| Joaquim Rodríguez Oliver | ||||||||||||||||
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| Nazionalità | ||||||||||||||||
| Altezza | 169[1]cm | |||||||||||||||
| Peso | 58[1]kg | |||||||||||||||
| Ciclismo | ||||||||||||||||
| Specialità | Strada | |||||||||||||||
| Termine carriera | 2016 | |||||||||||||||
| Carriera | ||||||||||||||||
| Squadre di club | ||||||||||||||||
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| Nazionale | ||||||||||||||||
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| Palmarès | ||||||||||||||||
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| Statistiche aggiornate al febbraio 2017 | ||||||||||||||||
| Modifica dati su Wikidata ·Manuale | ||||||||||||||||
Joaquim Rodríguez Oliver (Parets del Vallès,12 maggio1979) è un exciclista su stradaspagnolo. Professionista dal 2001 al 2016, con caratteristiche discalatore[1], ha colto una cinquantina di successi dapro, fra cui due edizioni delGiro di Lombardia, unaFreccia Vallone e 15 vittorie di tappa neiGrandi Giri (10 allaVuelta, 3 alTour e 2 alGiro), oltre alla vittoria nellaclassifica della montagna allaVuelta a España 2005 e dellaClassifica a punti delGiro d'Italia 2012. Per tre volte ha vinto la classifica finale UCI (Calendario mondiale UCI 2010,UCI World Tour 2012,UCI World Tour 2013), conquistando anche diversi podi aiCampionati del mondo e nelle classifiche finali deiGrandi Giri.
È soprannominatoPurito, ossia "Piccolo Sigaro". Tale nomignolo risale al2001, suo primo anno tra ipro, ed è legato ad un episodio avvenuto durante un allenamento con i compagni dellaONCE[2]: su un tratto in salita Rodríguez, per mostrare l'estrema facilità con cui riusciva a pedalare, andò ad affiancare i più espertiJalabert,Sastre eOlano, facendo il gesto di fumare un sigaro; in serata, a tavola, venne però "punito" e costretto a fumare un sigaro intero in presenza dei compagni[2], da cui appunto il soprannome.
Passato professionista nel 2001[1] con laONCE-Eroski diManolo Saiz, si impose all'attenzione generale nel 2003, quando vinse una tappa allaVuelta a España e una allaParigi-Nizza; l'anno dopo, trasferitosi allaSaunier Duval-Prodir, si aggiudicò invece la classifica generale dellaSetmana Catalana, mentre nel 2005 fece sua laclassifica scalatori allaVuelta a España.
Dal 2006 al 2009 vestì quindi la divisa dellaCaisse d'Epargne, formazione nella quale si rivelò come uno dei migliori gregari diAlejandro Valverde. Nel 2007 riuscì a laurearsicampione nazionale in linea; nella stagione seguente chiuse invece al sesto posto la prova in linea delCampionato del mondo aVarese, risultando il migliore della squadra spagnola. Per due anni consecutivi (2008 e2009) vinse inoltre la tappa più dura dellaTirreno-Adriatico, quella con arrivo aMontelupone.
Nel 2009 si classificò peraltro secondo nellaLiegi-Bastogne-Liegi, dietro adAndy Schleck, e terzo alCampionato del mondo diMendrisio dopo aver indovinato la decisiva fuga a tre nel finale: nell'occasione non riuscì però a contenere la progressione in salita diCadel Evans (poi vincitore) e perse controAleksandr Kolobnev lo sprint a due per l'argento. Al termine dell'anno lasciò la Caisse d'Epargne per accasarsi al team russoKatusha.
Aprì il suo 2010 con la vittoria finale allaVolta Ciclista a Catalunya, quelle nelGran Premio Miguel Indurain e nella quinta frazione dellaVuelta al País Vasco, e con il secondo posto allaFreccia Vallone. Il 16 luglio vinse quindi la dodicesima tappa delTour de France, corsasi tra le montagne delMassiccio Centrale, battendo in volata il connazionaleAlberto Contador;[3] chiuse la corsa in ottava posizione.
