È stato uno dei principali innovatori nell'uso dellachitarra elettrica nella musicarock: durante la sua breve carriera è stato un precursore per le future evoluzioni della musica rock attraverso un'inedita fusione diblues,rhythm and blues,soul,hard rock,psichedelia, e verso l'ultimo periodo, anche dijazz.[6]
Nacque come Johnny Allen Hendrix al King County Hospital diSeattle, nelloStato di Washington,USA, figlio del ventitreenne James Allen ("Al") Hendrix (1919-2002) (di origini afro-native e, da parte di madre, di originicherokee[11]) e di Lucille Jeter (1925-1958), una ragazza diciassettenneafroamericana[12][13][14].
I nonni paterni di Jimi, Ross (1866-1934) e Zenora Hendrix (1883-1984), qui ritratti nel 1912 circa
Il padre poi cambiò il nome del bambino in James Marshall Hendrix[15]. Un aneddoto narra che il giovanissimo Hendrix si costruì una specie di rozzocordofono ricavato da una scatola da sigari sopra cui tese un elastico (altra pratica tipica dei più poveri chitarristi blues agli esordi)[16]. La madre Lucille morì il 2 febbraio1958[17].
Il primo strumento del giovane Hendrix fu una chitarra per destrimani regalata dal padre dopo la morte della madre, mentre lui era mancino. Imparò velocemente a suonare rovesciandola, e questa abitudine caratterizzò tutta la sua carriera artistica.[18].
Le prime esibizioni dal vivo avvennero con alcuni complessi poco più che amatoriali dirhythm & blues di Seattle: i Velvetones furono molto probabilmente il gruppo con cui fece, verso la fine del1959, il primo concerto della sua vita[19]. Poco tempo dopo entrò nei Rocking Kings, la sua prima band semi-professionale[20] con cui effettuò diverse esibizioni locali molto utili per fare esperienze[21].Nell'ottobre dello stesso anno[22] il chitarrista interruppe definitivamente il suo percorso scolastico senza conseguire il diploma.
Nel1961 fu arrestato dalla polizia di Seattle perché trovato alla guida di un'auto rubata: dopo alcuni giorni di detenzione finì in tribunale[22]. Si trovò quindi a dover scegliere tra un periodo direclusione e l'arruolamento: scelta la seconda opzione venne arruolato il 31 maggio1961 e successivamente inviato aFort Ord (California) per compiere otto settimane di addestramento[23]. La sua avventura nei ranghi militari durò molto poco[24][25].
Poco dopo il suo arrivo a Fort Campbell, Jimi conobbe il bassistaBilly Cox (novembre1961), col quale in breve (gennaio1962) formò una band, i King Kasuals[26][27]. Nel lugliodello stesso anno Jimi ottenne il congedo[28] e si trasferirono prima aClarksville (Tennessee)[29], poi aIndianapolis[30][31], quindi aNashville (ottobre 1962), dove furono scritturati dal manager del Club Del Morocco, Theodore "Uncle Teddy" Acklen[32][33].L'attività del gruppo si svolgeva essenzialmente nei locali della zona di Jefferson Street, tradizionalmente ritenuta il cuore della comunità afroamericana di Nashville[34] e nota per l'intensa scenarhythm and blues che in quel periodo vi si stava sviluppando[35]. L'esperienza professionale a Nashville risultò essere alla fine un buon viatico per le prime esperienzeon the road di Hendrix: il suo inserimento nella scena gli permise, nel novembre1962, di partecipare alla sua prima sessione di studio in veste di chitarrista turnista. Si trattava di una incisione alla radio (a cui partecipò anche Cox) con l'autorevole dee-jay cittadino William "Hoss" Allen per conto della casa discografica Starday-King Records[31][36][37][38].
La vera occasione di entrare a contatto con il dorato mondo delmainstream giunse proprio nel marzo1964[46], quando Hendrix venne reclutato come chitarrista dellaIsley Brothers Band[47]. Durante quel periodo Jimi ebbe occasione di suonare nelle registrazioni in studio perTestify (21 maggio1964), brano che da lì a poco sarebbe diventato un successo radiofonico[48].
