Andrew Jackson Lummus Jr. | |
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Nascita | Contea di Ellis (Texas), 22 ottobre1915 |
Morte | Iwo Jima, 8 marzo1945 |
Cause della morte | Ferite riportate in combattimento |
Luogo di sepoltura | Myrtle Cemetery, Ennis, Texas[1] |
Dati militari | |
Paese servito | ![]() |
Forza armata | US Army |
Corpo | US Marine Corps |
Anni di servizio | 1942-1945 |
Grado | Sottotenente |
Guerre | Seconda guerra mondiale |
Campagne | Campagna delle isole Vulcano e Ryūkyū |
Battaglie | Battaglia di Iwo Jima |
Decorazioni | vediqui |
dati tratti daFirst Lieutenant jack Lummus, USMCR (Deceased)[2] | |
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Andrew Jackson Lummus Jr. (Contea di Ellis (Texas),22 ottobre1915 –Iwo Jima,8 marzo1945) è stato unmilitarestatunitense, insignito dellaMedal of Honor alla memoria nel corso dellaseconda guerra mondiale[3].
Nacque il 22 ottobre 1915 nella Contea di Ellis,Texas, ultimo di quattro figli di Andrew Jackson e Laura Francis all'interno di una fattoria dicotone.[4][2][5]Frequentò la Ennis High School dal settembre 1931 al maggio 1934, distinguendosi nel football universitario e nell'atletica leggera. Ammalatosi abbandonò gli studi prima dell'inizio dell'ultimo anno e non frequentò nessuno dei due semestri.[2][5] Terminò gli studi liceali al Texas Military College di Terrell, con una borsa di studio per meriti sportivi di due anni ottenendo molti riconoscimenti nelfootball e nelbaseball.[2][5]Conseguì il diploma il 28 maggio 1937, ricevendo offerte di borse di studio dallaBaylor University e dallaTulane University.[2][5][4] Si iscrisse alla Baylor University di Waco il 14 settembre 1937, con indirizzo di studi in educazione fisica e specializzazione in storia.[5] Giocò come difensore dell'All-Southwest Conference Center per tre anni, nel 1939, 1940 e 1941 in squadre che terminarono le stagioni al terzo posto, ed era considerato il miglior difensore centrale che avesse mai giocato per la Baylor.[4][5][2]Nel football americano giocò in prima linea indossando la maglia n. 53, e per due anni consecutivi fu nominato dall'Associated Press nella squadraAll-America e nel 1938 ottenne la menzione d'onore All-American della NEA.[2][5]
Prima di lasciare la Baylor University, firmò un contratto nellaMinor League Baseball con iWichita Falls Spudders e un contratto da giocatore con iNew York Giants dellaNational Football League.[2][5]Il 26 maggio 1941 un reclutatore dell'United States Army Air Corps venne a scuola e, come risultato di questa visita, lui e altri 25 studenti si arruolarono nell'aeronautica militare e si iscrissero a una scuola di volo civile.[4] Mentre aspettava che l'US Army Air Corps lo chiamasse, abbandonò inspiegabilmente la Baylor University dove presto si sarebbe laureato in educazione fisica e i suoi risultati accademici mostravano voti soddisfacenti.[2] Dopo aver abbandonato l'università si unì alla Classe D degli Spudders nellaWest Texas–New Mexico League.[2] Giocò a destra e a centrocampo, ed il 6 luglio 1941 giocò la sua 26ª e ultima partita con gli Spudders.[4] In quelle 26 partite, aveva una media di battuta di 257. L'aeronautica militare lo chiamò per l'addestramento ed egli si recò aHicks Field, 40 miglia a nord-ovest diFort Worth, per iscriversi alla scuola di volo autorizzata dall'esercito ma gestita da civili.[4] Durante il suo primo volo da solista, eseguì il piano di volo ed atterrò senza errori. Durante il rullaggio sulla pista, tuttavia, tagliò accidentalmente una recinzione con la punta dell'ala venendo allontanato dalla scuola di volo.[4]
Si recò poi nel ritiro dei New York Giants aSuperior (Wisconsin), ed essendo uno dei 30 giocatori che facevano parte del roster dei Giants, indossava il numero 29.[5] Aveva firmato comefree agent e riceveva uno stipendio mensile di 100 dollari. Fece parte della squadra come esordiente giocando nove partite.[4]Il 7 dicembre 1941, i Giants affrontarono i loro acerrimi rivali, iBrooklyn Dodgers. Verso l'intervallo, il ticker dell'Associated Press nella sala stampa diffuse un messaggio che diceva: "Aerei identificati come giapponesi hanno attaccato la base navale americana a Pearl Harbor".[5] I giocatori continuarono la partita senza sapere nulla dell'attacco.[4] I Giants persero ma giocarono contro iChicago Bears nellafinale del campionato NFL 1941 persa 37 a 9.[4][5]
