Jabàlya comune | |
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جباليا | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | Striscia di Gaza |
Governatorato | Gaza Nord |
Territorio | |
Coordinate | 31°31′N 34°28′E31°31′N,34°28′E (Jabàlya) |
Altitudine | 40 m s.l.m. |
Superficie | 25km² |
Abitanti | 82 877 (2006) |
Densità | 3 315,08 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 00972 |
Fuso orario | UTC+2 |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
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Jabalia, ancheJabalya ( in araboجباليا?; raramente citata in italiano comeGiabalia[1][2]), è unacittà palestinese situata a 4 chilometri (2,5 mi) nord diGaza. È sotto la giurisdizione delGovernatorato di Gaza Nord, nellaStriscia di Gaza. Secondo l'ufficio centrale palestinese di statistica, Jabalia aveva una popolazione di 82 877 abitanti a metà del 2006.[3] Il suocampo profughi è il maggiore fra icampi profughi palestinesi ed è situato a circa 3 chilometri a nord della cittadina omonima. La vicina città di Nazla fa parte del comune di Jabalia. Dal 2006 la città è governata daHamas.
Una grandenecropoli risalente all'VIII secolo d.C. è stato rinvenuto vicino a Jabalia. La lavorazione indica che la comunità cristiana diGaza era ancora presente nella prima eraislamica del dominio inPalestina e capace di opere artistiche. I resti del pavimento risparmiati dagliiconoclasti mostrano raffigurazioni di selvaggina, uccelli e scene di campagna. La datazione tardiva della pavimentazione musiva dimostra che l'intervento degli iconoclasti, dopo il 750, è più tardivo di quanto si pensasse in precedenza ed è associato ai conservatoriabbasidi.[4]
Mentre lavoravano sullastrada di Saladino, i lavoratori hanno scoperto per caso un monastero del periodo bizantino. Il sito è stato scavato dal Dipartimento palestinese delle antichità. Attualmente i mosaici bizantini del monastero sono ricoperti di sabbia per proteggerli dall'erosione causata dalla pioggia invernale.[5] Sono state trovate anche ceramiche bizantine.[6]
Jabalia era conosciuta per il suo terreno fertile e per gli alberi diagrumi. Il governatoremamelucco di Gaza Sanjar al-Jawli governò l'area all'inizio delXIV secolo e donò parte della terra di Jabalia alla moschea al-Shamah che costruì a Gaza. A Jabalia si trova la Moschea Omeri medievale. Non rimangono strutture della parte antica dellamoschea, tranne ilportico e ilminareto. Il resto della moschea è di costruzione moderna. Il portico è costituito da trearcate sostenute da quattrocolonne in pietra. I portici hanno archi a sesto acuto e il portico è coperto da volte a crociera.[7]
Incorporata nell'Impero ottomano nel 1517 con tutta la Palestina, Jabalia apparve neiregistri delle imposte del 1596 come parte delNahiya di Gaza delLiwa di Gaza. Aveva una popolazione di 331 famiglie, tuttemusulmane, che pagavano tasse su grano, orzo, vigneti e alberi da frutto; per un totale di 37 640akçe. Due terzi delle entrate erano destinate a unwaqf.[8]
Nel 1838,Edward Robinson notò che Jebalia era un villaggio musulmano, situato nel distretto di Gaza.[9]
Nel 1863, l'esploratore franceseVictor Guérin trovò nella moschea frammenti di vecchie costruzioni e alpozzo alcunecolonne rotte.[10] Un elenco di villaggi ottomani del 1870 circa trovò che il villaggio aveva una popolazione di 828 persone, per un totale di 254 case, sebbene il numero di abitanti includesse solo gli uomini.[11][12]
Nell'Indagine sulla Palestina occidentale del 1883 del Palestine Exploration Fund, Jabalia è stata descritta come un grande villaggio diadobe, con giardini e un pozzo a nord-ovest. Aveva una moschea di nomeJamia Abu Berjas .[13]
Nel censimento del 1922 in Palestina condotto dalle autorità del Mandato britannico, Jabalia aveva una popolazione di 1 775 abitanti, tutti musulmani,[14] aumentati nel censimento del 1931 a 2 425, ancora tutti musulmani, in 631 case.[15]
Secondo le statistiche del 1945, Jabalia aveva una popolazione di 3 520 persone, tutti musulmani,[16] con 11 497dunam di terra, secondo un sondaggio ufficiale sulla terra e sulla popolazione.[17] Di questi, 138 dunam erano per agrumi e banane, 1 009 per piantagioni e terreni irrigabili, 1 036 per cereali,[18] mentre 101 dunam erano terreni edificati.[19]
Alla fine del 2006, Jabalia è stata teatro di proteste di massa contro gli attacchi aerei sulle case dei militanti. Israele ha contattato le residenze di diversi membri diHamas che hanno lanciato missili contro i civili israeliani dalle case, avvertendoli di un attacco aereo entro i successivi 30 minuti. I vicini hanno risposto formando unoscudo umano e bloccato con successo la demolizione.[20]
Jabalia ha un tasso superiore alla media delle nascitepseudoermafroditi maschili. Jehad Abudaia, pediatra eurologa palestinese-canadese, ha suggerito che la consanguineità dovuta aimatrimoni tra cugini spiega la prevalenza di tali malformazioni. Nella Striscia di Gaza, le condizioni dipseudoermafroditismo spesso non vengono rilevate per anni dopo la nascita a causa dei bassi standard di assistenza medica e diagnostica della regione.[21]
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