Tra il1964 e il1965 cominciò per Hendrix un interminabile mordi e fuggi[49] da una band all'altra[18][50][51][52][53][54][55][56]. Nel luglio1965 firmò un accordo contrattuale della durata di due anni con la Sioux Records e il Copa Management[54]. Decise quindi di trasferirsi alVillage, seguendo così le orme di colui che da quel momento in poi divenne uno dei suoi "fari" artistici ed esistenziali:Bob Dylan, di cui divenne grande appassionato soprattutto a partire dall'ascolto dell'albumHighway 61 Revisited[57][58][59][60][61][62].
In ottobre e novembre[63] partecipò ad un tour di due mesi con i Joey Dee and The Starliters[63][64]. Nel gennaio del 1966[65] entrò nei Kingpins, il gruppo d'accompagnamento del sassofonistaR&BKing Curtis, all'epoca lo strumentista più apprezzato nel suo genere[66], sempre a New York[67].
Nonostante la dilagante instabilità del periodo, comunque, tutte le errabonde esperienze che lo videro protagonista gli servirono da rodaggio, consentendogli di arricchire ulteriormente il suo già considerevole bagaglio chitarristico[68].
Nel1966 Hendrix formò il suo primo gruppo come leader sotto le insegne di Jimmy James and The Blue Flames (alias The Rainflowers)[69].
Hendrix e il suo nuovo gruppo richiamarono l'attenzione di unaNew York ancora troppo distante dai suoni e dagli umori della rivoluzione culturale e musicale che stava per esplodere sulla costa opposta degli States[61][70]. Fondamentale fu poi la conoscenza conFrank Zappa; leggenda vuole che fu proprio Zappa a istruire Hendrix sulle prospettive offerte da un effetto per chitarra di nuova produzione destinato a diventare famoso: ilwah wah[61].
Il1966 fu l'anno della svolta per Hendrix. Durante una serata al Cheetah Club, sulla West 21st Street, il chitarrista fece la conoscenza di Linda Keith[71], a quel tempo fidanzata conKeith Richards: i due strinsero subito amicizia e Linda si prodigò per fargli conoscereAndrew Loog Oldham, manager deiRolling Stones, e il produttoreSeymour Stein[72]. Nessuno dei due ricavò alcuna impressione positiva dall'incontro e — con grande delusione di Hendrix — ogni prospettiva di inserimento sfumò. La ragazza insistette per presentarlo aChas Chandler, all'epoca ancora bassista degliAnimals. L'incontro stavolta fu fruttuoso:[69] Chas assistette a un concerto di Jimi alCafe Wha? durante il quale si convinse di aver trovato la grande "scoperta" da lanciare[73]. Inoltre si convinse del fatto che poteva diventare un ottimo singolo di lancio la versione di un blues di Billy Roberts,Hey Joe, proposta da Jimi con il piglio aggressivo che quest'ultimo gli aveva illustrato durante la sua folgorante esibizione[74].
Jimi fu convinto a recarsi aLondra anche con la promessa che avrebbe conosciutoEric Clapton, uno degli artisti che più apprezzava. Incominciarono i preparativi per il viaggio oltreoceano[69][75].Il passo successivo doveva essere quello di affiancargli dei musicisti adeguati al nuovosound che aveva in mente: dopo alcune audizioni si decise di strutturare la formazione sul modello delpower-trio (all'epoca molto in auge, vistoanche il successo dei neonatiCream). Gli strumentisti scelti allo scopo, entrambi del Regno Unito, furono il chitarristaNoel Redding, delegato al basso, e l'estroso batteristaMitch Mitchell.[76]).
