momento culminante del gran giorno degliAsburgo, il 27 dicembre 1882, alCarltheater diVienna.Per solennizzare i quarant'anni di regno dell'imperatoreFrancesco Giuseppe, il 2 dicembre 1888, Strauss compose ilKaiser-Jubiläum-Jubelwalzer op. 434 mentre il celebreKaiser-Walzer (Valzer dell'imperatore) op. 437 venne composto per l'inaugurazione dellaKönigsbau, sala da concerti berlinese, nell'autunno 1889. L'opera, pubblicata in un primo momento con il titoloHand in Hand (Mano nella Mano), è da porsi in relazione all'incontro tra Francesco Giuseppe e l'imperatore tedescoGuglielmo II, che ebbe luogo appunto nell'agosto del 1889 aBerlino per rafforzare l'alleanza fra i due paesi.

Dopo la morte dell'arciduca Rodolfo (1889), erede al trono divenne l'arciduca Carlo Ludovico, fratello dell'imperatore Francesco Giuseppe. A lui Strauss dedicò il suo valzerGroß-Wien (Grande Vienna) op. 440, pubblicamente eseguito per la prima volta il 10 maggio 1891, in occasione di un concerto alPrater, durante il quale Strauss diresse le bande dei reggimenti della guarnigione diVienna al gran completo. Fra gli interpreti si contavano anche alcuni astri nascenti della scena musicale:Franz Lehár,Carl Michael Ziehrer, Carl Komzák e Alfons Czibulka.

Strauss ed i compositori del suo tempo

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Johann Strauss eJohannes Brahms sulla veranda della villa di Strauss aBad Ischl, 1894

Nel corso dei suoi cinquant'anni di attività artistica, Johann Strauss ebbe modo di entrare in contatto, di conoscere e di stringere proficui rapporti (tanto sul piano personale, tanto sul piano artistico) con molte delle maggiori personalità musicali del suo tempo.

Robert Schumann seguì sempre con interesse la produzione degli Strauss, non condividendone lo spirito "leggero", ma tuttavia ammirandone la professionalità inappuntabile:

«Ci sono i valzer della testa, i valzer dei piedi e i valzer dei cuori. I primi vengono scritti sbadigliando, in camicia da notte, quando in strada sfrecciano le carrozze dirette ad un ballo e nessuno si ferma a raccoglierti. ne risulta qualcosa in Do o in Fa maggiore. I secondi sono quelli di Strauss, in cui tutto ondeggia e salta (riccioli, occhi, labbra, braccia, piedi). Lo spettatore viene trascinato fra i ballerini, i suonatori sono allegri... Le loro tonalità sono in Re maggiore e La maggiore. La terza classe è rappresentata dai sognatori in Mi bemolle e Si bemolle maggiore, il cui padre sembra essere il valzer dello struggimento, i fiori serali e le figure crepuscolari, i ricordi della giovinezza amata e di tante altre cose...»

(Robert Schumann)

Grande amico-rivale di Johann Strauss fu il compositore tedesco, naturalizzato francese,Jacques Offenbach, noto principalmente per le sue operette, che Strauss incontrò a Vienna nel 1864.Fu proprio Offenbach a far scoprire a Strauss il mondo teatrale, riuscendo più tardi (anche grazie alle spinte della moglie Jetty) a convincere Strauss a scrivere la sua prima operetta.I due furono comunque anche grandi rivali, specialmente quando Offenbach si rese conto dello straordinario talento di Strauss nella composizione di operette.

Qualche decennio più tardi, però, saranno le stesse operette di Strauss ad essere sorpassate da quelle del nuovo astro nascente della musica viennese:Franz Lehár.

Strauss fu comunque molto ammirato da altri eminenti compositori del suo tempo:Richard Wagner ammise di amare particolarmente il valzerWein, Weib und Gesang op. 333 e giunse a definire Strauss

«La mente più musicale d'Europa.»

(Richard Wagner)

e ancora:

«Un solo valzer di Strauss supera in grazia, delicatezza e vero contenuto musicale la maggior parte dei prodotti di fabbrica straniera, come il campanile di Santo Stefano le vuote colonne ai lati dei boulevards di Parigi.»

(Richard Wagner)

Fu lodato daBerlioz e ammirato daLiszt, con cui ebbe anche modo di esibirsi in diverse occasioni. Nel gennaio 1856, Strauss organizzò una serata in onore di Franz Liszt, che fu presente allo spettacolo. Con la sua orchestra, il compositore viennese propose alcune pagine dalLohengrin di Richard Wagner e la marcia finale daMazeppa di Liszt, al quale dedicò il valzerAbschieds-Rufe (Pianto d'Addio) op. 179. Fra i due si instaurò un rapporto di reciproca stima, Strauss inseriva spesso delle pagine lisztiane nei suoi programmi. E la forma del poema sinfonico esercitò una profonda influenza sullo stile compositovi di Strauss, per esempio lo si può riscontrare nella tendenzza ad ampliare la struttura dei suoi valzer, ingigantire le introduzioni, creare momenti quasi descrittivi.