In settembre partecipò allaVuelta a España da protagonista. Al termine della decima tappa andò ad indossare lamaglia rossa di leader, ma la tenne per un giorno soltanto a causa delle difficoltà patite l'indomani nella salita versoAndorra. Vinse poi la quattordicesima tappa, quella con arrivo aPeña Cabarga (salita di 6 km con pendenze tra il 9% e il 20%) e due giorni dopo, nella frazione diCotobello, prese 37" secondi aVincenzo Nibali riuscendo a sottrargli la maglia rossa. Nella cronometro diPeñafiel, però, perse nuovamente il simbolo del primato, scendendo a quasi quattro minuti da Nibali: chiuse la Vuelta al quarto posto, fuori dal podio. Tuttavia, grazie ai punti accumulati nella gara spagnola, si aggiudicò la classifica individuale delcalendario mondiale UCI, complice la squalifica per doping inflitta con effetto retroattivo ad Alberto Contador. Sempre grazie a un'altra squalifica, quella del secondo classificato alla VueltaEzequiel Mosquera, gli venne attribuito il terzo posto della graduatoria finale della corsa spagnola.[4]
Nella stagione2011 si mise in particolare evidenza durante il mese di aprile: prima vinse la tappa di apertura allaVuelta al País Vasco, poi concluse al secondo posto, sempre battuto daPhilippe Gilbert, sia l'Amstel Gold Race che laFreccia Vallone. In maggio prese il via alGiro d'Italia, non riuscì a vincere nessuna tappa (fu secondo aCastelfidardo), ma chiuse comunque al quinto posto della generale finale, quarto dopo la squalifica inflitta ad Alberto Contador. In giugno si aggiudicò le ultime due tappe delCritérium du Dauphiné oltre alla classifica a punti e quella scalatori.
Tra agosto e settembre, dopo il quarto posto allaClásica San Sebastián e la vittoria allaVuelta a Burgos, partecipò allaVuelta a España, trionfando nella quinta e nell'ottava tappa e vestendo anche per un giorno lamaglia rossa dileader della generale. Concluse però diciannovesimo in classifica, e nell'ultima frazione perse lamaglia verde della classifica a punti. Nel finale di stagione fu quindi terzo alGiro di Lombardia, battuto daOliver Zaugg eDaniel Martin, così come terzo nella graduatoria finale dell'UCI World Tour.
All'inizio del2012 si aggiudicò la tappa diOffida allaTirreno-Adriatico; in aprile vinse invece due frazioni allaVuelta al País Vasco – concluse la corsa al secondo posto, preceduto daSamuel Sánchez – e laFreccia Vallone, una delle treclassiche delle Ardenne. Nel mese seguente fu quindi al via delGiro d'Italia: in questa competizione fece sua la decima tappa, quella con arrivo adAssisi, e conquistò nell'occasione anche lamaglia rosa, che in seguito perse nella tappa con arrivo aCervinia. Riottenne la maglia rosa al termine della frazione diPian dei Resinelli, e tre giorni dopo si aggiudicò la tappa diCortina d'Ampezzo. Nella cronometro finale di Milano, tuttavia, perse definitivamente il primato, per 16 secondi, ancora a favore diRyder Hesjedal, e si classificò secondo nella graduatoria finale.
Tra agosto e settembre partecipa allaVuelta a España con ambizioni di classifica, in virtù degli ottimi risultati al Giro. Al termine della quarta tappa conquista la maglia rossa della classifica generale, e si impone poi in tre frazioni, la sesta, la dodicesima e la quattordicesima. Mantiene laleadership fino alla diciassettesima tappa, quando Alberto Contador, con un attacco da lontano, gli sottrae il primato. Rodríguez non riuscirà più a recuperare: chiuderà al terzo posto, superato anche da Alejandro Valverde, salendo comunque per la seconda volta in carriera sul podio di ungrande giro. Oltre alla maglia rossa perde, nell'ultima tappa, anche la maglia verde, come l'anno precedente, e quellabianca, entrambe a favore di Valverde.
Torna al successo il 29 settembre quando, grazie a un'azione iniziata sulla salita diVilla Vergano, si aggiudica in solitaria, sul traguardo di Lecco, ilGiro di Lombardia 2012. Diventa così il primo corridore spagnolo in grado di vincere, in 105 anni di storia, la "Classica delle foglie morte".[5] Con tale vittoria, inoltre, ottiene il primo posto nella classifica individuale finale dell'UCI World Tour, ripetendo così il risultato conseguito nel 2010.[6]
Rodríguez inizia la stagione con la vittoria nella quarta tappa del Tour of Oman, che chiuderà ai piedi del podio. Alla Tirreno-Adriatico conclude quinto in classifica, aggiudicandosi la tappa numero 5. In primavera Rodríguez chiude al secondo posto, dietro a Daniel Martin sia la Volta a Catalunya sia soprattutto la Liegi-Bastogne-Liegi: nella classica monumento lo spagnolo scatta poco prima dello striscione dell'ultimo chilometro, ma viene raggiunto e poi staccato dal corridore della Garmin.
In estate Purito partecipa al suo secondo Tour de France con ambizioni di podio, su un tracciato abbastanza favorevole, che riesce effettivamente a conquistare: dopo una prima parte di giro incerta, Purito recupera posizioni nella tappe del Mont Ventoux, dell'Alpe d'Huez e nella cronometro collinare. Il secondo posto nella penultima tappa di Annecy, dietro Quintana e davanti a Froome (rispettivamente secondo e primo a Parigi), gli consente di lasciarsi alle spalle Contador e Kreuziger, chiudendo a poco più di 5 minuti dal campione della Sky.