La pasta sonora del trio si rivelò una novità assoluta: sin dalle primissime esibizioni in Europa le visionarie bordate sonore di Hendrix, sostenute daldrumming furioso diMitchell e dalle linee essenziali del basso diRedding, crearono enorme impressione nel mondo musicale londinese, dando vita a un passaggio di voce senza precedenti tra gli artisti e i gruppi che animavano la scena del periodo. La selvaggia attitudinelive del chitarrista lasciò allibiti anche strumentisti affermati comeEric Clapton eJeff Beck, e l'aura che lo accompagnava gli permise ben presto di entrare nel salotto buono della musica dell'epoca, al punto che gliWho si adoperarono affinché Hendrix accettasse una proposta dalla loro casa discografica di riferimento, la Track Records.[18]
Il primo brano a essere dato alle stampe su45 giri, nel dicembre1966, fu proprioHey Joe. La risposta di vendite fu notevole e venne confermata dai due singoli che seguirono,Purple Haze eThe Wind Cries Mary: i brani in questione divennero colonne portanti degli incendiarilive acts del gruppo, affiancate da riletture fortemente rivitalizzate di classici del blues comeKilling Floor diHowlin' Wolf (usualmente deputato a brano di apertura dei concerti) eRock Me Baby diB.B. King.
La consacrazione statunitense alMonterey Pop Festival
Are You Experienced? ebbe un'ottima risposta di vendite nel vecchio continente, interrompendo la propria ascesa al secondo posto nella classifica britannica dietroSgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band deiBeatles: laExperience però era in cerca dell'occasione giusta per sfondare negli USA, dove era ancora sconosciuta.
L'occasione si presentò nel giugno del1967, quando il gruppo venne invitato — per intercessione diPaul McCartney[77] — alla storica edizione delMonterey International Pop Festival tenutasi il 16, 17 e 18 giugno di quell'anno e generalmente ritenuta l'evento di partenza della cosiddettalunga estate dell'amore.L'opportunità si rivelò estremamente favorevole per Hendrix: oltre alla vastissima risonanza che l'evento ebbe in tutti gli Stati Uniti d'America, la suaperformance sarebbe stata immortalata nel documentario che sarebbe stato ricavato dal festival.LaExperience non si lasciò sfuggire l'occasione e si produsse in una delle esibizioni più acclamate del festival, suonando, fra le altre canzoni, proprioHey Joe; nei 40 minuti dell'esibizione Hendrix sollecitò la suaFender Stratocaster in un modo fino ad allora inaudito arrivando a mimarvi rapporti sessuali, suonandola con i denti, dietro la schiena, contro l'asta del microfono e contro l'amplificazione.[78] Al termine dell'esibizione, per sottolineare la sua spasmodica necessità di estrarre nuove sonorità dallo strumento, la sacrificó dandole fuoco con del liquido per accendini e la distrusse contro palco e amplificatori in una catarsi difeedbacks sonori.
La selvaggiaperformance sonora del trio ebbe grandissima eco in tutti gliStati Uniti d'America, preparando il terreno al successo che avrebbe accolto tanto le esibizionilive del chitarrista quanto le sue uscite discografiche.
Il1967 vide l'uscita del seguito discografico diAre You Experienced? intitolatoAxis: Bold as Love, ugualmente pervaso dalla fortissima vena acida e sperimentale del suo predecessore, ma caratterizzato da sonorità meno aspre e più proiettate versofunk,blues eR&B.ConBold as Love Hendrix proseguì nella sua ricerca sonora anche nel senso delle variazioni sui due canali di uscita stereo, inoltrandosi ulteriormente verso risultati sonori assolutamente innovativi: il disco fu inoltre interamente registrato con l'accordatura della chitarra diminuita di mezzotono, espediente destinato a diventarestandard nella produzione del chitarrista.
Il disco è inoltre da ricordare per i travagli che lo accompagnarono nelle fasi immediatamente precedenti alla sua uscita.
Avvenne infatti che Hendrix dimenticò ilmaster tape già mixato del lato A del disco sul sedile posteriore di un taxi senza riuscire in alcun modo a recuperarlo.[80]
L'album si rivelò un successo, facendo aumentare considerevolmente le richieste di esibizioni dal vivo del gruppo e portando la Experience a suonare di fronte a platee sempre più ampie. La conclusione del tour non fu comunque felice: mentre il gruppo si trovava inScandinavia per alcune date, la notte del 4 gennaio1968 Hendrix venne tratto in arresto aStoccolma dopo aver devastato una stanza d'albergo in preda ai fumi dell'alcool.[81]
La gestazione dell'ultimo LP in studio di Hendrix, il doppio albumElectric Ladyland, non fu certamente meno travagliata diBold as Love.Già nelle primissime fasi dellesession Hendrix dovette registrare l'abbandono da parte del suo storico produttoreChas Chandler, letteralmente esasperato dai numerosi contrasti sorti col chitarrista.Il loro modo di concepire i brani e le registrazioni era diametralmente opposto: se Chandler premeva per avere dei brani convenzionali e dalla durata non eccedente i 5 minuti (all'ovvio scopo di poterli pubblicare su45 giri), Hendrix ribatteva con il suo stile assolutamente non ortodosso, tanto nella concezione dei brani quanto nelle registrazioni.