Quasi vent'anni dopo, nel 1875, mentre il compositore si trovava a Budapest per concertare il suo Fledermaus, Liszt organizzò in suo onore un matinée domenicale al quale Strauss partecipò con la moglie e l'amico Schnitzer. Nel corso del concerto, prima suonò l'allieva prediletta di Liszt,Sophie Menter con il violoncellista David Popper, e poi il grande pianista sedette al piano e aprì conLes soirées de Vienne ispirate a Schubert e finì con una parafrasi del danubio Blu che affascinò profondamente Strauss.

Fra gli anni1860 e1890, la famiglia viennese fu costretta a misurarsi sempre più con le ambizioni egemoniche, sulle scene musicali viennesi, del giovane compositoreCarl Michael Ziehrer, di 18 anni più giovane di Strauss, Ziehrer imparò ben presto a comporre valzer, polke e danze nello stesso stile (talvolta superandolo) che era divenuto di moda con gli Strauss.

Fuori dai confini austriaci fu il compositore franceseÉmile Waldteufel (1837-1915), noto come lo "Strauss diParigi", ad insidiare il primato di Strauss con i suoi valzer e le sue polke che ebbero largo successo negli anni delSecondo Impero francese sottoNapoleone III.

Il compositore tedescoRichard Strauss (che non era per nulla imparentato con la famiglia viennese), disse in riferimento a Johann Strauss:

«Di tutti i dispensatori di gioia che Dio dotò di talento, Johann Strauss mi è il più caro. Questa dichiarazione può riassumere il mio giudizio su questo meraviglioso fenomeno. Soprattutto in Johann Strauss rispetto l'originalità, il talento innato. In un momento in cui tutto il mondo intorno a lui tendeva a una sempre crescente complessità, a una crescente riflessività, un genio naturale gli permise di creare dal tutto. Mi parve l'ultimo che lavorasse seguendo un'ispirazione spontanea. Sì, ecco che cosa fu: la melodia primordiale, originale, la protomelodia.»

(Richard Strauss)

E, riferendosi alla sua opera di maggior successo,Il cavaliere della rosa (Der Rosenkavalier), aggiunse

«Quanto ai valzer dei Rosenkavalier...come avrei potuto comporli senza pensare al ridente genio di Vienna?»

(Richard Strauss)

Johannes Brahms, oltre che collega compositore, fu un suo amico personale. Strauss gli dedicò il valzerSeid umschlungen Millionen op. 443. A testimonianza della profonda stima che Brahms nutriva nei confronti di Strauss, il compositore tedesco riportò un giorno sul ventaglio di Adele Strauss, terza moglie del compositore, le prime battute del valzerSul bel Danubio blu annotandovi

«Sfortunatamente non scritto da Johannes Brahms.»

(Johannes Brahms)

Il nazismo e Strauss

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Nel 1938, alcuni studiosi dell'ufficio genealogico nazista diVienna trovarono nei registri dellaCattedrale di Santo Stefano il certificato di matrimonio di Johann Michael Strauss, nonno diJohann Strauss padre, nel quale era chiaramente dichiarata la sua origine ebraica. Per i nazisti si trattò di una scoperta estremamente imbarazzante: se ci si fosse dovuti attenere alleleggi razziali di Norimberga (promulgate nel 1935), si sarebbe dovuto vietare l'esecuzione e l'ascolto delle musiche della famiglia Strauss in tutto il Reich,Austria compresa.

Anche la famiglia viennese avrebbe dovuto subire lo stesso destino toccato ad altri compositori ebrei, fra i qualiFelix Mendelssohn eGustav Mahler (vietati durante ilregime nazista) oppure diArnold Schönberg eAlban Berg, che nello stesso periodo erano stati costretti all'esilio, dopo che la loro musica era stata bollata come degenerata. Tuttavia, era stato tra gli altri proprio il giornale antisemitaDer Stürmer (L'assaltatore) a scrivere in un suo articolo:

«Non vi è altra musica che è così tedesca e così popolare come quella del grande Re del valzer.»

(Der Stürmer)

Gli scopritori del documento, fra i quali Hans Jäger-Sunstenau, vennero convocati d'urgenza negli uffici della Gestapo e fu vietato loro di rendere pubblica la notizia. Per mettere a tacere ogni verità sulle origini ebraiche della famiglia di musicisti viennesi, venne ordinato il sequestro del registro matrimoniale della parrocchia della Cattedrale diSanto Stefano (libro matrimonio 60, 1761/62) che venne trasportato aBerlino nella massima segretezza. Lì venne falsificato: la pagina datata 11 febbraio 1762, nella quale Johann Michael Strauss era identificato come ebreo venne sostituita da una copia, che venne così restituita alla cattedrale. Grazie a tale documento falso, la musica della famiglia Strauss continuò ad andare in onda su tutte le radio delTerzo Reich.

Sempre in questo contesto, una sorte simile toccò ai librettisti delleoperette di Strauss: poiché molti di loro erano ebrei, comeIgnaz Schnitzer,Victor Léon eLeo Stein, i loro nomi vennero volontariamente eliminati dalla locandine di quegli anni.

