Bentham nacque aHoundsditch, a Londra, in una ricca famigliatory, dall'avvocato Jeremiah Bentham ed Alicia Woodward. Fu unbambino prodigio e, da piccolo, fu trovato seduto alla scrivania del padre, intento a leggere una storia dell'Inghilterra in più volumi. Cominciò lo studio dellatino a soli tre anni.[2]
Tra le sue tante proposte per riforme legali e sociali: un progetto per la costruzione di una prigione, che egli chiamòPanopticon. Benché essa non sia mai stata effettivamente realizzata durante la vita di Bentham, l'idea influenzò significativamente le successive generazioni di pensatori. Il filosofo francese delventesimo secoloMichel Foucault ha attribuito al Panopticon il ruolo di paradigma di riferimento per tutta una serie istituzioni penitenziarie del diciannovesimo secolo[3].
Bentham intratteneva corrispondenze con molte persone influenti.Adamo Smith, per esempio, fu favorevole a porre un limite legale ai tassi di interesse, prima che le argomentazioni di Bentham lo convincessero del contrario. In seguito alla corrispondenza conMirabeau e altri capi dellarivoluzione francese, gli venne conferita la cittadinanza onoraria francese, benché Bentham sia stato un critico feroce del principio rivoluzionario deidiritti naturali e della violenza che dilagò dopo la presa del potere da parte deigiacobini (1792). Uno dei collaboratori di Mirabeau, il ginevrinoPierre Étienne Louis Dumont, lavorò con Bentham per più di vent'anni. Consigliere a Ginevra, mise in atto i principî di Bentham adottati nel nuovo codice penale.
Frequentemente, Bentham è associato alla fondazione dell'Università di Londra, specificatamente delcollegio universitario di Londra, malgrado avesse già settantotto anni all'apertura del collegio, nel1826, e lui non avesse partecipato attivamente alla sua costituzione. Comunque, è probabile che senza la sua ispirazione il collegio non sarebbe stata fondato in quel periodo. Bentham credeva fortemente che l'istruzione dovesse essere fruibile il più largamente possibile, e in particolare anche a chi non apparteneva alle classi sociali superiori o alla Chiesa, criteri che erano invece indispensabili per gli studenti diOxford eCambridge. Dal momento che l'UCL fu la prima università inglese ad ammettere tutti, senza distinzione dirazza e credo politico o religioso, essa fu decisamente coerente con la visione di Bentham, il quale inoltre patrocinò la nomina di uno dei suoi allievi,John Austin, come primo Professore diGiurisprudenza nel1829.
L'imbalsamazione
Come richiesto nel suo testamento, il suo corpo fu imbalsamato, rivestito e collocato seduto in una teca vitrea, chiamata la sua "Auto-Icona", all'University College di Londra. L'Auto-Icona è posizionata alla fine del chiostro sud della parte principale del College e può essere visitata. Tale scelta ha dato adito alla diceria (del tutto infondata) secondo cui l'Auto-Icona verrebbe occasionalmente portata alle riunioni delCollege Council (in cui Bentham risulterebbe "presente ma non votante").Durante l'imbalsamazione, la testa di Bentham fu gravemente danneggiata, risultando annerita e quasi irriconoscibile; si decise pertanto di asportarla e sostituirla con una riproduzione in cera. La testa fu poi posizionata sul pavimento della "vetrinetta", in mezzo alle gambe del cadavere. Nel 1975 alcuni studenti la sottrassero e, dopo aver preteso un "riscatto" di 10 sterline, la fecero ritrovare in uno stipetto nel deposito bagagli della stazione ferroviaria diAberdeen. A seguito di ciò, la testa fu trasferita in un frigorifero situato nei sotterranei del college.
Morendo nel1832 non lasciò solo il retaggio della sua dottrina morale e politica, ma anche quello di un'istituzione nuova in Inghilterra, l'Università di Londra, distinta dalle tradizionali università inglesi diOxford eCambridge per il suo carattere rigorosamentelaico e subito tacciata dagli avversari come «l'Università senza Dio».
Bentham fu uno dei più importanti utilitaristi, in parte tramite le sue opere, ma in particolare tramite i suoi studenti sparsi per il mondo. Tra questi figurano il suo segretario e collaboratoreJames Mill e suo figlioJohn Stuart Mill, oltre a vari politici (eRobert Owen, che divenne poi uno dei principali esponenti delsocialismo).
La consapevolezza degli squilibri socio-economici causati dallo sviluppo industriale dell'Inghilterra della seconda metà del settecento trovò espressione, in Bentham come in altri, nella dottrina dell'utilitarismo.Bentham è considerato l'iniziatore di questa corrente di pensiero proprio per le sue riforme alla legislazione britannica[7].Nel1789 pubblica la sua opera principaleIntroduzione ai princìpi della morale e della legislazione. Bentham riformula il principio della «massima felicità per il massimo numero di persone» degli illuministi (Cesare Beccaria,Helvétius,Hutcheson).
Se lamorale vuole diventare una scienza deve basarsi sui fatti (come nelpositivismo) e non su astratti valori, infatti la felicità, di cui sopra, non è altro che il piacere. Nell'etica utilitaristica la "felicità pubblica" si pone quale valore sommo.Piacere e dolore sono fatti quantificabili così da poter essere assunti come criterio dell'agire. Bentham formula un'algebra morale, cioè un calcolo quantitativo che ci permetta di conoscere le conseguenze dell'agire quantificando la felicità prodotta e indirizzandoci verso azioni che massimizzino il piacere e minimizzino il dolore.