Lesession preparatorie per Electric Ladyland furono popolate da numerosi musicisti addizionali che andavano e venivano dagli studi di prova senza alcun criterio apparente: fu così che, tra gli altri, ai tre strumentisti della Experience si sovrapposero il celebre tastieristaAl Kooper, il batteristaBuddy Miles nonchéJack Casady, bassista deiJefferson Airplane, eSteve Winwood deiTraffic.[82]
A provocare il logoramento degli equilibri fu anche il proverbiale perfezionismo di Hendrix. Il chitarrista, oltre a esigere quantitativi fino ad allora impensabili di sovraincisioni nei brani, sollecitava anche i musicisti e i tecnici a registrare nuovetake dei pezzi un numero imprecisato di volte in attesa di trovare l'alchimia che riteneva adeguata: vuole la leggenda che il branoGypsy Eyes dovette essere registrato in ben 43 versioni differenti prima che Hendrix ne trovasse una di suo gradimento.[83]
Inoltre, al momento del lancio sul mercato negli Stati Uniti d'America, il disco subì una censura da parte della casa produttrice che non accettò la copertina originale (che ritraeva, in una foto di David Montgomery,[84] alcune donne integralmente nude su sfondo nero), e impose delle modifiche alla versione oggi conosciuta. La copertina "scandalosa" venne utilizzata solo per le prime stampe della versione europea del disco, e nella prima ristampa in CD (con l'ordine dei brani diverso da quello originale).
Chandler non fu l'unica "vittima" dei famigerati tour de force musicali del chitarrista. In caduta libera erano anche i rapporti col bassistaNoel Redding, anch'egli esasperato dalle modalità di lavoro imposte da Hendrix. Non era raro, infatti, che il bassista lasciasse lo studio di registrazione per calmarsi dopo l'ennesima sfuriata con Hendrix e al suo ritorno trovasse lalinea di basso registrata per mano dello stesso chitarrista durante la sua assenza.
L'ultima esibizione britannica della formazione ebbe luogo il 24 febbraio1969 allaRoyal Albert Hall diLondra, seconda di due date che segnarono il tutto esaurito: i due concerti vennero peraltro filmati e registrati a fini documentaristici per una produzioneGold & Goldstein che doveva essere intitolataExperience. I nastri sono inediti.
La frustrazione di Redding derivava anche dal non sentirsi appagato dal ruolo di bassista, essendo lui un chitarrista[85]: risale al1968 la formazione della sua band, i Fat Mattress, che in diverse occasioni ricoprì persino il curioso ruolo di supporto alla stessa Experience.[85]A questo doveva aggiungersi l'insofferenza per la crescente isteria che puntualmente accompagnava le date della Experience: la loro ultima esibizione in assoluto, il 29 giugno1969 al Bob Fey's Denver Pop Festival, fu contraddistinta da scontri e violenze tra il pubblico e le forze dell'ordine dovettero ricorrere ai gas lacrimogeni per riprendere le redini della situazione, con i tre membri della band costretti a evadere trovando rifugio nel rimorchio di un camion del service assediato dai fan.[86] La rottura con Redding venne ufficializzata il giorno dopo.
Oltre allo scioglimento della sua band originaria, Hendrix quell'anno dovette far fronte a una serie di controversie legali che lo riguardarono in sede penale e civile; il 3 maggio1969 il chitarrista venne tratto in arresto presso il Pearson International Airport diToronto dopo essere stato trovato in possesso dihashish ederoina. Al processo, Hendrix riuscì a convincere la corte eccependo il fatto di non essere a conoscenza del modo in cui le sostanze stupefacenti erano finite nel suo bagaglio, ventilando la tesi dell'azione esterna.[87]In sede civile, invece, il chitarrista si trovò a dover sbrogliare alcune grane legali connesse alla risoluzione del contratto sottoscritto a favore di Ed Chalpin nel1965: la controversia venne risolta amichevolmente, con la disponibilità del chitarrista a registrare un LP sotto il suo regime di produzione.