Dopo una lunga pausa, Rodríguez e la Katusha si presentano alla Vuelta a España sia per cercare di vincerla (dopo due podi) sia per preparare al meglio i Mondiali. Pur essendo tra i favoriti, assieme a Valverde e Nibali, lo scalatore spagnolo, pur vincendo la diciannovesima tappa, chiude al quarto posto, dietro ai due suddetti ed al vincitore a sorpresa, Chris Horner.
Il penultimo obiettivo stagionale è il Mondiale di Firenze, dove Rodríguez si presenta con la fortissima nazionale spagnola, co-capitano assieme a Valverde: dopo una gara durissima, dopo la penultima ascesa (Fiesole) Rodríguez si ritrova in testa, ma viene raggiunto dopo il Muro di Via Salviati grazie alle tirate di Nibali, che si porta dietro il compagno di squadra Valverde e il portoghese Faria da Costa. In superiorità numerica, Rodríguez attacca a pochi chilometri dalla fine, sperando che Valverde lo copra, ma viene ripreso allo striscione dell'ultimo chilometro e beffato allo sprint da Rui Costa. La delusione dello spagnolo nel dopo gara è enorme, nonostante l'argento, mentre anche lo stesso CT della Roja polemizza con Valverde (bronzo), reo di non aver favorito il gioco di squadra della nazionale iberica lasciando partire il portoghese all'inseguimento del compagno, facendo sfumare una vittoria mondiale quasi certa per la squadra.
Una settimana dopo il Mondiale Purito si prende una parziale rivincita con al Lombardia, staccando tutti sulla salita di Villa Vergano, replicando in fotocopia il successo dell'anno prima (al secondo posto proprio il tanto criticato Valverde). Con i punti della monumento autunnale Rodríguez conquista per il secondo anno di fila anche la classifica dell'UCI World Tour.
Dopo il Tour de San Luis Purito vola in Oriente, dove partecipa al Tour of Dubai e al Tour of Oman, che chiude quarto. Saltata la Tirreno-Adriatico, lo spagnolo della Katusha si cimenta nel Giro di Catalogna, che vince conquistando anche la terza tappa. Il trittico delle Ardenne inizia male, poiché Rodríguez è vittima di una caduta che lo costringe ad abbandonare la Amstel Gold Race. Dopo le classiche prende parte alGiro d'Italia con ambizione di vittoria. Purtroppo è costretto al ritiro dopo la caduta, che coinvolge la maggior parte del gruppo, nella 6ª tappa del Giro con arrivo a Montecassino. A fine Agosto è al via dellaVuelta a España tra i favoriti al podio. Non vince nessuna tappa, pur ottenendo per ben tre volte il terzo posto. Chiuderà al quarto posto finale a 3'25" daContador ed a poco più di un minuto dal podio.
Nel 2015 ottiene il primo successo solo in aprile allaVuelta al País Vasco, dove vince le tappe di Zumarraga e Arrate. Si presenta poi alleclassiche delle Ardenne, nelle quali il miglior piazzamento è il terzo posto allaLiegi-Bastogne-Liegi, dietro Valverde e Alaphilippe.La sua stagione, dopo leArdenne, si focalizza sulTour, gara che lo vede regolarmente al via: ottiene addirittura la vittoria nella terza tappa, con arrivo in salita sulMuro di Huy, dove era già arrivato a braccia alzate allaFreccia Vallone 2012. In seguito vince la dodicesima tappa, con arrivo aPlateau de Beille, dopo una lunga fuga.A fine agosto partecipa allaVuelta a España, vince la 15ª tappa e conquista la maglia rossa di leader nella tappa successiva. La sua corsa si chiuderà con l'ennesimo podio in carriera in ungrande giro. InfattiPurito, che conquista lamaglia bianca, chiude il secondo posto della classifica generale a soli 57" daAru.
Dopo un inizio di stagione senza successi e con pochi piazzamenti di rilievo (quinto allaVuelta al País Vasco e ottavo allaLiegi-Bastogne-Liegi), Rodríguez si presenta al via delTour de France in buone condizioni, con l'obiettivo di fare classifica. Approfittando del giorno di riposo nella sua città di residenza,Andorra, annuncia il ritiro dall'attività agonistica al termine della stagione.[7] Conclude la corsa francese in crescendo, settimo a 6'58" dal vincitoreChris Froome.
