Iusaas ("la grande che si divide in quattro") oIusaset è unadivinità egizia appartenente allareligione dell'antico Egitto. Considerata la prima dea della mitologia egizia, essa viene descritta come "nonna di tutte le divinità". L'allusione è, senza alcun riferimento a un nonno vero e proprio, quindi ci potrebbe essere stato un remoto, ma ora perduto,mito secondo il quale si operò perpartenogenesi come mezzo per la nascita delle divinità dalla regione in cui è sorto il suo culto nei pressi deldelta del Nilo. Esistono molte grafie alternative per indicare il suo nome:Iusaaset,Juesaes,Ausaas eJusas, così come ingrecoSaosis.
Nell'arte dell'antico Egitto, Iusaas appare come una donna che indossa la corona con l'avvoltoio cornuto con l'ureo e il disco solare, e che porta unankh in una mano e unoscettro nell'altra. L'avvoltoio più sacro agli antichi Egizi e simboleggiato daNekhbet, una delledue signore che proteggono l'Egitto, è stato pensato come simbologia di riproduzione per partenogenesi. Questa associazione potrebbe essere alla base, per similitudine, della maternità di Iusaas. Inoltre gli avvoltoi erano sempre stati considerati buone madri. Le corna, l'ureo e il disco solare fanno da collegamento religioso aBat eHathor.
A causa del legame di Iusaas con l'avvoltoio e l'ureo, si può presumere che volesse indicare l'unione fra alto e basso Egitto, proprio come la deaMut alla quale era anche associata.
Anche se le sue origini non sono chiare, Iusaas sembra essersi attestata abbastanza presto nel pantheon egizio, in quanto associata alla creazione e alla nascita delle divinità. Molti miti raccontano che è stata vista come la madre delle prime divinità e la nonna delle divinità successive, avendosorvegliato la nascita di quelli che erano i suoi nipoti. Essa resta come una divinità principale del pantheon in tutte le epoche della cultura, anche attraverso quella persiana, diHyksos, greca e romana, e indipendentemente dalle variazioni dei miti specifici.
Iusaas venne associata alla pianta dell'acacia,[1] considerato l'albero della vita, e quindi alla più antica conosciuta essendo situata appena a nord diEliopoli, che in tal modo venne identificato come il luogo di nascita delle divinità. A Iusaas fu attribuito il possesso di un esemplare di questo albero. L'albero di acacia era rinomato per la sua forza, resistenza, per le proprietà medicinali e per la sua commestibilità. Le molteplici applicazioni utili gli conferirono un ruolo centrale nella cultura del tempo.
Secondo una credenza, Iusaas eAtum erano i genitori diShu eTefnut, le prime divinità. In questo mito spesso è stata descritta come la suaombra, sorella o moglie. Più tardi altre dee vennero associate ad Atum e una variante riferisce anche che ha dato alla luce le divinità, anche se quella variante sembra essere stata respinta da molti centri culturali e religiosi.
Durante l'antico Regno gli egizi credevano che Atum sollevava l'anima del faraone morto, dalla tomba al cielo stellato.[2] Al tempo delNuovo Regno, il mito di Atum emerse con quello diRa, che successivamente venne descritto come creatore e deità solare. Le loro due identità vennero riunite inAtum-Ra. Dopo la loro unione, Ra venne visto come il sole in assoluto, Atum come il sole calante (raffigurato come un vecchio appoggiato al suo bastone) eKhepri come il sole sorgente.
In quest'ultimo periodo, Iusaas è talvolta descritta come l'occhio di Ra.
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