Ilfestival di Woodstock del1969 fu sicuramente uno degli eventi più rappresentativi per l'intero immaginario collettivo correlato alla musica deglianni sessanta e al movimentoflower power. In tale contesto, la performance di Jimi Hendrix divenne un vero e proprio simbolo del festival stesso oltre che del pensiero pacifista di quegli anni.L'esibizione del chitarrista era stata programmata in chiusura della rassegna, la sera del 18 agosto1969, terzo e ultimo di queithree days of peace, love and music: a causa però dei problemi tecnici e logistici che si verificarono, non ultimo il violento acquazzone che si abbatté sulla zona a metà del secondo giorno, la sua performance dovette essere rimandata all'alba del giorno successivo. L'enorme folla dei tre giorni precedenti (oltre 500.000 spettatori paganti) si era considerevolmente ridotta e Hendrix chiuse il festival davanti a un pubblico di dimensioni certo notevoli, ma decisamente inferiori alle aspettative: circa 200.000 spettatori, in larga parte esausti e storditi dopo tre giorni di kermesse ininterrotta.Il chitarrista si presentò sul palco con una formazione espansa, introdotta dallo speaker come Jimi Hendrix Experience, ma prontamente ripresentata dallo stesso Hendrix come "Gipsy Sun And Rainbows".
Quello che più rilevò, a ogni modo, in quella storica esibizione, fu la celeberrima trasfigurazione chitarristica operata sul tema diThe Star-Spangled Banner, inno degliStati Uniti d'America: Hendrix si accanì sul tema dell'inno in maniera selvaggia, intervallandolo con feroci simulazioni sonore dei bombardamenti e dei mitragliamenti sui villaggi delVietnam, sirene di contraerea e altri rumori di battaglia, il tutto avvalendosi della sua sola chitarra.[83][88][89]
La formazione presentata aWoodstock come Gipsy Sun And Rainbows rivestì unicamente un ruolo di transizione nell'epopea chitarristica di Hendrix. Dopo due sole esibizioni dal vivo, una apparizione alDick Cavett Show e alcune brevi sedute di studio il gruppo venne disciolto in favore del consolidato schema del power-trio con cui Hendrix aveva esordito. Nacque così laBand of Gypsys, comprendente come elementi di supportoBilly Cox, bassista dell'appena disciolta Gipsy Sun And Rainbows, e il batteristaBuddy Miles: dopo una decina di giorni di prove, tenutesi al Juggy's Sound Studio, il gruppo incominciò a esibirsi dal vivo con sorprendente energia e in breve produsse un enorme quantitativo di materiale di studio, come nella migliore prassi hendrixiana.
La testimonianza più celebre del breve corso della Band of Gypsys è l'omonimo LP prodotto nel1970, summa dei quattro concerti tenuti dalla band tra il 31 dicembre1969 e il 1º gennaio1970 al Fillmore East diNew York. Il disco avrebbe avuto notevole rilevanza per diversi motivi, oltre a quelli relativi alla sua caratura musicale: innanzitutto, sarebbe stato l'unico dal vivo dato alle stampe durante la carriera di Hendrix, oltre a segnarne l'esordio alla produzione; secondariamente,Band of Gypsys sarebbe stato il suo ultimo, inconsapevole LP prima della morte; infine, mediante questa uscita Hendrix risolse definitivamente le controversie legali connesse al contratto firmato nel1965 con il manager Ed Chalpin.