Dopo essersi piazzato quarto allaClásica San Sebastián, si presenta alla prova in linea deiGiochi olimpici diRio de Janeiro, concludendo al quinto posto e annunciando che quella sarebbe stata la sua ultima gara. Tuttavia, a inizio settembre, laKatusha lo obbliga a rientrare in gara per disputare le classiche autunnali italiane, cioèMilano-Torino,Giro del Piemonte eGiro di Lombardia:[8] Rodríguez si ritira in tutte e tre le corse. Nello stesso ottobre annuncia di aver trovato un accordo con la nascente squadraBahrain-Merida, specificando però di non sapere ancora se correrà oppure se si limiterà ad essere un membro dello staff tecnico. Il 9 dicembre dello stesso anno annuncia però ufficialmente il ritiro dall'attività.[9].
titolo vuoto o mancante (aiuto)titolo vuoto o mancante (aiuto)Altri progetti
| Vincitori delCalendario mondiale UCI | |
|---|---|
| 2009:Alberto Contador ·2010:Joaquim Rodríguez |
| Vincitori dell'UCI World Tour | |
|---|---|
| 2011:Philippe Gilbert ·2012:Joaquim Rodríguez ·2013:Joaquim Rodríguez ·2014:Alejandro Valverde ·2015:Alejandro Valverde ·2016:Peter Sagan ·2017:Greg Van Avermaet ·2018:Simon Yates ·2019:Primož Roglič ·2020:Primož Roglič ·2021:Tadej Pogačar ·2022:Tadej Pogačar ·2023:Tadej Pogačar ·2024:Tadej Pogačar |
| Vincitori dellaclassifica combinata allaVuelta a España | |
|---|---|
| 1970:Guido Reybrouck ·1971:Cyrille Guimard ·1972:José Manuel Fuente ·1973:Eddy Merckx ·1974:José Luis Abilleira ·1975-1985 ·1986:Sean Kelly ·1987:Laurent Fignon ·1988:Sean Kelly ·1989:Óscar de Jesús Vargas ·1990:Federico Echave ·1991:Federico Echave ·1992:Tony Rominger ·1993:Jesús Montoya ·1994-2001 ·2002:Roberto Heras ·2003:Alejandro Valverde ·2004:Roberto Heras ·2005:Roberto Heras ·2006:Aleksandr Vinokurov ·2007:Denis Men'šov ·2008:Alberto Contador ·2009:Alejandro Valverde ·2010:Vincenzo Nibali ·2011:Chris Froome ·2012:Alejandro Valverde ·2013:Chris Horner ·2014:Alberto Contador ·2015:Joaquim Rodríguez ·2016:Nairo Quintana ·2017:Chris Froome ·2018:Simon Yates |
| 10 Cuesta ·11 Flecha ·12 Florencio ·13 Pérez ·14 Rodríguez ·15 S. Sánchez ·16 Sastre ·17 Valverde ·18 Ventoso ·Crono Gutiérrez ·CT: Francisco Antequera | ||
| 10 Barredo ·11 Beltrán ·12 Flecha ·13 Florencio ·14 Freire ·15 Rodríguez ·16 S. Sánchez ·17 Sastre ·18 Valverde ·Crono Gutiérrez ·Crono L. L. Sánchez ·CT: Francisco Antequera | ||
| 10 Contador ·11 Freire ·12 Gárate ·13 Mosquera ·14 Noval ·15 Rodríguez ·16 L. L. Sánchez ·17 S. Sánchez ·18 Valverde ·Crono Gutiérrez ·Crono Plaza ·CT: Francisco Antequera | ||
| 10 Barredo ·11 Cobo ·12 Freire ·13 Gárate ·14 Moreno ·15 Plaza ·16 Rodríguez ·17 S. Sánchez ·18 Valverde ·Crono Cobo ·Crono Gutiérrez ·CT: José Luis de Santos | ||
| 10 Castroviejo ·11 Contador ·12 Flecha ·13 Freire ·14 Lastras ·15 Moreno ·16 Rodríguez ·17 S. Sánchez ·18 Valverde ·Crono Castroviejo ·Crono Contador ·CT: José Luis de Santos | ||
| 8 Castroviejo ·9 Contador ·10 Herrada ·11 Martínez ·12 Moreno ·13 Rodríguez ·14 L. L. Sánchez ·15 S. Sánchez ·16 Valverde ·Crono Castroviejo ·Crono L. L. Sánchez ·CT: Javier Mínguez | ||
| 7 Castroviejo ·8 Erviti ·9 Herrada ·10 Izagirre ·11 Moreno ·12 Navarro ·13 Rodríguez ·14 L. L. Sánchez ·15 Valverde ·Crono Castroviejo ·Crono Irizar ·CT: Javier Mínguez | ||
| 7 Erviti ·8 Izagirre ·9 Lobato ·10 Mas ·11 Moreno ·12 Plaza ·13 Rodríguez ·14 L. L. Sánchez ·15 Valverde ·Crono Castroviejo ·Crono L. L. Sánchez ·CT: Javier Mínguez | ||