Dopo la fine del campionato si arruolò nellaUS Marine Corps Reserve il 30 gennaio 1942.[2][4] Dopo aver terminato l'addestramento basico presso il Mainside Recruit Training Center diSan Diego, inCalifornia, fu assegnato a Camp Elliott, 10 miglia a nord di San Diego, dove si unì ai Devildogs, il club di baseball del Corpo dei Marines di San Diego.[2]Nel maggio 1942 fu inviato comepoliziotto militare nel trafficatoporto marittimo diMare Island.[2] Lì si unì a un altro club di baseball. Il 10 giugno fu promossosoldato semplice di prima classe e il 14 agostocaporale.[2] Il 18 ottobre entrò nella Scuola di Formazione Ufficiali diQuantico, inVirginia, uscendone il 18 dicembre con il grado disottotenente.[2] Il suo primo incarico come ufficiale fu a Camp Elliott, in California, dove prestò servizio come istruttore nella scuola di fanteria.[2] Nel giugno 1943 fu rimandato in California e assegnato aiMarine Raiders d'élite aCamp Pendleton.[2] Quando i Marine Raiders furono sciolti, fu assegnato al 27º Reggimento della 5ª Divisione Marines.[2]Nel gennaio 1944 fu assegnato, come ufficiale esecutivo, allacompagnia G, 2ºBattaglione, 27º Reggimento Marines.[2] Quando la denominazione della compagnia fu cambiata in Compagnia F nel marzo di quell'anno, divenne comandante della compagnia.[2] L'11 agosto 1944 si imbarcò sulla USSHenry Clay a San Diego, e arrivò a Hilo, nelleHawaii sette giorni dopo assegnato a Camp Tarawa, fuoriWaimea.[2] In ottobre fu riassegnato alla Compagnia Comando all'interno dello stesso battaglione e partecipò ad una esercitazione di sette giorni a bordo dellaLST 756 dal 10 al 17 gennaio 1945.[2] Dopo quattro mesi di addestramento, la 5ª Divisione Marines, al comando delmaggiore generaleKeller E. Rockey, fu assegnata alV Amphibious Corps per partecipare alla conquista dell'isola diIwo Jima.[5] Il 17 gennaio egli si imbarcò sulla USSHighlands e sbarcò aSaipan l'11 febbraio.[2] Quello stesso giorno salì nuovamente a bordo dellaLST 756.[2]
La sua compagnia fece parte della prima ondata di truppe americane a sbarcare a Iwo Jima il 19 febbraio 1945.[2][5] Toccò terra sulla spiaggia conosciuta come Red One alle 9 del mattino.[4] Lui e il suoplotone trascorsero le successive due settimane a combattere senza interruzione igiapponesi trincerati. Il suo compito iniziale era quello di ufficiale di collegamento per il secondobattaglione, individuando obiettivi sulle pendici del monteSuribachi per attacchiaerei e diartiglieria.[5] Il 6 marzo gli fu affidato il comando del terzo plotone di fucilieri della Compagnia E.[5] L'8 marzo il suo plotone stava conducendo l'assalto finale contro un obiettivo a est di Kitano Point, vicino al confine settentrionale dell'isola.[5] Nonostante le lievi ferite riportate a causa dell'esplosione dellegranate, distrusse tre posizioni nemiche ben fortificate e posizionate per difendersi a vicenda, che impedivano al suo plotone di raggiungere il suo obiettivo.[2][5] In seguito a questa azione calpestò unamina rimanendo ferito a morte, con la perdita di entrambe le gambe.[2][4][5] Mentre giaceva a terra, incitò il suo plotone fino a che non fu portato in un posto di soccorso dove disse al medico Thomas M. Brown: "Bene, dottore, i New York Giants hanno perso un brav'uomo oggi".[2][5] Trasferito all'ospedale da campodivisionale subì unintervento chirurgico ad opera del dottor Howard Stackhouse, suo amico, e una trasfusione di 18 litri disangue, ma morì sul tavolo operatorio per le ferite interne.[4][5] Fu sepolto nel lotto cinque, fila 13, tomba 1.244 nelcimitero della 5ª Divisione.[2] Il suo corpo è stato successivamente riesumato e trasferito al Myrtle Cemetery di Ennis.[1][2] Sua madre ricevette laMedal of Honor alla memoria durante le cerimonie tenutesi a Ennis, in Texas, nelMemorial Day del 1946.[2] A consegnare l'onorificenza a nome delCongresso degli Stati Uniti d'America fu ilcontrammiraglioJoseph James "Jocko" Clark.[5]
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