La fine della Band of Gypsys giunse improvvisa il 28 gennaio1970 con la partecipazione a una rassegna denominata Winter Festival of Peace, tenutasi alMadison Square Garden diNew York. Le circostanze della performance del gruppo furono analoghe a quelle già viste a Woodstock. A causa di una serie di inconvenienti Hendrix e i suoi musicisti furono costretti a esibirsi alle tre di notte circa; Hendrix si presentò sul palco in evidente delirio lisergico, insultando pesantemente una fan delle prime file che gli chiedeva di suonareFoxy Lady e rifiutandosi di proseguire l'esibizione dopo aver eseguito solo due pezzi, proseguendo nel suo delirante monologo fino a quando i suoi roadies non lo trasportarono di peso fuori dalla scena[90]. Immediatamente si scatenò il putiferio tra i membri della Band of Gypsys: il batteristaBuddy Miles accusò il manager,Michael Jeffery, di aver somministrato dell'LSD a Hendrix per indurlo al delirio e mandare in fumo il progetto e ricomporre la Experience[90].
La reazione di Jeffery non si fece attendere: immediatamente sciolse la formazione e convinse nuovamenteNoel Redding eMitch Mitchell a ricostituire la Experience. Le tensioni tra Hendrix e Redding, però, riemersero dopo pochissime date e il chitarrista lo rimpiazzò senza troppi complimenti con il bassista che ne aveva già preso precedentemente il posto,Billy Cox.
Dal nome del tour intrapreso dopo lo scioglimento della Band of Gypsys, definito "Cry of Love Tour", venne convenzionalmente tratto spunto per denominare la nuova formazione.
Gli ultimi fuochi live e gli Electric Lady Studios
Il1970 venne razionalmente ripartito tra il "Cry of Love Tour" e numerose sessioni di registrazione. La tournée vide Hendrix esibirsi con l'ennesima formazione rimaneggiata in trenta date e si concluse il 1º agosto1970 aHonolulu, nelle isoleHawaii. L'agosto del1970 vide anche la fine dei lavori di approntamento degli studi di registrazione fortemente voluti da Hendrix sin dal1968: gliElectric Lady Studios. Gli studi vennero progettati dall'architetto e tecnico del suono John Storyk secondo le richieste di Hendrix, ma le avveniristiche pretese comportarono un impegno economico notevole: a ogni modo Hendrix poté spendere solo quattro settimane negli Studios per registrare, la maggior parte delle quali coincidenti con l'ultimo periodo dei lavori. L'inaugurazione ebbe luogo il 26 agosto1970 e venne celebrata con una corposajam-session[91] da cui prese forma quello che sarebbe stato l'ultimo brano registrato da Hendrix,Belly Button Window.
Il 30 agosto1970 Hendrix si esibì in una crepuscolare performance allo storicoFestival dell'Isola di Wight: i nastri integrali dell'esibizione sarebbero stati pubblicati ufficialmente soltanto trent'anni dopo.[92]
Subito dopo vennero programmate diverse date attraverso l'Europa a copertura delle consistenti spese sostenute dal chitarrista per ultimare il suo avveniristico studio di registrazione e per le programmate registrazioni del suo nuovo album, provvisoriamente intitolatoFirst Rays of the New Rising Sun.
Il 6 settembre1970 al Festival diFehmarn inGermania, nella sua ultima esibizione dal vivo, Hendrix venne accolto da una salva di fischi e contestazioni da parte del pubblico a causa del ritardo del gruppo, che avrebbe dovuto esibirsi la sera prima[93].
Il Samarkand Hotel, dove Hendrix passò la sua ultima notte. In seguito i locali furono adibiti ad appartamenti privati.
La mattina del 18 settembre1970, Hendrix venne trovato morto nell'appartamento che aveva affittato al Samarkand Hotel di Londra, al 22 di Lansdowne Crescent.
La sua ragazza tedesca, Monika Dannemann, presente nella stanza al momento del fatto, racconta di come Hendrix sia stato soffocato da un improvviso conato di vomito causato da un cocktail di alcool e tranquillanti[93]; non è chiaro se il chitarrista sia morto nottetempo, come asserito dalla polizia, o se fosse ancora vivo all'arrivo dell'ambulanza e sia soffocato durante il trasporto in ospedale a causa del sopraggiungere di vomito in assenza di un supporto sotto la sua testa[94].
Il disco che aveva in preparazione venne pubblicato solo parzialmente nel1971 con il titolo diCry of Love e raggiunse la terza posizione della classificaBillboard: le registrazioni restarono in circolazione in tale forma provvisoria fino al1997, quando tutte le tracce vennero ordinatamente e interamente ripubblicate con il titolo originario diFirst Rays of the New Rising Sun.