Le buone azioni saranno quindi le azioni che promuovono la felicità non solo per il singolo ma anche per la collettività, viceversa le cattive azioni ostacolano la felicità. Se quindi la ricerca del piacere, del singolo, è ben indirizzata promuoverà la felicità di tutti, per cuiegoismo ealtruismo tendono a confondersi.
Forte di questa teoria, Bentham, non ritiene valida l'ipotesi contrattualistica delgiusnaturalismo: alla base dello Stato non vi è alcuncontratto sociale ma una necessità utilitaria di promuovere collettivamente la felicità, il piacere di tutti[8]. Le leggi avranno così il compito di incoraggiare le azioni buone (cioè che promuovono l'utile) e di impedire e sanzionare quelle che ostacolano il bene comune[9].
Dopo un'affermazione filosofica deidiritti umani nel settecento, essi subiscono alcuni attacchi teorici, tra cui le tesi portate avanti da Jeremy Bentham che sviluppa una duplice critica, sul piano politico e giuridico.Sul piano politico, il giurista inglese sostiene che i diritti umani nascono come strumento di tutela per le libertà individuali nei confronti del potere politico, ma allo stesso tempo limitano così l'azione di quest'ultimo, finendo per indebolirlo e lasciando l'individuo privo di sicurezza, una sicurezza che solo il potere politico è in grado di garantire.Sul piano giuridico Bentham va sostenendo l'infondatezza giuridica dei diritti umani; secondo la sua visione, essendo i diritti naturali intrinsecamente collegati alla natura dell'uomo, essi non posseggono dignità giuridica, ma esprimono esclusivamente pretese morali.[senza fonte]
(EN) Jeremy Bentham,Defence of usury, Dublin, Patrick Byrne, William Colles, William Lewis, Moore, D Williams, Luke White, 1788.URL consultato il 23 giugno 2015.
Essay on Political Tactics (1791)
Emancipate your Colonies! (1793)
Traité de Législation Civile et Pénale (1802)
Punishments and Rewards (1811)
A Table of the Springs of Action (1815)
Parliamentary Reform Catechism (1817)
Church-of-Englandism (printed 1817, 1818)
Elements of the Art of Packing (1821)
The Influence of Natural Religion upon the Temporal Happiness of Mankind (1822, scritto insieme a George Grote)
An Introduction to the Principles of Morals and Legislation, seconda edizione, 1823
Not Paul But Jesus (1823, pubblicato sotto lo pseudonimo Gamaliel Smith)
Offences against one's self: pederasty, "Journal of homosexuality", III 1978 (4), pp. 389–405; proseguito nel vol. IV 1978 (1). Introduzione e commento di Louis Crompton.
Introduzione ai principi della morale e della legislazione (a cura di Salvatore Primiceri, traduzione di Otello Marcacci) Primiceri Editore, Padova 2020
Introduzione ai principi della morale e della legislazione (a cura di Eugenio Lecaldano) UTET, Torino 1998
Deontologia (a cura di Sergio Cremaschi) La Nuova Italia, Scandicci (Firenze) - Rcs Scuola spa, Milano 2000
Un frammento sul governo, a cura di S. Marcuzzi, Milano, Giuffré, 1990
Difesa dell'usura(a cura di Nunzia Buccilli e Marco Guidi), Liberilibri, Macerata 1996
Teoria delle finzioni(a cura di R. Petrillo), Cronopio, Napoli 2001
Panopticon ovvero la casa d'ispezione(a cura di M.Foucault.; M. Perrot), Marsilio, Venezia 2002
Il libro dei sofismi, a cura di L. Formigari, Roma, Editori Riuniti, 1981
Jeremy Bentham, padre del femminismo, a cura di L. Campos Boralevi, Roma, Carucci, 198 (antologia di scritti sulla condizione delle donne)
Libertà di gusto e di opinione (a cura di Gianfranco Pellegrino), Dedalo, Bari 2007. Contiene:Reati contro se stessi: lapederastia [1785];Difesa dell'usura [1787]; eLibertà di stampa e discussione pubblica [1821]. La prima opera è stata tradotta anche come:Difesa dell'omosessualità, Il nuovo melangolo, Genova 2009, a cura di Francesco Chiossone.
Il catechismo del popolo, a cura di L. Formigari, Roma, Editori Riuniti, 1982 (antologia dalFragment on Government e dalConstitutional Code)
^Bentham, Jeremy, sutreccani.it.URL consultato il 6 gennaio 2024.
^Bentham Project, suucl.ac.uk, University College of London.URL consultato il 23 novembre 2017.
^Anne Brunon-Ernst,Beyond Foucault: New Perspectives on Bentham’s Panopticon [New edition], 0754668436, 9780754668435Routledge2016.
^Joseph Hamburger,Intellectuals in politics: John Stuart Mill and the Philosophical Radicals (Yale University Press, 1965); William Thomas,The philosophic radicals: nine studies in theory and practice, 1817-1841 (Oxford, 1979)
^Karl Polanyi,La grande trasformazione.Le origini economiche e politiche della nostra epoca, 1974, 2010, pag 153, traduzione di Roberto Vigevani, Einaudi, Torino,ISBN 978 88 06 20560 7
^Ross Harrison,Bentham (Arguments of the Philosophers) [Reprint ed.], 0415203627, 9780415203623,Routledge,1999.
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^Phillip Schofield,Utility and Democracy: The Political Thought of Jeremy Bentham, 0198208561, 9780198208563, 9780191518775, 0191518778Oxford University Press2006.