| Italtel S.p.A. | |
|---|---|
| Stato | |
| Forma societaria | Società per azioni |
| Fondazione | 1921 |
| Fondata da | Siemens |
| Sede principale | Milano |
| Gruppo | Gruppo Italtel |
| Persone chiave |
|
| Settore | ICT |
| Prodotti | reti, soluzioni e servizi digitali, cybersecurity |
| Dipendenti | 1.200 (2024) |
| Sito web | www.italtel.com/ |
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Italtel S.p.A. è un'azienda multinazionaleitaliana che opera nel settore delletelecomunicazioni, fondata il 21 luglio 1921 aMilano comeSocietà Italiana Siemens per Impianti Elettrici. Dal 2025 gli azionisti di Italtel sono Nextalia SGR (72%) e il Fondo Clessidra Capital Credit (28%).
Dall'attività iniziale nella telefonia, l'azienda si è evoluta nella progettazione e implementazione per clienti pubblici e privati di reti, cybersecurity, soluzioni e servizi digitali di varia natura.[1]
Italtel ha origine dallaSocietà Italiana Siemens per Impianti Elettrici, fondata il 5 dicembre1898, rappresentante per l'Italia diSiemens comeindustria metalmeccanica per la costruzione di componenti per latelefonia, principalmente centralini e centrali di commutazione elettromeccaniche.
Nel1921 viene fondataSiemens S.A. che estende, a partire da quegli anni, le sue attività anche alla produzione diapparecchi telefonici.[2]
Nel1945 avviene il sequestro di Siemens S.p.A. in quanto di capitali tedeschi e il Comitato Internazionale per la Liquidazione dei Beni Tedeschi decide di affidarla alMinistero del tesoro italiano: dissequestrata nel1950, entra nel gruppoIRI-STET nel1950, diventandoSocietà Italiana Telecomunicazioni Siemens (spesso abbreviataSIT-Siemens, nota ai più comeSiemens Auso Telecomunicazioni) nel1960, nuovamente rappresentante italiano per Siemens.[3]
Nel1981 diventaItaltel S.p.A. All'inizio deglianni '80, durante la gestione diMarisa Bellisario, l'azienda sviluppa i primi prodotti di commutazione elettronica digitale in tecnica TDM (Time Division Multiplex) con le linee di apparati CT, TN ed infine UT. Grazie all'industrializzazione di queste tecnologie, grazie anche alla stretta collaborazione con il centro di ricercaCSELT che le ideò[4] (il centro realizzò infatti già nel decennio precedente la prima centrale telefonica numerica italiana, i "Gruppi Speciali"), nel giro di vent'anni tutta la rete telefonica italiana viene digitalizzata: diecimila centraline elettromeccaniche (relè) vengono via via sostituite da centraline elettroniche (circuiti integrati)[5]. Nel1985 produce il celebre telefono fissoPulsar fornito dallaSIP.
In seguito, nel1999, Italtel Tecnoelettronica (progettazione, produzione e vendita di circuiti stampati per telecomunicazione, computers e automazione)[6] è ceduta a Lares Cozzi, le attività multimediali (ricerca, produzione, riparazione di apparati didecoder perStream TV e telefoni fissi, manutenzione e riparazione delle centrali di commutazione nell'annesso stabilimento di Santa Maria Capua Vetere) sono vendute a Finmek-Access Media[7][8][9], Italtel Sistemi (progettazione, installazione e manutenzione di sistemi di telecomunicazione per conto di Italtel)[10] viene ceduta ad un pool di aziende guidato daTecneudosia. Il personale scende a poco più di 3200 unità e, nel 2015, a circa 1300, di cui 200 all'estero[11].
Conclusa la partnership nel1999, Italtel S.p.a. è passata poi al 100% aTelecom Italia, che nel2000 ha ceduto la maggioranza alfondostatunitense Clayton e Dubilier & Rice.Dell'azionariato fa parte ancheCisco Systems.
Nei primi anni2000 Italtel trasferisce una parte consistente del traffico voce degli operatori su rete IP. Da allora Italtel si occupa di progettare, sviluppare e realizzare in Italia ed in altri paesi nel mondo prodotti e soluzioni per reti e servizi di telecomunicazione ditelefonia IP.
Il 27 luglio2017Exprivia S.p.A., società quotata allaBorsa di Milano (XPR.MI), rileva dopo due anni di trattative l'81% del capitale ordinario della società. Il restante 19% del capitale a Cisco System.[12] L'operazione completata alla fine del 2017: dal 2018 budget coordinati e dal 2020 la progressiva integrazione delle strutture. I marchi verranno diversificati.[13]
A gennaio 2021 alla luce della chiusura delle partecipazioni azionistiche delle uscentiExprivia eCisco, comincia una nuova trattativa con il gruppo PSC S.p.A. che ad aprile 2022 diventa azionista di controllo di Italtel al 54%, in cordata colGruppo TIM[14] e con il Fondo Clessidra Capital Credit. Il CdA della nuova Italtel nomina Benedetto Di Salvo amministratore delegato e conferma Claudio Calabi presidente.[15]
A giugno 2024 il fondo Nextalia SGR acquisisce la quota di PSC, diventando il nuovo l'azionista di maggioranza di Italtel. Il 13 febbraio 2025, viene nominato amministratore delegato Carlo Filangieri e, il 10 aprile 2025, Teo Luzi quale presidente.
La moderna vocazione di Italtel è quella di sostenere le imprese con soluzioni tecnologiche innovative e affidabili, migliorando connettività, efficienza e sicurezza, dalle fondamenta infrastrutturali sino alle applicazioni e ai servizi.
Italtel ha la sua sede principale aMilano, le altre sedi italiane si trovano aRoma ePalermo. Il gruppo è presente anche inSpagna (con sedi aBarcellona,Madrid,Ciudad Real,Siviglia),Francia (Colombes),Germania (Düsseldorf,Monaco di Baviera),Brasile (Rio de Janeiro,San Paolo),Colombia (Bogotà),Perù (Lima).
L'archivio di Italtel è confluito nella raccolta di documentazione della FondazioneISEC[16], nel fondo omonimo, con estremi cronologici 1930-2000[17].
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