Nel1988 Al Hendrix e suo fratello Leon diedero vita alla James Marshall Hendrix Foundation, una fondazione con scopi caritatevoli ed assistenziali[96] che a partire dal2002 (secondo quanto disposto dalle volontà testamentarie di Al Hendrix) può servirsi anche dell'effigie del chitarrista per perseguire gli scopi cui è preposta.
Con l'apertura del testamento del padre Al Hendrix, nel2002, vennero anche rese note le sue disposizioni relative all'amministrazione dell'enorme patrimonio artistico e finanziario connesso al nome di Jimi Hendrix. Innanzitutto, il padre del chitarrista dispose di trasformare la Experience Hendrix LLC (sigla che costituisce l'equivalente dellas.r.l. italiana) in un trust, una sorta di fondo fiduciario incaricato di gestire i diritti e di ripartire i profitti ad una lista di beneficiari appartenenti alla famiglia Hendrix.Le controversie legali in ambito familiare si conclusero a favore del padre.
Lo stile e l'aspetto di Hendrix fecero subito scalpore nel periodo in cui calcò le scene: il suo aspetto selvaggio e la sua furiosa attitudine chitarristica divennero proverbiali fino al punto di farlo diventare una vera e propria icona.
Fu uno dei primissimi chitarristi a servirsi delladistorsione — sotto forma difuzz — ed a conferire una vera e propria dignità melodica alfeedback, ritenuto fino ad allora una fastidiosa controindicazione del cosiddettoeffetto-innesco dei pickups della chitarra. A lui sono anche riconducibili tra i primissimi e più creativi usi del pedalewah wah.
Oltre ad essere stato, assieme a molte altre band contemporanee comethe Who eCream, tra i principali esponenti dell'hard rock deglianni sessanta, si ritiene che Hendrix abbia dato anche un notevole contributo allo sviluppo della variante dell'hard rock chiamataheavy metal, che si sviluppò nei primianni settanta.[97]
A livello tecnico, i fraseggi erano caratterizzati da un forte virtuosismo sulle scale blues, utilizzando pentatoniche maggiori e minori, approcciandosi a queste con svariate tecniche:Double stop,legati ecromatismi. Utilizzava ancheaccordi di nona,accordi di nona# (chiamati Hendrix Chord per il largo utilizzo che ne faceva). Una grande innovazione da lui portata fu l'utilizzo di rumori, effettiLarsen edissonanze.
Il 9 marzo2010, a quarant'anni dalla morte, è stato pubblicato l'album ineditoValleys of Neptune.I brani in esso contenuti furono registrati da Hendrix nel 1969 e segnarono il passaggio daElectric Ladyland aBand of Gypsys[98].Dell'album sono disponibili le versioni inCD evinile, oltre a uno speciale CD piùDVD contenente un brevedocumentario sulla realizzazione del disco.
Lachitarra elettrica associata ad Hendrix - nell'immaginario collettivo - è senza dubbio laFender Stratocaster. I colori più ricorrenti tra i suoi modelli erano l'olimpic white, il nero ed il classicosunburst, le cui sfumature virano dal nero al tabacco. La Stratocaster data alle fiamme alMonterey Pop Festival, originalmente rossofiesta red, era stata dipinta di sua mano con motivi psichedelici. Tutte le sue chitarre erano modelli di serie, acquistati in comuni negozi ed autonomamente modificate.I primi modelli di Stratocaster usati da Hendrix risalgono al1965, periodo in cuiLeo Fender vendette l'azienda allaCBS: tali modelli presentano la paletta piccola, tipica dei primi modelli Stratocaster, ma con logo di tipoTransition e tastiera in palissandro. Successivamente userà esemplari di annata1966,1967,1968,1969 e1970, con paletta a falda ampia (palettone),black logo e tastiera in acero (maple cap). Pur essendo mancino, Hendrix utilizzava modelli standard adattati ad essere suonati a rovescio invertendo le corde ed il fissaggio alla tracolla.Tale peculiarità aveva delle conseguenze da un punto di vista della praticità ed anche delsound: invertendo il lato di utilizzo della chitarra la leva del vibrato ed i potenziometri del tono e del volume erano sopra le corde; inoltre le corde, invertite per consentire la suonabilità dello strumento a rovescio, ricoprivano rispetto ai magneti deipickup posizioni esattamente opposte a quelle per cui questi erano previsti, col risultato di ottenere un timbro più chiaro dalle corde basse ed una pasta sonora più corposa dalle corde alte.Di contro, l'accessibilità ai tasti superiori al 18º risultava compromessa a causa dell'asimmetria del corpo rispetto al manico delle Stratocaster; ciò comportava - soprattutto per le corde più acute - l'impiego di diteggiature non ortodosse nell'esecuzione dibending evibrato.
