Jean Reynier | |
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Nascita | Losanna, 14 gennaio 1771 |
Morte | Parigi, 27 febbraio 1814 |
Cause della morte | malattia |
Dati militari | |
Paese servito | |
Forza armata | Armée révolutionnaire française Grande Armata |
Arma | Fanteria |
Corpo | Armata di Napoli |
Anni di servizio | 1792 – 1814 |
Grado | generale di divisione |
Guerre | |
Campagne | |
Battaglie |
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Decorazioni | |
Fonti nel testo | |
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Manuale |
Jean Louis Ebénézer Reynier (Losanna,14 gennaio1771 –Parigi,27 febbraio1814) è stato ungeneralefrancese, che combatté leguerre rivoluzionarie francesi e quellenapoleoniche, raggiungendo il comando di un corpo d'armata sottoNapoleone nelle campagne del 1812 e del 1813.
Reynier si unì all'esercito francese nel 1792 in qualità di fuciliere e combatté nellabattaglia di Jemappes nello stesso anno. Ricevette la promozione agenerale di brigata a gennaio del1795. Fucapo di stato maggiore del generaleJean Moreau nel1796 e divenne quindi ben prestogenerale di divisione. Partecipò allaspedizione egiziana di Napoleone nel1798 e comandò una divisione dell'Armata d'Oriente nellabattaglia delle piramidi, nell'assedio di al-Arish e nell'assedio di San Giovanni d'Acri. Dopo di ciò, sotto il comando diJacques François Menou, partecipò all'opera di difesa dalla controinvasione britannica del1801. La sua divisione, pur presente, non fu coinvolta dei combattimenti dellabattaglia di Alessandria. Dopo il ritorno in Francia, Reynier uccise in duello un generale suo commilitone e scomparve per un po' di tempo.
A Parigi fu tra i fondatori, nel 1801, dell'"Ordre des Sophisiens", che riuniva solamentemassoni col grado di Maestro[1].
Reynier combatté nell'armata del marescialloAndrea Massena nel1805 in Italia. Il 24 novembre la II divisione, che era al suo comando, catturò 4.400austriaci del principe Viktor Rohan pressoCastelfranco Veneto.
Nel 1806 partecipò alla conquista del Regno di Napoli, ed in particolare alla conquista dellaCalabria ed alla lotta contro l'Insurrezione calabrese.[2] Sconfisse l'armata deiBorboni nellabattaglia di Campotenese: questa vittoria aiutò Napoleone a mettere sul trono dell'appena creatoRegno di Napoli napoleonico suo fratelloGiuseppe Bonaparte. Successivamente, il 1º luglio dello stesso anno, un corpo di spedizione inglese inflisse alle forze comandate da Reynier una pesante sconfitta nellabattaglia di Maida. Reynier si riscattò l'anno successivo battendo le forze borboniche al comando del principeLuigi d'Assia-Philippsthal nellabattaglia di Mileto; fu inoltre al servizio di re Giuseppe come ministro della guerra e della marina.
Nellabattaglia di Wagram (1809) Reynier comandò l'artiglieria sull'isola diLobau, aiutando così a fermare l'attacco dell'ala destra dell'armata di Klenau. Fu quindi inviato nellapenisola iberica dove, sempre al comando di Massena, comandò il II Corpo nelle battaglie diBuçaco eSabugal in Portogallo e nellabattaglia di Fuentes de Oñoro in Spagna. Nel1811 fu creato conte dell'Impero.
Durante lacampagna di Russia del1812, Reynier guidò il VII Corpo che era composto dasassoni. Insieme ad una forza alleata austriaca al comando del principeKarl Philipp Schwarzenberg, operò bene a sud dei combattimenti principali. Dopo aver combattuto battaglie non decisive contro i russi aGorodeczna e aWolkowysk, si ritirò quando apprese del disastro occorso all'armata principale.
Durante il1813, sempre al comando del corpo sassone con in più aggregata una divisione francese, Reynier combatte le battaglie diBautzen,Grossbeeren eDennewitz. Nella decisivabattaglia di Lipsia, le truppe sassoni cambiarono improvvisamente schieramento. Reynier fu intrappolato e catturato a causa di un ponte caduto in mano nemica molto velocemente. Ritornò in Francia dopo uno scambio di prigionieri nel febbraio1814 ma morì due settimane dopo e la sua salma fu inumataPantheon di Parigi.
Il suo nome è scritto sull'Arco di Trionfo di Parigi alpilastro sud, colonna 24.
Jean Reynier sposò Marie-Lovely (1794 -1821), figlia di Barthélémy François Rolland de Chambaudoin, prefetto deldipartimento dell'Eure, dalla quale ebbe una figlia, Louise (1814-1830).
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