Onorificenze

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Cavaliere dell'Ordine Imperiale di Francesco Giuseppe - nastrino per uniforme ordinaria
— Conferita dall'Imperatore austriacoFrancesco Giuseppe
Cavaliere del Regio Ordine Prussiano della Corona di IV Classe - nastrino per uniforme ordinaria
— Conferita dall'Imperatore tedescoGuglielmo I
Croce dell'Ordine di Isabella la Cattolica - nastrino per uniforme ordinaria
— Conferita daMaria Cristina d'Asburgo-Teschen, reggente di Spagna, 1888
Cavaliere dell'Ordine Persiano del Sole e del Leone - nastrino per uniforme ordinaria
— Conferita dallo Scià di PersiaNasser al-Din Shah Qajar, 1864
Grande Medaglia d'Oro al Merito dell'Impero Russo dell'Ordine di Aleksandr Nevskij - nastrino per uniforme ordinaria
— Conferita dallo Zar di RussiaAlessandro II
Medaglia dell'Ordine Turco di Mejidiyye - nastrino per uniforme ordinaria
— Conferita dal sultano dell'Impero OttomanoAbdul-Hamid II, 1892
Cavaliere di IV Classe dell'Ordine dell'Aquila Rossa - nastrino per uniforme ordinaria
— Conferita dall'Imperatore tedescoGuglielmo I
Cavaliere della Legion d'Onore - nastrino per uniforme ordinaria
— Conferita dal presidente francesePatrice de Mac-Mahon, 1877

Filmografia

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Note

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  1. ^Sebbene il nomeStrauss sia scritto con laß, cioè una doppia s con legatura, Strauss si firmavaStrauſs, ovvero con las lunga prima dellas senza legatura. Si vedaStrauẞ ODER Strauss?
  2. ^Roberto Iovino,Gli Strauss, Una dinastia a tempo di valzer; Camunia; 1998, p. 5.
  3. ^Per gran parte della sua vita, Johann Strauss venne chiamato dai familiari e dagli amici o con la versione francese di Johann,Jean, o con la versione viennese del nome,Schani.
  4. ^J. Pastene,Three-quartertime, Abelard Press, New York 1951.
  5. ^Jäger-Sunstenau,Johann Strauss der Walzerkönig und seine Dynastie, Vienna-Monaco, 1965.
  6. ^AncheGrillparzer dedicò a Radetzky un inno: Buona fortuna, mio generale, sferra il colpo!/ Non solo per lo splendore della gloria,/ Nel tuo accampamento c'è l'Austria,/ Noi altri siamo solo macerie./ Per la follia e la presunzione/ Ci siamo sgretolati;/ In quelli che tu conduci in battaglia/ Vive ancora, in tutti, un'anima sola.
  7. ^Kemp P. The Strauss family; Tunbridge Wells; 1985.
  8. ^Per ironia della sorte, il valzer fu creato proprio nell'anno in cui colui che sarebbe dovuto divenire nuovoKaiser (Imperatore) dell'Impero Austro-Ungarico, l'arciduca Rodolfo, si tolse la vita insieme alla sua amante, la baronessa Maria Vetsera, al casino di caccia diMayerling, nel 1889.
  9. ^Il 27 febbraio 1896, nellaDeutsche Ritterordenskirche di Vienna, Alice sposò il grafico e pittore Franz Josepf Wilhelm, Marchese di Bayros.

Bibliografia

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  • Jerome Pastene,Three-Quartes Time, The Life and Music of the Strauß Family of Vienna;New York: Abeland-Schumann; 1951.
  • Roberto Iovino,Gli Strauss, Una dinastia a tempo di valzer; Camunia; 1998.
  • Otto Brusatti,Johann Strauss; Bonechi;Firenze; 1999.
  • Jacob, H. E.Johann Strauss, Father and Son: A Century of Light Music; The Greystone Press, 1940.
  • Brion M.La vita quotidiana a Vienna, ai tempi di Mozart e Schubert; Milano; 1991.
  • Fantel H.Johann Strauss father and son and their era; New Abbot; 1971.
  • Jäger-Sunstenau,Johann Strauss der Walzerkönig und seine Dynastie, Vienna-Monaco, 1965.
  • Hess R.Il valzer; Torino; 1993.
  • Kemp P.The Strauss family; Tunbridge Wells; 1985.
  • Oppicelli E. G.L'operetta; Genova; 1985.
  • Teetgen A. B.The waltz Kings of old Vienna; Londra; 1940.
  • Linke N.Johann Strauss; Reinbeck - Amburgo; 1982.
  • Basso Alberto,Storia della musica dalle origini al XIX secolo. 2006, UTET.
  • Barigazzi G.Johann Strauss sr. e i figli Johann jr., Josef, Eduard inGrandi Compositori; Roma; 1998.
  • Casini C.L'operetta viennese inMusica in scena; Torino; 1995.

Voci correlate

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