La ricerca di unsound più intenso e ricco, in linea con le sue fortissime radiciblues, rimase sempre un punto centrale nella sua sperimentazione sonora: daAxis: Bold as Love in poi Hendrix iniziò a servirsi di corde più grosse - generalmente di spessore0.10 o0.11 - proprio al fine di conferire una maggiore rotondità al suono; contestualmente a tale scelta, seguendo una prassi tipica dei chitarristi blues, iniziò a fare uso in modo sistematico di accordature impostate un semitono o un tono sotto il normale - espediente da lui prima usato solo occasionalmente: in tal modo poteva giovarsi di un suono solido e corposo senza crearsi impedimenti per via dello spessore delle corde, in particolare nell'esecuzione deibending, oltre a risultare anche più facilitato nel canto.
Questo permise ad Hendrix di mantenere un sound caldo e pieno - di estrazione tipicamenteblues - anche utilizzando una chitarra dal timbro notoriamente acuto e metallico come laFender Stratocaster: la sua dedizione a questo modello, nonostante fosse costretto ad operarvi notevoli modifiche per ottenere un suono a lui confacente, era dovuta essenzialmente alla sua leggerezza ed alla snellezza del suo manico, assai adeguata alle funamboliche evoluzioni chitarristiche in cui era solito prodursi.
Come si è detto le chitarre in possesso di Jimi erano per la maggior parte comuni strumenti di serie (poi modificati da lui stesso), ma ci fu un'importante eccezione nella sua carriera.Infatti richiese allaGibson una serie di modelliFlying-V per mancini: in particolare un modello fatto su misura, visibile nell'esibizione alFestival dell'Isola di Wight del1970.[103] Un altro modello, di colore nero, venne dipinto con motivi psichedelici dallo stesso Hendrix: nel2006 la Gibson fece riferimento proprio a questo modello per produrre un tipo di Flying-V in edizione limitata, basato sulle caratteristiche tecniche dell'epoca e con ilbody dipinto con gli stessi motivi artistici del modello originale.[104]Altri modelli di chitarre da lui usati, sebbene più raramente, furono laGibson SG Custom (modello con 3humbucker e leva del vibrato, di colore bianco)[105] e persino laGibson Les Paul, tradizionalmente ritenuta antagonistapar excellence della Fender Stratocaster.
^Shapiro e Glebbeek 1998, p. 119. Per l'esattezza qui il nome proprio non viene menzionato, gli autori citano soltanto "un produttore", ma è molto probabile che si tratti della stessa persona.
The Gil Evans Orchestra Plays the Music of Jimi Hendrix (1974) ·If 6 Was 9; A Tribute to Jimi Hendrix (1990) ·Tribute to Jimi Hendrix (1992) ·Tribute to Jimi Hendrix; Classics Live (1992) ·Stone Free: A Tribute to Jimi Hendrix (1993) ·Tribute to Jimi Hendrix; Return of the Gypsy (1994) ·In from the Storm (1995) ·Purple Haze: Tribute to Jimi Hendrix (1995) ·Revenge; A Tribute to Jimi Hendrix (1995) ·Foxy Lady: Tribute to Jimi Hendrix (1996) ·Searching for Jimi Hendrix (1999) ·Blue Haze Songs of Jimi Hendrix (2000) ·Celebrating Jimi Hendrix (2002) ·Gypsy Blood; A Tribute to Jimi Hendrix (2004)
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