
Jiří Kylián (Praga,21 marzo1947) è uncoreografo ed exballerinoceco.
Si è dedicato alla coreografia dal 1970, dimostrandosi uno dei più prolifici e inventivi coreografi del dopoguerra.
Kylian studiò danza aPraga, frequentando lezioni didanza classica,danza moderna,folk ejazz, frequentando parallelamente il conservatorio. A vent'anni, vinse unaborsa di studio allaRoyal Ballet School diLondra.[1]
Entrò a far parte della compagnia delloStuttgart Ballet nel 1968, iniziando anche a lavorare come coreografo sotto la supervisione diJohn Cranko.[2] Nel 1976, Kylián divenne il Direttore Artistico delNederlands Dans Theater. I suoi lavori più famosi includonoSinfonia di Salmi (1978). Il suo stile è noto per la sua ricerca continua di esplorarazione dei limiti, delle capacità dello spazio, della flessibilità del corpo, e per il suo sottile umorismo.Per Kylian è fondamentale il movimento, interpretato liberamente, ma pur sempre legato a uno stile solido; si può notare, infatti, la purezza della danza su cui egli carica emozioni e tradizioni popolari.
Nel 1991 creò la propria compagnia di ballo, Nederlands III, che accolse ballerini sopra i quarant'anni[3] con cui debuttò inObscure Temptation su musica diJohn Cage.
I principali lavori di Kylián's includono:
Forgotten Land, su musica diBenjamin Britten, del 1981, esplora memorie, eventi e persone che col passare del tempo furono dimenticate e di coloro che, a volte, avevano cercato invano di recuperarle per portarle al loro antico splendore. L'opera è stata ispirata da un quadro dell'artista espressionista NorvegeseEdvard Munch il quale ritrae bagnanti sulla spiaggia.Il lavoro consiste principalmente in passi a due, nei quali i ballerini si muovono con le braccia tese, come se stessero cercando di raggiungere qualcosa. I ballerini inarcano le loro schiene dando molta espressività alle coreografie, che riflettono sia la musica sia l'alone inquietante che pervade dal quadro di Munch. Kylián ritrova patrie perdute, gli amanti ed i tempi che ha perso.Si trovano infatti passi a due molto violenti. L'opera si conclude come un grande insieme in cui le donne vengono lasciate sulla riva, mentre allungano nuovamente le braccia come degli uccelli che vogliono, ma non riescono a volare.
Falling Angels fa parte dei balletti Bianco e Nero, pensati e creati nel 1989 con, a interpretarli, 8 ballerine bianche vestite in calzamaglia nera. La musica è stata eseguita con batterie e percussioni, ed è basata su in rituale cerimoniale delGhana (Africa Occidentale).
Falling Angels raffigura ballerine intente a raggiungere la perfezione, ma l'intento è messo in difficoltà da stati della psiche alterati e dal presentarsi di sentimenti e mutamenti fisici come possono essere l'ambizione, la seduzione, la gravidanza, la nascita, la morte, la consapevolezza di sé. Tutte queste situazioni allontanano il ballerino dalla 'purezza' della danza. Kylián è stato influenzato dalsurrealismo e dalminimalismo, durante la creazione di questo lavoro. In questo balletto vediamo la combinazione di linee classiche e movimenti taglienti danno imprevedibilità alla coreografia nel suo complesso.
Petite Mort fu composta per ilFestival di Salisburgo del 1991 per il duecentenario dalla morte del compositoreMozart.Il corpo di ballo è formato da sei uomini e sei donne. Le coreografie sono divise tra loro da sei pellicole.Troviamo Roslyn Anderson come aiuto coreografo, costumi di Joke Visser, e musica diWolfgang Amadeus Mozart, ed includono ilConcerto per pianoforte e orchestra n. 23 (Adagio) e ilConcerto per pianoforte e orchestra n. 21 (Andante).
Lista di altre opere di Kylian che vanno dal 1973 al 1998[4]
Nel1993 e nel1999 è stato premiato alPrix Benois de la Danse come coreografo, uno di due ad averlo ricevuto ben due volte.Nel 2000 riceve il premioLaurence Olivier per la sua eccellenza artistica e per la direzione straordinaria della stagione del Nederlands Dans Theater. (La stessa compagnia ha ricevuto un Olivier perSinfonia di Salmi. Nel 2008 la reginaBeatrice dei Paesi Bassi gli ha conferito la prestigiosa medaglia d'onore per l'arte e la scienza.
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